IT201800010203A1 - Struttura di sostegno auto-livellante e relativo contenitore - Google Patents

Struttura di sostegno auto-livellante e relativo contenitore Download PDF

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IT201800010203A1
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Valentino Orrigoni
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Dante Bertoni S R L
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    • B62B3/00Hand carts having more than one axis carrying transport wheels; Steering devices therefor; Equipment therefor
    • B62B3/02Hand carts having more than one axis carrying transport wheels; Steering devices therefor; Equipment therefor involving parts being adjustable, collapsible, attachable, detachable or convertible
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Description

STRUTTURA DI SOSTEGNO AUTO-LIVELLANTE E RELATIVO CONTENITORE
CAMPO TECNICO
La presente divulgazione concerne in generale i carrelli e più in particolare una struttura interna con piattaforma superiore auto-livellante per un carrello contenitore con piattaforma interna scorrevole auto-livellante.
SFONDO TECNOLOGICO
In stabilimenti industriali come, ad esempio, lavanderie industriali, stabilimenti tessili e simili, è noto l'uso di carrelli per il trasporto dei materiali. Tali carrelli comprendono generalmente una base ed una parete perimetrale vincolata ad essa. I carrelli per il trasporto di materiali sono inoltre generalmente provvisti di una pluralità di ruote fisse o girevoli, montate sotto la base.
Un carrello per il trasporto di materiali può avere forme diverse a seconda dell’uso previsto, ad esempio una forma poligonale o cilindrica. Sempre a seconda dell’uso, le varie parti del carrello possono essere realizzate con diversi materiali, come, ad esempio, lamiera zincata, alluminio, materiali termoplastici, eccetera. I materiali termoplastici sono attualmente molto diffusi perché molto economici e resistenti.
Carrelli per il trasporto di materiali strutturalmente simili sono comunemente impiegati anche in alberghi, ospedali e comunità, ad esempio per il trasporto della biancheria ai piani o negli aeroplani per la consegna e la raccolta di materiali vari quali cuscini e coperte, o anche per conservare piatti impilati oppure bicchieri e tazzine in rispettivi cestelli sovrapposti l'uno all'altro.
I carrelli cosiddetti auto-livellanti, ad esempio quelli utilizzati nelle cucine come dispenser di piatti, hanno una piattaforma elevatrice che si solleva o si abbassa automaticamente man mano che si tolgono o si mettono oggetti impilati sopra di essa, in modo che l'oggetto più in alto nella pila sia praticamente allo stesso livello del bordo superiore del carrello. Tipicamente tali carrelli, specialmente quelli strutturalmente più semplici, hanno una piattaforma superiore, eventualmente forata, che definisce un piano di appoggio di oggetti, e che è sorretta da almeno una molla che, a riposo, la sostiene a distanza dalla base. Per guidare i movimenti di salita e di discesa della piattaforma superiore, sono presenti dei meccanismi a pantografo fissati sui lati della piattaforma.
Man mano che si depositano oggetti sulla piattaforma superiore, il peso stesso degli oggetti fa abbassare la piattaforma accorciando i meccanismi a pantografo. Viceversa, rimuovendo oggetti dalla piattaforma superiore, si alleggerisce il carico e la molla solleva la piattaforma, facendo distendere i meccanismi a pantografo.
Un inconveniente di questo tipo di carrelli consiste nel fatto che non conviene realizzarli in modo da avere una piattaforma superiore di forma oblunga, ad esempio rettangolare con due lati opposti molto più corti rispetto agli altri due lati. Infatti, i meccanismi a pantografo collegati ai lati più corti devono necessariamente avere bracci più corti e in numero maggiore rispetto ai meccanismi a pantografo collegati ai lati più lunghi, per non incastrarsi contro la scocca esterna del carrello. Di conseguenza, quando sono in configurazione completamente ripiegata, tali meccanismi a pantografo hanno un'altezza minima tanto maggiore quanto maggiore è il numero di bracci che lo compongono. Tale altezza minima riduce la corsa utile della piattaforma superiore e di conseguenza la capienza effettiva del carrello. Per questo motivo, generalmente i carrelli di questo tipo, con meccanismo a pantografo, hanno una piattaforma superiore auto-livellante di forma sostanzialmente tozza, in modo da limitare, per quanto possibile, la riduzione di capienza dovuto all'altezza minima dei meccanismi a pantografo quando completamente ripiegati.
