IT201800009101A1 - Apparato e metodo per fabbricare un tappo di garanzia per bottiglie - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“APPARATO E METODO PER FABBRICARE UN TAPPO DI GARANZIA PER BOTTIGLIE”
La presente invenzione è relativa a un apparato e un metodo per fabbricare un tappo di garanzia per bottiglie, nonché a un tappo di garanzia per bottiglie fabbricato con essi.
È nota l’esigenza di dotare le bottiglie di certe bevande, in particolare di liquori e simili, con tappi che assolvano, oltre che a una tradizionale funzione di chiudere/aprire la bottiglia per versarne il contenuto, a una funzione di garanzia, consentendo di rivelare in maniera inequivocabile la prima apertura della bottiglia, a garanzia dell’originalità del contenuto.
Un tipo comune di tappo di garanzia comprende una porzione a tazza, munita di filettatura interna (destinata ad avvitarsi su una corrispondente filettatura formata sulla bottiglia), e una porzione di fissaggio, che si protende dalla porzione a tazza ed è unita alla porzione a tazza da un porzione di connessione, opzionalmente indebolita, e presenta organi di aggancio in sottosquadro per essere assialmente agganciata alla bottiglia.
La prima apertura della bottiglia causa la rottura della porzione di connessione e il distacco della porzione di fissaggio (che resta agganciata alla bottiglia) dalla porzione a tazza, che può poi essere svitata e avvitata nell’uso successivo.
I tappi di questo tipo sono normalmente realizzati per stampaggio in materiale polimerico.
Lo stampaggio di pezzi aventi le caratteristiche richieste per questa applicazione specifica pone alcuni problemi.
Il tappo deve infatti avere un filetto interno e degli organi di aggancio in sottosquadro, la cui presenza costituisce però un problema in fase di estrazione del pezzo dallo stampo.
Nella tecnica nota, questo tipo di tappi viene estratto dallo stampo semplicemente per strappo. Ma perché sia possibile estrarre il tappo dallo stampo in questo modo, non è possibile realizzare parti in sottosquadro e filetti molto definiti e delineati.
D’altra parte, sarebbe desiderabile avere un filetto molto ben delineato, per impegnare efficacemente il filetto sulla bottiglia (di vetro). Per poter estrarre il tappo dallo stampo, il filetto deve invece essere poco definito, ma un filetto poco definito è, in uso, un filetto debole, che tende a scavallare, e quindi poco efficace.
Inoltre, i materiali polimerici di comune impiego per questi tappi, tipo il polipropilene, non permettono n generale di ottenere degli elementi in sottosquadro con fronte netto, cioè che si protendono effettivamente perpendicolari dalla parete laterale del tappo.
Di conseguenza, l’ancoraggio alla bottiglia può risultare scarsamente efficace.
In definitiva, gli apparati (stampi) e i metodi noti per fabbricare questo tipo di tappi presentano alcuni inconvenienti e/o margini di miglioramento.
È uno scopo della presente invenzione quello di superare gli inconvenienti qui evidenziati della tecnica nota.
In particolare, è uno scopo dell’invenzione quello di fornire un apparato e un metodo per fabbricare un tappo di garanzia per bottiglie che permettano di realizzare, in modo relativamente semplice e veloce, tappi con filettatura interna e parti in sottosquadro sufficientemente definite da risultare pienamente efficaci in uso.
La presente invenzione è dunque relativa a un apparato e un metodo per fabbricare un tappo di garanzia per bottiglie, come definiti nelle annesse rivendicazioni 1 e, rispettivamente, 13.
L’invenzione si riferisce poi a un tappo di garanzia per bottiglie fabbricato con detti apparato e/o metodo, come definito nella rivendicazione 24.
Ulteriori caratteristiche ausiliarie e preferite dell’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
L’invenzione permette di ottenere tappi pienamente efficaci e idonei all’uso come tappi di garanzia, avendo in particolare filettatura interna e organi di aggancio in sottosquadro sufficientemente definite da risultare pienamente efficaci in uso.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
– la figura 1 è una vista prospettica di un tappo di garanzia per bottiglie realizzato in accordo all’invenzione;
– la figura 2 è una vista in sezione longitudinale del tappo di figura 1;
– la figura 3 è una vista prospettica parziale schematica di un apparato per fabbricare il tappo delle figure 1-2 in accordo all’invenzione;
– la figura 4 è una vista prospettica esplosa e con parti rimosse per chiarezza di un dettaglio dell’apparato di figura 3;
– la figura 5 è una vista prospettica con parti rimosse per chiarezza di un ulteriore dettaglio dell’apparato di figura 3;
– la figura 6 è una vista parziale in elevazione laterale di un componente dell’apparato di figura 3;
– la figura 7 è una vista prospettica parziale schematica, con parti rimosse per chiarezza, dell’apparato di figura 3 in una diversa posizione d’uso.
