IT201800005108A1 - Procedimento per la sintesi di nanoparticelle di argento mediante ceppi probiotici cresciuti in alga, nanoparticelle cosi' ottenute e usi relativi - Google Patents

Procedimento per la sintesi di nanoparticelle di argento mediante ceppi probiotici cresciuti in alga, nanoparticelle cosi' ottenute e usi relativi Download PDF

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Description

PROCEDIMENTO PER LA SINTESI DI NANOPARTICELLE DI ARGENTO MEDIANTE CEPPI PROBIOTICI CRESCIUTI IN ALGA, NANOPARTICELLE COSI' OTTENUTE E USI RELATIVI
La presente invenzione si riferisce ad un procedimento per la sintesi biogena di nanoparticelle di argento da parte di ceppi probiotici appartenenti ai generi Lactobacillus sp. e Bifidobacterium sp. cresciuti in alghe unicellulari, alle nanoparticelle di argento ottenute dal processo di fermentazione da sole o in combinazione con i probiotici, e loro usi in campo medico come agenti anti-infiammatori e/o antisettici. La capacità di aggregare ioni argento in nanoparticelle di differenti dimensioni e qualità sembrerebbe essere una caratteristica comune e nota a diversi microrganismi [1].
Infatti, è stato già descritto che nanoparticelle d'argento possono essere sintetizzate da Bacillus spp [2]. In particolare, nanoparticelle di argento possono essere sintetizzate da Bacillus licheniformis (B. licheniformis) a partire da ioni d’argento ([3,4]).
Inoltre, è stato dimostrato che B. subtilis produce nanoparticelle d'argento in terreno liquido acquoso irraggiato con microonde allo scopo di aumentare il tasso di reazione e ridurre l'aggregazione delle nanoparticelle prodotte [5].
Nanoparticelle d'argento di diverse composizioni sono state sintetizzate con successo da Pseudomonas stutzeri AG259 [6].
La sintesi di nanoparticelle d'argento, ottenute riducendo ioni Ag<+ >acquosi ad opera di enzimi notroreductasi, è stata dimostrata in Klebsiella pneumonia, E. coli e Enterobacter cloacae [7].
Nanoparticelle d'argento monodisperse e stabili sono state sintetizzate da Aeromonas sp. SH10 e Corynebacterium sp. SH09 riducendo [Ag(NH3)2]<+ >[8]. Si è ipotizzato che [Ag(NH3)2]<+ >reagisse prima con OH<- >per formare Ag2O, poi fosse metabolizzato indipendentemente e ridotto a nanoparticelle d'argento.
È stato altresì riportato che ceppi di Lactobacillus in presenza di ioni d'argento hanno sintetizzato nanoparticelle a livello intracellulare [9, 10]. Tra i lattobacilli, Lactobacillus acidophilus, casei, fermentum, plantarum, rhamnosus e reuteri sono in grado di sintetizzare nanoparticelle [9, 11,12].
Nanoparticelle d’argento, caratterizzate mediante metodi spettroscopici, sono state sintetizzate utilizzando estratti della radice di Rheum palmatum [13]. La dimensione media delle particelle è risultata essere 121 ± 2 nm con valori di potenziale zeta di -21.6 mv, misurati con il metodo della dispersione della luce dinamica (DLS). Le nanoparticelle sintetizzate hanno mostrato significativa attività antimicrobica, oin particolare contro Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa, con valori di IC90 pari a 15 mcg/ml e 7,5 mcg/ml, rispettivamente.
D'altro canto, la crescita di microrganismi in alga monocellulare è già nota, come riportato nella domanda di brevetto internazionale WO 2006/112364 e nella pubblicazione Talukder N.R. et al [14]. Questo studio a sua volta riporta che gli estratti di alghe unicellulari Hydrolictoyon reticulum e Nannochloropsis salina erano già stati precedentemente descritti quale terreno di crescita di Lactobacillus paracasei [15].
Gli autori della presente invenzione hanno ora messo a punto un procedimento per la sintesi biogena di nanoparticelle di argento a partire da argento ionico utilizzando ceppi probiotici appartenenti ai generi Lactobacillus sp. o Bifidobacterius sp., ove la crescita dei suddetti microrganismi e la sintesi di tali nanoparticelle avvenga utilizzando come terreno di coltura un’alga unicellulare in condizioni di aerobiosi o anaerobiosi, che consente di ottenere nanoparticelle di argento con spiccate proprietà antiinfiammatorie e/o antibatteriche da utilizzarsi da sole o in combinazione con i suddetti ceppi probiotici e alga unicellulare ricca in acidi grassi omega 3.
