IT201800004233A1 - Kit per cassetta di sicurezza e metodo di utilizzo - Google Patents

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IT201800004233A1
IT201800004233A1 IT102018000004233A IT201800004233A IT201800004233A1 IT 201800004233 A1 IT201800004233 A1 IT 201800004233A1 IT 102018000004233 A IT102018000004233 A IT 102018000004233A IT 201800004233 A IT201800004233 A IT 201800004233A IT 201800004233 A1 IT201800004233 A1 IT 201800004233A1
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IT
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compartment
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safety
safe
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IT102018000004233A
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Luigi Romano
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    • E05GSAFES OR STRONG-ROOMS FOR VALUABLES; BANK PROTECTION DEVICES; SAFETY TRANSACTION PARTITIONS
    • E05G1/00Safes or strong-rooms for valuables
    • E05G1/06Safes or strong-rooms for valuables having provision for multiple compartments
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Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:
“KIT PER CASSETTA DI SICUREZZA E METODO DI UTILIZZO”
Descrizione
Campo della tecnica
La presente invenzione opera nell’ambito dei sistemi di sicurezza per il trasporto di denaro e valori in generale. Più dettagliatamente la cassetta di sicurezza, il kit ad essa associato ed il suo metodo di utilizzo sono specificamente rivolti ad un utilizzo nel settore privato, commerciale e dei trasporti.
Arte nota
Per cassetta di sicurezza s’intende, nel linguaggio comune, un servizio di custodia offerto dagli istituti di credito, di norma sotto la responsabilità dell’ufficio stesso.
Tale servizio consente ai titolari di una cassetta di sicurezza di custodirvi valori, documenti o oggetti preziosi con un’elevata privacy ed un alto grado di sicurezza. L’accesso al servizio viene di norma effettuato in stanze blindate, a volte presenti nei caveau delle banche, all’interno delle quali il cliente viene lasciato solo per effettuare in piena privacy le operazioni di immissione o di estrazione di oggetti/valori dalla cassetta di sicurezza.
Sono disponibili sul mercato anche cassette di sicurezza che tutelano l’anonimato del possessore, altre che non sono vincolate ad un conto corrente, e altre tipologie di servizio, ma non sembra essere ancora stato sviluppato un sistema efficiente per curare la sicurezza di denaro e valori che da un luogo privato o un esercizio commerciale devono essere fisicamente trasferiti ad un istituto di credito o comunque in un altro luogo.
Esistono diverse società private di trasporto valori e i loro dipendenti, soprattutto quelli che guidano i mezzi di trasporto, lamentano di essere spesso soggetti ad attacchi volti al furto del contenuto delle cassette di sicurezza.
La stessa problematica è riscontrata da tutti i trasportatori che ricevono i pagamenti in contrassegno e che quindi sono spesso vittime di tentativi di furti. Alcune privative internazionali hanno come oggetto delle innovative cassette di sicurezza, come, ad esempio, il brevetto cinese CN 107 42 4343, di recente pubblicazione. Questo riguarda un sistema intelligente di cassette di sicurezza connesse ad internet e gestibili da un utente tramite un’“App”. Il sistema comprende piattaforme informatiche per computer del tipo cloud. I sistemi di sicurezza per ottenere la certezza che la persona che sta accedendo al contenuto della cassetta sia proprio quella autorizzata, comprendono, tra le altre dotazioni, anche processori di controllo centrale, celle solari, telecamere di monitoraggio, display, touch screen, lettori di carte di identità, lettori di carte Union Pay, scanner di impronte digitali, telecamere ad alta definizione e mezzi di comunicazione in fibra ottica o wireless. Il sistema comprende altresì una procedura per ottenere la consegna delle cassette di sicurezza tramite corrieri ma, come le altre privative operanti sul mercato, non descrive alcun mezzo per salvaguardare sia il contenuto della cassetta sia l’incolumità del trasportatore durante il trasporto.
Scopo del presente brevetto è, pertanto, quello di rivendicare un kit ed un metodo di utilizzo che garantiscano la sicurezza dei valori contenuti in una cassetta di sicurezza e del personale che li trasporta da un luogo sicuro all’altro.
Descrizione dell’invenzione
Secondo la presente invenzione viene realizzato un kit per cassette di sicurezza e viene descritto un metodo di utilizzo ad esso associato che risolve efficacemente le problematiche suesposte.
Gli elementi costitutivi del kit sono sostanzialmente di tre tipologie, replicabili in serie per ottemperare a maggiori necessità di spazio di archiviazione di denaro, documenti o altri valori.
