IT201800004684A1

IT201800004684A1 - Procedimento ed impianto di rivestimento di un profilato metallico e profilato cosi' ottenuto

Info

Publication number: IT201800004684A1
Application number: IT102018000004684A
Authority: IT
Priority date: 2018-04-18
Filing date: 2018-04-18
Publication date: 2019-10-18

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"PROCEDIMENTO ED IMPIANTO DI RIVESTIMENTO DI UN PROFILATO METALLICO E PROFILATO COSI’ OTTENUTO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un procedimento e ad un impianto di rivestimento di un profilato.

In particolare, il rivestimento realizzato in accordo con il presente trovato protegge i profilati da eventuali urti, graffi, strisciature, sporcizia, umidità, corrosione, durante le loro fasi di trasporto, immagazzinamento, esecuzione di lavorazioni, e messa in opera.

In particolare, il rivestimento dei profilati permette di evitare che la superficie di questi ultimi venga danneggiata.

Il rivestimento realizzato, in accordo con il presente trovato, può essere successivamente rimosso dal profilato una volta che quest’ ultimo è posto nella sua condizione d’uso.

STATO DELLA TECNICA

Nell’ambito dei profilati, ad esempio di alluminio, siano essi verniciati, anodizzati, lucidati, spazzolati o grezzi, è noto applicare, successivamente alle operazioni di finitura superficiale, pellicole protettive contro eventuali danneggiamenti cui può essere soggetto il profilato durante l’uso.

La pellicola presenta normalmente, sulla sua superficie di interfaccia con il profilato, un adesivo che permette l’adesione della pellicola stessa al profilato.

Tale adesivo, ad esempio a causa di una non ottimale conservazione, può rimanere aderente al profilato e richiedere l’impiego di solventi, o sostanze particolari per la sua rimozione.

L’applicazione della pellicola sul profilato viene normalmente eseguita mediante l’impiego di rulli pressori che esercitano una pressione sulla pellicola e sul profilato per ottenere la reciproca adesione.

Tale metodologia di applicazione della pellicola, tuttavia, è particolarmente complessa in ragione della particolare conformazione del profilato. In particolare, forme convesse o concave sono di difficile rivestimento.

Inoltre, la metodologia di applicazione di pellicole protettive è soggetta spesso ad interruzioni del processo produttivo, ad esempio per permettere la sostituzione della pellicola protettiva.

Nell’ambito delle vernici sono anche note vernici cosiddette pelabili che vengono applicate su porzioni di supporto per il loro rivestimento e che hanno funzione di mascheramento temporaneo, per permettere ad esempio le successive fasi di verniciatura. Tali vernici pelabili, una volta terminata la loro azione di mascheramento, vengono rimosse per semplice asportazione/rimozione.

Tali vernici pelabili sono a base polimerica ed hanno tempi di essiccazione estremamente elevati, ovvero di almeno o più di 15 minuti.

Ciò rende le vernici pelabili difficilmente applicabili in ambiti in cui è prevista un’elevata produttività, in quanto ciò richiederebbe la presenza di ampie zone di stoccaggio ed essiccazione dei prodotti rivestiti. Tali zone di stoccaggio ed essiccazione, inoltre, devono essere mantenute in condizioni controllate, con conseguenti elevati costi di gestione e manutenzione.

Inoltre, le vernici pelabili tradizionali sono generalmente a base di solventi, i quali rendono la vernice pelabile stessa particolarmente invasiva su profili verniciati o rivestiti. I solventi permettono, infatti, alla vernice pelabile di legarsi chimicamente allo strato di rivestimento evitando la loro successiva rimozione, o in alcuni casi deteriorano completamente lo strato di rivestimento danneggiando il profilato.

Uno scopo del presente trovato è mettere a punto un procedimento di rivestimento di un profilato che permetta di rivestire profilati aventi forme anche complesse, ad esempio, concave o convesse.

