IT201800004676A1 - Metodo e sistema per la personalizzazione di una calzatura, in particolare di una calzatura sportiva - Google Patents

Metodo e sistema per la personalizzazione di una calzatura, in particolare di una calzatura sportiva Download PDF

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Description

"Metodo e sistema per la personalizzazione di una calzatura,
in particolare di una calzatura sportiva"
DESCRIZIONE
Settore della Tecnica
La presente invenzione si riferisce ad un metodo e ad un corrispondente sistema per la personalizzazione di una calzatura, cioè per l’adattamento di detta calzatura alla specifica morfologia di un particolare utilizzatore.
Più specificamente, la presente invenzione si riferisce ad un metodo e ad un sistema per la personalizzazione di una calzatura, in particolare una calzatura sportiva, che comprende un elemento realizzato in un materiale termoplastico.
Arte Nota
Secondo tecnica nota, le calzature vengono prodotte in una varietà di taglie, che differiscono per lunghezza e larghezza.
Tuttavia, per ognuna di dette taglie le calzature presentano una lunghezza ed una larghezza standardizzate e non tutti gli utilizzatori che portano la stessa taglia di calzatura hanno piedi che presentano la stessa morfologia.
Ne consegue che, pur essendo della taglia corretta, spesso la calzatura non si adatta alla specifica morfologia del piede dell’utilizzatore.
Tale inconveniente è particolarmente sentito nel settore delle calzature sportive, in quanto i piedi dell’utilizzatore – durante la pratica sportiva – sono soggetti a notevoli sforzi.
Peraltro, nel settore delle calzature sportive, la conformità della calzatura alla specifica morfologia del singolo utilizzatore influenza significativamente non solo il comfort dell’utilizzatore stesso, ma anche le sue prestazioni.
Il suddetto inconveniente si rivela particolarmente limitante nel caso in cui la calzatura sportiva comprenda un elemento sostanzialmente rigido.
Si considerino a titolo di esempio gli scarponi da sci, che in linea generale comprendono un elemento interno o scarpetta interna sostanzialmente morbido ed un elemento esterno o scafo esterno sostanzialmente rigido.
Nel caso degli scarponi da sci la conformità della calzatura alla morfologia del piede del singolo utilizzatore non solo aumenta notevolmente il comfort dell’utilizzatore stesso, ma migliora anche la manovrabilità dello sci, in quanto movimenti anche minimi del piede dell’utilizzatore sono trasmessi efficacemente allo scarpone da sci e da questo allo sci. Analoghi miglioramenti tanto al comfort dell’utilizzatore quanto alle prestazioni sono ottenibili nel caso di altre analoghe calzature sportive comprendenti uno scafo esterno sostanzialmente rigido, quali ad esempio i pattini a rotelle o i pattini da ghiaccio.
È evidente che la realizzazione di singole calzature sportive su misura, se da un lato consentirebbe una efficace personalizzazione delle calzature stesse, d’altro lato comporterebbe ingenti costi di produzione e, conseguentemente, prezzi di mercato molto elevati e non concorrenziali.
Nel passato sono stati pertanto sviluppati metodi e sistemi per la personalizzazione di calzature sportive a partire da una calzatura standard e non personalizzata, e quindi producibile su larga scala.
In particolare, sempre con riferimento all’esempio (non limitativo) degli scarponi da sci, sono noti metodi e sistemi noti che prevedono di modificare la forma e le dimensioni dello scafo esterno in materiale sostanzialmente rigido per adattarlo alla morfologia del piede dell’utilizzatore.
In linea generale, i metodi ed i sistemi di tipo noto prevedono di realizzare lo scafo esterno dello scarpone da sci in materiale termoplastico, cosicché la sua forma e le sue dimensioni possano essere modificate se viene scaldato ad una temperatura superiore ad una soglia data.
Alcuni di detti metodi e sistemi di tipo noto prevedono inoltre che, una volta che lo scafo esterno è stato scaldato, a detto scafo esterno venga applicata una pressione dall’esterno, in modo tale che esso sia premuto contro il piede dell’utilizzatore.
