IT201800003458U1 - Fioriera con tasche laterali - Google Patents

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Description

FIORIERA CON TASCHE LATERALI
DESCRIZIONE
La presente innovazione si riferisce al settore dei contenitori per l’invasamento di piante e in particolare ha ad oggetto una fioriera componibile in materiale plastico dotata di tasche laterali.
Sono noti nello stato dell’arte contenitori di medie o grandi dimensioni per l’invasamento di piante, quali ad esempio orci, in terracotta, o materiale laterizio. Questi contenitori sono adatti a interrare piante che necessitano di un esteso sviluppo spaziale delle loro radici grazie all’ampio volume di terra che è possibile predisporre all’interno del contenitore. Tali contenitori possono anche prevedere la presenza di tasche sulla superficie esterna adatte ad interrare piante ornamentali o da frutto di piccole o medie dimensioni. Il volume interno di interramento della tasca è tipicamente parte integrante del volume complessivo del vaso essendo presente una cavità sulla superficie esterna del contenitore in corrispondenza della tasca. In questo modo è sufficiente innaffiare il volume principale del vaso per innaffiare anche i volumi comunicanti delle tasche o viceversa. Questo tipo di fioriere sono particolarmente ricercate dall’utente che ne apprezza, oltre che il valore funzionale, anche il valore estetico e dalla possibilità di creare combinazioni di piante tutte contenute dallo stesso vaso. Il vaso così realizzato, tuttavia, è caratterizzato da un peso e da un ingombro molto elevato che ne rende difficoltoso il trasporto da parte dell’acquirente. Lo stesso problema di peso e ingombro è incontrato dal venditore che incorre anche in costi di stoccaggio e vendita molto significativi. Questi aspetti concorrono ad alzare il costo per l’acquirente finale. In aggiunta l’elevato ingombro implica anche che un acquirente, non dotato di mezzi di trasporto particolari, sia ulteriormente disincentivato dall’acquisto di tale oggetto.
Sono anche noti contenitori della tipologia appena descritta in materiali plastico tipicamente realizzati monoblocco tramite stampaggio rotazionale. Tali contenitori seppur meno costosi e pesanti di quelli in terracotta presentano tuttavia specifici aspetti indesiderabili. In particolare sono ingombranti e difficili da trasportare e immagazzinare, quindi non rispondono in modo soddisfacente alle problematiche sopra descritte.
Lo scopo della presente innovazione è di fornire un contenitore di medie o grandi dimensioni per l’invasamento di piante che risolva le problematiche sopra esposte.
In particolare uno scopo del contenitore secondo l’innovazione è che abbia costi al dettaglio significativamente ridotti rispetto ai contenitori noti pur mantenendo la stessa pregevole fattura estetica.
Un altro scopo è quello che il contenitore secondo l’innovazione sia facile da immagazzinare e trasportare, anche da parte dell’utente finale.
Il contenitore secondo l’innovazione si pone inoltre lo scopo di essere maggiormente leggero rispetto a quelli noti.
Tali scopi vengono raggiunti con un contenitore per l’invasamento di piante in materiale plastico dotato di tasche laterali e componibile, le cui caratteristiche essenziali sono definite dalla prima rivendicazione annessa. Altre importanti caratteristiche accessorie sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche e i vantaggi dell’innovazione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento al disegno annesso in cui:
- la figura 1 mostra il contenitore per l’interramento di piante secondo l’innovazione, in vista schematizzata e frontale;
- la figura 2 raffigura in prospettiva il contenitore per l’invasamento di piante in materiale plastico secondo l’innovazione dotato di tasche laterali nella sua forma assemblata;
- la figura 3 mostra isolatamente un corpo superiore del contenitore;
- la figura 4 mostra isolatamente un corpo inferiore del contenitore;
- la figura 5 è una vista di ingrandimento i corpi superiore e inferiore del contenitore in esploso;
- la figura 6 è una vista ingrandita dei corpi superiore e inferiore del contenitore ancora in esploso; e
- la figura 7 mostra il contenitore delle figure precedenti smontato e riposto per il trasporto/imballaggio.
