IT201800008164A1 - Gel attivato in biorisonanza con frequenze specifiche. - Google Patents

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IT201800008164A1
IT201800008164A1 IT102018000008164A IT201800008164A IT201800008164A1 IT 201800008164 A1 IT201800008164 A1 IT 201800008164A1 IT 102018000008164 A IT102018000008164 A IT 102018000008164A IT 201800008164 A IT201800008164 A IT 201800008164A IT 201800008164 A1 IT201800008164 A1 IT 201800008164A1
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Mario Pastorelli
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61NELECTROTHERAPY; MAGNETOTHERAPY; RADIATION THERAPY; ULTRASOUND THERAPY
    • A61N1/00Electrotherapy; Circuits therefor
    • A61N1/10Applying static electricity
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61NELECTROTHERAPY; MAGNETOTHERAPY; RADIATION THERAPY; ULTRASOUND THERAPY
    • A61N1/00Electrotherapy; Circuits therefor
    • A61N1/44Applying ionised fluids

Description

GEL ATTIVATO IN BIORISONANZA CON FREQUENZE SPECIFICHE
La presente invenzione riguarda un gel attivato in biorisonanza con frequenze specifiche.
Più dettagliatamente l’invenzione riguarda un gel che viene caricato con specifiche frequenze e che, una volta applicato, interagisce positivamente con i recettori del dolore e della postura.
Il campo di applicazione della presente invenzione concerne la medicina energetica e i principi della biorisonanza applicati alla rieducazione posturale e alla terapia del dolore, nonché alla stimolazione dei punti in cui viene solitamente applicata l’agopuntura.
Com’è ben noto, l’equilibrio posturale è il risultato di un’armonica integrazione di afferenze ed efferenze che hanno come risultato finale una corretta coordinazione motoria, in statica e in dinamica. Una corretta postura richiede funzioni propriocettive, labirintiche e visive integre. Le reazioni posturali dipendono soprattutto dalle informazioni propriocettive, e di estrema importanza ai termini della propriocezione sono le afferenze a partenza podalica, dalle unità capsulo legamentose, dai fusi neuromuscolari e dagli organi tendinei del Golgi. Tutte queste afferenze sono essenziali per modulare la coordinazione statica e dinamica, prerequisito per compiere correttamente un movimento.
Il sistema sensitivo-sensoriale-motorio può essere scompaginato nella sua armonia da insufficienti o alterati input e come risultato finale si può avere una cattiva esecuzione di un comando motorio. Questo può avvenire anche in presenza di integrità della vie proiettive, in quanto la corteccia, pur elaborando un programma corretto, non riceve più dalla periferia un adeguato feed-back che la retro-informi che quanto era stato progettato è stato anche ben eseguito. Questo, ovviamente, ha notevoli ricadute anche sulla distribuzione del tono muscolare e sul movimento.
Tutto ciò ha una notevole importanza nel benessere di qualsiasi individuo, ma ancor più per lo sportivo, che stressa in modo importante il sistema muscoloscheletrico e per il quale il minimo problema posturale porta facilmente a sviluppare un danno tendineo, legamentoso, muscolare o articolare.
Inoltre, centinaia di osservazioni evidenziano che, prevalentemente nei pazienti con scoliosi destra o sinistra convessa, l’emisoma destro è debole ai test chinesiologici neuromuscolari, in particolare per alcuni muscoli della spalla e dell’anca, mentre gli estrinseci dell’occhio sono deboli a sinistra. Ciò comporta problemi posturali importanti con predisposizione a patologie del rachide e delle grosse articolazioni.
È inoltre noto che l’epicondilite è una entesopatia, cioè un’affezione dell’inserzione tendinea dell’epicondilo esterno dell’omero dal quale deriva la condizione dolorosa. L’epicondilite si manifesta con algia acuta, talvolta invalidante, a livello della regione laterale del gomito e colpisce soggetti di tutte le età. I fattori di rischio possono essere dovuti all’attività lavorativa. I soggetti più esposti sono ad esempio i lavoratori sottoposti a continue vibrazioni, quali quelle derivanti ad esempio dall’uso del martello pneumatico; lavoratori soggetti alla ripetitività dei movimenti di rotazione del polso, ad esempio parrucchieri, baristi, e impiegati che utilizzano mouse o tastiera; sportivi, ad esempio tennisti.