Sfortunatamente, negli stabilimenti tessili sarebbe preferibile utilizzare carrelli con piattaforma superiore auto-livellante di forma allungata, che meglio si prestano per raccogliere un prodotto semilavorato o finito, che può essere depositato su una piattaforma di forma allungata con un semplice movimento alternativo, laddove invece un prodotto semilavorato o finito dovrebbe essere accuratamente distribuito per gravare uniformemente su una piattaforma di forma tozza.
Sarebbe desiderabile un carrello con piattaforma superiore auto-livellante di forma allungata, realizzato impiegando semplici meccanismi elevatori a pantografo, non gravato però da limitazioni alla capienza del carrello dovuti all'altezza minima del pantografo in configurazione ripiegata.
SOMMARIO
Per ovviare a questi inconvenienti, è stata ideata una struttura di sostegno auto-livellante che ha una base, dei tubolari e delle molle, e una piattaforma che definisce una superficie di appoggio che può abbassarsi fino ad adagiarsi sulla base, minimizzando in questo modo l'ingombro della struttura a pieno carico.
Più precisamente, la struttura comprende una base di forma allungata con una dimensione longitudinale maggiore di una dimensione trasversale, almeno due tubolari inferiori incernierati sulla base in posizioni longitudinalmente opposte della base, orientati in senso longitudinale alla base in modo da restare proiettivamente sopra la base, una piattaforma superiore di forma allungata, definente una superficie di appoggio di oggetti e/o materiali sfusi, almeno due tubolari superiori, incernierati in posizioni longitudinalmente opposte della piattaforma superiore in corrispondenza di una superficie opposta alla superficie di appoggio, e almeno due molle a torsione, in cui ciascun tubolare inferiore è incernierato ad un rispettivo tubolare superiore mediante una rispettiva molla a torsione.
Tale struttura di sostegno può essere incorporata in una scocca esterna per realizzare un contenitore o un carrello con piattaforma auto-livellante.
Forme di realizzazione preferite sono definite nelle rivendicazioni dipendenti.
Tutte le rivendicazioni come depositate sono parte integrante di questa descrizione e sono qui incorporate per espresso riferimento.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La figura 1 è una vista di profilo di una struttura con piattaforma auto-livellante secondo questa divulgazione.
La figura 2 corrisponde alla figura 1 con la piattaforma rappresentata in semitrasparenza.
La figura 3 è una vista di fianco della struttura di figura 2 con la piattaforma rappresentata in semi-trasparenza.
La figura 4 mostra un contenitore incorporante la struttura di figura 2 con la piattaforma, rappresentata in semi-trasparenza, che affiora oltre i bordi della scocca esterna del contenitore.
La figura 5 mostra un contenitore incorporante la struttura di figura 2 con la piattaforma, rappresentata in semi-trasparenza, circa a metà della corsa utile.
La figura 6 mostra un contenitore incorporante la struttura di figura 2 con la piattaforma, rappresentata in semi-trasparenza, adagiata sul fondo del contenitore e che nasconde sotto di essa i tubolari della struttura.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Una struttura con piattaforma auto-livellante per un contenitore secondo questa divulgazione è schematicamente mostrata in figura 1 e nelle viste in semi-trasparenza delle figure 2 e 3. Essa comprende sostanzialmente una base 1 di forma sostanzialmente allungata, ad esempio rettangolare, con una dimensione longitudinale maggiore di una dimensione trasversale. Sopra la base 1 sono incernierati due tubolari inferiori 2, in posizioni diametralmente opposte della base 1, orientati in senso longitudinale in modo da poter avere una lunghezza relativamente grande senza urtare contro le pareti della scocca del contenitore in cui sarà installata la struttura.
