IT201800009446A1 - Sistema protesico dentale, di tipo implantare, a fissaggio temporaneo. - Google Patents

Sistema protesico dentale, di tipo implantare, a fissaggio temporaneo. Download PDF

Info

Publication number
IT201800009446A1
IT201800009446A1 IT102018000009446A IT201800009446A IT201800009446A1 IT 201800009446 A1 IT201800009446 A1 IT 201800009446A1 IT 102018000009446 A IT102018000009446 A IT 102018000009446A IT 201800009446 A IT201800009446 A IT 201800009446A IT 201800009446 A1 IT201800009446 A1 IT 201800009446A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
aforementioned
abutment
crown
stem
section
Prior art date
Application number
IT102018000009446A
Other languages
English (en)
Inventor
Andrea Morbidoni
Luca Morbidoni
Original Assignee
Andrea Morbidoni
Luca Morbidoni
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Andrea Morbidoni, Luca Morbidoni filed Critical Andrea Morbidoni
Priority to IT102018000009446A priority Critical patent/IT201800009446A1/it
Priority to PCT/EP2019/077863 priority patent/WO2020078947A1/en
Publication of IT201800009446A1 publication Critical patent/IT201800009446A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C8/00Means to be fixed to the jaw-bone for consolidating natural teeth or for fixing dental prostheses thereon; Dental implants; Implanting tools
    • A61C8/0048Connecting the upper structure to the implant, e.g. bridging bars
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C13/00Dental prostheses; Making same
    • A61C13/0001In-situ dentures; Trial or temporary dentures

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Oral & Maxillofacial Surgery (AREA)
  • Dentistry (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Orthopedic Medicine & Surgery (AREA)
  • Dental Prosthetics (AREA)
  • Prostheses (AREA)

Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“SISTEMA PROTESICO DENTALE, DI TIPO IMPLANTARE, A FISSAGGIO TEMPORANEO”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un sistema protesico dentale, di tipo implantare, a fissaggio temporaneo.
Le peculiarità e i vantaggi del presente trovato risulteranno più evidenti a seguito di una breve descrizione dell’arte anteriore di riferimento.
Gli impianti dentali (noti anche come impianti endossei) sono dispositivi medici di tipo chirurgico utilizzati per sopperire funzionalmente e esteticamente alla perdita o alla mancanza congenita di uno o più denti.
Una simile consolidata tecnologia mira alla posa in opera di una protesi sostitutiva degli anzidetti uno o più denti mancanti destinata ad essere direttamente supportata dall’osso del paziente grazie ad un processo biologico noto come osteointegrazione.
Più precisamente ciascuno di tali impianti dentali comprende tre componenti:
- una vite endossea (denominata “impianto” nel gergo del settore) attraversata da un foro assiale cieco, nell’ambito del quale è previsto un primo tratto, sostanzialmente conico, normalmente realizzato in corrispondenza della testa di detta vite e dotato di pareti lisce, e da un secondo sottostante tratto, raccordato al precedente, nonché dotato di un profilo cilindrico e di pareti interne filettate
- un moncone metallico (detto altrimenti “abutment”), sostanzialmente consistente in uno stelo tubolare cilindrico che adotta inferiormente un’appendice rastremata atta ad insediarsi esattamente nell’anzidetto primo tratto del foro assiale dell’impianto
- una corona protesica, sostanzialmente consistente nella riproduzione artificiale del dente mancante del paziente, nonché dotata di un foro cilindrico atto a contenere esattamente l’anzidetto stelo del moncone.
Nell’ambito di una simile tecnologia è previsto innanzitutto che l’anzidetto impianto (o vite endossea) sia avvitato sulla mascella o sulla mandibola del paziente e/o ossa limitrofe, quali zigomi.
L’ulteriore operazione prevede che l’anzidetta estremità rastremata del moncone sia insediata nell’anzidetto tratto conico dell’anzidetto foro assiale dell’impianto, per esservi stabilmente arrestata tramite una vite di fissaggio che, dopo aver attraversato dall’alto verso il basso l’anzidetto moncone tubolare fino a debordarne inferiormente, si impegna elicoidalmente nella filettatura prevista sulle pareti interne del sottostante tratto cilindrico del medesimo foro assiale dell’impianto.
Su tale moncone deve essere infine installata l’anzidetta corona protesica, per l’appunto dotata centralmente di un foro ad asse verticale atto ad accogliere lo stelo cilindrico del moncone medesimo; essendo previsto, in tale contesto, che il fissaggio definitivo tra questi due componenti venga poi eseguito tramite l’applicazione di appositi cementi.
Normalmente l’anzidetto stelo cilindrico del moncone reca, in corrispondenza della sua superficie esterna, una serie di gole anulari destinate a riempirsi del cemento destinato a fissare moncone e corona, in maniera tale da assicurare una migliore presa del cemento stesso su detta superficie esterna del moncone.
Ebbene, nell’ambito di una simile tecnologia, è previsto preferibilmente che l’anzidetto fissaggio di ciascuna corona protesica al rispettivo moncone sia eseguito al di fuori del cavo orale del paziente, dunque in laboratorio.
Una simile scelta operativa si fa preferire perché consente di effettuare una più accurata cementificazione di corona e moncone, ma anche di poter controllare ed eliminare con maggiore comodità e precisione gli eventuali eccessi di cemento che si dovessero manifestare tra l’una e l’altra degli anzidetti componenti.
In tale ipotesi è necessario però che la corona rechi centralmente un foro passante, normalmente eseguito in corrispondenza della sua zona occlusale, che consente l’infilaggio dell’anzidetta vite lungo il sottostante rispettivo moncone, ai fini del necessario fissaggio di quest’ultimo al sottostante impianto innestato nell’osso del paziente.
