IT201800009339A1 - Mulino a martelli per la macinazione di rifiuti - Google Patents

Description

MULINO A MARTELLI PER LA MACINAZIONE DI RIFIUTI

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un mulino a martelli per la macinazione di rifiuti.

Il trovato si colloca nel settore del riciclaggio ed è idoneo alla macinazione di rifiuti di vario genere, costituiti da materiali quali plastica, gomma, metalli ferrosi e non ferrosi, vetro, pietrisco, legno, ecc.

Sono noti nel settore del riciclaggio, mulini a martelli per gli impianti di raffinazione, impiegati per macinare rifiuti con una pezzatura di circa 30 mm, eventualmente derivante da una precedente lavorazione di frantumazione dei rifiuti, per ottenere una pezzatura di massimo 2 mm al termine della lavorazione. Tale pezzatura così ridotta serve principalmente a selezionare il materiale con tavole gravimetriche. In secondo luogo, è stato notato che durante le lavorazioni e nei vari passaggi di attraversamento delle stazioni di riciclaggio, l'acciaio inox prende una carica magnetica e la riduzione della pezzatura consente la separazione con speciali magneti.

È quindi evidente l'interesse nel settore di sfruttare al massimo le potenzialità dei mulini a martelli per la macinazione di rifiuti.

Ad oggi sono noti mulini a martelli che comprendono una carcassa definente un alloggiamento per un rotore a rullo provvisto di martelli di macinazione. In particolare sono noti mulini a martelli fissi e mulini a martelli mobili, così definibili perché installati in modo basculante.

La carcassa è dotata di un canale di ingresso per il materiale da macinare e di un canale di uscita per lo scarico del materiale macinato. Il passaggio di materiale avviene per trasporto pneumatico, mediante aspirazione all'uscita della carcassa.

La carcassa prevede, sulle pareti interne, delle corazze di rivestimento presentanti dei canali che consentono di incanalare e condurre il materiale in lavorazione verso il canale di uscita.

In questi mulini i canali di entrata e di uscita sono posizionati radialmente rispetto al rotore e questo implica che il materiale venga macinato sostanzialmente solo nella parte centrale del rotore. Di conseguenza, la maggiore usura è dei martelli collocati nella parte centrale del rotore e le prestazioni del mulino risultano sfruttate solo parzialmente.

Inoltre, la maggiore usura dei martelli nella parte centrale richiede numerosi interventi di sostituzione che richiedono lo smontaggio e il rimontaggio sostanzialmente di tutto il rotore.

Il compito del presente trovato è quello di realizzare un mulino a martelli per la macinazione di rifiuti che sia in grado di migliorare la tecnica nota in uno o più degli aspetti sopra indicati.

Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di incrementare il rapporto di macinazione dei mulini a martelli.

Un altro scopo del trovato è quello di favorire una usura uniforme dei mulini a martelli per la macinazione e di ridurre e semplificare gli interventi di manutenzione al rotore.

Inoltre, la presente invenzione si prefigge lo scopo di superare gli inconvenienti della tecnica nota in modo alternativo ad eventuali soluzioni esistenti.

Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un mulino a martelli che sia di elevata affidabilità, di relativamente facile realizzazione e a costi competitivi.

Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un mulino a martelli per la macinazione di rifiuti, che comprende una carcassa sostanzialmente cilindrica con due testate, definente un alloggiamento per un rotore a rullo con martelli periferici di macinazione e presentante un canale di entrata per il materiale da macinare ed un canale di uscita per il materiale macinato, detto mulino caratterizzandosi per il fatto che detti canali di entrata e di uscita presentano imbocchi di connessione a detta carcassa disposti su rispettive dette testate e secondo direzioni parallele a quella dell'asse di rotazione di detto rotore.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del mulino a martelli secondo il trovato, illustrato, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:

- la figura 1 illustra il mulino a martelli secondo il trovato in una vista prospettica e con carcassa aperta per mostrare il rotore all'interno;

- la figura 2 illustra il mulino a martelli secondo il trovato in una vista frontale e secondo una sezione eseguita lungo un piano verticale passante per l'asse del rotore.

