IT201800005811A1 - Contenitore monodose per prodotti alimentari - Google Patents

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Description

Descrizione di invenzione industriale
Contenitore monodose per prodotti alimentari
[0001] L’invenzione riguarda un contenitore monodose per prodotti alimentari solidi, o semisolidi, quali, per esempio, gelati, snack, formaggi, eccetera.
[0002] Dallo stato della tecnica sono noti contenitori monodose per prodotti alimentari solidi o semisolidi, realizzati con un materiale plastico termoformabile e costituiti da una coppia di semi-gusci saldati insieme con una saldatura pelabile lungo rispettivi bordi periferici.
[0003] Per saldatura pelabile si intende una saldatura che, pur garantendo una completa adesione dei due bordi periferici tra loro, consenta di separali esercitando una trazione in direzione perpendicolare al piano di saldatura, senza provocare rotture nel contenitore.
[0004] L’apertura di un contenitore avviene quindi separando i due semi-gusci lungo i rispettivi bordi periferici.
[0005] Per poter consentire a un utilizzatore di manipolare il prodotto alimentare che si trova all’interno del contenitore è previsto di dotare il contenitore uno stecchino o bastoncino, inserito nel prodotto alimentare e sporgente da esso, che consente all’utilizzatore di impugnare e manipolare agevolmente il prodotto alimentare, senza sporcarsi le mani, dopo aver rimosso i semi-gusci del contenitore.
[0006] Un tale contenitore è descritto in WO2004/086875, a nome della stessa richiedente della presente domanda.
[0007] Contenitori del tipo sopra descritto presentano l’inconveniente che l’inserimento dello stecchino o bastoncino all’interno del contenitore complica notevolmente la produzione del contenitore, con conseguente aumento dei costi di produzione.
[0008] Inoltre, la presenza dello stecchino o bastoncino complica lo smaltimento dei contenitori usati, perché lo stecchino, o bastoncino, e il corpo del contenitore devono in genere essere smaltiti separatamente.
[0009] Scopo della presente invenzione è di realizzare contenitori monodose per prodotti alimentare solidi o semisolidi, che siano di fabbricazione più semplice ed economica rispetto ai contenitori dello stato della tecnica e rendano più semplice lo smaltimento dei contenitori usati.
[0010] Lo scopo dell’invenzione viene ottenuto con un contenitore secondo la rivendicazione 1.
[0011] Grazie all’invenzione è possibile realizzare un contenitore monodose per prodotti alimentari che non deve essere dotato di uno stecchino o bastoncino per consentire a un utilizzatore di manipolare il prodotto alimentare in esso contenuto.
[0012] Il contenitore secondo l’invenzione è di semplice realizzazione e può essere aperto in modo semplice e agevole, consentendo inoltre a un utilizzatore di maneggiare il prodotto alimentare in esso contenuto senza sporcarsi le mani.
[0013] Infine il contenitore secondo l’invenzione può essere smaltito in modo semplice dopo essere stato utilizzato.
[0014] Alcuni esempi di realizzazione dell’invenzione sono descritti nel seguito, con riferimento ai disegni allegati in cui:
[0015] la Fig. 1 è una vista in pianta di un primo esempio di realizzazione di un contenitore monodose secondo l’invenzione, in configurazione chiusa;
[0016] la Fig. 2 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 1, in configurazione completamente aperta;
[0017] la Fig.3 è la sezione lungo la linea III-III del contenitore di Fig.1;
[0018] le Figure da 4 a 8 illustrano varie fasi dell’apertura del contenitore della Fig.1, in cui, la Fig.4 è una vista in pianta del contenitore di Fig.1 in una prima fase di apertura; la Fig.5 è una vista laterale del contenitore della Fig.4; la Fig.6 è una vista come quella di Fig. 5 in una seconda fase di apertura del contenitore; la Fig. 7 è una vista in pianta del contenitore di Fig.1 al termine dell’apertura e la Fig. 8 è una vista laterale del contenitore della Fig.7;
[0019] La Fig. 9 è una vista in pianta di un secondo esempio di realizzazione di un contenitore monodose secondo l’invenzione, in configurazione chiusa;
[0020] la Fig. 10 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 1, in configurazione completamente aperta;
[0021] la Fig.11 è la sezione lungo la linea XI-XI del contenitore di Fig.9;
[0022] le Figure da 12 a 16 illustrano varie fasi dell’apertura del contenitore della Fig. 9, in cui, la Fig. 12 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 9 in una prima fase di apertura; la Fig. 13 è una vista laterale del contenitore della Fig. 12; la Fig. 14 è una vista come quella di Fig. 13 in una seconda fase di apertura del contenitore; la Fig. 15 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 9 al termine dell’apertura e la Fig. 16 è una vista laterale del contenitore della Fig.15;
[0023] La Fig. 17 è una vista in pianta di un terzo esempio di realizzazione di un contenitore monodose secondo l’invenzione, in configurazione chiusa;
[0024] la Fig. 18 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 17, in configurazione completamente aperta;
[0025] la Fig.19 è la sezione lungo la linea XIX-XIX del contenitore di Fig.17;
[0026] le Figure da 20 a 24 illustrano varie fasi dell’apertura del contenitore della Fig. 17, in cui, la Fig. 20 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 17 in una prima fase di apertura; la Fig. 21 è una vista laterale del contenitore della Fig. 20; la Fig. 22 è una vista come quella di Fig. 21 in una seconda fase di apertura del contenitore; la Fig. 23 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 17 al termine dell’apertura e la Fig. 24 è una vista laterale del contenitore della Fig.23;
[0027] La Fig. 25 è una vista in pianta di un terzo esempio di realizzazione di un contenitore monodose secondo l’invenzione, in configurazione chiusa;
[0028] la Fig. 26 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 25, in configurazione completamente aperta;
[0029] la Fig.27 è la sezione lungo la linea XXVII-XXVII del contenitore di Fig.25;
[0030] le Figure da 28 a 32 illustrano varie fasi dell’apertura del contenitore della Fig. 25, in cui, la Fig. 28 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 25 in una prima fase di apertura; la Fig. 29 è una vista laterale del contenitore della Fig. 28; la Fig. 30 è una vista come quella di Fig. 29 in una seconda fase di apertura del contenitore; la Fig. 31 è una vista in pianta del contenitore di Fig. 25 al termine dell’apertura e la Fig. 32 è una vista laterale del contenitore della Fig.31;
[0031] la Figura 33 illustra in modo molto schematico la realizzazione di un contenitore secondo gli esempi di realizzazione illustrati nelle Figure da 9 a 16 e nelle Figure da 25 a 32;
[0032] la Figura 34 illustra in modo molto schematico la realizzazione di un contenitore secondo gli esempi di realizzazione illustrati nelle Figure da 1 a 8 e nelle Figure da 17 a 24;
[0033] Nelle Figure da 1 a 3 è illustrato un primo esempio di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione. Il contenitore 1 è costituito da un primo semi-guscio 2 e un secondo semi-guscio 3 realizzati ciascuno tramite termo formatura a partire da un foglio di materiale termoformabile per alimenti, come, per esempio polipropilene, acido polilattico, materiali termoplastici biodegradabili. Il primo semi-guscio 2 è dotato di un primo bordo periferico 4 che circonda una prima concavità 6. Analogamente, il secondo semi-guscio 3 è dotato di un secondo bordo periferico 5 che circonda una seconda concavità 7, che può avere forma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti alla forma e alle dimensioni della prima concavità 6.