La struttura ha una piattaforma superiore 3 sulla quale saranno appoggiati gli oggetti da trasportare. Al disotto della piattaforma superiore 3, sono incernierati due tubolari superiori 4, in posizioni diametralmente opposte della piattaforma superiore 3 sostanzialmente di fronte ai rispettivi tubolari inferiori 2. Ciascun tubolare inferiore 2 è collegato al rispettivo tubolare superiore 4 mediante una rispettiva molla a torsione 5, ad esempio ottenuta curvando un pezzo di filo d'acciaio e infilando le due estremità libere del filo d'acciaio rispettivamente nel tubolare inferiore 2 e nel corrispondente tubolare superiore 4.
Una struttura di figura 1 inserita nella scocca di un contenitore è mostrata nelle figure da 4 a 6. La scocca 6 del contenitore è rappresentata in semi-trasparenza così come la piattaforma superiore 3 per mostrare come cambia la configurazione della struttura con piattaforma auto-livellante. Quando la piattaforma 3 è scarica, la struttura assume la configurazione illustrata in figura 4, con le molle a torsione 5 in posizione tale da sostenere il peso della piattaforma 3. Premendo dall'alto la piattaforma superiore 3, si abbassa la piattaforma 3 (figure 5 e 6) riducendo l'angolo formato tra i tubolari superiori 4 con i rispettivi tubolari inferiori 3 e caricando le rispettive molle a torsione 5, che invece tendono a sostenere la piattaforma superiore 3.
Convenientemente, le molle a torsione 5 saranno configurate in modo da essere sostanzialmente a riposo quando la piattaforma superiore 3 è ad una distanza nominale dalla base 1, corrispondente all'altezza della scocca 6 del contenitore.
Per facilitare il sollevamento della piattaforma 3, si può collegare un dispositivo di trazione 8, che può essere ad esempio una molla a trazione come mostrato in figura oppure un pistone, ad esempio a gas o a olio, che vincola tra loro i tubolari inferiori 2 (o in alternativa i tubolari superiori 4), in corrispondenza delle estremità opposte a quelle vincolate alla base 1 della struttura. Il dispositivo di trazione 8, ad esempio la molla a trazione 8 mostrata nelle figure, si allungherà maggiormente aggiungendo peso sulla piattaforma 3 quando quest'ultima è relativamente in alto, ossia quando le molle a torsione 5 che collegano i tubolari 2 e 4 sono quasi scariche, e si allungherà di meno aggiungendo peso quando la piattaforma 3 è prossima al fine corsa inferiore e contrasta gli sforzi in senso longitudinale sostenuti dai tubolari. In quest'ultima situazione, le molle a torsione 5 che collegano i tubolari inferiori 2 ai rispettivi tubolari superiori 4 sono completamente cariche e questo evita che la piattaforma 3 resti bloccata sulla base 1 in fondo al contenitore.
Diversamente dai comuni meccanismi a pantografo, nella struttura con piattaforma auto-livellante della presente divulgazione i tubolari superiori 4 e inferiori 2 non sono fissati direttamente l'uno all'altro in maniera girevole, ma sono collegati per l'interposizione di rispettive molle a torsione 5 con estremità libere infilate nei tubolari 2 e 4. Un vantaggio di questa configurazione consiste nel fatto che è possibile adattare la struttura semplicemente cambiando il tipo di molla a torsione 5, in modo da essere sempre auto-livellante a seconda del peso specifico del materiale da depositare sulla piattaforma superiore 3.
