IT201800004151A1 - Raccordo per tubi corrugati e procedimento di realizzazione di detto raccordo - Google Patents

Raccordo per tubi corrugati e procedimento di realizzazione di detto raccordo Download PDF

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IT201800004151A1
IT201800004151A1 IT102018000004151A IT201800004151A IT201800004151A1 IT 201800004151 A1 IT201800004151 A1 IT 201800004151A1 IT 102018000004151 A IT102018000004151 A IT 102018000004151A IT 201800004151 A IT201800004151 A IT 201800004151A IT 201800004151 A1 IT201800004151 A1 IT 201800004151A1
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IT
Italy
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fitting
corrugated
tubular body
corrugated tube
bending
Prior art date
Application number
IT102018000004151A
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English (en)
Inventor
Achille Morandini
Adriano Agosti
Original Assignee
Tre A S R L
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16L25/00Constructive types of pipe joints not provided for in groups F16L13/00 - F16L23/00 ; Details of pipe joints not otherwise provided for, e.g. electrically conducting or insulating means
    • F16L25/0036Joints for corrugated pipes
    • F16L25/0045Joints for corrugated pipes of the quick-acting type

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  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Shaping Of Tube Ends By Bending Or Straightening (AREA)

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per BREVETTO D’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“RACCORDO PER TUBI CORRUGATI E PROCEDIMENTO DI
REALIZZAZIONE DI DETTO RACCORDO”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione è relativa ad un raccordo per tubi corrugati e ad una tubazione comprendente detto raccordo ed almeno un tubo corrugato.
La presente invenzione è inoltre relativa ad un procedimento di realizzazione di un raccordo per tubi corrugati.
Nel contesto della presente descrizione, per tubo corrugato si intende un tubo presentante una pluralità di creste anulari e gole in corrispondenza della propria superficie esterna. Tali tubi corrugati sono tipicamente impiegati per la realizzazione di condutture fognarie, tubature di trasporto dell’acqua, etc., e possiedono contemporaneamente un’elevata rigidità d’anello e una buona flessibilità, che ne facilitano lo stoccaggio e la posa in opera, ovviando ad eventuali imperfezioni dello scavo e resistendo alle sollecitazioni indotte da smottamenti del terreno.
ARTE NOTA
È noto collegare tubi corrugati per realizzare tubazioni, ad esempio condotte di scarico o di trasporto dell’acqua; il collegamento tra i tubi può essere realizzato in svariati modi.
La tecnica nota propone ad esempio di collegare tubi corrugati per mezzo di un raccordo. I raccordi noti sono destinati a raccordare, garantendo la continuità di fluido tra loro, due tubi corrugati.
Tuttavia, le soluzioni note per collegare tubi corrugati non sono esenti da inconvenienti.
I raccordi noti non offrono ad esempio un’ottimale tenuta meccanica, e quindi vi è il rischio che i tubi impegnati al raccordo possano sfilarsi. Per porre rimedio allo sfilamento dei tubi, i tubi stessi vanno nuovamente collegati tra loro o eventualmente sostituiti, assieme ai raccordi. Come facilmente intuibile, lo sfilamento dei tubi è particolarmente indesiderato.
Inoltre, spesso i raccordi noti non consentono un’ottimale tenuta di fluido tra tubo e raccordo stesso. Alla luce di ciò, si possono verificare dei trafilamenti di fluido che sono causa di indesiderate perdite di fluido e che vanno a compromettere le normali condizioni operative del raccordo e dei tubi ad esso collegati.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Alla luce di quanto sopra, scopo principale della presente invenzione è quello di risolvere uno o più dei problemi riscontrati nella tecnica nota.
Uno scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un raccordo che consenta di raccordare tubi corrugati in modo semplice, rapido, affidabile ed efficiente.
Un altro scopo dell’invenzione consiste nel fornire una tubazione in cui i tubi corrugati siano raccordati tra loro in modo stabile ed efficace per mezzo di un raccordo.
Costituisce un ulteriore scopo della presente invenzione migliorare ed ottimizzare il processo di produzione di raccordi per tubi corrugati.
Gli scopi sopra evidenziati ed altri ancori sono raggiunti da un raccordo per tubi corrugati, da un uso del raccordo per tubi corrugati, da una tubazione, da un metodo di assemblaggio di un tubo ad un raccordo per tubi corrugati e da un procedimento di realizzazione di un raccordo per tubi corrugati in accordo con le allegate rivendicazioni e/o con i seguenti aspetti, che possono essere presi indipendentemente l’uno dall’altro o in combinazione con le singole caratteristiche tecniche descritte in descrizione dettagliata o in combinazione con una qualsiasi delle allegate rivendicazioni.
SOMMARIO
In un primo aspetto, l’invenzione riguarda un raccordo per tubi comprendente: − un corpo tubolare definente un condotto di passaggio per un fluido e sviluppantesi lungo un asse di simmetria tra almeno una prima ed una seconda estremità aperte opposte del corpo tubolare, il corpo tubolare comprendendo inoltre una porzione centrale interposta tra la prima estremità e la seconda estremità, il condotto di passaggio essendo delimitato da una superficie interna del raccordo, il raccordo essendo configurato per essere impegnato a due o più tubi ciascuno in inserimento ad una rispettiva estremità, per raccordare detti tubi e consentire la continuità di passaggio di fluido tra detti tubi,
− almeno un organo di aggancio sviluppantesi in corrispondenza di detta prima estremità ed almeno parzialmente aggettante verso il condotto di passaggio, detto organo di aggancio essendo configurato per, in una condizione di inserimento di un primo tubo in detta prima estremità, entrare in contatto con una superficie esterna di detto primo tubo, in particolare in corrispondenza di una gola di detto primo tubo, e rendere il primo tubo solidale al raccordo, detto organo di aggancio essendo configurato per impedire lo sfilamento del primo tubo dal raccordo.
In un aspetto, l’organo di aggancio è realizzato di pezzo con il corpo tubolare.
Essendo l’organo di aggancio realizzato di pezzo con il corpo tubolare, l’invenzione consente di semplificare l’accoppiamento di un tubo ad un raccordo in quanto per determinare un saldo impegno del tubo al raccordo non occorrono elementi separati dal raccordo stesso (quali ganci, adattatori, pinze, clip, mollette, ecc.) da dover interporre tra raccordo e tubo.
In un aspetto, il raccordo è di tipo monolitico, dove per monolitico si intende costituito da un solo pezzo.
In un aspetto, l’organo di aggancio è aggettante verso il condotto di passaggio in avvicinamento a detto asse di simmetria.
In un aspetto, l’organo di aggancio comprende un elemento di vincolo aggettante verso il condotto di passaggio, detto elemento di vincolo essendo configurato per, in una condizione di inserimento di un primo tubo in detta prima estremità, entrare in contatto con una superficie esterna di detto primo tubo, in particolare in corrispondenza di una gola di detto primo tubo, e rendere il primo tubo solidale al raccordo.
In un aspetto, detto elemento di vincolo è configurato per impedire lo sfilamento del primo tubo dal raccordo.
In un aspetto, l’elemento di vincolo è aggettante verso il condotto di passaggio in avvicinamento a detto asse di simmetria.
In un aspetto, il raccordo è un raccordo per tubi corrugati.
In un aspetto il primo tubo è un tubo corrugato.
In un aspetto, il raccordo è configurato per essere usato con tubi corrugati.
In un aspetto, il raccordo è configurato per essere usato esclusivamente con tubi corrugati.
In un aspetto, almeno la prima estremità è svasata rispetto alla porzione centrale del corpo tubolare, ed in particolare è svasata verso l’esterno rispetto a detto asse di simmetria.
In un aspetto, detta prima estremità svasata è configurata per fornire un invito atto a facilitare un inserimento di detto primo tubo corrugato in detta prima estremità. In un aspetto, la prima e la seconda estremità sono svasate rispetto alla porzione centrale del corpo tubolare, ed in particolare sono svasate verso l’esterno rispetto a detto asse di simmetria.
In un aspetto, detta prima estremità svasata e detta seconda estremità svasata sono configurate per fornire un invito atto a facilitare un inserimento rispettivamente di un primo tubo corrugato in detta prima estremità e di un secondo tubo corrugato in detta seconda estremità.
In un aspetto, porzioni terminali opposte della porzione centrale sono svasate, in particolare verso l’esterno rispetto a detto asse di simmetria.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una simmetria di un solido di rivoluzione, preferibilmente una simmetria cilindrica.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una sezione circolare.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una sezione triangolare.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una sezione quadrilatera, preferibilmente una sezione quadrata o rettangolare.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una sezione pentagonale, una sezione esagonale o una sezione ottagonale.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una qualsiasi sezione conformata come una figura geometrica, regolare o meno.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una qualsiasi sezione conformata come una figura geometrica avente un perimetro chiuso.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una sezione costante lungo l’asse di simmetria.
In un aspetto, la porzione centrale presenta una sezione variabile lungo l’asse di simmetria.
In un aspetto, la sezione della porzione centrale varia linearmente lungo l’asse di simmetria,
In un aspetto, la prima estremità e/o e la seconda estremità presenta un’area in sezione in pianta maggiore rispetto ad un’area in sezione in pianta della porzione centrale del corpo tubolare.
In un aspetto, la prima estremità e/o e la seconda estremità presenta un volume superiore ad un volume della porzione centrale del corpo tubolare.
In un aspetto, il raccordo comprende almeno un organo di aggancio in corrispondenza della seconda estremità.
In un aspetto, il raccordo comprende una pluralità di organi di aggancio in corrispondenza della prima estremità e/o della seconda estremità.
In un aspetto, gli elementi di vincolo disposti in corrispondenza di una stessa estremità sono impegnati in corrispondenza di una stessa gola del rispettivo tubo corrugato, detta gola sviluppandosi circonferenzialmente lungo la superficie esterna del tubo corrugato.
In un aspetto, gli elementi di vincolo disposti in corrispondenza di una stessa estremità sono impegnati in corrispondenza di una pluralità di gole del rispettivo tubo corrugato, gli elementi di vincolo e/o gli organi di aggancio essendo sfalsati tra loro e/o estendendosi longitudinalmente per rispettive lunghezze differenti tra loro.
In un aspetto, elementi di vincolo di organi di aggancio contigui sono disposti in modo tale da vincolare stabilmente un tubo corrugato.
In un aspetto, elementi di vincolo di organi di aggancio contigui sono equidistanziati tra loro disposti in modo tale da vincolare stabilmente un tubo corrugato.
In un aspetto, organi di aggancio sono disposti simmetricamente attorno a detto asse di simmetria.
In un aspetto, organi di aggancio sono disposti circonferenzialmente attorno a detto asse di simmetria.
In un aspetto, il raccordo comprende una pluralità di organi di aggancio in corrispondenza della prima estremità, la prima estremità essendo unicamente o interamente definita da organi di aggancio.
In sostanza, in corrispondenza della prima estremità non vi sono elementi o parti del raccordo che non contribuiscono a fare presa sul primo tubo corrugato. Ciò è particolarmente vantaggioso in quanto ottimizza e rende stabile la presa del raccordo sul tubo corrugato.
In un aspetto, gli organi di aggancio sviluppantisi in corrispondenza di una stessa estremità sono in numero compreso tra 4 e 40, in particolar modo compreso tra 10 e 35, ancora più in particolare compresi tra 20 e 25.
In un aspetto, gli organi di aggancio sviluppantisi in corrispondenza di una stessa estremità sono in numero pari a 22.
In un aspetto, detto almeno un organo di aggancio è elasticamente deformabile. In un aspetto, detto almeno un organo di aggancio è configurato per operare almeno in una configurazione di riposo, in cui il primo tubo corrugato non è inserito in corrispondenza di detta prima estremità e l’organo di aggancio non è deformato. In un aspetto, detto almeno un organo di aggancio è configurato per operare almeno in una configurazione di accoppiamento, in cui il primo tubo corrugato è almeno parzialmente inserito in corrispondenza di detta prima estremità e l’organo di aggancio è deformato per rendere il primo tubo corrugato solidale al raccordo. In un aspetto, nella configurazione di accoppiamento l’organo di aggancio è deformato elasticamente.
In un aspetto, nella configurazione di accoppiamento un secondo tratto dell’elemento di vincolo è a contatto con una cresta del primo tubo corrugato.
In un aspetto, l’organo di aggancio è configurato per operare in una configurazione operativa in cui il primo tubo corrugato è inserito in corrispondenza della prima estremità.
In un aspetto, nella configurazione operativa l’organo di aggancio fa presa sul primo tubo corrugato ed impedisce lo sfilamento del primo tubo corrugato dal raccordo.
