IT201800004427A1 - Confezione per bevande. - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di BREVETTO PER INVENZIONE avente per titolo “Confezione per bevande”
L’invenzione concerne una confezione comprendente capsule o contenitori per la preparazione di prodotti, ad esempio bevande, in macchine erogatrici automatiche.
In particolare, l’invenzione riguarda una confezione comprendente una pluralità di capsule, ciascuna di esse monodose e monouso e contenente un prodotto iniziale in grado di realizzare, interagendo con fluido in pressione, un prodotto finale, ad esempio una bevanda.
Le capsule note per l’impiego su macchine erogatrici sono contenitori monouso e monodose comprendenti un involucro esterno ed avente forma di bicchiere o tazza. L’involucro presenta usualmente una parete di base ed una parete laterale definenti una cavità contenente il prodotto iniziale, ad esempio caffè macinato oppure tè, da cui ottenere il prodotto finale, ad esempio la bevanda. Un bordo a forma di flangia si estende dalla parete laterale ed è disposto intorno ad un’apertura della cavità, disposta da parte opposta rispetto alla parete di base. L’apertura è chiusa ermeticamente da un elemento di copertura, in modo da sigillare all’interno del contenitore il prodotto, fissato al bordo dell’involucro. La parete di base della capsula può opzionalmente presentare un’apertura delimitata da un bordo di base sul quale è fissato un ulteriore elemento di copertura.
La capsula è perforabile per consentire l’immissione di liquido in pressione, tipicamente acqua, e l’uscita della bevanda di caffè ottenuta.
Per questo motivo, sia l’elemento di copertura che la parete di base, oppure opzionalmente l’ulteriore elemento di copertura, sono realizzati in un materiale facilmente perforabile che fa sì che la capsula possa essere usata con grande flessibilità di utilizzo in macchine erogatrici diverse.
In particolare, in macchine erogatrici di un primo tipo, sono perforabili da un opportuno dispositivo di iniezione di fluido in pressione e da un opportuno dispositivo di estrazione di una macchina erogatrice rispettivamente l’elemento di copertura e la parete di base, oppure opzionalmente l’ulteriore elemento di copertura, per consentire l’immissione del liquido in pressione e l’estrazione della bevanda. Tipicamente, in tali tipi di capsule, il dispositivo di iniezione di fluido in pressione ed il dispositivo di estrazione della macchina erogatrice sono realizzati come rispettivi ugelli provvisti di una estremità appuntita che perfora in una zona centrale rispettivamente l’elemento di copertura e la parete di base.
In alternativa, la capsula può essere anche inserita in macchine erogatrici di un secondo tipo, in cui la parete di base e l’elemento di copertura sono rispettivamente perforati da un dispositivo di iniezione di fluido in pressione e da un dispositivo di estrazione della macchina erogatrice. In tali macchine erogatrici, il dispositivo di iniezione comprende tre lame atte a perforare la parete di base. Il dispositivo di estrazione comprende invece una pluralità di elementi appuntiti che, quando una pressione del fluido all’interno della capsula aumenta, si impegnano con l’elemento di copertura e lo perforano in una pluralità di zone diverse.
Nel settore dei contenitori per alimenti, a seguito della richiesta di differenziare la raccolta dei rifiuti solidi urbani, è recentemente emersa la necessità di smaltire i contenitori, una volta che i contenitori siano stati utilizzati, separandone i componenti in base al materiale di cui sono realizzati, in particolare dividendo il materiale plastico o metallico (alluminio) dal prodotto in essi contenuto.
Nel caso delle capsule per bevande sopra descritte, l’involucro è usualmente realizzato in un materiale plastico impermeabile ai liquidi ed ai gas, mentre l’elemento di copertura, ed opzionalmente l’ulteriore elemento di copertura, sono realizzati mediante una pellicola di alluminio o di film plastico contenente alluminio. I componenti con i quali la capsula è realizzata sono quindi tre diversi, ciascuno dei quali è da smaltire separatamente rispetto agli altri.
Il prodotto iniziale contenuto nella capsula è un prodotto alimentare ed è da smaltire come rifiuto organico, l’involucro è da smaltire come materiale plastico mentre l’elemento di copertura, ed opzionalmente l’ulteriore elemento di copertura, se presente, sono da smaltire come alluminio.
Sono state quindi proposte capsule per bevande in cui l’involucro è realizzato in materiale plastico e l’elemento di copertura è realizzato mediante una pellicola di alluminio fissata mediante una saldatura distaccabile, ad esempio una saldatura pelabile, ad un bordo a flangia della capsula, in modo tale che, dopo l'uso, si possano separare i diversi componenti e facilitare all’utilizzatore la raccolta differenziata del prodotto iniziale, ad esempio il caffè, come rifiuto organico.
Si intende con saldatura distaccabile il fatto che la pellicola si rimuove dall’involucro alla quale è saldata semplicemente tirandola. Queste pellicole sono anche denominate "easy-peel", o pelabili, e sono un grande vantaggio per l’utilizzatore che non necessita di forbici o coltelli per distaccare la pellicola di alluminio dall’involucro. La pelabilità avviene grazie ad una resina alimentare che viene o estrusa oppure posta a contatto con il film di alluminio.
La rimozione dell’elemento di copertura in alluminio dopo l’utilizzo della capsula è tuttavia quanto più complessa e difficoltosa tanto più l’elemento di copertura viene lacerato durante l’erogazione del prodotto finale ad opera del dispositivo di estrazione della macchina erogatrice. Come abbiamo detto in precedenza, al termine della erogazione, il dispositivo di estrazione lascia infatti una o più aperture nell’elemento di copertura, la cui dimensione e posizione nell’elemento di copertura dipendono dal dispositivo di estrazione stesso.
Un utilizzatore potrebbe, pertanto, avere concrete difficoltà a distaccare l’elemento di copertura dall’involucro in materiale plastico in quanto l’elemento di copertura potrebbe ulteriormente lacerarsi, quando posto in trazione a seguito di un tentativo di distacco, rilasciando il prodotto iniziale residuo, con conseguente problemi di igienicità e pulizia.