Resta inteso, naturalmente, che l’anzidetto foro passante realizzato sulla corona debba poi essere chiuso ad opera del dentista per restituire una superficie perfettamente continua ed omogenea alla zona occlusale della corona medesima.
Questa tecnologia, pur nella sua amplissima diffusione, non manca tuttavia di manifestare un inconveniente piuttosto significativo, che si manifesta, in particolare, nel caso in cui emerga la necessità di eseguire ulteriori ritocchi sull’assetto della protesi all’interno del cavo orale, dopo che si sia già stabilizzato il fissaggio dei rispettivi corona e moncone a causa dell’avvenuto consolidamento del cemento interposto a questi due componenti.
In tale evenienza, infatti, si dovrà sottoporre la protesi ad un trattamento termico ad alta temperatura capace di degradare il cemento e di consentire effettivamente la separazione della corona dal rispettivo moncone.
Tuttavia, al di là della macchinosità di una simile operazione, occorre rilevare che un simile trattamento termico ad alta temperatura è suscettibile di provocare fratture a carico della struttura della corona, in ragione del differente coefficiente di dilatazione termica che questa presenta nei confronti del rispettivo moncone.
È del tutto evidente che l’eventuale frattura subita della corona costringerebbe poi a realizzarne un nuovo esemplare.
A partire da tali premesse, lo scopo specifico della presente invenzione è quello di realizzare un sistema protesico in cui la corona e il rispettivo moncone sono dotati di mezzi che ne consentono uno stabile accoppiamento, prima ancora che si sia proceduto alla loro cementificazione definitiva.
Questo scopo è raggiunto in accordo all'invenzione con le caratteristiche elencate nell'annessa rivendicazione indipendente 1.
La presente invenzione prevede che l’anzidetto stelo del moncone e il corrispondente foro della corona siano dotati di mezzi di reciproco fissaggio temporaneo, atti ad impedire il distacco fortuito della corona, o anche soltanto una sua rotazione incontrollata, rispetto al moncone.
Si tratta in particolare di mezzi che consentono un accoppiamento a baionetta tra i due anzidetti componenti e che sono dislocati, in particolare, sullo stelo del moncone e sul foro della corona destinato ad alloggiare esattamente detto stelo. Sfruttando quest’ultima vantaggiosa condizione – per l’appunto ancora provvisoria ma già estremamente affidabile – il dentista avrà dunque la possibilità di provare la protesi nel cavo orale del paziente, eseguire su di essa tutti i necessari controlli funzionali ed estetici per la migliore riuscita della protesi stessa e provvedere finalmente, solo dopo aver avuto quest’ultima certezza, alla definitiva cementazione di corona e protesi.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di garantire all’operatore che si avvalga del sistema protesico secondo il trovato la certezza che l’assetto corretto che costui ha attribuito alla corona rispetto al moncone, prima ancora di insediare lo stelo del moncone entro il rispettivo foro della corona, si mantenga anche nel momento in cui tra questi due componenti si sia completato l’anzidetto accoppiamento a baionetta.
Ebbene l’anzidetto scopo principale è stato raggiunto in accordo all’invenzione che adotta le caratteristiche menzionate nella rivendicazione 1.
Gli ulteriori scopi sono stati raggiunti in accordo all’invenzione che adotta le caratteristiche menzionate nelle successive rivendicazioni.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non limitativo, in cui: - la figura 1 mostra, con una rappresentazione assonometrica in esploso, i due componenti principali del nuovo sistema protesico in questione;
- le figure 2 e 3 sono rispettivi ingrandimenti dei due anzidetti principali componenti di figura 1;