In un aspetto, nella configurazione operativa l’organo di aggancio è deformato elasticamente per rendere il primo tubo corrugato solidale al raccordo.
In un aspetto, nella configurazione operativa l’organo di aggancio presenta una deformazione elastica residua.
In un aspetto, la configurazione di accoppiamento è una configurazione intermedia tra la configurazione di riposo e la configurazione operativa e corrisponde sostanzialmente alla condizione di inserimento del tubo al raccordo.
In un aspetto, la configurazione di accoppiamento è una configurazione dinamica, che comprende uno scorrimento relativo tra primo tubo corrugato e prima estremità del raccordo.
In un aspetto, la configurazione operativa è una configurazione statica, che non comprende uno scorrimento relativo tra primo tubo corrugato e prima estremità del raccordo.
In un aspetto, la configurazione di riposo è una configurazione statica.
In un aspetto, la porzione centrale si sviluppa longitudinalmente per almeno un terzo di una lunghezza complessiva del raccordo.
In un aspetto, la lunghezza complessiva del raccordo è calcolata come distanza tra la prima estremità e la seconda estremità.
In un aspetto, detto almeno un organo di aggancio comprende una porzione di collegamento interposta tra, o collegante, la porzione centrale del corpo tubolare e detto elemento di vincolo, detta porzione di collegamento e detto elemento di vincolo emergendo da uno stesso lato di detta porzione centrale.
In un aspetto, la porzione di collegamento è curvilinea.
In un aspetto, la porzione di collegamento è direttamente collegata alla porzione centrale.
In un aspetto, detto almeno un organo di aggancio comprende una porzione intermedia interposta tra, e collegante, detta porzione centrale del corpo tubolare e detta porzione di collegamento, la porzione di collegamento collegando detta porzione intermedia a detto elemento di vincolo.
In un aspetto, la porzione di collegamento è collegata indirettamente alla porzione centrale, ossia la porzione di collegamento è collegata alla porzione centrale mediante una porzione intermedia interposta tra la porzione di collegamento e la porzione centrale.
In un aspetto, la porzione intermedia sporge e/o emerge dalla porzione centrale del corpo tubolare.
In un aspetto, la porzione intermedia è rettilinea e/o è svasata rispetto alla porzione centrale del corpo tubolare.
In un aspetto, la porzione intermedia è svasata rispetto alla porzione centrale del corpo tubolare verso l’esterno rispetto a detto asse di simmetria.
In un aspetto, detto elemento di vincolo comprende un primo tratto sostanzialmente rettilineo o allungato.
In un aspetto, il primo tratto è collegato alla porzione di collegamento.
In un aspetto, detto elemento di vincolo comprende un secondo tratto sviluppantesi in continuità con il primo tratto da parte opposta rispetto alla porzione di collegamento.
In un aspetto, detto secondo tratto emerge trasversalmente rispetto a detto primo tratto, preferibilmente in direzione di avvicinamento a detto asse di simmetria del raccordo.
In un aspetto, detto secondo tratto emerge trasversalmente rispetto a detto primo tratto in allontanamento a detta superficie interna del raccordo.
In un aspetto, detto secondo tratto emerge trasversalmente rispetto a detto primo tratto in avvicinamento a detta superficie interna del raccordo.
In un aspetto, partendo dalla porzione centrale e procedendo verso (e lungo) la prima estremità, sono definite, nella seguente sequenza di collegamento: la porzione intermedia, la porzione di collegamento, il primo tratto ed il secondo tratto dell’elemento di vincolo.
In un aspetto, partendo dalla porzione centrale e procedendo verso (e lungo) la prima estremità, sono definite, nella seguente sequenza di collegamento: la porzione di collegamento, il primo tratto ed il secondo tratto dell’elemento di vincolo.
In un aspetto, detto primo tratto e detto secondo tratto presentano un rispettivo piano di giacenza, detti piani di giacenza definendo due angoli tra loro.
In un aspetto, l’angolo avente ampiezza angolare minore tra detti angoli è un angolo acuto.
In un aspetto, l’angolo avente ampiezza angolare minore tra detti angoli è un angolo ottuso.
In un aspetto, l’ampiezza angolare dell’angolo avente ampiezza angolare minore tra detti angoli è affacciata all’asse di simmetria o si sviluppa verso l’asse di simmetria.
In un aspetto, l’ampiezza angolare dell’angolo avente ampiezza angolare minore tra detti angoli è affacciata a detta superficie interna del raccordo.
In un aspetto, detti angoli sono esplementari tra loro, ossia la somma delle rispettive ampiezze angolari è pari a 360°.
In un aspetto, detto secondo tratto è configurato per operare sostanzialmente come un gancio su detto primo tubo corrugato.
In un aspetto, detto secondo tratto è configurato per, in una condizione di inserimento di detto primo tubo corrugato in detta prima estremità, entrare in contatto con una superficie esterna del primo tubo corrugato, in particolare in corrispondenza di una gola del primo tubo corrugato, e rendere il primo tubo corrugato solidale al raccordo.
In un aspetto, detto secondo tratto è conformato e configurato per impedire lo sfilamento del primo tubo corrugato dal raccordo.
In un aspetto, il primo tratto presenta una prima direzione di sviluppo ed il secondo tratto presenta una seconda direzione di sviluppo.
In un aspetto, la prima direzione di sviluppo e la seconda direzione di sviluppo sono reciprocamente trasversali.
In un aspetto, detti angoli sono definiti da dette prima e seconda direzioni di sviluppo.
In un aspetto, il primo tratto presenta un’estensione longitudinale lungo la prima direzione di sviluppo maggiore rispetto ad un’estensione longitudinale del secondo tratto lungo la seconda direzione di sviluppo.
In un aspetto, il raccordo comprende una pluralità di organi di aggancio in corrispondenza della prima estremità e/o della seconda estremità, una luce essendo definita tra elementi di vincolo di organi di aggancio contigui.
In un aspetto, il raccordo comprende una pluralità di organi di aggancio in corrispondenza della prima estremità e/o della seconda estremità, una luce essendo definita tra porzioni intermedie di organi di aggancio contigui.
In un aspetto, le luci disposte tra gli organi di aggancio sono configurate per facilitare una deformazione, in particolar modo una deformazione elastica, degli organi di aggancio.
In un aspetto, la porzione centrale presenta un mantello in materiale continuo. In un aspetto, per mantello in materiale continuo si intende un mantello privo di aperture e/o di porzioni cave.
In un aspetto, raccordo è in materiale metallico, in particolare in ferro, in acciaio, in acciaio inossidabile o in lega di zinco.
In un aspetto, il raccordo è in materiale plastico o polimerico.
In un aspetto, il raccordo in materiale plastico o polimerico è realizzato per stampaggio o co-stampaggio.
In un aspetto, ciascun tubo corrugato presenta almeno una gola in corrispondenza di una sua superficie esterna, l’elemento di vincolo essendo configurato per essere impegnato al tubo corrugato in corrispondenza di detta gola.
In un aspetto, il raccordo presenta almeno un organo di aggancio sviluppantesi tra un bordo libero della prima estremità ed una mezzeria del raccordo.
In un aspetto, la mezzeria del raccordo è definita con riferimento alla sua lunghezza e corrisponde sostanzialmente ad una sua semi-lunghezza.
In un aspetto, l’organo di aggancio è definito ad una determinata distanza rispetto al bordo libero della prima estremità.
In un aspetto, l’organo di aggancio è definito in corrispondenza della prima estremità svasata.
In un aspetto, l’organo di aggancio è definito in prossimità della prima estremità svasata.
In un aspetto, l’elemento di vincolo dell’organo di aggancio è costituito sostanzialmente da una porzione di materiale sviluppantesi su di un unico piano di giacenza.
In un aspetto, l’elemento di vincolo emerge trasversalmente a porzioni contigue del corpo tubolare.
In un aspetto, l’elemento di vincolo è costituito unicamente da un primo tratto sostanzialmente rettilineo o allungato.
In un aspetto, l’elemento di vincolo non presenta un secondo tratto trasversale al primo tratto.
In un aspetto, all’atto dell’accoppiamento del tubo al raccordo, è una porzione terminale del primo tratto dell’elemento di vincolo che va a posizionarsi e ad impegnarsi in una gola di un primo tubo corrugato per determinare uno stabile impegno tra tubo e raccordo.
In un aspetto, il corpo tubolare presenta almeno una finestra, in particolare una pluralità di finestre.
In un aspetto, detta almeno una finestra è definita in corrispondenza della prima estremità svasata.
In un aspetto, una finestra è sostanzialmente una cavità passante rispetto ad uno spessore del corpo tubolare.
In un aspetto, a ciascuna finestra corrisponde un rispettivo organo di aggancio. In un aspetto, ciascun organo di aggancio e ciascuna rispettiva finestra sono controsagomati.
In un aspetto, l’organo di aggancio costituito unicamente da un primo tratto non presenta una porzione di collegamento in quanto l’organo di aggancio emerge direttamente dal corpo tubolare.
In un aspetto, l’organo di aggancio è configurato per deformarsi elasticamente per facilitare l’inserimento di un tubo corrugato al raccordo.
In un aspetto, il raccordo comprende almeno un organo di aggancio definito in corrispondenza della seconda estremità.
In un aspetto, il raccordo comprende una pluralità di organi di aggancio definiti in corrispondenza della prima estremità ed una pluralità di organi di aggancio definiti in corrispondenza della seconda estremità.
In un aspetto, gli organi di aggancio definiti in corrispondenza della seconda estremità si sviluppano tra un bordo libero della seconda estremità ed una mezzeria del raccordo.
In un aspetto, gli organi di aggancio sono equidistanziati tra loro.
In un aspetto, gli organi di aggancio si sviluppano circonferenzialmente attorno all’asse di simmetria in corrispondenza della/e estremità svasate.
In un aspetto, gli organi di aggancio sviluppantisi in corrispondenza di una stessa estremità e costituiti unicamente da un primo tratto sono in numero compreso tra 2 e 16, in particolar modo compreso tra 4 e 12, ancora più in particolare compresi tra 6 e 10.
In un aspetto, gli organi di aggancio sviluppantisi in corrispondenza di una stessa estremità e costituiti unicamente da un primo tratto sono in numero pari a 8.
Il raccordo per tubi corrugati in accordo all’invenzione consente il collegamento di tubi corrugati in modo semplice e rapido, senza la necessità di utilizzare utensili o attrezzature dedicate.
In un secondo aspetto indipendente, l’invenzione è relativa ad un uso del raccordo secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti e/o delle rivendicazioni, per raccordare tubi, preferibilmente tubi corrugati.
In un terzo aspetto indipendente, l’invenzione è relativa ad una tubazione comprendente almeno un raccordo secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti e/o delle rivendicazioni ed un primo tubo, preferibilmente corrugato, impegnato a detta prima estremità, in cui detto elemento di vincolo è in contatto con detto primo tubo.
In un aspetto, detto primo tubo è di tipo corrugato, e detto elemento di vincolo è in contatto con detto primo tubo corrugato in corrispondenza di una gola di detto primo tubo corrugato, per vincolare il primo tubo corrugato al raccordo in corrispondenza di detta prima estremità.
In un aspetto, detto primo tubo è di tipo corrugato e presenta almeno una gola in corrispondenza di una sua superficie esterna, detto elemento di vincolo essendo impegnato al primo tubo in corrispondenza di detta gola.
In un aspetto, il raccordo comprende un organo di aggancio in corrispondenza della seconda estremità, la tubazione comprendendo un secondo tubo, preferibilmente corrugato, impegnato a detta seconda estremità, in cui detto elemento di vincolo è in contatto con detto secondo tubo.
In un aspetto, detto secondo tubo è di tipo corrugato, e detto elemento di vincolo è in contatto con detto secondo tubo corrugato in corrispondenza di una gola di detto primo secondo corrugato, per vincolare il secondo tubo corrugato al raccordo in corrispondenza di detta seconda estremità.
In un aspetto, detto secondo tubo è di tipo corrugato e presenta almeno una gola in corrispondenza di una sua superficie esterna, detto elemento di vincolo essendo impegnato al secondo tubo in corrispondenza di detta gola.
In un aspetto, detto primo tubo presenta una gola aggiuntiva, la tubazione comprendendo una guarnizione alloggiata in corrispondenza di detta gola aggiuntiva.
In un aspetto, dette gole sono contigue tra loro.
In un aspetto, la guarnizione è portata da detto primo tubo.
In un aspetto, il primo tubo corrugato presenta una pluralità di gole, ed in particolare:
− una prima gola subito adiacente un’estremità aperta del tubo corrugato, − una seconda gola subito contigua a detta prima gola avanzando in allontanamento da detta estremità aperta del tubo corrugato, ed
− una terza gola subito contigua a detta seconda gola avanzando in allontanamento da detta estremità aperta del tubo corrugato,
detta seconda gola essendo interposta longitudinalmente tra detta prima gola e detta terza gola.