L’utilizzatore potrebbe pertanto essere disincentivato a distaccare l’elemento di chiusura al termine della erogazione, e decidere, talvolta, di conferire la capsula appena utilizzata come rifiuto indifferenziato, senza separare i diversi componenti. Altre volte, la completa separazione dell’elemento di copertura dall’involucro potrebbe essere concretamente difficoltosa e l’utilizzatore potrebbe essere costretto a conferire l’involucro e parti dell’elemento di copertura ad esso saldato come rifiuto indifferenziato, pur avendo tentato di separare l'elemento di copertura, essendosi lacerato in più parti l'elemento di copertura e essendo presenti alcune porzioni ancora fissate al bordo a flangia.
Si stanno diffondendo sempre più frequentemente sul mercato capsule il cui involucro esterno ed i componenti interni, se presenti, sono realizzati in un materiale compostabile secondo la norma armonizzata del Comitato europeo UNI EN13432:2002. Tuttavia, anche in capsule compostabili, l’elemento di copertura è frequentemente realizzato in alluminio e non in materiale compostabile. Il materiale compostabile risulta, infatti, difficilmente perforabile dai dispositivi di iniezione, oppure di estrazione di una macchina erogatrice progettata per perforare coperture in pellicola di alluminio o di film plastico.
Ne segue che, anche in capsule compostabili, deve essere distaccato dall’utilizzatore l’elemento di copertura in alluminio al termine della erogazione, con le difficoltà descritte in precedenza.
Il compito tecnico alla base della presente invenzione è pertanto quello di rendere disponibile una confezione comprendente una pluralità di capsule, la quale agevoli l’utilizzatore e gli consenta di smaltire correttamente ciascuna capsula, separando in modo agevole i diversi componenti.
Ulteriore compito della presente invenzione è quello di ottenere una confezione comprendente una pluralità di capsule, semplice da realizzare e di costi contenuti.
Tali compiti sono svolti dalla confezione secondo la presente invenzione in accordo con la rivendicazione 1 e con le rivendicazioni da essa dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una confezione, come illustrato negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra una vista frontale di una confezione comprendente una pluralità di capsule realizzata in accordo con l’invenzione;
- la figura 2 illustra una vista laterale della confezione di figura 1;
- la figura 3 illustra una vista assonometrica della confezione di figura 1; - la figura 4 illustra una vista laterale della confezione di figura 1, nella quale una capsula è stata distaccata per essere utilizzata;
- la figura 5 illustra una vista assonometrica parziale, con parti rimosse per chiarezza, della confezione di figura 4;
- la figura 6 illustra una vista assonometrica di una variante della confezione di figura 1;
- la figura 7 illustra una sezione di una capsula in accordo con la presente invenzione facente parte della confezione di figura 1, oppure di figura 6, alla quale è fissato rimovibilmente un elemento di copertura mostrato parzialmente distaccato per motivi di chiarezza, in cui la capsula comprende un elemento filtrante fissato ad un bordo a flangia;
- la figura 8 illustra una sezione di una variante della capsula di figura 7, nella quale l'elemento filtrante è fissato ad una porzione anulare di una parete laterale della capsula;
- la figura 9 illustra una sezione di una variante della capsula di figura 7, facente parte della confezione di figura 1, oppure della variante della confezione mostrata nelle figure 11 e 12, nella quale l'elemento filtrante è fissato ad un gradino della parete laterale;
- la figura 10 illustra una variante della capsula di figura 7, nella quale l'elemento filtrante è un corpo rigido dotato di aperture, il quale è alloggiato in una cavità ed opzionalmente posto in appoggio sul gradino e presenta un bordo laterale, trattenuto per interferenza nella parete laterale della capsula;
- la figura 11 mostra una vista assonometrica di una confezione realizzata in accordo con un diverso aspetto dell’invenzione, che comprende una sola capsula.
- la figura 12 mostra una vista in sezione della confezione di figura 11, in cui è illustrata anche una variante della capsula di figura 7, in cui l’elemento filtrante è fissato sia ad una porzione interna del bordo a flangia che alla porzione anulare della parete laterale, contigua al bordo a flangia e l’elemento di copertura è fissato ad una porzione esterna del bordo a flangia;
- la figura 12a mostra un ingrandimento del bordo a flangia di figura 12. - la figura 12b mostra una variante della capsula di figura 12a.
Nel seguito, si indicheranno nelle varie figure i medesimi elementi con i medesimi numeri.
Con riferimento alle figure allegate, si è indicato con 1 una confezione secondo l’invenzione comprendente una pluralità di capsule 2.
Ciascuna capsula 2, come illustrato in dettaglio nelle figure da 7 a 10, comprende un involucro 201 presentante un asse A di sviluppo longitudinale, ad esempio un asse di simmetria.
L'involucro 201 è realizzato preferibilmente mediante stampaggio ad iniezione oppure mediante termoformatura di un materiale in foglio ed è sostanzialmente di forma tronco-conica, e cioè a forma di bicchiere oppure di tazza. L'involucro 201 comprende una parete di base 202 ed una parete laterale 203, definenti una cavità aperta, ed un bordo a flangia 204, che si estende dalla parete laterale 203. La parete laterale 203 è divergente a partire dalla parete di base 202 fino al bordo a flangia 204.
La parete di base 202 è perforabile rispettivamente da mezzi di iniezione (non illustrati) oppure da mezzi di estrazione (non illustrati) di una macchina erogatrice (non illustrata), nella quale ciascuna capsula 2 è utilizzabile. La macchina erogatrice è atta ad erogare un prodotto finale (non illustrato).
Ciascuna capsula 2 comprende inoltre un rispettivo elemento filtrante 205 contenuto nella cavità, il quale delimita nella cavità una camera principale 206 tra l'elemento filtrante 205 stesso e la parete di base 202. Come vedremo in dettaglio nel seguito, l’elemento filtrante 205 è fissato all’involucro 201 oppure, alternativamente, l’elemento filtrante 205 è trattenuto per interferenza nell’involucro 201.
