IT201800004550A1 - Tessuto in materiale plastico per l’ombreggiamento delle serre e delle colture in pieno campo - Google Patents

Tessuto in materiale plastico per l’ombreggiamento delle serre e delle colture in pieno campo Download PDF

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Description

TESSUTO IN MATERIALE PLASTICO PER L’OMBREGGIAMENTO DELLE SERRE E DELLE COLTURE IN PIENO CAMPO
La presente invenzione industriale ha per oggetto un tessuto in materiale plastico per l’ombreggiamento delle serre e delle colture in pieno campo, la cui composizione e schema tessile sono ottimizzati allo scopo di ottenere luce diffusa nell’ambiente ombreggiato.
La massimizzazione della luce diffusa ne consentirà, peraltro, l’utilizzo anche per applicazioni differenti, quali ad esempio la copertura di tensostrutture per utilizzo sportivo o ricreativo.
Si specifica, preliminarmente, che il termine “rete”, ove utilizzato, è da intendersi nel presente contesto sinonimo del termine “tessuto”, e cioè di un manufatto a piano, sottile e flessibile realizzato mediante intreccio di fili secondo un determinato schema.
Stato dell’arte
E’ noto che nelle coltivazioni in serra l’incremento di luce diffusa che raggiunge le piante è vantaggioso per la resa delle coltivazioni, dal momento che riduce le bruciature delle piante causate dalla luce diretta ed aumenta la quantità di luce che raggiunge le foglie inferiori. Alcuni studi mostrano anche che l’aumento della quantità di luce diffusa consentirebbe di ridurre la proliferazioni di funghi e insetti.
Per questo motivo sono note allo stato dell’arte alcune soluzioni di coperture per serre che tentano di ottimizzare questo aspetto. Un esempio è descritto nel brevetto italiano IT1095475 che descrive una composizione polimerica per la realizzazione di film per uso in agricoltura cui, per migliorare le proprietà di diffusione della luce, è aggiunta una miscela di solfato metallico basico. La domanda di brevetto cinese CN104072844 descrive la composizione di un film in LDPE per utilizzo in agricoltura alla quale, per migliorare le proprietà di diffusione della luce sono aggiunti ossido di zinco oppure ossido di magnesio. La domanda messicana MX2008005546 descrive dei film plastici per la copertura delle serre in cui ad una base di LDPE, LLDPE ed EVA è aggiunto un additivo per assorbire gli ultravioletti. Nella domanda giapponese JP2014195424 è descritto l’utilizzo di particelle di mica come additivo per migliorare la diffusione della luce attraverso film di copertura.
Pressoché tutti i documenti noti allo stato dell’arte che si occupano di migliorare le proprietà di trasmissione della luce riguardano modifiche alla composizione della plastica utilizzata per realizzare film (pellicole sottile) di copertura, non di reti ombreggianti. Difatti, secondo quanto noto allo stato dell’arte, le reti per applicazioni di ombreggiamento vengono ottimizzate solo con riferimento al loro schema tessile per ottimizzare il grado di ombreggiamento, come descritto ad esempio nel documento DE3035232, in cui è descritto uno schema tessile comprendente fili di ordito elastici mediante i quali il grado di ombreggiamento può essere variato agendo sulla tensione del tessuto.
Tutti i modi di realizzazione di coperture di serre noti allo stato dell’arte sono limitati da un punto di vista tecnico. L’utilizzo di film di copertura in luogo di reti infatti impedisce di avere una ventilazione naturale della serra, al contrario di quanto non accade con l’utilizzo di reti. Per contro i modi di realizzazione di reti ombreggianti noti allo stato dell’arte sono limitati, in quanto non sono ottimizzati per massimizzare la resistenza meccanica delle reti e, al tempo stesso, per aumentare la quantità di luce diffusa.
Scopo dell’invenzione
Scopo del trovato oggetto della presente invenzione è quello di fornire una rete per l’ombreggiamento di serre o di colture in pieno campo il cui schema tessile ed il cui materiale siano ottimizzati per massimizzare la quantità di luce diffusa all’interno della serra.
Secondo un altro scopo il trovato oggetto della presente invenzione intende fornire una rete in cui l’ottimizzazione della quantità di luce diffusa avvenga senza apprezzabili modifiche della resistenza della rete.
Ancora un ulteriore scopo del trovato oggetto della presente invenzione è quello di fornire una rete per ombreggiamento di serre in cui lo schema tessile comprenda l’utilizzo di una bandella ed il cui materiale sia preferibilmente HDPE additivato con un additivo in grado di assorbire la radiazione infrarossa e migliorare l’effetto di diffusione della luce.