In un aspetto, tra detta pluralità di gole, la prima gola è la gola più adiacente ad un’estremità libera di un tubo corrugato.
In un aspetto, la prima gola è libera.
In un aspetto, per gola libera si intende una gola in cui non sono alloggiati né una guarnizione né un elemento di vincolo.
In un aspetto, la guarnizione è alloggiata in corrispondenza della seconda gola in modo tale da garantire una tenuta di fluido ed evitare perdite o trafilamenti di fluido verso l’esterno del condotto di passaggio.
In un aspetto, l’elemento di vincolo è impegnato al tubo corrugato in corrispondenza della terza gola.
In un aspetto, la guarnizione è alloggiata in corrispondenza della prima gola in modo tale da garantire una tenuta di fluido ed evitare perdite o trafilamenti di fluido verso l’esterno del condotto di passaggio.
In un aspetto, l’elemento di vincolo è impegnato al tubo corrugato in corrispondenza della seconda gola.
La tubazione in accordo all’invenzione consente di collegare tubi corrugati in modo stabile ed efficace, annullando o minimizzando le perdite di fluido.
In un quarto aspetto indipendente, l’invenzione è relativa ad un metodo di assemblaggio di un tubo ad un raccordo per tubi, preferibilmente corrugati, per realizzare una tubazione, il metodo comprendendo almeno le fasi di:
− predisporre un raccordo per tubi secondo uno qualsiasi degli aspetti precedenti e/o delle rivendicazioni,
− predisporre almeno un primo tubo, preferibilmente corrugato, destinato alla realizzazione di una tubazione,
inserire almeno parzialmente detto primo tubo in corrispondenza di detta prima estremità in modo tale che detto elemento di vincolo entri in contatto con una superficie esterna di detto primo tubo al fine di impedire lo sfilamento del primo tubo dal raccordo.
In un aspetto, detto primo tubo è di tipo corrugato e comprende in corrispondenza di una sua superficie esterna almeno una gola, la fase di inserimento del primo tubo in corrispondenza di detta prima estremità comprendendo impegnare detto elemento di vincolo al primo tubo in corrispondenza di detta gola.
In un aspetto, detto primo tubo presenta una gola aggiuntiva ed una guarnizione alloggiata in corrispondenza della gola aggiuntiva, opzionalmente dette gole essendo contigue tra loro, la fase di inserimento del primo tubo in corrispondenza di detta prima estremità comprendendo interporre detta guarnizione tra detta gola aggiuntiva ed una superficie interna del raccordo.
In un aspetto, interporre detta guarnizione tra detta gola aggiuntiva ed una superficie interna del raccordo comprende comprimere detta guarnizione in modo tale da impedire o minimizzare perdite di fluido da un condotto di passaggio della tubazione verso l’esterno della tubazione.
In un aspetto, la fase di inserimento del primo tubo in corrispondenza di detta prima estremità comprende impegnare detto elemento di vincolo al primo tubo in corrispondenza di detta seconda gola o terza gola.
In un aspetto, la fase di inserimento del primo tubo in corrispondenza di detta prima estremità comprende deformare elasticamente detto organo di aggancio, ed in particolare l’elemento di vincolo rispetto alla porzione di collegamento.
In un aspetto, la fase di inserimento del primo tubo in corrispondenza di detta prima estremità comprende interporre detta guarnizione tra detta prima gola o seconda gola ed una superficie interna del raccordo.
La fase di inserimento del primo tubo in corrispondenza di detta prima estremità è realizzata in modo tale da lasciar libera la prima gola.
Il metodo di assemblaggio di un tubo ad un raccordo per tubi, preferibilmente corrugati, per realizzare una tubazione in accordo all’invenzione consente di collegare i tubi in modo stabile ed efficace, annullando o minimizzando le perdite di fluido.
In un quinto aspetto indipendente, l’invenzione è relativa ad un procedimento di realizzazione di un raccordo per tubi, preferibilmente corrugati, comprendente le seguenti fasi:
− predisporre un corpo tubolare sviluppantesi lungo un asse di simmetria tra una prima estremità ed una seconda estremità reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo tubolare, una superficie interna del corpo tubolare delimitando un condotto di passaggio,
− rimuovere materiale in corrispondenza o in prossimità della prima estremità in modo tale da realizzare almeno una porzione conformata a dente, la porzione conformata a dente comprendendo un’estremità libera,
− piegare la porzione conformata a dente in modo tale che detta estremità libera sia affacciata a detta superficie del corpo,
− piegare l’estremità libera in modo tale da formare un elemento di vincolo per un tubo, preferibilmente corrugato.
In un aspetto, è previsto un procedimento di realizzazione di un raccordo comprendente le seguenti fasi:
− predisporre un corpo sviluppantesi lungo un asse di simmetria tra una prima estremità ed una seconda estremità reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo,
− rimuovere materiale in corrispondenza o in prossimità della prima estremità in modo tale da realizzare almeno una porzione conformata a dente, la porzione conformata a dente comprendendo un’estremità libera,
− piegare la porzione conformata a dente in modo tale che detta estremità libera sia affacciata a detta superficie del corpo,
− piegare l’estremità libera in modo tale da formare un elemento di vincolo per un tubo, preferibilmente corrugato,
in cui il corpo è in materiale in foglio e comprende bordi opposti trasversali a dette estremità, il procedimento comprendendo inoltre la fase di giuntare i bordi opposti a formare un corpo tubolare, una superficie interna del corpo tubolare delimitando un condotto di passaggio, o
in cui il corpo è un corpo tubolare, una superficie interna del corpo tubolare delimitando un condotto di passaggio.
In un aspetto, il corpo o il corpo tubolare comprende inoltre una porzione centrale interposta tra la prima estremità e la seconda estremità.
In un aspetto, la fase di piegare la porzione conformata a dente è svolta in una prima direzione di piegatura.
In un aspetto, la fase di piegare l’estremità libera è svolta in una seconda direzione di piegatura.
In un aspetto, la piegatura della porzione conformata a dente nella prima direzione di piegatura è svolta in senso orario e la piegatura dell’estremità libera nella seconda direzione di piegatura è svolta in senso antiorario, o viceversa.
In un aspetto, la prima direzione di piegatura è in avvicinamento ad una superficie del corpo, in particolare ad una superficie interna del corpo.
In un aspetto, la seconda direzione di piegatura è in allontanamento da una superficie del corpo, in particolare da una superficie interna del corpo.
In un aspetto, almeno una fase di piegatura si svolge in allontanamento e/o in avvicinamento alla superficie interna del corpo tubolare o ad una superficie del corpo in materiale in foglio destinata a fungere da superficie interna del corpo tubolare.
In un aspetto, la porzione conformata a dente comprende un bordo di attacco al corpo opposto all’estremità libera, la fase di piegare la porzione conformata a dente essendo svolta piegando la porzione conformata a dente attorno ad, o in prossimità di, detto bordo di attacco della porzione conformata a dente, in modo tale che, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulti piegata sulla superficie del corpo e l’estremità libera risulti affacciata ad una superficie del corpo, la superficie del corpo essendo preferibilmente una superficie interna della porzione centrale del corpo tubolare.
In un aspetto, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulta piegata sulla superficie del corpo in modo tale che l’elemento di vincolo sia affacciato ad una superficie interna della porzione centrale del corpo tubolare.
In un aspetto, la porzione conformata a dente comprende un bordo di attacco al corpo opposto all’estremità libera ed una porzione di transizione interposta tra il bordo di attacco e l’estremità libera, la fase di piegare la porzione conformata a dente essendo svolta piegando la porzione conformata a dente attorno ad, o in prossimità di, una mezzeria della porzione di transizione, in modo tale che, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulti piegata su sé stessa, e l’estremità libera risulti disposta in prossimità del bordo di attacco.
In un aspetto, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulti piegata su sé stessa in modo tale che l’elemento di vincolo sia affacciato alla porzione intermedia dell’organo di aggancio.
In un aspetto, la fase di giuntare bordi opposti è svolta successivamente alla fase di rimozione di materiale.
In un aspetto, la fase di giuntare bordi opposti comprende calandrare e/o piegare e/o incurvare il corpo in materiale in foglio per avvicinare detti bordi opposti.
In un aspetto, la fase di giuntare bordi opposti comprende far collidere i bordi opposti e saldare i bordi opposti.
In un aspetto, il corpo in materiale in foglio è una lamiera.
In un aspetto, il foglio è in materiale metallico, in particolare in ferro, in acciaio, in acciaio inossidabile o in lega di zinco.
In un aspetto, la fase di piegare la porzione conformata a dente e/o la fase di piegare l’estremità libera è svolta precedentemente alla fase di giuntare i bordi opposti del corpo in materiale in foglio.
In un aspetto, la fase di piegare l’estremità libera è svolta successivamente alla fase di piegare la porzione conformata a dente.
In un aspetto, la fase di piegare l’estremità libera e la fase di piegare la porzione conformata a dente sono svolte sostanzialmente contemporaneamente o mediante un’unica operazione di piegatura.
In un aspetto, almeno una fase di piegatura è svolta mediante una macchina piegatrice.
In un aspetto, il corpo tubolare è in materiale metallico, in particolare in ferro, in acciaio, in acciaio inossidabile o in lega di zinco.
In un aspetto, che può essere preso in modo indipendente dagli altri aspetti di procedimento, è previsto un procedimento di realizzazione di un raccordo per tubi, preferibilmente corrugati, comprendente le seguenti fasi:
− predisporre un corpo tubolare sviluppantesi lungo un asse di simmetria tra una prima estremità ed una seconda estremità reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo tubolare, una superficie interna del corpo tubolare delimitando un condotto di passaggio,
− formare, in corrispondenza o in prossimità della prima estremità del corpo, una porzione avente un’estremità libera,
− piegare detta porzione in una prima direzione di piegatura in modo tale da formare un organo di aggancio.
In un aspetto, il corpo o il corpo tubolare comprende inoltre una porzione centrale interposta tra la prima estremità e la seconda estremità.
In un aspetto, la fase di formare detta porzione è realizzata per intaglio del corpo. Intagliare il corpo è particolarmente vantaggioso rispetto a rimuovere materiale dal corpo in quando consente di annullare o minimizzare lo sfrido.
In un aspetto, l’intaglio del corpo è realizzato lungo un perimetro di taglio aperto. In un aspetto, l’intaglio del corpo è realizzato lungo un perimetro di taglio conformato sostanzialmente “ad U” o “a V” o “a C”.
In un aspetto, l’intaglio è realizzato tra un bordo libero della prima estremità ed una mezzeria del corpo.
In un aspetto, l’intaglio è realizzato mediante una macchina fustellatrice per lamiera.
In un aspetto, la fase di piegatura è realizzata in modo tale da far emergere trasversalmente detta porzione rispetto a porzioni contigue del corpo.
In un aspetto, il procedimento comprende una fase di svasare la prima estremità del corpo tubolare.
In un aspetto, il procedimento comprende una fase di svasare la prima estremità e la seconda estremità del corpo tubolare.
In un aspetto, la fase di svasatura è realizzata in modo tale che la prima estremità e/o la seconda estremità siano svasate in allontanamento dall’asse di simmetria del raccordo.
In un aspetto, la fase di svasatura è realizzata per deformazione plastica.
In un aspetto, la fase di predisporre un corpo tubolare comprende:
− predisporre un corpo in materiale in foglio, preferibilmente in materiale metallico, il corpo in materiale in foglio sviluppandosi tra una prima estremità ed una seconda estremità reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo in materiale in foglio e comprendendo bordi opposti trasversali a dette estremità, la fase di formare detta porzione essendo svolta in corrispondenza o in prossimità della prima estremità del corpo in materiale in foglio,
− giuntare i bordi opposti del corpo in materiale in foglio a formare un corpo tubolare, opzionalmente la fase di giuntare bordi opposti essendo svolta successivamente alla fase di formare detta porzione.
In un aspetto, la fase di svasare è svolta successivamente alla fase di giuntare i bordi opposti del corpo.
In un aspetto, che può essere preso in modo indipendente dagli altri aspetti di procedimento, è previsto un procedimento di realizzazione di un raccordo per tubi, preferibilmente corrugati, comprendente le seguenti fasi:
− predisporre uno stampo presentante una cavità sostanzialmente sagomata o controsagomata o conformata come un raccordo in accordo ad uno qualsiasi dei precedenti aspetti e/o delle rivendicazioni,
− iniettare materiale nella cavità dello stampo,
− solidificare il materiale inserito nella cavità dello stampo a formare un raccordo in accordo ad uno qualsiasi dei precedenti aspetti e/o delle rivendicazioni.