La camera principale 206 contiene un rispettivo prodotto iniziale P (mostrato nelle figure da 7 a 10) da unire ad un fluido (non illustrato), preferibilmente un liquido caldo in pressione, immesso nella camera principale 206 per ottenere un rispettivo prodotto finale (non illustrato). Come detto in precedenza, il prodotto iniziale P è ad esempio un prodotto alimentare solubile, liofilizzato, deidratato, concentrato, percolabile, liofilizzato, in polvere – ad esempio caffè – oppure in foglie – ad esempio thè, da unire ad acqua, preferibilmente calda ed in pressione, per ottenere un prodotto finale quale una bevanda, ad esempio caffè, orzo, thè, oppure una tisana.
La confezione 1 comprende un unico elemento di copertura 3 il quale è fissato in modo distaccabile, ad esempio mediante una saldatura pelabile 4, al bordo a flangia 204 di ciascuna capsula per chiudere ermeticamente ciascuna cavità.
Tale elemento di copertura 3 consente pertanto ad un utilizzatore di distaccare una capsula 2 dall’elemento di copertura 3 e consentirne l’utilizzo nella macchina erogatrice.
In particolare, ciascuna capsula 2 può essere distaccata dall’elemento di copertura 3 indipendentemente dalle rimanenti capsule 2, eventualmente ancora fissate all’elemento di copertura 3 stesso.
Preferibilmente, l'involucro 201 e l'elemento filtrante 205 sono realizzati in un materiale compostabile per consentire alla capsula 2 di essere smaltita come rifiuto organico dopo essere stata utilizzata.
Nel dettaglio, l’involucro 201 può essere scelto tra uno dei seguenti materiali di una prima lista:
- Poliolefine (preferibilmente PP oppure PE), polietilen tereftalato (PET), polistirene (PS), acido poliattico (PLA), Polietilen-furanoato (PEF);
- Materiali biodegradabili e/o compostabili diversi dal PLA, ad esempio di origine vegetale;
- Materiali riciclabili (ad esempio alluminio).
I suddetti materiali della prima lista possono essere in grado di offrire barriera all’ossigeno e/o all’acqua.
L’elemento di copertura 3 può comprendere almeno uno strato comprendente un materiale scelto tra uno dei seguenti materiali di una seconda lista:
- PET;
- PET comprendente ossidi di alluminio ed ossidi di silicio;
- Alluminio;
- PVDC;
- PP;
- PE;
- PLA;
- EVOH:
- Carta;
- Acetato di cellulosa.
In una forma di attuazione, l’elemento di copertura 3 può comprendere almeno due strati, in cui ciascuno strato può comprendere almeno uno dei materiali della seconda lista (ad esempio PET/PVDC, PET/Alluminio). In una ulteriore forma di attuazione, l’elemento di copertura 3 può comprendere almeno tre strati, in cui ciascuno strato può comprendere almeno uno dei materiali della seconda lista (ad esempio PP/EVOH/PP, PP/EVOH/PE, PP/EVOH/PA).
L’elemento filtrante 205 può essere scelto tra uno dei seguenti materiali di una terza lista:
- TNT Poliolefine (preferibilmente PP oppure PE), polietilen tereftalato (PET), polistirene (PS), acido poliattico (PLA), Polietilen-furanoato (PEF); - Materiali biodegradabili e/o compostabili diversi dal PLA, ad esempio di origine vegetale;
- Materiali riciclabili (ad esempio alluminio).
L'elemento filtrante 205 può essere realizzato anche in carta filtro.
Se l'involucro 201 è realizzato mediante materiale plastico e l'elemento filtrante 205 è realizzato con un film di tessuto non tessuto TNT, l'elemento filtrante 205 deve essere distaccabile dall'involucro 201.
Vantaggiosamente, grazie alla confezione della presente invenzione, un utilizzatore è forzato a distaccare la capsula 2 dall'elemento di copertura 3 prima di utilizzare la capsula 2 stessa nella macchina erogatrice.
Se la capsula 2 è interamente compostabile, l'utilizzatore potrà smaltire l'intera capsula 2 tra i rifiuti organici.
Se invece l'involucro 201 è realizzato in materiale plastico non compostabile, l'utilizzatore potrà agevolmente distaccare l'elemento filtrante 205 dalla capsula 2, essendo l'elemento filtrante 205 stesso integro al termine della erogazione, ciò facilitando lo smaltimento dei diversi componenti con i quali la capsula 2 è realizzata. Per quanto concerne la possibilità di realizzare un elemento filtrante 205 facilmente distaccabile da un involucro 201 in materiale plastico si veda WO2014125440 della stessa richiedente, che viene qui incorporato integralmente per riferimento.
La capsula 2 può quindi essere utilizzata vantaggiosamente in una macchina erogatrice del tipo in cui l'elemento di copertura 3 interagisce con un dispositivo di erogazione della macchina erogatrice, in quanto l'elemento filtrante 205 contenuto nella capsula 2 consente l'erogazione di una bevanda, ad esempio per percolazione oppure infusione, e trattiene il prodotto iniziale P stesso al termine della erogazione.
L'elemento di copertura 3 comprende una pluralità di zone di copertura 301, in cui ciascuna zona di copertura 301 è fissata rispettivamente ad una sola capsula 2 mediante la saldatura pelabile 4.
Tra due zone di copertura 301 adiacenti è opzionalmente presente un elemento promotore di distacco 302 per consentire ad un utilizzatore, dopo aver rimosso la capsula 2 dalla rispettiva zona di copertura 301, se desiderato, di separare la zona di copertura 301 stessa dall'elemento di copertura 3 utilizzando l'elemento promotore di distacco 302, per ridurre una dimensione dell'elemento di copertura 3 a seguito dell'utilizzo di una capsula 2. Dopo aver utilizzato una capsula 2, la confezione 1 riduce le proprie dimensioni ed anche l'elemento di copertura 3, se l'utilizzatore lo preferisce, può essere ridotto per rendere la propria dimensione adeguata a quella, ridotta, della confezione 1.