La diagnosi di epicondilite si basa su un’accurata anamnesi e sul riconoscimento clinico dei tre segni principali legati alla tendinopatia:
1) a gomito esteso, l’estensione passiva del polso è dolorosa;
2) l’estensione attiva contro resistenza del terzo dito con gomito e polso in estensione, risveglia gli stessi sintomi;
3) la pressione passiva a livello dell’inserzione distale dei tendini estensori delle dita è dolorosa.
È inoltre noto che l’osteoartrosi consiste in un processo di deterioramento della cartilagine e del sottostante osso subcondrale; tali fenomeni si riflettono, clinicamente, nel graduale sviluppo di dolore e nella riduzione della funzione articolare. La localizzazione coxofemorale e femoro-tibiale dell’artrosi risulta particolarmente frequente. Il sollievo dal dolore è, tuttora, un obiettivo primario nel trattamento dei pazienti affetti da coxartrosi.
Inoltre, tra le patologie croniche della colonna vertebrale è nota la stenosi del canale lombo-sacrale. La stenosi del canale è una patologia cronica. Con il termine “stenosi lombare” (dal greco stenosis: restringimento) si intende una diminuzione del diametro del canale vertebrale, del recesso laterale e/o dei forami intervertebrali a carico del rachide lombosacrale, con conseguente compressione sacco-durale e/o delle radici spinali. La stenosi lombare ha una caratterizzazione clinica che varia in rapporto al numero di segmenti interessati, al loro livello, ed alla compromissione, molto spesso parziale, del midollo spinale e delle radici nervose che da esso si distribuiscono alla periferia.
I principali sintomi/segni sono:
- dolore;
- parestesie;
- claudicatio motoria;
- ipostenia degli arti inferiori.
A seconda della gravità dei sintomi, il trattamento può essere chirurgico o conservativo.
L’approccio chirurgico consiste nella “decompressione” del canale vertebro-midollare, ossia quella fase in cui il chirurgo si occupa, mediante l’asportazione di alcuni segmenti ossei prestabiliti (es. lamina, articolari, forame di coniugazione), di restituire al sacco durale e alle strutture in esso contenute lo spazio adeguato, e a seguire nella “stabilizzazione” del rachide stesso, ossia la fase in cui, mediante l’ausilio di mezzi di sintesi come viti transpeduncolari e barre in titanio, si rinforza il rachide ormai indebolito e lo si rende nuovamente in grado di sopportare il peso corporeo nelle varie attività quotidiane del paziente.
L’approccio conservativo consiste in chinesiterapia, terapie fisiche (laser-terapia, TENS ecc.), infiltrazioni. Tuttavia, le terapie conservative non hanno ad oggi dimostrato di migliorare significativamente la sintomatologia lamentata dai pazienti, né di dare un beneficio duraturo nel tempo.
In generale, per risolvere le problematiche dovute alle patologie sopracitate, da tempo si ricorre a chinesiterapia, analgesici, FANS, infiltrazioni di acido ialuronico o cortisone, che sono diffusamente utilizzati e considerati.
Attualmente, sono noti prodotti per uso terapeutico caricati in biorisonanza, ossia gli oscillatori cem/tech, che emettono onde millimetriche (onde radio), con frequenze comprese tra 42,3GHz e 100GHz.
Tuttavia, sistemi di questo tipo, non sono in grado di modulare adeguatamente le risposte neuromuscolari delle catene antigravitazionali e delle fibre veloci e lente del dolore e non hanno alcun effetto sulle catene staturo-posturali.
Altra tecnica di stimolazione neurologica e non meccanica, volta unicamente a risolvere problemi posturali tramite la stimolazione della pianta del piede, è il gel attivato in biorisonanza del Prof. Ricciardi.Tuttavia, detto gel attivato non ha frequenze di lavoro note e funziona solamente per pochi minuti, dovendo quindi essere spalmato sotto il piede molte volte al giorno (circa sei). Alla luce di quanto sopra, appare evidente la necessità di poter disporre di un dispositivo che sia in grado di modulare in modo efficace le risposte neuromuscolari delle catene antigravitazionali e delle fibre veloci e lente del dolore, avendo valenza sulle catene staturo-posturali e sulle vie nocicettive.In questo contesto viene ad inserirsi la soluzione secondo la presente invenzione, che si propone di fornire un gel attivato in biorisonanza con frequenze specifiche, che vengono applicate in alcune parti del corpo nella rieducazione posturale e nella terapia del dolore, nonché nella stimolazione dei punti in cui viene solitamente applicata l’agopuntura.