Con riferimento in particolare alla figura 1, un contenitore in materiale plastico per l’invasamento di piante 1, anche nominato in seguito semplicemente come fioriera, secondo l’innovazione presenta uno sviluppo principale secondo una direzione verticale X e definisce un vano di interramento interno 1a. Come si vedrà più oltre, il contenitore 1 è ottenuto per sovrapposizione secondo tale asse X di due corpi, uno superiore 11 e uno inferiore 12. Il contenitore 1 definisce inoltre una bocca superiore 1b per l’accesso al vano di interramento 1a, un fondo 1c, reciprocamente opposti e paralleli secondo l’asse di sviluppo verticale X. Tra la bocca 1b e il fondo 1c si estende una superficie perimetrale esterna 1d del contenitore sulla quale sono ottenute una pluralità di tasche di interramento 13, 14 sporgenti verso l’esterno (ovvero secondo una direzione Y perpendicolare alla summenzionata direzione di sviluppo X). In maggior dettaglio la superficie perimetrale esterna 1d ha un profilo complessivamente lobato, ovvero presenta porzioni sporgenti 130, 140 ciascuna delle quali definisce la superficie perimetrale di una rispettiva tasca 13, 14. La superficie perimetrale esterna delimita pertanto un vano di interramento 13a, 14a della rispettiva tasca che verrà d’ora in avanti definito come esterno per distinguerlo dal vano di interramento interno definito dal contenitore 1 con accesso dalla bocca 1b e per significare che tale vano di interramento definito da ciascuna tasca si dispone sporgente rispetto al vano di interramento interno 1a. Le porzioni sporgenti delimitano inoltre rispettive bocche di accesso 13b, 14b ai rispettivi vani di interramento esterni.
Ancora, ciascuna porzione sporgente 130, 140 si dispone in corrispondenza di una rispettiva apertura 131 e 141 di messa in comunicazione con il vano di interramento interno 1a del contenitore 1. Pertanto i vani di interramento esterni 13a, 14a sono in comunicazione di fluido con il vano di interramento interno 1a attraverso tali aperture.
Con riferimento a quanto sopra e alle figure successive alla prima, si scenda ora nel dettaglio della descrizione dei due corpi superiore 11 ed inferiore 12. Il corpo superiore 11 presenta una bocca superiore 111 (che materializza, a contenitore montato la bocca 1b), una superficie laterale 112 e un bordo perimetrale lobato di attacco superiore 113. Per bordo perimetrale lobato di attacco superiore 113 si intende una porzione della superficie laterale superiore sostanzialmente localizzata all’estremità inferiore del corpo superiore.
Per quanto riguarda il corpo inferiore 12 si possono individuare una superficie di chiusura del fondo 121, che può essere eventualmente forata per facilitare il drenaggio dell’acqua superflua presente nel vaso, una superficie laterale 122 e un bordo perimetrale lobato di attacco inferiore 123. Il fondo 121 materializza a contenitore assemblato il fondo 1c. Per bordo perimetrale lobato di attacco inferiore si intende una porzione della superficie laterale inferiore sostanzialmente localizzata all’estremità superiore del corpo inferiore.
In corrispondenza dei bordi perimetrali di attacco 113, 123 sono localizzati mezzi di incastro 15 che permettono l’accoppiamento reciproco del corpo superiore 11 con il corpo inferiore 12 del contenitore in modo da formare il contenitore 1.
Ancora in maggior dettaglio, i mezzi di incastro comprendono una nervatura sporgente 150 sostanzialmente nel senso dell’asse orizzontale Y che corre lungo almeno una parte del perimetro del bordo di attacco superiore 123 del corpo inferiore 12. Rispettivamente, i mezzi di incastro 15 comprendono inoltre un profilo di presa ad uncino 151 atto ad impegnarsi ad incastro sulla nervatura 150 che corre lungo almeno una parte della periferia esterna del bordo di attacco inferiore del corpo superiore.
