IT201800003352U1 - Dispositivo medico per odontoiatria - Google Patents

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IT201800003352U1
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IT
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medical device
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dentistry
dental
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IT202018000003352U
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English (en)
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Antonio Pasini
Davide Romani
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Cefla Societa' Coop
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C1/00Dental machines for boring or cutting ; General features of dental machines or apparatus, e.g. hand-piece design
    • A61C1/0007Control devices or systems
    • GPHYSICS
    • G16INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY [ICT] SPECIALLY ADAPTED FOR SPECIFIC APPLICATION FIELDS
    • G16HHEALTHCARE INFORMATICS, i.e. INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY [ICT] SPECIALLY ADAPTED FOR THE HANDLING OR PROCESSING OF MEDICAL OR HEALTHCARE DATA
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Description

Descrizione
di modello di utilità avente per titolo:
DISPOSITIVO MEDICO PER ODONTOIATRIA
[001] La presente invenzione si riferisce al campo tecnico dei dispositivi medici per odontoiatria: in primis poltrone per il paziente odontoiatrico, ma anche dispositivi radiografici dedicati all’odontoiatria e dispositivi per il lavaggio e la sterilizzazione degli strumenti odontoiatrici. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un apparato e ad un metodo per facilitare la manutenzione e la riparazione di detti dispositivi medici per odontoiatria. La descrizione che segue farà riferimento specificamente a una unità di trattamento odontoiatrico, senza per questo perdere in generalità.
[002] Tipicamente, tali unità di trattamento odontoiatrico sono utilizzate dall’odontoiatra e dall’assistente per eseguire terapie odontoiatriche su un paziente sdraiato o seduto sulla poltrona odontoiatrica.
[003] Gli utilizzatori finali di una unità di trattamento odontoiatrico sono l’odontoiatra, l’assistente alla poltrona e il paziente. Tuttavia, in un senso più ampio si possono considerare alche altre figure professionali che girano intorno all’unità stessa: gli operai che provvedono al montaggio in fabbrica e i tecnici che provvedono all’installazione dell’unità di trattamento nello studio odontoiatrico e alla sua manutenzione periodica e riparazione in caso di necessità.
[004] È importante sottolineare che i dispositivi medici per odontoiatria sono beni durevoli, destinati a una vita utile all’interno dello studio odontoiatrico che va da 5 a 10 anni circa, ma può arrivare anche a 20 anni e oltre. É evidente che in questo lungo arco di tempo il dispositivo medico dovrà subire una serie di interventi di manutenzione programmata da parte di un tecnico manutentore, e probabilmente anche interventi di riparazione in seguito a guasti.
[005] Per serviceability si intende il grado in cui la manutenzione di una macchina può essere completata con risorse date entro una unità di tempo definita.
[006] Come in un’automobile, la semplicità di montaggio e la serviceability sono parametri molto significativi, che da un lato contribuiscono a diminuire i costi di produzione industriale e dall’altro i costi di manutenzione a carico dell’odontoiatra.
[007] È bene rammentare che generalmente la vendita e l’installazione di una unità di trattamento odontoiatrico vengono eseguite con modalità molto simili all’acquisto di un’automobile. Il fabbricante fornisce le unità di trattamento ad un dealer che opera in un’area geografica definita, il quale a sua volta le installa e ne esegue la manutenzione nei vari studi odontoiatrici appartenenti a quell’area geografica. I tecnici, solitamente dipendenti del dealer stesso, si recano presso lo studio odontoiatrico per l’installazione del dispositivo medico alla sua entrata in servizio, per interventi di manutenzione programmata o su chiamata in caso di guasti per eseguire le riparazioni necessarie. A seconda dell’ampiezza dell’area geografica servita da un dealer, una parte consistente della giornata lavorativa dei tecnici dell’assistenza è spesa in trasferimenti per recarsi nei vari studi odontoiatrici.
[008] L’unità di trattamento odontoiatrico è una macchina complessa che viene prodotta industrialmente dall’inizio del ‘900. L’unità di trattamento odontoiatrico è scomponibile in diverse parti che sono descritte più avanti nella descrizione dettagliata della Figura 1. Secondo l’arte nota, al suo interno sono presenti una molteplicità di schede elettroniche, elettrovalvole, cablaggi elettriche, connessioni idropneumatiche.