Essi sono: un contenitore fisso, la cassetta di sicurezza ad esso associata e reversibilmente estraibile da detto contenitore e una pluralità di blister che eventualmente si possono usare per inserire il denaro all’interno della cassetta di sicurezza, avendolo preventivamente sigillato all’interno di questi piccoli contenitori flessibili.
Ma andiamo alla descrizione delle varie componenti di ciascun elemento del kit. Il contenitore è costituito da una struttura metallica, a forma di parallelepipedo di dimensioni comprese tra 15 cm X 20 cm X 30 cm di altezza e 150 cm X 200 cm X 300 cm di altezza. Esso viene vantaggiosamente installato in maniera fissa nell’esercizio commerciale o nel veicolo che utilizza il presente sistema. Detto contenitore è collegato ad una fonte di alimentazione elettrica connessa ad un connettore elettrico posto all’interno del vano di detto contenitore che è atto a contenere detta cassetta di sicurezza.
Detta cassetta di sicurezza è vantaggiosamente assicurata al rispettivo contenitore mediante una serratura meccanica.
Nella forma di realizzazione preferita, detta serratura è costituita da almeno una coppia di sporgenze poste su due lati contrapposti del vano di detto contenitore. Almeno una di dette sporgenze è dotata di almeno una fessura atta ad impegnarsi con almeno una corrispondente barra di serratura che, azionata dalle chiavi, sporge reversibilmente da almeno una delle due rientranze predisposte sui lati esterni di detta cassetta di sicurezza, in una posizione corrispondente alle sporgenze del contenitore.
La cassetta di sicurezza, che costituisce la componente centrale e più importante della presente invenzione, è dotata, sulla sua superficie esterna, di un manico per agevolarne il trasporto e di un connettore elettrico atto ad impegnarsi con il connettore elettrico del contenitore quando la cassetta di sicurezza è inserita all’interno del contenitore.
Tale connessione elettrica alimenta, vantaggiosamente, una pluralità di dotazioni elettroniche contenute nella cassetta di sicurezza in uno dei due vani in cui è suddivisa internamente.
Tali dotazioni comprendono, almeno:
o una batteria ricaricabile, atta ad alimentare tutte le dotazioni elettroniche anche quando la cassetta di sicurezza è remotamente posizionata rispetto al suo contenitore;
o una pluralità di sensori inerziali che rilevano eventuali tentativi di scasso della cassetta di sicurezza;
o un sensore di geolocalizzazione, atto a rilevare in ogni istante le coordinate geografiche della cassetta di sicurezza;
o un dispositivo di comando del tipo CPU, atto a ricevere i dati dal sensore di geolocalizzazione e dai sensori inerziali per determinare eventuali situazioni di pericolo, secondo parametri preimpostati, ed attivare conseguentemente le segnalazioni di allarme.
Eventualmente, nel vano dedicato all’elettronica di detta cassetta di sicurezza, è contenuto altresì un timer atto ad essere preimpostato per stabilire il lasso di tempo a disposizione di un utente che sta trasportando la cassetta di sicurezza (che è stata precedentemente disconnessa da un contenitore), per ricollegarla allo stesso o ad un ulteriore contenitore. Vantaggiosamente, in caso di superamento di detto lasso di tempo, detta CPU attiva le segnalazioni di allarme.
Vantaggiosamente, dette segnalazioni di allarme si avvalgono almeno dei seguenti dispositivi, posti sulla superficie esterna della cassetta di sicurezza, che possono entrare in funzione singolarmente o simultaneamente:
� segnalatore acustico, atto ad emettere un allarme sonoro udibile a grande distanza per aiutare nell’identificazione del ladro;
� fumogeno, atto ad emettere una predeterminata quantità di fumo per segnalare il ladro e ostacolarne la fuga;
� un eventuale dispositivo macchiatore, posto all’interno del primo vano della cassetta di sicurezza, atto ad entrare in funzione quando detta CPU è in stato di allarme per un intervallo di tempo che eccede un valore preimpostato. Detto dispositivo macchiatore, vantaggiosamente, è atto a sporcare i valori contenuti nella cassetta di sicurezza rubata in modo da renderli inutilizzabili.
Detto vano che contiene le suddette dotazioni è accessibile mediante uno sportello, anch’esso a serratura meccanica, a sua volta accessibile da un primo vano che è quello che contiene i valori.
L’accesso al vano elettronico, dunque, è vantaggiosamente più difficoltoso.