[0034] Per formare il contenitore 1, il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono uniti insieme saldando tra loro il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5, per esempio tramite termosaldatura o saldatura a ultrasuoni.
[0035] Quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima concavità 6 e la seconda concavità 7 definiscono un cavità 8 interna al contenitore 1 destinata ad alloggiare un prodotto alimentare solido o semisolido come, per esempio, gelato, snack, formaggio, ecc.
[0036] Sul primo bordo periferico 4 sono praticate, da parti opposte rispetto alla prima concavità 6, in una zona intermedia 22 del contenitore 1, una prima incisione 9 e una seconda incisione 10 non passanti, che hanno cioè una profondità inferiore allo spessore del primo bordo periferico 4. La prima incisione non passante 9 e la seconda incisione non passante 10 suddividono il primo bordo periferico 4 in una prima parte 4a e in una seconda parte 4b.
[0037] Analogamente, sul secondo bordo periferico 5 sono praticate, da parti opposte rispetto alla seconda concavità 7, in detta zona intermedia 22, una terza incisione 11 e una quarta incisione 12 non passanti, che hanno cioè una profondità inferiore allo spessore del secondo bordo periferico 5. La terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12 suddividono il secondo bordo periferico 5 in una prima parte 5a e in una seconda parte 5b. La terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12 sono preferibilmente eseguite in posizioni corrispondenti alla prima incisione non passante 9 e alla seconda incisione non passante 10, in modo che, quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima incisione non passante 9 risulti sovrapposta alla terza incisione non passante 11 e la seconda incisione non passante 10 risulti sovrapposta alla quarta incisione non passante 12. E’ tuttavia possibile che la terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12 siano poste in posizioni sfalsate rispetto alla prima incisione non passante 9 e alla seconda incisione non passante 10.
[0038] Sul primo bordo periferico 4, in corrispondenza della prima incisione non passante 9 e della seconda incisione non passante 10, possono essere realizzati un rispettivo primo intaglio 13 e un rispettivo secondo intaglio 14, che si estendono per una porzione della larghezza del primo bordo periferico 4. Il primo intaglio 13 e il secondo intaglio 14 possono essere realizzati con asportazione di materiale, in modo da assumere l’aspetto di una tacca, per esempio a forma di “V”, come si può vedere nella Figura 2. In alternativa, ciascun intaglio 13, 14 può essere realizzato con un’incisione passante, cioè con un incisione che interessa tutto lo spessore del primo bordo periferico 4.
[0039] Analogamente, sul secondo bordo periferico 5, in corrispondenza della terza incisione non passante 11 e della quarta incisione non passante 12, possono essere realizzati un rispettivo terzo intaglio 15 e un rispettivo quarto intaglio 16, che si estendono per una porzione della larghezza del secondo bordo periferico 5. Il terzo intaglio 15 e il quarto intaglio 16 possono essere realizzati con asportazione di materiale, in modo da assumere l’aspetto di una tacca, per esempio a forma di “V”, come si può vedere nella Figura 2. In alternativa, ciascun intaglio 15, 16 può essere realizzato con un’incisione passante, cioè con un incisione che interessa tutto lo spessore del secondo bordo periferico 5.
[0040] La saldatura che unisce tra loro il primo semi-guscio 2 e il secondo semiguscio 3 è del tipo pelabile almeno in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5. La saldatura può essere del tipo pelabile su l’intera estensione del primo bordo periferico 4 e del secondo bordo periferico 5, oppure può essere di tipo pelabile in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5 e di tipo non pelabile in corrispondenza della seconda parte 4b del primo bordo periferico 4 e della seconda parte 5b del secondo bordo periferico 5
[0041] In una zona 17 posta a un’estremità del contenitore 1, il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5 sono solo parzialmente saldati tra loro, cioè sono saldati tra loro solo su una parte della rispettiva larghezza, in modo che un utilizzatore possa aprire il contenitore 1 afferrando il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5 in corrispondenza di detta zona 17 e rompere la saldatura pelabile esercitando una trazione sul primo bordo periferico 4 e sul secondo bordo periferico 5, in modo da separare il primo semi-guscio 2 dal secondo semi-guscio 3 almeno in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5.
[0042] Nelle Figure da 4 a 8 è illustrata l’apertura del contenitore 1.
[0043] In una prima fase, illustrata nelle Figure 4 e 5, un utilizzatore afferra il primo bordo periferico 4 del primo semi-guscio 2 in corrispondenza della zona 17 e, esercitando una trazione verso l’esterno del contenitore 1, provoca la rottura della saldatura pelabile, la separazione della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 dalla prima parte 5a del secondo bordo periferico 5 e una rotazione di una prima parte 2a del primo semi-guscio 2 rispetto a una seconda parte 2b del primo semi-guscio 2, intorno a un primo asse di rotazione A che passa per la prima incisione non passante 9 e la seconda incisione non passante 10.
[0044] Gli intagli 13 e 14, se presenti, facilitano la rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 rispetto alla seconda parte 2b del primo semi-guscio 2.
[0045] In modo analogo , esercitando sul bordo periferico 5 del secondo semi-guscio 3 una trazione verso l’esterno del contenitore 1 si provoca una rotazione di una prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 rispetto a una seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3, intorno a un secondo asse di rotazione che passa per la terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12.
[0046] Gli intagli 15 e 16, se presenti, facilitano la rotazione della prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 rispetto alla seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3.
[0047] La rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 e della prima parte 3b del secondo semi-guscio 3 può continuare fino a portare detta prima parte 2a a sovrapporsi a detta seconda parte 2b del primo semi-guscio 2 e a portare detta prima parte 3a a sovrapporsi a detta seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3, come si può vedere nelle Figure 7 e 8, rendendo accessibile a un utilizzatore il prodotto alimentare contenuto nella cavità 8 del contenitore 1.