[009] Nell’arte è noto pilotare le singole parti dell’unità di trattamento odontoiatrico tramite schede elettroniche. Sostanzialmente due tipi di architettura sono comuni nell’arte nota:
− Un’unica scheda elettronica in grado di pilotare tutte le parti dell’unità di trattamento dentale. Il vantaggio principale di questa soluzione consiste nel ridurre gli ingombri legati alle schede elettroniche all’interno dell’unità, in particolare permettendo di ottenere un idrico e tavolette strumenti particolarmente piccole e leggere. D’altra parte, lo svantaggio principale di questa soluzione è che la scheda elettronica unica è estremamente costosa (dell’ordine di qualche migliaio di euro), e nel caso si rompa, deve essere sostituita in toto, con i costi conseguenti.
− Diverse schede elettroniche che pilotano le singole parti dell’unità di trattamento dentale (scheda allacciamenti, scheda per la tavoletta strumenti, scheda per la consolle comandi, scheda per la tavoletta assistente, scheda per l’idrico, scheda per la lampada scialitica, scheda per il comando a piede, più altre schede opzionali per optional che possono essere ordinati dall’odontoiatra). Tali schede per poter funzionare devono essere collegate tra loro; nell’arte è noto effettuare questi collegamenti facendo uso del CAN-bus e/o del LIN-bus. Un vantaggio legato a questa soluzione è che le singole schede sono molto meno costose (dell’ordine di qualche centinaio di euro), e quando se ne rompe una, solo questa viene sostituita, con un costo sensibilmente inferiore a quello della soluzione che prevede l’uso di una singola scheda elettronica per tutta l’unità di trattamento odontoiatrico. Per contro, è necessario prevedere un ingombro all’interno dell’unità per ciascuna delle schede nominate.
[0010] Il Controller Area Network, noto anche come CAN-bus, è uno standard seriale per bus di campo, di tipo multicast, introdotto negli anni ottanta dalla Robert Bosch GmbH, per collegare diverse unità di controllo elettronico. Il CAN è stato progettato per funzionare senza problemi anche in ambienti fortemente disturbati dalla presenza di onde elettromagnetiche e può utilizzare come mezzo trasmissivo una linea a differenza di potenziale bilanciata come la RS-485. L'immunità ai disturbi EMC può essere ulteriormente aumentata utilizzando cavi di tipo twisted pair (doppino intrecciato). Sebbene inizialmente applicato in ambito automotive, come bus per autoveicoli, attualmente è usato in molte applicazioni industriali di tipo embedded, dove è richiesto un alto livello di immunità ai disturbi. Il bit rate può raggiungere 1 Mbit/s per reti lunghe meno di 40 m. Velocità inferiori consentono di raggiungere distanze maggiori (ad es. 125 kbit/s per 500 m). Il protocollo di comunicazione del CAN è standardizzato come ISO 11898-1 (2015). Questo standard descrive principalmente lo strato (layer) di scambio dati (data link layer), composto dallo strato sottostante (sublayer) "logico" (Logical Link Control, LLC) e dallo strato sottostante del Media Access Control, (MAC) e da alcuni aspetti dello strato "fisico" (physical layer) descritto dal modello ISO/OSI (ISO/OSI Reference Model). I protocolli di tutti gli altri layer sono lasciati alla libera scelta del progettista della rete.
[0011] Local Interconnect Network (LIN-bus) è un protocollo di comunicazione seriale a bassa velocità su cavo singolo progettato per applicazioni automotive. Sviluppato e promosso dal Consorzio LIN sin dal 1999, permette di interconnettere sensori e attuatori ad un sistema di controllo centralizzato. In una tipica progettazione più bus LIN vengono interconnessi mediante un bus CAN. Un singolo bus LIN è composto da un master e più slave (fino a 16) con una velocità di trasferimento massima pari a 20 kbit/s.