Va da sé che qualora alcune delle summenzionate tasche 13 si trovano con la loro bocca 13a in corrispondenza del bordo di attacco dei due corpi, in tale punto i mezzi di incastro non sono previsti, per non interferire appunto con l’apertura della tasca. Un esempio di questa situazione è visibile nelle figure dove almeno una tasca 13 realizzata interamente sul corpo inferiore si apre in corrispondenza del bordo perimetrale superiore, in corrispondenza ancora del quale si apre la bocca 13a.
Nel caso specifico visualizzato nelle figure il corpo inferiore prevede tre tasche 13 posizionate in corrispondenza della sua sommità, ovvero del bordo perimetrale. Ciò non toglie che tali tasche possano essere solamente una oppure in numero ancora maggiore.
Ancora, i mezzi di incastro possono comprendere anche almeno un incastro a dente a scatto 152, in cui, nel caso specifico il dente 152a sporgente secondo l’asse X è associato al bordo di attacco del corpo superiore, mentre la rispettiva fessura di incastro a scatto 152b è associata ad un bordo di attacco del corpo inferiore (figura 6). Ciò non toglie che tale condizione possa essere invertita, anche se in ottica di montaggio la soluzione appena descritta è preferibile in quanto risulta la più vantaggiosa in termini di comodità di assemblaggio della fioriera.
Con riferimento alla soluzione realizzativa appena descritta, ovvero quella con tasche 13 che si aprono sul bordo di attacco del corpo inferiore, tali incastri a dente sono posizionati in corrispondenza delle estremità dell’incastro ad uncino (ovvero alle estremità della nervatura e del rispettivo profilo di presa). Tali estremità si materializzano come interruzioni della nervatura e del profilo di presa in corrispondenza delle tasche 13 del corpo inferiore.
Seppur nulla toglie che gli incastri a dente, qualora previsti, possano essere posizionati in qualsiasi punto della nervatura e del profilo di presa e in generale in qualsiasi punto dei rispettivi bordi di attacco, pur il posizionamento appena descritto appare particolarmente vantaggioso in quanto la presenza dell’incastro a dente a scatto in questo punto di interruzione e in corrispondenza di una bocca di apertura della tasca contribuisce a rendere maggiormente solido e stabile la connessione dei due corpi inferiore e superiore in una zona particolarmente sollecitata. Inoltre, per effetto della lobatura, ovvero della presenza della superficie sporgente definente la tasca, tali incastri a dente risultano scarsamente visibili trovandosi di fatto in un recesso della superficie esterna del contenitore.
Per facilitare la corretta connessione dei due corpi superiore ed inferiore può essere eventualmente previsto un lembo di guida 154 che si estende secondo l’asse X al di sotto del profilo ad uncino, in corrispondenza del bordo di attacco del contenitore superiore. Il lembo di guida 154 è tale da alloggiare in un recesso 155 previsto sul profilo interno della porzione di attacco del corpo inferiore. Il recesso 155 prevede uno scalino 155a dove il lembo di guida 154 va a battuta nell’assemblaggio dei due corpi. Evidentemente questa soluzione, quando presente, contribuisce ulteriormente a rafforzare la resistenza e la tenuta del contenitore.
Per favorire l’inserimento del lembo di guida 154 e rappresentare un ulteriore elemento di rinforzo alla sollecitazione sulla parete esterna del contenitore 1 secondo l’asse Y, sono previste lamelle di impegno e rinforzo 156 del lembo di guida 154, disposte in corrispondenza del recesso 155 e sporgenti rispetto ad esso secondo l’asse Y. Tra ciascuna lamella 156 e il recesso 155 si viene a formare un alloggiamento entro cui il lembo di guida scorre inserendosi stabilmente.