Preferibilmente e vantaggiosamente, detto vano contenente l’elettronica è stagno. Detto primo vano, ovvero quello dedicato a contenere il denaro e gli altri valori, è accessibile mediante un primo sportello posto sulla superficie esterna della cassetta di sicurezza. Detto primo sportello è altresì vantaggiosamente dotato di almeno una feritoia a sezione curva, tramite la quale un utente inserisce il denaro, preferibilmente custodito negli appositi blister. Quanto inserito nella feritoia cade all’interno del primo vano e, grazie alla configurazione curva della feritoia, è impossibile che venga recuperato senza aprire il primo sportello con le relative chiavi.
In una forma di realizzazione preferita, all’interno di detto primo vano è inoltre contenuto un dispositivo conta-soldi atto a comunicare a detta CPU l’ammontare delle somme di denaro versate nel primo vano e quindi consentire al proprietario della cassetta di sicurezza di verificare che l’intera somma di denaro sia arrivata integra al luogo sicuro prescelto.
Vantaggiosamente, detta CPU può comunicare con un ulteriore dispositivo elettronico, ad esempio uno smartphone, ad essa collegato e consentire all’utente che gestisce la cassetta di sicurezza di conoscere la somma di denaro eventualmente contata dal conta-soldi e di regolare dei parametri di sicurezza che possono riguardare:
- un’area geografica entro la quale la cassetta di sicurezza può essere movimentata liberamente, senza che il sistema vada in allarme, anche quando scollegata dal relativo contenitore;
- gli intervalli di tempo ammissibili per la movimentazione di detta cassetta di sicurezza quando scollegata dal relativo contenitore;
- le fasce orarie entro le quali è consentito lo scollegamento della cassetta di sicurezza dal relativo contenitore.
Vantaggiosamente, la violazione di almeno uno dei suddetti parametri di sicurezza è condizione sufficiente per l’attivazione degli allarmi previsti da parte di detta CPU.
In una ulteriore versione, più accessoriata e ancora più vantaggiosa dal punto di vista della difficoltà di furto, la cassetta di sicurezza è dotata di un ulteriore vano, accessibile tramite un comune meccanismo di serratura meccanica, atto ad essere reversibilmente zavorrabile per appesantire la cassetta di sicurezza durante il trasporto. Eventualmente il vano zavorrabile potrà essere anche di tipo telescopico, ovvero reversibilmente espandibile. Più dettagliatamente, quando la cassetta di sicurezza è all’interno del suo contenitore, il vano zavorrabile sarà vuoto e ridotto al minimo possibile delle sue dimensioni. Quando si decide di estrarre la cassetta di sicurezza dal suo contenitore, accedendo con le chiavi o altri sistemi di serratura meccanica, al vano zavorrabile, l’utente riempirà quest’ultimo di acqua, sabbia, saponette di piombo, o qualsiasi altro materiale di appesantimento, incrementando così il peso complessivo della cassetta di sicurezza.
Detta cassetta di sicurezza ha peso compreso tra 5 kg e 12 kg, preferibilmente 7 kg, aumentabili a piacere se presente il vano zavorrabile. Ne consegue che da un lato il trasportatore dovrà fare più fatica per maneggiare la cassetta di sicurezza ma, vantaggiosamente, per un eventuale ladro sarà notevolmente più difficile la fuga che verrà ostacolata, oltre che dai suddetti sistemi di allarme, anche dal peso stesso dell’oggetto rubato.
Infine, fanno parte del kit anche una pluralità di blister, atti a contenere una determinata quantità di denaro, documenti o altri valori che un utente vi inserisce. Detti blister saranno vantaggiosamente dotati di una chiusura superiore atta a sigillarne, reversibilmente, il contenuto. Il materiale di ciascuno di detti blister è vantaggiosamente flessibile in modo da poter essere inserito nel primo vano della cassetta di sicurezza attraversando detta feritoia curva.
L’utilità di inserire i valori nei blister potrebbe essere, ad esempio, quella di distinguere pagamenti diversi oppure il denaro inserito da vari operatori che hanno accesso alla cassetta.