[0012] È bene inoltre precisare che ciascuna scheda elettronica viene fornita in fabbrica di un firmware (FW) che è sostanzialmente l’insieme delle istruzioni e delle applicazioni presenti permanentemente nella memoria della scheda, che non possono essere modificate dall’utente (odontoiatra/assistente); detto firmware permette il funzionamento della scheda elettronica e più estesamente dell’unità di trattamento. Tuttavia, può accadere che nel tempo il fabbricante emetta versioni successive del firmware, che quindi devono essere aggiornate sulle unità di trattamento odontoiatrico già presenti negli studi odontoiatrici, ad esempio per correggere bachi oppure per fornire le unità stesse di prestazioni o funzionalità migliorate. Solitamente, tale aggiornamento viene eseguito dal tecnico autorizzato, il che richiede la sua presenza all’interno dello studio odontoiatrico.
[0013] La Richiedente, che lavora da molti anni nel settore odontoiatrico, nel tempo ha depositato una serie di domande di brevetto che riguardano il funzionamento e il pilotaggio di diverse parti dell’unità di trattamento odontoiatrico. In particolare, i titoli già depositati sono:
− IT1340515 lampada polimerizzante;
− EP1595510B1 e EP2110096B1 unità di alimentazione di acqua additivata con disinfettante;
− EP3235464A1 sistema antiristagno;
− EP3338728A1 e EP3338727A1 manipoli per endodonzia dotati di movimento reciprocante;
− IT102018000005158 sistema per lavaggio cannule di aspirazione;
− IT102018000005368 lampada scialitica.
[0014] Le schede elettroniche presenti nell’unità di trattamento devono permettere il funzionamento armonico di tutte le parti che compongono l’unità, e in particolare essere compatibili con le modalità di funzionamento descritte nei brevetti sopra citati.
[0015] Scopo della presente invenzione è fornire un apparato e un metodo in grado di migliorare sensibilmente la facilità di montaggio e soprattutto la serviceability dei dispositivi medici per odontoiatria. In particolare, scopo dell’invenzione è permettere un miglioramento delle attività di manutenzione dei dispositivi medici per odontoiatria che permetta ai tecnici specializzati di intervenire anche da remoto, senza la necessità di recarsi nello studio odontoiatrico in cui il detto dispositivo medico per odontoiatria si trova.
[0016] Questi scopi sono ottenuti con un metodo e un’apparecchiatura che hanno le caratteristiche delle rivendicazioni indipendenti. Forme realizzative vantaggiose e affinamenti sono specificati nelle rivendicazioni dipendenti da queste.
[0017] Secondo la presente invenzione, il dispositivo medico per odontoiatria comprende una molteplicità di schede elettroniche collocate in diverse parti dell’unità di trattamento stessa. Tali schede elettroniche sono collegate tra loro da un collegamento misto CAN-bus e LIN-bus che mette in comunicazione le schede tra loro. In particolare, le schede elettroniche più importanti sono collegate tra loro tramite CAN-bus, mentre il comando a piede, la tavoletta assistente e la lampada scialitica sono collegate tramite LIN-bus. Ciascuna scheda elettronica presente all’interno dell’unità di trattamento è dotata di una memoria.
[0018] Nella forma realizzativa preferita, una delle schede elettroniche principali è dotata di un modulo Wi-Fi che permette di collegare l’unità di trattamento odontoiatrico ad una rete Wi-Fi. Tramite detto modulo è possibile effettuare:
Per odontoiatra/assistente:
− Tracciabilità cicli igiene e sterilizzazione
− Monitoraggio del funzionamento macchina
− Tutorial e Troubleshooting
− Dashboard Dentista
Per dealer / installatori / fabbricante:
− Gestione Installazione (verbale di installazione, messa in rete, …) − Aggiornamento firmware da remoto
− Tracciabilità continua Libretto Macchina
− Telemetria
− Statistiche, gestione manutenzione programmata
− Notifiche all’Utente finale
− Dashboard Tecnica
[0019] Grazie alla presenza dell’unità Wi-Fi, l’aggiornamento può essere eseguito tramite uno smartphone o un PC portatile o un tablet di un tecnico installatore/riparatore che si trovi all’interno della zona di ricetrasmissione dell’unità WiFi stessa, che realizza un collegamento punto-punto tra il dispositivo del tecnico e l’unità di trattamento odontoiatrico.