Ancora, secondo una variante preferita dell’innovazione, i due corpi superiore ed inferiore sono sagomati in modo tale che l’attacco tra i due sia perfezionato nella zona di massima estensione diametrale della fioriera, ovvero nella sua zona di massima estensione trasversale secondo l’asse orizzontale Y. Va da sé che il posizionamento della zona di attacco in questa area è preferibile perché è anche la zona maggiormente sollecitata allo spanciamento, ovvero a forze dirette secondo l’asse Y determinate dalla pressione del volume di terra o altro materiale di riempimento del contenitore. Tale soluzione è applicata ad esempio quando il contenitore per l’interramento di piante ha la forma macroscopica di un orcio o vasi di forma affine a quella di un orcio, dove con la parola orcio si intende un vaso che ha una sezione trasversale centrale di area maggiore rispetto alle sezioni trasversali considerate in corrispondenza del fondo e della bocca maggiore.
Ancora in una ulteriore soluzione, tale zona di attacco si colloca a circa metà dell’altezza della fioriera, ovvero tra 1⁄4 e 3⁄4 dell’altezza complessiva della fioriera. Tale soluzione è ancora una volta particolarmente vantaggiosa nel caso la fioriera abbia la forma di un orcio in quanto tale intervallo di altezza corrisponde in genere a quella di massima sezione trasversale.
Tornando ora alle tasche di interramento laterali, almeno una di esse è definita per accoppiaggio di detti corpi superiore ed inferiore ed in particolare i profili lobati di detti bordi perimetrali superiore e inferiore definiscono in congiunzione reciproca almeno una tasca di interramento sporgente verso l’esterno della fioriera.
Scendendo in maggior dettaglio, il corpo inferiore 12 presenta una superficie esterna lobata, dove almeno una 124 di tali lobature interessa il bordo superiore di attacco. Come visibile nelle figure tale lobatura 124 è materializzata da una protuberanza sporgente verso l’esterno della superficie esterna. Prendendo il corpo inferiore 12 nella sua singolarità, tale protuberanza 124 assume la forma di una bacinella, definendo un proprio fondo 124a e una parete laterale 124b che delimitano un vano interno 124c. Un bordo libero 124b’ della parete laterale 124b definisce una porzione del summenzionato bordo di attacco superiore 123 del corpo inferiore 12.
Il corpo superiore 11 allo stesso modo prevede un bordo di attacco lobato, con almeno una protuberanza 114 che si estende verso l’esterno della superficie. Tale protuberanza 114 comprende una parete laterale 114b che si protende a guisa di volta sulla superficie esterna del corpo superiore con una estensione principale secondo l’asse X. La parete laterale 114b ha due estremità di cui una di attacco 114b’ posta in corrispondenza del bordo di attacco del corpo superiore e una libera 114b’’, opposta alla estremità di attacco, posta superiormente alla prima secondo l’asse X.
A seguito della connessione del corpo superiore con quello inferiore le due pareti laterali 114b e 124b si dispongono in continuità (in corrispondenza dei rispettivi bordo libero 124b’ e estremità di attacco 114b’) a definire la summenzionata superficie perimetrale 140 della tasca 14. Il fondo 124a della protuberanza 124 diventa il fondo della tasca 14 e l’estremità libera 114b’’ della parete laterale 114b materializza il limite esterno della bocca della tasca 14.
Tale soluzione consente di avere almeno una tasca 14 definita dall’accoppiaggio dei corpi superiore 11 ed inferiore 12 e a cavallo della zona di attacco tra di essi. Questo posizionamento non solo è esteticamente apprezzabile ma ha anche un risvolto tecnico in quanto la congiunzione in una zona lobata risulta maggiormente stabile e resistente allo spanciamento.
La tasca ottenuta in corrispondenza del bordo di attacco dei due corpi può essere in numero di uno o di due o anche in numero superiore.
In una soluzione preferita le tasche ottenute sul bordo e quelle proprie del corpo inferiore sono in numero uguale. In una soluzione preferita le tasche 13 proprie del corpo inferiore hanno dimensioni adeguate per materializzare una sede o vano di contenimento per la protuberanza 114. Questa soluzione consente di collocare i due corpi uno dentro l’altro, con il corpo superiore inserito capovolto entro quello inferiore, visto che le protuberanze 114 trovano appunto alloggio entro le tasche 13, come mostrato in figura 6.