Nelle figure 1 e 2 è indicato con 1 un tappo di garanzia per una bottiglia (non illustrata) di bevanda, per esempio una bottiglia (in particolare fatta di vetro) di liquore o altra bevanda alcolica.
Il tappo 1 comprende un corpo 2 cavo monolitico estendentesi sostanzialmente lungo un asse A tra una estremità 3 assiale chiusa ed una estremità 4 assiale aperta e avente una parete laterale 5 attorno all’asse A e una parete di estremità 6 sostanzialmente ortogonale all’asse A.
La parete laterale 5 ha una superficie 7 laterale interna e una superficie 8 laterale esterna.
Il corpo 2 comprende una porzione a tazza 9, avente l’estremità 3 (chiusa), e una porzione di fissaggio 10, che si protende assialmente dalla porzione a tazza 9 e ha l’estremità 4 (aperta) ed è unita alla porzione a tazza 9 da una porzione di connessione 11.
La porzione a tazza 9 è sostanzialmente cilindrica ed è chiusa, all’estremità 3, dalla parete di estremità 6.
La porzione a tazza 9 è munita di una filettatura 12 interna che si protende dalla superficie 7 ed è conformata in modo da avvitarsi, in uso, su una corrispondente filettatura formata su una bottiglia.
La filettatura 12 è formata da una serie di settori 14 filettati, estendentesi paralleli all’asse X e angolarmente spaziati uno dall’altro sulla superficie 7 attorno all’asse A.
La filettatura 12 può avere un solo principio (come nell’esempio delle figure 1-2) o anche più principi.
Ciascun settore 14 include uno o più tratti di filetto 15 sovrapposti.
Vantaggiosamente, ciascun tratto di filetto 15 è rastremato, cioè si restringe in sezione, nel senso di avvitamento. Per esempio, con una filettatura 12 destra, che avanza assialmente (si avvita) per rotazione destrorsa (in senso orario), i tratti di filetto 15 si stringono in senso orario. In altri termini, ciascun tratto di filetto 15 ha una sezione iniziale (nel senso di avvitamento, ad esempio orario per una filettatura 12 destra) maggiore di una sezione finale.
I settori 14 sono separati uno dall’altro da porzioni di superficie 16 sostanzialmente lisce; i settori 14 e le porzioni di superficie 16 hanno tutti sostanzialmente la stessa ampiezza angolare (cioè uguale lunghezza misurata circonferenzialmente sulla superficie 7).
La porzione di fissaggio 10 è sostanzialmente cilindrica ed è internamente provvista di organi di aggancio 17 in sottosquadro destinati ad agganciarsi a un collare o risalto della bottiglia.
Gli organi di aggancio 17 si protendono radialmente a sbalzo dalla superficie 7 e presentano rispettivi spallamenti 19 assiali rivolti verso la parete di estremità 6. Preferibilmente, gli spallamenti 19 sono sostanzialmente perpendicolari all’asse A e alla superficie 7.
Gli organi di aggancio 17 sono definiti da rispettivi risalti radialmente interni e angolarmente sfalsati attorno all’asse A sulla superficie 7.
Ciascun organo di aggancio 17 ha una forma allungata circonferenzialmente sulla superficie 7 e ha una sezione trasversale rastremata verso l’asse A.
Gli organi di aggancio 17 sono separati uno dall’altro da porzioni di superficie 20 sostanzialmente lisce; gli organi di aggancio 17 sono allineati assialmente (parallelamente all’asse X) a rispettivi settori 14 filettati e hanno sostanzialmente la medesima ampiezza angolare (lunghezza circonferenziale) dei settori 14.
Gli organi di aggancio 17 sono leggermente inclinati rispetto all’asse A, con inclinazione sostanzialmente uguale all’inclinazione dei tratti di filetto 15.
La porzione di fissaggio 10 è unita alla porzione a tazza 9 dalla porzione di connessione 11, che è sostanzialmente anulare e opzionalmente indebolita.
Nell’esempio mostrato, la porzione di connessione 11 è definita da una porzione a spessore ridotto della parete laterale 5 del corpo 2.
Il tappo 1 presenta una caratteristica di bloccaggio angolare 21, cioè una caratteristica conformata in modo da impedire la rotazione attorno all’asse A del tappo 1, cooperando con un corrispondente elemento di arresto esterno.
In generale, la caratteristica di bloccaggio angolare 21 è costituita da almeno un elemento radiale sporgente dalla parete laterale 5 (da almeno una delle superfici 7, 8) e/o dalla parete di estremità 6 per impegnare un corrispondente elemento di arresto esterno.
Nell’esempio mostrato, la caratteristica di bloccaggio angolare 21 consiste in una porzione zigrinata della superfice 8, comprendente una serie di risalti e scanalature longitudinali.