[0048] Le seconde parti 2b e 3b del primo semi-guscio 2 e del secondo semi-guscio 3, rispettivamente, eventualmente insieme alle prime parti 2a e 3a, servono all’utilizzatore per impugnare il contenitore 1 aperto mentre mangia il prodotto alimentare in esso contenuto.
[0049] In tal modo, non è necessario dotare il contenitore 1 di uno stecchino o di un bastoncino per consentire all’utilizzatore di impugnare il contenitore aperto. Ciò semplifica la realizzazione del contenitore 1 e riduce i costi di fabbricazione. Inoltre ottimizza lo smaltimento dei contenitori usati, perché non vi è la presenza di un bastoncino o di uno stecchino da smaltire separatamente al contenitore usato.
[0050] Inoltre, l’utilizzatore, esercitando una pressione sulle seconde parti 2b e 3b del primo semi-guscio 2 e del secondo semi-guscio 3, può provocare la fuoriuscita completa del prodotto alimentare dal contenitore 1, in modo da poter usufruire di quella parte di prodotto che è rimasta racchiusa tra dette seconde parti 2b e 3b, dopo l’apertura del contenitore 1.
[0051] Saranno ora descritti, con riferimento alle Figure da 9 a 32 alcuni altri esempi di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione. Le caratteristiche comuni al primo esempio di realizzazione di un contenitore 1 descritto in precedenza e agli altri esempi di realizzazione descritti nel seguito sono indicate nei disegni con gli stessi numeri di riferimento.
[0052] Nelle figure da 9 a 16 è illustrato un secondo esempio di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione.
[0053] Anche in questo esempio di realizzazione, il contenitore 1 è costituito da un primo semi-guscio 2 e un secondo semi-guscio 3 realizzati ciascuno tramite termoformatura a partire da un foglio di materiale termoformabile per alimenti, come, per esempio polipropilene, acido polilattico, materiali plastici biodegradabili. Il primo semiguscio 2 è dotato di un primo bordo periferico 4 che circonda una prima concavità 6. Analogamente, il secondo semi-guscio 3 è dotato di un secondo bordo periferico 5 che circonda una seconda concavità 7, che può avere forma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti alla forma e alle dimensioni della prima concavità 6.
[0054] Per formare il contenitore 1, il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono uniti insieme saldando tra loro il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5, per esempio tramite termosaldatura o saldatura a ultrasuoni.
[0055] Quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima concavità 6 e la seconda concavità 7 definiscono un cavità 8 interna al contenitore 1 destinata ad alloggiare un prodotto alimentare solido o semisolido come, per esempio, gelato, snack, formaggio, ecc.
[0056] Il primo semi-guscio 2 presenta, in una zona intermedia 22 del contenitore 1, una prima incisione non passante 18 che si estende per tutta la larghezza del primo semi-guscio 2. Per incisione non passante si intende un'incisione che ha una profondità inferiore allo spessore del primo semi-guscio 2.
[0057] La prima incisione non passante 18 suddivide il primo semi-guscio 2 in una prima parte 2a e in una seconda parte 2b e il primo bordo periferico 4 in una prima parte 4a e in una seconda parte 4b.
[0058] Il secondo semi-guscio 3 presenta, in detta zona intermedia 22 del contenitore 1, una seconda incisione non passante 19 che si estende per tutta la larghezza del secondo semi-guscio 3. Per incisione non passante si intende un'incisione che ha una profondità inferiore allo spessore del secondo semi-guscio 3.
[0059] La seconda incisione non passante 19 suddivide il secondo semi-guscio 3 in una prima parte 3a e in una seconda parte 3b e il secondo bordo periferico 5 in una prima parte 5a e in una seconda parte 5b.
[0060] La prima incisione non passante 18 e la seconda incisione non passante 19 sono preferibilmente eseguite in posizioni corrispondenti in modo che, quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima incisione non passante 18 e la seconda incisione non passante 19 si trovino su uno stesso piano perpendicolare alla superficie del contenitore 1. E’ tuttavia possibile che la prima incisione non passante 18 e la seconda incisione non passante 19 siano realizzate in posizioni tra loro sfalsate.
[0061] Sul primo bordo periferico 4, in corrispondenza della prima incisione non passante 18, possono essere realizzati un rispettivo primo intaglio 13 e un rispettivo secondo intaglio 14, che si estendono per una porzione della larghezza del primo bordo periferico 4. Il primo intaglio 13 e il secondo intaglio 14 possono essere realizzati con asportazione di materiale, in modo da assumere l’aspetto di una tacca, per esempio a forma di “V”, come si può vedere nella Figura 10. In alternativa, ciascun intaglio 13, 14 può essere realizzato con un’incisione passante, cioè con un incisione che interessa tutto lo spessore del primo bordo periferico 4.
[0062] Analogamente, sul secondo bordo periferico 5, in corrispondenza della seconda incisione non passante 19, possono essere realizzati un rispettivo terzo intaglio 15 e un rispettivo quarto intaglio 16, che si estendono per una porzione della larghezza del secondo bordo periferico 5. Il terzo intaglio 15 e il quarto intaglio 16 possono essere realizzati con asportazione di materiale, in modo da assumere l’aspetto di una tacca, per esempio a forma di “V”, come si può vedere nella Figura 10. In alternativa, ciascun intaglio 15, 16 può essere realizzato con un’incisione passante, cioè con un incisione che interessa tutto lo spessore del secondo bordo periferico 5.
[0063] La saldatura che unisce tra loro il primo semi-guscio 2 e il secondo semiguscio 3 è del tipo pelabile almeno in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5. La saldatura può essere del tipo pelabile sull’intera estensione del primo bordo periferico 4 e del secondo bordo periferico 5, oppure può essere di tipo pelabile in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5 e di tipo non pelabile in corrispondenza della seconda parte 4b del primo bordo periferico 4 e della seconda parte 5b del secondo bordo periferico 5
[0064] In una zona 17 posta a un’estremità del contenitore 1, il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5 sono solo parzialmente saldati tra loro, cioè sono saldati tra loro solo su una parte della rispettiva larghezza, in modo che un utilizzatore possa aprire il contenitore 1 afferrando il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5 in corrispondenza di detta zona 17 e rompere la saldatura pelabile esercitando una trazione sul primo bordo periferico 4 e sul secondo bordo periferico 5, in modo da separare il primo semi-guscio 2 dal secondo semi-guscio 3 almeno in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5.
[0065] Nelle Figure da 12 a 16 è illustrata l’apertura del contenitore 1.