Breve descrizione del trovato
Il trovato realizza gli scopi in quanto trattasi di una rete ombreggiante in materiale plastico per la copertura di serre, realizzata mediante uno schema di tessitura comprendente almeno una trama ed un ordito caratterizzata dal fatto che almeno per la realizzazione della trama di detto schema di tessitura è utilizzata una bandella in materiale plastico e dal fatto che la composizione di detto materiale plastico comprende PE (Polietilene) cui è aggiunto almeno un additivo in grado assorbire gli infrarossi ed incrementare l’effetto di diffusione della luce.
Descrizione dettagliata del trovato
Come mostrato nelle figure in allegato, e come sarà chiaro dalla descrizione seguente, la rete oggetto della presente invenzione ha uno schema tessile caratterizzato dall’utilizzo di bandella, almeno per la trama e preferibilmente sia per la trama che per l’ordito.
Le caratteristiche della rete secondo l’invenzione sono state testate per mezzo di misure spettroradiometriche e per mezzo di prove in campo, mediante installazione della rete su alcune serre e su colture in pieno campo.
Si è osservato, in linea generale, che le reti secondo l’invenzione consentono una maggiore produttività (ad esempio nella coltivazione di insalata e di spinaci) rispetto ad altre reti note allo stato dell’arte e commercialmente disponibili; si è osservato altresì che, a tale scopo, riveste importanza la presenza, nello schema tessile, della bandella in HDPE che, a parità di sezione resistente, ha uno spessore sensibilmente inferiore rispetto al filato a sezione circolare. A conferma di questa interpretazione le prove in campo hanno dimostrato infatti che incrementando lo spessore della bandella utilizzata l’effetto di diffusione della luce diminuisce.
La rete secondo l’invenzione potrà essere realizzata con trama in bandella ed ordito in filo a sezione circolare o, preferibilmente, con trama ed ordito realizzati in bandella. Ancora più preferibilmente la rete secondo l’invenzione sarà realizzata con trama ed ordito in bandella e tessitura annodata, in modo da minimizzare lo spessore effettivo della rete a parità di spessore della bandella.
In aggiunta all’utilizzo della bandella nello schema tessile, altra caratteristica della rete secondo l’invenzione è l’utilizzo di bandelle e filati in PE (Polietilene) cui è aggiunto, in fase di filatura (per i filati) o di filmaggio (per le bandelle), almeno un additivo in grado assorbire gli infrarossi ed incrementare l’effetto di diffusione della luce.
Secondo un modo di realizzazione preferenziale l’additivo è un additivo minerale scelto tra i Carbonati (Calcite, Dolomite, Anchorite, Magnesite, Rhodocrosite), i solfati (Alunite, Jarosite, Gesso), i Fillosilicati (Argille, Cloriti), i silicati Idrossilati (Epidoto, Anfibolo) utilizzato in percentuali – rispetto alla composizione – inferiori al 10%. Gli esempi tra parentesi per ciascun gruppo sono da intendersi esemplificativi e non esaustivi, potendo essere utilizzato per la realizzazione dell’invenzione qualsiasi additivo che abbia le caratteristiche di assorbire la radiazione infrarossa e di incrementare l’effetto di diffusione della luce.
Secondo un modo preferenziale di realizzazione, l’additivo utilizzato comprende calcite ed è presente, nella composizione del filato e della bandella in percentuali in peso inferiori al 10% e preferibilmente tra il 4 ed il 6%.
Ancora, secondo un modo preferenziale di realizzazione la rete secondo l’invenzione sarà realizzata in PE di colore bianco
Quanto sopra affermato trova riscontro in una serie di misure spettrofotometriche realizzate dagli odierni inventori, i cui risultati sono di seguito esposti.
Si riportano, nelle tabelle seguenti, i risultati derivanti dall’applicazione di un additivo in grado assorbire gli infrarossi, in percentuale di circa il 5%, a reti in polietilene di colore Bianco Latte (BL) o Bianco Trasparente (BT), realizzate in bandella sia per la trama che per l’ordito. In tabella 1 sono indicate le caratteristiche delle varie tipologie di reti provate, in tabella 2, per ciascuna di queste reti, è mostrata la quantità di luce (in percentuale) che le attraversa, come trasmissione totale, come trasmissione diffusa e come Haze (rapporto tra le due). Queste informazioni sono fornite per banda di frequenza (visibile = 380-760 nm, Infrarosso 760-2500 nm, Ultravioletto 280-380 nm).