Resta inteso che la caratteristica di bloccaggio angolare 21 può essere diversa da quella qui descritta e illustrata a titolo puramente esemplificativo, per esempio essendo definita da uno o più denti sporgenti radialmente all’interno del tappo 1.
Il tappo 1 viene fabbricato, in attuazione del metodo dell’invenzione, con l’apparato 25 schematicamente illustrato nelle figure 3-7.
In generale, il tappo 1 viene fabbricato per stampaggio di un idoneo materiale polimerico in un apparato di stampaggio, del quale sono illustrati nelle figure 3-7 i soli componenti inerenti la presente invenzione.
Con riferimento alla figura 3, l’apparato 25 comprende un organo maschio 26, estendentesi lungo un asse X e cooperante con un organo femmina 27 per definire una cavità 28 di stampaggio di forma corrispondente alla forma del tappo 1, in particolare del corpo 2.
L’organo femmina 27, solo schematicamente rappresentato a tratteggio in figura 3, presenta una sede 29 interna conformata in modo da ricevere l’organo maschio 26 e definire uno spazio vuoto, che costituisce la cavità 28, tra l’organo maschio 26 e l’organo femmina 27.
L’organo femmina 27 ha una superficie 30 interna che costituisce l’impronta della superficie 8 laterale esterna del tappo 1 da fabbricare.
Se, come nell’esempio illustrato, la caratteristica di bloccaggio angolare 21 del tappo è ricavata sulla superficie 8, la superficie 30 dell’organo femmina 27 è corrispondentemente sagomata per formare l’elemento radiale sporgente definente la caratteristica di bloccaggio angolare 21.
L’organo femmina 27 è mobile rispetto all’organo maschio 26 lungo l’asse X tramite un sistema di apertura/chiusura di per sé noto e non illustrato per semplicità.
L’organo maschio 26 comprende un primo e un secondo elemento 31, 32 inseriti uno dentro l’altro e scorrevoli uno rispetto all’altro lungo l’asse X; e un dispositivo di movimentazione 33 rototraslante per muovere gli elementi 31, 32 uno rispetto all’altro lungo l’asse X e ruotare attorno all’asse X l’elemento 31 rispetto all’elemento 32.
Con riferimento anche alle figure 4-6, l’elemento 31 comprende un nocciolo 34 centrale lungo l’asse X e una pluralità di settori 35 radiali che si protendono radialmente dal nocciolo 34 e sono angolarmente spaziati uno dall’altro attorno all’asse X.
Il nocciolo 34 ha una superficie 36 laterale di base sostanzialmente cilindrica e liscia, da cui si protendono radialmente a sbalzo i settori 35; e una superficie 37 di estremità, sostanzialmente anulare e provvista di un’apertura 38 centrale, per esempio sostanzialmente circolare.
Il nocciolo 34 è internamente cavo, avendo un canale 39 interno passante terminante con l’apertura 38.
I settori 35 si estendono paralleli all’asse X e sono separati uno dall’altro da scanalature 40 longitudinali, parallele all’asse X e aventi rispettive superfici 41 di fondo costituite da rispettive porzioni della superficie 36 del nocciolo 34.
I settori 35 e le scanalature 40 hanno tutti sostanzialmente la stessa ampiezza angolare (cioè uguale lunghezza misurata circonferenzialmente sulla superficie 36 laterale di base del nocciolo 34).
I settori 35 sono conformati in modo da riprodurre rispettive porzioni della superficie 7 del tappo 1. I settori 35 hanno quindi rispettive superfici 43 laterali radialmente esterne, conformate in modo da riprodurre rispettive porzioni della superficie 7 del tappo 1.
In particolare, le superfici 43 dei settori 35 comprendono rispettive porzioni filettate 44 aventi forma coniugata a rispettivi settori 14 filettati da formare sul tappo 1 e che presentano in particolare rispettivi tratti di filetto 45 corrispondenti (in negativo) ai tratti di filetto 15 del tappo 1.
Se i tratti di filetto 15 del tappo 1 sono rastremati, come descritto in precedenza, nel senso di avvitamento, anche i corrispondenti tratti di filetto 45 sui settori 35 dell’elemento 31 sono conseguentemente rastremati nel senso di avvitamento.
I settori 35 comprendono poi rispettivi incavi 47 aventi forma coniugata a rispettivi organi di aggancio 17 del tappo 1.
In particolare, gli incavi 47 sono radialmente incassati nei rispettivi settori 35 e hanno forma allungata circonferenzialmente sui rispettivi settori 35 e sono leggermente inclinati rispetto all’asse X, con inclinazione sostanzialmente uguale all’inclinazione dei tratti di filetto 45.
Gli incavi 47, essendo collocati sui settori 35, sono angolarmente sfalsati attorno all’asse X sul nocciolo 34 e separati uno dall’altro dalle scanalature 40.