Più in dettaglio, la piattaforma 3 si deve sempre abbassare di una stessa altezza nominale quando uno stesso volume nominale viene posto sulla piattaforma, in modo che il materiale depositato sia contenuto nel contenitore e affiori al livello del bordo superiore della scocca 6 del contenitore. Se quindi sulla piattaforma 3 deve essere depositato materiale con peso specifico relativamente piccolo, allora le molle a torsione 5 che collegano i tubolari inferiori 2 a quelli superiori 4 devono avere una piccola costante elastica in modo che la piattaforma 3 si abbassi di tale altezza nominale sotto il peso relativamente ridotto del volume nominale di materiale depositato. Similmente, se sulla piattaforma 3 deve essere depositato materiale con peso specifico relativamente grande, allora le molle a torsione 5 che collegano i tubolari inferiori 2 ai tubolari superiori 4 devono avere una costante elastica corrispondentemente grande in modo che la piattaforma 3 si abbassi sempre di tale altezza nominale, stavolta però sotto il peso relativamente grande del volume nominale di materiale depositato.
Dato che le molle a torsione 5 sono semplicemente infilate nei tubolari 2 e 4, diventa semplicissimo trasformare una struttura autolivellante destinata a sorreggere materiali ad alto peso specifico in una struttura autolivellante per materiali a basso peso specifico e viceversa, semplicemente sostituendo le molle a torsione 5.
Per evitare che le due molle a torsione 5 possano sfuggire dai tubolari 2 e 4, questi ultimi saranno convenientemente sagomati in modo da terminare con un giogo 7 sagomato a C, come meglio evidenziato in figura 3, in modo da trattenere le spire della molla a torsione 5 impedendo che la rispettiva estremità libera infilata nel tubolare possa sfuggire accidentalmente.
Per ragioni di rigidità e di leggerezza della struttura, la piattaforma superiore 3 sarà preferibilmente realizzata con un pianale, che ad esempio potrà essere in lamiera o plastica rigida, con i bordi piegati verso il basso, come mostrato nelle figure, in modo da resistere maggiormente alla piegatura. In questo caso, l'altezza del bordo laterale ripiegato della piattaforma 3 ridurrà la capienza del contenitore utile a contenere materiale in esso. Tuttavia, tale riduzione è praticamente inevitabile in quanto essa serve per conferire rigidità alla piattaforma 3 ed evitare che essa si incurvi sotto il peso degli oggetti o del materiale depositato sopra di essa. Inoltre è inevitabile che ci sia una riduzione della capienza utile del contenitore, in quanto i tubolari 2 e 4 sono sempre al disotto della piattaforma 3.
Convenientemente, nel contenitore della presente divulgazione i tubolari 2 e 4, completamente ripiegati come in figura 6 quando il contenitore è carico, sono sufficientemente sottili da adagiarsi nello spazio sottostante la piattaforma superiore 3, restando nascosti sotto di essa.
Preferibilmente, i tubolari superiori 4 e inferiori 2 sono in un materiale rigido, come ad esempio in metallo, preferibilmente in acciaio, oppure in plastica rigida o in fibra.
Convenientemente, le molle a torsione 5 che collegano i tubolari inferiori 2 ai rispettivi tubolari superiori 4 sono delle molle elicoidali, come mostrato nelle figure.
Un contenitore elevatore auto-livellante di questa divulgazione può essere ottenuto montando una struttura autolivellante come quella descritta all'interno della scocca 6 di un contenitore, in modo che la piattaforma superiore 3 possa scorrere guidata dalle pareti interne della scocca 6 fissata alla base 1.
La piattaforma superiore 3 può essere realizzata mediante una lamiera ripiegata. I tubolari, possono essere in un materiale rigido e leggero, per limitare il peso complessivo della struttura, ad esempio di acciaio o di alluminio.