A tale proposito, è possibile citare il brevetto statunitense US 3 613 271, in cui la pressione è applicata manualmente sullo scafo riscaldato, o anche il brevetto statunitense US 3 848 286, in cui lo scarpone da sci è mantenuto sotto vuoto cosicché è la pressione atmosferica dell’ambiente circostante che preme lo scafo contro il piede dell’utilizzatore. Tali metodi e sistemi possono risultare efficaci nel caso in cui il piede dell’utilizzatore sia, almeno localmente, piccolo rispetto allo scafo dello scarpone da sci: in questi casi, la compressione esercitata sullo scafo porta lo scafo stesso ad adattarsi alla morfologia del piede dell’utilizzatore, eliminando in tal modo gli spazi vuoti fra il piede dell’utilizzatore e lo scarpone da sci, che potrebbero essere causa di scarso comfort e peggiori prestazioni sportive.
È tuttavia evidente che i metodi ed i sistemi sopra descritti non sono applicabili nel caso in cui il piede dell’utilizzatore sia, almeno localmente, grande rispetto allo scafo dello scarpone da sci, come nel caso di utilizzatori che presentano malleoli molto sporgenti oppure che presentano una pianta del piede molto larga, in particolare all’altezza del metatarso.
La domanda di brevetto EP 3072 411 a nome della stessa Richiedente descrive un metodo ed un sistema per la personalizzazione di una calzatura sportiva, in particolare di uno scarpone da sci, che possano essere efficacemente applicati in quei casi in cui il piede dell’utilizzatore è – almeno localmente – grande rispetto allo scafo dello scarpone da sci. A tale scopo, il metodo ed il sistema descritti in EP 3072 411 prevedono di riscaldare lo scafo esterno in materiale termoplastico dello scarpone da sci fino a portare la sua temperatura al di sopra di una soglia prefissata e di applicare localmente a detto scafo esterno in materiale termoplastico dall’esterno della calzatura una forza di trazione rivolta verso l’esterno della calzatura. In tal modo è possibile deformare localmente lo scafo esterno in materiale termoplastico dello scarpone da sci in modo tale da aumentare localmente il volume interno alla calzatura stessa, così da accogliere in maniera confortevole parti particolarmente prominenti del piede dell’utilizzatore.
Tuttavia, nessuno dei metodi e dei sistemi sopra descritti si presta alla personalizzazione di una calzatura, in particolare di una calzatura sportiva comprendente un elemento in materiale sostanzialmente rigido, nel caso in cui il piede dell’utilizzatore sia in alcuni punti più piccolo rispetto a detto elemento in materiale sostanzialmente rigido ed in altri punti più grande rispetto a detto elemento in materiale sostanzialmente rigido.
In questo caso, sarebbe necessario applicare una combinazione di diversi metodi e sistemi noti, ma questo risulterebbe costoso e richiederebbe un tempo eccessivo.
Inoltre, occorre notare che i metodi e i sistemi noti prevedono di partire da una calzatura sportiva – ed in particolare da un elemento in materiale sostanzialmente rigido di detta calzatura sportiva – che approssima al meglio la forma e le dimensioni del piede dell’utilizzatore e di realizzare aggiustamenti di piccola entità per meglio adattare detto elemento in materiale sostanzialmente rigido al piede dell’utilizzatore.
È stato empiricamente riscontrato che i materiali termoplastici utilizzati per la realizzazione di calzature sportive mantengono una sorta di memoria di forma per cui, dopo che sono stati adattati alla morfologia del piede dell’utilizzatore, presentano una certa tendenza a ritornare alla forma ed alle dimensioni originali. Nel caso di aggiustamenti di piccola entità, come nel caso dei metodi e dei sistemi noti, tale tendenza a ritornare alla forma ed alle dimensioni originali rischia di vanificare, almeno parzialmente, il processo di personalizzazione.
Scopo principale della presente invenzione è quello di superare le limitazioni della tecnica nota, fornendo un metodo ed un sistema alternativi per la personalizzazione di calzature, in particolare di calzature sportive, più in particolare di calzature sportive comprendenti un elemento in materiale sostanzialmente rigido.
