IT201800006767A1 - Valvola per endoscopio - Google Patents

Description

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“VALVOLA PER ENDOSCOPIO”

La presente domanda di brevetto è relativa ad una valvola per endoscopio, in particolare per la chiusura ermetica di un canale bioptico-operativo di un endoscopio durante la separazione di accessori filo guidati da un filo guida.

Durante un trattamento medico chirurgico eseguito mediante endoscopio è noto di utilizzare degli accessori filo guidati, come ad esempio dei cateteri, che passano attraverso una valvola per endoscopio, la quale è collegata ad un canale di immissione, generalmente noto come canale bioptico-operativo, dell’endoscopio per realizzare un accesso sigillato dell’endoscopio stesso.

In particolare, durante una procedura endoscopica, è noto di utilizzare un filo guida che viene mantenuto fisso in una regione anatomica desiderata per tutto il periodo del trattamento. Il filo guida viene utilizzato per guidare accessori filoguidati differenti che possono essere sostituiti a seconda del tipo di operazione da eseguire.

Tuttavia, la sostituzione degli accessori dal filo guida presenta lo svantaggio che il filo guida tende a sfilarsi insieme agli accessori, pertanto è necessario eseguire delle contro operazioni manuali per mantenere il filo guida nella posizione desiderata.

Al fine di ovviare questo tipo di problema è noto di utilizzare degli accessori generalmente noti come “a guida corta”, in cui gli accessori presentano una guaina che è calzata sul filo guido, tuttavia la guaina presenta un intaglio per gran parte della propria lunghezza. In questo modo è possibile bloccare il filo guida mentre gli accessori vengono sfilati dal filo guida attraverso l’intaglio. In questo modo, il filo guida può essere mantenuto fisso e si garantisce il corretto posizionamento del filo guida durante tutto il periodo di trattamento.

Per mantenere il filo guida fisso durante la fase di sfilamento è noto di utilizzare un dispositivo di bloccaggio. Tuttavia, le valvole per endoscopio di tipo noto presentano lo svantaggio che, ai fini di bloccare il filo guida sugli attuali sistemi di bloccaggio, il filo guida viene sfilato e deve seguire un asse diverso da quello della guaina, durante e dopo l’operazione di sfilamento, e il filo guida viene quindi piegato a V rispetto alla guaina, provocando una divaricazione del foro di passaggio delle valvole per endoscopio di tipo noto. Ciò determina la perdita della funzione sigillante della valvola per endoscopio di tipo noto.

Tale problematica si verifica anche nel caso di ripetuti inserimenti e sfilamenti degli accessori attraverso il foro di passaggio, che gradualmente cede e si divarica, della valvola per endoscopio di tipo noto.

La perdita della funzione sigillante della valvola per endoscopio di tipo noto ha degli effetti altamente negativi, in quanto provoca la perdita di aria, il che vuol dire che il lume dell’organo si sgonfia perdendo l’estensione ottimale, pertanto la capacità di visione del chirurgo durante l’operazione viene notevolmente peggiorata.

Inoltre, la perdita della funzione sigillante della valvola per endoscopio di tipo noto provoca la fuoriuscita di materiale biologico dall’endoscopio, attraverso l’apertura che si crea tra la guaina ed il filo guida. Per ovvi motivi di igiene, la fuoriuscita di materiale dall’endoscopio durante la separazione della guaina dal filo guida è altamente problematica e sconveniente.

Scopo della presente invenzione è di fornire una valvola per endoscopio, in particolare per la chiusura ermetica di un canale bioptico-operativo di un endoscopio, che permetta la chiusura ermetica dell’endoscopio ed impedisca la fuoriuscita di materiale durante la separazione degli accessori filo guidati dal filo guida, in modo da superare i problemi sopra descritti.

Secondo la presente invenzione viene fornita una valvola per endoscopio, in particolare per la chiusura ermetica di un canale bioptico-operativo di un endoscopio, secondo quanto citato nelle rivendicazioni allegate.

L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi, in cui:

- la figura 1 è una vista schematica di un endoscopio con una valvola secondo la presente invenzione;

- le figura 2A è una vista ingrandita della valvola della figura 1;

- la figura 2B è una sezione longitudinale della figura 2A;

- la figura 3 illustra una variante della valvola di figura 1 in una prima configurazione operativa;

- la figura 4 illustra la variante della figura 3 in una seconda configurazione operativa;

- la figura 5 illustra una ulteriore variante della valvola secondo la presente invenzione;

- la figura 6 illustra in sezione una ulteriore variante di una valvola secondo la presente invenzione;

- la figura 7 illustra in sezione una ulteriore variante di una valvola secondo la presente invenzione.