Con riferimento alle figure citate, il mulino secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 10, comprende un telaio portante 11 su cui sono installati un motore elettrico 12 ed una carcassa 13 cilindrica con due testate, definente un alloggiamento per un rotore a rullo 14 con martelli periferici di macinazione 15. Il motore 12 ed il rotore 14 sono opportunamente collegati mediante cinghie di trasmissione 16 e in modo in sé noto.

La carcassa 13 presenta un canale di entrata 17 per il materiale da macinare ed un canale di uscita 18 per il materiale macinato.

Come visibile in figura 2, tali canali di entrata 17 e di uscita 18 presentano imbocchi di connessione alla carcassa 13 disposti su rispettive testate 17a, 18a e secondo direzioni parallele a quella dell'asse di rotazione 19 del rotore 14. In particolare, il canale di entrata 17 è su un lato, il destro rispetto all'illustrazione, nella parte superiore della carcassa 13, che funge da coperchio da chiudere sopra al rotore 14, mentre il canale di uscita 18 è sul lato opposto al precedente, lato di uscita del materiale lavorato, nella parte inferiore.

Il trasporto è pneumatico e si realizza creando una aspirazione all'uscita.

Il mulino illustrato è a martelli 15 mobili, in quanto basculanti, ma lo stesso concetto inventivo descritto può essere applicato anche a mulini a martelli fissi.

Come visibile in figura 1, il motore a rullo 14 presenta un pacco di dischi coassiali 20, montati sullo stesso asse di rotazione 19 del rotore 14, distanziati e definenti tra di essi stadi 21 di martelli di macinazione 15, da cui questi sporgono radialmente.

Ad ogni stadio è presente un numero predefinito di martelli 15, sei nel caso illustrato.

Il rotore a rullo 14 presenta anche un primo disco 20a, sostanzialmente definibile "di ingresso" trovandosi per primo dalla parte di ingresso del materiale nella carcassa 13, posto davanti agli altri dischi coassiali 20, di diametro inferiore ad essi e definente con il seguente secondo disco 20b (il primo del pacco di dischi) un primo stadio 21a, atto ad intercettare il materiale da macinare in ingresso dal canale di entrata 17 mediante primi martelli di macinazione 15a basculanti.

Tali martelli 15a sono basculanti anche nel caso in cui il mulino 10 sia del tipo a martelli fissi, installati tra gli altri seguenti dischi.

I primi martelli di macinazione 15a sporgono radialmente dal primo disco 20a, senza superare il perimetro del secondo disco 20b, e definiscono il primo stadio 21a di martelli. Sostanzialmente, nella rotazione del rotore 14, i primi martelli di macinazione 15a disegnano una circonferenza di diametro inferiore a quello di una circonferenza disegnata dagli altri martelli di macinazione 15.

Il rotore 14 è assemblato in modo in sé noto.

Nel caso illustrato si distinguono undici dischi 20, di cui dieci delle stesse dimensioni ed il primo disco 20a di diametro inferiore.

I dischi 20 sono separati da distanziatori 22 e bloccati tra una flangia di carico (dal lato di ingresso del materiale nella carcassa), che è il primo disco 20a, ed una flangia di scarico (dal lato opposto), che è l'ultimo disco del pacco 20.

Il secondo disco 20b è rivestito con una lamiera ad anello 23 sul lato rivolto verso il primo disco 20a.

La lamiera ad anello 23 è installata sul secondo disco 20b mediante primi perni di fissaggio 24 dei primi martelli di macinazione 15a, essendo essa interposta tra questi ed il secondo disco 20b.

Secondi perni di fissaggio 25 uniscono i martelli 15 al pacco di dischi 20, attraversandoli entrambi per tutto lo spessore del pacco 20.

La carcassa 13 presenta, sulle sue pareti interne, delle corazze di rivestimento 26 presentanti serie parallele di recessi 27 sviluppantesi secondo una medesima direzione longitudinale e alternati a zone senza recessi.

I recessi 27 sono visibili in figura 1, sul lato interno della parte superiore della carcassa 13 e parzialmente sul lato interno della parte inferiore.