Gli incavi 47 sono allineati assialmente, cioè parallelamente all’asse X, a rispettive porzioni filettate 44 e hanno sostanzialmente la medesima ampiezza angolare (lunghezza circonferenziale) delle porzioni filettate 44.
Il nocciolo 34 è unito a un’asta 48 di manovra, per esempio sostanzialmente cilindrica, che si estende lungo l’asse X tra due estremità 51, 52 assialmente opposte, rispettivamente collegate al nocciolo 34 e a un attuatore 53 che muove l’asta 48.
L’asta 48 è provvista (figure 3-4) di almeno una guida 54 scanalata formata su una superficie laterale esterna dell’asta 48. Opzionalmente, l’asta 48 può essere provvista di più guide 54, per esempio una coppia di guide 54 diametralmente opposte.
La guida 54 ha un tratto 55 longitudinale parallelo all’asse X, collocato verso il nocciolo 34 (cioè più vicino all’estremità 51 unita al nocciolo 34), e un tratto 56 inclinato rispetto all’asse X, collocato verso l’attuatore 53 (cioè più vicino all’estremità 52 collegata all’attuatore 53).
Il canale 39 alloggia uno stelo 57 (figure 3 e 5) estendentesi lungo l’asse X e terminante con una superficie 58 di chiusura ortogonale all’asse X che impegna e chiude l’apertura 38, per esempio a filo con la superficie 37 di estremità del nocciolo 34.
Opzionalmente, l’elemento 31 e quindi anche l’asta 48 sono mobili assialmente lungo l’asse X rispetto allo stelo 57.
Con riferimento particolare alle figure 4-5, l’elemento 32 comprende un corpo 60 di supporto cavo, provvisto di un condotto 61 interno lungo l’asse X che alloggia l’asta 48, e una pluralità di settori 62 che si protendono assialmente da una estremità del corpo 60 di supporto e sono disposti a raggiera e angolarmente spaziati uno dall’altro attorno all’asse X.
I settori 62 si estendono paralleli all’asse X e sono separati uno dall’altro da feritoie 63 longitudinali, parallele all’asse X. I settori 62 e le feritoie 63 hanno tutti sostanzialmente la stessa ampiezza angolare (lunghezza circonferenziale).
I settori 62 definiscono una sede 64 interna, che alloggia il nocciolo 34 dell’elemento 31.
I settori 62 hanno rispettive superfici 65 laterali radialmente interne, che contattano rispettive superfici 41 di fondo delle scanalature 40; e rispettive superfici 66 laterali radialmente esterne, conformate in modo da riprodurre rispettive porzioni della superficie 7 del tappo 1.
Le superfici 66 sono sostanzialmente lisce (intendendo con ciò prive di filettatura e di altri incavi o sporgenze) o comunque formate da una serie di porzioni di superficie lisce collegate da gradini assiali.
I settori 62 dell’elemento 32 sono affiancati e alternati ai settori 35 dell’elemento 31; le feritoie 63 dell’elemento 32 ricevono rispettivi settori 35 dell’elemento 31, e i settori 62 dell’elemento 32 sono inseriti in rispettive scanalature 40 dell’elemento 31.
Le superfici 43 laterali radialmente esterne dei settori 35 e le superfici 66 laterali radialmente esterne dei settori 62 sono affiancate lateralmente (circonferenzialmente) una all’altra in modo da definire, assieme, una superficie 67 laterale esterna dell’organo maschio 26 che costituisce l’impronta della superficie 7 del tappo 1 da fabbricare.
Sulla superficie 67 si alternano angolarmente le porzioni filettate 44 dei settori 35 e porzioni 68 lisce, cioè prive di filettatura, dei settori 62.
Se la caratteristica di bloccaggio angolare 21 del tappo 1 è ricavata, anziché sulla superficie 8 (esterna) del tappo 1 come nell’esempio qui descritto, sulla superficie 7 (interna), l’organo maschio 26, per esempio la sua superficie 67, saranno corrispondentemente sagomati per formare l’elemento radiale sporgente definente la caratteristica di bloccaggio angolare 21.
Con particolare riferimento alle figure 3 e 7, il dispositivo di movimentazione 33, solo parzialmente e schematicamente illustrato per semplicità, è configurato in modo da muovere l’asta 48 e quindi l’elemento 31 rispetto all’elemento 32.
In maggior dettaglio, il dispositivo di movimentazione 33 è configurato per rototraslare l’elemento 31 rispetto all’elemento 32, tramite per esempio l’attuatore 53 che spinge assialmente lungo l’asse X l’elemento 31 agendo sull’asta 48.
In particolare, il dispositivo di movimentazione 33 è configurato in modo da muovere l’elemento 31 lungo due corse consecutive: una prima corsa di sola traslazione, in cui l’elemento 31 scorre assialmente lungo l’asse X rispetto all’elemento 32; e una seconda corsa di rototraslazione, successiva alla corsa di sola traslazione e in cui l’elemento 31 continua a scorrere lungo l’asse X rispetto all’elemento 32 ma inoltre ruota attorno all’asse X rispetto all’elemento 32.