Ai sensi della presente invenzione i ceppi di Lattobacilli possono essere cresciuti in condizioni di aerobiosi (i probiotici sono fatti crescere in flasca con tappo di cotone, quindi in presenza di ossigeno atmosferico) o di anaerobiosi (i probiotici sono fatti crescere in flasca con tappo sigillato, quindi in assenza di ossigeno) essendo anaerobi facoltativi. Se si utilizza un ceppo di Bifidobacterium spp. la crescita avviene necessariamente in condizioni di anaereobiosi, essendo anaerobi obbligati.
Forma pertanto oggetto della presente invenzione un procedimento per la sintesi di una miscela di nanoparticelle di argento, probiotico e alga unicellulare ricca di acidi grassi omega 3, comprendente le seguenti fasi:
a) inoculo di un ceppo probiotico appartenente al genere Lactobacillus sp. o Bifidobacterium sp. ad una concentrazione compresa tra 10<5 >e 10<7 >CFU/ml in un terreno acquoso comprendente alghe unicellulari ricche in acidi grassi omega-3 e un donatore inorganico di ioni di argento o di oro;
b) coltura a 37°C in condizioni di aerobiosi o di anaerobiosi per 5-6 giorni.
Il procedimento sopra descritto può comprendere una ulteriore fase c) facoltativa di liofilizzazione della miscela ottenuta nella fase b).
Contrariamente ai processi industriali noti di impiego di alghe unicellulari il procedimento della presente invenzione non prevede alcuna fase di estrazione della fase organica o arricchimento della fase lipidica. Le microalghe sono infatti utilizzate nella loro interezza in quanto la componente di zuccheri e proteine è funzionale alla crescita del probiotico, mentre la porzione lipidica viene mantenuta come fonte di acidi grassi polinsaturi omega 3 all'interno del prodotto finale.
L'invenzione ha altresì come oggetto un procedimento per la sintesi di nanoparticelle di argento comprendente le seguenti fasi:
a) inoculo di un ceppo probiotico appartenente al genere Lactobacillus sp. o Bifidobacterium sp. ad una concentrazione compresa tra 10<5 >e 10<7 >CFU/ml in un terreno acquoso comprendente alghe unicellulari ricche in acidi grassi omega-3 e un donatore inorganico di ioni di argento o di oro;
b) coltura a 37°C in condizioni di aerobiosi o di anaerobiosi per 5-6 giorni;
c) purificazione delle nanoparticelle di argento presenti nel terreno di coltura mediante estrazione idroalcolica (preferibilmente con HCl) associata ad ultrasonicazione.
In questo caso attuando la separazione prevista nella fase c) del procedimento secondo l'invenzione è possibile isolare le nanoparticelle di argento, sia dai probiotici, sia dalle alghe, e da ogni altro detrito organico o componente presente nel mezzo di coltura, così da poterle formulare come principio attivo avente proprietà antiinfiammatorie e/o antibatteriche.
Ai sensi della presente invenzione i ceppi di Lattobacilli possono essere cresciuti in condizioni di aerobiosi (i probiotici sono fatti crescere in flasca con tappo di cotone, quindi in presenza di ossigeno atmosferico) o di anaerobiosi (i probiotici sono fatti crescere in flasca con tappo sigillato, quindi in assenza di ossigeno) essendo anaerobi facoltativi. Se si utilizza un ceppo di Bifidobacterium spp. la crescita avviene necessariamente in condizioni di anaereobiosi, essendo anaerobi obbligati.
Secondo una forma preferita di realizzazione dei suddetti processi di fermentazione, dette alghe unicellulari sono presenti nel terreno di coltura ad una concentrazione compresa tra 30-40 g/L.
Le alghe unicellulari utilizzate nel processo della presente invenzione sono microalghe verdi o blu caratterizzate dal fatto di essere ricche di omega 3 e di non avere parete cellulosica. Questo rende possibile il loro impiego in quanto tali senza ricorrere alla fase successiva di omogeneizzazione.
