IT201800010406A1 - Cilindro per meccanismi di azionamento - Google Patents

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IT201800010406A1
IT201800010406A1 IT102018000010406A IT201800010406A IT201800010406A1 IT 201800010406 A1 IT201800010406 A1 IT 201800010406A1 IT 102018000010406 A IT102018000010406 A IT 102018000010406A IT 201800010406 A IT201800010406 A IT 201800010406A IT 201800010406 A1 IT201800010406 A1 IT 201800010406A1
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IT
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thrust
cylinder
rotatable body
cam
coupling
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IT102018000010406A
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Inventor
Alessandro Camplani
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Omec Serrature S P A
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    • E05B9/10Coupling devices for the two halves of double cylinder locks, e.g. devices for coupling the rotor with the locking cam
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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Description

DESCRIZIONE
Titolo: CILINDRO PER MECCANISMI DI AZIONAMENTO
Campo tecnico dell’invenzione
La presente invenzione riguarda un cilindro per meccanismi di azionamento.
Stato della tecnica
Sono noti cilindri, tipicamente di dimensioni standardizzate, che vengono accoppiati a meccanismi di azionamento, tipicamente serrature di serramenti oppure altri meccanismi quali interruttori per il comando di dispositivi automatici (e.g. motori di apertura/chiusura cancelli o portoni).
Un cilindro per meccanismi di azionamento comprende tipicamente un corpo principale (denominato anche statore) su cui è girevolmente fissata una camma (denominata comunemente nasello o nottolino) avente una porzione protrudente azionante il meccanismo di azionamento cui è applicato il cilindro, ad esempio una traslazione del catenaccio e/o dello scrocco della serratura per azionamento diretto o indiretto da parte della porzione protrudente della camma.
Il cilindro di tipo meccanico comprende solitamente un corpo girevole (denominato comunemente rotore o nucleo o barilotto) girevolmente alloggiato nel corpo principale e comprendente tipicamente una sede conformata per l’inserimento di una chiave cifrata, avente sezione compatibile con la sezione della sede stessa e una dentatura composta da denti e/o avvallamenti di varie altezze che ne determinano la cifratura o combinazione.
Il cilindro di tipo meccanico comprende solitamente anche un meccanismo di blocco a cifratura (meccanica e/o magnetica) atto ad impedire la rotazione del corpo girevole, rispetto al corpo principale, in assenza della chiave inserita nella sede. II meccanismo di blocco comprende tipicamente una pluralità di fori, realizzati nel corpo principale e nel corpo girevole e destinati ad alloggiare dei rispettivi perni, dei controperni e delle molle. Con i fori del corpo principale allineati a quelli del corpo girevole, l'inserimento della chiave determina uno spostamento di ciascun perno in funzione dell'altezza di un relativo dente/avvallamento sulla chiave (o in funzione della presenza di un magnete). Se la chiave ha la corretta cifratura, ciascun perno si viene a trovare con una rispettiva estremità, che contatta un rispettivo controperno, in corrispondenza della circonferenza esterna del corpo girevole, configurazione che rende possibile la rotazione della chiave (in gergo denominata “mandata”) e del corpo girevole rispetto al corpo principale.
Tale rotazione determina la rotazione della camma (accoppiata al corpo girevole tipicamente per mezzo della chiave), che a sua volta determina l’azionamento del meccanismo di azionamento.
Sommario dell’invenzione
La Richiedente ha riscontrato che i cilindri noti per meccanismi di azionamento presentano alcuni inconvenienti e/o sono migliorabili in alcuni aspetti.
Innanzitutto la Richiedente ha notato che, nei cilindri meccanici noti, per ruotare il corpo girevole è necessario ruotare la chiave inserita nel cilindro. Tale azione di rotazione della chiave può risultare scomoda e/o faticosa (specialmente se ripetuta in successione) in quanto le chiavi presentano delle porzioni di presa dalle dimensioni tipicamente ridotte (risultano quindi difficili da impugnare con conseguente maggiore difficoltà e/o fatica nell’azionamento del corpo girevole).
La Richiedente ha altresì notato che quando i cilindri noti sono montati nelle serrature, è necessaria la presenza di un corpo di presa (e.g. maniglia o pomolo) separato dal cilindro per movimentare lo scrocco a serratura aperta (catenaccio arretrato). Ciò determina a sua volta una maggiore complessità strutturale della serratura nella quale viene montato il cilindro, con conseguenti aggravi nei costi di costruzione e/o di assemblaggio e/o di montaggio, nonché un aggravio dell’impatto estetico.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un cilindro per meccanismi di azionamento che sia semplice ed ergonomico da azionare (ad esempio nella rotazione del corpo girevole).
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un cilindro per meccanismi di azionamento che consenta di movimentare lo scrocco a serratura aperta tramite un corpo di presa integrato col cilindro stesso, semplificando così la struttura del meccanismo di azionamento/serratura.
Ulteriore scopo è quello di contenere i costi di costruzione e/o assemblaggio e/o montaggio in opera del cilindro.
Secondo la Richiedente il problema di realizzare uno o più di tali scopi viene risolto da un cilindro per meccanismi di azionamento in accordo con le allegate rivendicazioni e/o aventi una o più delle seguenti caratteristiche.
Secondo un aspetto l’invenzione riguarda un cilindro per meccanismi di azionamento comprendente un corpo principale avente una cavità, un primo corpo girevole girevolmente alloggiato in detta cavità e avente un asse di rotazione lungo una direzione longitudinale di sviluppo di detto cilindro, e una camma, girevolmente fissata a detto corpo principale e selettivamente accoppiabile a detto primo corpo girevole per ruotare attorno a detto asse di rotazione solidalmente con detto primo corpo girevole.
Detto cilindro comprende un elemento di accoppiamento strutturato per assumere alternativamente una posizione di accoppiamento in cui accoppia detta camma con detto primo corpo girevole e una posizione di disaccoppiamento in cui non accoppia detta camma con detto primo corpo girevole.
Detto cilindro comprende un corpo di presa (solidalmente) fissato a detto primo corpo girevole per ruotare detto primo corpo girevole attorno a detto asse di rotazione.
Detto cilindro comprende un secondo corpo girevole girevolmente alloggiato in detto corpo di presa e avente un rispettivo asse di rotazione.
Preferibilmente detto secondo corpo girevole comprende una sede conformata per l'inserimento di una chiave, detta chiave abilitando una rotazione di detto secondo corpo girevole.
Detto cilindro comprende un meccanismo di attuazione meccanicamente interposto tra detto secondo corpo girevole e detto elemento di accoppiamento per trasformare una rotazione di detto secondo corpo girevole in uno spostamento di detto elemento di accoppiamento da detta posizione di disaccoppiamento a detta posizione di accoppiamento, e/o viceversa.
Secondo la Richiedente la combinazione delle suddette caratteristiche, in particolare il corpo di presa solidalmente fissato al primo corpo girevole, il secondo corpo girevole alloggiato nel corpo di presa e azionabile tramite una chiave che ne abilita la rotazione, e il meccanismo di attuazione interposto tra il secondo corpo girevole e l’elemento di accoppiamento e strutturato per trasformare una rotazione del secondo corpo girevole in uno spostamento dell’elemento di accoppiamento dalla posizione di disaccoppiamento alla posizione di accoppiamento, realizza un cilindro per meccanismi di azionamento semplice ed ergonomico da azionare e contempla, simultaneamente, l’integrazione del corpo di presa con il cilindro stesso.