Nella figura 1 con 1 è indicato nel suo complesso un endoscopio di tipo noto comprendente un corpo tubolare 2 presentante un asse longitudinale X ed un canale di inserimento 3 interno. L’endoscopio 1 presenta una estremità prossimale 4 ed una apertura distale 5 che mette in comunicazione, in corrispondenza di una propria estremità distale 6, il canale di inserimento 3 interno con l’esterno. L’endoscopio 1 comprende, in modo noto e non illustrato, varie apparecchiature (come sistemi pneumatici per l’immissione di aria e/o sistemi di uscita liquidi e/o manipolatori e/o sistemi di ispezione) disposti in prossimità dell’estremità prossimale 4.

Durante un trattamento medico chirurgico mediante endoscopio 1, è noto di utilizzare un filo guida 40 che viene fissato ad una regione anatomica desiderata e che viene utilizzato per guidare vari tipi di accessori filoguidati 41, in particolare del tipo a guida corta.

In modo noto, l’endoscopio 1 comprende una bocca laterale 7 presentante una apertura laterale 8 che immette all’interno del canale di inserimento 3. In particolare, il canale di inserimento 3 è un canale bioptico-operativo. Un accessorio filoguidato 41 (ad esempio un gruppo catetere) può essere inserito all’interno del canale di inserimento 3 dell’endoscopio 1 attraverso la bocca laterale 7. In modo noto, in uso, l’accessorio filoguidato 41 viene spinto fuori dall’apertura distale 5 ed all’interno di un lume (non illustrato) di un paziente verso una regione anatomica desiderata. Con il termine lume si intende una cavità anatomicamente delimitata dal complesso dei tessuti che costituiscono un organo cavo, come ad esempio l'intestino (lume intestinale), lo stomaco (lume gastrico) o i vasi sanguigni (lume vascolare).

Gli accessori filoguidati 41 del tipo a guida corta comprendono una guaina 42 che è configurata per essere calzata attorno al filo guida 40 e presenta un intaglio 43 longitudinale che si estende da una estremità prossimale 44 fino ad una porzione terminale distale 45 della guaina 42 stessa. La porzione terminale distale 45 della guaina 42 è sostanzialmente un corpo tubolare a sezione trasversale chiusa e calzato, in uso, sul filo guida 40. Vantaggiosamente, la porzione terminale distale 45 presenta una estensione longitudinale ridotta, ad esempio di una decina di centimetri, rispetto alla lunghezza del filo guida 40 e/o dell’accessorio stesso (che possono essere lunghi anche qualche metro). L’uso di accessori filoguidati 41 a guida corta permette di mantenere fermo il filo guida 40 per tutta l’operazione di sfilamento, dovendo sfilare il filo guida 40 facendo scorrere longitudinalmente solo il tratto di pochi centimetri della porzione terminale distale 45 della guaina 42.

Nelle figure 1 e 2 con 20 è indicata nel suo complesso una valvola secondo la presente invenzione. La valvola 20 comprende un corpo di serraggio 21 che presenta una estremità prossimale 22, una estremità distale 23 ed una cavità interna 24. L’estremità prossimale 22 è rivolta, in uso, verso un operatore. L’estremità distale 23 è configurata per collegarsi in uso alla bocca laterale 7 di un endoscopio 1. La cavità interna 24 si affaccia all’esterno del corpo di serraggio 21 attraverso una apertura prossimale 25 ed una apertura distale 26 realizzate in corrispondenza dell’estremità prossimale 22 e, rispettivamente, dell’estremità distale 23.

In uso l’apertura distale 26 del corpo di serraggio 21 è comunicante con l’apertura laterale 8 dell’endoscopio 1.

Vantaggiosamente, il corpo di serraggio 21 presenta una fessura 27 che taglia lateralmente il corpo di serraggio 21 stesso. La fessura 27 mette in comunicazione lateralmente la cavità interna 24 con l’esterno.

La cavità interna 24 presenta una sezione tale da permettere il passaggio di un accessorio filoguidato 41, in particolare di una guaina 42 calzata attorno ad un filo guida 40. La fessura 27 presenta uno spessore tale da permettere il passaggio solo di un filo guida 40. Preferibilmente, lo spessore della fessura 27 è uguale o inferiore al diametro del filo guida 40.