Sorprendentemente, solo tali frequenze, pari a 8Hz, 10Hz, 12Hz, 15Hz, 36Hz e 117Hz, sono in grado di modulare le risposte neuromuscolari delle catene antigravitazionali e delle fibre veloci e lente del dolore, interagendo con i recettori del dolore e della postura e avendo valenza sulle catene staturo-posturali e sulle vie nocicettive.
Specificatamente, le frequenze di 10Hz, 12Hz, 15Hz e 36Hz sono risultate essere particolarmente efficaci per il trattamento delle problematiche posturali, le frequenze di 8Hz, 12Hz, 15Hz e 117Hz per ottenere un effetto antalgico, e le frequenze di 10Hz e 15Hz nelle terapie sostitutive all’agopuntura.
Questi ed altri risultati sono ottenuti secondo la presente invenzione proponendo un gel caratterizzato da frequenze specifiche, trasmesse in biorisonanza attraverso un generatore d’impulsi, con un’intensità molto bassa (microampere), e applicato in un punto specifico del corpo, a seconda delle patologie presentate.
Secondo la presente invenzione, un comune gel per ultrasuoni viene caricato ponendolo a contatto, per un intervallo di tempo compreso circa tra 15 minuti e 30 minuti, con un apparecchio di biorisonanza produttore di frequenze a bassissima intensità (si parla infatti di energia quantica), in particolare le frequenze di 8Hz, 10Hz, 12Hz, 15Hz, 36Hz e 117Hz.
Il gel utilizzato può presentare caratteristiche fisiche diverse, variando nel rapporto tra la parte liquida e la parte solida, e risultando in un gel acquoso o solido.
Un tipo di apparecchio di biorisonanza atto a fornire la carica, essendo in grado di informare acqua e gel in biorisonanza, comprende un circuito stampato (PCB) con due poli, come i dispositivi descritti nella domanda di brevetto PCT/IT2011/000225, capace di emettere segnali elettrici con intensità nell’ordine dei µA, a frequenze selezionabili dall’operatore, aventi una forma d’onda sinusoidale e/o quadra, in entrambi i casi positiva.
In particolare detto apparecchio di biorisonanza comprende una selezione di 125 frequenze che variano da 1Hz a 125Hz.
Quando in carica, detto gel viene posto direttamente a contatto con detto apparecchio di biorisonanza, per un periodo di tempo variabile compreso tra 15min e 30min.
Si ottiene così un gel attivo capace di interagire positivamente con i recettori del dolore e della postura.
Sempre secondo la presente invenzione, il gel può contenere al suo interno più frequenze, che possono variare a seconda della patologia trattata. Ad esempio, nel caso della terapia del dolore, in cui il trattamento riguarda dolori muscolo scheletrici ed articolari, oltre alle frequenze utilizzate per la postura, è opportuno aggiungere un’altra frequenza specifica per le fibre nocicettive, che è attiva sui dolori cronici ed acuti ed è specifica anche per l’infiammazione.
Nel caso della rieducazione posturale, il gel secondo la presente invenzione viene posto, ad esempio, sulla volta mediale del piede, fino al malleolo interno, oppure sulla faccia volare dei polsi, distretti del corpo finora non utilizzati da altri apparecchi. Queste aree del corpo in particolare rispondono molto bene al trattamento delle problematiche posturali, migliorando nettamente ed immediatamente un atteggiamento posturale scorretto.
Per quanto concerne la durata nel tempo dell’efficacia di trattamento del dispositivo secondo la presente invenzione, è stato visto che, dopo l’attivazione del gel tramite biorisonanza, la sua efficacia si protrae in media per circa tre o quattro mesi. A tal proposito, sempre secondo la presente invenzione, è stato sorprendentemente trovato che, aggiungendo al gel delle polveri piezoelettriche, quale ad esempio la polvere tachionica, composta da circa 150 minerali, tra cui ad esempio turmalina e quarzo, l’energia quantica ceduta dal gel mantiene una durata che si protrae in media dai 18 mesi ai 30 mesi, in base alla tipologia di polvere utilizzata. È stato osservato che le polveri piezoelettriche, infatti, mantengono a lungo la produzione di frequenze da parte del gel.