Preferibilmente, dette microalghe verdi o blu ricche di acidi omega 3 appartengono alla specie scelta dal gruppo che consiste in Pavlova sp. (e.g. Pavlova lutheri), Isochrisys sp. (e.g. Isochrysis T-iso), Nannochloropsis sp. (e.g. Nannochloropsis salina, Nannochloropsis gaditana, Nannochloropsis oculata), Porphyridium sp. (e.g. Porphyridium cruentum), Cryptomonas sp., Rhodomonas sp. (e.g. Rhodomonas salina), Tetraselmis sp. (e.g. Tetraselmis suecica). Secondo una forma preferita di realizzazione la microalga appartiene alla specie Nannochloropsis gaditana.
In una forma preferita di realizzazione del procedimento di fermentazione secondo l'invenzione detto donatore inorganico di ioni d'argento è aggiunto al terreno di coltura ad una concentrazione compresa tra 2 e 5 μM.
Ancora preferibilmente, detto donatore inorganico di ioni di argento è nitrato d'argento (AgNO3).
Le specie di Lactobacillus che possono essere vantaggiosamente impiegate per la sintesi di nanoparticelle di argento se cresciuti in un terreno contenente alghe unicellulari sono scelte dal gruppo che consiste in L. reuteri, L. brevis, L. buchneri, L. fermentum (eterofermentativi obbligati) o L. casei, L. curvatus, L. plantarum, L.sakei, L. paracasei (eterofermentativi facoltativi).
Alternativamente, le specie di Bifidobacterium che possono essere vantaggiosamente impiegate per la sintesi di nanoparticelle di argento se cresciuti in un terreno contenente alghe unicellulari sono scelte dal gruppo che consiste in B. lactis e B. brevis.
Costituisce ulteriore oggetto della presente invenzione una miscela ottenibile mediante il procedimento di fermentazione secondo l'invenzione comprendente le nanoparticelle di argento, il ceppo probiotico appartenente al genere Lattobacillus o Bifidobacterium e un'alga unicellulare ricca di acidi grassi omega 3. Secondo un ulteriore aspetto l'invenzione è diretta alle nanoparticelle di argento isolabili dal ceppo probiotico utilizzato per la fermentazione delle alghe unicellulari mediante la fase c) del processo di sintesi di nanoparticelle secondo l'invenzione. Le nanoparticelle così ottenute sono caratterizzate da una dimensione media delle particelle che varia nell'intervallo tra 20 nm e 70 nm, preferibilmente tra 30 nm e 50 nm.
L'invenzione ha altresì come oggetto la miscela a base di nanoparticelle di argento, probiotico e alghe unicellulari ricche in acidi grassi omega 3 o le nanoparticelle di argento ottenute secondo i procedimenti alternativi secondo l'invenzione per l'uso come agente antiinfiammatorio e/o antisettico.
Pertanto, forma altresì oggetto della presente invenzione una composizione nutraceutica comprendente la miscela a base di nanoparticelle di argento, probiotico e alga unicellulare ricca di acidi grassi omega 3 o le nanoparticelle di argento ottenibili mediante i procedimenti alternativi secondo l'invenzione come ingrediente attivo, eventualmente insieme ad uno o più ulteriori adiuvanti e/o eccipienti accettabili da punto di vista nutraceutico per l'uso in campo medico umano o veterinario.
Forma altresì oggetto della presente invenzione una composizione farmaceutica comprendente le nanoparticelle di argento ottenibili mediante il procedimento secondo l'invenzione come ingrediente attivo, eventualmente insieme ad uno o più ulteriori adiuvanti e/o eccipienti accettabili da punto di vista farmaceutico per l'uso in campo medico umano o veterinario. Ad esempio, le composizioni secondo l'invenzione possono essere vantaggiosamente impiegate nel trattamento dei capi di bestiame negli allevamenti intensivi.
La miscela a base di nanoparticelle di argento, ceppo probiotico e alga unicellulare ricca di acidi grassi omega 3 secondo l'invenzione o le nanoparticelle di argento da sole possono essere vantaggiosamente utilizzate in applicazioni terapeutiche come adiuvanti per il trattamento di condizioni infiammatorie acute o croniche, quali ad esempio malattie infiammatorie croniche intestinali (come ad esempio morbo di Crohn e colite ulcerosa); malattie intestinali autoimmuni, come la celiachia o la sindrome del leaky gut; la sindrome dell'intestino irritabile, l'intolleranza al glutine, la sindrome metabolica, la colite; le malattie infiammatorie vaginali, quali ad esempio, vaginosi, vaginiti, candidosi vulvo-vaginale da Candidosi, infezioni da lieviti o funghi, come da Candida; le dermatiti atopiche, scarificazioni e punture di insetto.