Si noti che l'elemento promotore di distacco 302 è posto nell'elemento di copertura 3 in corrispondenza di una parte dell'elemento di copertura 3 posta tra due capsule 2. L'elemento promotore di distacco 302 è ad esempio una linea parzialmente intagliata, come illustrato nella figura 6, che si estende fino ad un bordo laterale 303 dell'elemento di copertura 3, preferibilmente tra bordi laterali 303 opposti. Alternativamente, l'elemento promotore di distacco 302 può comprendere una coppia di incisioni sagomate a “V” (non illustrate) disposte in bordi opposti dell'elemento di copertura 3 ed allineate a definire una linea preferita di lacerazione che faciliti ad un utilizzatore la lacerazione dell'elemento di copertura 3 stesso. Opzionalmente, l'elemento di copertura 3 è dotato di una porzione di estremità 304 e comprende una parte di rinforzo 305 disposta in corrispondenza di detta porzione di estremità 304. La parte di rinforzo 305 è dotata di una apertura 306 per consentire alla confezione 1 di essere appesa ad un gancio di un espositore (non illustrato).
La parte di rinforzo 305 consente alla confezione 1 di essere esposta, appesa ed offerta in vendita, senza necessità di ulteriori imballaggi.
L'elemento di copertura 3 comprende almeno una porzione di presa 307 la quale è sporgente rispetto al bordo di una capsula 2, per consentire ad un utilizzatore, afferrando la porzione di presa 307, di distaccare una capsula 2 della pluralità di capsule 2 dall'elemento di copertura 3.
La porzione di presa 307 consente di distaccare la prima capsula 2 dall'elemento di copertura 3.
Dopo aver distaccato la prima capsula 2 mediante la porzione di presa 307, l'intera zona di copertura 301, alla quale la capsula 2 era fissata (figura 5), può fungere da ulteriore porzione di presa 307 per distaccare una seconda capsula 2 dalla pluralità di capsule 2.
Anche qualora sia presente l'elemento promotore di distacco 302, la posizione di quest'ultimo nell'elemento di copertura 3 è scelta in modo opportuno, in modo tale che sia comunque presente una porzione di presa 307 in ciascuna zona di copertura 301 alla quale una capsula 2 è ancora fissata. In altre parole, ciascuna zona di copertura 301 è di dimensioni maggiori delle dimensioni del bordo a flangia 204, per garantire in ogni zona di copertura 301 la porzione di presa 307.
Si noti che la porzione di presa 307 e la parte di rinforzo 305 sono distinte nel senso che, nella confezione, di preferenza, la parte di rinforzo 305 è disposta da parte opposta rispetto alla porzione di presa.
Nel dettaglio, se la pluralità di capsule 2 comprende due capsule 2, le quali sono tra di loro allineate a definire una fila, l’elemento di copertura 3 è preferibilmente di forma allungata. L'elemento allungato 3 comprende quindi un lato 308, ad esempio un lato minore, ed almeno due vertici 309, opposti al lato 308.
La confezione 1 mostrata nelle figure da 1 a 3, 4 e 6 comprende, ad esempio, quattro capsule 2 tra di loro allineate a definire la fila, l'elemento di copertura 3 è di forma rettangolare, la parte di rinforzo 305 è disposta in corrispondenza del lato 308, che è un lato laterale minore, mentre la porzione di presa 307 è disposta in corrispondenza di almeno uno dei vertici 309 delimitanti l'altro lato laterale minore, opposto al lato laterale minore 308.
Come mostrato in figura 6, nella confezione 1 rappresentata, ciascun bordo 303 corrisponde ad un lato laterale maggiore dell’elemento di copertura 3.
Se in aggiunta l'elemento di copertura comprende due porzioni di presa 307, tali porzioni di presa 307 possono essere disposte in corrispondenza di entrambi detti vertici 309. L'utilizzatore può quindi cominciare a distaccare una capsula 2 dall'elemento di copertura 3 a partire da una delle due porzioni di presa 307.
Secondo una versione non rappresentata della confezione 1, la pluralità di capsule 2 comprende quattro capsule 2, a due a due allineate a definire due file, la fila e un ulteriore fila essendo tra di loro affiancate. Se l'elemento di copertura 3 è di forma quadrata, le quattro capsule 2 possono ad esempio essere disposte ai vertici del quadrato. Di nuovo, come detto in precedenza, tra due capsule 2 può essere presente l'elemento promotore di distacco (non illustrato). Ad esempio, l'elemento promotore di distacco può essere realizzato come due linee parzialmente intagliate tra di loro ortogonali, che si estendono centralmente tra bordi laterali dell’elemento di copertura, tra le capsule 2.
Secondo una diversa versione della confezione 1, non rappresentata, se l’elemento di copertura 3 è di forma triangolare, e comprende almeno un lato 308 ed almeno un vertice 309, opposto a tale lato, la parte di rinforzo può essere disposta in corrispondenza del lato e la porzione di presa può essere invece disposta in corrispondenza del vertice. Vantaggiosamente, la pluralità di capsule può comprendere tre capsule, fissate all’elemento di copertura angolarmente equispaziate. Anche in questo caso, tra le capsule 2, può essere presente l'elemento promotore di distacco (non illustrato), ad esempio realizzato come tre linee parzialmente intagliate tra di loro incidenti, che si estendono dai vertici 309 verso il centro dell’elemento di copertura 3.
Si precisa che l’elemento di copertura 3 può essere di forma rettangolare, quadrata, triangolare, oppure di qualsiasi altra forma, senza restrizione di generalità.
La disposizione delle capsule 2 nella confezione 1 può vantaggiosamente essere predisposta in modo da poter mantenere una pluralità di confezioni 1 tra di loro ravvicinate e ridurre l’ingombro complessivo della pluralità di confezioni 1.
Secondo una ancora diversa versione della confezione 1, la parte di rinforzo 305 è assente, come mostrato nella confezione 1 di figura 6. Se, infatti, la confezione 1 è posta su uno scaffale, con la parete di base 202 di ciascuna capsula 2 in appoggio, la parte di rinforzo 305 non è necessaria. Di nuovo, la confezione 1 può essere esposta ed offerta in vendita senza necessità di ulteriori imballaggi in quanto ciascuna capsula 2 è sigillata dall’elemento di copertura 3.