È anche scopo del presente trovato mettere a punto un procedimento di rivestimento di un profilato che sia rapido.

E anche scopo del presente trovato mettere a punto un procedimento di rivestimento di un profilato che non richieda elevati spazi operativi e di stoccaggio.

È anche scopo del trovato realizzare un procedimento di rivestimento dei profilati che generi uno strato protettivo temporaneo che non danneggi superficialmente eventuali strati di nobilitazione previsti sul profilato stesso.

Un ulteriore scopo del presente trovato è realizzare un impianto di rivestimento di un profilato aventi costi e dimensioni contenute.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, un procedimento di rivestimento di un profilato metallico, in accordo con il presente trovato, comprende l’alimentazione, con una stazione di alimentazione, di un profilato ad una stazione di rivestimento, la spruzzatura di un materiale di rivestimento contenente lattice per rivestire almeno una superficie del profilato metallico, e l’essiccazione del materiale di rivestimento con un tempo di essiccazione inferiore a 2 minuti.

Tale procedimento permette di proteggere in modo semplice e rapido almeno una superficie di un profilato metallico con un materiale di rivestimento che funge da strato protettivo per i danneggiamenti superficiali.

L’applicazione del materiale di rivestimento mediante spruzzatura permette di rivestire superfici del profilato metallico di forma anche molto complessa e difficilmente proteggibili con le modalità tradizionali sopra individuate.

L’utilizzo di materiale di rivestimento contenente lattice, inoltre, permette di raggiungere tempi di essiccazione estremamente ridotti e tali da permettere un processo di rivestimento direttamente in linea, senza richiedere ampi spazi di stoccaggio temporaneo per l’essiccazione dei profilati.

Inoltre, l’impiego di materiale di rivestimento a base di lattice permette di ottenere un’elevata compatibilità di interfaccia con i profilati realizzati in materiale metallico, evitando l’impiego di apposite sostanze adesive che sarebbero di complessa successiva rimozione.

Forme realizzative del presente trovato si riferiscono altresì ad un impianto di rivestimento di un profilato metallico comprendente una stazione di alimentazione configurata per alimentare il profilato metallico, una stazione di rivestimento provvista di un’unità di spruzzatura configurata per spruzzare su almeno una superficie del profilato un materiale di rivestimento, e un’unità di essiccazione configurata per essiccare il materiale di rivestimento una volta applicato sulla superficie del profilato.

Forme realizzative del trovato si riferiscono anche ad un profilato metallico provvisto di almeno una superficie rivestita con un materiale di rivestimento contenente lattice.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 è una vista prospettica di un impianto di rivestimento di un profilato in accordo con il presente trovato;

la fig. 2 è una vista in sezione di un profilato ottenibile con il procedimento in accordo con il presente trovato, in accordo con una possibile soluzione realizzativa.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE

Un impianto di rivestimento, in accordo con forme di realizzazione del presente trovato, è illustrato schematicamente in fig. 1 ed indicato con il numero di riferimento 10.

In accordo con un aspetto del presente trovato, l’impianto 10 comprende una stazione di alimentazione 11 configurata per alimentare almeno un profilato P, una stazione di rivestimento 12 configurata per rivestire con un materiale di rivestimento R almeno una superficie del profilato P, ed una stazione di evacuazione 13 del profilato P.

Forme realizzative del presente trovato prevedono che il profilato P sia realizzato in materiale metallico, ad esempio scelto in un gruppo comprendente alluminio, acciaio, rame, ottone o simili.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa del presente trovato, la stazione di alimentazione 11, la stazione di rivestimento 12 e la stazione di evacuazione 13 sono poste allineate fra loro, una in sequenza all’altra, lungo un percorso produttivo Z.