Secondo una forma particolarmente preferita di realizzazione della presente invenzione La miscela a base di nanoparticelle di argento, ceppo probiotico e alga unicellulare ricca di acidi grassi omega 3 secondo l'invenzione o le nanoparticelle di argento da sole possono essere impiegate per la prevenzione e la cura di infezioni gastrointestinali, quali ad esempio quelle mediate da Helicobacter pylori.
Preferibilmente, detta composizione nutraceutica o farmaceutica è atta alla somministrazione orale o topica, quale ad esempio la via rettale oppure vaginale.
Forme di somministrazione orale preferite contemplano la formulazione delle suddette composizioni come granulato, liofilizzato, soluzione, sospensione, capsule molli, pillole, compresse, collutorio.
Forme di somministrazione topica, rettale o vaginale preferite contemplano la formulazione delle suddette composizioni come creme, unguenti, lozioni, gel, ovuli, lavande, microclismi, supposte.
Preferibilmente, detta composizione nutraceutica è atta alla somministrazione orale, sotto forma di liofilizzato, granuli, soluzione, sospensione o capsula.
Secondo una forma alternativa di realizzazione le composizioni farmaceutiche e nutraceutiche secondo l'invenzione possono essere impiegate come adiuvante della terapia antibiotica, perché consentono di utilizzare quantità inferiori di antibiotico. In particolare, le infezioni mediate dai microrganismi scelti da gruppo che consiste in Staphylococcus sp., Enterobacter sp., Clostridium sp., Acinetobacter sp., Yersiniasp., Pasturella sp., Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae, Bacillus subtilis, Escherichia coli, Helicobacter pylori, Streptococcus sp., Micrococcus luteus, Chlamydia sp., Mycobacterium sp., Salmonella enterica Typhi; dai lieviti scelti dal gruppo che consiste in Candida albicans, Candida tropicalise, Saccharomyces cerevisiae; dai funghi scelti dal gruppo che consiste in Trichophyton rubrum, Aspergillus sp., Borrelia sp.,
possono giovare dell'utilizzo delle composizioni nutraceutiche o farmaceutiche secondo l'invenzione in cui l’Ag può esercitare la sua azione antimicrobica. La presente invenzione verrà ora descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo una forma preferita di realizzazione con particolare riferimento alle figure allegate, in cui:
- la Figura 1 mostra la distribuzione dei picchi delle nanoparticelle separati per dimensione (nm= nanometri, prodotte da Lactobacillus reuteri in assenza ed in presenza di AgNO3) mediante analisi DLS. Dopo crescita anaerobia di Lactobacillus reuteri in assenza di AGNO3 (linea scura), ed in presenza di AGNO3 (linea chiara). Il picco che compare a 26,21 ± 7,01 nanometri è specifico della condizione con AGNO3.
- la Figura 2 mostra l’analisi delle nanoparticelle mediante microscopia elettronica associata a spettrometria a raggi X. Dopo crescita aerobia (campo superiore) ed anaerobia (campo inferiore) di Lactobacillus reuteri in presenza di AGNO3, i campioni sono stati dializzati e fissati su supporto in alluminio per microscopia elettronica. I puntini chiari rappresentano ioni argento aggregati in nanoparticelle delle dimensioni attese dall’analisi DLS.
- la Figura 3 mostra il dettaglio dello spettro dei campioni rappresentati nella Figura 2 tramite il sistema di Microanalisi a raggi X Bruker Quantax EDS. Dopo crescita aerobia (campo superiore) ed anaerobia (campo inferiore) di Lactobacillus reuteri in presenza di AGNO3, i campioni sono stati dializzati e fissati su supporto in alluminio per microscopia elettronica. Gli elementi descritti nel riquadro rappresentano quelli più abbondanti delle particelle colorate della Figura 2. Mg ed Al sono costituenti del supporto per microscopia elettronica, Carbonio, Ossigeno ed Argento sono i costituenti principali delle nanoparticelle.
- la Figura 4 mostra la curva di crescita del batterio E. coli LF82 da 0 a 24 ore in un terreno commerciale di crescita (linea nera), in Lactobacillus reuteri con alga (linea grigio scuro), in Lactobacillus reuteri con alga in presenza di nanoparticelle d’argento (linea grigio chiaro).
- la Figura 5 mostra la conta delle CFU di E.coli LF82 dopo 24 ore di crescita in terreno con: 1) microalga (colonna 1); 2) microalga Lactobacillus reuteri argento in forma ionica (colonna 2); 3) in microalga Lactobacillus reuteri nanoparticelle d’argento (colonna 3).