Essendo la presente invenzione specificamente pensata per esercizi commerciali e servizi di trasporto, fa parte dell’ambito di protezione offerto dalle rivendicazioni annesse il metodo di utilizzo del kit appena descritto che comprende i passi di:
- installazione di almeno un contenitore presso un luogo sicuro di detto esercizio commerciale, preferibilmente in prossimità della cassa;
- inserimento della relativa cassetta di sicurezza nel contenitore e chiusura della serratura;
- eventuale inserimento delle banconote ricevute come pagamento dai clienti negli appositi blister forniti in dotazione e chiusura tramite detta chiusura superiore; in alternativa si possono anche inserire direttamente le banconote;
- inserimento dei blister o delle banconote nella feritoia della cassetta di sicurezza, con eventuale conteggio dell’importo immesso tramite detto dispositivo conta-soldi (se presente). Il conteggio sarà eventualmente reso noto sul dispositivo elettronico collegato alla CPU;
- apertura della serratura, estrazione della cassetta di sicurezza e suo affidamento ad un utente incaricato del trasporto in un luogo predeterminato nel quale conservare il denaro;
- eventuale inserimento della cassetta di sicurezza in un ulteriore contenitore predisposto nel veicolo atto al trasporto. La presente invenzione, infatti, include anche l’utilizzo del kit all’interno di veicoli che trasportano valori o che ricevono pagamenti in contrassegno;
- eventuale monitoraggio del percorso effettuato da detto utente mediante la condivisione dei dati rilevati dal sensore di geolocalizzazione con il dispositivo elettronico collegato a detta CPU;
- raggiungimento del luogo preposto all’apertura della cassetta di sicurezza ed eventuale inserimento della stessa in un ulteriore contenitore preventivamente installato presso detto luogo;
- apertura del primo sportello per accedere al contenuto del primo vano ed estrazione dei valori; conteggio del denaro, eventualmente in un luogo sorvegliato da una telecamera; comunicazione dell’importo all’esercizio commerciale;
- riconsegna della cassetta di sicurezza presso l’esercizio commerciale.
Come già anticipato, il kit ed il suo metodo di utilizzo appena descritti, possono essere utilizzati sia nei veicoli atti al trasporto di cassette di sicurezza, sia nei veicoli di trasporto merci che ricevono i pagamenti in contrassegno, per la sicurezza degli operatori.
I vantaggi offerti dalla presente invenzione sono evidenti alla luce della descrizione fin qui esposta e saranno ancora più chiari grazie alle figure annesse e alla relativa descrizione dettagliata.
Descrizione delle figure
L’invenzione verrà qui di seguito descritta in almeno una forma di realizzazione preferita a titolo esplicativo e non limitativo con l’ausilio delle figure annesse, nelle quali:
- FIGURA 1 mostra il contenitore 1 nel quale è visibile il vano 1.1 con le sporgenze 1.3 e la fessura 1.4 che cooperano per la serratura della cassetta della successiva FIG. 2. Si vede, inoltre, il connettore elettrico 1.2.
- FIGURA 2 illustra la cassetta 2 di sicurezza, oggetto principale del kit della presente invenzione. Si vede il primo vano 2.1, con il relativo primo sportello 2.1’ e la sua feritoia 2.1’’, il connettore elettrico 2.2, le rientranze 2.3 e la barra di serratura 2.4 che cooperano con le sporgenze 1.3 e la fessura 1.4 della precedente FIG. 1 per vincolare la cassetta 2 al suo contenitore 1. Nella parte inferiore è presente il secondo vano 2.5 con il relativo sportello 2.5’ che custodisce le dotazioni elettroniche tra le quali la batteria 2.6, il sensore di geolocalizzazione 2.7, il timer 2.8 e la CPU 2.9. Esternamente sono visibili il segnalatore acustico 3 e il fumogeno 3.1 che entrano in funzione in caso di allarme. Superiormente si vede anche il manico 5 che consente il trasporto della cassetta 2.
- FIGURA 3 mostra la cassetta 2 di sicurezza della precedente FIG. 2 in sezione verticale. si può notare la disposizione del primo vano 2.1 e al secondo vano 2.5, con i relativi sportelli 2.1’ e 2.5’.
- FIGURA 4 mostra in maniera migliore il blister 4 che fa parte del kit oggetto di invenzione con la chiusura superiore 4.1.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
La presente invenzione verrà ora illustrata a titolo puramente esemplificativo ma non limitativo o vincolante, ricorrendo alle figure le quali illustrano alcune realizzazioni relativamente al presente concetto inventivo.