Tale soluzione è particolarmente vantaggiosa per il trasporto e l’impacchettamento del contenitore in quanto consente di ridurre notevolmente l’ingombro complessivo di esso quando smontato.
Eventualmente sul fondo 11 del contenitore 1 possono essere previsti piedini o altri elementi atti al supporto del contenitore a terra o alla sua associazione ad un sottovaso 16 (visibile in figura 1).
Eventualmente le protuberanze ed in generale la forma del contenitore può discostarsi da quella arrotondata descritta implicitamente sopra e mostrata nei disegni. Altre forme anche maggiormente squadrate possono essere previste.
Il contenitore per l’interramento come descritto è in materiale plastico quale ad esempio ma non limitativamente PVC, PET, ecc..
Eventualmente i due corpi superiore ed inferiore possono avere finiture superficiali o essere realizzati in materiali diversi.
Il contenitore per l’interramento di piante secondo l’innovazione è particolarmente resistente alla tenuta sia rispetto all’acqua che alla pressione del terriccio, una volta che il contenitore è riempito.
Le soluzioni di connessione tra i due corpi determinano elevata resistenza alle infiltrazioni di acqua dal terriccio contenuto del vaso alle forze di spanciamento data dalla pressione della massa di terra contenuta all’interno del volume del vaso durante il normale uso.
La fioriera è infatti in grado di resistere alla pressione laterale di spanciamento e all’eventuale sollevamento tramite presa sul corpo superiore grazie agli incastri a dente come descritti precedentemente.
Ancora l’innovazione ha il vantaggio di fornire un contenitore di medie o grandi dimensioni per l’invasamento di piante che abbia costi al dettaglio significativamente ridotti rispetto ai contenitori dell’arte nota pur mantenendo le stesse caratteristiche estetiche. Questo per via dei costi di produzione per stampaggio ad iniezione, nettamente inferiori rispetto a quelli per stampaggio rotazionale e per via dei costi di trasporto e stoccaggio notevolmente ridotti per via del minore ingombro del prodotto disassemblato.
Infine, tramite l’innovativa caratteristica della componibilità che permette di acquistare un prodotto da assemblare alla destinazione finale nelle sue due componenti, l’innovazione ha il vantaggio di poter essere trasportata facilmente con mezzi di trasporto normalmente in possesso di un acquirente medio.
La presente innovazione è stata fin qui descritta con riferimento a sue forme di realizzazione preferite. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un contenitore (1) per l’invasamento di piante in materiale plastico con uno sviluppo principale secondo un asse verticale (X), ottenuto per sovrapposizione secondo detto asse verticale (X) di due corpi, uno superiore (11) e uno inferiore (12), atti ad essere reciprocamente assemblati per formare detto contenitore (1) in cui detto corpo superiore (11) ha una bocca superiore (111), una superficie laterale superiore (112) e un bordo perimetrale lobato di attacco superiore (113), per detto bordo perimetrale superiore intendendosi una porzione di detta superficie laterale superiore sostanzialmente localizzata all’estremità inferiore di detto corpo superiore, ed in cui detto corpo inferiore (12) presenta una superficie di chiusura del fondo (121), una superficie laterale inferiore (122) e un bordo perimetrale lobato di attacco inferiore (123), per detto bordo perimetrale inferiore intendendosi una porzione di detta superficie laterale inferiore sostanzialmente localizzata all’estremità superiore di detto corpo inferiore, detti bordi perimetrali (113, 123) comprendendo mezzi (15) atti ad impegnarsi reciprocamente per incastro per definire detto contenitore e in modo tale che, quando detti due corpi sono assemblati detta bocca superiore (111) di detto corpo superiore definisce una bocca superiore (10) di detto contenitore, detta superficie di chiusura del fondo definisce il fondo (1c) del contenitore e dette superfici laterali di detti corpi superiore ed inferiore si dispongono in continuità a definire la superficie esterna (1d) di detto contenitore, in cui almeno una tasca (14) di interramento sporgente verso l’esterno secondo una direzione (Y) perpendicolare a detta direzione di sviluppo (X) è definita a cavallo della zona di attacco tra detti corpi superiore (11) ed inferiore (12) per accoppiaggio degli stessi.
