IT201800009598A1 - Dispositivo di serraggio per calzature ed articoli tecnici - Google Patents
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Description
DISPOSITIVO DI SERRAGGIO PER CALZATURE ED ARTICOLI TECNICI
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per il serraggio, particolarmente per calzature ed articoli tecnici.
Il trovato è applicabile in ambito tecnico nel settore della calzatura da ciclismo, tuttavia può essere impiegato anche in altri ambiti in cui sia necessario prevedere dispositivi di serraggio azionabili con una mano soltanto, come ad esempio il settore dell'abbigliamento da montagna.
Alcuni articoli tecnici e calzature, come ad esempio le calzature da ciclismo, necessitano di dispositivi di serraggio che siano fruibili con una mano soltanto. Questa caratteristica si rende necessaria dal momento che il ciclista deve essere in grado di regolare il serraggio della calzatura su di un piede, anche in corsa, mantenendo quindi sempre almeno una mano sul manubrio della bici.
Nel corso degli anni si sono così imposte sul mercato calzature che prevedono una pluralità di strappi (“hook and loop”) collocati in corrispondenza di differenti porzioni del piede così da garantire differenti tensioni a seconda della zona del piede.
Tale tecnica nota, tuttavia, presenta l'inconveniente di dover aprire completamente il singolo strappo e richiuderlo per variare, anche di poco, il serraggio locale sul piede.
Inoltre è necessario spostare la mano in punti diversi della calzatura per regolare i vari serraggi, ad esempio all'altezza di collo e punta del piede.
Si sono così sviluppati dispositivi dotati di un laccio che assicura il serraggio sulla calzatura mediante una configurazione incrociata, tra dei rinvii, e scorre attorno ad una ruota coassiale e/o collegata ad un arpionismo, il cui nottolino d'arresto impedisce che l'allacciatura si allenti, una volta raggiunta la tensione desiderata.
Per allentare la tensione è presente un tasto atto a disinnestare il nottolino dalla ruota dentata dell'arpionismo.
Questi dispositivi, normalmente, agiscono su di un solo laccio, e sono pertanto presenti in un numero minimo di due e posizionati in differenti porzioni della tomaia della calzatura, ad esempio in corrispondenza del collo e della punta del piede.
Tali tecniche note presentano l'inconveniente di dover spostare la mano in porzioni distinte della calzatura per variare le singole tensioni di allacciatura.
In alcuni casi, vi è un unico dispositivo per l'intera calzatura, che agisce su di uno o due lacci che vanno ad interessare l'intera calzatura dispiegandosi su di una pluralità di rinvii successivi.
Anche tali tecniche note presentano alcuni aspetti perfettibili.
I lacci manipolati da questi dispositivi sono collegati ad uno stesso arpionismo, non è quindi possibile regolare in maniera differente la tensione in porzioni differenti della calzatura.
Il compito del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di serraggio per calzature ed articoli tecnici che sia in grado di migliorare la tecnica nota in uno o più degli aspetti sopra indicati.
Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di serraggio per calzature ed articoli tecnici in grado di regolare la tensione, in maniera indipendente, su due lacci distinti.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di serraggio per calzature ed articoli tecnici che sia facilmente sostituibile in caso di necessità.