- La Figura 6 mostra la percentuale di adesione di E.coli LF82 alle CACO2 dopo 3 ore di contatto in terreno di crescita per cellule eucarioti D-MEM. Il numero di CFU di LF82 da solo è stato posto come 100%. - La Figura 7 mostra la percentuale di invasione di LF82 alle CACO2 dopo 3 ore di contatto in terreno di crescita per cellule eucarioti D-MEM e successivo lavaggio con gentamicina. Il numero di CFU di LF82 da solo è stato posto come 100%.
- La Figura 8 mostra l’analisi di espressione del trascritto dell’interleuchina 8 (IL-8) in CACO2 tramite RT-PCR dopo trattamento con: 1) basale (colonna 1); 2) E.coli LF82 (colonna 2); 3) microalga, Lactobacillus reuteri e nanoparticelle d’argento (colonna 3); 4) E. coli LF82, microalga, Lactobacillus reuteri e nanoparticelle d’argento (colonna 4).
Allo scopo di meglio illustrare l’invenzione vengono ora forniti i seguenti esempi che sono da ritenersi illustrativi e non limitativi della stessa.
ESEMPIO 1: Procedimento per la sintesi di nanoparticelle di argento
Allo scopo di ottenere nanoparticelle di argento, si è proceduto ad un inoculo di lattobacilli o bifidobatteri (da 10<5 >a 10<7 >CFU/ml), disidratati commercialmente disponibili, in terreno acquoso contenente alghe unicellulari, del genere Isochrisys sp. (o Nannochloropsis sp., preferibilmente N. gaditana) ad una concentrazione di 30-40 g/L, cui è stato aggiunto nitrato d'argento (AgNO3) ad una concentrazione compresa tra 2 e 5 μM come donatore inorganico di ioni d'argento.
La coltura è stata protratta per 6 giorni ponendo le beute in armadio termostatato a 37°C, in condizioni di aerobiosi (i ceppi appartenenti al genere Lattobacillus sono anaerobi facoltativi) secondo il seguente protocollo:
Primo giorno:
Preparazione dell’alga Isochrysis sp. o Nannochloropsis gaditana: 3,6 g di alga liofilizzata in 100 ml di soluzione salina.
Secondo giorno:
Preparazione soluzione A: Lactobacillus reuteri: 0.8gr di liofilizzato di Lactobacillus reuteri DSM 17938 (BioGaia, Svezia), 1x10<11 >CFU/ml, viene risospeso in 40 ml di alga in soluzione salina.
Soluzione B: Vengono addizionati 2 microlitri di una soluzione 1 molare AgNO3 per ogni ml di soluzione A, per ottenere una concentrazione finale di 2 mM.
La soluzione B viene lasciata fermentare per 5 giorni a 37°C in incubatore, senza agitazione in condizioni di aerobiosi o anaerobiosi.
Nel caso di utilizzo di ceppi appartenenti al genere Bifidobacterium che sono anaerobi obbligati sono state utilizzate condizioni di anaerobiosi.
E’ stato osservato che la presenza di AgNO3 nel terreno di coltura ha determinato un iniziale rallentamento della crescita dei ceppi probiotici (primo giorno), che però ha poi seguito un andamento paragonabile a quello in assenza di AgNO3.
Al quinto giorno, la curva di crescita, fino ad allora in fase esponenziale, ha subito un rallentamento entrando in una fase di plateau.
Alla fine del processo, e quindi dei 5 giorni di coltura, sono state identificate e caratterizzate le nanoparticelle di argento neosintetizzate nel terreno di coltura mediante un duplice approccio: analisi Dynamic Light Scattering (DLS) e scansione di microscopia elettronica associata alla spettrometria a raggi X (EDS).
L’analisi DLS (cfr. Figura 1) ha mostrato la presenza di un picco specifico nel campione cresciuto in presenza di AgNO3 di 26,21 ± 7,01 nanometri rispetto al campione coltivato senza AgNO3, suggerendo che, anche in queste specifiche condizioni di crescita come precedentemente dimostrato in altre condizioni, i ceppi probiotici siano in grado di neutralizzare gli effetti tossici dello ione argento tramutandolo in nanoparticella. Allo scopo di rendere più certa la presenza di nanoparticelle, le analisi DLS sono state ripetute sottoponendo i campioni a preventivo lavaggio in HCl e sonicazione per dissolvere e disgregare la materia organica e rendere più fruibile la componente inorganica (argento delle nanoparticelle). Questi esperimenti hanno confermato la presenza del picco precedentemente osservato e quindi del nucleo metallico della nanoparticella.