  2. 2. Il contenitore secondo la rivendicazione 1 comprendente inoltre almeno una ulteriore tasca (13) realizzata interamente su detto corpo inferiore (12).
  3. 3. Il contenitore secondo la rivendicazione 2 in cui detto bordo perimetrale di attacco superiore (123) definisce il profilo di una bocca (13a) di detta almeno una ulteriore tasca (13).
  4. 4. Il contenitore secondo la rivendicazione 3 in cui detto corpo superiore prevede una superficie esterna lobata comprendente almeno una protuberanza (114) che si estende verso l’esterno secondo detta direzione (Y), detta protuberanza (114) definendo, a contenitore accoppiato, parte di detta almeno una tasca (14).
  5. 5. Il contenitore secondo la rivendicazione 4, in cui detta almeno una ulteriore tasca (13) ha dimensioni tali da accogliere detta protuberanza (114).
  6. 6. Il contenitore secondo la rivendicazione 4 o 5 in cui tale protuberanza comprende una parete laterale (114b) che si protende a guisa di volta sulla superficie esterna del corpo superiore (11) con una estensione principale secondo l’asse (X) detta parete laterale (114b) avendo due estremità di cui una prima (114b’) posta in corrispondenza del bordo di attacco del corpo superiore e una seconda libera (114b’’), opposta alla prima.
  7. 7. Il contenitore secondo la rivendicazione 6 in cui detto corpo inferiore (12) comprende una protuberanza (124) sporgente verso l’esterno a guisa di bacinella dove detta protuberanza comprende un proprio fondo (124a) e una parete laterale (124b).
  8. 8. Il contenitore secondo la rivendicazione 7 in cui un bordo libero della parete laterale (124b) definisce una porzione di detto bordo superiore di attacco (123) di detto corpo inferiore.
  9. 9. Il contenitore secondo la rivendicazione 8 in cui per effetto della connessione del corpo superiore con quello inferiore le due pareti laterali (114b) e (124b) si dispongono in continuità in corrispondenza dei rispettivi bordo libero (124b’) e estremità di attacco (114b’) a definire una superficie perimetrale (140) di detta tasca (14).
  10. 10. Il contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta zona di attacco tra detto corpo inferiore (12) e superiore (11) è definita nella zona di massima estensione diametrale secondo detto asse (Y).
  11. 11. Il contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta zona di attacco tra detto corpo inferiore (12) e superiore (11) è definita a circa metà dell’altezza di detto contenitore.
  12. 12. Il contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi (15) atti ad impegnarsi per incastro comprendono una nervatura sporgente (150) sostanzialmente nel senso di detta direzione (Y) detta nervatura correndo lungo almeno una parte del perimetro di detto bordo perimetrale di attacco superiore (123) di detto corpo inferiore (12) e un rispettivo profilo di presa ad uncino (151) sagomato per impegnarsi ad incastro sulla nervatura (150) che corre lungo almeno una parte della periferia esterna di detto bordo di attacco inferiore (113) del corpo superiore (11).
  13. 13. Il contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detti mezzi di incastro (15) comprendono almeno un incastro a dente a scatto (152), in cui, un dente (152a) sporge secondo l’asse (X) dal bordo di attacco del corpo superiore, mentre una rispettiva fessura di incastro a scatto (152b) è associata al bordo di attacco del corpo inferiore.
  14. 14. Il contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui un lembo di guida (154) si estende secondo l’asse (X) in corrispondenza di detto bordo di attacco del contenitore superiore, un corrispondente recesso (155) è previsto sul profilo interno della porzione di attacco del corpo inferiore per accogliere detto lembo.
  15. 15. Il contenitore secondo la rivendicazione 14 in cui lamelle di impegno e rinforzo (156) sono previste sporgenti secondo l’asse (Y) verso l’interno del contenitore in corrispondenza di detto recesso (155) per definire un ulteriore elemento di guida e impegno per detto lembo (154).
  16. 16. Il contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti realizzato in PVC.
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