Più in dettaglio, scopo principale della presente invenzione è quello di fornire un metodo ed un sistema per la personalizzazione di una calzatura, in particolare di una calzatura sportiva, più in particolare di una calzatura sportiva comprendente un elemento in materiale sostanzialmente rigido, che possano essere efficacemente applicati in quei casi in cui il piede dell’utilizzatore è in alcuni punti piccolo rispetto alla calzatura di partenza ed in altri punti grande rispetto alla calzatura di partenza.
Altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo ed un sistema per la personalizzazione di una calzatura, in particolare di una calzatura sportiva, più in particolare di una calzatura sportiva comprendente un elemento in materiale sostanzialmente rigido, che consentano di garantire che la calzatura sportiva, ed in particolare il suo elemento in materiale sostanzialmente rigido mantengano correttamente la forma e le dimensioni desiderate.
Questi ed altri scopi sono raggiunti mediante il metodo ed il sistema come rivendicati nelle unite rivendicazioni.
Esposizione sintetica dell’Invenzione
Nelle sue linee più generali, il metodo secondo l’invenzione comprende le fasi di:
- predisporre una calzatura comprendente almeno un elemento realizzato in materiale sostanzialmente rigido, in cui detto materiale sostanzialmente rigido è un materiale termoplastico;
- riscaldare tale elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido fino a portare la sua temperatura al di sopra di una soglia prefissata;
- precomprimere detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido applicando ad esso una forza di compressione in modo da deformarlo e da ridurre in modo sostanziale il volume interno di detto elemento rispetto al volume interno iniziale;
- inserire il piede dell’utilizzatore (o una forma che ne riproduca fedelmente forma e dimensioni) all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido così deformato mentre la temperatura di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido è al di sopra di detta soglia prefissata;
- mentre il piede dell’utilizzatore è mantenuto all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, lascar raffreddare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido fino al di sotto di detta soglia prefissata.
Preferibilmente, detta soglia prefissata è uguale o superiore alla temperatura di rammollimento di detto materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
In una forma di realizzazione preferita, il metodo secondo l’invenzione prevede che in detta fase di precompressione detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido sia deformato in modo da ridurre il suo volume interno di almeno il 20% rispetto al volume interno iniziale, preferibilmente di almeno il 30% rispetto al volume interno iniziale, ancora più preferibilmente di almeno il 50% rispetto al volume interno iniziale. In una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, la calzatura sportiva comprende inoltre un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido, atto ad essere inserito all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido ed interposto, in uso, fra il piede dell’utilizzatore ed il metodo secondo l’invenzione prevede le fasi di:
- riscaldare tale elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido fino a portare la sua temperatura al di sopra di una seconda soglia prefissata;
- prima della fase di inserire il piede dell’utilizzatore (o una forma che ne riproduca fedelmente forma e dimensioni) nell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, inserire detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
Preferibilmente, detta seconda soglia prefissata è uguale o superiore alla temperatura di rammollimento di detto materiale termoplastico sostanzialmente morbido.
L’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido può essere inserito all’interno dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido o prima della fase di precompressione di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido o anche, in alternativa, dopo detta fase di precompressione di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
Corrispondentemente, il sistema secondo l’invenzione comprende:
- mezzi di riscaldamento, atti a riscaldare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido di detta calzatura fino a portare la sua temperatura al di sopra di detta soglia prefissata e, se presente, detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido di detta calzatura fino a portare la sua temperatura al di sopra di detta seconda soglia prefissata;
- mezzi di precompressione, atti ad applicare a detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido di detta calzatura e, se presente, a detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido di detta calzatura una forza di compressione in grado di deformarlo/i e ridurre in modo sostanziale il suo/loro volume interno rispetto al suo/loro volume interno iniziale.
In una forma di realizzazione dell’invenzione, detti mezzi di precompressione comprendono una pressa.
Detta pressa è atta ad agire sui fianchi opposti – mediale e laterale – di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido per avvicinare detti fianchi opposti l’uno all’altro.
In una forma di realizzazione alternativa dell’invenzione detti mezzi di precompressione comprendono una sacca gonfiabile.