L’analisi mediante microscopia elettronica associata alla spettrometria a raggi X è stata effettuata dopo una ripetuta dialisi dei campioni (allo scopo di eliminare del tutto gli ioni singoli, sia d’argento che altri che avrebbero potuto interferire con la metodica) per rilevare la presenza di argento, non in forma ionica, ma di nanoparticella delle dimensioni osservate dalla DLS. La spettrometria a raggi X ha confermato la presenza di nanoparticelle costituite di argento sia in campioni cresciuti in condizioni anaerobiche che in anaerobiosi (cfr. Figura 2). Attraverso un software di analisi completamente automatico, interrogato in cieco, è stata confermata la presenza di argento in quantità costante nelle nanoparticelle, come il terzo elemento più abbondante dopo carbonio e ossigeno (cfr. Figura 3).
L'esistenza di nanoparticelle d'argento sintetizzate da Lattobacilli o Bifidobatteri che crescono, sia in condizioni aerobiche che anaerobiche, in microalghe verdi o blu è stata osservata per la prima volta utilizzando le migliori tecnologie ad oggi disponibili.
ESEMPIO 2: Studio sulle proprietà antibatteriche e antiinfiammatorie delle composizioni ottenute mediante il procedimento di fermentazione secondo l'invenzione Nel presente studio sono stati effettuati degli esperimenti in vitro per valutare la presenza di un effetto anti-infiammatorio sinergico delle combinazioni ternarie nonché delle proprietà antisettiche delle nanoparticelle di argento ottenute dopo 5 giorni di coltura secondo il procedimento di fermentazione dell'invenzione.
A tal fine è stata utilizzata una linea cellulare (CACO2) stabilizzata di cellule epiteliali intestinali provenienti da adenocarcinoma colonico umano, ormai universalmente accettata come modello in vitro di barriera epiteliale intestinale.
RISULTATI
Gli esperimenti sopra descritti hanno dimostrato che l’esposizione delle cellule alla combinazione ternaria ottenuta con il procedimento di fermentazione descritto ha:
1) inibito la crescita di un ceppo batterico denominato LF82 appartenente al gruppo di Escherichia coli invasivi adesivi (AIEC). E' stato dimostrato che tali batteri possono essere selezionati positivamente nell’intestino infiammato e che sono essi stessi responsabili dell'innescarsi dell'infiammazione.
Per la coltivazione di LF82 è stato usato il seguente protocollo:
Primo giorno: 1 singola colonia da piastra di agar, seminata il giorno precedente, viene inoculata in 5 ml TSB e lasciata crescere tutta la notte a 37°C in incubatore, in blanda agitazione.
Secondo giorno: la coltura batterica viene diluita in terreno di crescita nuovo fino a raggiungere la densità ottica (OD) letta a 600 nm di 0,55.
Soluzione C: 1 ml di tale coltura OD600=0,55 viene centrifugata per 10' a 3500 rpm a 4°C, e poi risospesa in 0,5 ml di soluzione salina.
In particolare, i risultati ottenuti hanno dimostrato, in un saggio di crescita monitorata tramite densitometria ottica a 600 nm, che il ceppo di E. coli LF82 cresce molto meno in un terreno costituito da alga e probiotico (linea rossa) rispetto al terreno standard (linea nera), ma soprattutto (linea verde) quando nel mezzo sono sintetizzate nanoparticelle ad opera dei lattobacilli.