Inoltre, la presente invenzione si prefigge lo scopo di superare gli inconvenienti della tecnica nota in modo alternativo ad eventuali soluzioni esistenti.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di serraggio per calzature ed articoli tecnici che sia di elevata affidabilità, di relativamente facile realizzazione e a costi competitivi.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo di serraggio, presentante:
- una manopola, girevole attorno ad un primo assedi rotazione,
- una base di supporto,
detto dispositivo caratterizzandosi per il fatto di comprendere tra detta manopola e detta base, in successione:
- mezzi di associazione di detta manopola a due gruppi di ruote dentate, un primo gruppo ed un secondo gruppo,
- detti due gruppi di ruote dentate, essendo coassiali e girevoli attorno a detto primo asse di rotazione, ortogonale a detta base di supporto, uno di detti due gruppi di ruote essendo folle rispetto all'altro, ciascuno di detti due gruppi di ruote comprendendo una prima ruota dentata, di interazione con detti mezzi di associazione, ed una seconda ruota dentata, di trasmissione del moto da detta manopola ad uno di due arpionismi, - detti due arpionismi, essendo ciascuno preposto all'avvolgimento di un cavo di serraggio, detti due arpionismi essendo disassati rispetto a detto primo asse di rotazione, ciascuno di detti due arpionismi presentando una ruota dentata d'interazione con detta seconda ruota dentata, di trasmissione del moto, ed un nottolino d'arresto, - mezzi di disaccoppiamento di detto nottolino d'arresto da detta ruota dentata, per ciascuno di detti due arpionismi.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo di serraggio secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra un dispositivo di serraggio secondo il trovato applicato ad una calzatura;
- la figura 2 illustra un esploso del dispositivo di serraggio di figura 1;
- la figura 2a illustra una vista ingrandita della porzione 1 di figura 2,
- la figura 2b illustra una vista ingrandita della porzione 2 di figura 2,
- la figura 3 illustra una vista laterale del dispositivo di serraggio di figura 1;
- la figura 4 illustra una vista in sezione del dispositivo di figura 3 secondo il piano di sezione IV-IV;
- la figura 5 illustra una vista in sezione del dispositivo di figura 3 secondo il piano di sezione V-V.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo di serraggio secondo il trovato, è indicato globalmente con il numero di riferimento 10.
Nell'esempio riportato in figura 1, il dispositivo 10 è applicato ad una calzatura 11 da ciclismo.
Il dispositivo 10 comprende una base 12 di supporto, cucibile alla tomaia della calzatura 11.
La base 12 è realizzata in materia plastica. Tale dispositivo 10 comprende una manopola 13, atta ad essere azionata da una mano di un utente.
Tale manopola 13 è girevole attorno ad un primo asse X.
La manopola 13 è realizzata in materia plastica e gomma.
Al di sotto della manopola 13, verso la base 12, sono posti mezzi 14 di associazione tra la manopola 13 e due gruppi 15 e 16 di ruote dentate.
Questi mezzi 14 comprendono due opposti elementi 17 di accoppiamento, ciascuno, a due differenti prime ruote dentate 18 e 19, dei gruppi 15, 16 di ruote dentate, di interazione con tali mezzi 14.
Ciascun elemento 17 di accoppiamento, in materiale metallico, presenta un profilo sostanzialmente triangolare con la base del triangolo rivolta verso l'asse X di rotazione della manopola 13.
Ogni elemento 17 di accoppiamento presenta due dentini 20a, 20b sviluppantisi su due piani sovrapposti.
Ciascun elemento 17 di accoppiamento presenta una estremità 21 inserita in una sede, non rappresentata nelle figure, opportunamente sagomata della manopola 13, vincolando l'elemento 17 a ruotare insieme alla manopola 13.
Ogni elemento 17 di accoppiamento presenta un foro passante 22 in cui è inserito un primo perno 23 di un disco 24 di supporto. Ciascun primo perno 23 si sviluppa in direzione ortogonale al piano del disco 24.
I mezzi 14 comprendono anche due opposte prime molle 25, ciascuna interposta ai due elementi 17 di accoppiamento e vincolata ad un secondo perno 26, sviluppantesi in corpo unico al disco 24, in direzione ortogonale al piano dello stesso.
Il disco 24 di supporto, realizzato in materia plastica presenta dei corpi 27, sviluppantesi sulla stessa faccia del disco 24 da cui si sviluppano i perni 23, 26.
I corpi 27 definiscono delle porzioni di alloggiamento per gli elementi 17 d'accoppiamento e le prime molle 25.