Detta sacca gonfiabile è atta ad essere calzata su detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido e ad essere gonfiata per esercitare una pressione su detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
Si precisa che nel presente contesto con “volume interno” della calzatura si intende lo spazio all’interno della calzatura destinato ad accogliere il piede dell’utilizzatore.
Si precisa inoltre che nel presente contesto con “materiale termoplastico” si intende un materiale a base polimerica che, se riscaldato ad una temperatura sufficiente, può essere portato ad uno stato viscoso nel quale può essere formato. In particolare, nel presente contesto, con “materiale termoplastico” si intendono compresi sia polimeri termoplastici sia materiali compositi in cui i polimeri termoplastici sono miscelati o caricati con additivi, quali ad esempio materiali compositi in cui i polimeri termoplastici sono rinforzati con fibre.
Grazie al metodo ed al sistema secondo l’invenzione è possibile personalizzare calzature sportive in cui l’elemento in materiale sostanzialmente rigido è localmente più grande ma anche, allo stesso tempo, localmente più piccolo rispetto al piede dell’utilizzatore.
Vantaggiosamente, è stato riscontrato che, grazie alla deformazione sostanziale cui è sottoposto l’elemento in materiale sostanzialmente rigido durante la fase di precompressione ed al fatto che al termine di detta fase di precompressione il volume interno di detto elemento in materiale sostanzialmente rigido è significativamente inferiore al volume del piede dell’utilizzatore, eventuali tendenze del materiale termoplastico a recuperare la forma e le dimensioni iniziali sono pienamente compensate e detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido – una volta raffreddato – mantiene correttamente la forma e le dimensioni adattate alla specifica morfologia del piede dell’utilizzatore.
Descrizione Sintetica delle Figure
Forme preferite di realizzazione, date a titolo di esempio non limitativo, saranno descritte nel seguito con riferimento ai disegni allegati in cui:
- Figura 1 è uno schema a blocchi che illustra le principali fasi del metodo della presente invenzione, secondo una prima forma di realizzazione preferita;
- Figura 2 è uno schema a blocchi che illustra le principali fasi del metodo della presente invenzione, secondo una seconda forma di realizzazione preferita.
Descrizione Dettagliata di Forme Preferite di Realizzazione dell’Invenzione
Le forme preferite di realizzazione dell’invenzione di seguito descritte in dettaglio fanno riferimento all’applicazione dell’invenzione ad uno scarpone da sci.
Tali forme di realizzazione non devono essere intese in alcun modo in senso limitativo della portata dell’invenzione e l’invenzione potrà essere applicata a qualunque calzatura comprendente almeno un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido in cui si consideri necessario o opportuno personalizzare la conformazione della calzatura stessa alla specifica morfologia del singolo utilizzatore.
Con riferimento inizialmente alla Figura 1, sono schematicamente illustrate le principali fasi del metodo secondo l’invenzione.
In modo di per sé noto, il metodo secondo l’invenzione comprende una prima fase (100) che consiste nel predisporre una calzatura – in particolare una calzatura sportiva – comprendente almeno un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, quale ad esempio uno scarpone da sci comprendente uno scafo esterno in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, ed una seconda fase (200) che consiste nel riscaldare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido fino a portarlo ad una temperatura superiore ad una soglia prefissata.
Sarà evidente all’esperto del settore che detta soglia di temperatura sarà scelta sufficientemente alta affinché il materiale termoplastico sostanzialmente rigido possa essere formato. In particolare essa sarà sostanzialmente uguale o superiore alla temperatura di rammollimento di detto materiale termoplastico sostanzialmente rigido. Preferibilmente, secondo l’invenzione, tutto detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido è riscaldato fino a portarlo ad una temperatura superiore a detta soglia prefissata.
Detta fase di riscaldamento può essere ad esempio realizzata – in un sistema che implementa il metodo secondo l’invenzione – utilizzando un forno.
Secondo l’invenzione, il metodo comprende poi una terza fase (300) che consiste nel precomprimere detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido mentre la sua temperatura resta al di sopra di detta soglia prefissata, applicando ad esso una forza di compressione sufficiente a deformarlo e a ridurre il modo sostanziale il volume interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido rispetto al suo valore iniziale.