Inoltre, sempre secondo la presente invenzione, è stato sorprendentemente trovato che, utilizzando le stesse frequenze, è possibile attivare, sempre con un apparecchio di biorisonanza, corpi metallici di piccole dimensioni. Questi metalli attivati hanno la stessa efficacia del gel, ma con una durata di circa 3 anni.
Le dimensioni di detti corpi metallici possono variare a seconda dell'uso. Per i problemi posturali, ad esempio, sono sufficienti metalli conduttori di pochi centimetri, aventi dimensioni paragonabili ad una moneta da un euro, o inferiori. Solitamente detti corpi metallici si possono applicare sul polso, posti all’interno di un braccialetto, o sul piede, posti all’interno di un plantare.
La carica dei corpi metallici con dette frequenze si ottiene utilizzando i due poli generatori di detto apparecchio di biorisonanza e lasciando detti corpi metallici in carica per circa 30 minuti.
La durata dell’efficacia del gel acquoso, del gel solido e dei corpi metallici è stata valutata attraverso i test muscolari della kinesiologia applicata.
Secondo la presente invenzione, il gel può essere applicato secondo le seguenti modalità:
- se il gel è liquido, questo può essere sigillato in piccoli contenitori di plastica, che possono essere applicati nelle aree sensibili del corpo umano con vari mezzi di sostegno, come polsini, plantari e soprattutto con cerotti, quali ad esempio cerotti idrorepellenti o cerotti anallergici, creati per le aree del corpo;
- se il gel è solido, questo può essere applicato direttamente sulla cute e successivamente ricoperto con cerotti, quali ad esempio cerotti idrorepellenti o cerotti anallergici, creati per le aree del corpo.
Le patologie trattate con successo utilizzando il dispositivo secondo la presente invenzione riguardano problematiche posturali, osteoarticolari, neurologiche ed emozionali.
Per verificare l’efficacia del trattamento sono stati utilizzati i seguenti test:
- R.O.M. (Range of Motion); e
- SCALA V.A.S. (Visual Analogic Scale).
In particolare, il dispositivo si è mostrato un trattamento efficace nei casi di: gonartrosi, coxartrosi, stenosi del canale lombare, cervicalgie con limitazione funzionale importante, spalla dolorosa, tunnel carpale, tenosinovite, malattie di De Quervain, epicondiliti, artrosi della caviglia, tendiniti in genere e contratture muscolari.
Miglioramenti minimi e transitori sono stati osservati in due casi di ernie del disco cervicale in fase acuta. Inoltre, l’utilizzo del dispositivo si è mostrato efficace nel trattamento delle scoliosi giovanili e nel prevenire, durante gli anni dello sviluppo, l’aumento dei gradi della curva scoliotica.
Collateralmente al trattamento delle patologie osteo-articolari, è stato osservato che le persone che indossavano il presidio riferivano un netto miglioramento del ritmo sonno-veglia, con miglior recupero notturno delle fatiche del giorno.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare un dispositivo in forma di gel attivato in biorisonanza, con frequenze specifiche per ogni tipologia di trattamento, che risulti efficace nel trattamento dei disturbi sopra menzionati e che permetta di superare i limiti delle soluzioni secondo la tecnologia nota.
Ulteriore scopo dell’invenzione è che detto dispositivo possa essere realizzato con costi sostanzialmente contenuti, sia per quanto riguarda i costi di produzione che per quanto concerne i costi di gestione.
Non ultimo scopo dell’invenzione è quello di realizzare un dispositivo che sia sostanzialmente semplice, sicuro ed affidabile.
Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione un gel elettricamente carico ottenuto mediante un processo di attivazione in biorisonanza comprendente o consistente nelle seguenti fasi:
a) porre un apparecchio di biorisonanza a contatto con detto gel; e
b) trasmettere a detto gel, mediante detto apparecchio di biorisonanza, una o più frequenze scelte dal gruppo consistente in: 8Hz, 10Hz, 12Hz, 15Hz, 36Hz e 117Hz, con una corrente nell’ordine dei µA, in cui detta fase b) può avere una durata compresa tra 15 e 30 minuti.
Il Gel secondo la presente invenzione può comprendere polveri piezoelettriche e può essere rivestito da un involucro di plastica.
Ulteriore oggetto specifico della presente invenzione è il gel come definito precedentemente per uso medico.