Il disco 24 di supporto è alloggiato all'interno della manopola 13 e presenta una pluralità di dentini 58 lungo il bordo perimetrale esterno, che determinano un vincolo alla rotazione con il bordo perimetrale interno della manopola 13, non indicato nelle figure, opportunamente controsagomato.
In questo modo il disco 24 è vincolato a ruotare con la manopola 13.
Le prime molle 25, interposte agli elementi 17 d'accoppiamento sono atte a riportare la manopola 13 in una posizione di riposo, quando viene meno la sollecitazione alla rotazione.
La superficie del disco 24 di supporto, opposta a quella da cui si sviluppano i perni 23 e 26, interagisce con una seconda molla 28, a sezione quadra, a cui è vincolata.
La seconda molla 28 è atta a contrastare il richiamo elastico generato dalle prime molle 25.
Tale seconda molla 28 presenta un profilo sostanzialmente circolare, sviluppandosi per una porzione di circonferenza.
La seconda molla 28 è alloggiata in una sede 29 posta sulla superficie esterna di un coperchio 30 di una vaschetta 31.
Il coperchio 30 presenta un foro 32 passante, corrispondente al foro passante del disco 24 di supporto, atto al passaggio, con gioco, delle due prime ruote dentate 18, 19, dei gruppi 15, 16, che pertanto sono sporgenti dal coperchio 30 ed esterni alla vaschetta 31.
Il coperchio 30 è realizzato in materia plastica.
Ciascun gruppo 15, 16, presenta una prima ruota dentata, rispettivamente 18 e 19, di interazione con i mezzi 14 di associazione, ed una seconda ruota dentata, rispettivamente 33 e 34, di trasmissione del moto dalla manopola 13 ad un corrispondente arpionismo, rispettivamente primo 35 e secondo 36.
Tali prime ruote 18 e 19 sono realizzate in materiale metallico.
In particolare il secondo gruppo 16 di ruote dentate presenta le due ruote dentate 19 e 34 in corpo unico.
Il corpo del secondo gruppo 16 di ruote dentate presenta un foro 37 passante, con asse di sviluppo corrispondente all'asse di rotazione del secondo gruppo 16.
In questo foro 37 è inserito, con gioco, un corpo tubolare costituito da due porzioni complementari sviluppantisi, ad incastro.
In questo corpo tubolare è all'inserito un perno principale di rotazione, descritto in seguito.
Le due porzioni del citato corpo tubolare sono, rispettivamente: una prima porzione 38, che si sviluppa dalla prima ruota 18 del primo gruppo 15 di ruote dentate, ed una seconda porzione 39, che si sviluppa dalla seconda ruota 33 del primo gruppo 15.
In pratica il primo gruppo 15 ed il secondo gruppo 16 di ruote dentate sono coassiali e ciascuna ruota dentata 18, 19, 33, 34, è vincolata a ruotare attorno al medesimo asse X, corrispondente all'asse di rotazione della manopola 13, ma i due gruppi 15 e 16 ruotano in direzioni opposte, in fase di serraggio.
Il primo gruppo 15 è folle rispetto al secondo 16.
Il secondo gruppo 16 di ruote dentate è interposto tra le due ruote 18 e 33 del primo gruppo 15.
Le due seconde ruote 33 e 34 dei gruppi di 15, 16 ruote dentate, realizzate in materiale metallico, sono racchiuse nella vaschetta 31.
La seconda ruota 33 dentata del primo gruppo 15 di ruote dentate interagisce con un primo arpionismo 35, mentre la seconda ruota 34 dentata del secondo gruppo 16 di ruote dentate interagisce con un secondo arpionismo 36.
I due arpionismi 35, 36 sono disassati rispetto al primo asse di rotazione X e ruotano, ciascuno attorno ad un asse, rispettivamente Y e Z, parallelo all'asse X.