Con riferimento alla FIG. 3 è mostrata una sezione verticale dell’oggetto, facente parte del kit oggetto dell’invenzione, che ne costituisce il nucleo fondamentale, ovvero, la cassetta di sicurezza 2. Essa è dotata di un primo vano 2.1 e di un secondo vano 2.5 accessibili in questa sequenza. Il primo vano 2.1 che, come si vede dalla figura di riferimento, è sovrapposto al secondo vano 2.5, è quello dedicato a contenere i valori ed è accessibile tramite un primo sportello 2.1’ dotato di serratura meccanica e di almeno una feritoia 2.1’’ a sezione curva. Detta feritoia 2.1’’ è curva per impedire eventuali tentativi di ripescaggio di quanto inserito nel primo vano 2.1 senza aprire lo sportello 2.1’.
Detto primo vano 2.1, nella forma di realizzazione più completa ed accessoriata, comprende, inoltre, almeno un comune dispositivo conta-soldi ed un dispositivo macchiatore. Il primo comunica con un dispositivo di comando CPU 2.9 (contenuto nel secondo vano 2.5 di seguito dettagliatamente descritto) l’ammontare delle somme di denaro versate in detto primo vano 2.1. Il macchiatore, invece, è atto a sporcare di inchiostro il contenuto del primo vano 2.1 della cassetta di sicurezza 2 in determinate condizioni descritte più avanti. Sul fondo del primo vano 2.1 è posto un secondo sportello 2.5’, anch’esso dotato di serratura meccanica, atto a consentire l’accesso a detto secondo vano 2.5, che è stagno e nel quale, nella forma di realizzazione preferita sono alloggiati almeno:
o una batteria ricaricabile 2.6, atta ad alimentare tutte le dotazioni elettroniche quando la cassetta di sicurezza 2 è scollegata dalla connessione elettrica fornita dal suo contenitore 1;
o una pluralità di sensori inerziali 7 atti a rilevare eventuali tentativi di scasso della cassetta di sicurezza 2;
o un sensore di geolocalizzazione 2.7 atto a rilevare in ogni istante le coordinate geografiche della cassetta di sicurezza 2;
o un timer 2.8 atto ad essere preimpostato per stabilire il lasso di tempo a disposizione di un utente che sta trasportando la cassetta di sicurezza 2, per ricollegarla ad un qualsiasi contenitore 1.
Tutte queste dotazioni sono atte a comunicare con un dispositivo di comando CPU 2.9, anch’esso contenuto nel secondo vano 2.5, collegato con un dispositivo elettronico esterno, ad esempio uno smartphone, del possessore del kit oggetto della presente invenzione.
Più dettagliatamente, agendo tramite lo smartphone, l’utente può impostare alcuni parametri di sicurezza che determinano l’attivazione o meno dell’allarme da parte della CPU 2.9 in determinate occasioni. Tali parametri possono riguardare:
- un’area geografica entro la quale la cassetta di sicurezza 2 può essere liberamente movimentata senza generare in nessun caso allarmi;
- intervalli di tempo ammissibili per la movimentazione di detta cassetta di sicurezza 2 da un contenitore 1 all’altro, al superamento dei quali il sistema andrà in allarme;
- delle fasce orarie entro le quali è consentito lo scollegamento della cassetta di sicurezza 2 dal relativo contenitore 1. In caso di scollegamento in orari diversi il sistema andrà automaticamente in allarme.
Grazie alla comunicazione della CPU 2.9 con i sensori inerziali 7, oltre agli eventi appena citati, il sistema è atto ad andare in stato di allarme anche quando detti sensori inerziali 7 dovessero rilevare un tentativo di effrazione della cassetta di sicurezza 2.
Tramite il dispositivo elettronico collegato alla CPU 2.9, l’utente può inoltre visualizzare l’ammontare del denaro contenuto nella cassetta di sicurezza 2 rilevato dal conta-soldi e la posizione geografica della propria cassetta di sicurezza 2.
Quando la CPU 2.9 va in allarme, questo può comportare una o più delle seguenti situazioni:
� l’attivazione di un segnalatore acustico 3 posto su detta cassetta di sicurezza 2, atto ad emettere un allarme sonoro udibile a grande distanza per segnalare il ladro;
� l’attivazione di un fumogeno 3.1, anch’esso posto su detta cassetta di sicurezza 2, atto ad emettere una predeterminata quantità di fumo per segnalare il ladro e ostacolarne la fuga;
� l’attivazione del macchiatore per rendere inutilizzabili i valori contenuti nella cassetta di sicurezza 2, dopo un predeterminato intervallo di tempo entro il quale nessuna delle situazioni che hanno generato l’allarme rientra entro i parametri di sicurezza prestabiliti.
Gli altri oggetti che costituiscono il kit sono i blister 4 e il contenitore 1.