Infatti, quando viene inserita la chiave nella sede del secondo corpo girevole, viene abilitata la rotazione di quest’ultimo rispetto al corpo di presa, grazie tipicamente alla presenza di un meccanismo di blocco a cifratura. L’utente, ruotando la chiave e quindi il secondo corpo girevole, aziona il meccanismo di attuazione che sposta l’elemento di accoppiamento dalla posizione di disaccoppiamento (configurazione di chiusura) alla posizione di accoppiamento, in cui l’elemento di accoppiamento accoppia la camma al primo corpo girevole. Tramite rotazione del corpo di presa, fissato al primo corpo girevole, è dunque possibile ruotare la camma, ed azionare il meccanismo di azionamento cui è associato il cilindro. In tal modo, quindi, le rotazioni comunemente impresse al corpo girevole tramite la chiave (le cosiddette mandate), che, nei cilindri meccanici noti, possono ad esempio azionare il catenaccio di una serratura, vengono in questo caso impresse tramite il corpo di presa che, grazie ad una maggiore ergonomicità e facilità di presa, permette vantaggiosamente un azionamento più semplice ed ergonomico del cilindro. Inoltre l’accoppiamento tra camma e primo corpo girevole/corpo di presa avviene solo a seguito di abilitazione della rotazione del secondo corpo girevole tramite la chiave, che quindi garantisce la sicurezza desiderata.
Inoltre quando il catenaccio è completamente arretrato, in alcune serrature è possibile azionare anche lo scrocco tramite rotazione della camma, che grazie alla presente invenzione avviene tramite rotazione del corpo di presa, senza che sia necessaria la presenza di un separato corpo di presa (e.g. maniglia) dedicato allo scrocco.
La presente invenzione in uno o più dei suddetti aspetti può presentare una o più delle seguenti caratteristiche preferite.
Preferibilmente detto meccanismo di attuazione è almeno parzialmente, più preferibilmente prevalentemente, ancor più preferibilmente sostanzialmente completamente, alloggiato dentro detto corpo di presa. In tal modo si semplifica la struttura del cilindro.
Preferibilmente detto meccanismo di attuazione comprende un elemento di spinta meccanicamente connesso a, e operativamente interposto tra, detto secondo corpo girevole e detto elemento di accoppiamento.
Preferibilmente detto meccanismo di attuazione comprende un sistema di accoppiamento (più preferibilmente a piani inclinati) che accoppia detto secondo corpo girevole con detto elemento di spinta e strutturato per trasformare una rotazione di detto secondo corpo girevole in una traslazione (lineare) di detto elemento di spinta da una posizione di riposo distale a detta camma ad una posizione di spinta prossimale a detta camma. In tal modo la rotazione del secondo corpo girevole sostituisce, grazie al sistema di accoppiamento del meccanismo di attuazione, l’azionamento a spinta tipicamente dato da una chiave cifrata quando inserita manualmente in un comune corpo girevole.
Preferibilmente detto sistema di accoppiamento comprende una guida (più preferibilmente un’asola o una scanalatura) avente sviluppo (almeno parzialmente) elicoidale attorno a detto asse di rotazione di detto secondo corpo girevole, detta guida essendo realizzata in uno tra detti secondo corpo girevole ed elemento di spinta (più preferibilmente in detto elemento di spinta). Preferibilmente detto sistema di accoppiamento comprende un perno (tipicamente a sviluppo radiale rispetto a detto asse di rotazione del secondo corpo girevole) impegnante scorrevolmente detta guida, detto perno essendo fissato ad un altro tra detti secondo corpo girevole ed elemento di spinta (più preferibilmente a detto secondo corpo girevole). In tal modo si realizza un sistema di accoppiamento semplice e razionale. Infatti ad esempio il perno, che ruota insieme al secondo corpo girevole, scorre nella guida elicoidale contattando almeno una delle pareti laterali inclinate della guida (le pareti che ne determinano la forma ad elica). In tal modo la forza impressa dal perno alla guida viene opportunamente scomposta in modo tale da generare una componente che ne causi una traslazione lineare.
Preferibilmente detto sviluppo elicoidale della guida è conformato per permettere lo spostamento di detto elemento di spinta dalla posizione di riposo alla posizione di spinta a fronte di una rotazione del secondo corpo girevole avente ampiezza maggiore o uguale a 75°, e/o minore o uguale a 105°. In tal modo l’elemento di spinta viene portato nella posizione di spinta mediante una rotazione limitata del secondo corpo girevole e quindi a fronte di un’azione contenuta (quindi in maniera più semplice ed ergonomica) da parte dell’utente sulla chiave.
Preferibilmente detto elemento di spinta è meccanicamente connesso a detto elemento di accoppiamento in modo tale che uno spostamento dell’elemento di spinta da detta posizione di riposo a detta posizione di spinta imprima su detto elemento di accoppiamento una forza di spinta in direzione di detta camma. In tal modo l’azionamento dell’elemento di spinta permette l’accoppiamento fra la camma e il primo corpo girevole (qualora il primo corpo girevole sia angolarmente allineato in modo corretto con la camma).
Preferibilmente detto secondo corpo girevole comprende una prima porzione prossimale a detta camma, detto sistema di accoppiamento trovandosi in corrispondenza di detta prima porzione del secondo corpo girevole. In tal modo è facilitato l’accoppiamento da parte del sistema di accoppiamento fra il secondo corpo girevole e l’elemento di spinta.
Preferibilmente detto cilindro comprende un ulteriore corpo principale avente una rispettiva cavità, detto secondo corpo girevole essendo girevolmente alloggiato in detta rispettiva cavità. Preferibilmente detto ulteriore corpo principale è alloggiato dentro, e rigidamente fissato a, detto corpo di presa.
Preferibilmente detto cilindro comprende un meccanismo di blocco a cifratura (e.g. meccanica e/o magnetica) realizzato in detti ulteriore corpo principale e secondo corpo girevole e strutturato per impedire una rotazione di detto secondo corpo girevole rispetto a detto ulteriore corpo principale in assenza di detta chiave inserita in detta sede del secondo corpo girevole. In tal modo la chiave abilita la rotazione del secondo corpo girevole sfruttando ad esempio meccanismi di blocco basati su principi consolidati.
Preferibilmente detto primo corpo girevole comprende una cavità longitudinalmente passante. Preferibilmente detta cavità di detto primo corpo girevole è impegnata da detto elemento di spinta ad un’estremità distale da detta camma e da detto elemento di accoppiamento ad un’estremità prossimale a detta camma. In tal modo si realizza all’interno del primo corpo girevole un canale di collegamento fra il meccanismo di attuazione e l’elemento di accoppiamento.
Preferibilmente detto elemento di spinta in detta posizione di spinta si sviluppa almeno parzialmente dentro detta cavità di detto primo corpo girevole. In tal modo l’elemento di spinta nella posizione di spinta è opportunamente posizionato per simulare l’inserimento di una comune chiave cifrata in un cilindro ad azionamento meccanico tradizionale.