Ciascuno dei due arpionismi 35, 36 presenta una ruota dentata, rispettivamente 40 e 41, d'interazione con la rispettiva seconda ruota dentata 33, 34, di trasmissione del moto.
Ciascun arpionismo 35, 36 comprende un nottolino d'arresto, rispettivamente 42 e 43.
In una forma realizzativa alternativa, non illustrata nelle figure, gli arpionismi 35 e 36 presentano un arpione al posto del nottolino d'arresto.
Ogni arpionismo 35, 36 presenta, in corpo unico con la ruota dentata 40, 41, e coassiale ad essa, una puleggia 44, 45 di avvolgimento di un cavo di serraggio 46, 47.
Con il termine “cavo” nella presente descrizione si intende un elemento con una dimensione (lunghezza) preponderante sulle altre due e dotato di flessibilità.
Tali ruote dentate 40, 41 e tali pulegge 44, 45 sono realizzate in materiale metallico.
In particolare, le ruote dentate 40 e 41 degli arpionismi 35 e 36 giacciono su piani paralleli, in due livelli sovrapposti.
Analogamente le pulegge 44 e 45 degli arpionismi 35 e 36 giacciono su piani paralleli, a livelli invertiti rispetto a quelli di giacitura delle ruote dentate 40 e 41.
La puleggia 44 del primo arpionismo 35 giace sullo stesso piano della ruota dentata 41 del secondo arpionismo 36, mentre la puleggia 45 del secondo arpionismo 36 giace sullo stesso piano della ruota dentata 40 del primo arpionismo 35.
Il primo arpionismo 35 è girevole attorno ad un secondo asse Y di rotazione, secondo una prima direzione A1, di avvolgimento, o una seconda direzione A2, di svolgimento, di un primo cavo 46.
Analogamente il secondo arpionismo 36 è girevole attorno ad un terzo asse Z di rotazione, secondo una prima direzione B1 di avvolgimento, o una seconda direzione B2 di svolgimento, di un secondo cavo 47.
La direzione A1 di avvolgimento del primo arpionismo 35 è opposta alla direzione B1 di avvolgimento del secondo arpionismo 36.
Il dispositivo 10 comprende mezzi 59 di disaccoppiamento, per ciascuno dei due arpionismi 35 e 36, del rispettivo nottolino 42, 43 dalla corrispondente ruota 40, 41 dentata.
I mezzi 59 di disaccoppiamento sono costituiti, ad esempio, da un tasto, indicato nelle figure dallo stesso numero di riferimento dei mezzi 59, in corpo unico con il nottolino 42, 43, ed opposto ad esso rispetto ad un corrispettivo terzo perno 60, di incernieramento.
Ciascun nottolino 42, 43, realizzato in materiale metallico, è mantenuto nella configurazione di accoppiamento alla rispettiva ruota 40, 41 dentata mediante una terza molla 48.
La vaschetta 31 presenta un corpo sagomato in modo da definire tre differenti porzioni di alloggiamento rispettivamente: prima 49, per i gruppi 15 e 16 di ruote dentate, seconda 50, per il primo arpionismo 35, e terza 51 per il secondo arpionismo 36.
La vaschetta 31 presenta un bordo perimetrale esterno opportunamente sagomato atto a determinare un incastro col bordo perimetrale interno della base 12 di supporto.
Il bordo esterno della vaschetta 31 presenta, ad esempio una o più alette 52 ciascuna atta a generare una interferenza con una corrispondente porzione 53 di riscontro del bordo interno della base 12 di supporto.
Ogni porzione, seconda 50 e terza 51, di alloggiamento della vaschetta 31 presenta un foro, cieco o passante, per l'inserimento del perno di rotazione della corrispondente ruota 40, 41 dentata, che è in corpo unico con essa.
La prima porzione 49 di alloggiamento della vaschetta 31 presenta un elemento 54 di supporto e collegamento ad un perno principale, di rotazione della manopola 13 e dei due gruppi 15 e 16 di ruote dentate.