Ad esempio, in detta fase di precompressione, una forza di compressione è applicata ai fianchi esterni – mediale e laterale – di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido per avvicinarli l’uno all’altro.
Preferibilmente, in detta fase di precompressione, la forza di compressione è applicata alla porzione di tomaia di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, mentre non interessa la porzione di suola di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
Tale accorgimento è particolarmente importante nel caso di calzature sportive in cui la suola della calzatura deve rispettare misure standardizzate e non può quindi subire deformazioni; è il caso ad esempio degli scarponi da sci, in cui la suola dello scarpone da sci deve impegnarsi con attacchi per sci di dimensioni standardizzate.
Detta fase di precompressione può essere ad esempio realizzata – in una forma di realizzazione di un sistema che implementa il metodo secondo l’invenzione – utilizzando una pressa.
In una forma di realizzazione alternativa di un sistema che implementa il metodo secondo l’invenzione, detta fase di precompressione può essere realizzata utilizzando una sacca gonfiabile che è calzata su detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido ed è gonfiata per esercitare una pressione su detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
Al fine di precomprimere unicamente la porzione di tomaia di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, lasciando inalterata la porzione di suola di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, detta sacca gonfiabile ha preferibilmente una forma anulare, così da poter essere calzata attorno alla porzione di tomaia di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido e da esercitare una pressione unicamente su di essa.
Sempre al fine di lasciare inalterata la pozione di suola dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, prima della fase di precompressione detta porzione di suola di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido può essere fissata ad una piastra rigida ed indeformabile, in particolare in corrispondenza delle estremità anteriore e posteriore di detta suola.
Grazie alla presenza di detta piastra rigida ed indeformabile, la suola – con particolare riferimento alle sue estremità anteriore e posteriore – non viene deformata nella fase di precompressione.
Come sopra anticipato, tale accorgimento è importante nel caso, ad esempio, degli scarponi da sci, in cui le estremità anteriore e posteriore della suola dello scarpone da sci devono impegnarsi con attacchi per sci di dimensioni standardizzate
Durante detta fase di precompressione detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido è deformato in modo da ridurre il suo volume interno di almeno il 20% rispetto al volume interno iniziale, preferibilmente di almeno il 30% rispetto al volume interno iniziale, ancora più preferibilmente di almeno il 50% rispetto al volume interno iniziale.
Il metodo secondo l’invenzione comprende poi una quarta fase (400) che consiste nel modellare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido per personalizzarlo al piede dell’utilizzatore inserendo il piede dell’utilizzatore o una forma che ne riproduca fedelmente forma e dimensioni all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido così precompresso e deformato.
Grazie al fatto che al termine della fase di precompressione il volume interno dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido è significativamente inferiore al volume del piede dell’utilizzatore, quando il piede dell’utilizzatore (o la forma che ne riproduce fedelmente forma e dimensioni) è inserito al suo interno, esso preme contro la parete interna di detto dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido lungo tutta la sua superficie, e non solo localmente, ottenendo così un modellamento ottimale di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
Sarà evidente al tecnico del settore che in questa fase di modellamento, l’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido deve essere chiuso sul piede dell’utilizzatore, cosicché la spinta del piede dell’utilizzatore sulla parete dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido avviene in una condizione che riproduce fedelmente la situazione di utilizzo della calzatura (ad esempio nella pratica sportiva). Pertanto, qualora detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido sia provvisto di mezzi di chiusura (quali ad esempio mezzi di chiusura a leva), essi saranno mantenuti serrati durante detta fase di modellamento.
In aggiunta o in alternativa, è anche possibile prevedere di utilizzare mezzi esterni e separati per mantenere detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido in una configurazione chiusa e serrata sul piede dell’utilizzatore durante detta fase di modellamento.
Durante una quinta fase (500) del metodo secondo l’invenzione, l’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido viene poi fatto raffreddare fino al di sotto di detta soglia prefissata.
Grazie alla precedente fase di precompressione ed alla deformazione sostanziale dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido realizzata in detta fase di precompressione, una volta che la temperatura di detto elemento in materiale termoplastico scende ad un valore sufficientemente basso, esso mantiene correttamente la configurazione ottenuta.