[0020] Wi-Fi o WiFi è una tecnologia per reti locali senza fili (WLAN) che utilizza dispositivi basati sugli standard IEEE 802.11. I dispositivi compatibili Wi-Fi possono connettersi a Internet tramite una WLAN e un punto di accesso wireless (access point). Con la tecnologia disponibile al 2017, un access point (o un hotspot) all'interno di un edificio può avere una portata di circa 20 metri (il segnale ad onde radio è attenuato dai muri), mentre all'esterno può coprire un'area di circa 100 metri e, usando più punti di accesso sovrapposti, anche di diversi chilometri quadrati.
[0021] In una forma realizzativa alternativa, le medesime operazioni possono essere eseguite punto-punto tra un computer collocato in remoto, ad esempio presso il dealer del riunito o presso la casa madre del fabbricante e il riunito stesso. L’identità dell’unità di trattamento odontoiatrico è la matricola dell’unità di trattamento odontoiatrico stessa.
[0022] In una ulteriore forma realizzativa, lo scarico del log e l’aggiornamento firmware possono essere eseguiti tramite il collegamento wireless ad un server remoto (cloud). In questo contesto, con cloud si indica un paradigma di erogazione di risorse informatiche, come l'archiviazione, l’elaborazione o la trasmissione di dati, caratterizzato dalla disponibilità on demand attraverso Internet a partire da un insieme di risorse preesistenti e configurabili.
[0023] In una ulteriore forma realizzativa il medesimo scambio di informazioni può essere eseguito in modo wired, cioè utilizzando un cavetto di collegamento tra il dispositivo medico e un dispositivo portatile (smartphone, tablet, PC portatile, etc.) del tecnico presente nello studio odontoiatrico.
[0024] I vantaggi legati alla presente invenzione sono molteplici.
[0025] Un primo vantaggio consiste nel disporre di una rete di collegamento mista CAN-bus – LIN-bus, che permette di diminuire i costi, in quanto i nodi LIN sono più economici rispetto al CAN bus, che si preferisce utilizzare quando prestazioni e sicurezza sono un requisito fondamentale.
[0026] Un secondo vantaggio consiste nella possibilità di scaricare in modo wireless il log degli errori di ciascuna scheda, consentendo al tecnico manutentore di determinare in modo semplice e rapido la causa di un malfunzionamento. Qualora il guasto si presenti complesso e il tecnico in loco si trovi a mal partito, le stesse informazioni possono essere girate ai tecnici più esperti della casa madre, che possono così collaborare in modo più efficiente con il tecnico manutentore in loco.
[0027] Un terzo vantaggio consiste nella possibilità di aggiornare le varie schede elettroniche installate dentro l’unità in modo wireless, eventualmente anche da remoto, risparmiando così la necessità di spostamenti fisici del tecnico per eseguire questa operazione.
[0028] Un quarto vantaggio è dato dall’utilizzo di display touch screen per l’input dei comandi all’unità di trattamento odontoiatrico da parte di odontoiatra e assistente. Vantaggiosamente, tali display permettono inoltre di visualizzare menu di servizio per il tecnico manutentore, che normalmente non sono accessibili ad odontoiatra/assistente.
[0029] Ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione sono descritte nella seguente descrizione, in cui forme realizzative esemplificative sono spiegate in dettaglio sulla base dei disegni:
Figura 1 Vista assonometrica di un tipico riunito odontoiatrico;
Figura 2 Schema a blocchi dell’impianto elettrico.
[0030] La Figura 1 mostra una unità 1 di trattamento odontoiatrico secondo l’arte nota, che comprende una poltrona 2 per sorreggere il paziente e un idrico 3. L’idrico 3 sorregge tipicamente una bacinella 13, una tavoletta 4 strumenti o tavoletta odontoiatra dotata di una tastiera 8 per l’immissione di comandi e di una pluralità di strumenti 12 odontoiatrici erogatori di acqua (siringa aria/acqua, micromotore, turbina, ablatore per il tartaro, ecc.); una tavoletta assistente 5; una lampada scialitica 10. L’idrico 3 ospita inoltre una fontanella 11 per l’erogazione di acqua al bicchiere (non mostrato). L’unità 1 è dotata di un comando a piede 9 e può opzionalmente comprendere uno schermo 6 e un radiografico 7 endorale.