Tale perno principale è composto da un corpo tubolare 55, collegato all'elemento 54, e da una vite 56, avvitata all'interno del corpo tubolare 55, serrando tutti i componenti compresi tra la manopola 13 e la vaschetta 31.
Il coperchio 30 è fissato alla vaschetta 31 attraverso una pluralità di viti 57 di fissaggio, avvitate, in parte, ai perni 60 di incernieramento dei mezzi 59 di disaccoppiamento dei nottolini 42, 43 e coassiali a questi perni 60.
In questo modo è possibile, in caso di necessità, rimuovere la parte del dispositivo 10 compresa tra la manopola 13 e la vaschetta 31, fissata alla base 12 di supporto per semplice incastro, e sostituirla, senza dover rimuovere l'intero dispositivo 10.
Il funzionamento del dispositivo 10 di serraggio, secondo il trovato, applicato alla calzatura 11 è il seguente.
Una volta inserito il piede all'interno della calzatura 11, l'utente ruota la manopola 13 in una prima direzione C1. Mediante i mezzi 14, tale rotazione è trasferita dalla manopola 13 alla prima ruota 18 dentata, del primo gruppo 15 di ruote dentate che, a sua volta, trascina in rotazione la seconda ruota 33. La seconda ruota 33 interagisce con la ruota 40 del primo arpionismo 35 costringendola alla rotazione nella prima direzione A1, di avvolgimento del primo cavo 46, atto ad interessare la zona del collo del piede, serrandola.
Ruotando la ruota 40, ruota anche la puleggia 44 avvolgendo il cavo 46.
Raggiunto il serraggio desiderato, l'utente rimuove la sollecitazione alla manopola 13, che va in una posizione di riposo, ma il serraggio è mantenuto dalla presenza del nottolino 42 d'arresto, accoppiato alla ruota 40 dentata.
In un momento differente, l'utente ruota la manopola 13 in una seconda direzione C2.
Mediante i mezzi 14, tale rotazione è trasferita dalla manopola 13 alla prima ruota 19 dentata, del secondo gruppo 16 di ruote dentate che, a sua volta, trascina in rotazione la seconda ruota 34.
La seconda ruota 34 interagisce con la ruota 41 del secondo arpionismo 36 costringendola alla rotazione nella prima direzione B1, di avvolgimento del secondo cavo 47, atto ad interessare la zona della punta del piede, serrandola.
Ruotando la ruota 41, ruota anche la puleggia 45 avvolgendo il cavo 47.
Raggiunto il serraggio desiderato, l'utente rimuove la sollecitazione alla manopola 13, che va in una posizione di riposo, ma il serraggio è mantenuto dalla presenza del nottolino 43 d'arresto, accoppiato alla ruota 41 dentata.
La presenza delle prime molle 25 e della seconda molla 28 consente di serrare i cavi 46 e 47, ruotando la manopola 13 in fasi successive, e ruotandola di intervalli dell'ordine di qualche decina di gradi, riportandola ad una posizione di riposo tra una fase e l'altra.
In questo modo l'operazione di serraggio dei cavi risulta più agevole.
Per allentare il serraggio l'utente preme il tasto dei mezzi 59 di disaccoppiamento del nottolino 42, 43 dalla ruota dentata 40, 41.
In questo modo è possibile ruotare la ruota dentata 40, 41 e la corrispondente puleggia 44, 45 nella seconda direzione A2, B2 svolgendo il corrispettivo cavo 46, 47.
È da notare come la presenza del primo gruppo 15 di ruote dentate, folle rispetto al secondo gruppo 16 di ruote dentate, consente di intervenire in maniera indipendente sui singoli cavi 46 o 47. In questo modo è possibile variare la tensione di serraggio in zone diverse della calzatura.