Si tratta di tre tipologie di reti che sono state oggetto di misure sia realizzate con aggiunta di additivo (suffisso -2 nel codice rete) che in assenza dello stesso (suffisso -1 nel codice rete). Gli schemi tessili delle tre reti sono mostrati nelle fotografie riportate nelle figure da 1 a 3 allegate.
Tabella 1
Come è possibile notare dai risultati in tabella 2, l’applicazione di un additivo aumenta la percentuale di luce diffusa (Haze) in tuti i casi. Questo aumento è particolarmente rilevante per la rete 2641 in tutte le bande di frequenze considerate, ma particolarmente nell’infrarosso, in cui l’Haze si triplica. Si tenga presente che le reti 2641 e 2694 hanno identico schema tessile, mentre la rete 6040 ha uno schema tessile differente. La differenza tra la 2641 e la 2694 è nello spessore delle bandelle utilizzate, che sono sensibilmente più sottili nella 2641. Ne risulta una tessitura maggiormente distesa, in cui le bandelle sono stese e possono essere attraversate dalla luce nel verso del loro spessore.
Si specifica che gli spessori indicati nella tabella sono quelli della bandella prima dell’operazione di tessitura. Come è ben noto durante l’operazione di tessitura la bandella viene stirata, e quindi il suo spessore diminuisce sensibilmente.
Gli spessori misurati dopo l’operazione di tessitura, per le reti preferibilmente utiliazzate per realizzare l’invenzione, sono compresi tra 15 e 70 micron.
Tabella 2
Si ottiene quindi, con una rete molto più leggera (40 g/m<2 >contro 95 g/m<2>) una percentuale di luce diffusa (circa il 22% nel visibile) molto superiore a quella che si otterrebbe in assenza di additivo (circa il 7% nel visibile).
L’effetto termico dell’applicazione dell’additivo lo si può verificare dalla tabella seguente, in cui è mostrato il valore di trasmissione diretta nell’infrarosso. L’additivo consente di ridurre questo valore di circa il 32% per la rete 6040, di circa il 15% per la rete 2641 e di circa il 3% per la rete 2694.
Tabella 3
In generale, e particolarmente nel caso della rete in bandella con spessore di 79/50um (rete 2641) l’applicazione dell’additivo consente di aumentare la trasmissione totale della rete (incrementando quindi la quantità di energia che può entrare con la radiazione solare) e di diminuire la trasmissione diretta nell’infrarosso (riducendo quindi le perdite termiche), con evidente incremento della temperatura all’interno di una serra coperta dalla rete.
Dalla valutazione dell’haze (definito come rapporto tra la luce trasmessa diffusa e la luce trasmessa totale) si evince che nella 2694-1 solo il 61% di luce trasmessa totale viene trasformata in diffusa, mentre nella 2694-1 (con additivo) il 74% viene trasformata in diffusa. Da questi risultati si può concludere che l’additivo incrementa la diffusione del 12%.
La porosità osservata al microscopio è riportata nell’ultima colonna a destra di tabella 3. Il fatto che la quantità di luce trasmessa diretta diminuisca con l’aggiunta dell’additivo e si avvicini al valore della porosità (che evidentemente, essendo uguale lo schema tessile, non varia con l’aggiunta dell’additivo) significa che l’aggiunta dell’additivo incrementa sensibilmente la diffusione della luce che passa attraverso le bandelle e, in definitiva, limita sensibilmente la trasmissione diretta attraverso le bandelle.
E’ altresì stato osservato che l’applicazione del medesimo additivo su reti in filo, con tessitura piana, non ha gli stessi effetti, come si evince dai dati nelle tabelle 3 e 4, nelle quali si vede che i valori di luce diffusa diminuiscono addirittura se l’additivo viene utilizzato in reti tessute con filo a sezione circolare, come la rete 3350, il cui schema tessile è mostrato in figura 4.
Tabella 4
Tabella 5
Nelle reti in monofilo l’additivo non apporta alcun contributo migliorativo alla diffusione della luce, poichè il monofilo ha uno spessore ed una forma geometrica tali da renderlo assimilabile ad un corpo opaco. Il risultato è che la luce non attraversa il monofilo, ma passa solo attraverso i fori della rete.
Nelle reti in bandella invece l’additivo è efficace nel migliorare la trasmissione diffusa della luce, dal momento che la luce diretta passa non solo attraverso fori della rete ma anche attraverso lo spessore della bandella, pertanto in presenza di additivo, la diffusione aumenta in modo importante rispetto ad una bandella senza additivo.