- la figura 4 mostra l’insieme formato da “moncone-corona” al termine del loro reciproco montaggio, con un disegno in sezione eseguito con un piano verticale corrispondente al piano A-A di figura 2;
- la figura 5 è analoga alla precedente, ma mostra l’anzidetto medesimo insieme “moncone-corona” con un disegno in sezione eseguito con un piano verticale corrispondente al piano B-B di figura 2.
Con riferimento alle figure anzidette, il sistema protesico secondo il trovato si avvale, in linea generale, di una tradizionale terna di componenti, intesi per l’appunto come: - un impianto da innestare nell’osso del paziente (non mostrato nelle figure allegate), usualmente dotato, a partire dalla sua estremità superiore, di un foro assiale formato da un primo tratto preferibilmente conico e da un sottostante tratto cilindrico dotato di pareti filettate
- un moncone metallico (1) consistente in stelo cilindrico tubolare (10), attraversato per tutta la sua lunghezza da un foro cilindrico (11), nonché dotato inferiormente di una flangia circolare (12) al di sotto della quale aggetta un’appendice rastremata assiale (13), preferibilmente conica, atta ad insediarsi esattamente entro l’anzidetto tratto conico del rispettivo impianto; in cui detto foro cilindrico (11) risulta formato da un primo tratto (11a) che si sviluppa all’interno dell’anzidetto stelo (10) e da un secondo tratto (11b), di minore sezione, che si sviluppa all’interno dell’anzidetta appendice conica (13) a partire da un gradino (11c) previsto all’altezza dell’anzidetta flangia (12);
- una corona (2) attraversata centralmente, per tutto il suo spessore, da un foro cilindrico ad asse verticale (20) compreso tra una prima estremità (E1), giacente in corrispondenza della zona occlusale della corona medesima, ed una seconda estremità (E2), giacente in corrispondenza della zona rastremata della corona medesima (2).
Detto foro cilindrico (20) comprende un tratto superiore (20a), di minore sezione, che risulta raccordato, ad opera di un gradino intermedio (20b), con un tratto inferiore (20c), di minore spessore, che risulta circoscritto, in corrispondenza dell’anzidetta seconda estremità (E2) del foro medesimo (20), da un bordo piatto circolare (21); in cui l’anzidetto tratto inferiore (20c) del foro (20) della corona (2) è atto ad alloggiare esattamente, fino a battuta contro l’anzidetto sovrastante gradino (20b), l’anzidetto stelo cilindrico (10) del moncone (1), mentre l’anzidetto bordo circolare piatto (21) della corona medesima (2) è atto nel contempo ad attestarsi esattamente contro l’anzidetta flangia (12) in dotazione al moncone medesimo (1)
È appena il caso di precisare che i tre citati componenti – impianto, moncone (1) e corona (2) – sono destinati ad essere assemblati secondo modalità tradizionali, tali per cui:
- la corona (2) viene fissata stabilmente al rispettivo moncone (1) tramite cemento
- i due componenti (1, 2) così assemblati, vengono poi fissati all’impianto già innestato nell’osso del paziente ad opera di una vite (V) comprendente uno stelo filettato (V1), avente un diametro corrispondente a quello dell’anzidetto secondo tratto (11b) del foro (11) del moncone (1), e una testa cilindrica (V2) avente un diametro corrispondente a quello dell’anzidetto primo tratto (11a) di tale foro (11) del moncone (1), che peraltro corrisponde anche al diametro dell’anzidetto primo tratto (20a) del foro cilindrico (20) della corona (2).
Con specifico riferimento alle figure 4 e 5, va detto infatti che una simile vite (V) è destinata ad essere infilata attraverso l’anzidetta prima estremità (E1) del foro cilindrico (20) della corona (2) ed è previsto che il suo stelo filettato (V1), dopo aver percorso interamente detto foro (20), si infili entro l’anzidetto secondo tratto (11b) del foro (11) del moncone (1), sì da debordarne all’esterno e poter essere finalmente avvitato all’anzidetto foro filettato dell’impianto già innestato nell’osso.