È anche da notare come i due gruppi 15 e 16 di ruote dentate coassiali consentano un ingombro ridotto del dispositivo 10.
Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti realizzando un dispositivo di serraggio per calzature ed articoli tecnici in grado di regolare la tensione, in maniera indipendente, su due cavi distinti e facilmente sostituibile in caso di necessità.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.
Claims (17)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (10) di serraggio, presentante: - una manopola (13), girevole attorno ad un primo asse (X) di rotazione, - una base (12) di supporto, detto dispositivo (10) caratterizzandosi per il fatto di comprendere tra detta manopola (13) e detta base (12), in successione: - mezzi (14) di associazione di detta manopola (13) a due gruppi (15, 16) di ruote dentate, un primo gruppo (15) ed un secondo gruppo (16), - detti due gruppi (15, 16) di ruote dentate, essendo coassiali e girevoli attorno a detto primo asse (X) di rotazione, ortogonale a detta base (12) di supporto, uno di detti due gruppi (15, 16) di ruote essendo folle rispetto all'altro, ciascuno di detti due gruppi (15, 16) di ruote comprendendo una prima ruota (18, 19) dentata, di interazione con detti mezzi (14) di associazione, ed una seconda ruota (33, 34) dentata, di trasmissione del moto da detta manopola (13) ad uno di due arpionismi (35, 36), - detti due arpionismi (35, 36), essendo ciascuno preposto all'avvolgimento di un cavo (46, 47) di serraggio, detti due arpionismi (35, 36) essendo disassati rispetto a detto primo asse (X) di rotazione, ciascuno di detti due arpionismi (35, 36) presentando una ruota dentata (40, 41) d'interazione con detta seconda ruota (33, 34) dentata, di trasmissione del moto, ed un nottolino (42, 43) d'arresto, - mezzi (59) di disaccoppiamento di detto nottolino (42, 43) d'arresto da detta ruota dentata (40, 41), per ciascuno di detti due arpionismi (35, 36).
- 2. Dispositivo (10), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti due arpionismi (35, 36) presenta una puleggia (44, 45) di avvolgimento di detto cavo (46, 47) di serraggio in corpo unico con detta ruota (40, 41) dentata e coassiale ad essa.
- 3. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che: - un primo arpionismo (35), di detti due arpionismi (35, 36), è girevole attorno ad un secondo asse (Y) di rotazione, secondo una prima direzione (A1), di avvolgimento, o una seconda direzione (A2), di svolgimento, di detto cavo (46), - un secondo arpionismo (36), di detti due arpionismi (35, 36) è girevole attorno ad un terzo asse (Z) di rotazione, secondo una prima direzione (B1) di avvolgimento, o una seconda direzione (B2) di svolgimento di detto cavo (47),
- 4. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta direzione (A1) di avvolgimento di detto primo arpionismo (35) è opposta a detta direzione (B1) di avvolgimento di detto secondo arpionismo (36).
- 5. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo asse (Y), di rotazione di detto primo arpionismo (35), e detto terzo asse (Z), di rotazione di detto secondo arpionismo (36), sono paralleli a detto primo asse (X).
- 6. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta puleggia (44) di detto primo arpionismo (35) è sullo stesso piano di detta ruota (41) dentata di detto secondo arpionismo (36), e detta puleggia (45) di detto secondo arpionismo (36) è sullo stesso piano di detta ruota (40) dentata di detto primo arpionismo (35).
- 7. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo di detto secondo gruppo (16) di ruote dentate presenta un foro (37) passante, con asse di sviluppo corrispondente a detto primo asse (X) di rotazione, in detto foro (37) essendo inserito, con gioco, un corpo tubolare costituito da due porzioni complementari sviluppantisi, ad incastro, dette due porzioni di detto corpo tubolare essendo rispettivamente: una prima porzione (38), sviluppantesi da detta prima ruota (18) di detto primo gruppo (15) di ruote dentate, ed una seconda porzione (39), sviluppantesi da detta seconda ruota (33) di detto primo gruppo (15) di ruote dentate.