In accordo con una possibile realizzazione, l’impianto 10 in accordo con il presente trovato può comprendere una stazione produttiva 14 configurata per eseguire sul profilato P delle operazioni di preparazione. La stazione produttiva 14 può comprendere almeno una fra un’unità di verniciatura, un’unità di anodizzazione, un’unità di spazzolatura, un’unità di lucidatura, un’unità di esecuzione di lavorazioni meccaniche quale pressatura, curvatura, sagomatura, taglio, incisione, o simili.

Tale stazione produttiva 14 può essere posta direttamente a monte della stazione di alimentazione 11, la quale pertanto funge da zona di ricezione dei profilati P per la successiva consegna alla stazione di rivestimento 12.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa del trovato, la stazione di alimentazione 1 1 può comprendere un dispositivo di stazionamento 15 configurato per contenere almeno temporalmente il profilato P, ed un dispositivo di trasferimento 16 configurato per trasferire il profilato P dal dispositivo di stazionamento 15 verso la stazione di rivestimento 12.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, il dispositivo di stazionamento 15 comprende un piano di carico sul quale i profilati P vengono posizionati.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, i profilati P possono essere fomiti alla stazione di alimentazione 11 in modalità manuale, ad esempio posizionando i profilati P direttamente sul dispositivo di stazionamento 15 .

Secondo una possibile soluzione realizzativa, i profilati P sono alimentati alla stazione di alimentazione 11 direttamente dalla stazione produttiva 14, ad esempio per mezzo di opportuni mezzi di azionamento. Secondo una possibile soluzione realizzativa, il dispositivo di stazionamento 15 può essere provvisto di mezzi trasferitori per portare i profilati P nel dispositivo di trasferimento 16.

Il dispositivo di stazionamento 15 definisce un magazzino temporaneo o “buffer” nel quale stoccare temporalmente i profilati P. Ciò permette di compensare le tempistiche produttive della stazione produttiva 14 e della stazione di rivestimento 12, evitando che vi siano condizioni in cui la stazione produttiva 14 non può consegnare i profilati P, o condizioni in cui la stazione di rivestimento 12 non riceve profilati P.

In accordo con una possibile realizzazione, il dispositivo di trasferimento 16 è configurato per singolarizzare i profilati P ed alimentare alla stazione di rivestimento 12 un profilato P alla volta.

Il dispositivo di trasferimento 16 può comprendere una via a rulli. In accordo con una possibile soluzione realizzativa del presente trovato, la stazione di alimentazione 11 può comprendere un dispositivo di introduzione 17 previsto per introdurre il profilato P nella stazione di rivestimento 12.

Tale dispositivo di introduzione 17 può essere provvisto di un meccanismo di centratura auto adattivo configurato per centrare in modo automatico il profilato P nella stazione di rivestimento 12.

In accordo con un aspetto del presente trovato, la stazione di rivestimento 12 comprende un’unità di spruzzatura 18 configurata per spruzzare su almeno una superficie del profilato P un materiale di rivestimento R il quale, una volta essiccato, definisce uno strato protettivo S sul profilato P.

In accordo con un aspetto del presente trovato, l’unità di spruzzatura 18 è configurata per spruzzare il materiale di rivestimento R contenente lattice.

L’utilizzo di lattice risulta estremamente vantaggioso in quanto viene garantita un’ottima sua adesione sulla superficie di interfaccia con il profilato P.

Ciò evita l’impiego di sostanze adesive, come invece richiesto nell’ambito dell’applicazione di pellicole.

L’impiego della spruzzatura, inoltre, permette di ottenere un’omogenea distribuzione del materiale di rivestimento R sul profilato P.

In fig. 2, è illustrata una sezione trasversale di un profilato P ottenibile con il procedimento secondo il presente trovato e provvisto del suddetto strato protettivo S.

Lo strato protettivo S ha la funzione di proteggere la superficie su cui viene applicato da danneggiamenti superficiali quali graffi, abrasioni, urti, o simili.