Un ulteriore aspetto (oltre all’utilizzo di bandella in luogo del filo a sezione circolare ed allo spessore della bandella) che influenza in maniera significativa le prestazioni delle reti è dato dalla fittezza dello schema tessile. Prove spettrofotometriche hanno permesso di dimostrate che una rete (2571 in figura 5) di schema tessile similare a quello della 2694, ma con una bandella più spessa (260 e 60 um rispettivamente per l’ordito e per la trama) e con una battitura più fitta (6 orditi/cm) non beneficia, in termini di luce diffusa, dell’inserimento nella composizione dell’additivo.
Da un punto di vista dello schema tessile infatti entrambi i tessuti in ordito fanno il salto di un ago [0-1/1-0//x6 E6] mentre in trama fanno un salto di 5 aghi [0-0/5-5//x6 E6]. La 2694 ha 3 orditi/cm mentre la 2571 ha 6 orditi/ cm, ciò implica che nella 2694 il nodo sia più largo e le bandelle si posizionino una di fianco all’altra mentre nella 2571 il nodo sia più stretto e le bandelle si sovrappongano perfettamente l’una sull’altra (vedi fig.5).
Il fatto che nella 2571 le bandelle si sovrappongano implica che lo spessore complessivo del film interessato dalla diffusione aumenti con conseguenze di minore influenza dell’additivo, cosa che non succede per la 2694 dove le bandelle sono affiancate e lo spessore interessato dalla diffusione rimane invariato.
Preferibilmente quindi la rete secondo l’invenzione sarà realizzata con uno schema tessile avente fino a 5 orditi/cm, ed ancor più preferibilmente tra 2 e 4 orditi/cm.
E’ evidente quindi che, per massimizzare l’effetto termico, non è sufficiente l’utilizzo di un particolare schema tessile né l’utilizzo di un additivo nella composizione della rete, ma è necessario che i fattori siano presenti entrambi, e che siano preferibilmente legati all’utilizzo di bandelle sottili, in modo da ottimizzare l’effetto termico (inteso come effetto sulla variazione di temperatura indotta al di sotto della rete rispetto al peso (e, quindi, al costo) della rete utilizzata.
Ulteriore fattore che presenta un effetto sinergico con quelli appena descritti è il colore del filato. Le osservazioni mostrate sono riferite a reti di colore bianco latte (cioè bianco opaco) e bianco trasparente, per le quali l’aggiunta dell’additivo ha, come mostrato, una influenza sulla quantità di luce diffusa che passa attraverso la bandella.
Analoghe prove sono state effettuate con reti di altro colore, ed in particolare con reti di colore grigio, osservando che non si ottengono i medesimi risultati.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tessuto in materiale plastico per la copertura di serre o per la protezione di colture in pieno campo o realizzazione di tunnel, realizzata mediante uno schema di tessitura comprendente almeno una trama ed un ordito caratterizzata dal fatto che almeno per la realizzazione della trama di detto schema di tessitura è utilizzata una bandella in materiale plastico e dal fatto che la composizione di detto materiale plastico comprende PE (Polietilene) cui è aggiunto almeno un additivo in grado assorbire gli infrarossi ed incrementare l’effetto di diffusione della luce.
  2. 2. Tessuto in materiale plastico per la copertura di serre o per la protezione di colture in pieno campo o realizzazione di tunnel secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto almeno un additivo comprende un additivo minerale scelto tra i carbonati, i solfati, i fillosilicati, i silicati idrossilati, utilizzato in percentuali inferiori al 10%.
  3. 3. Tessuto ombreggiante in materiale plastico per la copertura di serre o per la protezione di colture in pieno campo secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzata dal fatto che detto almeno un additivo comprende calcite.
  4. 4. Tessuto ombreggiante in materiale plastico per la copertura di serre o per la protezione di colture in pieno campo o realizzazione di tunnel secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che anche per la realizzazione dell’ordito di detto schema di tessitura è utilizzata una bandella in materiale plastico.
  5. 5. Tessuto ombreggiante in materiale plastico per la copertura di serre o per la protezione di colture in pieno campo o realizzazione di tunnel secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di essere realizzata in Polietilene di colore bianco opaco o bianco trasparente.
  6. 6. Tessuto ombreggiante in materiale plastico per la copertura di serre o per la protezione di colture in pieno campo o realizzazione di tunnel secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che lo spessore di dette bandelle è compreso tra 15 e 70 micron e dal fatto che la tessitura è realizzata con uno schema tessile avente fino a 5 orditi/cm, ed ancor più preferibilmente tra 2 e 4 orditi/cm.
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