- 8. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (14) di associazione comprendono: - due opposti elementi (17) di accoppiamento, a ciascuna detta prima ruota dentata (18, 19), di detti gruppi (15, 16) di ruote dentate, ciascuno di detti due elementi (17) presentando un profilo sostanzialmente triangolare con la base del triangolo rivolta verso detto primo asse (X) di rotazione di detta manopola (13), ciascuno di detti due elementi (17) presentando due dentini (20a, 20b) sviluppantisi su due piani sovrapposti, ciascuno di detti due elementi (17) presentando un foro (22) passante per l'inserimento di un primo perno (23) sviluppantesi da un disco (24) di supporto, detto primo perno (23) sviluppandosi in direzione ortogonale al piano di detto disco (24), - due opposte prime molle (25), ciascuna di dette due prime molle (25) essendo interposta a detti due elementi (17) di accoppiamento e vincolata ad un secondo perno (26), detto secondo perno (26) sviluppandosi da detto disco (24), in direzione ortogonale al piano di detto disco (24), - detto disco (24), presentante una pluralità di corpi (27) definenti delle porzioni di alloggiamento per detti elementi (17) d'accoppiamento e dette prime molle (25).
- 9. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto disco (24) di supporto è alloggiato all'interno di detta manopola (13) e presenta una pluralità di dentini (58) lungo il bordo perimetrale esterno, atti a vincolare detto disco (24) a detta manopola (13).
- 10. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una superficie di detto disco (24) di supporto, opposta a quella di sviluppo di detti perni (23, 26), è vincolata ed interagente con una seconda molla (28), a sezione quadra e profilo sostanzialmente circolare, detta seconda molla (28) essendo posta in una sede (29), detta sede (29) essendo sulla superficie esterna di un coperchio (30) di una vaschetta (31).
- 11. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere detta vaschetta (31) per l'alloggiamento di detti arpionismi (35, 36) e ciascuna detta seconda ruota (33, 34) dentata, di ciascun detto gruppo (15, 16) di ruote dentate, detta vaschetta (31) essendo chiusa da detto coperchio (30).
- 12. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto coperchio (30) presenta un foro (32) passante, corrispondente al foro passante di detto disco (24) di supporto, per il passaggio, con gioco, di ciascuna detta prima ruota (18, 19) dentata di ciascun gruppo (15, 16) di ruote dentate, ciascuna detta prima ruota dentata (18, 19) essendo sporgente da detto coperchio (30) ed esterna a detta vaschetta (31).
- 13. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta vaschetta (31) presenta un bordo perimetrale esterno sagomato per determinare un incastro col bordo perimetrale interno di detta base (12) di supporto.
- 14. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta vaschetta (31) presenta un corpo sagomato in modo da definire tre differenti porzioni di alloggiamento, rispettivamente: prima (49) per i gruppi (15, 16) di ruote dentate, seconda (50) per detto primo arpionismo (35), e terza (51) per detto secondo arpionismo (36).
- 15. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione (49) di alloggiamento di detta vaschetta (31) presenta un elemento (54) di supporto e collegamento ad un perno principale, di rotazione di detta manopola (13) e di detti due gruppi (15, 16) di ruote dentate.
- 16. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto perno principale è composto da un corpo tubolare (55), collegato a detto elemento (54), e da una vite (56), avvitata all'interno di detto corpo (55) tubolare, serrando tutti i componenti di detto dispositivo (10) compresi tra detta manopola (13) e detta vaschetta (31).
- 17. Dispositivo (10), secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (59) di disaccoppiamento sono costituiti da un tasto, in corpo unico con detto nottolino (42, 43), ed opposto ad esso rispetto ad un corrispettivo terzo perno (60), di incernieramento.
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