In un aspetto, lo stampo è configurato e/o conformato per fornire, al materiale destinato a solidificare al suo interno, la forma di un raccordo in accordo ad uno qualsiasi dei precedenti aspetti e/o delle rivendicazioni.
In un aspetto, il materiale è di tipo plastico o polimerico.
In un aspetto, il procedimento comprende riscaldare il materiale da iniettare nello stampo precedentemente o contestualmente alla sua iniezione nello stampo.
In un aspetto, la fase di riscaldamento del materiale è effettuata fino a portare il materiale in uno stato fluido e/o viscoso o almeno parzialmente liquido.
In un aspetto, solidificare il materiale comprende raffreddare naturalmente o forzatamente lo stampo e/o il materiale ivi contenuto.
In un aspetto, lo stampo comprende un guscio unico o almeno due semi-gusci o semi-stampi.
In un aspetto, il raccordo realizzato mediante iniezione è in pezzo unico.
In un aspetto, il raccordo è realizzato mediante stampaggio o co-stampaggio.
Tale procedimento consente la realizzazione di raccordi per tubi corrugati in pezzo unico ed in modo semplice ed economico.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
La presente descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
la figura 1 rappresenta un raccordo per tubi in accordo con una forma realizzativa esemplare della presente invenzione,
la figura 2 rappresenta una sezione del raccordo di figura 1,
la figura 3 rappresenta un raccordo per tubi in accordo con un’altra forma realizzativa esemplare della presente invenzione,
la figura 4 rappresenta una sezione del raccordo di figura 3,
la figura 5 rappresenta un raccordo per tubi in accordo con una ulteriore forma realizzativa esemplare della presente invenzione,
la figura 6 rappresenta una sezione del raccordo di figura 5,
la figura 7 illustra una tubazione in accordo ad una forma realizzativa esemplare della presente invenzione e comprendente il raccordo di figura 4, ad una prima estremità del quale è stato inserito un primo tubo corrugato; la tubazione è illustrata durante una fase di inserimento di un secondo tubo corrugato in corrispondenza di una seconda estremità del raccordo.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle figure, con 1 è complessivamente indicato un raccordo per tubi corrugati 100, 200 in accordo con l’invenzione. Nel contesto della presente descrizione, per tubi corrugati 100, 200 si intendono tubi presentanti una pluralità di gole 101, 102, 103, 201, 202, 203 definite in corrispondenza di una propria superficie esterna ed intervallate tra loro da rispettive creste 101’, 102’, 103’, 201’, 202’, 203’.
Il raccordo 1 si sviluppa longitudinalmente lungo un asse principale di simmetria A per una lunghezza L. Il raccordo 1 comprende un corpo tubolare 2. Nelle forme realizzative illustrate nelle allegate figure, raccordo 1 e corpo tubolare 2 condividono lo stesso asse principale di simmetria A. Non si escludono tuttavia forme realizzative in cui il raccordo 1 e/o il corpo tubolare 2 presentano una pluralità di assi di simmetria o in cui l’asse principale di simmetria del raccordo 1 non corrisponda all’asse principale di simmetria del corpo tubolare 2.
Il corpo tubolare 2 comprende una prima estremità 3 aperta, una seconda estremità 4 aperta ed una porzione centrale 5. La porzione centrale 5 è interposta tra la prima estremità 3 e la seconda estremità 4 e collega tra loro la prima e la seconda estremità 3, 4. Tra la prima estremità 3 e la seconda estremità 4 è definito un condotto di passaggio 6 per un fluido, il quale è delimitato da una superficie interna 7 della porzione centrale 5. La superficie interna 7 della porzione centrale 5 costituisce sostanzialmente la superficie interna del corpo tubolare 2 e del raccordo 1.
La porzione centrale 5 presenta un mantello in materiale continuo ed è preferibilmente priva di aperture e di porzioni cave. Come illustrato nelle allegate figure, la porzione centrale 5 presenta una simmetria di un solido di rivoluzione, preferibilmente una simmetria cilindrica. Preferibilmente, la porzione centrale 5 presenta una sezione circolare. In alcune forme realizzative, non illustrate nelle allegate figure, possono essere tuttavia previste sezioni della porzione centrale 5 alternative, quali una sezione triangolare, una sezione quadrilatera, ad esempio una sezione quadrata o rettangolare, una sezione pentagonale, una sezione esagonale, una sezione ottagonale o qualsiasi altra sezione conformata come una figura geometrica, regolare o meno.
Come illustrato nelle allegate figure, la porzione centrale 5 può essere a sezione costante lungo l’asse di simmetria A. Tuttavia, non si escludono forme realizzative in cui la porzione centrale 5 presenta una sezione variabile lungo l’asse di simmetria A.
La porzione centrale 5 può estendersi per almeno un terzo della lunghezza L del raccordo.
Come detto sopra, la porzione centrale 5 collega la prima estremità 3 e la seconda estremità 4. In accordo alle forme realizzative illustrate nelle allegate figure, la prima estremità 3 e la seconda estremità 4 sono essere svasate rispetto alla porzione centrale 5. Preferibilmente, come illustrato nelle allegate figure, la prima estremità 3 e la seconda estremità 4 sono svasate verso l’esterno rispetto all’asse di simmetria A. In sostanza, la prima estremità 3 e la seconda estremità 4 presentano un’area in sezione in pianta maggiore rispetto ad un’area in sezione in pianta della porzione centrale 5 del corpo tubolare 2. Lo svasamento delle estremità 3, 4 fornisce un invito atto a facilitare un inserimento di un rispettivo tubo corrugato 100, 200. Opzionalmente, solo una tra la prima estremità 3 e la seconda estremità 4 è svasata.
Nella forma realizzativa illustrata nelle figure 3, 4 e 7, porzioni terminali opposte della porzione centrale 5 sono svasate.
Il raccordo 1 comprende inoltre almeno un organo di aggancio 8 in corrispondenza della prima estremità 3. Preferibilmente, il raccordo 1 comprende una pluralità di organi di aggancio 8 in corrispondenza della prima estremità 3. Nel prosieguo della presente descrizione vengono descritte le caratteristiche tecniche di un singolo organo di aggancio 8, per poi passare alla descrizione di alcune possibili disposizioni preferenziali di una pluralità di organi di aggancio 8 in corrispondenza della prima estremità 3. Quanto di seguito descritto con riferimento ad organo/i di aggancio 8 disposto/i in corrispondenza della prima estremità 3 è applicabile, mutatis mutandis, ad uno o più organi di aggancio 8 disposti in corrispondenza della seconda estremità 4.
L’organo di aggancio 8 si sviluppa in continuità con la porzione centrale 5 del corpo tubolare 2. Come illustrato in figura 7 con riferimento ad una sua configurazione operativa, l’organo di aggancio 8 è configurato per impedire lo sfilamento di un primo tubo 100 corrugato dal raccordo 1. L’organo di aggancio 8 è realizzato di pezzo con il corpo tubolare 5. Realizzare l’organo di aggancio 8 di pezzo con il corpo tubolare 5 è particolarmente vantaggioso in quanto per impegnare un tubo 100 al raccordo 1 non occorrono elementi separati dal raccordo 1 stesso (quali ganci, adattatori, pinze, clip, mollette, ecc.). In sostanza, all’atto dell’inserimento di un primo tubo corrugato 100 nella prima estremità 3, non occorrono elementi separati dal raccordo 1 stesso da dover interporre tra raccordo 1 e tubo 100 per determinare un saldo impegno del tubo al raccordo 1. In tal modo, l’assemblaggio del tubo corrugato 100 al raccordo 1 per realizzare una tubazione 300 risulta rapido, efficace e stabile, in quanto non vi è il rischio che un elemento separato dal raccordo 1 possa cedere e/o sfilarsi dal raccordo 1 stesso, ad esempio sotto l’effetto delle sollecitazioni meccaniche o sotto l’effetto della pressione del fluido passante all’interno del tubo 100.
L’organo di aggancio 8 presenta un elemento di vincolo 9. L’organo di aggancio 8 può inoltre presentare una porzione di collegamento 10, come illustrato nelle forme realizzative del raccordo 1 illustrate nelle figure da 1 a 4 ed in figura 7. La porzione di collegamento 10 è interposta tra la porzione centrale 5 del corpo tubolare 2 e l’elemento di vincolo 9 ed è configurata per collegare la porzione centrale 5 del corpo tubolare 2 all’elemento di vincolo 9. Come sarà evidente nel prosieguo della presente descrizione con riferimento alla forma realizzativa del raccordo 1 illustrata nelle figure 5 e 6, possono essere previste forme realizzative del raccordo 1 in cui l’organo di aggancio 8 è privo della porzione di collegamento 10. In tali forme realizzative, l’organo di aggancio 8 emerge direttamente da una superficie interna 7 del raccordo 1, ad esempio in corrispondenza della porzione centrale 5 o di almeno una estremità 3, 4 del corpo tubolare 2.
Vengono di seguito descritte le forme realizzative del raccordo 1 in cui l’organo di aggancio 8 è dotato di una porzione di collegamento 10.
Nella forma realizzativa illustrata nelle figure 3, 4 e 7, la porzione di collegamento 10 è direttamente collegata alla porzione centrale 5 del corpo tubolare 2, mentre nella forma realizzativa illustrata nelle figure 1 e 2 la porzione di collegamento 10 è collegata alla porzione centrale 5 mediante una porzione intermedia 11 dell’organo di aggancio 8. Come illustrato nelle figure 1 e 2, la porzione intermedia 11 emerge dalla porzione centrale 5 del corpo tubolare 2 ed è svasata rispetto alla porzione centrale 5 del corpo tubolare 2.
Come illustrato nelle allegate figure, la porzione di collegamento 10 è curvilinea in modo tale che l’elemento di vincolo 9 sia affacciato alla superficie interna 7 della porzione centrale 5 (nella forma realizzativa illustrata nelle figure 3, 4 e 7) o ad una superficie interna della porzione intermedia 11 (nella forma realizzativa illustrata nelle figure 1 e 2). In sostanza, l’elemento di vincolo 9 è piegato in avvicinamento alla superficie interna 7 del corpo tubolare 2 o della porzione intermedia 11, e la porzione di collegamento 10 costituisce la porzione incurvata che consente l’orientamento appena descritto dell’elemento di vincolo 9. Le differenze strutturali tra le due forme realizzative alternative del raccordo 1 che prevedono un organo di aggancio 8 dotato della porzione di collegamento 10 saranno maggiormente evidenti nel prosieguo della presente descrizione. In particolare, tali differenze saranno maggiormente evidenti all’atto della descrizione della disposizione di una pluralità di organi di aggancio 8 in corrispondenza di una stessa estremità 3, 4.
Sotto il profilo strutturale, l’elemento di vincolo 9 comprende un primo tratto 12 ed un secondo tratto 13 sviluppantesi in continuità con il primo tratto 12. Preferibilmente, il primo tratto si sviluppa in continuità con la porzione di collegamento 10. Possono tuttavia essere previste forme realizzative in cui l’elemento di vincolo 9 è costituito solamente dal primo tratto 12; a tal proposito, si rimanda alla descrizione della forma realizzativa del raccordo 1 di cui alle figure 5 e 6. In tale forma realizzativa, in cui non è prevista la porzione di collegamento 10, il primo tratto 12 emerge direttamente da una superficie interna 7 del corpo tubolare 2.
Vengono di seguito descritte le forme realizzative che prevedono un elemento di vincolo 9 dotato di un primo tratto 12 e di un secondo tratto 13.
Come illustrato nelle allegate figure da 1 a 4 e 7, il primo tratto 12 è interposto tra la porzione di collegamento 10 ed il secondo tratto 13; in altri termini, il secondo tratto 13 si sviluppa in continuità con il primo tratto 12 da parte opposta rispetto alla porzione di collegamento 10. Il primo tratto 12 presenta una prima direzione di sviluppo ed il secondo tratto presenta una seconda direzione di sviluppo trasversale rispetto alla prima direzione di sviluppo. Come illustrato nelle allegate figure, il primo tratto 12 presenta preferibilmente un’estensione longitudinale definita lungo la prima direzione di sviluppo maggiore rispetto ad un’estensione longitudinale del secondo tratto definita lungo la seconda direzione di sviluppo. Opzionalmente, l’estensione longitudinale del primo tratto 12 è maggiore rispetto a due volte l’estensione longitudinale del secondo tratto 13.