Ancora, è oggetto della presente invenzione il gel come definito in precedenza per l’uso nel trattamento di almeno uno dei disturbi scelti nel gruppo consistente in: dolore, patologie osteo-articolari, problematiche posturali, problematiche osteoarticolari neurologiche ed emozionali, gonartrosi, coxartrosi, artrosi cervicale, lombalgie, stenosi del canale lombare, cervicalgie, tenosinovite, spalla dolorosa, tunnel carpale, malattie di De Quervain, epicondiliti, artrosi della caviglia, scoliosi, tendiniti, e contratture muscolari.
Inoltre, quando l’uso di detto gel è per il trattamento delle problematiche posturali, dette una o più frequenze possono essere scelte dal gruppo consistente in: 10Hz, 12Hz, 15Hz e 36Hz.
Ulteriormente, quando l’uso di detto gel è per il trattamento del dolore, dette una o più frequenze possono essere scelte dal gruppo consistente in: 8Hz, 12Hz, 15Hz e 117Hz.
Infine, quando l’uso di detto gel è per un trattamento alternativo all’agopuntura, dette una o più frequenze possono essere scelte dal gruppo consistente in: 10Hz e 15Hz.
L’invenzione verrà descritta nel seguito a titolo illustrativo, ma non limitativo, con particolare riferimento ad alcuni esempi
Esempio 1 Artrosi cervicale
1.1 Primo studio sull’artrosi cervicale
Due pazienti sono stati trattati per due settimane, presso lo studio associato di fisioterapia del Dr. Claudio G. Campitelli (Castel Frentano, CH), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz.
I due pazienti, entrambi di sesso maschile, avevano rispettivamente un’età pari a 67 anni e 81 anni.
Entrambi lamentavano dolore e rigidità cervicale, in particolare il primo paziente mostrava difficoltà a ruotare la testa a destra, mentre il secondo a estendere la testa.
Entrambi i pazienti sono stati valutati alla visita di arruolamento prima dell’applicazione del gel (T0), dopo 3 minuti dall’applicazione del gel (T1), dopo una settimana (T2) e dopo 45 giorni (T3).
Per ogni visita sono stati valutati i ROM (range of motion) del rachide cervicale ed è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
La valutazione del ROM articolare consisteva nel misurare i movimenti del rachide cervicale ed in particolare:
- flessione: 70-90 gradi (misurata chiedendo al paziente di provare a toccare lo sterno col mento);
- estensione: 55 gradi (misurata chiedendo al paziente di provare a puntare al soffitto col mento);
- inclinazione laterale: 35 gradi (misurata chiedendo al paziente di portare l’orecchio vicino alla spalla); e
- rotazione: 70 gradi a sinistra e destra (misurata chiedendo al paziente di voltare il capo a sinistra e poi a destra).
Ai pazienti è stato applicato il dispositivo localmente tramite l’utilizzo di un cerotto idrorepellente, a contatto con l’area dolente per due settimane.
A T0 si registravano per il primo paziente una VAS pari a 7, e un valore ROM uguale al 30%. A T1 lo stesso paziente dichiarava una VAS pari a 4 e la ROM era passata al 70%. Al tempo T2 e T3 i dati sono ulteriormente migliorati, con la VAS scesa rispettivamente ai valori 1 e 0, e i valori ROM saliti rispettivamente all’80% e al 90%.
Analogamente, per il secondo paziente si sono registrati i seguenti valori: T0: VAS 8, ROM 10%. T1: VAS 6, ROM 50%. T2: VAS 3 ROM 70%. T3: VAS 1, ROM 70%.
1.2 Secondo studio sull’artrosi cervicale Dodici pazienti sono strati trattati tra gennaio 2018 a aprile 2018, presso l’ambulatorio di fisiatria Diagnosi in Tempo (Sesto Fiorentino, FI), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz.
Tutti i pazienti risultavano affetti da cervicalgia causata da discopatie multiple e artrosi e sono stati trattati con una striscia di gel attivato tramite un cerotto applicato sul tratto medio cervicale.
I pazienti sono stati valutati alla visita di arruolamento prima dell’applicazione del gel (T0), e successivamente dopo 15 giorni (T1) e dopo 30 giorni (T2) dalla prima applicazione del gel.
Per ogni visita sono stati valutati i ROM cervicali ed è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
La VAS media a T0 era pari a 7, il ROM cervicale medio era pari al 50%.
La VAS media a T1 era scesa a 4, il ROM cervicale medio era salito al 70%.
Durante l’ultima visita di controllo, a T2, la VAS media era di 2 e il ROM cervicale medio era arrivato al 90%.