Grazie alla struttura divulgata, è possibile realizzare carrelli elevatori auto-livellanti di forma oblunga che, a parità di capienza dei carrelli attuali di forma tozza, sono più facili da stivare affiancati l'uno all'altro e sono più facili da riempire di materiale prodotto in maniera continua, come nell'industria tessile, depositando il materiale con un movimento alternativo avanti e indietro nella certezza di coprire completamente la piattaforma elevatrice senza lasciare spazi vuoti. Essi inoltre possono essere validamente utilizzati anche per il trasporto di stoviglie, liberandosi dai vincoli attuali che impongono ai carrelli una forma tozza, ad esempio triangolare equilatera o quadrata. Infine, la possibilità di cambiare le molle permette di adattare rapidamente una medesima struttura a seconda del peso specifico dei materiali a stivare/trasportare.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di sostegno auto-livellante, comprendente: una base (1) di forma allungata con una dimensione longitudinale maggiore di una dimensione trasversale; almeno due tubolari inferiori (2) incernierati sulla base (1) in posizioni longitudinalmente opposte della base (1), orientati in senso longitudinale alla base (1) in modo da restare proiettivamente sopra la base (1); una piattaforma superiore (3), avente detta forma allungata, definente una superficie di appoggio di oggetti e/o materiali sfusi; almeno due tubolari superiori (4), incernierati in posizioni longitudinalmente opposte della piattaforma superiore (3) in corrispondenza di una superficie opposta a detta superficie di appoggio; almeno due molle a torsione (5), in cui ciascun tubolare inferiore di detti tubolari inferiori (2) è incernierato ad un rispettivo tubolare superiore di detti tubolari superiori (4) mediante una rispettiva molla a torsione di dette molle a torsione (5).
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, comprendente un dispositivo di trazione (8) montato in modo da vincolare tra loro: - estremità di detti tubolari inferiori (2) non incernierate su detta base (1), oppure - estremità di detti tubolari superiori (4) non incernierate su detta piattaforma superiore (3).
  3. 3. Struttura secondo la rivendicazione 2, in cui detto dispositivo di trazione (8) è una molla a trazione o un pistone, preferibilmente a gas o a olio.
  4. 4. Struttura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna di dette molle a torsione (5): - è ottenuta curvando a spirale un filo metallico; - ciascuna delle due estremità terminali del filo metallico curvato a spirale è infilata rispettivamente nel tubolare inferiore (2) e nel corrispondente tubolare superiore (4).
  5. 5. Struttura secondo la rivendicazione 4, in cui ciascuno di detti tubolari inferiori (2) e di detti tubolari superiori (4) ha una rispettiva estremità non incernierata su detta base (1) o su detta piattaforma (3), e un rispettivo giogo (7) sagomato a C all'interno del quale sono alloggiate spire di una di dette molle a torsione (5).
  6. 6. Struttura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta piattaforma superiore (3) è realizzata con un pianale definente detta superficie di appoggio con bordi ripiegati, i bordi ripiegati definendo un'altezza di un alloggiamento al disotto della superficie di appoggio in cui nascondere detti tubolari (2, 4) e dette molle a torsione (5).
  7. 7. Struttura secondo la rivendicazione precedente, in cui detto pianale è in lamiera o in plastica rigida.
  8. 8. Struttura secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti tubolari superiori (4) e detti tubolari inferiori (2) sono in un materiale rigido, preferibilmente metallo, o plastica, o fibra, o acciaio.
  9. 9. Contenitore con piattaforma auto-livellante, comprendente una struttura di sostegno auto-livellante secondo una delle rivendicazioni precedenti; una scocca esterna (6) definente pareti di contenimento, fissata perimetralmente alla base (1) della struttura di sostegno auto-livellante in modo da circondarla e in modo che la piattaforma (3) della struttura di sostegno auto-livellante possa sollevarsi e abbassarsi restando circondata dalla scocca esterna (6) e guidata da dette pareti di contenimento.
IT102018000010203A 2018-11-09 2018-11-09 Struttura di sostegno auto-livellante e relativo contenitore IT201800010203A1 (it)

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