Preferibilmente detto cilindro comprende un primo elemento elastico (e.g. una molla) operativamente interposto fra detto elemento di accoppiamento e detto elemento di spinta e strutturato per opporre una reazione elastica (crescente) ad uno spostamento (crescente) di detto elemento di spinta da detta posizione di riposo a detta posizione di spinta. In tal modo, con l’elemento di spinta in posizione di spinta, il primo elemento elastico esercita una spinta sull’elemento di accoppiamento verso la camma, permettendo l’accoppiamento fra la camma e il primo corpo girevole, qualora vi sia un corretto allineamento angolare fra i due suddetti elementi. In assenza di tale corretto allineamento angolare, il primo elemento elastico mantiene in spinta l’elemento di accoppiamento contro una parete di riscontro della camma. Quando, mediante una rotazione del primo corpo girevole, viene raggiunto il corretto allineamento angolare, l’elemento di accoppiamento può assumere la posizione di accoppiamento.
Preferibilmente detto cilindro comprende un secondo elemento elastico (e.g. una molla) operativamente interposto tra detto corpo principale e detto elemento di accoppiamento e strutturato per opporre una reazione elastica (crescente) ad uno spostamento (crescente) di detto elemento di accoppiamento da detta posizione di disaccoppiamento a detta posizione di accoppiamento. In tal modo, in assenza di ulteriori forze esterne agenti sull’elemento di accoppiamento (e.g. la forza di spinta dell’elemento di spinta), il secondo elemento elastico tende a riportare l’elemento di accoppiamento nella posizione di disaccoppiamento.
Preferibilmente detti primo e/o secondo elemento elastico sono molle a compressione, più preferibilmente uguali fra di loro, disposte lungo detta direzione longitudinale da parti opposte di detto elemento di accoppiamento. In tal modo le reazioni elastiche del primo e del secondo elemento elastico sono opportunamente orientate.
Preferibilmente detti primo e/o secondo elemento elastico hanno un rispettivo grado di precarico in una configurazione di chiusura del cilindro in cui detto elemento di accoppiamento è nella posizione di disaccoppiamento e detto elemento di spinta è nella posizione di riposo. In tal modo si assicura che gli elementi elastici agiscano in tutte le configurazioni del cilindro anche a fronte delle tolleranze fabbricative.
Preferibilmente in detta configurazione di chiusura il grado di precarico è uguale per detto primo e secondo elemento elastico. In tal modo in assenza di azionamenti l’elemento di accoppiamento (e eventualmente l’ulteriore elemento di accoppiamento) rimane nella posizione di disaccoppiamento.
Preferibilmente detto primo elemento elastico è alloggiato in detta cavità di detto primo corpo girevole e comprende una prima estremità in contatto con detto elemento di accoppiamento ed una seconda estremità strutturata per ricevere una forza di spinta da detto elemento di spinta. In tal modo è possibile trasferire all’elemento di accoppiamento la forza di spinta impressa dall’elemento di spinta. Preferibilmente detto rispettivo asse di rotazione di detto secondo corpo girevole è parallelo a detto asse di rotazione di detto primo corpo girevole. In tal modo risulta razionale la rotazione del secondo corpo girevole e, con essa, lo spostamento dell’elemento di spinta dalla posizione di riposo alla posizione di spinta.
Preferibilmente detto rispettivo asse di rotazione di detto secondo corpo girevole non coincide con detto asse di rotazione di detto primo corpo girevole. In tal modo è possibile centrare il corpo di presa rispetto al primo corpo girevole, lasciando spazio libero per il meccanismo di blocco a cifratura, limitando al contempo le dimensioni del corpo di presa.
Preferibilmente detta sede del secondo corpo girevole ha sviluppo prevalente longitudinale.
Preferibilmente detto cilindro comprende un terzo corpo girevole girevolmente alloggiato in una ulteriore cavità del corpo principale ricavata da parte opposta di detta camma rispetto a detta cavità, e avente un rispettivo asse di rotazione coincidente con detto asse di rotazione del primo corpo girevole. Preferibilmente detto terzo corpo girevole è stabilmente e rigidamente accoppiato a detta camma per ruotare solidalmente con detta camma attorno a detto asse di rotazione. In tal modo una rotazione del terzo corpo girevole determina sempre un’apertura della serratura. Preferibilmente detto cilindro comprende un ulteriore corpo di presa (stabilmente) fissato a detto terzo corpo girevole. In tal modo è possibile azionare la serratura dal lato di chiusura opposto rispetto al corpo di presa.
Preferibilmente detto cilindro comprende un ulteriore elemento di accoppiamento strutturato per assumere alternativamente una posizione di accoppiamento in cui accoppia detta camma con detto primo corpo girevole e una posizione di disaccoppiamento in cui non accoppia detta camma con detto primo corpo girevole. In una forma realizzativa detto cilindro ha un piano mediano di simmetria ortogonale all’asse di rotazione del primo corpo girevole (per una posizione dell’elemento di accoppiamento). In altre parole il cilindro è un cilindro intero con azionamento meccanico a chiave secondo la presente invenzione da entrambi i lati.
In una ulteriore forma realizzativa preferita detto cilindro comprende un attuatore (più preferibilmente elettro-meccanico) strutturato per spostare detto ulteriore elemento di accoppiamento dalla posizione di disaccoppiamento alla posizione di accoppiamento, e/o viceversa. In tal modo si realizza un cilindro ibrido per meccanismi di azionamento, ossia un cilindro che comprende un azionamento a chiave meccanica da un lato di chiusura e un azionamento elettronico da un lato di chiusura opposto, entrambi finalizzati ad accoppiare selettivamente il corpo di presa alla camma.
I cilindri ibridi sono tipicamente montati nelle serrature per serramenti. Nei cilindri ibridi noti, dal lato di chiusura a chiave meccanica (privo di corpi di presa integrati col cilindro), il catenaccio è azionato dalla chiave meccanica che pone in rotazione il corpo girevole, mentre lo scrocco è azionato da un corpo di presa separato (e.g. una maniglia o un pomolo). Opzionalmente lo scrocco può essere azionato anche da una rotazione limitata della chiave al termine delle rotazioni complete (le mandate) necessarie all’arretramento del catenaccio. Nell’utilizzo dei cilindri ibridi noti, un utente proveniente dal lato ad azionamento a chiave meccanica e provvisto della sola chiave elettronica, anche se riuscisse a comunicare (ad esempio tramite un segnale senza fili) con il lato ad azionamento elettronico (posto dall’altra parte del serramento), non sarebbe comunque in grado azionare il catenaccio (al fine di aprire la serratura), poiché il corpo di presa tipicamente presente dal lato ad azionamento a chiave meccanica (la maniglia di cui sopra) aziona solamente lo scrocco (come sopra descritto), mancando quindi di fatto un elemento necessario all’azionamento del catenaccio (eccezion fatta per la chiave meccanica).