Passando ora alla Figura 2, sono schematicamente illustrate le principali fasi del metodo secondo una seconda forma di realizzazione dell’invenzione.
In questa forma di realizzazione, il metodo secondo l’invenzione comprende una prima fase che comprende una prima sotto-fase (100) che consiste nel predisporre una calzatura comprendente almeno un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido ed una seconda sotto-fase (150) che consiste nel predisporre un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido atto ad essere inserito all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido e ad essere interposto, in uso, fra il piede dell’utilizzatore e detto un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido. È il caso, ad esempio, di uno scarpone da sci che comprende uno scafo esterno in materiale termoplastico sostanzialmente rigido ed una scarpetta interna in materiale termoplastico sostanzialmente morbido atta ad essere inserito all’interno di detto scafo esterno e ad essere interposta, in uso, fra il piede dell’utilizzatore e detto scafo esterno. In questa forma di realizzazione, il metodo secondo l’invenzione comprende una seconda fase che comprende una prima sotto-fase (200) che consiste nel riscaldare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido fino a portarlo ad una temperatura superiore ad una soglia prefissata ed una seconda sotto-fase (250) che consiste nel riscaldare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido fino a portarlo ad una temperatura superiore ad una seconda soglia prefissata.
Sarà evidente all’esperto del settore che dette soglia di temperatura saranno scelte sufficientemente alte affinché i materiali termoplastici possano essere formati. In particolare esse saranno sostanzialmente uguali o superiori alle rispettive temperature di rammollimento di detto materiale termoplastico sostanzialmente rigido e di detto materiale termoplastico sostanzialmente morbido.
Il riscaldamento di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido e di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido può avvenire in modo contestuale o separato.
A questo il punto, il metodo secondo questa seconda forma di realizzazione dell’invenzione prevede una fase (350) che consiste nell’inserire l’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido all’interno dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, mentre le loro temperature restano al di sopra delle rispettive soglie prefissate, componendo così la calzatura sportiva.
In analogia alla prima forma di realizzazione sopra illustrata, il metodo comprende poi una terza fase (300) che consiste nel precomprimere detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido con detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido al suo interno, mentre le loro temperature restano al di sopra delle rispettive soglie prefissate, applicando ad esso una forza di compressione sufficiente a deformarlo e a ridurre il modo sostanziale il volume interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido rispetto al suo valore iniziale.
È evidente che in detta fase di precompressione anche l’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido – inserito all’interno dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido – sarà deformato ed il suo volume interno sarà risotto in modo sostanziale rispetto al suo valore iniziale.
Si noti che, in una variante di detta forma di realizzazione, sarebbe pure possibile prevedere che l’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido sia inserito all’interno dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido al termine di detta fase di precompressione (300).
In analogia alla prima forma di realizzazione sopra illustrata, il metodo comprende poi una quarta fase (400) che consiste nel modellare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido e detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido per personalizzarli al piede dell’utilizzatore inserendo il piede dell’utilizzatore o una forma che ne riproduca fedelmente forma e dimensioni all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido.
Grazie al fatto che al termine della fase di precompressione il volume interno dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido e quello dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido sono significativamente inferiori al volume del piede dell’utilizzatore, all’atto dell’inserimento del piede dell’utilizzatore (o della forma che ne riproduce fedelmente forma e dimensioni), esso preme contro la parete interna dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido e, attraverso di essa, contro la superficie interna dell’elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, ottenendo così un modellamento ottimale di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido e di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
In analogia alla prima forma di realizzazione sopra illustrata, il metodo comprende poi una quinta fase (500) che consiste nel far raffreddare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido e di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido fino al di sotto, rispettivamente, di detta soglia prefissata e di detta seconda soglia prefissata.
Una volta che la temperatura sarà scesa ad un valore sufficientemente basso, detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido e detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido manterranno correttamente la configurazione ottenuta.