Abbiamo detto che l'elemento filtrante 205 è contenuto nella cavità della capsula 2 ed è fissato all’involucro 201.
L'elemento filtrante 205 può essere realizzato mediante un materiale in foglio fissato in modo non distaccabile, ad esempio mediante saldatura ad ultrasuoni 5, all'involucro 201 della capsula 2. L'elemento filtrante 205 è, in questo caso, realizzato di preferenza mediante carta filtro, oppure mediante un foglio di materiale plastico perforato compostabile, se l'involucro 201 è in un materiale compostabile.
Se l'involucro 201 è realizzato in materiale plastico, l'elemento filtrante 205 è di preferenza invece realizzato in un materiale in foglio di tessuto non tessuto contenente fibre di materiale sintetico e/o plastico unite tra loro e/o intrecciate oppure sovrapposte, in quanto l'elemento filtrante 205 deve essere fissato in modo distaccabile dall'involucro 201. Come detto in precedenza, l’elemento filtrante 205 è realizzato mediante uno dei materiali della terza lista.
Come mostrato in figura 7, l'elemento filtrante 205 può essere ad esempio fissato al bordo a flangia 204, in una porzione interna 204a del bordo a flangia 204, preferibilmente anulare. L’elemento di copertura 3, in questo caso, è fissato al bordo a flangia 204, in una porzione esterna 204b, preferibilmente anulare, del bordo a flangia 204 stesso. La porzione esterna 204b può essere contigua alla porzione interna 204a oppure può essere presente una zona centrale del bordo a flangia 204, tra la porzione interna 204a e la porzione esterna 204b, in cui il bordo a flangia 204 non è fissato né all’elemento di copertura 3 né all’elemento filtrante 205.
Vantaggiosamente, fissando l’elemento di copertura 3 e l’elemento filtrante 205 allo stesso bordo a flangia 204 ma in porzioni anulari distinte è possibile rimuovere l’elemento di copertura 3 dal bordo a flangia 204 stesso senza pericolo di lacerare l’elemento filtrante 205, qualora l’elemento filtrante 205 sia facilmente lacerabile, ad esempio perché realizzato in carta filtro oppure mediante il foglio perforato di materiale compostabile.
Secondo una alternativa forma di realizzazione della capsula 2 (non illustrata), l’elemento di copertura 3 è fissato al bordo a flangia 204 mediante interposizione dell'elemento filtrante 205 tra l'elemento di copertura 3 ed il bordo a flangia 204, se l’elemento filtrante 205 è realizzato in tessuto-non-tessuto resistente alla trazione e comprende fibre di materiale plastico. In tale caso, in corrispondenza del bordo a flangia 204, l’elemento di copertura 3 è sovrapposto all’elemento filtrante 205. Alternativamente, l’elemento filtrante 205 può essere fissato ad una porzione anulare 207 della parete laterale 203 (figura 8) oppure, se la parete laterale 203 è provvista di un gradino anulare 208 (figura 9), a detto gradino anulare 208.
La capsula 2 mostrata nelle figure 12, 12a e 12b è illustrata in associazione ad una diversa confezione 6, descritta più avanti. Tuttavia, può essere anch’essa fissata all’elemento di copertura 3 della confezione 1 e pertanto la si descrive come variante rispetto alle altre capsule già descritte.
Secondo quanto illustrato in figura 12, l'elemento filtrante 205 è fissato alla porzione interna 204a del bordo a flangia 204, come nella capsula 2 illustrata in figura 7, ma l'elemento filtrante 205 è fissato anche alla porzione anulare 207 della parete laterale 203, contigua al bordo a flangia 204, come nella capsula 2 illustrata in figura 8. L’elemento di copertura, in questo caso, è fissato al bordo a flangia 204, nella porzione esterna 204b del bordo a flangia 204 stesso, come nella capsula 2 di figura 7.
In figura 12a, si noti che la porzione esterna 204b è contigua alla porzione interna 204a. In figura 12b, si noti che è presente una zona centrale del bordo a flangia 204, tra la porzione interna 204a e la porzione esterna 204b, in cui il bordo a flangia 204 non è fissato né all’elemento di copertura 3 né all’elemento filtrante 205.
Il fissaggio dell’elemento filtrante 205 sia alla porzione interna 204a che alla porzione anulare 207 riduce la possibilità che l’elemento filtrante 205 possa distaccarsi, qualora l’elemento filtrante 205 sia fissato in modo non distaccabile.
Secondo una diversa versione, l’elemento filtrante 205 è realizzato come un corpo filtrante (figura 10), rigido e provvisto di aperture 210. Il corpo filtrante 205 è alloggiato interamente all'interno della camera secondaria 209. Il corpo filtrante 205 è, ad esempio, un disco anulare il quale è provvisto di un bordo periferico atto a riscontrare per interferenza la parete laterale 203 per essere trattenuto per interferenza nella capsula 2.
Se la parete laterale 203 è provvista del gradino anulare 208, oltre alla camera principale 206, viene definita una camera secondaria 209 tra il gradino anulare 208 ed il bordo a flangia 204. Il corpo filtrante 205 può essere opzionalmente contenuto nella camera secondaria 209 e può essere in appoggio sul gradino anulare 208.
In relazione alla posizione del corpo filtrante 205 nella parete laterale 203 e/o alla posizione del gradino anulare 208 nella parete laterale 203, le dimensioni della camera principale 206 e della camera secondaria 209 possono cambiare e, conseguentemente, può cambiare anche la posizione del corpo filtrante 205 nella cavità.
Sia che l’elemento filtrante 205 sia realizzato con un materiale in foglio, sia che l’elemento filtrante 205 sia realizzato come un corpo filtrante rigido, la distanza tra il bordo a flangia 204 e una superficie 205a del corpo filtrante 205, rivolta verso il bordo a flangia 204, dipende dalla posizione del gradino anulare 208 e/o da uno spessore del corpo filtrante 205.