È appena il caso di rilevare che il punto di fine corsa, per una simile posa in opera della vite (V), è costituito da quell’anzidetto gradino (11c) previsto all’interno del foro (11) del moncone (1), contro il quale infatti è destinata a portarsi a battuta la testa cilindrica (V2) di tale vite (V).
Ebbene, nell’ambito di una simile configurazione sostanzialmente tradizionale, il sistema protesico secondo il trovato prevede che l’anzidetto foro cilindrico (20) della corona (2) e l’anzidetto corrispondente stelo cilindrico tubolare (10) del moncone (1) siano dotati di rispettivi mezzi cooperanti, atti a consentire agli stessi corona (2) e moncone (1) di realizzare un reciproco aggancio a baionetta – particolarmente affidabile, seppur provvisorio – prima ancora che sia eseguita la loro anzidetta cementazione finale.
Con particolare riferimento alla figura 2, a tale specifico scopo è previsto che l’anzidetto moncone (1) rechi una coppia simmetricamente contrapposta di piste scanalate di scorrimento (3), incise sulla superficie del proprio anzidetto stelo tubolare (10), nonché dotate di un profilo sostanzialmente ad “L”.
Ciascuna di tali piste (3) comprende, infatti, un primo ramo (3a), dotato di un profilo sostanzialmente elicoidale, che occupa l’intera lunghezza dell’anzidetto stelo (10) ed un secondo ramo (3b), raccordato con l’estremità inferiore dell’anzidetto primo ramo (3a), che adotta un assetto orizzontale, estendendosi per un breve tratto della circonferenza dello stelo medesimo (10) immediatamente al di sopra dell’anzidetta flangia (12) in dotazione al moncone (1).
A tale riguardo occorre anche precisare che il secondo ramo (3b) della pista (3) reca un’altezza esattamente corrispondente alla larghezza dell’anzidetto primo ramo (3a).
In particolare l’anzidetto ramo (3a) della pista (3), dotato per l’appunto di uno sviluppo sostanzialmente elicoidale, risulta formato da:
- un primo tratto verticale (3a’), che occupa la zona di sommità dell’anzidetto stelo (10) del moncone (1)
- un secondo tratto verticale (3a’’) che sfocia in corrispondenza dell’anzidetta flangia (12) del moncone medesimo (1) e che risulta effettivamente raccordato con l’anzidetto ramo orizzontale (3b) della medesima pista (3)
- un tratto intermedio obliquo (3a’’’), di raccordo per i due anzidetti tratti verticali (3a’, 3a’’), che presenta un’inclinazione tale per cui il secondo tratto (3a’’) risulta disassato nei confronti del primo (3a’).
In tale contesto è previsto che l’anzidetto ramo orizzontale (3b) della pista (3) che si sviluppa a partire dal secondo tratto verticale (3a’’) del primo ramo (3a) della stessa si estenda in direzione dell’anzidetto primo tratto verticale (3a’), in maniera tale che il suo bordo verticale di estremità (30) si disponga in perfetto allineamento con il primo bordo longitudinale (31) del primo tratto verticale (3a’): in particolare con il bordo longitudinale (31) che delimita detto primo tratto verticale (3a’) dalla parte opposta rispetto a quella su cui si sviluppa l’anzidetto sottostante secondo tratto (3a’’).
Ai fini della realizzazione dell’anzidetto aggancio a baionetta, è previsto che l’anzidetta corona (2) sia dotata, in corrispondenza della superficie interna del proprio foro cilindrico (20) e in prossimità dell’estremità inferiore di detto foro (20), di una coppia diametrale di risalti sostanzialmente semisferici (4), atti ad infilarsi esattamente e a percorrere per tutta la loro lunghezza le due anzidette piste (3) realizzate in posizione corrispondente sulla superficie esterna dello stelo (10) del moncone (1).
In questa occasione i due anzidetti risalti (4) percorrono in successione, lungo le rispettive piste (3), l’anzidetto primo tratto verticale (3a’), l’anzidetto tratto intermedio obliquo (3a’’’) e l’anzidetto secondo tratto verticale (3a’’), fino a giungere a battuta contro l’anzidetta flangia (12) in dotazione al medesimo moncone (1).