[0031] Sulla tavoletta assistente 5 trovano posto almeno due cannule di aspirazione 14, da inserire nel cavo orale del paziente, montate su rispettivi terminali cannula 18 applicati ai tubi 15 di aspirazione. Tradizionalmente esse sono di due misure differenti, una di diametro maggiore e una di diametro minore. Dette cannule 14 sono collegate tramite tubi di aspirazione 15 all’idrico 3. All’interno dell’idrico 3 può essere ospitato un canister (non mostrato) che consente di separare i liquidi aspirati dall’aria; all’interno dell’idrico 3, detto canister è tipicamente collegato ad una sorgente di aspirazione, oppure sempre nell’idrico 3 è ospitata una valvola di collegamento fra i tubi di aspirazione 15 e un sistema esterno di aspirazione, ad esempio ad anello liquido, che si trova a monte del riunito, spesso in una apposita sala macchine.
[0032] In una forma realizzativa preferita, la consolle 8 montata sulla tavoletta strumenti 4 e la consolle presente sulla tavoletta assistente 5 (non indicata nella Figura 1) sono realizzati nella forma di display touch screen che sostituiscono le tradizionali pulsantiere a membrana comandi dotate di tasti meccanici. Questo presenta diversi vantaggi:
− Le tastiere meccaniche dotate di cupolini sono soggette a rotture meccaniche della membrana;
− Sui tasti meccanici tradizionali venivano stampate delle icone che richiamano visivamente il tipo di operazione che è possibile eseguire premendo il pulsante (ad esempio alzare/abbassare la seduta, alzare/abbassare lo schienale, ecc.). Per ragioni di igiene, tali tastiere vengono pulite più volte al giorno, col risultato che le icone a volte tendono a scomparire, rendendo necessaria la sostituzione della pulsantiera meccanica;
− Le medesime operazioni di pulizia citate sopra vengono eseguite utilizzando appositi liquidi disinfettanti che tendono ad infiltrarsi al di sotto della pulsantiera meccanica, provocando dei malfunzionamenti dell’unità di trattamento. Con i nuovi display touch screen le pulsantiere meccaniche sono sostituite dal vetro capacitivo che risulta più robusto e più stagno rispetto al passaggio di liquidi dall’esterno all’interno dell’unità di trattamento.
[0033] La presenza del display touch screen permette inoltre al tecnico manutentore che si reca nello studio odontoiatrico di controllare, tramite un menu di servizio non accessibile all’odontoiatra, la versione del firmware presente su ciascuna scheda elettronica, e quindi eventualmente di eseguire un aggiornamento di tali firmware facendo uso dell’accesso wireless consentito grazie alla presenza dell’apposito modulo Wi-Fi.
[0034] La Figura 2 mostra uno schema a blocchi dell’impianto elettrico dell’unità di trattamento odontoiatrico 1.
[0035] Le principali schede elettroniche presenti all’interno dell’unità di trattamento sono:
21 scheda allacciamenti;
22 scheda tavoletta medico;
23 scheda consolle;
24 scheda tavoletta assistente;
25 scheda idrico;
26 scheda lampada scialitica;
27 scheda comando a piede (differenti opzioni);
28 scheda inverter (opzionale);
29 scheda igiene (WHE e Bioster) (opzionale);
210 scheda alimentatore per monitor multimedia (opzionale);
211 scheda multimedia nell’idrico (opzionale);
212 scheda per il controllo dell’aspirazione (differenti opzioni);
213 scheda movimentazione sliding della poltrona (opzionale).
[0036] Le schede principali (scheda allacciamenti 21; scheda tavoletta medico 22; scheda consolle 23; scheda idrico 25) sono collegate fra loro con un collegamento di tipo CAN-bus, mentre le schede tavoletta assistente 24, lampada scialitica 26 e comando a piede 27 sono collegate con un collegamento di tipo LIN-bus. Come già accennato sopra, questa rete di collegamento mista permette di diminuire i costi senza inficiare l’efficienza dei collegamenti.
[0037] È bene precisare che, come un’automobile, un’unità di trattamento dentale viene fornita nella forma di un modello di base a cui l’odontoiatra può aggiungere i dispositivi optional che preferisce scelti da un catalogo.
[0038] Ad esempio, il comando a piede 9 può essere fornito in tre distinte versioni alternative:
− pedale power (scheda elettronica 27a);
− pedale a pressione (scheda elettronica 27b);
− pedale multifunzione (scheda elettronica 27c).