Sotto il profilo geometrico, il primo tratto 12 ed il secondo tratto 13 si sviluppano su rispettivi piani di giacenza trasversali tra loro e definenti due angoli α, β tra loro (vedasi figura 2 e figura 4). L’angolo α ha ampiezza angolare minore tra i due angoli α, β ed è un angolo ottuso, la cui ampiezza angolare è affacciata all’asse di simmetria A. L’angolo β è definito come l’angolo esplementare all’angolo α; in sostanza, la somma dell’ampiezza angolare degli angoli α, β è pari a 360°.
Essendo trasversale al primo tratto 12, il secondo tratto 13 è conformato sostanzialmente come un gancio ed è pertanto configurato per operare sostanzialmente come un gancio sul primo tubo corrugato 100. Questo concetto viene di seguito spiegato con riferimento alla figura 7, illustrante una configurazione operativa in cui il primo tubo corrugato 100 è impegnato al raccordo 1 in corrispondenza della prima estremità 3. In tale figura, è visibile come il secondo tratto 13 sia configurato per entrare in contatto con una superficie esterna del primo tubo corrugato 100 in corrispondenza di una gola 101, 102, 103 del primo tubo corrugato 100 in modo tale da trattenere il primo tubo corrugato 100 al raccordo 1 e renderlo solidale al raccordo 1. In sostanza, all’atto di un tentativo di sfilamento del primo tubo corrugato 100 dal raccordo 1, essendo l’elemento di vincolo 9 ed in particolare il secondo tratto 13 incuneato in una gola 101, 102, 103 tra creste contigue 101’, 102’, 103’, la cresta subito contigua alla gola in cui è alloggiato il secondo tratto 13 (subito contigua alla gola nella direzione di avanzamento dalla gola verso l’estremità del tubo corrugato 100 inserita nel raccordo 1) è portata a spingere sul secondo tratto 13; a questo punto, il secondo tratto 13 reagisce all’azione effettuata su di esso dalla cresta, vincolando il tubo corrugato 100 in impegno al raccordo 1. Alla luce di ciò, è possibile affermare che il secondo tratto 13 è conformato e configurato per impedire lo sfilamento del primo tubo corrugato 100 dal raccordo 1.
Riassumendo brevemente quanto sopra descritto, l’elemento di vincolo 9 è configurato per entrare in contatto con una superficie esterna di un primo tubo corrugato 100 in una configurazione in cui un primo tubo corrugato 100 è inserito nella prima estremità 3. Il contatto dell’elemento di vincolo 9 con il primo tubo corrugato 100 è realizzato per mezzo del secondo tratto 13, che va ad inserirsi in una gola del primo tubo corrugato 100 per vincolare il primo tubo corrugato 100 al raccordo 1.
Al fine di consentire un agevole impegno del primo tubo corrugato 100 al raccordo 1, l’organo di aggancio 8 può essere elasticamente deformabile. La deformabilità elastica semplifica e facilita l’inserimento del primo tubo corrugato 100 in corrispondenza della prima estremità 3 del raccordo 1. In sostanza, l’organo di aggancio 8 è configurato per operare tra almeno una configurazione di riposo ed una configurazione di accoppiamento. Nella configurazione di riposo il primo tubo corrugato 100 non è inserito in corrispondenza della prima estremità 3 e l’organo di aggancio 8 non è deformato. Figura 7 illustra la configurazione di riposo assunta dagli organi di aggancio 8 disposti in corrispondenza della seconda estremità 4 del raccordo 1 (il secondo tubo corrugato 200 non è impegnato alla seconda estremità 4 del raccordo 1).
Diversamente dalla configurazione di riposo, la configurazione di accoppiamento è una configurazione in cui il primo tubo corrugato 100 è almeno parzialmente inserito in corrispondenza della prima estremità 3 e l’organo di aggancio 8 è deformato elasticamente per consentire l’inserimento del primo tubo corrugato 100 e rendere il primo tubo corrugato 100 solidale al raccordo 1. In particolare, nella configurazione di accoppiamento il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9 è in contatto con una cresta 101’, 102’, 103’ del primo tubo corrugato 100; il contatto tra la cresta 101’, 102’, 103’ ed il secondo tratto 13 determina una deformazione elastica dell’elemento di vincolo 9. Raggiunto il posizionamento desiderato del tubo 100 rispetto al raccordo 1, quindi al termine dell’inserimento di un’estremità del tubo 100 nella prima estremità 3 del raccordo 1, il secondo tratto 13 si posiziona in corrispondenza della gola 101, 102, 103 desiderata del primo tubo corrugato 100. Il passaggio del secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9 da una cresta 101’, 102’, 103’ ad una gola 101, 102, 103 determina sostanzialmente un accoppiamento a scatto dell’elemento di vincolo 9 con la rispettiva gola 101, 102, 103 del primo tubo corrugato 100; tale accoppiamento a scatto è possibile grazie alla deformabilità elastica dell’organo di aggancio 8, ed in particolar modo dell’elemento di vincolo 9. Inoltre, la deformabilità dell’elemento di vincolo 9 consente all’organo di aggancio 8 di impedire lo sfilamento di un tubo corrugato 100. Infatti, come precedentemente detto, in un tentativo di sfilamento del tubo corrugato 100 la cresta subito contigua alla gola in cui è alloggiato il secondo tratto 13 (subito contigua alla gola nella direzione di avanzamento dalla gola verso l’estremità del tubo corrugato 100 inserita nel raccordo 1) è portata a spingere sul secondo tratto 13; a questo punto, l’elemento di vincolo 9 reagisce divaricandosi e deformandosi elasticamente in avvicinamento all’asse di simmetria A ed opponendo resistenza allo sfilamento del tubo 100. In tal modo, la deformabilità elastica dell’organo di aggancio 8 impedisce lo sfilamento del tubo 100 dal raccordo 1.
In una forma realizzativa alternativa, il raccordo 1 può essere non deformabile elasticamente, ed all’atto dell’accoppiamento tra tubo corrugato 100 e raccordo 1 è il tubo corrugato 100 stesso a deformarsi elasticamente. In una ulteriore possibile forma realizzativa, sia il tubo corrugato 100 che l’organo di aggancio 8 si deformano elasticamente all’atto dell’accoppiamento tra tubo corrugato 100 e raccordo 1.
L’organo di aggancio 8 è inoltre configurato per operare in una configurazione operativa in cui il primo tubo corrugato 100 è inserito in corrispondenza della prima estremità 3. Nella configurazione operativa l’organo di aggancio 8 fa presa sul primo tubo corrugato 100 ed impedisce lo sfilamento del primo tubo corrugato 100 dal raccordo 1. Con riferimento alla figura 7, la configurazione operativa è la configurazione assunta dagli organi di aggancio 8 disposti in corrispondenza della prima estremità 3 del raccordo 1; in tale configurazione, il primo tubo 100 corrugato è impegnato in corrispondenza della prima estremità 3 del raccordo 1. La differenza sostanziale tra la configurazione di riposo, la configurazione operativa e la configurazione di accoppiamento è la seguente: le prime due costituiscono configurazioni statiche, in cui rispettivamente il primo tubo corrugato 100 non è impegnato al raccordo 1 (configurazione di riposo) ed è impegnato al raccordo 1 (configurazione operativa), mentre la configurazione di accoppiamento è dinamica, in quanto durante la stessa il tubo 100 è in una fase di inserimento al raccordo 1 in cui è a contatto con il raccordo 1.
Opzionalmente, nella configurazione operativa vi è una deformazione elastica residua dell’organo di aggancio 8.
In accordo ad una forma realizzativa alternativa, nella configurazione di riposo non vi è alcuna deformazione elastica residua dell’organo di aggancio 8 e l’organo di aggancio 8 assume sostanzialmente la stessa condizione non deformata sia nella configurazione di riposo che nella configurazione operativa.
Come precedentemente detto, il raccordo 1 può comprendere una pluralità di organi di aggancio 8 in corrispondenza della prima estremità 3. Una pluralità di organi di aggancio 8 disposti in corrispondenza di una stessa estremità 3, 4 consente una migliore presa sul tubo corrugato 100, 200 ed un miglior vincolo del tubo corrugato 100, 200 al raccordo. Preferibilmente, come illustrato nelle allegate figure, la prima estremità 3 è definita unicamente o interamente da organi di aggancio 8. In sostanza, in corrispondenza della prima estremità 3 non vi sono elementi o parti del raccordo 1 che non contribuiscono a fare presa sul primo tubo corrugato 100. Ciò è particolarmente vantaggioso in quanto ottimizza e rende stabile la presa del raccordo 1 sul tubo corrugato 100.
Gli organi di aggancio 8 possono essere equidistanziati tra loro, in modo tale da vincolare stabilmente il primo tubo corrugato 100. Preferibilmente, gli organi di aggancio 100 sono disposti circonferenzialmente attorno all’asse di simmetria A in corrispondenza della prima estremità 3.
Dopo aver descritto la pluralità di organi di aggancio 8 disposti in corrispondenza della prima estremità 3, occorre descrivere ulteriormente due delle forme realizzative precedentemente introdotte, illustrate rispettivamente nelle figure 1 e 2 e nelle figure 3, 4 e 7.
Nella forma realizzativa illustrata nelle figure 1 e 2, una luce 14 è definita tra porzioni intermedie 11 di organi di aggancio 8 contigui e tra elementi di vincolo 9 di organi di aggancio 8 contigui. La luce 14 è configurata per facilitare la deformazione elastica degli organi di aggancio 8.
Preferibilmente, in tale forma realizzativa gli organi di aggancio 8 sono equidistanziati tra loro e pertanto porzioni intermedie 11 di coppie di organi di aggancio 8 contigui presentano una rispettiva luce 14 avente sostanzialmente le stesse caratteristiche geometriche (larghezza, altezza, profondità, area) delle altre luci 14. In sostanza, partendo dalla porzione centrale 5 e procedendo verso (e lungo) la prima estremità 3 del corpo tubolare 2, sono definite per ciascun organo di aggancio 8, nella seguente sequenza di collegamento: la porzione intermedia 11, la porzione di collegamento 10, il primo tratto 12 ed il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9.
Passando alla forma realizzativa illustrata nelle figure 3, 4 e 7, occorre evidenziare come la porzione di collegamento 10 sporge direttamente e in maniera continua dalla porzione centrale 5 del corpo tubolare 2 (non è prevista una porzione intermedia 11). In sostanza, partendo dalla porzione centrale 5 e procedendo verso (e lungo) la prima estremità 12, sono definite per ciascun organo di aggancio 8, nella seguente sequenza di collegamento: la porzione di collegamento 10, il primo tratto 12 ed il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9.
In accordo alle forme realizzative illustrate nelle allegate figure, il raccordo 1 comprende inoltre una pluralità di organi di aggancio 8 disposti in corrispondenza della seconda estremità 4. In merito alla disposizione reciproca tra gli organi di aggancio 8 ed alle caratteristiche tecniche degli organi di aggancio 8 della seconda estremità 4, sono applicabili, mutatis mutandis, le stesse caratteristiche tecniche sopra descritte in merito agli organi di aggancio 8 disposti in corrispondenza della prima estremità 2. Gli organi di aggancio 8 disposti in corrispondenza della seconda estremità 4 sono configurati per impegnarsi ad un secondo tubo corrugato 200 e vincolare il secondo tubo corrugato 200 in impegno alla seconda estremità 4.
Per quanto riguarda i materiali con i quali può essere realizzato il raccordo 1, va detto che il raccordo 1 è preferibilmente in materiale metallico. In particolare, il raccordo 1 può essere in ferro, in acciaio, in acciaio inossidabile o in lega di zinco. In una forma di realizzazione alternativa, il raccordo 1 può essere in materiale plastico o polimerico, e può essere ad esempio realizzato mediante stampaggio. Sia nelle forme realizzative che prevedono la realizzazione del raccordo 1 in materiale metallico che nelle forme realizzative che prevedono la realizzazione del raccordo 1 in materiale plastico o polimerico, il raccordo 1 è realizzato in pezzo unico.