Lo strato protettivo S, una volta essiccato, è configurato per rimanere completamente aderente alla superficie sulla quale è applicato, e può essere rimosso da essa semplicemente per pelatura, senza richiedere l’impiego di solventi, o azioni meccaniche di raschiatura, spazzolatura o simili.

In accordo con realizzazioni del trovato, il materiale di rivestimento R comprende lattice, più preferibilmente lattice naturale, ancora più preferibilmente lattice naturale vulcanizzato.

Secondo possibili forme realizzative, il materiale di rivestimento R può comprendere acqua, lattice naturale, idrossido di ammonio e acrilati di ammonio e/o copolimeri di acrilonitrile.

Tale composizione del materiale di rivestimento R permette l’ottenimento di tempi di essiccazione estremamente ridotti.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, lo strato di rivestimento S ha uno spessore compreso fra 0,5mm e 2mm, preferibilmente fra 0,8mm e 1,5mm.

Secondo possibili forme realizzative, lo spessore dello strato di rivestimento S sul profilato P può essere regolato mediante regolazione della velocità di avanzamento del profilato P attraverso la stazione di rivestimento 12.

Secondo possibili forme realizzative, il materiale di rivestimento R ha una viscosità compresa fra 6000 cPs e 7000 cPs.

Tale viscosità permette di ottenere un’omogenea distribuzione del materiale di rivestimento R sul profilato P per assicurare anche omogeneità di spessore dello strato di rivestimento S.

In accordo con realizzazioni del trovato, il materiale di rivestimento R ha un tempo di asciugatura inferiore a 2 minuti, preferibilmente inferiore ad 1 minuto.

Inoltre, il materiale di rivestimento R ha un pH compreso fra 10 e 11, permettendo, vantaggiosamente, di non danneggiare eventuali strati di nobilitazione previsti sulle superfìci dei profilati P.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, l’unità di spruzzatura 18 è provvista di almeno un robot sul quale è installata almeno una testa di spruzzatura del materiale di rivestimento R.

Secondo possibili forme realizzative, l’unità di spruzzatura 18 può comprendere un meccanismo di tracciatura previsto per rilevare la presenza dei profili e provvedere all’erogazione controllata del materiale di rivestimento R.

Secondo possibili forme realizzative, l’unità di spruzzatura 18 può comprendere un dispositivo di movimentazione - non illustrato - per ruotare e/o movimentare il profilato P durante la spruzzatura. In questo modo, vantaggiosamente, il materiale di rivestimento R può essere applicato correttamente sul profilato P su ogni sua superficie.

Secondo possibili forme realizzative, l’unità di spruzzatura 18 può comprendere inoltre un dispositivo di aspirazione e/o di ricircolo dell’aria durante la fase di spruzzatura.

Secondo una variante realizzativa, non illustrata, la stazione di rivestimento 12 può essere provvista di mezzi di movimentazione configurati per movimentare i profilati P attraverso l’unità di spruzzatura 18 in forma appesa. Ciò permette di rivestire i profilati P su tutte le sue superfici senza richiedere una loro rotazione.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, la stazione di rivestimento 12 può essere provvista di almeno un’unità di alimentazione 19 del materiale di rivestimento R. Tale unità di alimentazione 19 può comprendere almeno un serbatoio di stoccaggio del materiale di rivestimento R ed un dispositivo di pompaggio previsto per fornire il materiale di rivestimento R ad esempio ad una testa di erogazione.

Secondo possibili soluzioni realizzative, l’unità di spruzzatura 18 può essere dotata di strumenti di misura e controllo previsti per verificare il livello di materiale di rivestimento presente nell’unità di alimentazione 19 e la quantità di materiale di rivestimento R spruzzato.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, la stazione di rivestimento 12 può comprendere un’unità di riscaldamento, posta ad esempio a monte dell’unità di spruzzatura 18 e configurata per riscaldare il profilato P per ottenere una maggiore adesione del materiale di rivestimento R sul profilato P. In accordo con una variante realizzativa, l’unità di riscaldamento della stazione di rivestimento 12 può essere configurata per controllare la temperatura di applicazione del materiale di rivestimento R al fine di controllare in modo opportuno la rapidità di essiccazione di quest’ultimo.