Nella forma di attuazione illustrata, il movimento di rototraslazione tra gli elementi 31, 32 è ottenuto tramite un perno 69 che impegna la guida 54 ed è fisso rispetto all’elemento 32, almeno mentre l’elemento 31 si muove rispetto all’elemento 32.
In particolare, il perno 69 è solidale all’elemento 32 e compie lo stesso movimento traslatorio assiale dell’elemento 32.
Per esempio, ma non necessariamente, il perno 69 si protende radialmente, perpendicolare all’asse X, da una struttura 70 di supporto (solo schematicamente e parzialmente illustrata in figura 3) definente una parte fissa dell’apparato 25 e che supporta anche, in questa forma di attuazione non limitativa, l’elemento 32, tramite il corpo 60 che è collegato solidale alla struttura 70 di supporto.
Il movimento del perno 69 nel tratto 55 e nel tratto 56 della guida 54 definisce rispettivamente le due corse consecutive dell’elemento 31, come ulteriormente descritto nel seguito.
Il tappo 1 viene fabbricato per stampaggio di un idoneo materiale polimerico nella cavità 28 definita tra l’organo maschio 26 e l’organo femmina 27.
Nella fase di stampaggio, gli elementi 31, 32 sono inseriti uno dentro l’altro con i rispettivi settori 35, 62 affiancati lateralmente e a contatto gli uni degli altri (figura 3). I settori 35 dell’elemento 31 sono alloggiati in rispettive feritoie 63 dell’elemento 32; i settori 62 dell’elemento 32 sono alloggiati in rispettive scanalature 40 dell’elemento 31.
Terminato lo stampaggio, per l’estrazione del tappo 1 si muove l’elemento 31 rispetto all’elemento 32, tramite il dispositivo di movimentazione 33.
L’elemento 31 scorre assialmente lungo l’asse X rispetto all’elemento 32, con il perno 69 che percorre il tratto 55 longitudinale della guida 54 (corsa di sola traslazione dell’elemento 31 rispetto all’elemento 32); gli elementi 31, 32 restano angolarmente solidali.
L’elemento 31 trasla assialmente rispetto all’elemento 32 fino a fuoriuscire assialmente dall’elemento 32, con i settori 35 dell’elemento 31 che sporgono assialmente oltre i settori 62 dell’elemento 32. Il tappo 1 rimane disposto sull’elemento 31 e si disimpegna dall’elemento 32, sfilandosi assialmente dall’elemento 32 assieme all’elemento 31.
L’ulteriore movimento lungo l’asse X dell’elemento 31 porta il perno 69 ad impegnare il tratto 56 inclinato della guida 54, imprimendo una rototraslazione all’elemento 31 rispetto all’elemento 32. La lunghezza del tratto 55 è tale da provocare una rotazione dell’elemento 31 tale da portare i settori 35 dell’elemento 31 ad allinearsi assialmente a rispettivi settori 62 dell’elemento 32 (figura 7).
Durante la rototraslazione dell’elemento 31 rispetto all’elemento 32, il tappo 1 è angolarmente fisso, cioè è impedita la rotazione del tappo 1 attorno all’asse X, essendo il tappo 1, per esempio, trattenuto dall’organo femmina 27, o da un dispositivo di bloccaggio angolare, che impegnano la caratteristica di bloccaggio angolare 21.
Quindi, quando l’elemento 31 ruota rispetto all’elemento 32, ruota anche rispetto al tappo 1, disimpegnando i settori 35 dell’elemento 31 dai rispettivi settori filettati 14 e organi di aggancio 17 del tappo 1.
A questo punto, il tappo 1 è assialmente libero rispetto all’elemento 31 e quindi all’intero organo maschio 26 e può essere estratto, per esempio tramite un estrattore 71 collocato attorno al corpo 60 e che viene mosso lungo l’asse X per spingere assialmente il tappo 1.
Resta inteso che dopo avere disimpegnato assialmente l’elemento 31 (e quindi il tappo 1 su di esso), dall’elemento 32, tramite traslazione lungo l’asse X dell’elemento 31 rispetto all’elemento 32, la rotazione dell’elemento 31 rispetto al tappo 1 attorno all’asse X, tramite cui si libera il tappo 1 dall’elemento 31, può avvenire anche con modalità diverse da quelle descritte in precedenza.
Per esempio, nella variante mostrata schematicamente in figura 8, una volta che l’elemento 31 è traslato rispetto all’elemento 32 lungo l’asse X fino a fuoriuscire assialmente dall’elemento 32, portando i settori 35 dell’elemento 31 a sporgere assialmente oltre i settori 62 dell’elemento 32, il dispositivo di movimentazione 33 agisce sull’elemento 31 per ruotare assieme l’elemento 31 e l’elemento 32 solidalmente attorno all’asse X.