Secondo l’esempio illustrato nelle figure 1 e 2, il corpo di serraggio 21 presenta la forma di un corpo tubolare, in particolare di forma cilindrica o a tronco di cono, e presenta un asse longitudinale Y. La cavità interna 24 è sostanzialmente un foro cilindrico coassiale al corpo di serraggio 21. La fessura 27 taglia radialmente e longitudinalmente il corpo di serraggio 21. In altre parole, la fessura 27 taglia il corpo di serraggio 21, lungo un piano radiale all’asse longitudinale, dalla estremità prossimale 22 alla estremità distale 23 in modo da mettere lateralmente in comunicazione la cavità interna 24 con l’esterno per tutta la lunghezza della cavità interna 24 stessa. Secondo una variante non illustrata il corpo di serraggio 21 presenta una forma differente. Il corpo di serraggio 21 può presentare un elemento di presa, ad esempio un anello, per facilitare la presa del corpo di serraggio 21 stesso da parte di un operatore.

Secondo la variante illustrata nelle figure 3 e 4, la valvola 20 comprende degli elementi di fermo 30 configurati per fissare, in uso, il filo di guida 40 in una posizione predeterminata. Secondo l’esempio illustrato nelle figure 3 e 4, gli elementi di fermo 30 ed il corpo di serraggio 21 sono mobili uno rispetto all’altro da una posizione di apertura O (illustrata nella figura 3), in cui la fessura 27 è aperta lateralmente, ad una posizione di chiusura C (illustrata nella figura 4) in cui la fessura 27 è chiusa lateralmente. Secondo l’esempio illustrato, gli elementi di fermo 30 comprendono una parete 10 curva, con forma sostanzialmente complementare a quella del corpo di serraggio 21, la parete 10 essendo calzata almeno parzialmente attorno al corpo di serraggio 21.

Secondo la variante illustrata nella figura 5, il corpo di serraggio 21 presenta una intercapedine 29 che si estende attorno alla cavità interna 24. Ad esempio, l’intercapedine 29 in sezione è formata da una corona anulare coassiale all’asse longitudinale Y. Secondo l’esempio illustrato, il corpo di serraggio 21 comprende due corpi 21A e 21B concentrici e distanziati tra loro da una intercapedine 29 anulare. In questo caso, il corpo di serraggio 21 presenta due fessure 27A e 27B complanari realizzate nel corpo 21A e, rispettivamente, nel corpo 21B.

Secondo una variante non illustrata la valvola per endoscopio può presentare, analogamente a quanto illustrato in precedenza, una pluralità di intercapedini ed una rispettiva pluralità di fessure.

Secondo la variante illustrata nella figura 6, la valvola 20 comprende, oltre al corpo di serraggio 21, un serbatoio 31 il quale in uso è interposto tra la bocca laterale 7 dell’endoscopio 1 ed il corpo di serraggio 21. In particolare, il serbatoio 31 è un corpo almeno parzialmente cavo presentante una camera di raccolta 32. Il serbatoio 31 presenta una apertura prossimale 33 ed una apertura distale 34 che mettono in comunicazione la camera di raccolta 32 con l’esterno. L’apertura distale 34 è configurata per comunicare, in uso, con l’apertura laterale 8 dell’endoscopio 1. L’apertura prossimale 33 comunica con l’apertura distale 26 del corpo di serraggio 21. Secondo l’esempio illustrato nelle figure 6 e 7 le aperture prossimale e distale 33 e 34 del serbatoio 31 sono sostanzialmente allineate tra loro lungo l’asse longitudinale Y del corpo di serraggio 21. Secondo una variante non illustrata, la disposizione reciproca delle aperture prossimale e distale 33 e 34 del serbatoio 31 può essere differente.

Vantaggiosamente, la camera di raccolta 32 presenta una bocca di collegamento 35 con un sistema di aspirazione A, in modo da creare una depressione all’interno della camera di raccolta 32 stessa e svuotare la camera di raccolta da eventuale materiale m. Vantaggiosamente, la camera di raccolta 32 comprende un bocca di collegamento 36 con un sistema di lavaggio B, in modo da poter essere collegata in uso ad un sistema di alimentazione B di fluidi di lavaggio. La camera di raccolta 32 presenta una bocca di collegamento 37 con un sistema di insufflazione C per soffiare aria all’interno della camera 31. Secondo una variante non illustrata, la camera di raccolta 32 può presentare una unica bocca di collegamento per un sistema aria configurato per aspirare o, selettivamente, insufflare aria dalla/nella camera di raccolta 32.