Al contrario, in un cilindro ibrido comprendente la presente invenzione, è possibile superare le problematiche appena descritte. Infatti, il corpo di presa presente dal lato ad azionamento a chiave meccanica è integrato con il cilindro e, quando accoppiato alla camma tramite il primo corpo girevole e il meccanismo di attuazione, consente di azionare il catenaccio ed eventualmente lo scrocco della serratura, come descritto. In aggiunta, un utente provvisto della sola chiave elettronica è in grado di azionare il catenaccio anche sopraggiungendo dal lato ad azionamento a chiave meccanica. Infatti, una volta comunicata al lato elettronico la corretta chiave elettronica di accesso (ad esempio tramite un segnale senza fili), l’attuatore accoppia, tramite l’ulteriore elemento di accoppiamento, la camma al primo corpo girevole e permette all’utente di azionare il catenaccio (e aprire così la serratura) ruotando il corpo di presa. Il cilindro ibrido può essere pertanto vantaggiosamente montato in modo che il corpo di presa si trovi all’esterno di un ambiente il cui accesso è controllato da un serramento (o in generale altro dispositivo di sbarramento degli accessi) e non richiede quindi la corazzatura anti-effrazione sul lato elettronico.
Preferibilmente detto cilindro comprende un erogatore di energia elettrica elettricamente connesso a detto attuatore e preferibilmente alloggiato dentro detto ulteriore corpo di presa. In tal modo è possibile alimentare l’attuatore.
Preferibilmente detto erogatore di energia elettrica comprende uno o più accumulatori, ad esempio batterie elettriche o condensatori.
Preferibilmente detto cilindro comprende una unità di comando e controllo, preferibilmente alloggiata dentro detto ulteriore corpo di presa, ed elettricamente connessa a detto erogatore di energia elettrica e a detto attuatore. In tal modo i contatti elettrici restano confinati nell’ulteriore corpo di presa.
Preferibilmente detta unità di comando e controllo è programmata e configurata per ricevere in ingresso un segnale identificativo (preferibilmente un segnale senza fili) di un diritto di accesso e per azionare detto attuatore sulla base di una verifica di detto segnale identificativo di un diritto di accesso. In tal modo l’azionamento del cilindro elettronico avviene solo in presenza di una corretta autorizzazione di accesso.
Preferibilmente detto attuatore è un attuatore lineare agente lungo detta direzione longitudinale.
In una forma realizzativa detto attuatore comprende (o consiste) in un elettromagnete, tipicamente comprendente un solenoide cui è associato un elemento di spinta in materiale ferromagnetico che viene movimentato da un campo magnetico generato da una corrente nel solenoide. Tale tipologia di attuatore è largamente diffusa ed economica.
In una forma realizzativa preferita, detto attuatore comprende un motore, più preferibilmente un motore elettrico. Rispetto all’elettromagnete, che tipicamente continua a consumare corrente per tutto il tempo in cui l’elemento di spinta è attuato (con conseguente riduzione della durata del/degli accumulatori), il motore elettrico può provvedere all’azionamento del cilindro elettronico con un minor consumo complessivo di energia elettrica.
Preferibilmente detto attuatore (preferibilmente detto motore o detto solenoide) è almeno parzialmente (più preferibilmente prevalentemente) alloggiato in detto ulteriore corpo di presa.
Preferibilmente detto attuatore comprende un ulteriore elemento di spinta (e.g. un’asta) avente una direzione principale di sviluppo lungo detto asse di rotazione del primo corpo girevole, dove detto attuatore è strutturato per traslare rettilinearmente detto ulteriore elemento di spinta da una posizione di riposo distale alla camma ad una posizione di spinta prossimale alla camma. In tal modo, dal lato ad azionamento elettronico, l’ulteriore elemento di spinta simula l’inserimento di una comune chiave. Preferibilmente detto ulteriore elemento di spinta è meccanicamente connesso a detto ulteriore elemento di accoppiamento in modo tale che uno spostamento di detto ulteriore elemento di spinta da detta posizione di riposo a detta posizione di spinta imprima su detto ulteriore elemento di accoppiamento una forza di spinta in direzione di detto primo corpo girevole. In tal modo l’azionamento dell’ulteriore elemento di spinta permette l’accoppiamento fra la camma e il primo corpo girevole (qualora il primo corpo girevole sia angolarmente allineato in modo corretto con la camma). Preferibilmente detto terzo corpo girevole comprende una cavità longitudinalmente passante. Preferibilmente detta cavità di detto terzo corpo girevole è impegnata da detto attuatore ad un’estremità distale da detta camma e da detto ulteriore elemento di accoppiamento ad un’estremità prossimale a detta camma. In tal modo si realizza all’interno del terzo corpo girevole un canale di collegamento fra il meccanismo di attuazione e l’elemento di accoppiamento.
Preferibilmente detto ulteriore elemento di spinta in detta posizione di spinta si sviluppa almeno parzialmente dentro detta cavità di detto terzo corpo girevole. Preferibilmente detto secondo elemento elastico è alloggiato in detta cavità di detto terzo corpo girevole e comprende una prima estremità in contatto con detto ulteriore elemento di accoppiamento ed una seconda estremità strutturata per ricevere una forza di spinta da detto ulteriore elemento di spinta. In tal modo è possibile trasferire all’ulteriore elemento di accoppiamento la forza di spinta impressa dall’ulteriore elemento di spinta, consentendo al lato elettronico del cilindro ibrido di accoppiare il primo corpo girevole e la camma.
Preferibilmente detto ulteriore elemento di accoppiamento è disposto affiancato a, ed in reciproco contatto con, detto elemento di accoppiamento lungo detta direzione longitudinale. In tal modo le forze di spinta esercitate dall’elemento di spinta e dall’ulteriore elemento di spinta sono rigidamente trasmesse rispettivamente all’ulteriore elemento di accoppiamento e all’elemento di accoppiamento e, di conseguenza, anche agli altri elementi disposti a catena lungo la direzione longitudinale, come ad esempio gli elementi elastici, permettendo così ad entrambi gli elementi elastici di agire su entrambi gli elementi di accoppiamento. In tal modo, con l’ulteriore elemento di spinta nella posizione di spinta e l’elemento di spinta nella posizione di riposo, il secondo elemento elastico esercita una spinta sull’ulteriore elemento di accoppiamento verso il primo corpo girevole, permettendo l’accoppiamento fra la camma e il primo corpo girevole, qualora vi sia un corretto allineamento angolare fra i due suddetti elementi. In assenza di tale corretto allineamento angolare, il secondo elemento elastico mantiene in spinta l’ulteriore elemento di accoppiamento contro una parete di riscontro del primo corpo girevole. Quando, mediante una rotazione del primo corpo girevole, viene raggiunto il corretto allineamento angolare, l’ulteriore elemento di accoppiamento può assumere la posizione di accoppiamento. In aggiunta, in assenza di ulteriori forze esterne agenti sull’ulteriore elemento di spinta (e.g. un’azione del motore o del solenoide), il secondo elemento elastico tende a riportare l’ulteriore elemento di spinta nella posizione di riposo. Ancora, in tal modo, in assenza di ulteriori forze esterne agenti sull’ulteriore elemento di accoppiamento (e.g. la forza di spinta dell’ulteriore elemento di spinta), il primo elemento elastico (la cui azione è rigidamente trasmessa all’ulteriore elemento di accoppiamento attraverso l’elemento di accoppiamento) tende a riportare l’ulteriore elemento di accoppiamento nella posizione di disaccoppiamento.