In particolare la percorrenza, da parte di tali risalti (4), dell’anzidetto tratto intermedio obliquo (3a’’’) delle rispettive piste (3) fa sì che la corona (2) subisca una rotazione attorno al proprio asse verticale che le consente di imboccare vantaggiosamente i rispettivi secondo tratti verticali (3a’’) delle rispettive piste (3), ma che le impone una variazione di assetto rispetto a quando i suoi anzidetti risalti (4) sono stati infilati inizialmente entro i rispettivi primi tratti verticali (3a’) delle piste medesime (3).
Si può dire altrimenti che, grazie ad una simile cooperazione tra i due risalti (4) della corona (1) e i rispettivi tratti verticali (3a) delle rispettive piste (3) del moncone (1), la corona stessa (1) subisce un’autentica roto-traslazione.
Tuttavia la corona (2) può recuperare il suo anzidetto assetto iniziale – ritenuto corretto dall’operatore che ha provveduto ad accoppiarla con il rispettivo moncone (1) – grazie ad una rotazione in senso inverso alla precedente che si determina nel momento in cui l’operatore stesso la fa ruotare “sul posto”, al di sopra della superficie dell’anzidetta flangia (12), in maniera tale che gli anzidetti risalti (4) della corona medesima (2) possano percorrere per intero gli anzidetti tratti orizzontali (3b) delle piste (3), fino a portarsi a battuta contro gli anzidetti rispettivi bordi di estremità (30).
È appena il caso di ribadire che, in tal modo, la corona (2) torna ad assumere esattamente il medesimo assetto, asseritamente corretto, che l’operatore le aveva imposto al momento di infilare gli anzidetti risalti (4) di detta corona (3) entro gli anzidetti tratti verticali (3a) delle rispettive piste (3) del rispettivo moncone (1).
Si ribadisce che tale condizione è garantita proprio grazie a quell’anzidetto allineamento in verticale che si realizza, in seno allo stelo (10) del moncone (1), tra l’anzidetto bordo di estremità (30) del tratto orizzontale (3b) di ciascuna pista (3) e l’anzidetto primo bordo laterale (31) del primo tratto verticale (3a’) della pista medesima (3).
In ogni caso, ciò che più conta rilevare è che la corona (2), nel momento in cui i suoi anzidetti risalti (4) si siano insediati perfettamente nei tratti orizzontali (3b) delle rispettive piste (3), non è più in condizione di distaccarsi e di ruotare incontrollatamente rispetto al moncone (1).
Va osservato ancora che, al fine di rendere ancora più stabile l’accoppiamento tra il moncone (1) e la rispettiva corona (2), è previsto che il moncone (1) rechi, sulla superficie della sua anzidetta flangia (12), due impronte semisferiche (12a), diametralmente opposte, atte ad accogliere esattamente – nel momento in cui si sia completato l’anzidetto innesto a baionetta tra moncone (1) e corona (2) – due conformi pioli semisferici (21a), previsti in posizione diametralmente contrapposta in corrispondenza dell’anzidetto bordo piatto (21) che circoscrive l’estremità inferiore dell’anzidetto foro cilindrico (20) della corona (2).
In tal modo questo insieme “moncone-corona”, ormai sufficientemente stabile, può essere istallato per prova nel cavo orale del paziente, per avere la conferma che la sua posizione e il suo assetto siano corretti.
Completato un simile accertamento, detti componenti possono essere estratti dal cavo orale del paziente, in maniera tale che la corona (2) possa essere sganciata dal rispettivo moncone (1) tramite un percorso inverso, lungo le anzidette piste (3), a quello che ne aveva consentito l’aggancio.
A questo punto l’operatore può cementare i due componenti medesimi (1, 2) e ricomporli nuovamente, in maniera tale che stavolta il loro anzidetto accoppiamento a baionetta risulti davvero definitivo.
Si precisa infine che lo stelo (10) del moncone (1) adotta usualmente una serie di gole anulari (G) atte a creare, sulla superficie liscia di detto stelo (10), altrettanti sottosquadri capaci favorire la presa del cemento interposto tra moncone (1) e corona (2).