L'intercapedine tra i martelli e le corazze di rivestimento 26 è al massimo di 5 mm.

Il funzionamento del mulino, secondo il trovato, è il seguente.

Il materiale da macinare viene introdotto attraverso il canale di entrata 17 e trasportato con l'aria nella carcassa 13.

Il materiale trova inizialmente il primo stadio 21a di primi martelli di macinazione 15a, che sostanzialmente costituisce un premacinatore, utile, in particolare, per i pezzi di materiale di pezzatura maggiore, anche superiore a 30 mm, evitando che questi in entrata sbattano direttamente sugli altri martelli 15.

Il materiale in entrata va direttamente a contatto con questi primi martelli 15, che conseguentemente sono quelli che subiscono l'usura maggiore. La lamiera 23 posta nella zona di entrata protegge il rotore 14 dall'usura.

La sostituzione di questi martelli 15a risulta semplice e agevole, essendo essi fissati al secondo disco 20b mediante i primi perni 24.

La disposizione dei canali 17 e 18, con imbocchi paralleli all'asse di rotazione 19 del rotore 14, forza il materiale ad entrare in contatto con i martelli 15, evitando che attraversi il mulino 10 passando nell'intercapedine, senza quindi subire la macinazione.

Durante la rotazione del rotore 14 il materiale in lavorazione viene spinto verso l'esterno, contro le corazze di rivestimento 26. Qui i recessi 27, avendo sviluppo longitudinale ed essendo allineati, sono atti a convogliare il materiale in lavorazione verso la zona di uscita dalla carcassa 13 e al contempo ne forzano il ritorno verso i martelli 15.

L'efficienza della macchina risulta sensibilmente incrementata, aumentando il rapporto di riduzione del materiale in riciclo da 3:1 a 5,5:1.

Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti realizzando un mulino a martelli per la macinazione di rifiuti con rapporto di macinazione superiore a quello dei mulini ad oggi noti e di più semplice e immediata manutenzione al rotore.

Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Mulino a martelli per la macinazione di rifiuti, che comprende una carcassa (11) sostanzialmente cilindrica con due testate, definente un alloggiamento per un rotore a rullo (14) con martelli periferici di macinazione (15) e presentante un canale di entrata (17) per il materiale da macinare ed un canale di uscita (18) per il materiale macinato, detto mulino (10) caratterizzandosi per il fatto che detti canali di entrata (17) e di uscita (18) presentano imbocchi di connessione a detta carcassa (13) disposti su rispettive dette testate (17a, 18a) e secondo direzioni parallele a quella dell'asse di rotazione di detto rotore (14).
2. 2. Mulino a martelli, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto rotore a rullo (14) presenta un pacco di dischi coassiali (20) distanziati e definenti tra di essi stadi (21) di detti martelli di macinazione (15) da cui questi sporgono radialmente.
3. 3. Mulino a martelli, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto rotore a rullo (14) presenta un primo disco (20a), di ingresso, posto davanti agli altri detti dischi coassiali (20b), di diametro inferiore ad essi e definente con il seguente secondo disco (20b) un primo stadio (21a) atto ad intercettare il materiale da macinare in ingresso da detto canale di entrata (17) mediante primi martelli di macinazione (15a) basculanti.
4. 4. Mulino a martelli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi martelli di macinazione (15a) sporgono radialmente da detto primo disco (20a) disegnando, durante la rotazione di detto rotore (14), una circonferenza di diametro inferiore a quello di una circonferenza disegnata dagli altri detti martelli di macinazione (15).
5. 5. Mulino a martelli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo disco (20b) è rivestito con una lamiera ad anello (23) sul lato rivolto verso detto primo disco (20a).
6. 6. Mulino a martelli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta lamiera ad anello (23) è installata su detto secondo disco (20b) mediante perni di fissaggio (24) di detti primi martelli di macinazione (15a), essendo essa interposta tra questi e detto secondo disco (20b).
7. 7. Mulino a martelli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che detta carcassa (13) presenta, sulle sue pareti interne, delle corazze di rivestimento (26) presentanti serie parallele di recessi (27) sviluppantesi secondo una medesima direzione longitudinale e alternati a zone senza recessi.