Secondo l’esempio illustrato nelle figure 6 e 7, il corpo di serraggio 21 presenta un labbro 51 che è configurato per aderire in uso alla guaina 42. Il labbro 51 è coassiale all’asse Y e sporge all’interno dell’apertura 34. Vantaggiosamente, in uso, il labbro 51 aderisce alla guaina 42 impedendo il passaggio di materiale m tra la guaina 42 ed il corpo di serraggio 21.

Secondo l’esempio illustrato nelle figure 6 e 7, la cavità 24 del corpo di serraggio presenta una dimensione tale da creare una camera ausiliaria di raccolta all’interno del corpo di serraggio 21 stesso. In questo modo, eventuale materiale m spinto verso l’apertura prossimale 22 del corpo di serraggio 21 viene raccolta nella cavità 24. Secondo l’esempio illustrato nelle figure 6 e 7, il corpo di serraggio 21 presenta un tappo 52 posto a chiusura della apertura prossimale 25. Il tappo 52 presenta una dimensione tale da aderire, in uso, alla guaina 42. Vantaggiosamente, il tappo 52 impedisce trafilamenti di materiale m attraverso l’apertura prossimale 25 e verso l’operatore. Vantaggiosamente, il tappo 52 è tagliato lateralmente in modo da permettere l’inserimento, in uso, del filo guida 40 all’interno della rispettiva fessura 27.

Secondo la variante illustrata nelle figure 6 e 7, la valvola 20 può comprendere, inoltre, un deviatore 38 di flusso che è configurato per essere inserito in uso all’interno del canale di inserimento 3 dell’endoscopio 1. Vantaggiosamente, il deviatore 38 di flusso è fatto di materiale flessibile, ad esempio gomma che viene inserita in uso all’interno del canale di inserimento 3 attraverso l’apertura laterale 8.

Secondo l’esempio illustrato nelle figure 6 e 7, il deviatore 38 presenta una forma ed una dimensione sostanzialmente analoghi a quelle del canale di inserimento 3. In particolare, il deviatore 38 in questo esempio è un corpo tubolare flessibile calzato, in uso, attorno alla guaina 42. Il deviatore 38 ha una lunghezza sufficiente a chiudere una diramazione 46 di tipo noto che generalmente negli endoscopi 1 mette in comunicazione il canale di inserimento 3 con l’estremità prossimale 4 e, in particolare, con apparecchiature di aspirazione/soffiaggio aria o di lavaggio. Vantaggiosamente, il deviatore 38 è configurato per chiudere la diramazione 46 impedendo che il materiale m scorra verso l’estremità prossimale 4 dell’endoscopio. Inoltre, il deviatore 38 devia il materiale m verso la camera di raccolta 32. Inoltre, nel caso in cui la camera di raccolta 32 sia collegata a sistemi di aspirazione/soffiaggio aria e/o di lavaggio, le stesse funzionalità presenti all’estremità prossimale 4 di un comune endoscopio sono sostituite dalle apparecchiature collegate al canale di inserimento 3 mediante la camera di raccolta 32. Ciò ha un notevole vantaggio rispetto allo stato della tecnica nota, in quanto preferibilmente il serbatoio 31 è monouso, così come la valvola 20 è monouso. In questo modo si garantisce l’igienicità dell’endoscopio al cambio del paziente da trattare.

In uso, un operatore collega la valvola 20 alla bocca laterale 7 dell’endoscopio 1.

A seconda del tipo di valvola 20, se previsto, l’operatore inserisce il deviatore 38 all’interno del canale di inserimento 3.

Se la valvola 20 comprende il serbatoio 31, l’operatore mette in comunicazione l’apertura distale 26 del corpo di serraggio 21 con l’apertura prossimale 33 del serbatoio 31 e mette in comunicazione la apertura distale 34 del serbatoio 31 con l’apertura laterale 8 dell’endoscopio 1.

L’operatore può collegare la valvola 20 sull’endoscopio 1 o sul serbatoio 31 per interferenza o per accoppiamento di forma.

Quindi l’operatore inserisce il filo guida 40 e gli accessori filo guidati 41 all’interno del canale di inserimento 3 dell’endoscopio 1 attraverso la cavità interna 24 del corpo di serraggio 21 e, se presenti, il serbatoio 31 e/o il deviatore 38.