Esempio 2. Lombalgia
2.1 Primo studio sulla lombalgia
Sei pazienti con lombalgia acuta sono stati trattati per un periodo di 2 settimane, presso lo studio associato di fisioterapia del Dr. Claudio G. Campitelli (Castel Frentano, CH), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz.
I pazienti sono stati valutati alla visita di arruolamento prima dell’applicazione del gel (T0), dopo 3 minuti dall’applicazione del gel (T1), dopo una settimana (T2) e dopo 45 giorni (T3).
Per ogni visita sono stati valutati i ROM (range of motion); inoltre è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
La valutazione del ROM articolare consisteva nel misurare i movimenti del rachide lombare ed in particolare la flessione, l’estensione e la rotazione.
Ai pazienti è stato applicato il dispositivo localmente tramite l’utilizzo di un cerotto idrorepellente, a contatto con l’area della vertebra dolente
Nella tabella 1 sono riportati i risultati ottenuti:
Tabella 1
2.2 Secondo studio sulla lombalgia
Venticinque pazienti sono stati trattati tra novembre 2017 e maggio 2018, presso l’ambulatorio di fisiatria Diagnosi in Tempo (Sesto Fiorentino, FI), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz.
Tutti i pazienti presentavano lombalgia cronica e limitata autonomia di marcia, con diagnosi di stenosi del canale lombare su base artrosica degenerativa e sono stati trattati con il gel attivato elettricamente carico applicato sul tratto lombare tramite l’utilizzo di un cerotto.
I pazienti sono stati valutati alla prima visita prima dell’applicazione del gel (T0), dopo una settimana (T1), e dopo 30 giorni (T2).
Per ogni visita è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
Alla visita iniziale (T0) la VAS media era di 8, l’autonomia di marcia media di 500 m.
I pazienti sono stati rivalutati dopo una settimana (T1): la VAS media a T1 era di 4 e tutti i pazienti riferivano una maggior autonomia di marcia e un minor tempo di recupero dopo lo sforzo. Questi risultati sono stati mantenuti dopo un mese (T2).
Esempio 3. Spalla dolorosa
3.1 Primo studio sulla spalla dolorosa
Otto pazienti con spalla dolorosa sono stati trattati per un periodo di 2 settimane, presso lo studio associato di fisioterapia del Dr. Claudio G. Campitelli (Castel Frentano, CH), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz. I pazienti sono stati valutati alla visita di arruolamento prima dell’applicazione del gel (T0), dopo 3 minuti dall’applicazione del gel (T1), dopo una settimana (T2) e dopo 45 giorni (T3).
Per ogni visita sono stati valutati i ROM (range of motion) ed è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
La valutazione del ROM per la spalla dolorosa consisteva nel misurare i movimenti del braccio ed in particolare la flessione e l’abduzione.
Ai pazienti è stato applicato il dispositivo localmente tramite l’utilizzo di un cerotto idrorepellente, a contatto con l’area dolente.
Nella tabella 2 sono riportati i risultati ottenuti:
Tabella 2
3.2 Secondo studio sulla spalla dolorosa
Nove pazienti sono stati trattati tra novembre 2017 e maggio 2018, presso l’ambulatorio di fisiatria Diagnosi in Tempo (Sesto Fiorentino, FI), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz.
Tutti i pazienti presentavano algia di spalla in tendinopatia cronica della cuffia dei rotatori senza lesioni di continuità dei tendini e sono stati trattati con il gel attivato elettricamente carico applicato a livello dell’articolazione gleno-omerale tramite l’utilizzo di un cerotto.
I pazienti sono stati valutati alla prima visita prima dell’applicazione del gel (T0), dopo una settimana (T1), e dopo 15 giorni (T2).
Per ogni visita sono stati valutati i ROM ed è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
La valutazione del ROM per la spalla dolorosa consisteva nel misurare i movimenti del braccio ed in particolare la flessione e l’abduzione. Alla visita iniziale la VAS media era 8, i pazienti lamentavano importante dolore anche notturno e limitazione nei movimenti. Il valore ROM articolare era in media pari a 60%.
Alla visita T1 i pazienti riferivano di riuscire a dormire la notte e la VAS media era pari a 4. Il valore ROM articolare era in media pari al 90%.
Alla visita T2 la VAS media era 2 e il valore ROM articolare era in media pari al 90%.