In una ulteriore forma realizzativa, può essere previsto un raccordo 1 in accordo a quanto illustrato nelle figure 5 e 6. Il raccordo 1 presenta almeno un organo di aggancio 8 sviluppantesi tra un bordo libero 15 della prima estremità 3 ed una mezzeria del raccordo 1. La mezzeria del raccordo 1 è definita con riferimento alla sua lunghezza L e corrisponde sostanzialmente ad una sua semi-lunghezza L/2 (vedasi figura 6). In sostanza, l’organo di aggancio 8 è definito ad una determinata distanza rispetto al bordo libero 15 della prima estremità 3. L’organo di aggancio è definito in corrispondenza della prima estremità 3 svasata. Opzionalmente, l’organo di aggancio 8 può essere definito in prossimità della prima estremità 3 svasata. Nella forma realizzativa delle figure 5 e 6, l’elemento di vincolo 9 dell’organo di aggancio 8 è costituito sostanzialmente da una porzione di materiale sviluppantesi su di un unico piano di giacenza ed emergente trasversalmente a porzioni contigue del corpo tubolare 2. A differenza degli elementi di vincolo 9 delle forme realizzative del raccordo 1 illustrate nelle figure da 1 a 4 e 7, l’elemento di vincolo 9 del raccordo 1 illustrato nelle figure 5 e 6 è costituito unicamente da un primo tratto 12 e non presenta un secondo tratto 13 trasversale al primo tratto 12. In sostanza, all’atto dell’accoppiamento del primo tubo corrugato 100 al raccordo 1 in accordo alla forma realizzativa di cui alle figure 5 e 6, è una porzione terminale del primo tratto 12 dell’elemento di vincolo 9 che va a posizionarsi e ad impegnarsi in una gola 101, 102, 103 del tubo 100 per determinare uno stabile impegno tra tubo 100 e raccordo 1.
In tale forma realizzativa, nel corpo tubolare 2 sono definite una pluralità di finestre 16; a ciascuna finestra corrisponde un rispettivo organo di aggancio 8. Ciascun organo di aggancio 8 e ciascuna rispettiva finestra 16 sono controsagomati; tale aspetto risulterà maggiormente chiaro dalla descrizione del procedimento di realizzazione del raccordo 1 delle figure 5 e 6. Inoltre, a differenza delle forme realizzative precedentemente descritte con riferimento alle figure da 1 a 4 e 7, nella forma realizzativa del raccordo 1 illustrata nelle figure 5 e 6 non vi è neanche una porzione di collegamento 10, in quanto l’organo di aggancio 8 emerge direttamente dal corpo tubolare 2.
Analogamente a quanto descritto con riferimento alle altre forme realizzative, l’organo di aggancio 8 può essere configurato per deformarsi elasticamente per facilitare l’inserimento di un tubo corrugato 100, 200 al raccordo 1.
Il raccordo 1 comprende preferibilmente una pluralità di organi di aggancio 8 definiti in corrispondenza della prima estremità 3 ed una pluralità di organi di aggancio definiti in corrispondenza della seconda estremità 4. Gli organi di aggancio 8 definiti in corrispondenza della seconda estremità 4 si sviluppano tra un bordo libero 25 della seconda estremità 4 ed una mezzeria del raccordo 1 analogamente a quanto descritto in precedenza per gli organi di aggancio 8 sviluppantesi in corrispondenza della prima estremità 3 svasata.
In analogia a quanto descritto in precedenza con riferimento alle forme realizzative delle figure 1, 2 e 3, 4, 7, gli organi di aggancio 8 possono essere equidistanziati tra loro e svilupparsi circonferenzialmente attorno all’asse di simmetria A in corrispondenza della/e estremità svasate 3, 4.
La presente invenzione è inoltre relativa ad una tubazione 300 (vedasi figura 7). La tubazione 300 comprende almeno un raccordo 1 del tipo precedentemente descritto ed almeno un primo tubo corrugato 100 impegnato alla prima estremità 3 del raccordo 1. Come precedentemente descritto, in tale configurazione operativa l’elemento di vincolo 9 è in contatto con il primo tubo corrugato 100 in corrispondenza di una gola 101, 102, 103 del primo tubo corrugato 100 per vincolare il primo tubo corrugato 100 al raccordo 1.
La tubazione 300 può comprendere inoltre una guarnizione 110, preferibilmente portata dal primo tubo corrugato 100. La guarnizione 110 è alloggiata in corrispondenza di una gola aggiuntiva 101, 102, 103 del primo tubo corrugato 100. Preferibilmente, la guarnizione 110 è compressa o schiacciata tra una superficie esterna della gola aggiuntiva 101, 102, 103 ed una superficie interna 7 del raccordo 1, in modo tale da impedire o minimizzare perdite di fluido da un condotto di passaggio della tubazione 300 verso l’esterno della tubazione 300. In particolare, come illustrato in figura 7, il primo tubo corrugato 100 presenta una pluralità di gole 101, 102, 103, in corrispondenza di una propria superficie esterna, intervallate tra loro da rispettive creste 101’, 102’, 103’, anch’esse definite in corrispondenza di una propria superficie esterna. In particolare, come illustrato in figura 7, il primo tubo corrugato 100 presenta una prima gola 101 subito adiacente un’estremità aperta del tubo corrugato 100, una seconda gola 102 subito contigua alla prima gola 101 avanzando in allontanamento dall’estremità aperta del tubo corrugato 100, ed una terza gola 103 subito contigua alla seconda gola 102 avanzando in allontanamento dall’estremità aperta del tubo corrugato 100. La seconda gola 102 è interposta longitudinalmente tra la prima gola 101 e la terza gola 103.
Viene ora descritta una configurazione preferita di assemblaggio del primo tubo corrugato 100 alla prima estremità 3, illustrata in figura 7. In tale configurazione, la prima gola 101 è libera. Per gola libera si intende una gola in corrispondenza della quale non è alloggiata alcuna guarnizione 110 e non è alloggiato alcun elemento di vincolo 9, come per l’appunto illustrato in figura 7 con riferimento alla prima gola 101. La guarnizione 110 è alloggiata in corrispondenza della seconda gola 102 ed è compressa, come precedentemente descritto, in modo tale da garantire una tenuta di fluido ed evitare perdite o trafilamenti di fluido verso l’esterno del condotto di passaggio. In tale configurazione preferita, l’elemento di vincolo 9 è impegnato al primo tubo corrugato 100 in corrispondenza della terza gola 103. In un’altra possibile configurazione alternativa di assemblaggio, la guarnizione 110 è alloggiata in corrispondenza della prima gola 101 ed è compressa, come precedentemente descritto, in modo tale da garantire una tenuta di fluido ed evitare perdite o trafilamenti di fluido verso l’esterno del condotto di passaggio. In tale configurazione alternativa, l’elemento di vincolo 9 è impegnato al primo tubo corrugato 100 in corrispondenza della seconda gola 102.
Alle stesso modo, la tubazione 300 può prevedere un secondo tubo corrugato 200, configurato per essere impegnato alla seconda estremità 4 del raccordo 1. Allo stesso modo, come illustrato in figura 7, il secondo tubo corrugato 200 presenta una prima gola 201, una seconda gola 202 ed una terza gola 203, intervallate da rispettive creste 201’, 202’, 203’. Il secondo tubo corrugato 200 può portare una rispettiva guarnizione 210. Allo stesso modo di quanto descritto per l’impegno del primo tubo corrugato 100 in corrispondenza della prima estremità 3, il secondo tubo corrugato 200 può essere impegnato, mutatis mutandis, in corrispondenza della seconda estremità 4.
La presente invenzione è inoltre relativa ad un metodo di assemblaggio di un tubo 100, 200 ad un raccordo 1 per tubi corrugati 100, 200 per realizzare una tubazione 300. Il metodo di assemblaggio comprende la predisposizione di un raccordo 1 per tubi corrugati 100, 200 del tipo precedentemente descritto e di almeno un primo tubo corrugato 100. Il metodo prevede l’inserimento almeno parziale del primo tubo corrugato 100 in corrispondenza della prima estremità 3 in modo tale che l’elemento di vincolo 9 entri in contatto con una superficie esterna del primo tubo corrugato 100 al fine di impedire lo sfilamento del primo tubo 100 dal raccordo 1. La fase di inserimento del primo tubo corrugato 100 determina il posizionamento dell’elemento di vincolo 9 in corrispondenza di una gola 101, 102, 103 del primo tubo corrugato 100, preferibilmente in corrispondenza della seconda gola 102 o della terza gola 103, come precedentemente descritto.
Con riferimento alle forme realizzative del raccordo 1 illustrate nelle figure da 1 a 4, tale posizionamento dell’elemento di vincolo 9 comporta l’impegno del secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9 in corrispondenza della prima gola 101 o della seconda gola 102, come precedentemente descritto.
L’inserimento del primo tubo corrugato 100 in corrispondenza della prima estremità 3 determina inoltre l’interposizione della guarnizione 110 tra una gola aggiuntiva 101, 102, 103 ed una superficie interna 7 del raccordo 1, preferibilmente in corrispondenza della prima o della seconda gola 101, 102, come precedentemente descritto.
La guarnizione 110 può essere compressa o schiacciata tra una superficie esterna della gola 101, 102, 103 nella quale è alloggiata ed una superficie interna 7 del raccordo 1, come precedentemente descritto.
La fase di inserimento del primo tubo 100 in corrispondenza della prima estremità 3 può comportare una deformazione, in particolar modo di tipo elastico, dell’organo di aggancio 8, ed in particolare dell’elemento di vincolo 9 rispetto alla porzione di collegamento 10.
La presente invenzione è inoltre relativa ad un procedimento di realizzazione di un raccordo 1. Vengono di seguito descritte alcune forme realizzative del procedimento di realizzazione di un raccordo 1. Il raccordo 1 realizzato in accordo alle forme realizzative di seguito descritte è in accordo ad una o più delle caratteristiche tecniche precedentemente descritte. Preferibilmente, il raccordo 1 è in materiale metallico; tuttavia, non sono da escludere raccordi 1 in materiale plastico o polimerico, ad esempio realizzati per stampaggio.
Una prima forma di realizzazione del procedimento prevede di predisporre un corpo in materiale in foglio. Per corpo in materiale in foglio si intende un corpo sostanzialmente piatto e presentante una dimensione, lo spessore, sensibilmente inferiore rispetto alle altre due dimensioni del corpo, ossia lunghezza e larghezza. Preferibilmente, il corpo in materiale in foglio è una lamiera in materiale metallico, in particolare in ferro, in acciaio, in acciaio inossidabile o in lega di zinco.
Il corpo si sviluppa tra una prima estremità ed una seconda estremità reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo e presenta bordi opposti trasversali alle estremità.
Il procedimento comprende rimuovere materiale in corrispondenza della prima estremità del corpo in modo tale da realizzare almeno una porzione conformata a dente, preferibilmente una pluralità di porzioni conformate a dente.
Opzionalmente, è prevista anche una fase di rimozione di materiale in corrispondenza della seconda estremità del corpo in modo tale da realizzare almeno una porzione conformata a dente anche in corrispondenza della seconda estremità.
Di seguito viene descritto il procedimento con riferimento alla realizzazione di una singola porzione conformata a dente in corrispondenza della prima estremità; le seguenti fasi sono tuttavia applicabili ad una pluralità di porzioni conformate a dente e/o, mutatis mutandis, ad una o più porzioni conformate a dente formate in corrispondenza della seconda estremità.
La porzione conformata a dente comprende un’estremità libera.
Il procedimento prevede di piegare la porzione conformata a dente in una prima direzione di piegatura, in particolare in avvicinamento ad una superficie del corpo, in modo tale che l’estremità libera sia affacciata alla superficie del corpo. Tale fase di piegatura consente la formazione della porzione di collegamento 10 dell’organo di aggancio 8 e del primo tratto 12 dell’elemento di vincolo 9, sviluppantesi lungo una prima direzione di sviluppo.
Tale fase di piegatura può essere realizzata sostanzialmente in due modalità, che possono essere comprese facendo riferimento ad un bordo di attacco della porzione conformata a dente. Il bordo di attacco della porzione conformata a dente è definito in opposizione all’estremità libera della porzione conformata a dente. Una prima modalità di piegatura della porzione conformata a dente prevede di piegare la porzione conformata a dente attorno al bordo di attacco, in modo tale che, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulti piegata sulla superficie del corpo e l’estremità libera risulti affacciata ad una superficie del corpo. La prima modalità di piegatura consente la realizzazione di organi di aggancio 8 illustrati nella forma realizzativa delle figure 3, 4 e 7.
Una seconda modalità di piegatura può essere spiegata facendo riferimento ad una porzione di transizione della porzione conformata a dente interposta tra il bordo di attacco e l’estremità libera. La seconda modalità di piegatura prevede di piegare la porzione conformata a dente attorno ad, o in prossimità di, una mezzeria della porzione di transizione, in modo tale che, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulti piegata su sé stessa, e l’estremità libera risulti disposta in prossimità del bordo di attacco. La seconda modalità di piegatura consente la realizzazione di organi di aggancio 8 illustrati nella forma realizzativa delle figure 1 e 2.
Il procedimento comprende inoltre la fase di piegare l’estremità libera in una seconda direzione di piegatura, in allontanamento dalla superficie del corpo, in modo tale da formare il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9. In sostanza, tale fase di piegatura dell’estremità libera nella seconda direzione di piegatura permette di far emergere il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9 trasversalmente al primo tratto 12 dell’elemento di vincolo 9. Al termine di tale fase di piegatura, il secondo tratto 13 si sviluppa lungo una seconda direzione di sviluppo, trasversale alla prima direzione di sviluppo del primo tratto 12. Preferibilmente, il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9 si estende in allontanamento rispetto alla superficie del corpo.