[0066] In una prima fase, illustrata nelle Figure 12 e 13, un utilizzatore afferra il primo bordo periferico 4 del primo semi-guscio 2 in corrispondenza della zona 17 priva di saldatura e, esercitando una trazione verso l’esterno del contenitore 1, provoca la rottura della saldatura pelabile, la separazione della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 dalla prima parte 5a del secondo bordo periferico 5 e una rotazione di una prima parte 2a del primo semi-guscio 2 rispetto a una seconda parte 2b del primo semi-guscio 2, intorno a un primo asse di rotazione A passante per una proiezione della prima incisione non passante 18 su un piano contenente il primo bordo periferico 4.
[0067] Gli intagli 13 e 14, se presenti, facilitano la rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 rispetto alla seconda parte 2b del primo semi-guscio 2.
[0068] In modo analogo, esercitando sul bordo periferico 5 del secondo semi-guscio 3 una trazione verso l’esterno del contenitore 1 si provoca una rotazione di una prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 rispetto a una seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3, intorno a un secondo asse di rotazione passante per una proiezione della seconda incisione non passante 19 su un piano contenente il secondo bordo periferico 5.
[0069] Gli intagli 15 e 16, se presenti, facilitano la rotazione della prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 rispetto alla seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3.
[0070] La rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 e della prima parte 3b del secondo semi-guscio 3 può continuare fino a portare detta prima parte 2a a sovrapporsi a detta seconda parte 2b del primo semi-guscio 2 e a portare detta prima parte 3a a sovrapporsi a detta seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3, come si può vedere nelle Figure 15 e 16, rendendo accessibile a un utilizzatore il prodotto alimentare contenuto nella cavità 8 del contenitore 1.
[0071] Le seconde parti 2b e 3b del primo semi-guscio 2 e del secondo semi-guscio 3, rispettivamente, eventualmente insieme alle prime parti 2a e 3a, servono all’utilizzatore per impugnare il contenitore 1 aperto mentre mangia il prodotto alimentare in esso contenuto.
[0072] In tal modo, non è necessario dotare il contenitore 1 di uno stecchino o di un bastoncino per consentire all’utilizzatore di impugnare il contenitore aperto. Ciò semplifica la realizzazione del contenitore 1 e riduce i costi di fabbricazione. Inoltre ottimizza lo smaltimento dei contenitori usati, perché non vi è la presenza di un bastoncino o di uno stecchino da smaltire separatamente al contenitore usato.
[0073] Inoltre, l’utilizzatore, esercitando una pressione sulle seconde parti 2b e 3b del primo semi-guscio 2 e del secondo semi-guscio 3, può provocare la fuoriuscita completa del prodotto alimentare dal contenitore 1, in modo da poter usufruire di quella parte di prodotto che è rimasta racchiusa tra dette seconde parti 2b e 3b, dopo l’apertura del contenitore 1.
[0074] Nelle Figure da 17 a 24 è illustrato un terzo esempio di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione.
[0075] Anche in questo esempio di realizzazione, il contenitore 1 è costituito da un primo semi-guscio 2 e un secondo semi-guscio 3 realizzati ciascuno tramite termoformatura a partire da un foglio di materiale termoformabile per alimenti, come, per esempio polipropilene, acido polilattico, materiali plastici biodegradabili. Il primo semiguscio 2 è dotato di un primo bordo periferico 4 che circonda una prima concavità 6. Analogamente, il secondo semi-guscio 3 è dotato di un secondo bordo periferico 5 che circonda una seconda concavità 7, che può avere forma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti alla forma e alle dimensioni della prima concavità 6.
[0076] Per formare il contenitore 1, il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono uniti insieme saldando tra loro il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5, per esempio tramite termosaldatura o saldatura a ultrasuoni.
[0077] Quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima concavità 6 e la seconda concavità 7 definiscono un cavità 8 interna al contenitore 1 destinata ad alloggiare un prodotto alimentare solido o semisolido come, per esempio, gelato, snack, formaggio, ecc.
[0078] Il primo semi-guscio 2 presenta, in una zona intermedia 22 del contenitore 1, una prima scanalatura 20 che si estende per tutta la larghezza del primo semi-guscio 2 senza però estendersi sul primo bordo periferico 4.
[0079] La prima scanalatura 20 suddivide il primo semi-guscio 2 in una prima parte 2a e in una seconda parte 2b.
[0080] Analogamente, il secondo semi-guscio 3 presenta, in detta zona intermedia 22 del contenitore 1, una seconda scanalatura 21 che si estende per tutta la larghezza del secondo semi-guscio 3 senza però estendersi sul secondo bordo periferico 5.
[0081] La seconda scanalatura 21 suddivide il secondo semi-guscio 3 in una prima parte 3a e in una seconda parte 3b.
[0082] La prima scanalatura 20 e la seconda scanalatura 21 sono preferibilmente eseguite in posizioni corrispondenti in modo che, quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima scanalatura 20 e la seconda scanalatura 21 si trovino tra loro sovrapposte in una proiezione in pianta del contenitore 1. E’ tuttavia possibile che la prima scanalatura 20 e la seconda scanalatura 21 siano realizzate in posizioni tra loro sfalsate.
[0083] Sul primo bordo periferico 4 sono praticate, da parti opposte rispetto alla prima concavità 6, in detta zona intermedia 22 del contenitore 1, una prima incisione 9 e una seconda incisione 10 non passanti, che hanno cioè una profondità inferiore allo spessore del primo bordo periferico 4. La prima incisione non passante 9 e la seconda incisione non passante 10 suddividono il primo bordo periferico 4 in una prima parte 4a e in una seconda parte 4b.
[0084] Analogamente, sul secondo bordo periferico 5 sono praticate, da parti opposte rispetto alla seconda concavità 7, in detta zona intermedia 22, una terza incisione 11 e una quarta incisione 12 non passanti, che hanno cioè una profondità inferiore allo spessore del secondo bordo periferico 5. La terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12 suddividono il secondo bordo periferico 5 in una prima parte 5a e in una seconda parte 5b. La terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12 sono preferibilmente eseguite in posizioni corrispondenti alla prima incisione non passante 9 e alla seconda incisione non passante 10, in modo che, quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima incisione non passante 9 risulti sovrapposta alla terza incisione non passante 11 e la seconda incisione non passante 10 risulti sovrapposta alla quarta incisione non passante 12. E’ tuttavia possibile che la terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12 siano poste in posizioni sfalsate rispetto alla prima incisione non passante 9 e alla seconda incisione non passante 10.