Questa proprietà, illustrata nel grafico riportato in Figura 4 nelle prime 24 ore di crescita, si mantiene ed anzi migliora nei giorni successivi. Nella Figura 5 si dimostra che al termine del processo, l’AIEC LF82 è quasi totalmente neutralizzato e che questo effetto non è dovuto alla sua incapacità di crescere in microalga ma dalla presenza del probiotico e soprattutto delle nanoparticelle da esso sintetizzate. Infatti, esiste una differenza statisticamente significativa sia tra le unità formanti colonie (CFU) di LF82 in terreno algale e terreno algale+probiotico+nanoparticelle (p<0.001), sia tra le CFU in terreno algale+probiotico e terreno algale+probiotico+nanoparticelle (p<0.01);
2) ridotto significativamente la capacità di adesione e di invasione del ceppo di E. coli LF82 ad un monostrato di cellule intestinali umane, CACO2. L’adesione e l’invasione alle cellule della mucosa intestinale è una funzione che nei ceppi pseudo-patogeni AIEC è particolarmente spiccata rispetto al resto del microbiota ed è una condizione propedeutica alla loro attività pro-infiammatoria [16]. I risultati del test di adesione mostrano che, presi singolarmente, i lattobacilli e la microalga hanno la capacità di diminuire il numero di AIEC LF82 che aderiscono alle cellule intestinali umane (cfr. Figura 6, colonne 2 e 3); quando essi vengono pre-fermentati e somministrati insieme, la percentuale di adesione diminuisce ulteriormente (cfr. Figura 6, colonna 4); quando alla miscela pre-fermentata di alga e lattobacilli viene aggiunto argento ionico, la percentuale di adesione è ancora superiore, per le note capacità antibatteriche dell’argento ionico (cfr. Figura 6, colonna 5); se però l’argento viene aggiunto prima del processo di fermentazione e viene quindi convertito in nanoparticelle, tale effetto è massimo e statisticamente rilevante (p<0.05), a dimostrazione che il processo di fermentazione con conseguente produzione di nanoparticelle aumenta l’efficacia di inibizione dell’adesione degli AIEC in maniera sinergica e specifica (cfr. Figura 6, colonna 6). Lo stesso vale per il test in vitro di invasione, infatti esiste una differenza statisticamente significativa tra la percentuale di invasione del ceppo di E.coli LF82 in cellule CACO2 esposte a microalga+lattobacillo+argento ionico e microalga+lattobacillo+nanoparticelle d’argento (p<0.01) (cfr. Figura 7).
3) diminuito i livelli di basali di interleuchina 8 (IL-8) provocati dall’esposizione delle cellule CACO2 al ceppo di E. coli LF82. Da notare che il trattamento con la combinazione Lactobacillus microalga nanoparticelle d’argento in assenza di LF82 non influenza significativamente tale livello di IL-8 (cfr. Figura 8, colonna 3), mentre se effettuato in condizione di esposizione contemporanea ad LF82 ha il potere di ridurre il livello di IL-8 di circa il 25% (cfr. Figura 8, colonna 4).
In conclusione, si dimostra che: i) le microalghe costituiscono un ottimo substrato per la crescita in condizioni aerobiche/anaerobiche di ceppi probiotici appartenenti al genere Lactobacillus sp.; ii) se le alghe contengono una adeguata percentuale di acidi grassi omega 3, la formulazione ha un valore aggiunto come integratore per uso umano; iii) se al mezzo di coltura viene aggiunto argento ionico, i ceppi probiotici in queste condizioni sono in grado di sintetizzare nanoparticelle d’argento; 4) la formulazione ternaria a base di microalghe, Lattobacilli e nanoparticelle d’argento biogeniche ha spiccate proprietà anti-infiammatorie e antisettiche. I medesimi risultati sono stati ottenuti utilizzando un ceppo di Bifidobatteri (dati non mostrati).
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Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la sintesi di una miscela di nanoparticelle di argento, probiotico e alghe unicellulari ricche di acidi grassi omega-3 comprendente le seguenti fasi: a) inoculo di un ceppo probiotico appartenente al genere Lactobacillus sp. o Bifidobacterium sp. ad una concentrazione compresa tra 10<5 >e 10<7 >CFU/ml in un terreno acquoso comprendente alghe unicellulari ricche in acidi grassi omega-3 e un donatore inorganico di ioni di argento o di oro; b) coltura a 37°C in condizioni di aerobiosi o di anaerobiosi per 5-6 giorni.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, che comprende ulteriormente la fase c) di liofilizzazione della miscela ottenuta nella fase b).
  3. 3. Procedimento per la sintesi di nanoparticelle di argento comprendente le seguenti fasi: a) inoculo di un ceppo probiotico appartenente al genere Lactobacillus sp. o Bifidobacterium sp. ad una concentrazione compresa tra 10<5 >e 10<7 >CFU/ml in un terreno acquoso comprendente alghe unicellulari ricche in acidi grassi omega-3 e un donatore inorganico di ioni di argento o di oro; b) coltura a 37°C in condizioni di aerobiosi o di anaerobiosi per 5-6 giorni; c) purificazione delle nanoparticelle di argento presenti nel terreno di coltura.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, in cui la fase di purificazione d) avviene mediante estrazione idroalcolica associata ad ultrasonicazione.