È evidente da quanto sopra descritto che l’invenzione raggiunge gli scopi sopra indicati, consentendo di adattare in maniera efficace la conformazione di una calzatura, in particolare di una calzatura sportiva, alla morfologia del piede di un singolo utilizzatore. È altresì evidente che le forme di realizzazione sopra descritte non devono essere in alcun modo intese in senso limitativo e che numerose varianti e modifiche sono possibili senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione, come definito dalle unite rivendicazioni. In particolare, benché nella precedente descrizione di sia fatto riferimento ad uno scarpone da sci, l’invenzione è ugualmente applicabile ad un gran numero di calzature di tipo diverso.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la personalizzazione di una calzatura, in particolare di una calzatura sportiva, del tipo comprendente almeno un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, detto metodo comprendendo una fase di riscaldamento (200), durante la quale detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido è riscaldato fino a portare la sua temperatura al di sopra di una soglia prefissata; caratterizzato dal fatto che detto metodo comprende inoltre: - una fase di precompressione (300), durante la quale a detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, mentre la sua temperatura resta al di sopra di detta soglia prefissata, è applicata una forza di compressione sufficiente a deformarlo e a ridurre il modo sostanziale il suo volume interno rispetto al suo volume interno iniziale; - una fase di modellamento (400), durante la quale un piede di un utilizzatore o una forma che ne riproduce fedelmente forma e dimensioni è inserito/a all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido così precompresso e deformato, mentre la sua temperatura resta al di sopra di detta soglia prefissata; - una fase di raffreddamento (500) durante la quale detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido viene fatto raffreddare fino al di sotto di detta soglia prefissata.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta calzatura comprende inoltre almeno un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido, atto ad essere inserito all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido e ad essere interposto, in uso, fra il piede dell’utilizzatore e detto un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, ed in cui detto metodo comprende inoltre le fasi di: - riscaldare (250) detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido fino a portarlo ad una temperatura superiore ad una seconda soglia prefissata; - prima di detta fase di modellamento, inserire (350) detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido all’interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui durante detta fase di precompressione (300) e detta fase di modellamento (400) la temperatura di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido è mantenuta al di sopra di detta seconda soglia prefissata ed in cui durante detta fase di raffreddamento (500) detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente morbido viene fatto raffreddare fino al di sotto di detta seconda soglia prefissata.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido comprende una porzione di tomaia ed una porzione di suola, ed in cui in detta fase di precompressione (300) detta forza di compressione è applicata unicamente a detta porzione di tomaia di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, lasciando inalterata detta porzione di suola di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 4, in cui in detta fase di precompressione (300) i fianchi opposti, mediale e laterale, di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido sono avvicinati l’uno all’altro.
  6. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in detta fase di precompressione (300) il volume interno di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido è ridotto di almeno il 20% rispetto al suo valore iniziale, preferibilmente di almeno il 30% rispetto al suo valore iniziale, e ancora più preferibilmente di almeno il 50% rispetto al suo valore iniziale.
  7. 7. Sistema per la personalizzazione di una calzatura, in particolare di una calzatura sportiva, del tipo comprendente almeno un elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, in cui detto sistema comprendendo mezzi di riscaldamento atti a riscaldare detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, caratterizzato dal fatto che detto sistema comprende inoltre mezzi di precompressione, atti ad applicare a detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido di una forza di compressione in grado di deformarlo e ridurre in modo sostanziale il suo volume interno rispetto al suo volume interno iniziale.
  8. 8. Sistema secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi di precompressione comprendono una pressa.
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 7, in cui detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido comprende una porzione di tomaia ed una porzione di suola, in cui detti mezzi di precompressione comprendono una sacca gonfiabile che è calzabile su detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido ed è gonfiabile per esercitare una pressione su detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido ed in cui detta sacca gonfiabile ha una forma anulare, così da poter essere calzata attorno a detta porzione di tomaia di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido, lasciando libera detta porzione di suola di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 7 o 8 o 9, in cui detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido comprende una porzione di tomaia ed una porzione di suola ed in cui detto sistema comprende una piastra rigida ed indeformabile, cui può essere fissata detta porzione di suola di detto elemento in materiale termoplastico sostanzialmente rigido.
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