Se l’elemento filtrante 205 è in materiale tessuto non tessuto oppure filtro carta, lo spessore dell’elemento filtrante 205 è ridotto e la superficie 205a corrisponde a quella del gradino anulare 208.
Se l’elemento filtrante 205 è fissato al bordo a flangia 204, la camera principale 206 ha la stessa dimensione della cavità interna alla capsula 2 e la camera secondaria ha dimensione sostanzialmente nulla. Se invece l’elemento filtrante 205 è fissato al gradino anulare 208, oppure alla porzione anulare 207, la dimensione della camera secondaria 209 dipende dalla posizione in cui l’elemento filtrante 205 è fissato.
Se invece l’elemento filtrante 205 è un corpo filtrante in materiale rigido di spessore non ridotto, la superficie 205a è distinta da quella del gradino anulare 208. Se di interesse, la superficie 205a può essere allineata al bordo a flangia 204 oppure può essere lasciato uno spazio, interno alla camera secondaria 209, tra la superficie 205a ed il bordo a flangia 204 stesso.
In entrambi i casi, può essere ad esempio conveniente raccogliere il prodotto finale nello spazio tra l’elemento filtrante 205 ed il bordo a flangia 204, se la parete di base 202 della capsula 2 viene perforata dal dispositivo di iniezione della macchina erogatrice.
L’elemento filtrante 205 è realizzato di preferenza mediante materiale rigido compostabile, se l'involucro 201 è in un materiale compostabile. Secondo una variante non raffigurata, la capsula 2 comprende un ulteriore elemento filtrante, contenuto nella cavità, disposto tra la parete di base 202 e l’elemento filtrante 205. La camera principale di contenimento del prodotto P è pertanto definita tra l’elemento filtrante e l’ulteriore elemento filtrante, per lasciare un ulteriore spazio tra l’ulteriore elemento filtrante e la parete di base 202. Vantaggiosamente, una capsula con un elemento filtrante ed un ulteriore elemento filtrante può erogare il prodotto finale sia in macchine erogatrici in cui il dispositivo di iniezione perfora la parete di base sia in macchine erogatrici in cui il dispositivo di iniezione è alloggiato nella camera secondaria 209 e il dispositivo di erogazione perfora la parete di base 202.
In uso, un utilizzatore separa una capsula 2 dalla confezione 1, prelevata da un espositore nel quale è appesa in corrispondenza della porzione di estremità 304 in cui è presente la parte di rinforzo 305, distaccando la capsula 2 dall'elemento di copertura 3, utilizzando la porzione di presa 307 disposta in corrispondenza di un vertice 309 dell'elemento di copertura 3. Se l’elemento filtrante 205 è realizzato in materiale in foglio oppure in filtro carta ed è fissato all’interno della cavità della capsula 2, sul gradino anulare 208 oppure alla porzione anulare 207, oppure alla porzione interna 204a del bordo a flangia 204, l’elemento filtrante 205 contenuto nella capsula 2 non è interessato dal fatto che l’elemento di copertura 3 venga posto in trazione distaccandosi dal bordo a flangia 204.
Ciascuna capsula 2 distaccata rimane quindi sempre integra e pronta per essere utilizzata in una macchina erogatrice. Ad esempio, la parete di base 202 della capsula 2 può essere perforata dal dispositivo di iniezione della macchina erogatrice.
Il prodotto P si unisce con un liquido in pressione nella camera principale 206 e si crea in quest'ultima una bevanda che, filtrata mediante l'elemento filtrante 205, viene ad essere erogata nella camera secondaria 209 per poi fuoriuscire in un contenitore di un utilizzatore.
Grazie alla confezione 1 in accordo con il presente aspetto dell'invenzione, che comprende una pluralità di capsule 2, viene garantito che un utilizzatore, prima dell'utilizzo di una capsula 2 in una macchina erogatrice, separi la capsula dall'elemento di copertura 3 senza pericolo che l'elemento di copertura 3 si laceri, così permettendo che ogni componente della capsula 2 sia smaltito in modo corretto. L'elemento di copertura 3, comprendente almeno uno strato realizzato in uno dei materiali della seconda lista, può essere facilmente smaltito separatamente dalla capsula 2.
Grazie al fatto che ogni capsula 2 della confezione 1 contiene un elemento filtrante 205, fissato all’involucro 201, oppure trattenuto per interferenza dall’involucro 201, il prodotto iniziale P da unire con un fluido in pressione è contenuto in una camera principale 206 definita tra la parete di base 202 e l'elemento filtrante 205 stesso e pertanto il prodotto finale può essere raccolto in una camera secondaria 209 definita tra l'elemento filtrante 205 ed il bordo a flangia.
Ne segue che la capsula 2 dell'invenzione, non solo ha le stesse funzionalità delle capsule 2 già note per funzionare nelle macchine erogatrici di tipo noto ma consente di evitare ulteriori confezioni aggiuntive in cartoncino, così riducendo i rifiuti derivanti dall'utilizzo della confezione 1 stessa. La confezione 1 è inoltre facilmente realizzabile e di economica realizzazione.
In accordo con un diverso aspetto dell'invenzione, illustrato nelle figure 11, 12, 12a e 12b, viene qui proposta una confezione 6 che differisce dalla confezione 1, descritta in precedenza, per il fatto che la confezione 6 comprende una sola capsula 2 per bevande.
La capsula 2 inclusa nella confezione 6 e rappresentata nella figura 12, 12a e 12b, è già stata descritta in precedenza. Un elemento filtrante 205 è realizzato con un materiale in foglio ed è fissato, ad esempio in modo non distaccabile come illustrato in precedenza, sia ad un bordo a flangia 204, in dettaglio ad una porzione interna 204a del bordo a flangia 204, che ad una porzione anulare 207, contigua al bordo a flangia 204. Nella cavità, l’elemento filtrante 205 delimita la camera principale 206, tra l’elemento filtrante 205 e la parete di base 202, la quale contiene un prodotto iniziale P da unire al fluido per ottenere il prodotto finale.