Preferibilmente detto cilindro comprende un primo corpo di contatto interposto tra detto elemento di spinta e detto primo elemento elastico e un secondo corpo di contatto interposto tra detto ulteriore elemento di spinta e detto secondo elemento elastico. In tal modo si trasferisce una spinta degli elementi di spinta ai rispettivi elementi elastici più prossimi.
Breve descrizione delle figure
Le caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione saranno ulteriormente chiariti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme realizzative, presentata a titolo esemplificativo e non limitativo della presente invenzione, con riferimento alle figure allegate, in cui:
la figura 1 mostra una vista prospettica di una forma realizzativa di un cilindro per meccanismi di azionamento secondo la presente invenzione;
la figura 2 mostra una vista in sezione longitudinale del cilindro di figura 1 in una configurazione di chiusura;
la figura 3 mostra una vista in sezione longitudinale del cilindro di figura 1 in una prima configurazione di apertura;
la figura 4 mostra una vista in sezione longitudinale del cilindro di figura 1 in una seconda configurazione di apertura;
la figura 5 mostra un esploso del cilindro di figura 1.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative dell’invenzione
La presente invenzione contempla qualsiasi tipologia di cilindro per meccanismi di azionamento, ad esempio cilindro ibrido (dove il cilindro comprende da un lato un azionamento elettronico e dall’altro un azionamento tramite chiave meccanica secondo la presente invenzione, come mostrato nelle figure), cilindro intero ad azionamento a sola chiave meccanica (non mostrato, dove il cilindro comprende almeno da un lato o da entrambi i lati un azionamento a chiave meccanica manuale secondo la presente invenzione), mezzo cilindro ad azionamento meccanico (non mostrato, dove il cilindro comprende da un lato un azionamento a chiave meccanica secondo la presente invenzione e nessun azionamento dall’altro lato), e di qualsiasi forma, come ad esempio la forma a cilindro europeo esemplarmente nel seguito mostrata, oppure, non mostrate, ovale, tondo, etc.
Le sezioni mostrate nelle figure 2, 3 e 4 sono prese su un piano longitudinale 200 (mostrato in figura 1) di mezzeria di un cilindro 1 secondo la presente invenzione. Il piano longitudinale 200 è preferibilmente un piano di sostanziale simmetria geometrica per il cilindro 1 (e.g. fatta eccezione per asimmetrie minori, quali, ad esempio, la sede longitudinale per l’inserimento della chiave, il meccanismo di blocco, e il sistema di accoppiamento a piani inclinati).
Nelle figure con il numero 1 è indicato un cilindro per meccanismi di azionamento comprendente un corpo principale 2 avente una cavità 3, un primo corpo girevole 4 girevolmente alloggiato nella cavità 3 e avente un asse di rotazione 100 lungo una direzione longitudinale di sviluppo del cilindro 1, e una camma 5, girevolmente fissata al corpo principale 2 e selettivamente accoppiabile al primo corpo girevole 4 per ruotare attorno all’asse di rotazione 100 solidalmente con il primo corpo girevole 2. Preferibilmente il cilindro 1 comprende un elemento di accoppiamento 6 strutturato per assumere alternativamente una posizione di accoppiamento (mostrata nella figura 3) in cui accoppia la camma 5 con il primo corpo girevole 4 e una posizione di disaccoppiamento (mostrata nella figura 2) in cui non accoppia la camma 5 con il primo corpo girevole 4. Anche la posizione mostrata nella figura 4 rappresenta una ulteriore posizione in cui l’elemento di accoppiamento non accoppia i due elementi. Preferibilmente il cilindro 1 comprende un corpo di presa 7 (ad esempio un pomolo) solidalmente fissato (ad esempio per mezzo di viti non mostrate) al primo corpo girevole 4 per ruotare il primo corpo girevole 4 attorno all’asse di rotazione 100.
Preferibilmente il cilindro 1 comprende un secondo corpo girevole 8 girevolmente alloggiato nel corpo di presa 7 e avente un rispettivo asse di rotazione 101 lungo la direzione longitudinale.
Esemplarmente il secondo corpo girevole 8 comprende una sede 9 a sviluppo prevalente longitudinale conformata per l'inserimento di una chiave (non mostrata), che abilita la rotazione del secondo corpo girevole 8.
Preferibilmente il cilindro 1 comprende un meccanismo di attuazione 10 meccanicamente interposto tra il secondo corpo girevole 8 e l’elemento di accoppiamento 6.
Esemplarmente il meccanismo di attuazione 10 comprende un elemento di spinta 11 meccanicamente connesso a, e operativamente interposto tra, il secondo corpo girevole 8 e l’elemento di accoppiamento 6.
Preferibilmente il meccanismo di attuazione 10 comprende un sistema di accoppiamento a piani inclinati 50 che comprende un’asola 12, realizzata esemplarmente nell’elemento di spinta 11, avente sviluppo a segmento elicoidale attorno all’asse di rotazione 101 del secondo corpo girevole 8, e un perno 13, fissato al secondo corpo girevole 8, impegnante scorrevolmente l’asola 12. Esemplarmente il secondo corpo girevole 8 è composto da un primo sotto-elemento 8’ prossimale alla camma 5 e un secondo sotto-elemento girevole 8’’ distale dalla camma 5 tra loro distinti e rigidamente accoppiati. Il sistema di accoppiamento 50 si trova in corrispondenza di una prima porzione 14 del secondo corpo girevole 8 (esemplarmente il perno 13 è fissato al primo sotto-elemento girevole 8’).
In una forma realizzativa alternativa non mostrata l’asola è realizzata nel secondo corpo girevole e il perno è solidale all’elemento di spinta.
Esemplarmente il cilindro 1 comprende un ulteriore corpo principale 15 (composto esemplarmente da due pezzi distinti e tra loro rigidamente accoppiati) alloggiato dentro, e rigidamente fissato (ad esempio tramite viti, non mostrate) a, il corpo di presa 7 e avente una rispettiva cavità 16, il secondo corpo girevole 8 essendo girevolmente alloggiato nella rispettiva cavità 16.
Esemplarmente il cilindro 1 comprende un meccanismo di blocco 17 (solo parzialmente mostrato nelle figure in quanto ad esempio di tipo noto) a cifratura meccanica realizzato nell’ulteriore corpo principale 15 e nel secondo corpo girevole 8 e strutturato per impedire una rotazione del secondo corpo girevole 8 rispetto all’ulteriore corpo principale 15 in assenza della chiave inserita nella sede 9.
Esemplarmente il primo corpo girevole 4 comprende una cavità 18 longitudinalmente passante e impegnata dall’elemento di spinta 11 (più precisamente da un suo perno di spinta 70) ad un’estremità 20 distale dalla camma 5, e dall’elemento di accoppiamento 6 ad un’estremità 22 prossimale alla camma 5.
L’elemento di spinta 11 in una posizione di spinta prossimale alla camma (mostrata in figura 3) si sviluppa almeno parzialmente dentro la cavità 18 del primo corpo girevole 4.