Il filo guida 40 viene spinto attraverso il canale di inserimento 3, fuori dalla apertura distale 5 e lungo un lume del paziente. Quindi l’operatore fissa, in modo noto, il filo guida 40 ad una regione anatomica desiderata.

L’operatore esegue le operazioni endoscopiche mentre l’accessorio filoguidato 41 è inserito all’interno della cavità interna 24.

Per cambiare accessorio l’operatore deve sfilare l’accessorio filoguidato 41 dal filo guida 40. In particolare, l’operatore piega e inserisce il filo guida 40 lateralmente all’interno della fessura 27 fino ad una posizione di serraggio prefissata. Se presente, un elemento di fermo 30 viene attivato in modo da fermare il filo guida 40 lungo la fessura 27 in una posizione predeterminata. Secondo l’esempio illustrato nella figura 4 l’elemento di fermo 30 scorre sul corpo di serraggio 21 per chiudere lateralmente la fessura 27 e schiacciare di conseguenza il filo guida 40.

Vantaggiosamente, la fuoriuscita di materiale m dall’endoscopio 1 viene ridotta, se non del tutto annullata, grazie al fatto che la cavità interna 24 e la fessura 27 laterale presentano dimensioni sostanzialmente uguali a quelli della guaina 42 e, rispettivamente, del filo guida 40. Quindi, grazie alla presenza del corpo di serraggio 21 vengono eliminati eventuali spazi liberi attraverso i quali può trafilare del materiale m al di fuori dell’endoscopio 1.

Inoltre, vantaggiosamente, la fessura 27 impedisce la divaricazione della cavità interna 24 e della apertura prossimale 25. In questo modo è garantita l’adesione, ovvero l’ermeticità, del corpo di serraggio 21 sulla guaina 42 in corrispondenza dell’estremità prossimale 22 del corpo di serraggio 21.

Vantaggiosamente, la presenza degli elementi di fermo 30 permette di rendere più stabile il fissaggio del filo guida 40 ed il suo posizionamento.

Nel caso in cui sia presente il serbatoio 31, vantaggiosamente, eventuali materiali m sospinti verso l’uscita dell’endoscopio 1 attraverso l’apertura laterale 8 vengono raccolti nella camera di raccolta 32. In questo modo si impediscono sia la fuoriuscita di materiale m sia la messa in pressione del corpo di serraggio 21 dovuta dall’accumulo di eventuale materiale m.

Vantaggiosamente, nel caso in cui la camera di raccolta 32 sia collegata ad un sistema di aspirazione A, è possibile creare una depressione all’interno della camera di raccolta 32 in modo da deviare il flusso di qualsiasi materiale m verso la camera di raccolta 32 e, al contempo, svuotare la camera di raccolta 32 stessa in modo da mantenere salubre l’area di lavoro dell’endoscopio 1.

Vantaggiosamente, nel caso in cui la camera di raccolta 32 sia collegata ad un sistema di lavaggio B, è possibile immettere all’interno della camera di raccolta 32 stessa un fluido di lavaggio che permette una pulizia, almeno parziale, del corpo di serraggio 21 e dell’endoscopio 1 prima dell’inserimento di un successivo accessorio filoguidato 41.

Vantaggiosamente, nel caso in cui la camera di raccolta 32 sia collegata ad un sistema di soffiaggio C è possibile soffiare aria all’interno del canale di inserimento 3 attraverso il serbatoio 31 invece che dalla estremità prossimale 4.

Vantaggiosamente, nel caso in cui la valvola 20 presenti un labbro 51, un tappo 52 (e la cavità 24 sia eventualmente di dimensioni maggiori rispetto a quelle della guaina 42) viene garantita una maggiore aderenza del corpo di serraggio 21 sulla guaina 42 riducendo la possibilità di fuoriuscita di materiale m.

Vantaggiosamente, il fatto che la valvola 20 sia monouso garantisce l’igienicità del trattamento medico chirurgico e favorisce una maggiore pulizia dell’endoscopio 1. Inoltre l’igiene del trattamento e dell’endoscopio è ulteriormente garantita e favorita dalla presenza: del serbatoio 31, eventualmente collegato ad un sistema di aspirazione A; e/o del deviatore 38 di flusso. Infatti, nel caso in cui la valvola 20 comprende un deviatore 38, è possibile schermare la diramazione 46 collegata con l’estremità prossimale 4 dell’endoscopio 1 convogliando tutto il materiale m eventualmente sospinto lungo il canale di inserimento 3 verso la camera di raccolta 32 della valvola 20. In questo modo si garantisce una maggiore igiene anche dei componenti interni dell’endoscopio 1. Infatti, nel caso in cui sia presenta il serbatoio 31 collegato a sistemi di aspirazione/soffiaggio aria e di lavaggio è possibile sostituire le apparecchiature collegate all’estremità prossimale dell’endoscopio con quelle collegate al serbatoio 31. In questo modo si impedisce che del materiale m vada a contatto con componenti difficili da igienizzare. Inoltre, il serbatoio 31 può essere monouso e quindi completamente sostituibile.