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema protesico comprendente: - un moncone metallico (1) consistente in stelo cilindrico tubolare (10), attraversato per tutta la sua lunghezza da un foro cilindrico (11), nonché dotato inferiormente di una flangia circolare (12) al di sotto della quale aggetta un’appendice rastremata assiale (13), preferibilmente conica - una corona (2) attraversata centralmente, per tutta la sua altezza, da un foro cilindrico ad asse verticale (20) compreso tra una prima estremità (E1) dislocata in corrispondenza della zona occlusa della corona (2) ed una seconda estremità (E2) dislocata in corrispondenza della zona rastremata della corona medesima (2) e circoscritta da un bordo piatto circolare (21); in cui detto foro (20) della corona (2) è atto ad alloggiare esattamente l’anzidetto stelo (10) del moncone (1) ed in cui l’anzidetto bordo circolare (21) della medesima corona (2) è atto ad attestarsi esattamente contro l’anzidetta flangia (12) del moncone medesimo (1); - una vite (V) dotata di una testa cilindrica (V2), atta ad essere infilata in successione nell’anzidetto foro cilindrico (20) della corona (2), a partire dalla sua anzidetta prima estremità (E1), e nell’anzidetto foro cilindrico (11) del moncone (1), in maniera tale che lo stelo filettato (V1) di detta vite (V) debordi all’esterno di tale moncone (1) attraverso la rispettiva appendice conica (13); sistema protesico caratterizzato per il fatto che: - l’anzidetto stelo (10) del moncone (1) e l’anzidetto foro (20) della corona (2) adottano rispettivi mezzi cooperanti (3, 4), atti a consentire un accoppiamento a baionetta tra detto moncone (1) e detta corona (2).
  2. 2) Sistema protesico secondo la rivendicazione 1, in cui: - gli anzidetti mezzi di accoppiamento in dotazione all’anzidetto stelo (10) del moncone (1) consistono in una coppia contrapposta di piste scanalate (3) a larghezza costante, ciascuna delle quali formata da un ramo verticale (3a), di profilo sostanzialmente elicoidale, che occupa l’intera lunghezza dell’anzidetto stelo (10), e da un secondo ramo (3b), raccordato con detto primo ramo (3a), che adotta un assetto orizzontale, estendendosi, fino ad un rispettivo bordo verticale di estremità (30), per un tratto della circonferenza dello stelo medesimo (10) immediatamente al di sopra dell’anzidetta flangia (12) in dotazione a detto moncone (1); - gli anzidetti mezzi di accoppiamento in dotazione all’anzidetto foro (20) della corona (2) consistono in una coppia diametralmente contrapposta di risalti semisferici (4), dislocati in corrispondenza della superficie interna di detto foro (20) e in prossimità dell’anzidetto bordo piatto di estremità (21) di detta corona (2); in cui detti risalti (4) sono atti ad infilarsi esattamente entro le anzidette piste scanalate (3) in dotazione allo stelo (10) del moncone (1) e a percorrerne i due anzidetti primo ramo (3a) e secondo ramo (3b), rispettivamente a seguito di una roto-traslazione e di una rotazione della corona (2).
  3. 3) Sistema protesico secondo la rivendicazione 2, in cui il primo ramo (3a) di ciascuna delle anzidette piste scanalate (3) in dotazione allo stelo (10) del moncone (1) risulta formato da: - un primo tratto verticale (3a’), che occupa la zona di sommità dell’anzidetto stelo (10) del moncone (1) e che risulta delimitato, su di un lato, da un primo bordo (31) - un secondo tratto verticale (3a’’) che sfocia in corrispondenza dell’anzidetta flangia (12) del moncone medesimo (1) e che risulta effettivamente raccordato con l’anzidetto ramo orizzontale (3b) della medesima pista (3) che si estende in direzione dell’anzidetto primo tratto verticale (3a’) - un tratto intermedio obliquo (3a’’’), di raccordo per i due anzidetti tratti verticali (3a’, 3a’’), che presenta un’inclinazione tale per cui il secondo tratto (3a’’) risulta disassato nei confronti del primo (3a’), giacendo dalla parte opposta rispetto a quella sulla quale giace l’anzidetto primo bordo longitudinale (31) dell’anzidetto primo tratto verticale (3a’).
  4. 4) Sistema protesico secondo la rivendicazione 3, in cui l’anzidetto bordo verticale di estremità (30) dell’anzidetto secondo ramo (3b) di ciascuna delle anzidette piste scanalate (3) dello stelo (10) del moncone (1) risulta perfettamente allineato con l’anzidetto primo bordo (31) del primo tratto verticale (3a’) del primo ramo (3a) della medesima pista scanalata (3).
  5. 5) Sistema protesico secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’anzidetto bordo piatto (21) della corona (2) reca una coppia diametralmente contrapposta di pioli semisferici (21a) atti ad insediarsi esattamente, nel momento in cui si sia completato l’accoppiamento a baionetta tra la corona medesima (2) e il rispettivo moncone (1), entro due corrispondenti impronte semisferiche (12a) previste in corrispondenza dell’anzidetta flangia (12) del moncone medesimo (1).
  6. 6) Sistema protesico secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’anzidetto foro cilindrico (20) della corona (2) comprende un tratto superiore (20a), di minore sezione, che risulta raccordato, ad opera di un gradino intermedio (20b), con un tratto inferiore (20c); in cui detto tratto inferiore (20c) è atto ad alloggiare esattamente l’anzidetto stelo (10) del moncone (1), fintanto che detto stelo (10) non si porti a battuta contro l’anzidetto gradino intermedio (20b).
  7. 7) Sistema protesico secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’anzidetto foro cilindrico (11) del moncone (1) comprende un primo tratto (11a), che si estende all’interno dell’anzidetto stelo (10), ed un secondo tratto (11b), di minore sezione, che si estende all’interno dell’anzidetta appendice conica (13), a partire da un gradino intermedio (11c); in cui il diametro di detto primo tratto (11a) del foro (11) dello stelo (10) del moncone (1) è uguale al diametro dell’anzidetto primo tratto (20a) del foro cilindrico (20) della corona (2); in cui lo stelo filettato (V1) dell’anzidetta vite (V) reca un diametro sostanzialmente uguale a quello dell’anzidetto secondo tratto (11b) del foro (11) del moncone (1) e l’anzidetta testa cilindrica (V2) della vite medesima (V) reca un diametro sostanzialmente uguale a quello degli anzidetti primo tratto (11a) del foro cilindrico (11) del moncone (1) e primo tratto (20a) del foro cilindrico (20) della corona (2).
IT102018000009446A 2018-10-15 2018-10-15 Sistema protesico dentale, di tipo implantare, a fissaggio temporaneo. IT201800009446A1 (it)