Secondo una possibile soluzione realizzativa, la stazione di rivestimento 12 può comprendere una camera di rivestimento, sostanzialmente chiusa, attraverso la quale i profilati P vengono introdotti per il rivestimento e successivamente evacuati. Secondo una realizzazione del trovato, tale unità di riscaldamento può essere installata nella camera di rivestimento per regolare la temperatura ambiente della camera di rivestimento.

Secondo possibili soluzioni realizzative del presente trovato, la stazione di rivestimento 12 può comprendere un’unità di essiccazione 20 configurata per velocizzare l’essiccazione del materiale di rivestimento R una volta applicato sulla superficie del profilato P.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, l’unità di essiccazione 20 può comprendere almeno uno fra un dispositivo di essiccazione ad induzione, un dispositivo di essiccazione ad infrarossi, un dispositivo di essiccazione ad ultravioletti, un dispositivo di essiccazione a convezione, un dispositivo di essiccazione a flusso d’aria forzato o una possibile combinazione dei precedenti.

Secondo possibili soluzioni realizzative del trovato, l'impianto 10 può comprendere un’unità di erogazione 21 configurato per erogare sul profilato P un materiale ausiliario all’essiccazione del materiale di rivestimento R.

In accordo con realizzazioni del trovato, l’unità di erogazione 21 può essere installato a monte della stazione di rivestimento 12 per depositare e/o erogare sul profilato P un materiale ausiliario.

Tale materiale ausiliario può essere configurato per aumentare l’aderenza dello strato protettivo S al profilato P e/o per aumentare l’azione di successiva essiccazione del materiale di rivestimento R.

In accordo con tali realizzazioni, il materiale ausiliario può essere scelto in un gruppo comprendente un primer, un materiale precursore. Secondo una possibile soluzione realizzativa del presente trovato, l’unità di erogazione 21 (fig. 1) può essere installata a valle della stazione di rivestimento 12, ad esempio subito a valle dell’unità di essiccazione 20, e prevista per erogare sullo strato di materiale di rivestimento R un materiale di essiccazione. A solo titolo esemplificativo, il materiale di essiccazione può comprendere talco che permette di incrementare notevolmente la rapidità di essiccazione.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa, rimpianto 10 comprende un’unità di stampa installata a valle della stazione di rivestimento 12 e configurata per stampare sullo strato protettivo S segni grafici identificativi del profilato P.

In particolare, sullo strato protettivo S possono essere depositati segni grafici inerenti la tipologia di profilato P, le sue dimensioni, il materiale, il produttore, e/o il destinatario.

La stazione di evacuazione 13 può comprendere un piano di carico 22 sul quale i profilati P rivestiti vengono temporaneamente stoccati.

Il piano di carico 22 può essere asservito a dispositivi di confezionamento, non illustrati nelle figure, configurati per confezionare assieme una pluralità di profilati.

Il piano di carico 22 può essere configurato per movimentare i profilati P rivestiti su un trasportatore e permettere un accumulo ed un’eventuale asciugatura a temperatura ambiente.

Il procedimento in accordo con il presente trovato prevede di alimentare, con una stazione di alimentazione 11, un profilato P ad una stazione di rivestimento 12.

L’alimentazione del profilato P può essere eseguita direttamente in linea con una stazione produttiva 14 posta a monte.

In accordo con un aspetto del presente trovato, il procedimento comprende poi il rivestimento di almeno una superficie del profilato metallico P con un materiale di rivestimento R contenente lattice.

Si prevede una successiva essiccazione del materiale di rivestimento R con un tempo di essiccazione è inferiore a 2 minuti.