Esempio 4. Gonartrosi e coxartrosi
Quindici pazienti sono strati trattati tra novembre 2017 ad aprile 2018, presso l’ambulatorio di fisiatria Diagnosi in Tempo (Sesto Fiorentino, FI), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz.
Sette pazienti risultavano affetti da gonartosi lieve-moderata, mentre otto pazienti erano affetti da coxartrosi lieve-moderata.
Per ogni visita sono stati valutati i ROM (range of motion), ed è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
La valutazione del ROM per la gonartrosi e la coxartrosi consisteva nel misurare rispettivamente i movimenti della gamba e della coscia ed in particolare la flessione e l’estensione.
Tutti i pazienti alla visita iniziale riferivano dolore e limitazione del movimento, in particolare la VAS media era pari a 7 e il valore del ROM articolare medio era pari al 50%.
Ai pazienti affetti da gonartosi è stato applicato un cerotto con il gel attivato sull’emirima mediale, mentre ai pazienti affetti da coxartosi il cerotto con il gel attivato è stato applicato a livello della piega inguinale.
Tutti i pazienti sono stati rivalutati dopo una settimana, e la VAS media risultava scesa a 3, mentre il ROM medio era salito al 70%.
Una seconda e ultima visita è stata effettuata dopo 30 giorni dall’applicazione del gel, durante la quale la VAS media risultava ulteriormente scesa a 1, mentre il ROM medio risultava essere stabile al 70%.
Esempio 5. Epicondilite
Tre pazienti sono stati trattati per due settimane presso lo studio associato di fisioterapia del Dr. Claudio G. Campitelli (Castel Frentano, CH), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz.
I tre pazienti, due di sesso femminile e uno di sesso maschile, avevano un’età compresa tra i 35 e i 59 anni.
Tutti i pazienti mostravano una iniziale difficoltà nell’estensione della mano, che è stata valutata durante la visita di arruolamento, prima dell’applicazione del gel (T0), dopo 3 minuti dall’applicazione del gel (T1), dopo una settimana (T2) e dopo 45 giorni (T3).
Per ogni visita sono stati registrati il ROM (range of motion) della mano ed è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
La valutazione del ROM per l’epicondilite consisteva nel misurare i movimenti dell’avambraccio ed in particolare la flessione e l’estensione.
Ai pazienti è stato applicato il gel attivato localmente tramite l’utilizzo di un cerotto idrorepellente, a contatto con l’area dolente.
I valori registrati per i singoli pazienti sono riportati nella tabella 3.
A T0 la VAS media risultava essere pari a 8,7 e il ROM medio registrato era pari al 43%.
A T1 la VAS media era scesa a 4,7, mentre il ROM medio risultava pari al 77%.
A T2 e T3 i valori medi di VAS e ROM risultavano ulteriormente migliorati, con la VAS media rispettivamente pari a 1,7 e 0,3 e il ROM medio rispettivamente pari al 93% e 100%.
Tabella 3
Esempio 6. Studio di efficacia del gel presso lo studio del Dr. Elvis Lela
Trentuno pazienti, di cui diciotto femmine e tredici maschi, di età compresa tra i 32 e i 71 anni sono stati trattati con il gel elettricamente carico oggetto dell’invenzione presso lo studio del Dr. Elvis Lela.
I pazienti presentavano diverse patologie, e in particolare: dieci pazienti erano affetti da lombalgia (quattro con lombalgia acuta e sei con lombalgia cronica); sei pazienti erano affetti da cervicalgia (tre con cervicalgia acuta e tre con cervicalgia cronica); cinque pazienti erano affetti da gonartrosi; otto pazienti erano affetti da spalla dolorosa; e due da epicondilite.
A tutti i pazienti è stato chiesto di non assumere farmaci antidolorifici o antinfiammatori nelle 12 ore antecedenti alla visita.
I pazienti sono stati valutati alla prima visita prima dell’applicazione del gel (T0), dopo tre minuti (T1), una settimana (T2), e dopo 45 giorni (T3).
Per ogni visita sono stati valutati i ROM ed è stato valutato il dolore tramite la scala VAS. I ROM sono stati valutati per ciascuna patologia come descritto negli esempi precedenti.
I dati ottenuti da tali misurazioni sono presentati nella tabella 4.
Tabella 4
Durante le valutazioni si è osservato un netto miglioramento del dolore misurato con la scala VAS.
I pazienti hanno eseguito i movimenti di prova in maniera più sciolta e senza limitazioni con un netto aumento del ROM, ad esclusione dei casi di epicondilite per cui il ROM è rimasto costante.