[0085] Sul primo bordo periferico 4, in corrispondenza della prima incisione non passante 9 e della seconda incisione non passante 10, possono essere realizzati un rispettivo primo intaglio 13 e un rispettivo secondo intaglio 14, che si estendono per una porzione della larghezza del primo bordo periferico 4. Il primo intaglio 13 e il secondo intaglio 14 possono essere realizzati con asportazione di materiale, in modo da assumere l’aspetto di una tacca, per esempio a forma di “V”, come si può vedere nella Figura 18. In alternativa, ciascun intaglio 13, 14 può essere realizzato con un’incisione passante, cioè con un incisione che interessa tutto lo spessore del primo bordo periferico 4. Il primo intaglio 13 e il secondo intaglio 14 suddividono il primo bordo periferico 4 in una prima parte 4a e in una seconda parte 4b.
[0086] Analogamente, sul secondo bordo periferico 5, in corrispondenza della terza incisione non passante 11 e della quarta incisione non passante 12, possono essere realizzati un rispettivo terzo intaglio 15 e un rispettivo quarto intaglio 16, che si estendono per una porzione della larghezza del secondo bordo periferico 5. Il terzo intaglio 15 e il quarto intaglio 16 possono essere realizzati con asportazione di materiale, in modo da assumere l’aspetto di una tacca, per esempio a forma di “V”, come si può vedere nella Figura 18. In alternativa, ciascun intaglio 15, 16 può essere realizzato con un’incisione passante, cioè con un incisione che interessa tutto lo spessore del secondo bordo periferico 5. Il terzo intaglio 15 e il quarto intaglio 16 suddividono il secondo bordo periferico 5 in una prima parte 5a e in una seconda parte 5b.
[0087] La saldatura che unisce tra loro il primo semi-guscio 2 e il secondo semiguscio 3 è del tipo pelabile almeno in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5. La saldatura può essere del tipo pelabile sull’intera estensione del primo bordo periferico 4 e del secondo bordo periferico 5, oppure può essere di tipo pelabile in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5 e di tipo non pelabile in corrispondenza della seconda parte 4b del primo bordo periferico 4 e della seconda parte 5b del secondo bordo periferico 5
[0088] In una zona 17 posta a un’estremità del contenitore 1, il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5 sono saldati solo parzialmente tra loro, cioè sono saldati tra loro solo su una parte della rispettiva larghezza, in modo che un utilizzatore possa aprire il contenitore 1 afferrando il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5 in corrispondenza di detta zona 17 e rompere la saldatura pelabile esercitando una trazione sul primo bordo periferico 4 e sul secondo bordo periferico 5, in modo da separare il primo semi-guscio 2 dal secondo semi-guscio 3 almeno in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5.
[0089] Nelle Figure da 20 a 24 è illustrata l’apertura del contenitore 1.
[0090] In una prima fase, illustrata nelle Figure 20 e 21, un utilizzatore afferra il primo bordo periferico 4 del primo semi-guscio 2 in corrispondenza della zona 17 priva di saldatura e, esercitando una trazione verso l’esterno del contenitore 1, provoca la rottura della saldatura pelabile, la separazione della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 dalla prima parte 5a del secondo bordo periferico 5 e una rotazione di una prima parte 2a del primo semi-guscio 2 rispetto a una seconda parte 2b del primo semi-guscio 2, intorno a un primo asse di rotazione A passante per la prima incisione non passante 9 e per la seconda incisione non passante 10.
[0091] Gli intagli 13 e 14, se presenti, facilitano la rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 rispetto alla seconda parte 2b del primo semi-guscio 2.
[0092] In modo analogo, esercitando sul bordo periferico 5 del secondo semi-guscio 3 una trazione verso l’esterno del contenitore 1 si provoca una rotazione di una prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 rispetto a una seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3, intorno a secondo un asse di rotazione passante per la terza incisione non passante 11 e per la quarta incisione non passante 12.
[0093] Gli intagli 15 e 16, se presenti, facilitano la rotazione della prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 rispetto alla seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3.
[0094] Anche la prima scanalatura 20 e la seconda scanalatura 21 servono per rendere più agevole la rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 e della prima parte 3a del secondo semi-guscio 3.
[0095] La rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 e della prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 può continuare fino a portare detta prima parte 2a a sovrapporsi a detta seconda parte 2b del primo semi-guscio 2 e a portare detta prima parte 3a a sovrapporsi a detta seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3, come si può vedere nelle Figure 23 e 24, rendendo accessibile a un utilizzatore il prodotto alimentare contenuto nella cavità 8 del contenitore 1.
[0096] Le seconde parti 2b e 3b del primo semi-guscio 2 e del secondo semi-guscio 3, rispettivamente, eventualmente insieme alle prime parti 2a e 3a, servono all’utilizzatore per impugnare il contenitore 1 aperto mentre mangia il prodotto alimentare in esso contenuto.
[0097] In tal modo, non è necessario dotare il contenitore 1 di uno stecchino o di un bastoncino per consentire all’utilizzatore di impugnare il contenitore aperto. Ciò semplifica la realizzazione del contenitore 1 e riduce i costi di fabbricazione. Inoltre ottimizza lo smaltimento dei contenitori usati, perché non vi è la presenza di un bastoncino o di uno stecchino da smaltire separatamente al contenitore usato.
[0098] Inoltre, l’utilizzatore, esercitando una pressione sulle seconde parti 2b e 3b del primo semi-guscio 2 e del secondo semi-guscio 3, può provocare la fuoriuscita completa del prodotto alimentare dal contenitore 1, in modo da poter usufruire di quella parte di prodotto che è rimasta racchiusa tra dette seconde parti 2b e 3b, dopo l’apertura del contenitore 1.
[0099] Nelle Figure da 25 a 32 è illustrato un quarto esempio di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione.
[0100] Anche in questo esempio di realizzazione, il contenitore 1 è costituito da un primo semi-guscio 2 e un secondo semi-guscio 3 realizzati ciascuno tramite termoformatura a partire da un foglio di materiale termoformabile per alimenti, come, per esempio polipropilene, acido polilattico, materiali plastici biodegradabili. Il primo semiguscio 2 è dotato di un primo bordo periferico 4 che circonda una prima concavità 6. Analogamente, il secondo semi-guscio 3 è dotato di un secondo bordo periferico 5 che circonda una seconda concavità 7, che può avere forma e dimensioni sostanzialmente corrispondenti alla forma e alle dimensioni della prima concavità 6.
[0101] Per formare il contenitore 1, il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono uniti insieme saldando tra loro il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5, per esempio tramite termosaldatura o saldatura a ultrasuoni.