Esemplarmente il cilindro 1 comprende un primo elemento elastico 23 operativamente interposto fra l’elemento di accoppiamento 6 e l’elemento di spinta 11 e un secondo elemento elastico 24 operativamente interposto tra il corpo principale 2 e l’elemento di accoppiamento 6.
Esemplarmente il primo 23 e il secondo elemento elastico 24 sono molle a compressione uguali fra di loro.
Esemplarmente il primo elemento elastico 23 è alloggiato nella cavità 18 del primo corpo girevole 4 e comprende una prima estremità 25 in contatto con l’elemento di accoppiamento 6 ed una seconda estremità 26 in contatto con corpo di contatto 43 interposto tra il primo elemento elastico stesso e l’elemento di spinta 11.
Esemplarmente il rispettivo asse di rotazione 101 del secondo corpo girevole 8 è parallelo a, ma non coincide con, l’asse di rotazione 100 del primo corpo girevole 4 (fig. 1).
In una forma realizzativa (non mostrata) il cilindro 1 ha un piano mediano di simmetria ortogonale all’asse di rotazione 100 del primo corpo girevole 4 (per una posizione dell’elemento di accoppiamento), ossia il cilindro è un cilindro intero con azionamento meccanico a chiave secondo la presente invenzione da entrambi i lati. In una ulteriore forma realizzativa preferita (come quella mostrata nelle figure) il cilindro è un cilindro intero ibrido.
Il cilindro comprende un ulteriore elemento di accoppiamento 30 e un attuatore 31 (esemplarmente elettro-meccanico) strutturato per muovere l’ulteriore elemento di accoppiamento 30 da una posizione di disaccoppiamento in cui non accoppia la camma 5 con il primo corpo girevole 4 a una posizione di accoppiamento in cui accoppia la camma 5 con il primo corpo girevole 4.
Esemplarmente il cilindro 1 comprende un terzo corpo girevole 27 girevolmente alloggiato in una ulteriore cavità 28 del corpo principale 2 ricavata da parte opposta della camma 5 rispetto alla cavità 3, e avente un rispettivo asse di rotazione coincidente con l’asse di rotazione 100 del primo corpo girevole 4. Esemplarmente il terzo corpo girevole 27 è stabilmente e rigidamente accoppiato alla camma 5 (e.g. tramite calettatura) per ruotare solidalmente con la camma 5 attorno all’asse di rotazione 100. Estremità reciprocamente affacciate del primo corpo girevole 4 e del terzo corpo girevole 27 sono conformate per supportare la camma 5.
Esemplarmente il cilindro 1 comprende un ulteriore corpo di presa 29 (e.g. un pomolo) stabilmente fissato al terzo corpo girevole 27 e un erogatore di energia elettrica 32 (costituito esemplarmente dalle batterie mostrate nelle figure) elettricamente connesso all’attuatore 31 ed alloggiato in una opportuna sede dentro l’ulteriore corpo di presa 29. L’ulteriore corpo di presa 29 comprende preferibilmente un coperchio rimovibile 60 per chiudere un’apertura 61 di estrazione/inserimento dell’erogatore di energia elettrica 32 e per proteggere quest’ultimo.
Esemplarmente il cilindro comprende una unità di comando e controllo 33 (mostrata solo schematicamente) alloggiata dentro l’ulteriore corpo di presa 29, elettricamente connessa all’erogatore di energia elettrica 32 e all’attuatore 31 e programmata e configurata per ricevere in ingresso un segnale identificativo (preferibilmente un segnale senza fili ad esempio RFID, Bluetooth, infrarosso o Wifi) di un diritto di accesso e per azionare l’attuatore 31 sulla base di una verifica del segnale identificativo del diritto di accesso.
Esemplarmente l’attuatore 31 è un attuatore lineare agente lungo la direzione longitudinale e comprendente un motore 34, esemplarmente un motore elettrico PPML20C24 commercializzato dalla PrimoPal<TM>, alloggiato dentro l’ulteriore corpo di presa 29. Esemplarmente l’attuatore 31 comprende un ulteriore elemento di spinta 35 (e.g. un’asta) avente una direzione principale di sviluppo lungo l’asse di rotazione 100 del primo corpo girevole 4.
Esemplarmente il terzo corpo girevole 27 comprende una cavità 36 longitudinalmente passante e impegnata dall’ulteriore elemento di spinta 35 ad un’estremità 37 distale dalla camma 5, e dall’ulteriore elemento di accoppiamento 30 ad un’estremità 38 prossimale alla camma 5.
Esemplarmente l’ulteriore elemento di spinta 35, in una posizione di spinta prossimale alla camma (fig. 4), si sviluppa almeno parzialmente dentro la cavità 36 del terzo corpo girevole 27. Il secondo elemento elastico 24 è alloggiato nella cavità 36 e comprende una prima estremità 41 in contatto con l’ulteriore elemento di accoppiamento 30 e una seconda estremità 42 in contatto con un corpo di contatto 44 interposto fra il secondo elemento elastico e l’ulteriore elemento di spinta 35.
Esemplarmente l’ulteriore elemento di accoppiamento 30 è disposto affiancato a, ed in reciproco contatto con, l’elemento di accoppiamento 6 lungo la direzione longitudinale.
Esemplarmente il cilindro 1 comprende un rispettivo anello elastico aperto 45 (e.g. di tipo “seeger”) per il primo corpo girevole 4 e per il terzo corpo girevole 27. Tali elementi e le loro funzionalità non vengono qui descritti in quanto comunemente noti. In una forma realizzativa non mostrata, l’attuatore è costituito da un elettromagnete, comprendente un solenoide cui è associato un rispettivo elemento di spinta in materiale ferromagnetico che viene movimentato da un campo magnetico generato da un passaggio di corrente elettrica nel solenoide. Il rispettivo elemento di spinta inserito nel solenoide è analogo all’ulteriore elemento di spinta 35 dell’attuatore 31, mentre il solenoide assume le veci (e la posizione) del motore 34. La descrizione che segue circa il funzionamento di un cilindro elettronico secondo la presente invenzione può essere applicata anche ad un cilindro elettronico in cui l’attuatore 31 comprende (o è costituito da) un elettromagnete.
In condizioni normali, ossia nella configurazione di chiusura (fig. 2) l’elemento di spinta 11 e l’ulteriore elemento di spinta 35 sono nelle rispettive posizioni di riposo e l’elemento di accoppiamento 6 e l’ulteriore elemento di accoppiamento 30 sono nelle rispettive posizioni di disaccoppiamento. Esemplarmente il primo 23 e il secondo elemento elastico 24 hanno un rispettivo grado di precarico tra loro uguale.
In qualsiasi configurazione del cilindro, una rotazione dell’ulteriore corpo di presa 29 permette sempre un’apertura della serratura.
L’inserimento di una chiave (non mostrata) avente una corretta cifratura nella sede 9 del secondo corpo girevole 8, abilita la rotazione di quest’ultimo rispetto al corpo di presa 7.