Claims (10)

1. Valvola per endoscopio, in particolare per il canale bioptico-operativo di un endoscopio, comprendente un corpo di serraggio (21) che presenta un asse longitudinale (Y), una estremità prossimale (22), una estremità distale (23) ed una cavità (24) interna; in cui l’estremità prossimale (22) è rivolta, in uso, verso un operatore; la cavità (24) interna si affaccia all’esterno del corpo di serraggio (21) attraverso una apertura prossimale (25) e, una apertura distale (26) realizzate in corrispondenza della estremità prossimale (22) e, rispettivamente, della estremità distale (23); in cui l’apertura distale (26) comunica, in uso, con una apertura (8) di un endoscopio (1); in cui il corpo di serraggio (21) presenta una fessura (27) che taglia il corpo di serraggio (21) in prossimità della apertura prossimale (25) longitudinalmente e mette lateralmente in comunicazione la cavità (24) interna con l’esterno.

2. Valvola secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo di serraggio (21) è di forma tubolare, in particolare cilindrica o a tronco di cono, e la fessura (27) si estende longitudinalmente dalla estremità prossimale (22)verso la estremità distale (23) per parte o per tutta la lunghezza del corpo di serraggio; in cui la cavità (24) interna presenta una sezione tale da permettere, in uso, il passaggio di una guaina (42) calzata su detto filo guida (40); in cui detta fessura (27) presenta uno spessore uguale o inferiore al diametro di detto filo guida (40).

3. Valvola secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo di serraggio (21) comprende un labbro (51) che è configurato per aderire in uso alla guaina (42); in cui il labbro (51) sporge, in prossimità della apertura distale (26), longitudinalmente verso l’esterno del corpo di serraggio (21).

4. Valvola secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo di serraggio (21) presenta una o più intercapedini (29) coassiali a detta cavità (24) interna e il corpo di serraggio (21) presenta una pluralità di fessure (27A, 27B) complanari.

5. Valvola secondo una delle rivendicazioni precedenti e comprendente mezzi di fermo (30) che sono configurati per bloccare in uso detto filo guida (40) in una determinata posizione di detta fessura (27); in particolare i mezzi di fermo (30) comprendono corpi mobili (31) su detto corpo di serraggio (21).

6. Valvola secondo una delle rivendicazioni precedenti e comprendente un serbatoio (31) in cui detto serbatoio (31) è interposto, in uso, tra detto corpo di serraggio (21) e l’endoscopio (1); in cui il serbatoio (31) presenta una camera di raccolta (32) che è collegata, in uso, a detta apertura (8) dell’endoscopio (1); in cui la cavità (24) interna del corpo di serraggio (21) è collegata a detta apertura (8) dell’endoscopio (1) attraverso detta camera di raccolta (32).

7. Valvola secondo la rivendicazione 6, in cui la camera di raccolta (32) è configurata per essere collegata a mezzi di aspirazione (A) che realizzano, in uso, una depressione all’interno di detta camera di raccolta (32) e/o a mezzi di lavaggio (B) e/o mezzi di soffiaggio (C).

8. Valvola secondo una delle rivendicazioni precedenti e comprendente un deviatore (38) che è configurato per essere inserito, in uso, all’interno di un canale di inserimento (3) dell’endoscopio (1) per deviare verso il corpo di serraggio (21), in particolare all’interno della camera di raccolta (32) di detto serbatoio (31), eventuale materiale (m) aspirato mediante detto endoscopio (1).

9. Valvola secondo la rivendicazione 8, in cui il deviatore (38) è un corpo tubolare che è calzato, in uso, attorno a detta guaina (42); in cui detto deviatore (38) pone in comunicazione, in uso, detto canale di inserimento (3) con detta camera di raccolta (32).

10. Endoscopio comprendente una valvola (20) secondo una delle rivendicazioni precedenti.