La superficie del corpo in avvicinamento alla quale viene piegata la porzione conformata a dente ed in allontanamento dalla quale viene piegata l’estremità libera è preferibilmente una superficie del corpo destinata a fungere da superficie interna 7 del corpo tubolare 2 del raccordo 1 realizzato in accordo a tale procedimento.
Le fasi di piegatura possono essere svolte in un qualsiasi ordine tra loro; ad esempio, la fase di piegare la porzione conformata a dente in una prima direzione di piegatura può essere realizzata precedentemente rispetto alla fase di piegare l’estremità libera in una seconda direzione di piegatura, o viceversa. In alternativa, le fasi di piegatura possono essere realizzate sostanzialmente contestualmente, nell’ambito di un’unica operazione complessiva di piegatura, ad esempio mediante un’opportuna macchina piegatrice.
Il procedimento comprende inoltre la fase di incurvare il corpo in materiale in foglio al fine di avvicinare reciprocamente i bordi opposti. Tale fase può essere svolta successivamente alla fase di rimozione di materiale e/o alle fasi di piegatura, o precedentemente ad almeno una di esse. Preferibilmente, la fase di incurvare il corpo al fine di giuntare bordi opposti è svolta successivamente alla fase di rimozione di materiale ed alle fasi di piegatura precedentemente descritte.
La fase di incurvare il corpo in materiale in foglio può essere svolta ad esempio mediante calandratura e comporta l’avvicinamento reciproco dei bordi opposti del corpo. La fase di incurvare il corpo in materiale in foglio è preferibilmente svolta fino a far combaciare, o far collidere, i bordi opposti.
Il procedimento comprende quindi giuntare bordi opposti del corpo per formare un corpo tubolare 2. Tale fase può essere svolta preferibilmente mediante saldatura. La saldatura può essere svolta in accordo alle tecniche note.
La fase di giuntare bordi opposti può essere svolta precedentemente o successivamente alla fase di rimozione di materiale e/o alle fasi di piegatura, o precedentemente ad almeno una di esse. In sostanza, la fase di giuntare bordi opposti per formare un corpo tubolare 2 può essere svolta precedentemente o successivamente alla formazione dell’organo di aggancio 8, la quale è realizzata mediante le operazioni di rimozione di materiale e di piegatura precedentemente descritte. Preferibilmente, la fase di giuntare bordi opposti è svolta successivamente alla fase di rimozione di materiale ed alle fasi di piegatura precedentemente descritte.
Il procedimento comprende inoltre una fase che prevede di svasare la prima estremità 3 del corpo tubolare 2, ed opzionalmente anche la seconda estremità 4 del corpo tubolare 2. La formazione di una o entrambe le estremità 3, 4 svasate può essere realizzata in modo tale che la prima estremità 3 e/o la seconda estremità 4 siano svasate in allontanamento dall’asse di simmetria A del raccordo 1. La fase di svasatura è realizzata per deformazione plastica.
Preferibilmente, la fase di svasatura è svolta successivamente alla fase di giuntare i bordi opposti del corpo.
Alla luce di quanto sopra, al termine del procedimento si ottiene un raccordo 1 monolitico del tipo precedentemente descritto, in cui l’organo di aggancio 8, o la pluralità di organi di aggancio 8, è in pezzo unico con il corpo tubolare 2.
Viene di seguito descritta una seconda forma di realizzazione del procedimento di realizzazione di un raccordo 1, che prevede di predisporre un corpo tubolare 2 sviluppantesi lungo un asse di simmetria A tra una prima estremità 3 ed una seconda estremità 4 reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo tubolare 2. Una superficie interna 7 del corpo tubolare 2 delimita un condotto di passaggio 6. Preferibilmente, il corpo tubolare 2 è in materiale metallico, in particolare in ferro, in acciaio, in acciaio inossidabile o in lega di zinco.
Il procedimento comprende rimuovere materiale in corrispondenza della prima estremità 3 del corpo tubolare 2 in modo tale da realizzare almeno una porzione conformata a dente, preferibilmente una pluralità di porzioni conformate a dente. Opzionalmente, è prevista anche una fase di rimozione di materiale in corrispondenza della seconda estremità 4 del corpo tubolare in modo tale da realizzare almeno una porzione conformata a dente anche in corrispondenza della seconda estremità 4.
Di seguito viene descritto il procedimento con riferimento alla realizzazione di una singola porzione conformata a dente in corrispondenza della prima estremità; le seguenti fasi sono tuttavia applicabili ad una pluralità di porzioni conformate a dente e/o, mutatis mutandis, ad una o più porzioni conformate a dente formate in corrispondenza della seconda estremità 4.
La porzione conformata a dente comprende un’estremità libera.
Il procedimento prevede di piegare la porzione conformata a dente in una prima direzione di piegatura, in particolare in avvicinamento ad una superficie interna del corpo tubolare 2, in modo tale che l’estremità libera sia affacciata alla superficie interna 7 del corpo tubolare 2. Tale fase di piegatura consente la formazione della porzione di collegamento 10 dell’organo di aggancio 8 e del primo tratto 12 dell’elemento di vincolo 9, sviluppantesi lungo una prima direzione di sviluppo. Tale fase di piegatura può essere realizzata sostanzialmente in due modalità, che possono essere comprese facendo riferimento ad un bordo di attacco della porzione conformata a dente. Il bordo di attacco della porzione conformata a dente è definito in opposizione all’estremità libera della porzione conformata a dente. Una prima modalità di piegatura della porzione conformata a dente prevede di piegare la porzione conformata a dente attorno al bordo di attacco, in modo tale che, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulti piegata sulla superficie interna 7 del corpo tubolare 2 e l’estremità libera risulti affacciata alla superficie interna 7 del corpo tubolare 2. In sostanza, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulta piegata sulla superficie interna 7 del corpo tubolare 2 in modo tale che l’elemento di vincolo 9 sia affacciato ad una superficie interna 7 della porzione centrale 5 del corpo tubolare 2. La prima modalità di piegatura consente la realizzazione di organi di aggancio 8 illustrati nella forma realizzativa delle figure 3, 4 e 7.
Una seconda modalità di piegatura può essere spiegata facendo riferimento ad una porzione di transizione della porzione conformata a dente interposta tra il bordo di attacco e l’estremità libera. La seconda modalità di piegatura prevede di piegare la porzione conformata a dente attorno ad, o in prossimità di, una mezzeria della porzione di transizione, in modo tale che, dopo la piegatura, la porzione conformata a dente risulti piegata su sé stessa, e l’estremità libera risulti disposta in prossimità del bordo di attacco. La seconda modalità di piegatura consente la realizzazione di organi di aggancio 8 illustrati nella forma realizzativa delle figure 1 e 2.
Il procedimento comprende inoltre la fase di piegare l’estremità libera in una seconda direzione di piegatura, in allontanamento dalla superficie interna 7 del corpo tubolare 2, in modo tale da formare il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9. In sostanza, come descritto in precedenza, tale fase di piegatura dell’estremità libera nella seconda direzione di piegatura permette di far emergere il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9 trasversalmente al primo tratto dell’elemento di vincolo 9. Al termine di tale fase di piegatura, il secondo tratto 13 si sviluppa lungo una seconda direzione di sviluppo, trasversale alla prima direzione di sviluppo del primo tratto. Preferibilmente, il secondo tratto 13 dell’elemento di vincolo 9 si estende in allontanamento rispetto alla superficie interna 7 del corpo tubolare 2.
Le fasi di piegatura possono essere svolte in un qualsiasi ordine tra loro; ad esempio, la fase di piegare la porzione conformata a dente in una prima direzione di piegatura può essere realizzata precedentemente rispetto alla fase di piegare l’estremità libera in una seconda direzione di piegatura, o viceversa. In alternativa, le fasi di piegatura possono essere realizzate sostanzialmente contestualmente, nell’ambito di un’unica operazione complessiva di piegatura, ad esempio mediante un’opportuna macchina piegatrice.
Il procedimento comprende inoltre una fase che prevede di svasare la prima estremità 3 del corpo tubolare 2, ed opzionalmente anche la seconda estremità 4 del corpo tubolare 2. La formazione di una o entrambe le estremità 3, 4 svasate può essere realizzata in modo tale che la prima estremità 3 e/o la seconda estremità 4 siano svasate in allontanamento dall’asse di simmetria A del raccordo 1. La fase di svasatura è realizzata per deformazione plastica.
Alla luce di quanto sopra, al termine del procedimento si ottiene un raccordo 1 monolitico del tipo precedentemente descritto, in cui l’organo di aggancio 8, o la pluralità di organi di aggancio 8, è in pezzo unico con il corpo tubolare 2.
Viene di seguito descritta una terza forma di realizzazione del procedimento di realizzazione di un raccordo 1, che prevede di predisporre un corpo in materiale in foglio. Per corpo in materiale in foglio si intende un corpo sostanzialmente piatto e presentante una dimensione, lo spessore, sensibilmente inferiore rispetto alle altre due dimensioni del corpo, ossia lunghezza e larghezza. Preferibilmente, il corpo in materiale in foglio è una lamiera in materiale metallico, in particolare in ferro, in acciaio, in acciaio inossidabile o in lega di zinco.
Il corpo si sviluppa tra una prima estremità ed una seconda estremità reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo e presenta bordi opposti trasversali alle estremità.
Il procedimento prevede di formare in prossimità o in corrispondenza della prima estremità del corpo una porzione avente un’estremità libera.
Di seguito viene descritto il procedimento con riferimento alla formazione di una singola porzione in prossimità o in corrispondenza della prima estremità; le seguenti fasi sono tuttavia applicabili ad una pluralità di porzioni conformate a dente e/o, mutatis mutandis, ad una o più porzioni conformate a dente realizzate in prossimità o in corrispondenza della seconda estremità.
La porzione è formata mediante intaglio del corpo. Intagliare il corpo è particolarmente vantaggioso in quanto consente di annullare o minimizzare gli scarti di materiale (lo sfrido). L’intaglio del corpo è realizzato lungo un perimetro di taglio aperto, e preferibilmente lungo un perimetro di taglio conformato sostanzialmente “ad U” o “a V” o “a C”. L’intaglio è realizzato ad esempio mediante una macchina fustellatrice per lamiera. L’intaglio è realizzato tra un bordo libero della prima estremità ed una mezzeria del corpo.
Opzionalmente, è prevista anche una fase di intaglio del corpo in prossimità della seconda estremità del corpo in modo tale da formare una porzione anche in corrispondenza della seconda estremità.
Il procedimento prevede di piegare la porzione in una prima direzione di piegatura in modo tale da formare un organo di aggancio 8. La fase di piegatura è realizzata in modo tale da far emergere trasversalmente la porzione rispetto a porzioni contigue del corpo. La fase di piegatura determina la formazione di una finestra 16.
Il procedimento comprende inoltre la fase di incurvare il corpo in materiale in foglio al fine di avvicinare reciprocamente i bordi opposti. Tale fase può essere svolta successivamente alla fase di intaglio e/o alla fase di piegatura, o precedentemente ad almeno una di esse. Preferibilmente, la fase di incurvare il corpo al fine di giuntare bordi opposti è svolta successivamente alla fase di intaglio ed alla fase di piegatura precedentemente descritte.
La fase di incurvare il corpo in materiale in foglio può essere svolta ad esempio mediante calandratura e comporta l’avvicinamento reciproco dei bordi opposti del corpo. La fase di incurvare il corpo in materiale in foglio è preferibilmente svolta fino a far combaciare, o far collidere, i bordi opposti.
Il procedimento comprende quindi giuntare bordi opposti del corpo per formare un corpo tubolare 2. Tale fase può essere svolta preferibilmente mediante saldatura. La saldatura può essere svolta in accordo alle tecniche note.
La fase di giuntare bordi opposti può essere svolta precedentemente o successivamente alla fase di intaglio e/o alla fase di piegatura, o precedentemente ad almeno una di esse. In sostanza, la fase di giuntare bordi opposti per formare un corpo tubolare 2 può essere svolta precedentemente o successivamente alla formazione dell’organo di aggancio 8, la quale è realizzata mediante le operazioni di intaglio e di piegatura precedentemente descritte. Preferibilmente, la fase di giuntare bordi opposti è svolta successivamente alla fase di intaglio ed alla fase di piegatura precedentemente descritte.