Priority Applications (2)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102018000009446A IT201800009446A1 (it) 2018-10-15 2018-10-15 Sistema protesico dentale, di tipo implantare, a fissaggio temporaneo.
PCT/EP2019/077863 WO2020078947A1 (en) 2018-10-15 2019-10-15 Dental prosthetic system of implant type for temporary fixing

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102018000009446A IT201800009446A1 (it) 2018-10-15 2018-10-15 Sistema protesico dentale, di tipo implantare, a fissaggio temporaneo.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201800009446A1 true IT201800009446A1 (it) 2020-04-15

Family

ID=64902311

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102018000009446A IT201800009446A1 (it) 2018-10-15 2018-10-15 Sistema protesico dentale, di tipo implantare, a fissaggio temporaneo.

Country Status (2)

Country Link
IT (1) IT201800009446A1 (it)
WO (1) WO2020078947A1 (it)

Families Citing this family (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20230263601A1 (en) * 2020-10-20 2023-08-24 Denflex Co., Ltd Dental implant abutment having occlusal force buffering function

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0687450A1 (en) * 1994-06-17 1995-12-20 Regent Limited Dental implant
US5733122A (en) * 1995-05-31 1998-03-31 Gordon; Basil Dental implant attachment assembly including device and method for resisting loosening of attachment
US20080274440A1 (en) * 2004-03-12 2008-11-06 Ivoclar Vivadent Ag Dental Implant Abutment
SE1651713A1 (en) * 2016-12-21 2018-06-22 3D Tech Sweden Ab Dental superstructure and method for producing a dental superstructure

Family Cites Families (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP3171816A1 (en) * 2014-07-25 2017-05-31 Nobel Biocare Services AG Provisional prosthetic systems and methods of using same

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0687450A1 (en) * 1994-06-17 1995-12-20 Regent Limited Dental implant
US5733122A (en) * 1995-05-31 1998-03-31 Gordon; Basil Dental implant attachment assembly including device and method for resisting loosening of attachment
US20080274440A1 (en) * 2004-03-12 2008-11-06 Ivoclar Vivadent Ag Dental Implant Abutment
SE1651713A1 (en) * 2016-12-21 2018-06-22 3D Tech Sweden Ab Dental superstructure and method for producing a dental superstructure

Also Published As

Publication number Publication date
WO2020078947A1 (en) 2020-04-23

Similar Documents

Publication Publication Date Title
EP1581139B1 (en) Device and arrangement for fixture installation
RU2421180C2 (ru) Абатмент зубного имплантата
US8048345B2 (en) Zirconium oxide-based dental implant and method for producing said dental implant
US5674073A (en) Impression coping
RU2299705C2 (ru) Компоненты для изготовления улучшенного слепка
KR20170023890A (ko) 맞춤형 치과용 임플란트 어버트먼트 및 임프레션 포스트 용 몰드
RU2602678C2 (ru) Постоянный и гибкий протезный абатмент и соответствующий способ угловой регулировки
CA2941915C (en) Dental prosthetic structure for implant
BR112012018070B1 (pt) pilar para um implante dentário e combinação de um implante dentário e de um pilar
JP5829602B2 (ja) ジンジバルフォーマーおよびジンジバルフォーマー構造の製造方法
KR20010030463A (ko) 임플랜트-지지된 의치 및 이를 제조하는 방법
JP2006512172A (ja) 歯科用インプラントシステム
US20160045290A1 (en) Dental implant system comprising means for preventing rotation of the superstructures and methods of forming and installing
WO2006084346A1 (en) Implant system and method of installation thereof, and kit comprising the same
WO2010021535A2 (en) Retrievable dental prosthesis attachment device and tools thereof
CN110621258B (zh) 两件式建模辅助件
ZA200601221B (en) Dental implant system and method
IT201800009446A1 (it) Sistema protesico dentale, di tipo implantare, a fissaggio temporaneo.
TW201808234A (zh) 用於牙科植體之錨定總成
KR101091350B1 (ko) 임플란트 시술용 임프레션 코핑 및 이를 이용한 인상 채득 방법
BR112019022762B1 (pt) Implante dentário, parafuso de conexão e kit para implantação
KR100473142B1 (ko) 인공 치아 시스템
RU2010152203A (ru) Цельный наклонный зубной имплантат
RU2776448C2 (ru) Имплантат, состоящий из радиально увеличенной стойки на опорной конструкции, система смещения мягких тканей, способ изготовления и способ планирования изготовления имплантата
JP7429644B2 (ja) 支持構造上に拡径された支柱を含むインプラント、軟組織置換システム、製造プロセス、及びインプラント製造の計画プロセス