[0102] Quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima concavità 6 e la seconda concavità 7 definiscono un cavità 8 interna al contenitore 1 destinata ad alloggiare un prodotto alimentare solido o semisolido come, per esempio, gelato, snack, formaggio, ecc.
[0103] Il primo semi-guscio 2 presenta, in una zona intermedia 22 del contenitore 1, una prima incisione non passante 18 che si estende per tutta la larghezza del primo semi-guscio 2. Per incisione non passante si intende un'incisione che ha una profondità inferiore allo spessore del primo semi-guscio 2.
[0104] La prima incisione non passante 18 suddivide il primo semi-guscio 2 in una prima parte 2a e in una seconda parte 2b e il primo bordo periferico 4 in una prima parte 4a e in una seconda parte 4b.
[0105] Il secondo semi-guscio 3 presenta, in detta zona intermedia 22 del contenitore 1, una seconda incisione non passante 19 che si estende per tutta la larghezza del secondo semi-guscio 3. Per incisione non passante si intende un'incisione che ha una profondità inferiore allo spessore del secondo semi-guscio 3.
[0106] La seconda incisione non passante 19 suddivide il secondo semi-guscio 3 in una prima parte 3a e in una seconda parte 3b e il secondo bordo periferico 5 in una prima parte 5a e in una seconda parte 5b.
[0107] La prima incisione non passante 18 e la seconda incisione non passante 19 sono preferibilmente eseguite in posizioni corrispondenti in modo che, quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima incisione non passante 18 e la seconda incisione non passante 19 si trovino su uno stesso piano perpendicolare alla superficie del contenitore 1. E’ tuttavia possibile che la prima incisione non passante 18 e la seconda incisione non passante 19 siano realizzate in posizioni tra loro sfalsate.
[0108] Il primo semi-guscio 2 presenta inoltre in detta zona intermedia 22 del contenitore 1 una prima scanalatura 20 che si estende per tutta la larghezza del primo semi-guscio 2 senza però estendersi sul primo bordo periferico 4. La prima incisione non passante 18 si estende lungo detta prima scanalatura 20.
[0109] Analogamente, il secondo semi-guscio 3 presenta, in detta zona intermedia 22 del contenitore 1, una seconda scanalatura 21 che si estende per tutta la larghezza del secondo semi-guscio 3 senza però estendersi sul secondo bordo periferico 5. La seconda incisione non passante 19 si estende lungo detta seconda scanalatura 21.
[0110] La prima scanalatura 20 e la seconda scanalatura 21 sono preferibilmente eseguite in posizioni corrispondenti in modo che, quando il primo semi-guscio 2 e il secondo semi-guscio 3 vengono saldati tra loro, la prima scanalatura 20 e la seconda scanalatura 21 si trovino tra loro sovrapposte in una proiezione in pianta del contenitore 1. E’ tuttavia possibile che la prima scanalatura 20 e la seconda scanalatura 21 siano realizzate in posizioni tra loro sfalsate.
[0111] Sul primo bordo periferico 4, in corrispondenza della prima incisione non passante 18, possono essere realizzati un rispettivo primo intaglio 13 e un rispettivo secondo intaglio 14, che si estendono per una porzione della larghezza del primo bordo periferico 4. Il primo intaglio 13 e il secondo intaglio 14 possono essere realizzati con asportazione di materiale, in modo da assumere l’aspetto di una tacca, per esempio a forma di “V”, come si può vedere nella Figura 26. In alternativa, ciascun intaglio 13, 14 può essere realizzato con un’incisione passante, cioè con un incisione che interessa tutto lo spessore del primo bordo periferico 4.
[0112] Analogamente, sul secondo bordo periferico 5, in corrispondenza della seconda incisione non passante 19, possono essere realizzati un rispettivo terzo intaglio 15 e un rispettivo quarto intaglio 16, che si estendono per una porzione della larghezza del secondo bordo periferico 5. Il terzo intaglio 15 e il quarto intaglio 16 possono essere realizzati con asportazione di materiale, in modo da assumere l’aspetto di una tacca, per esempio a forma di “V”, come si può vedere nella Figura 26. In alternativa, ciascun intaglio 15, 16 può essere realizzato con un’incisione passante, cioè con un incisione che interessa tutto lo spessore del secondo bordo periferico 5.
[0113] La saldatura che unisce tra loro il primo semi-guscio 2 e il secondo semiguscio 3 è del tipo pelabile almeno in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5. La saldatura può essere del tipo pelabile sull’intera estensione del primo bordo periferico 4 e del secondo bordo periferico 5, oppure può essere di tipo pelabile in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5 e di tipo non pelabile in corrispondenza della seconda parte 4b del primo bordo periferico 4 e della seconda parte 5b del secondo bordo periferico 5
[0114] In una zona 17 posta a un’estremità del contenitore 1, il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5 sono saldati tra loro solo parzialmente, cioè sono saldati tra loro solo su una parte della rispettiva larghezza, in modo che un utilizzatore possa aprire il contenitore 1 afferrando il primo bordo periferico 4 e il secondo bordo periferico 5 in corrispondenza di detta zona 17 e rompere la saldatura pelabile esercitando una trazione sul primo bordo periferico 4 e sul secondo bordo periferico 5, in modo da separare il primo semi-guscio 2 dal secondo semi-guscio 3 almeno in corrispondenza della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 e della prima parte 5a del secondo bordo periferico 5.
[0115] Nelle Figure da 28 a 32 è illustrata l’apertura del contenitore 1.
[0116] In una prima fase, illustrata nelle Figure 28 e 29, un utilizzatore afferra il primo bordo periferico 4 del primo semi-guscio 2 in corrispondenza della zona 17 priva di saldatura e, esercitando una trazione verso l’esterno del contenitore 1, provoca la rottura della saldatura pelabile, la separazione della prima parte 4a del primo bordo periferico 4 dalla prima parte 5a del secondo bordo periferico 5 e una rotazione di una prima parte 2a del primo semi-guscio 2 rispetto a una seconda parte 2b del primo semi-guscio 2, intorno a un primo asse di rotazione A passante per una proiezione della prima incisione non passante 18 su un piano contenente il primo bordo periferico 4.
[0117] Gli intagli 13 e 14, se presenti, facilitano la rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 rispetto alla seconda parte 2b del primo semi-guscio 2.
[0118] In modo analogo , esercitando sul bordo periferico 5 del secondo semi-guscio 3 una trazione verso l’esterno del contenitore 1 si provoca una rotazione di una prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 rispetto a una seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3, intorno a secondo un asse di rotazione passante per una proiezione della seconda incisione non passante 19 su un piano contenente il secondo bordo periferico 5.