L’utente, ruotando la chiave e quindi il secondo corpo girevole 8, aziona il meccanismo di attuazione 10. Lo sviluppo elicoidale dell’asola 12 è conformato per trasformare, tramite lo scorrimento del perno 13, una rotazione del secondo corpo girevole 8 in una traslazione lineare (esemplarmente longitudinale) dell’elemento di spinta 11 da una posizione di riposo distale alla camma (mostrata nelle figure 2 e 4) alla posizione di spinta. Esemplarmente lo spostamento dell’elemento di spinta 11 dalla posizione di riposo alla posizione di spinta avviene a fronte di una limitata rotazione del secondo corpo girevole 8 (pari a circa 90°).
Con l’elemento di spinta 11 nella posizione di spinta (e preferibilmente l’ulteriore elemento di spinta 35 nella posizione di riposo), il primo elemento elastico 23 esercita una spinta sull’elemento di accoppiamento 6 verso la camma 5. Quando, mediante una rotazione del primo corpo girevole 4 (tramite il corpo di presa 7), viene raggiunto un corretto allineamento angolare tra la camma e l’elemento di accoppiamento (in cui ad esempio opportuni rilievi radiali dell’elemento di accoppiamento impegnano simultaneamente corrispondenti sedi realizzate nella camma), l’elemento di accoppiamento 6 può assumere la posizione di accoppiamento accoppiando la camma 5 con il primo corpo girevole 4 (fig. 3). A questo punto una rotazione del corpo di presa 7 determina una rotazione della camma 5 e permette di aprire la serratura. In caso tale corretto allineamento angolare sia invece assente, il primo elemento elastico 23 mantiene in spinta l’elemento di accoppiamento 6 contro una parete di riscontro della camma 5.
Partendo dalla configurazione di chiusura, nel caso un utente sia provvisto della sola chiave elettronica, egli è in grado di azionare il catenaccio anche sopraggiungendo dal lato ad azionamento meccanico. Infatti, comunicata al lato elettronico la corretta chiave elettronica di accesso (ad esempio tramite un segnale senza fili), il motore 34 (o il solenoide) dell’attuatore 31 trasla rettilinearmente l’ulteriore elemento di spinta 35 da una posizione di riposo distale alla camma 5 (mostrata nelle figure 2 e 3) alla posizione di spinta. Con l’ulteriore elemento di spinta 35 in quest’ultima posizione (e preferibilmente l’elemento di spinta 11 nella posizione di riposo), il secondo elemento elastico 24 esercita una spinta sull’ulteriore elemento di accoppiamento 30 verso il primo corpo girevole 4, permettendo l’accoppiamento fra la camma 5 e il primo corpo girevole 4, qualora vi sia un corretto allineamento angolare fra i due suddetti elementi. In assenza di tale corretto allineamento angolare, il secondo elemento elastico 24 mantiene in spinta l’ulteriore elemento di accoppiamento 30 contro una parete di riscontro del primo corpo girevole 4. Quando, mediante una rotazione del primo corpo girevole 4 (tramite il corpo di presa 7), viene raggiunto il corretto allineamento angolare, l’ulteriore elemento di accoppiamento 30 può assumere la posizione di accoppiamento (fig. 4) e l’apertura della serratura può avvenire mediante una rotazione del corpo di presa 7.
Le forze di spinta esercitate dall’elemento di spinta 11 e dall’ulteriore elemento di spinta 35 sono rigidamente trasmesse rispettivamente all’ulteriore elemento di accoppiamento 30 e all’elemento di accoppiamento 6 e, di conseguenza, anche agli altri elementi disposti a catena lungo la direzione longitudinale, permettendo così ad entrambi gli elementi elastici di agire su entrambi gli elementi di accoppiamento. In tal modo, cessata l’azione di spinta data dall’elemento di spinta 11 (e.g. ruotando indietro la chiave per arretrare l’elemento di spinta 11 fino alla posizione di riposo), il secondo elemento elastico 24 riporta l’elemento di accoppiamento 6 nella posizione di disaccoppiamento (fig. 2). Analogamente, cessata l’azione del motore 34 (o del solenoide) sull’ulteriore elemento di spinta 35, il primo elemento elastico 23 riporta l’ulteriore elemento di accoppiamento 30 nella posizione di disaccoppiamento e il secondo elemento elastico 24 riporta l’ulteriore elemento di spinta 35 nella posizione di riposo (fig.2).

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cilindro (1) per meccanismi di azionamento comprendente un corpo principale (2) avente una cavità (3), un primo corpo girevole (4) girevolmente alloggiato in detta cavità (3) e avente un asse di rotazione (100) lungo una direzione longitudinale di sviluppo di detto cilindro (1), e una camma (5), girevolmente fissata a detto corpo principale (2) e selettivamente accoppiabile a detto primo corpo girevole (4) per ruotare attorno a detto asse di rotazione (100) solidalmente con detto primo corpo girevole (4), dove il cilindro comprende: - un elemento di accoppiamento (6) strutturato per assumere alternativamente una posizione di accoppiamento in cui accoppia detta camma (5) con detto primo corpo girevole (4) e una posizione di disaccoppiamento in cui non accoppia detta camma (5) con detto primo corpo girevole (4); - un corpo di presa (7) solidalmente fissato a detto primo corpo girevole (4) per ruotare detto primo corpo girevole (4) attorno a detto asse di rotazione (100); - un secondo corpo girevole (8) girevolmente alloggiato in detto corpo di presa (7) e avente un rispettivo asse di rotazione (101), dove detto secondo corpo girevole (8) comprende una sede (9) conformata per l'inserimento di una chiave, detta chiave abilitando una rotazione di detto secondo corpo girevole (8); - un meccanismo di attuazione (10) meccanicamente interposto tra detto secondo corpo girevole (8) e detto elemento di accoppiamento (6) per trasformare una rotazione di detto secondo corpo girevole (8) in uno spostamento di detto elemento di accoppiamento (6) da detta posizione di disaccoppiamento a detta posizione di accoppiamento, e/o viceversa.
  2. 2. Cilindro (1) secondo la rivendicazione 1, dove detto meccanismo di attuazione (10) è almeno parzialmente alloggiato dentro detto corpo di presa (7), dove detto meccanismo di attuazione (10) comprende un elemento di spinta (11) meccanicamente connesso a, e operativamente interposto tra, detto secondo corpo girevole (8) e detto elemento di accoppiamento (6), dove detto meccanismo di attuazione (10) comprende un sistema di accoppiamento (50) che accoppia detto secondo corpo girevole (8) con detto elemento di spinta (11) e strutturato per trasformare una rotazione di detto secondo corpo girevole (8) in una traslazione di detto elemento di spinta (11) da una posizione di riposo distale a detta camma (5) ad una posizione di spinta prossimale a detta camma (5) e dove detto elemento di spinta (11) è meccanicamente connesso a detto elemento di accoppiamento (6) in modo tale che uno spostamento dell’elemento di spinta (11) da detta posizione di riposo a detta posizione di spinta imprima su detto elemento di accoppiamento (6) una forza di spinta in direzione di detta camma (5).