I blister 4 altro non sono che buste flessibili, dotate di una chiusura superiore 4.1, atte a sigillare una predeterminata quantità di denaro o di altri valori ed inserirla nella feritoia 2.1’’ dello sportello 2.1’ della cassetta di sicurezza 2. Il loro utilizzo potrebbe essere particolarmente utile per distinguere il denaro inserito da operatori diversi.
Il contenitore 1, invece, è opportunamente dimensionato per contenere la cassetta di sicurezza 2 in un suo vano 1.1 all’interno del quale è predisposto il connettore elettrico 1.2 il quale, quando la cassetta di sicurezza 2 è inserita nel suo contenitore 1, si impegna con il corrispondente connettore elettrico 2.2 della cassetta di sicurezza 2 stessa in modo da alimentare le dotazioni tecnologiche contenute nel secondo vano 2.5.
Il meccanismo di serratura, rigorosamente meccanico, nella forma di realizzazione ad oggi considerata la migliore, è costituito da almeno una coppia di sporgenze 1.3 poste su due lati contrapposti del vano 1.1 di detto contenitore 1 (visibili in FIG. 1) in modo da impegnarsi con una corrispondente coppia di rientranze 2.3 predisposte su due lati contrapposti della cassetta di sicurezza 2 (come visibile in FIG. 2). Dette sporgenze 1.3 saranno dotate di almeno una fessura 1.4 atta ad impegnarsi con almeno una corrispondente barra di serratura 2.4 che, quando azionata dalle chiavi, sporge reversibilmente da ciascuna rientranza 2.3 della cassetta di sicurezza 2.
Previa installazione del contenitore 1 contenente la cassetta di sicurezza 2 in un luogo sicuro di un qualsiasi esercizio commerciale, preferibilmente vicino la cassa, il metodo associato all’utilizzo del kit comprende l’inserimento dei valori da custodire negli appositi blister 4 (rappresentati in FIG. 4) e la chiusura di questi ultimi mediante la chiusura superiore 4.1 che li sigilla. Successivamente detti blister 4 vengono inseriti nella feritoia 2.1’’.
Quando il primo vano 2.1 risulta pieno, oppure con cadenza temporale prestabilita del gestore dell’esercizio commerciale, la cassetta di sicurezza 2 viene disinserita dal suo contenitore 1 (stando attenti alle eventuali fasce orarie o altre restrizioni di sicurezza preimpostate) ed affidata ad un trasportatore.
Per agevolarne la movimentazione, la cassetta di sicurezza 2 sarà dotata di un manico 5.
Preferibilmente, nel veicolo atto al trasporto della cassetta di sicurezza 2 sarà predisposto almeno un contenitore 1 secondo la presente invenzione nel quale il trasportatore inserisce la cassetta di sicurezza 2 durante il viaggio.
Grazie al dispositivo elettronico collegato alla CPU 2.9, il gestore dell’esercizio commerciale può monitorare il viaggio.
Una volta raggiunto il luogo preposto all’apertura della cassetta di sicurezza 2, il trasportatore la disinserisce dal contenitore 1 predisposto nel veicolo e la porta in un luogo sorvegliato da telecamere predisposto per l’apertura della cassetta di sicurezza 2, nel quale sia installato un ulteriore contenitore 1.
A questo punto il denaro viene estratto e avviene una comunicazione di conferma tra l’utente che conta il denaro contenuto nella cassetta di sicurezza 2 e il gestore dell’esercizio commerciale che si avvale del kit in oggetto.