[0119] Gli intagli 15 e 16, se presenti, facilitano la rotazione della prima parte 3a del secondo semi-guscio 3 rispetto alla seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3.
[0120] Anche la prima scanalatura 20 e la seconda scanalatura 21 servono per rendere più agevole la rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 e della prima parte 3a del secondo semi-guscio 3.
[0121] La rotazione della prima parte 2a del primo semi-guscio 2 e della prima parte 3b del secondo semi-guscio 3 può continuare fino a portare detta prima parte 2a a sovrapporsi a detta seconda parte 2b del primo semi-guscio 2 e a portare detta prima parte 3a a sovrapporsi a detta seconda parte 3b del secondo semi-guscio 3, come si può vedere nelle Figure 31 e 32, rendendo accessibile a un utilizzatore il prodotto alimentare contenuto nella cavità 8 del contenitore 1.
[0122] Le seconde parti 2b e 3b del primo semi-guscio 2 e del secondo semi-guscio 3, rispettivamente, eventualmente insieme alle prime parti 2a e 3a, servono all’utilizzatore per impugnare il contenitore 1 aperto mentre mangia il prodotto alimentare in esso contenuto.
[0123] In tal modo, non è necessario dotare il contenitore 1 di uno stecchino o di un bastoncino per consentire all’utilizzatore di impugnare il contenitore aperto. Ciò semplifica la realizzazione del contenitore 1 e riduce i costi di fabbricazione. Inoltre ottimizza lo smaltimento dei contenitori usati, perché non vi è la presenza di un bastoncino o di uno stecchino da smaltire separatamente al contenitore usato.
[0124] Inoltre, l’utilizzatore, esercitando una pressione sulle seconde parti 2b e 3b del primo semi-guscio 2 e del secondo semi-guscio 3, può provocare la fuoriuscita completa del prodotto alimentare dal contenitore 1, in modo da poter usufruire di quella parte di prodotto che è rimasta racchiusa tra dette seconde parti 2b e 3b, dopo l’apertura del contenitore 1.
[0125] Nella Figura 33 è illustrata la realizzazione della prima incisione non passante 18 e della seconda incisione non passante 19 che si estendono per tutta la larghezza dei semi-gusci 2 e 3, rispettivamente, nel secondo esempio di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione, illustrato nelle Figure da 9 a 16, e nel quarto esempio di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione, illustrato nelle Figure da 25 a 32.
[0126] Per ottenere la prima incisione non passante 18 e la seconda incisone non passante 19, su un foglio 23 del materiale termoformabile, con il quale dovranno essere realizzati i contenitori 1, viene realizzata un’incisione non passante 24 continua per tutta la lunghezza del foglio 23, prima che il foglio 23 giunga in una stazione di termoformatura dove avviene la formatura dei semi-gusci 2 e 3 dei contenitori 1. L’incisione può essere realizzata con una lama che si estende per tutta la lunghezza del foglio 23. Nella Figura 33 sono indicati con linea a tratti i semi-gusci 2 e 3 nelle posizioni sul foglio 23 nelle quali saranno realizzati tramite termoformatura.
[0127] Il foglio 23 viene posizionato nello stampo di termoformatura in modo che, durante la termoformatura, l’incisione non passante 24 generi la prima incisione non passante 18 del primo semi-guscio 2 e la seconda incisione non passante 19 del secondo semi-guscio 3.
[0128] Nella Figura 34 è illustrata la realizzazione della prima incisione non passante 9 e della seconda incisione non passante 10 sul primo bordo periferico 4 del primo semiguscio 2, della terza incisione non passante 11 e della quarta incisione non passante 12 sul secondo bordo periferico 5 del secondo semi-guscio 3, con riferimento al primo esempio di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione, illustrato nelle Figure da 1 a 8, del terzo esempio di realizzazione di un contenitore 1 secondo l’invenzione, illustrato nelle Figure da 17 a 24.
[0129] Per ottenere la prima incisione non passante 9, la seconda incisone non passante 10, la terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12, su un foglio 23 del materiale termoformabile, con il quale dovranno essere realizzati i contenitori 1, viene realizzata una pluralità di coppie di incisioni non passanti 25, con passo P costante.
[0130] Per passo P costante si intende che la distanza tra una coppia di incisioni non passanti e le coppie di incisioni non passanti ad essa adiacenti è costante.
[0131] Le coppie di incisioni non passanti 25 possono essere realizzate tramite rispettive coppie di lame. Nella Figura 34 sono indicati con linea a tratti i semi-gusci 2 e 3 nelle posizioni sul foglio 23 nelle quali saranno realizzati tramite termoformatura.
[0132] Il foglio 23 viene posizionato nello stampo di formatura in modo che, durante la formatura, le coppie di incisioni non passanti 25 generino la prima incisione non passante 9 e la seconda incisione non passante 10 sul primo bordo periferico 4 del primo semi-guscio 2, e generino inoltre la terza incisione non passante 11 e la quarta incisione non passante 12 sul secondo bordo periferico 5 del secondo semi-guscio 3.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore monodose (1) per un prodotto alimentare solido o semi-solido, ottenuto tramite termoformatura, comprendente un primo semi-guscio (2), dotato di un primo bordo periferico (4) che circonda una prima concavità (6), e un secondo semi-guscio (3) dotato di un secondo bordo periferico (5) che circonda una seconda concavità (7), detta prima concavità (6) e detta seconda concavità (7) definendo una cavità (8) all’interno del contenitore (1) nella quale è contenuto detto prodotto alimentare, detto primo bordo periferico (4) e detto secondo bordo periferico (5), essendo saldati tra loro mediante una saldatura almeno in parte pelabile, in modo che almeno una prima parte (4a) del primo bordo periferico (4) possa essere separata da una prima parte (5a) del secondo bordo periferico (5), caratterizzato dal fatto che il primo semi-guscio (2) è configurato in modo che una prima parte (2a) del primo semi-guscio (2) possa ruotare, intorno a un primo asse di rotazione (A), rispetto a una seconda parte (2b) del primo semi-guscio (2), quando la prima parte (4a) del primo bordo periferico (4) viene separata dalla prima parte (5a) del secondo bordo periferico (5).
  2. 2. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto secondo semiguscio (3) è configurato in modo che una prima parte (3a) del secondo semi-guscio (3) possa ruotare, intorno a un secondo asse di rotazione, rispetto a una seconda parte (3b) del secondo semi-guscio (3), quando la prima parte (4a) del primo bordo periferico (4) viene separata dalla prima parte (5a) del secondo bordo periferico (5).