  3. 3. Cilindro (1) secondo la rivendicazione 2, dove detto sistema di accoppiamento (50) è a piani inclinati e comprende una guida (12) avente sviluppo almeno parzialmente elicoidale attorno a detto asse di rotazione (101) di detto secondo corpo girevole (8), detta guida essendo realizzata in uno tra detti secondo corpo girevole (8) ed elemento di spinta (11), dove detto sistema di accoppiamento (50) comprende un perno (13) impegnante scorrevolmente detta guida (12), detto perno (13) essendo fissato ad un altro tra detti secondo corpo girevole (8) ed elemento di spinta (11), dove detto sviluppo elicoidale della guida (12) è conformato per permettere lo spostamento di detto elemento di spinta (11) dalla posizione di riposo alla posizione di spinta a fronte di una rotazione del secondo corpo girevole (8) avente ampiezza maggiore o uguale a 75° e/o minore o uguale a 105°.
  4. 4. Cilindro (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un ulteriore corpo principale (15) avente una rispettiva cavità (16), detto secondo corpo girevole (8) essendo girevolmente alloggiato in detta rispettiva cavità (16), dove detto ulteriore corpo principale (15) è alloggiato dentro, e rigidamente fissato a, detto corpo di presa (7) e dove detto cilindro (1) comprende un meccanismo di blocco (17) a cifratura realizzato in detti ulteriore corpo principale (15) e secondo corpo girevole (8) e strutturato per impedire una rotazione di detto secondo corpo girevole (8) rispetto a detto ulteriore corpo principale (15) in assenza di detta chiave inserita in detta sede (9) del secondo corpo girevole (8).
  5. 5. Cilindro (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un primo elemento elastico (23) operativamente interposto fra detto elemento di accoppiamento (6) e un elemento di spinta (11) e strutturato per opporre una reazione elastica crescente ad uno spostamento crescente di detto elemento di spinta (11) da una posizione di riposo a una posizione di spinta, e un secondo elemento elastico (24) operativamente interposto tra detto corpo principale (2) e detto elemento di accoppiamento (6) e strutturato per opporre una reazione elastica crescente ad uno spostamento crescente di detto elemento di accoppiamento (6) da detta posizione di disaccoppiamento a detta posizione di accoppiamento, dove detti primo (23) e/o secondo elemento elastico (24) sono molle a compressione, disposte lungo detta direzione longitudinale da parti opposte di detto elemento di accoppiamento (6), dove detti primo (23) e/o secondo elemento elastico (24) hanno un rispettivo grado di precarico in una configurazione di chiusura del cilindro (1) in cui detto elemento di accoppiamento (6) è nella posizione di disaccoppiamento e detto elemento di spinta (11) è in una posizione di riposo.
  6. 6. Cilindro (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto primo corpo girevole (4) comprende una cavità (18) longitudinalmente passante impegnata da un elemento di spinta (11) ad un’estremità (20) distale da detta camma (5) e da detto elemento di accoppiamento (6) ad un’estremità (22) prossimale a detta camma (5), dove detto elemento di spinta (11) in una posizione di spinta si sviluppa almeno parzialmente dentro detta cavità (18) di detto primo corpo girevole (4) e dove un primo elemento elastico (23) è alloggiato in detta cavità (18) di detto primo corpo girevole (4) e comprende una prima estremità (25) in contatto con detto elemento di accoppiamento (6) ed una seconda estremità (26) strutturata per ricevere una forza di spinta da detto elemento di spinta (11).
  7. 7. Cilindro (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto rispettivo asse di rotazione (101) di detto secondo corpo girevole (8) è parallelo e non coincidente a detto asse di rotazione (100) di detto primo corpo girevole (4) e dove detta sede (9) del secondo corpo girevole (8) ha sviluppo prevalente longitudinale.
  8. 8. Cilindro (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un terzo corpo girevole (27) girevolmente alloggiato in una ulteriore cavità (28) del corpo principale (2) ricavata da parte opposta di detta camma (5) rispetto a detta cavità (3), e avente un rispettivo asse di rotazione coincidente con detto asse di rotazione (100) del primo corpo girevole (4), dove detto terzo corpo girevole (27) è stabilmente e rigidamente accoppiato a detta camma (5) per ruotare solidalmente con detta camma attorno a detto asse di rotazione (100), dove detto cilindro (1) comprende un ulteriore corpo di presa (29) stabilmente fissato a detto terzo corpo girevole (27), dove detto cilindro (1) comprende un ulteriore elemento di accoppiamento (30) strutturato per assumere alternativamente una posizione di accoppiamento in cui accoppia detta camma (5) con detto primo corpo girevole (4) e una posizione di disaccoppiamento in cui non accoppia detta camma (5) con detto primo corpo girevole (4), dove detto cilindro comprende un attuatore (31) strutturato per muovere detto ulteriore elemento di accoppiamento (30) dalla posizione di disaccoppiamento alla posizione di accoppiamento, e/o viceversa, dove detto attuatore (31) è un attuatore lineare agente lungo detta direzione longitudinale.
  9. 9. Cilindro (1) secondo la rivendicazione 8, dove detto attuatore (31) comprende un motore (34) e/o un solenoide, dove detto attuatore (31) è almeno parzialmente alloggiato in detto ulteriore corpo di presa (29), dove detto attuatore (31) comprende un ulteriore elemento di spinta (35) avente una direzione principale di sviluppo lungo detto asse di rotazione (100) del primo corpo girevole (4), dove detto attuatore (31) è strutturato per traslare rettilinearmente detto ulteriore elemento di spinta (35) da una posizione di riposo distale alla camma (5) ad una posizione di spinta prossimale alla camma (6) e dove detto ulteriore elemento di spinta (35) è meccanicamente connesso a detto ulteriore elemento di accoppiamento (30) in modo tale che uno spostamento di detto ulteriore elemento di spinta (35) da detta posizione di riposo a detta posizione di spinta imprima su detto ulteriore elemento di accoppiamento (30) una forza di spinta in direzione di detto primo corpo girevole (4).
  10. 10. Cilindro (1) secondo la rivendicazione 9, dove detto terzo corpo girevole (27) comprende una cavità (36) longitudinalmente passante impegnata da detto attuatore (31) ad un’estremità (37) distale da detta camma (5) e da detto ulteriore elemento di accoppiamento (30) ad un’estremità (38) prossimale a detta camma (5), dove detto ulteriore elemento di spinta (35) in detta posizione di spinta si sviluppa almeno parzialmente dentro detta cavità (36) di detto terzo corpo girevole (27), dove un secondo elemento elastico (24) è alloggiato in detta cavità (36) di detto terzo corpo girevole (27) e comprende una prima estremità (41) in contatto con detto ulteriore elemento di accoppiamento (30) ed una seconda estremità (42) strutturata per ricevere una forza di spinta da detto ulteriore elemento di spinta (35), dove detto cilindro comprende (1) un erogatore di energia elettrica (32) elettricamente connesso a detto attuatore (31) ed alloggiato dentro detto ulteriore corpo di presa (29), dove detto erogatore di energia elettrica (32) comprende almeno un accumulatore di energia elettrica, dove detto cilindro (1) comprende una unità di comando e controllo (33) alloggiata dentro detto ulteriore corpo di presa (29) ed elettricamente connessa a detto erogatore di energia elettrica (32) e a detto attuatore (31) e dove detta unità di comando e controllo (33) è programmata e configurata per ricevere in ingresso un segnale identificativo di un diritto di accesso e per azionare detto attuatore (31) sulla base di una verifica di detto segnale identificativo di un diritto di accesso.
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