Tale materiale di rivestimento R, una volta essiccato, definisce una protezione di tale superficie del profilato P contro danneggiamenti superficiali.

In possibili soluzioni realizzative il materiale di rivestimento R viene applicato sul profilato P in condizioni di temperatura e pressione controllate, ad esempio in modalità automatica.

Al termine dell’ essiccazione il profilato P viene evacuato con una stazione di evacuazione 13.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa si prevede che l’alimentazione, la spruzzatura, e l’essiccazione vengano eseguite direttamente lungo un percorso di lavorazione Z, ovvero senza interruzioni di processo.

In accordo con una possibile forma realizzativa del presente trovato, l’essiccazione di materiale di rivestimento R può essere eseguita mediante riscaldamento o mediante lama d’aria.

Secondo possibili soluzioni realizzative del presente trovato, il procedimento può comprendere, prima della spruzzatura, l’applicazione su almeno una superficie del profilato P, di un materiale ausiliario per aumentare l’adesione del materiale di rivestimento e/o per incrementare la velocità di essiccazione di quest’ultimo.

In accordo con una possibile soluzione realizzativa del trovato, il procedimento può comprendere, a seguito della spruzzatura, l’erogazione di un materiale di essiccazione per aumentare l’azione di essiccazione del materiale di rivestimento R.

In accordo con possibili soluzioni realizzative, il procedimento comprende il riscaldamento del profilato P prima della spruzzatura del materiale di rivestimento R. Tale riscaldamento permette di velocizzare l’azione di essiccazione del materiale di rivestimento R.

È chiaro che al procedimento ed all’impianto di rivestimento di un profilato metallico fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.

È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di procedimento ed impianto di rivestimento di un profilato metallico, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Procedimento di rivestimento di un profilato metallico (P) comprendente l’alimentazione, con una stazione di alimentazione (11), di un profilato (P) ad una stazione di rivestimento (12), la spruzzatura di un materiale di rivestimento (R) contenente lattice per rivestire almeno una superfìcie del profilato metallico (P), e l’essiccazione di detto materiale di rivestimento (R) con un tempo di essiccazione inferiore a 2 minuti.
2. Procedimento come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’alimentazione, la spruzzatura e l’essiccazione vengono eseguite direttamente lungo un percorso di lavorazione (Z).
3. Procedimento come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l’essiccazione del materiale di rivestimento (R) viene eseguita mediante riscaldamento o mediante lama d’aria.
4. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni procedenti, caratterizzato dal fatto che comprende, prima della spruzzatura, l’applicazione su almeno una superficie del profilato (P) di un materiale ausiliario per aumentare l’adesione del materiale di rivestimento e/o per incrementare la velocità di essiccazione di quest’ultimo.
5. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende, a seguito della spruzzatura, l’erogazione di un materiale di essiccazione per aumentare l’azione di essiccazione del materiale di rivestimento (R).
6. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale di rivestimento (R), quando essiccato, definisce uno strato di rivestimento (S) avente uno spessore compreso fra 0,5mm e 2mm, preferibilmente fra 0,8mm e 1,5mm.
7. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale di rivestimento (R) comprende acqua, lattice naturale, idrossido di ammonio e acrilati di ammonio e/o copolimeri di acrilonitrile.
8. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende il riscaldamento del profilato (P) prima della spruzzatura del materiale di rivestimento (R).
9. Impianto di rivestimento di un profilato metallico (P) comprendente una stazione di alimentazione (11) configurata per alimentare detto profilato metallico (P), una stazione di rivestimento (12) provvista di un’unità di spruzzatura (18) configurata per spruzzare su almeno una superficie del profilato (P) un materiale di rivestimento (R) contenente lattice, e un’unità di essiccazione (20) configurata per essiccare il materiale di rivestimento (R) una volta applicato sulla superficie del profilato (P).
10. Profilato metallico provvisto di almeno una superfìcie rivestita con un materiale di rivestimento (R) contenente lattice.