Anche in questo caso, durante il movimento traslatorio lungo l’asse X dell’elemento 31 rispetto all’elemento 32 il tappo 1 (non illustrato in figura 8 per semplicità) rimane fissato sull’elemento 31 e si disimpegna quindi dall’elemento 32. Successivamente, il dispositivo di movimentazione 33 muove l’elemento 31 con movimento di rototraslazione attorno all’asse X e lungo l’asse X rispetto alla struttura 70 di supporto e rispetto al tappo 1, che rimane angolarmente fisso (essendone impedita la rotazione attorno all’asse X), in modo da disimpegnare i settori 35 dell’elemento 31 dai rispettivi settori filettati 14 e organi di aggancio 17 del tappo 1.
L’elemento 31 può essere mosso, per esempio, ancora tramite il perno 69 mobile nella guida 54 come descritto in precedenza; il perno 69 è ancora solidale alla struttura 70 di supporto che supporta anche, tramite il corpo 60, l’elemento 32; in questo caso, però, l’elemento 32 è girevole attorno all’asse X rispetto alla struttura 70 di supporto (e quindi al perno 69), solidalmente all’elemento 31.
La rotazione (precisamente, rototraslazione) dell’elemento 31 si trasmette all’elemento 32, che ruota (e trasla) solidalmente insieme all’elemento 31. Per esempio, l’elemento 31 e l’elemento 32 restano angolarmente accoppiati, terminato il movimento traslatorio lungo l’asse X che disimpegna il tappo 1 dall’elemento 32, tramite rispettivi spallamenti 72a, 72b angolari, definiti per esempio da rispettivi fianchi laterali di porzioni di prolungamento 73 che si estendono assialmente dai settori 35 dell’elemento 31 nelle feritoie 63 e contattano angolarmente rispettive pareti laterali delle feritoie 63.
Anche nella forma di attuazione delle figure 9-10 (dove viene mostrato il solo organo maschio 26 dell’apparato 25, con parti rimosse per chiarezza) l’organo maschio 26 comprende un primo e un secondo elemento 31, 32 inseriti uno dentro l’altro e scorrevoli uno rispetto all’altro lungo l’asse X; e un dispositivo di movimentazione 33 rototraslante agente sugli elementi 31, 32.
In particolare, il dispositivo di movimentazione 33 è configurato per traslare inizialmente l’elemento 31 rispetto all’elemento 32 lungo l’asse X fino a disimpegnare il tappo 1 dall’elemento 32, e per poi rototraslare l’elemento 31 solidalmente all’elemento 32 rispetto al tappo 1 per liberare il tappo 1 dall’elemento 31.
Il dispositivo di movimentazione 33 può agire sull’elemento 32 che trascina l’elemento 31, o viceversa.
Nella forma di attuazione delle figure 9-10, ad esempio, il dispositivo di movimentazione 33 agisce sull’elemento 32. L’elemento 32 può essere azionato, per esempio agendo sull’estremità 52 dell’asta 48 di manovra, con modalità diverse, per esempio tramite un motore elettrico e associato sistema di trasmissione/riduzione; un sistema pignone/cremagliera; una vite senza fine che ingrana un pignone; eccetera.
In ogni caso, dopo una prima corsa di sola traslazione lungo l’asse X dell’elemento 31 rispetto all’elemento 32, l’elemento 31 e l’elemento 32 si muovono solidalmente in una seconda corsa di rototraslazione in cui l’elemento 31 e l’elemento 32 ruotano attorno all’asse X e traslano lungo l’asse X rispetto al tappo 1 (e rispetto alla struttura 70 di supporto).
L’elemento 31 e l’elemento 32 sono per esempio accoppiati angolarmente tramite rispettivi spallamenti 72a, 72b angolari, definiti per esempio da rispettivi fianchi laterali di porzioni di prolungamento 73 che si estendono assialmente dai settori 35 dell’elemento 31 nelle feritoie 63 e contattano angolarmente rispettive pareti laterali delle feritoie 63.