Al termine della verifica la cassetta di sicurezza 2 viene riconsegnata al negozio. È infine chiaro che all’invenzione fin qui descritta possono essere apportate modifiche, aggiunte o varianti ovvie per un tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall’ambito di tutela che è fornito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (11)

  1. Rivendicazioni 1. Kit per cassetta di sicurezza privata, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno: - un contenitore (1) costituito da una struttura metallica a forma di parallelepipedo di dimensioni comprese tra 15 cm X 20 cm X 30 cm di altezza e 150 cm X 200 cm X 300 cm di altezza, dotata di un vano (1.1) atto a contenere una cassetta di sicurezza (2) in maniera stabile e reversibile mediante un comune meccanismo di serratura (1.3-1.4) ad apertura e chiusura meccanica; detto contenitore (1) essendo dotato all’interno di detto vano (1.1) di almeno un connettore elettrico (1.2) atto ad impegnarsi con un corrispondente connettore elettrico (2.2) di detta cassetta di sicurezza (2); detto contenitore (1) essendo atto ad essere installato in maniera fissa presso un luogo sicuro di un esercizio commerciale o di un veicolo per il trasporto di beni di vario genere; - detta cassetta (2) di sicurezza, atta ad essere inserita reversibilmente all’interno del vano (1.1) di detto contenitore (1) e ad esso reversibilmente assicurata mediante detto meccanismo di serratura (2.3-2.4); detta cassetta (2) avendo peso compreso tra 5 kg e 12 kg, preferibilmente 7 kg; detta cassetta di sicurezza (2) essendo dotata sulla sua superficie esterna, di detto connettore elettrico (2.2) atto ad impegnarsi con detto connettore elettrico (1.2) di detto contenitore (1) per alimentare le dotazioni elettroniche in essa contenute; detta cassetta di sicurezza (2) essendo dotata di un primo vano (2.1) e di un secondo vano (2.5) accessibili in sequenza; detto primo vano (2.1) essendo atto a contenere i valori ed essendo accessibile tramite un primo sportello (2.1’) dotato di serratura meccanica e di almeno una feritoia (2.1’’) a sezione curva, tramite la quale un utente inserisce il denaro, preferibilmente custodito in appositi blister (4), il quale cade all’interno di detto primo vano (2.1); sul fondo di quest’ultimo essendo predisposto un secondo sportello (2.5’), anch’esso dotato di serratura meccanica, atto a consentire l’accesso a detto secondo vano (2.5), preferibilmente stagno, nel quale sono alloggiati almeno: o una batteria ricaricabile (2.6), atta ad alimentare tutte le dotazioni elettroniche successivamente elencate anche quando detta cassetta di sicurezza (2) è scollegata da detto connettore elettrico (1.2) di detto contenitore (1); o una pluralità di sensori inerziali (7) atti a rilevare eventuali tentativi di scasso della cassetta di sicurezza (2); o un sensore di geolocalizzazione (2.7); atto a rilevare in ogni istante le coordinate geografiche della cassetta di sicurezza (2); o un dispositivo di comando CPU (2.9) atto a ricevere i dati da detto sensore di geolocalizzazione (2.7) e da detti sensori inerziali (7) per determinare eventuali situazioni di pericolo, secondo parametri preimpostati, ed attivare conseguentemente le segnalazioni di allarme le quali comprendono almeno: � l’attivazione di un segnalatore acustico (3) posto su detta cassetta di sicurezza (2), atto ad emettere un allarme sonoro udibile a grande distanza per segnalare il ladro; � l’attivazione di un fumogeno (3.1) posto su detta cassetta di sicurezza (2), atto ad emettere una predeterminata quantità di fumo per segnalare il ladro e ostacolarne la fuga; - una pluralità di detti blister (4) atti a contenere una determinata quantità di denaro che un utente vi inserisce; detti blister (4) essendo dotati di una chiusura superiore (4.1) atta a sigillare, reversibilmente, il contenuto di detto blister (4); ciascuno di detti blister (4) essendo flessibile in modo da poter essere inserito nel primo vano (2.1) di detta cassetta di sicurezza (2) attraversando detta feritoia (2.1’’) curva.
  2. 2. Kit per cassetta di sicurezza privata, secondo la precedente rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta cassetta di sicurezza (2), all’interno di detto primo vano (2.1) è dotata di un dispositivo conta-soldi atto a comunicare a detta CPU (2.9) l’ammontare delle somme di denaro versate in detto primo vano (2.1); detta CPU (2.9) potendo comunicare ad un ulteriore dispositivo elettronico collegato detta somma.
  3. 3. Kit per cassetta di sicurezza privata, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta cassetta di sicurezza (2), all’interno del secondo vano (2.5), è dotata di un timer (2.8) atto ad essere preimpostato per stabilire il lasso di tempo a disposizione di un utente che sta trasportando una cassetta di sicurezza (2) che è stata precedentemente disconnessa da un contenitore (1), per ricollegarla allo stesso o ad un ulteriore contenitore (1), in caso di superamento di detto lasso di tempo, detta CPU (2.9) essendo atta ad attivare almeno il segnalatore acustico (3).
  4. 4. Kit per cassetta di sicurezza privata, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta cassetta di sicurezza (2), all’interno di detto primo vano (2.1) è dotata di un dispositivo macchiatore atto a sporcare di inchiostro i valori contenuti nella cassetta di sicurezza (2) rubata, rendendoli inutilizzabili; detto dispositivo macchiatore essendo atto ad entrare in funzione quando detta CPU (2.9) è in stato di allarme per un intervallo di tempo che eccede un valore preimpostato.