La capsula 2 delle figure 12, 12a e 12b è fornita solo a titolo di esempio nella confezione 6 e si precisa che la confezione 6 può comprendere qualsiasi tipo di capsula 2, precedentemente descritta con riferimento alle figure da 7 a 10, nelle quali l’elemento filtrante 205 può essere fissato all’involucro 201 oppure in cui l’elemento filtrante 205 può essere trattenuto per interferenza nell'involucro 201. Per brevità, la capsula 2 non viene quindi descritta integralmente nuovamente ma si fa riferimento a quanto già descritto in precedenza.
La capsula 2 è utilizzabile in una macchina erogatrice e, nel dettaglio, la capsula 2 è inseribile in una sede della macchina erogatrice, ad esempio in una camera di percolazione, e cioè in una camera nella quale viene ottenuto il prodotto finale.
La confezione 6 comprende un elemento di copertura 7 fissato in modo distaccabile, ad esempio mediante una rispettiva saldatura pelabile 4, al bordo a flangia 204 della capsula 2 per chiudere ermeticamente la cavità della capsula 2. Di nuovo, per brevità, non si ripetono qui dettagli di una saldatura pelabile già descritti in precedenza.
Per poter utilizzare la capsula 2 nella macchina erogatrice, l’utilizzatore deve distaccare l’elemento di copertura 7 dal bordo a flangia 4. A tale scopo, l’elemento di copertura 7 comprende almeno una rispettiva porzione di presa 701 sporgente rispetto al bordo a flangia 204, per consentire ad un utilizzatore, afferrando la porzione di presa 701, di distaccare la capsula 2 dall’elemento di copertura 7.
La porzione di presa 701 è disposta, come raffigurato ad esempio nella figura 11, in corrispondenza di almeno un vertice 702 dell'elemento di copertura 7 oppure preferibilmente, se l’elemento di copertura 7 è rettangolare, in corrispondenza dei quattro vertici 702.
Vantaggiosamente, la presenza dell’elemento di copertura 7 distaccabile, il quale è provvisto della porzione di presa 701 e la contemporanea presenza dell’elemento filtrante 205 all’interno della cavità della capsula 2, fissato all’involucro 201 oppure trattenuto per interferenza, consente di realizzare una confezione 6 molto semplice nella quale la capsula 2 è utilizzabile in una macchina erogatrice e al tempo stesso l’elemento di copertura 7 non può essere mai lacerato dal dispositivo di iniezione oppure di estrazione della macchina erogatrice, dal momento che l’utilizzatore è forzato a distaccare l’elemento di copertura 7 stesso prima dell’utilizzo della capsula 2.
Per evitare che l’utilizzatore inserisca la capsula 2 nella macchina erogatrice senza aver precedentemente rimosso l’elemento di copertura 7, l’elemento di copertura 7 è di dimensioni non solo maggiori del bordo a flangia 204 ma anche di dimensioni maggiori di una dimensione massima di una imboccatura della sede della macchina erogatrice.
L’elemento di copertura 7 è pertanto opportunamente progettato, nella forma, oppure nelle dimensioni complessive, per fare in modo che la confezione 6, comprendente la capsula 2 e l’elemento di copertura 7, nel suo insieme, abbia un ingombro tale da non entrare nella sede della macchina erogatrice nella quale è destinata.
Se consideriamo la confezione 6, e consideriamo un elemento di copertura 7 di dimensione tale non solo da non entrare nella sede della macchina erogatrice ma anche da poter essere fissato in modo distaccabile ad una ulteriore capsula 2, si noti che è possibile ottenere la confezione 1 delle figure da 1 a 6 comprendente una pluralità di capsule 2. Opzionalmente, come detto in precedenza, l’elemento di copertura 7 può comprendere una parte di rinforzo (non illustrata) disposta in corrispondenza di una propria porzione di estremità (non illustrata); detta parte di rinforzo essendo dotata di una apertura (non illustrata) per consentire alla confezione 6 di essere appesa ad un gancio di un espositore.
Si aggiunge che tutto quanto detto in precedenza relativamente al materiale con il quale è realizzato l’involucro 201 della capsula 2, scelto tra uno dei materiali della prima lista, e l’elemento filtrante 205 all’interno della capsula 2, scelto tra uno dei materiali della terza lista, vale anche nel caso della confezione 6. In altre parole, vale quanto detto in precedenza in relazione al materiale con il quale è realizzato l’elemento di copertura 7, in cui almeno uno strato è realizzato in uno dei materiali della seconda lista. In modo analogo a quanto detto in precedenza con riferimento alla confezione 1, l’utilizzatore è anche in questo caso forzato a distaccare l’elemento di copertura 7 dal bordo a flangia 4, dal momento che la confezione 6 ha dimensioni incompatibili con l’imboccatura della sede della macchina erogatrice stessa.
Vantaggiosamente, di nuovo, la capsula 2, e cioè sia l’involucro 201 che l’elemento filtrante 205, può essere realizzata in un materiale compostabile per smaltire la capsula 2 come rifiuto organico dopo essere stata utilizzata.
In uso, un utilizzatore separa l’elemento di copertura 7 dalla capsula 2 dalla confezione 6, distaccando la capsula 2 dall'elemento di copertura 7, utilizzando la porzione di presa 701 disposta nell’angolo 702.
Grazie alla confezione 6, viene garantito che un utilizzatore, prima dell'utilizzo di una capsula 2 in una macchina erogatrice, separi la capsula dall'elemento di copertura 7 senza pericolo che l'elemento di copertura 7 si laceri, così permettendo che ogni componente della capsula 2 sia smaltito in modo corretto. Una dimensione opportunamente progettata dell’elemento di copertura 7, vantaggiosamente, forza un utilizzatore a distaccare l’elemento di copertura 7 stesso dalla confezione 6 e promuove un utilizzo corretto della capsula 2 nella macchina erogatrice.
Quanto detto in precedenza relativamente alla confezione 1 comprendente una pluralità di capsule 2 vale anche per la confezione 6 comprendente una sola capsula 2.