Resta infine inteso che al metodo e all’apparato qui descritti ed illustrati possono essere apportate ulteriori modifiche e varianti che non escono dall’ambito delle annesse rivendicazioni.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (25) per fabbricare un tappo di garanzia per bottiglie, comprendente un organo maschio (26), estendentesi lungo un asse (X) e conformato in modo da cooperare con un organo femmina (27) per definire una cavità (28) di stampaggio di forma corrispondente alla forma del tappo (1) da fabbricare; caratterizzato dal fatto che l’organo maschio (26) comprende un primo e un secondo elemento (31, 32) comprendenti rispettive pluralità di primi e secondi settori (35, 62) radiali, che si estendono paralleli all’asse (X) e attorno all’asse (X) e sono affiancati e alternati lateralmente gli uni agli altri e sono provvisti di rispettive superfici (43, 66) laterali radialmente esterne in modo da definire, assieme, una superficie (67) laterale esterna dell’organo maschio (26) corrispondente a una superficie (7) laterale interna del tappo (1) da fabbricare; gli elementi (31, 32) essendo scorrevoli uno rispetto all’altro lungo l’asse (X); l’apparato (25) comprendendo un dispositivo di movimentazione (33) rototraslante configurato per muovere prima gli elementi (31, 32) uno rispetto all’altro lungo l’asse (X) per sfilare assialmente il primo elemento (31), che impegna in uso il tappo (1) formatosi nella cavità (28) di stampaggio, dal secondo elemento (32), e ruotare poi attorno all’asse (X) il primo elemento (31) per disimpegnare angolarmente il primo elemento (31) dal tappo (1).
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui sulla superficie (67) laterale esterna dell’organo maschio (26) si alternano angolarmente porzioni filettate (44) dei primi settori (35) e porzioni (68) lisce, prive di filettatura, dei secondi settori (62).
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il primo elemento (31) comprende un nocciolo (34) centrale lungo l’asse (X) e una pluralità di primi settori (35) che si protendono radialmente dal nocciolo (34) e sono angolarmente spaziati uno dall’altro attorno all’asse (X) e separati uno dall’altro da scanalature (40) longitudinali, parallele all’asse (X); e il secondo elemento (32) comprende un corpo (60) di supporto e una pluralità di secondi settori (62) che si protendono assialmente dal corpo (60) di supporto e sono disposti a raggiera e angolarmente spaziati uno dall’altro attorno all’asse (X) e sono separati uno dall’altro da feritoie (63) longitudinali, parallele all’asse (X).
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 3, in cui i secondi settori (62) definiscono una sede (64) interna, che alloggia il nocciolo (34) del primo elemento (31); e i primi settori (35) sono alloggiati in rispettive feritoie (63) del secondo elemento (32) e i secondi settori (62) sono inseriti in rispettive scanalature (40) del primo elemento (31).
  5. 5. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi settori (35) comprendono rispettive porzioni filettate (44) aventi forma coniugata a rispettivi settori (14) filettati da formare sul tappo (1) e comprendenti rispettivi tratti di filetto (45) sovrapposti.
  6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 5, in cui i tratti di filetto (45) sono rastremati nel senso di avvitamento delle porzioni filettate (44).
  7. 7. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno alcuni dei primi settori (35) comprendono rispettivi incavi (47) aventi forma coniugata a rispettivi organi di aggancio (17) da formare sul tappo (1); gli incavi (47) essendo allineati assialmente a rispettive porzioni filettate (44) sui primi settori (35) ed essendo inclinati rispetto all’asse (X), con inclinazione sostanzialmente uguale all’inclinazione dei tratti di filetto (45) sui rispettivi primi settori (35).
  8. 8. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di movimentazione (33) è configurato per muovere gli elementi (31, 32) uno rispetto all’altro lungo l’asse (X) di una prima corsa di sola traslazione, e rototraslare il primo elemento (31) lungo e attorno all’asse (X) rispetto al tappo (1) in una seconda corsa di rototraslazione, successiva alla prima corsa di sola traslazione.
  9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 8, in cui il dispositivo di movimentazione (33) è configurato per rototraslare il primo elemento (31) rispetto al secondo elemento (32) in detta seconda corsa di rototraslazione; oppure per muovere solidalmente il primo elemento (31) e il secondo elemento (32) in detta seconda corsa di rototraslazione.
  10. 10. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui il primo elemento (31) trascina solidalmente in rotazione il secondo elemento (32), cooperando con esso tramite rispettivi spallamenti (72a, 72b) angolari, o viceversa.
  11. 11. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di movimentazione (33) comprende un’asta (48) di manovra che si estende lungo l’asse (X) tra due estremità (51, 52) assialmente opposte, rispettivamente collegate al nocciolo (34) e a un attuatore (53) che muove l’asta (48); l’asta (48) essendo provvista di una guida (54) scanalata formata su una superficie laterale esterna dell’asta (48) e comprendente un tratto (55) longitudinale parallelo all’asse (X), collocato verso il nocciolo (34) del primo elemento (31), e un tratto (56) inclinato rispetto all’asse (X), collocato verso l’attuatore (53); la guida (54) essendo impegnata da un perno (69) collegato solidale al secondo elemento (32), almeno mentre il primo elemento (31) si muove rispetto al secondo elemento (32).
  12. 12. Apparato secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui l’organo maschio (26) e/o l’organo femmina (27) sono sagomati per formare almeno un elemento radiale sporgente definente una caratteristica di bloccaggio angolare (21) del tappo (1).