  5. 5. Kit per cassetta di sicurezza privata, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta cassetta di sicurezza (2) è dotata di un manico (5) atto ad essere afferrato da un utente per agevolarne il trasporto.
  6. 6. Kit per cassetta di sicurezza privata, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta cassetta di sicurezza (2) è dotata di un ulteriore vano, accessibile tramite un comune meccanismo di serratura meccanica, atto ad essere reversibilmente zavorrabile per appesantire la cassetta di sicurezza (2) durante il trasporto.
  7. 7. Kit per cassetta di sicurezza privata, secondo la precedente rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto ulteriore vano zavorrabile è dotato di comuni meccanismi telescopici atti ad espandersi quando detto ulteriore vano è zavorrato ed atti a consentire la ritrazione di detto ulteriore vano all’interno della sagoma iniziale quando vuoto.
  8. 8. Kit per cassetta di sicurezza privata, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che tramite un dispositivo elettronico esterno connesso a detta CPU (2.9) un utente può regolare dei parametri di sicurezza che riguardano almeno: - un’area geografica entro la quale la cassetta di sicurezza (2) può essere movimentata anche quando scollegata dal relativo contenitore (1); - gli intervalli di tempo ammissibili per la movimentazione di detta cassetta di sicurezza (2) quando scollegata dal relativo contenitore (1); - le fasce orarie entro le quali è consentito lo scollegamento della cassetta di sicurezza (2) dal relativo contenitore (1); la violazione di almeno uno dei suddetti parametri di sicurezza essendo condizione sufficiente per l’attivazione degli allarmi da parte di detta CPU (2.9).
  9. 9. Kit per cassetta di sicurezza privata, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di serratura meccanica tra detto contenitore (1) e detta cassetta di sicurezza (2) è costituito da almeno una coppia di sporgenze (1.3) poste su due lati contrapposti del vano (1.1) di detto contenitore (1); dette sporgenze (1.3) essendo dotate di almeno una fessura (1.4) atta ad impegnarsi con almeno una corrispondente barra di serratura (2.4) atta a sporgere reversibilmente da ciascuna rientranza (2.3) di almeno una coppia di rientranze (2.3) predisposte sui lati esterni di detta cassetta di sicurezza (2) in una posizione corrispondente alle sporgenze (1.3) del contenitore (1).
  10. 10. Metodo di utilizzo della cassetta di sicurezza privata in un esercizio commerciale, secondo la precedente rivendicazione, caratterizzato dal fatto di comprendere i passi di: - installazione di un contenitore (1) presso un luogo sicuro di detto esercizio commerciale, preferibilmente in prossimità della cassa; - inserimento della relativa cassetta di sicurezza (2) e chiusura della serratura (1.3-1.4; 2.3-2.4); - eventuale inserimento delle banconote ricevute come pagamento dai clienti negli appositi blister (4) forniti in dotazione e chiusura tramite detta chiusura superiore (4.1); - inserimento dei blister (4) o delle banconote nella feritoia (2.1’’) della cassetta di sicurezza (2), con eventuale conteggio dell’importo immesso tramite detto dispositivo conta-soldi; - apertura della serratura (1.3-1.4; 2.3-2.4), estrazione della cassetta di sicurezza (2) e suo affidamento ad un utente atto al trasporto in un luogo predeterminato nel quale conservare il denaro; - eventuale inserimento della cassetta di sicurezza (2) in un ulteriore contenitore (1) predisposto nel veicolo atto al trasporto; - eventuale monitoraggio del percorso effettuato da detto utente mediante la condivisione dei dati rilevati dal sensore di geolocalizzazione (2.7) con un dispositivo elettronico collegato a detta CPU (2.9); - raggiungimento del luogo preposto all’apertura della cassetta di sicurezza (2) ed eventuale inserimento della stessa in un ulteriore contenitore (1) predisposto presso detto luogo; - apertura del primo sportello (2.1’) per accedere al contenuto del primo vano (2.1) ed estrarre i valori; conteggio del denaro; comunicazione dell’importo all’esercizio commerciale; - riconsegna della cassetta di sicurezza (2) presso l’esercizio commerciale.
  11. 11. Uso del kit per cassetta di sicurezza privata, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazione 1-9, in cui almeno un contenitore (1) è installato all’interno dell’abitacolo o del vano merci di un veicolo stradale.
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