Esempio 7. Tenosinovite
La tenosinovite, o “dito a scatto”, è una patologia legata all’infiammazione della guaina sinoviale dei tendini che può comportare gonfiore o rigidità del dito, dolore localizzato sul palmo della mano, e avere il dito bloccato in posizione piegata, per poi raddrizzarsi improvvisamente oppure, in casi più gravi, avere un dito che non riesce a completare il movimento di estensione.
Due pazienti affetti da tale patologia sono stati trattati, presso lo studio associato di fisioterapia del Dr. Claudio G. Campitelli (Castel Frentano, CH), con il gel elettricamente carico secondo la presente invenzione, caricato in biorisonanza con le seguenti frequenze: 8 Hz, 10Hz, 12 Hz, 15 Hz, 36Hz, 117Hz.
I due pazienti, entrambi di sesso maschile, avevano rispettivamente un’età pari a 56 anni e 58 anni.
Entrambi lamentavano difficoltà nell’estendere il dito.
Entrambi i pazienti sono stati valutati alla visita di arruolamento prima dell’applicazione del gel (T0), dopo 3 minuti dall’applicazione del gel (T1), dopo una settimana (T2) e dopo 45 giorni (T3).
Per ogni visita sono stati valutati i ROM (range of motion) relativo all’estensione del dito, ed è stato valutato il dolore tramite la scala VAS.
Ai pazienti è stato applicato il dispositivo localmente tramite l’utilizzo di un cerotto idrorepellente, a contatto con l’area dolente per due settimane.
A T0 si registravano per il primo paziente una VAS pari a 9, e un valore ROM uguale al 20%. A T1 lo stesso paziente dichiarava una VAS pari a 7 e la ROM era passata al 30%. Al tempo T2 e T3 i dati sono ulteriormente migliorati, con la VAS scesa rispettivamente ai valori 3 e 1, e il valore ROM era risultato entrambe le volte essere pari al 90%.
Analogamente, per il secondo paziente si sono registrati i seguenti valori: T0: VAS 8, ROM 70%. T1: VAS 5, ROM 80%. T2: VAS 2 ROM 90%. T3: VAS 1, ROM 90%.
La presente invenzione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Gel elettricamente carico ottenuto mediante un processo di attivazione in biorisonanza comprendente o consistente nelle seguenti fasi: a) porre un apparecchio di biorisonanza a contatto con detto gel; e b) trasmettere a detto gel, mediante detto apparecchio di biorisonanza, una o più frequenze scelte dal gruppo consistente in: 8Hz, 10Hz, 12Hz, 15Hz, 36Hz e 117Hz, con una corrente nell’ordine dei µA.
  2. 2) Gel secondo la rivendicazione 1, in cui detto gel comprende polveri piezoelettriche.
  3. 3) Gel secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta fase b) ha una durata compresa tra 15 e 30 minuti.
  4. 4) Gel secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gel è rivestito da un involucro di plastica.
  5. 5) Gel come definito in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti per uso medico.
  6. 6) Gel come definito in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4 per l’uso nel trattamento di almeno uno dei disturbi scelti nel gruppo consistente in: dolore, patologie osteoarticolari, problematiche posturali, problematiche osteoarticolari neurologiche ed emozionali, gonartrosi, coxartrosi, artrosi cervicale, lombalgie, stenosi del canale lombare, cervicalgie, tenosinovite, spalla dolorosa, tunnel carpale, malattie di De Quervain, epicondiliti, artrosi della caviglia, scoliosi, tendiniti, e contratture muscolari.
  7. 7) Gel come definito in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, per l’uso secondo la rivendicazione 6, in cui quando l’uso è per il trattamento delle problematiche posturali, dette una o più frequenze sono scelte dal gruppo consistente in: 10Hz, 12Hz, 15Hz e 36Hz.
  8. 8) Gel come definito in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, per l’uso secondo la rivendicazione 6, in cui quando l’uso è per il trattamento del dolore, dette una o più frequenze sono scelte dal gruppo consistente in: 8Hz, 12Hz, 15Hz e 117Hz.
  9. 9) Gel secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, per l’uso secondo la rivendicazione 6, in cui quando l’uso è per un trattamento alternativo all’agopuntura, dette una o più frequenze sono scelte dal gruppo consistente in: 10Hz e 15Hz.
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