Il procedimento può comprendere inoltre la fase di svasare la prima estremità 3 e/o la seconda estremità 4 del corpo tubolare 2. La fase di svasatura può essere realizzata in modo tale che la prima estremità 3 e/o la seconda estremità 4 siano svasate in allontanamento dall’asse di simmetria A del raccordo 1. La svasatura è realizzata per deformazione plastica.
Preferibilmente, la fase di svasatura è svolta successivamente alla fase di giuntare i bordi opposti del corpo.
Alla luce di quanto sopra, al termine del procedimento si ottiene un raccordo 1 monolitico del tipo precedentemente descritto con riferimento alle figure 5 e 6, in cui l’organo di aggancio 8, o la pluralità di organi di aggancio 8, è in pezzo unico con il corpo tubolare 2.
Viene di seguito descritta una quarta forma di realizzazione del procedimento di realizzazione di un raccordo 1, che prevede di predisporre un corpo tubolare 2 sviluppantesi lungo un asse di simmetria A tra una prima estremità 3 ed una seconda estremità 4 reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo tubolare 2. Una superficie interna 7 del corpo tubolare 2 delimita un condotto di passaggio 6. Preferibilmente, il corpo tubolare 2 è in materiale metallico, in particolare in ferro, in acciaio, in acciaio inossidabile o in lega di zinco.
Il procedimento prevede di formare in prossimità o in corrispondenza della prima estremità 3 del corpo tubolare 2 una porzione avente un’estremità libera.
Di seguito viene descritto il procedimento con riferimento alla formazione di una singola porzione in corrispondenza della prima estremità 3; le seguenti fasi sono tuttavia applicabili ad una pluralità di porzioni conformate a dente e/o, mutatis mutandis, ad una o più porzioni conformate a dente realizzate in corrispondenza della seconda estremità 4.
La porzione è formata mediante intaglio del corpo tubolare 2. Intagliare il corpo è particolarmente vantaggioso in quanto consente di annullare o minimizzare gli scarti di materiale (lo sfrido). L’intaglio del corpo tubolare 2 è realizzato lungo un perimetro di taglio aperto, e preferibilmente lungo un perimetro di taglio conformato sostanzialmente “ad U” o “a V” o “a C”. L’intaglio è realizzato tra un bordo libero della prima estremità 3 ed una mezzeria del corpo tubolare 2, dove per mezzeria del corpo tubolare 2 si intende una semi-lunghezza del corpo tubolare 2.
Opzionalmente, è prevista anche una fase di intaglio del corpo tubolare 2 in prossimità della seconda estremità 4 del corpo tubolare 2 in modo tale da formare una porzione anche in corrispondenza della seconda estremità 4.
Il procedimento prevede di piegare la porzione in una prima direzione di piegatura in modo tale da formare un organo di aggancio 8. La fase di piegatura è realizzata in modo tale da far emergere trasversalmente la porzione rispetto a porzioni contigue del corpo. La fase di piegatura determina la formazione di una finestra 16.
Il procedimento può comprendere inoltre la fase di svasare la prima estremità 3 e/o la seconda estremità 4 del corpo tubolare 2. La fase di svasatura può essere realizzata in modo tale che la prima estremità 3 e/o la seconda estremità 4 siano svasate in allontanamento dall’asse di simmetria A del raccordo 1. La svasatura è realizzata per deformazione plastica.
Alla luce di quanto sopra, al termine del procedimento si ottiene un raccordo 1 monolitico del tipo precedentemente descritto con riferimento alle figure 5 e 6, in cui l’organo di aggancio 8, o la pluralità di organi di aggancio 8, è in pezzo unico con il corpo tubolare 2.
VANTAGGI DELL’INVENZIONE
La presente invenzione consente di ottenere uno o più dei seguenti vantaggi e di risolvere uno o più dei problemi riscontrati nella tecnica nota.
Innanzitutto l’invenzione fornisce un raccordo 1 in pezzo unico configurato, mediante almeno un organo di aggancio 8, per vincolare stabilmente un tubo corrugato 100, 200 in corrispondenza almeno di una propria estremità 3, 4. Il raccordo 1 secondo l’invenzione impedisce inoltre lo sfilamento del tubo 100, 200 da una rispettiva estremità 3, 4. Questi vantaggi sono raggiunti grazie alla conformazione dell’organo di aggancio 8, che prevede un elemento di vincolo 9 conformato e configurato per essere impegnato ad un tubo corrugato 100, 200 in corrispondenza di una gola 101, 102, 103, 201, 202, 203 del tubo corrugato 100, 200.
Inoltre, il raccordo 1 secondo l’invenzione è strutturalmente robusto e resistente e consente la realizzazione di una tubazione 300 in grado di resistere in modo efficace alle sollecitazioni meccaniche ed alle vibrazioni che possono crearsi per via del fluido passante all’interno dei tubi corrugati 100, 200. Inoltre, una tubazione 300 in accordo all’invenzione è altamente affidabile in quanto, essendo il raccordo 1 configurato per vincolare in modo stabile i tubi corrugati 100, 200, non vi è sostanzialmente il rischio che i tubi corrugati 100, 200 possano sfilarsi dal raccordo 1 stesso.
Inoltre, l’invenzione fornisce un procedimento di realizzazione di un raccordo 1 semplice ed economico.
In aggiunta a ciò, il procedimento consente di realizzare vantaggiosamente un raccordo 1 monolitico, in cui l’organo di aggancio 8, o la pluralità di organi di aggancio 8, è in pezzo unico con il corpo tubolare 2. Ciò permette un’elevata affidabilità del raccordo 1 in quanto, non essendo previsti elementi separati dal raccordo stesso (quali ganci, adattatori, pinze, clip, mollette, ecc.) da dover utilizzare per raccordare raccordo 1 e tubi 100, 200, non vi è il rischio che essi possano cedere e/o sfilarsi dal raccordo 1 stesso, ad esempio sotto l’effetto delle sollecitazioni meccaniche o sotto l’effetto della pressione del fluido passante all’interno dei tubi 1.
Il procedimento consente inoltre di realizzare un raccordo strutturalmente solido ed affidabile in un numero contenuto di fasi. Alla luce di ciò, il procedimento consente di realizzare il raccordo in maniera economica.
L’invenzione risulta inoltre di comodo impiego e di facile attuazione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Raccordo (1) per tubi corrugati (100, 200) comprendente: − un corpo tubolare (2) definente un condotto di passaggio (6) per un fluido e sviluppantesi lungo un asse di simmetria (A) tra almeno una prima ed una seconda estremità (3, 4) aperte opposte del corpo tubolare (2), il corpo tubolare (2) comprendendo inoltre una porzione centrale (5) interposta tra la prima estremità (3) e la seconda estremità (4), il condotto di passaggio (6) essendo delimitato da una superficie interna (7) del raccordo (1), il raccordo (1) essendo configurato per essere impegnato a due o più tubi corrugati (100, 200) ciascuno in inserimento ad una rispettiva estremità (3, 4), per raccordare detti tubi corrugati (100, 200) e consentire la continuità di passaggio di fluido tra detti tubi corrugati (100, 200), − almeno un organo di aggancio (8) realizzato di pezzo con il corpo tubolare (2) e sviluppantesi in corrispondenza di detta prima estremità (3), l’organo di aggancio (8) comprendendo un elemento di vincolo (9) aggettante verso il condotto di passaggio (6), detto elemento di vincolo (9) essendo configurato per, in una condizione di inserimento di un primo tubo (100) corrugato in detta prima estremità (3), entrare in contatto con una superficie esterna di detto primo tubo corrugato (100), in particolare in corrispondenza di una gola (101, 102, 103) di detto primo tubo corrugato (100), e rendere il primo tubo corrugato (100) solidale al raccordo (1), detto organo di aggancio (8) essendo configurato per impedire lo sfilamento del primo tubo corrugato (100) dal raccordo (1).
  2. 2. Raccordo secondo la rivendicazione 1, in cui almeno la prima estremità (3) è svasata rispetto alla porzione centrale (5) del corpo tubolare (2), ed in particolare è svasata verso l’esterno rispetto a detto asse di simmetria (A), detta prima estremità (3) svasata essendo configurata per fornire un invito atto a facilitare un inserimento di detto primo tubo corrugato (100) in detta prima estremità (3).
  3. 3. Raccordo secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente una pluralità di organi di aggancio (8) in corrispondenza della prima estremità (3) e/o della seconda estremità (4), elementi di vincolo (9) di organi di aggancio (8) contigui essendo disposti, in particolar modo equidistanziati tra loro, in modo tale da vincolare stabilmente un tubo corrugato (100, 200).
  4. 4. Raccordo secondo la rivendicazione 3, in cui gli organi di aggancio (8) sono disposti circonferenzialmente attorno all’asse di simmetria (A) del raccordo (1) e/o in cui la prima estremità (3) e/o la seconda estremità (3) sono sostanzialmente interamente definite da organi di aggancio (8).
  5. 5. Raccordo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un organo di aggancio (8) comprende una porzione di collegamento (10) interposta tra la porzione centrale (5) del corpo tubolare (2) e detto elemento di vincolo (9), detta porzione di collegamento (10) e detto elemento di vincolo (9) emergendo da uno stesso lato di detta porzione centrale (5), detto elemento di vincolo (9) comprendendo un primo tratto (12) sostanzialmente rettilineo o allungato e collegato alla porzione di collegamento (10) ed un secondo tratto (13) sviluppantesi in continuità con il primo tratto (12) da parte opposta rispetto alla porzione di collegamento (10), detto secondo tratto (13) emergendo trasversalmente rispetto a detto primo tratto (12), preferibilmente in direzione di avvicinamento a detto asse di simmetria (A).
  6. 6. Raccordo secondo la rivendicazione 5, in cui detto secondo tratto (13) è configurato per operare sostanzialmente come un gancio su detto primo tubo corrugato (100) ed è inoltre configurato per, in una condizione di inserimento di detto primo tubo corrugato (100) in detta prima estremità (3), entrare in contatto con una superficie esterna del primo tubo corrugato (100), in particolare in corrispondenza di una gola (101, 102, 103) del primo tubo corrugato (100), e rendere il primo tubo corrugato (100) solidale al raccordo (1), detto secondo tratto (13) essendo conformato e configurato per impedire lo sfilamento del primo tubo corrugato (100) dal raccordo (1).
  7. 7. Tubazione (300) comprendente almeno un raccordo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6 ed un primo tubo corrugato (100) impegnato a detta prima estremità (3), in cui detto elemento di vincolo (9) è in contatto con detto primo tubo corrugato (100), in particolare in corrispondenza di una gola (101, 102, 103) di detto primo tubo corrugato (100), per vincolare il primo tubo corrugato (100) al raccordo (1).
  8. 8. Procedimento di realizzazione di un raccordo (1) per tubi corrugati (100, 200) comprendente le seguenti fasi: − predisporre un corpo tubolare (2) sviluppantesi lungo un asse di simmetria (A) tra una prima estremità (3) ed una seconda estremità (4) reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo tubolare (2), una superficie interna (7) del corpo tubolare (2) delimitando un condotto di passaggio (6), − formare, in corrispondenza o in prossimità della prima estremità (3) del corpo (2), una porzione avente un’estremità libera, ad esempio per intaglio di detto corpo (2) o per rimozione di materiale da detto corpo (2), − piegare detta porzione in una prima direzione di piegatura in modo tale da formare un organo di aggancio (8).
  9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, in cui la fase di formare una porzione comprende rimuovere materiale in corrispondenza o in prossimità della prima estremità (3) in modo tale da realizzare almeno una porzione conformata a dente, la porzione conformata a dente comprendendo un’estremità libera, detta fase di piegatura comprendendo piegare detta porzione conformata a dente in una prima direzione di piegatura in modo tale che detta estremità libera sia affacciata a detta superficie (7) del corpo (2), il procedimento comprendendo inoltre una fase di piegare l’estremità libera in una seconda direzione di piegatura in modo tale da formare un elemento di vincolo (9) per un tubo corrugato (100, 200).
  10. 10. Procedimento secondo le rivendicazioni 8 o 9, in cui la fase di predisporre un corpo tubolare (2) comprende: − predisporre un corpo in materiale in foglio, preferibilmente in materiale metallico, il corpo in materiale in foglio sviluppandosi tra una prima estremità ed una seconda estremità reciprocamente contrapposte con riferimento ad una direzione di sviluppo del corpo in materiale in foglio e comprendendo bordi opposti trasversali a dette estremità, la fase di formare detta porzione essendo svolta in corrispondenza o in prossimità della prima estremità del corpo in materiale in foglio, − giuntare i bordi opposti del corpo in materiale in foglio a formare un corpo tubolare (2), opzionalmente la fase di giuntare bordi opposti essendo svolta successivamente alla fase di formare detta porzione.
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