Dal momento che la capsula 2 della confezione 6 è stata opportunamente progettata per funzionare nelle macchine erogatrici di tipo noto, la confezione 6 comprendente una sola capsula 2 garantisce in modo molto semplice ed economico la possibilità di smaltire correttamente ciascun componente di cui la confezione 6 è realizzata.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Confezione (1) comprendente una pluralità di capsule (2), in cui ciascuna capsula (2) comprende: - un involucro (201) presentante un asse (A) di sviluppo longitudinale, a sua volta comprendente una parete di base (202) ed una parete laterale (203) definenti una cavità, ed un bordo a flangia (204) estendentesi da detta parete laterale (203); in cui detta parete di base (202) è perforabile rispettivamente da mezzi di iniezione oppure da mezzi di estrazione di una macchina erogatrice di un prodotto finale nella quale la capsula (2) è utilizzabile; - un elemento filtrante (205) contenuto in detta cavità il quale delimita nella cavità una camera principale (206) tra detto elemento filtrante (205) e detta parete di base (202), in cui detta camera principale (206) è atta a contenere un rispettivo prodotto iniziale (P) da unire ad un fluido per ottenere un rispettivo prodotto finale; ed in cui detta confezione (1) comprende un unico elemento di copertura (3); detto elemento di copertura (3), essendo fissato in modo distaccabile, ad esempio mediante una saldatura pelabile (4), a ciascun bordo a flangia (204) di ciascuna capsula (2) per chiudere ermeticamente ciascuna cavità, in modo tale da consentire ad un utilizzatore di distaccare una capsula (2) dall’elemento di copertura (3) della confezione (1) e consentire l’utilizzo della detta capsula (2) nella macchina erogatrice.
  2. 2. Confezione secondo la rivendicazione 1, in cui l'elemento di copertura (3) comprende una pluralità di zone di copertura (301), tra loro separate da un elemento di distacco (302), in cui ciascuna zona di copertura (301) è fissata rispettivamente ad una sola capsula (2) per consentire ad un utilizzatore, dopo aver rimosso la capsula (2) dalla rispettiva zona di copertura (301), di separare la zona di copertura (301) stessa dall'elemento di copertura (3) utilizzando l'elemento di distacco (302) per ridurre una dimensione dell'elemento di copertura (3) a seguito dell'utilizzo di una capsula (2).
  3. 3. Confezione secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui detto elemento di copertura (3) è dotato di una porzione di estremità (304) e comprende una parte di rinforzo (305) disposta in corrispondenza di detta porzione di estremità (304); detta parte di rinforzo (305) essendo dotata di una apertura (306) per consentire a detta confezione (1) di essere appesa ad un gancio di un espositore.
  4. 4. Confezione secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento di copertura (3) comprende almeno una porzione di presa (307) sporgente rispetto al bordo a flangia (204) di una capsula (2), per consentire ad un utilizzatore, afferrando detta porzione di presa (307), di distaccare detta capsula (2) da detto elemento di copertura (3).
  5. 5. Confezione secondo la rivendicazione 4, quando dipende dalla rivendicazione 3, in cui la porzione di presa (307) e la parte di rinforzo (305) sono distinte.
  6. 6. Confezione secondo la rivendicazione 3, in cui la pluralità di capsule (2) comprende due capsule (2), le quali sono tra di loro allineate a definire una fila, ed in cui l’elemento di copertura (3) è di forma allungata e comprende un lato (308) ed almeno due vertici (309), opposti a detto lato (308), la parte di rinforzo (305) essendo disposta in corrispondenza di detto lato (308), la porzione di presa (307) essendo disposta in corrispondenza di almeno uno di detti vertici (309); ed in cui in aggiunta, se l'elemento di copertura (3) comprende due porzioni di presa (307), dette porzioni di presa (307) sono disposte preferibilmente in corrispondenza di entrambi detti vertici (309).
  7. 7. Confezione secondo la rivendicazione 6, in cui la pluralità di capsule (2) comprende quattro capsule (2), a due a due allineate a definire due file, la fila e un ulteriore fila essendo tra di loro affiancate.
  8. 8. Confezione secondo la rivendicazione 5, in cui l’elemento di copertura (3) è di forma triangolare e comprende un lato ed almeno un vertice, opposto a detto lato, la parte di rinforzo essendo disposta in corrispondenza di detto lato, la porzione di presa essendo disposta in corrispondenza del detto vertice; ed in cui la pluralità di capsule comprende tre capsule fissate all’elemento di copertura angolarmente equispaziate.
  9. 9. Confezione secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento filtrante (205) è realizzato mediante un materiale in foglio fissato, ad esempio mediante saldatura (5) preferibilmente ad ultrasuoni, ad una porzione interna (204a) del bordo a flangia (204) e l’elemento di copertura (3) è fissato mediante detta saldatura distaccabile (4) ad una porzione esterna (204b) del bordo a flangia (204).
  10. 10. Confezione secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento filtrante (205) è realizzato mediante un materiale in foglio ed è fissato, ad esempio mediante saldatura (5) preferibilmente ad ultrasuoni, ad una porzione anulare (207) della parete laterale (203) oppure, se detta parete laterale (203) è provvista di un gradino anulare (208), a detto gradino anulare (208).
  11. 11. Confezione secondo la rivendicazione 10, quando dipendente dalla rivendicazione 9, in cui detta porzione anulare (207) è contigua a detta porzione interna (204a).
  12. 12. Confezione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui l’elemento filtrante (205) è un corpo rigido dotato di aperture (210) alloggiato nella cavità, il quale è provvisto di un bordo periferico atto a riscontrare per interferenza detta parete laterale (203) per essere trattenuto per interferenza nella capsula (2), ed opzionalmente in cui la parete laterale (203) è provvista di un gradino anulare (208) atto a definire una camera secondaria (209) tra detto gradino anulare (208) e detto bordo a flangia (204), detto elemento filtrante (205) essendo alloggiato in detta camera secondaria (209) ed in appoggio su detto gradino anulare (208).
  13. 13. Confezione secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto involucro (201) e detto elemento filtrante (205) sono realizzati in un materiale compostabile per consentire a detta capsula (2) di essere smaltita come rifiuto organico dopo essere stata utilizzata.
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