  13. 13. Metodo di fabbricazione di un tappo (1) di garanzia per bottiglie, comprendente una fase di stampaggio di un materiale polimerico in una cavità (28) definita tra un organo maschio (26) e un organo femmina (27) estendentisi lungo un asse (X); e una fase di estrazione del tappo (1) stampato dalla cavità (28); in cui l’organo maschio (26) comprende un primo e un secondo elemento (31, 32) comprendenti rispettive pluralità di primi e secondi settori (35, 62) radiali, che si estendono paralleli all’asse (X) e attorno all’asse (X); nella fase di stampaggio, detti primi e secondi settori (35, 62) essendo affiancati e alternati lateralmente gli uni agli altri per definire, con proprie rispettive superfici (43, 66) laterali radialmente esterne, una superficie (67) laterale esterna dell’organo maschio (26) corrispondente a una superficie (7) laterale interna del tappo (1) da fabbricare; e in cui la fase di estrazione comprende le fasi di: traslare prima gli elementi (31, 32) uno rispetto all’altro lungo l’asse (X) per sfilare assialmente il primo elemento (31), che impegna in uso il tappo (1) formatosi nella cavità (2) di stampaggio, dal secondo elemento (32); e ruotare poi attorno all’asse (X) il primo elemento (31) per disimpegnare angolarmente il primo elemento (31) dal tappo (1).
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui sulla superficie (67) si alternano angolarmente porzioni filettate (44) dei primi settori (35) e porzioni (68) lisce, prive di filettatura, dei secondi settori (62).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui il primo elemento (31) comprende un nocciolo (34) centrale lungo l’asse (X) e una pluralità di primi settori (35) che si protendono radialmente dal nocciolo (34) e sono angolarmente spaziati uno dall’altro attorno all’asse (X) e separati uno dall’altro da scanalature (40) longitudinali, parallele all’asse (X); e il secondo elemento (32) comprende un corpo (60) di supporto e una pluralità di secondi settori (62) che si protendono assialmente dal corpo (60) di supporto e sono disposti a raggiera e angolarmente spaziati uno dall’altro attorno all’asse (X) e sono separati uno dall’altro da feritoie (63) longitudinali, parallele all’asse (X).
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 15, in cui i secondi settori (62) definiscono una sede (64) interna, che alloggia il nocciolo (34) del primo elemento (31); e i primi settori (35) sono alloggiati in rispettive feritoie (63) del secondo elemento (32) e i secondi settori (62) sono inseriti in rispettive scanalature (40) del primo elemento (31).
  17. 17. Metodo secondo una delle rivendicazioni 15 o 16, in cui i primi settori (35) comprendono rispettive porzioni filettate (44) aventi forma coniugata a rispettivi settori (14) filettati da formare sul tappo (1) e comprendenti rispettivi tratti di filetto (45) sovrapposti.
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 17, in cui i tratti di filetto (45) sono rastremati nel senso di avvitamento delle porzioni filettate (44).
  19. 19. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 15 a 18, in cui almeno alcuni dei primi settori (35) comprendono rispettivi incavi (47) aventi forma coniugata a rispettivi organi di aggancio (17) da formare sul tappo (1); gli incavi (47) essendo allineati assialmente a rispettive porzioni filettate (44) sui primi settori (35) ed essendo inclinati rispetto all’asse (X), con inclinazione sostanzialmente uguale all’inclinazione dei tratti di filetto (45) sui rispettivi primi settori (35).
  20. 20. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 15 a 19, in cui nella fase di traslare gli elementi (31, 32) uno rispetto all’altro lungo l’asse (X) detti elementi (31, 32) traslano di una prima corsa di sola traslazione; e nella fase di ruotare attorno all’asse (X) il primo elemento (31), detto primo elemento (31) rototrasla lungo e attorno all’asse (X) rispetto al tappo (1) in una seconda corsa di rototraslazione, successiva alla prima corsa di sola traslazione.
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 20, in cui nella seconda corsa di rototraslazione, il primo elemento (31) rototrasla lungo e attorno all’asse (X) rispetto al secondo elemento (32), oppure il primo elemento (31) e il secondo elemento (32) si muovono solidalmente.
  22. 22. Metodo secondo la rivendicazione 21, in cui il primo elemento (31) trascina solidalmente in rotazione il secondo elemento (32), o viceversa.
  23. 23. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 15 a 22, in cui nella fase di estrazione il primo elemento (31) scorre assialmente lungo l’asse (X) rispetto al secondo elemento (32) e gli elementi (31, 32) restano angolarmente solidali; e il primo elemento (31) trasla assialmente fino a portare i primi settori (35) del primo elemento (31) a sporgere assialmente oltre i secondi settori (62) del secondo elemento (32).
  24. 24. Tappo (1) di garanzia per bottiglie, caratterizzato dal fatto di essere fabbricato con un apparato secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, e/o con un metodo secondo una delle rivendicazioni da 13 a 23.
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