  5. 5. Procedimento secondo ciascuna delle rivendicazioni precedenti, in cui dette alghe unicellulari sono presenti nel terreno di coltura ad una concentrazione compresa tra 30-40 g/L.
  6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 5, in cui dette alghe unicellulari ricche di acidi omega 3 sono microalghe verdi o blu scelte dal gruppo che consiste in Pavlova sp., Isochrisys sp., Nannochloropsis sp., Porphyridium sp., Cryptomonas sp., Rhodomonas sp., e Tetraselmis sp., preferibilmente Nannochloropsis gaditana.
  7. 7. Procedimento secondo ciascuna delle rivendicazioni precedenti, in cui detto donatore inorganico di ioni d'argento è aggiunto al terreno di coltura ad una concentrazione compresa tra 2 e 5 μM.
  8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, in cui il donatore inorganico di ioni di argento è AgNO3.
  9. 9. Procedimento secondo ciascuna delle rivendicazioni precedenti, in cui il ceppo probiotico appartenente al genere Lactobacillus sp. è scelto dal gruppo che consiste in L. reuteri, L. brevis, L. buchneri, L. fermentum o L. casei, L. curvatus, L. plantarum, L. sakei, L. paracasei, preferibilmente L.reuteri.
  10. 10. Procedimento secondo ciascuna delle rivendicazioni precedenti, in cui il ceppo probiotico appartenente al genere Bifidobacterium è scelto dal gruppo che consiste in B. lactis o B. brevis.
  11. 11. Miscela a base di nanoparticelle di argento, probiotico e acidi grassi omega-3 ottenibile mediante il procedimento di fermentazione secondo ciascuna delle rivendicazioni 1-2 e 5-9.
  12. 12. Nanoparticelle di argento ottenibili mediante il procedimento di fermentazione secondo ciascuna delle rivendicazioni 3-9, caratterizzate da una dimensione media delle particelle che varia nell'intervallo tra 20 nm e 70 nm, preferibilmente tra 30 nm e 50 nm.
  13. 13. Miscela secondo la rivendicazione 10 o nanoparticelle di argento secondo la rivendicazione 11, per l'uso in campo medico umano o veterinario come agente antiinfiammatorio e/o antisettico.
  14. 14. Miscela o nanoparticelle di argento secondo la rivendicazione 12, per l'uso per il trattamento di malattie infiammatorie acute o croniche, intestinali o vaginali, scelte dal gruppo che consiste in morbo di Crohn, colite ulcerosa, celiachia, sindrome del leaky gut, sindrome dell'intestino irritabile, intolleranza al glutine, sindrome metabolica, colite, vaginosi, vaginiti, infezioni vaginali da lieviti o funghi, come da Candida, dermatiti, scarificazioni, punture di insetto.
  15. 15. Miscela o nanoparticelle di argento secondo la rivendicazione 12, per l'uso come antisettico nel trattamento di infezioni mediate dai microrganismi scelti da gruppo che consiste in Staphylococcus sp., Enterobacter sp., Clostridium sp., Acinetobacter sp., Yersiniasp., Pasturella sp., Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae, Bacillus subtills, Helicobacter pylori, Escherichia coli, Streptococcus sp., Micrococcus luteus, Chlamydia sp., Mycobacterium sp., Salmonella enterica Typhi, dai lieviti scelti dal gruppo che consiste in Candida albicans, Candida tropicalise, Saccharomyces cerevisiae; dai funghi scelti dal gruppo che consiste in Trichophyton rubrum, Aspergillus sp., Borrelia sp.
  16. 16. Composizione nutraceutica comprendente la miscela secondo la rivendicazione 10 o le nanoparticelle di argento secondo la rivendicazione 11 come ingrediente attivo, eventualmente insieme ad uno o più ulteriori adiuvanti e/o eccipienti accettabili da punto di vista nutraceutico.
  17. 17. Composizione farmaceutica comprendente la miscela secondo la rivendicazione 10 o le nanoparticelle di argento secondo la rivendicazione 11 come ingrediente attivo, eventualmente insieme ad uno o più ulteriori adiuvanti e/o eccipienti accettabili da punto di vista farmaceutico per l'uso in campo medico umano o veterinario.
  18. 18. Composizione nutraceutica secondo la rivendicazione 14 o farmaceutica secondo la rivendicazione 15, che è atta alla somministrazione orale o topica, preferibilmente rettale o vaginale.
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