  3. 3. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui sul primo bordo periferico (4) sono praticate, da parti opposte rispetto alla prima concavità (6), in una zona intermedia (22) del contenitore (1), una prima incisione non passante (9) e una seconda incisione non passante (10), la prima incisione non passante (9) e la seconda incisione non passante (10) suddividendo il primo bordo periferico (4) in detta prima parte (4a) e in detta seconda parte (4b).
  4. 4. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto primo asse di rotazione (A) passa per detta prima incisione non passante (9) e per detta seconda incisione non passante (10).
  5. 5. Contenitore monodose (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui sul secondo bordo periferico (5) sono praticate, da parti opposte rispetto alla seconda concavità (7), in una zona intermedia (22) del contenitore (1), una terza incisione non passante (11) e una quarta incisione non passante (12), la terza incisione non passante (11) e la quarta incisione non passante (12) suddividendo il secondo bordo periferico (5) in detta prima parte (5a) e in detta seconda parte (5b).
  6. 6. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detto secondo asse di rotazione passa per detta terza incisione non passante (11) e per detta quarta incisione non passante (12).
  7. 7. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui il primo semi-guscio (2) presenta, in una zona intermedia (22) del contenitore (1), una prima incisione non passante (18) che si estende per tutta la larghezza del primo semiguscio (2), detta prima incisione non passante (18) suddividendo il primo semiguscio (2) in detta prima parte (2a) e in detta seconda parte (2b) e il primo bordo periferico (4) in detta prima parte (4a) e in detta seconda parte (4b).
  8. 8. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detto primo asse di rotazione (A) passa per una proiezione della prima incisione non passante (18) su un piano contenente il primo bordo periferico (4).
  9. 9. Contenitore monodose (1) secondo le rivendicazione 7, oppure 8, in cui il secondo semi-guscio (3) presenta, in una zona intermedia (22) del contenitore (1), una seconda incisione non passante (19) che si estende per tutta la larghezza del secondo semi-guscio (3), detta seconda incisione non passante (19) suddividendo il secondo semi-guscio (3) in detta prima parte (3a) e in detta seconda parte (3b) e il secondo bordo periferico (5) in detta prima parte (5a) e in detta seconda parte (5b).
  10. 10. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detto secondo asse di rotazione passa per una proiezione della seconda incisione non passante (19) su un piano contenente il secondo bordo periferico (5).
  11. 11. Contenitore monodose (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui il primo semi-guscio (2) presenta, in una zona intermedia (22) del contenitore (1), una prima scanalatura (20) che si estende per tutta la larghezza del primo semi-guscio (2) senza però estendersi sul primo bordo periferico (4), detta prima scanalatura (20) suddividendo il primo semi-guscio (2) in detta prima parte (2a) e in detta seconda parte (2b).
  12. 12. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 11, in cui il secondo semiguscio (3) presenta, in una zona intermedia (22) del contenitore (1), una seconda scanalatura (21) che si estende per tutta la larghezza del secondo semi-guscio (3) senza però estendersi sul secondo bordo periferico (5), detta seconda scanalatura (21) suddividendo il secondo semi-guscio (3) in detta prima parte (3a) e in detta seconda parte (3b).
  13. 13. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 11, oppure 12, quando la rivendicazione 11 dipende dalla rivendicazione 1, oppure 2, in cui il primo semiguscio (2) presenta inoltre una prima incisione non passante (18) che si estende lungo detta prima scanalatura (20) e per l’intera larghezza del primo semi-guscio (2).
  14. 14. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 13, in cui il secondo semiguscio (3) presenta inoltre una seconda incisione non passante (19) che si estende lungo detta seconda scanalatura (21) e per l’intera larghezza del secondo semiguscio (3).
  15. 15. Contenitore monodose (1) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 14, in cui sul primo bordo periferico (4) sono praticati, da parti opposte rispetto alla prima concavità (6), in detta zona intermedia (22) del contenitore (1), un primo intaglio (13) e un secondo intaglio (14) ciascuno dei quali si estende per una porzione della larghezza del primo bordo periferico (4).
  16. 16. Contenitore monodose (1) secondo la rivendicazione 15, in cui sul secondo bordo periferico (5) sono praticati, da parti opposte rispetto alla seconda concavità (7), in detta zona intermedia (22) del contenitore (1), un terzo intaglio (15) e un quarto intaglio (16) ciascuno dei quali si estende per una porzione della larghezza del secondo bordo periferico (5).
  17. 17. Contenitore monodose (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima parte (4a) del rimo bordo periferico (4) e detta prima parte (5a) del secondo bordo periferico (5) sono saldate tra loro tramite una saldatura pelabile, mentre detta seconda parte (4b) del primo bordo periferico (4) e detta seconda parte (5b) del secondo bordo periferico (5) sono saldate tra loro tramite una saldatura non pelabile.
  18. 18. Metodo per realizzare mediante termoformatura un contenitore monodose (1) secondo una delle rivendicazioni da 7 a 10, oppure secondo la rivendicazione 13, oppure secondo la rivendicazione 14, comprendente le seguenti fasi: - praticare in un foglio (23) di materiale termoformabile un’incisione non passante (24) che si estende per tutta la lunghezza del foglio, detto praticare avvenendo prima che il foglio di materiale termoformabile sia inviato a uno stampo di termoformatura nel quale avviene la termoformatura di detto primo semi-guscio (2) e di detto secondo semi-guscio (3); - posizionare detto foglio (23), sul quale è stata praticata detta incisione non passante (24), in detto stampo di termoformatura in modo che, durante la termoformatura, l’incisione non passante (24) generi la prima incisione non passante (18) del primo semi-guscio (2) e la seconda incisione non passante (19) del secondo semi-guscio (3).
  19. 19. Metodo per realizzare mediante termoformatura un contenitore monodose (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, oppure secondo la rivendicazione 11, oppure secondo la rivendicazione 12, comprendente le seguenti fasi: - praticare in un foglio (23) di materiale termoformabile una pluralità di coppie di incisioni non passanti (25), con passo (P) costante, detto praticare avvenendo prima che il foglio di materiale termoformabile sia inviato a uno stampo di termoformatura nel quale avviene la termoformatura di detto primo semi-guscio (2) e di detto secondo semi-guscio (3); - posizionare detto foglio (23), sul quale è stata praticata detta pluralità di coppie di incisioni non passanti (25), in detto stampo di termoformatura in modo che, durante la termoformatura, le coppie di incisioni non passanti (25) generino la prima incisione non passante (9) e la seconda incisione non passante (10) sul primo bordo periferico (4) del primo semi-guscio (2), e generino inoltre la terza incisione non passante (11) e la quarta incisione non passante (12) sul secondo bordo periferico (5) del secondo semi-guscio (3).
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