L’odontoiatra, al momento dell’ordine, specifica il tipo di comando a piede 9 che desidera: ovviamente soltanto la corrispondente scheda 27a, 27b, 27c sarà installata sull’unità 1.
[0039] Lo stesso discorso vale per l’impianto di aspirazione, che è schematizzato sulla sinistra della Figura 2: le schede indicate complessivamente con 212 (Metasys, Cattani, Duerr, ecc.) sono tutte possibilità alternative per l’impianto di aspirazione dell’unità di trattamento odontoiatrico. Naturalmente soltanto uno di questi diversi tipi di impianto di aspirazione sarà installato nell’unità 1.
[0040] Comando a piede 9 e impianto di aspirazione sono due componenti indispensabili dell’unità di trattamento odontoiatrico 1, per cui almeno una scheda 27 e una scheda 212 saranno installate nell’unità 1. Tuttavia, esistono molti altri optional che il dentista può decidere di installare o no sulla propria macchina. Tali optional sono ad esempio la scheda inverter 28, la scheda igiene 29, il monitor multimedia che necessita della scheda alimentatore per monitor multimedia 210 e della scheda multimedia nell’idrico 211, la scheda movimentazione sliding della poltrona 213. Queste ultime schede potranno o meno essere presenti secondo la configurazione puntuale della macchina decisa dall’odontoiatra al momento dell’ordine.
[0041] Nella forma realizzativa preferita, la scheda allacciamenti main 21 è dotata di un modulo Wi-Fi che come già spiegato, consente di scaricare dall’unità 1 il log degli errori di ciascuna scheda elettronica collegata in rete e di effettuare l’aggiornamento firmware di ciascuna scheda elettronica. Tuttavia, allo stato attuale della tecnologia, il modulo Wi-Fi è solo una delle opzioni tecnologiche che permettono di fare questo: si potrebbe realizzare un altro collegamento wireless allo stesso scopo utilizzando un modulo Bluetooth. Eventualmente la stessa operazione può essere effettuata in modo wired collegando il dispositivo del tecnico manutentore (smartphone, PC portatile, tablet) all’unità 1 tramite un cavetto adatto (ad esempio USB).
[0042] La tabella seguente riporta i dati che possono essere scaricati dalle macchine e visualizzati dal tecnico/dealer/fabbricante.
[0043] È utile precisare che dati analoghi possono essere generati e tracciati anche ad esempio per un termodisinfettore o un’autoclave per il lavaggio e la sterilizzazione degli strumenti odontoiatrici, oppure anche per apparecchiature radiografiche intra-ed extraorali per generare immagini radiografiche e volumetriche tridimensionali. Un esempio di un radiografico intraorale è presente nella Figura 1, dove è indicato con 7.
[0044] È anche bene precisare che i dati che vengono trasferiti sono soltanto i dati di uso dell’unità di trattamento odontoiatrico, che sono dati anonimi. I dati sensibili che girano sull’unità di trattamento odontoiatrico, relativi all’identità dei pazienti, sono esclusi dal trasferimento e vengono salvati in una memoria locale che non fa parte dei dati che possono essere scaricati dalla macchina.
[0045] In una ulteriore forma realizzativa, in relazione alla tracciabilità dei dati di uso e/o di manutenzione dell’unità di trattamento odontoiatrico, al fine di rendere sicuri i dati contro eventuali manomissioni possibili in caso di furto di identità (ID e Password di un utente) è possibile prevedere in combinazione una Blockchain di registrazione e validazione dei dati da tracciare e/o degli eventi di manutenzione e/o controllo da tracciare.
[0046] La Blockchain può essere residente nel cloud, in una rete di server remoti e/o locali od in una combinazione di queste unità ed alla Blockchain possono essere connessi mediante un protocollo point to point tutte le unità operative di tutti gli utenti o di utenti selezionati in base al loro ruolo funzionale o gerarchico.
[0047] Grazie alla Blockchain i dati e gli eventi nonché le informazioni connesse vengono registrati in modo immutabile, in quanto una modifica dei dati registrati avrebbe come conseguenza una modifica delle stringhe “hash” di criptazione e quindi una immediata segnalazione di un tale tentativo di modifica o il blocco dell’azione di modifica.
[0048] In una ulteriore forma realizzativa, si prevede di dotare gli utilizzatori professionali dei dispositivi medici (odontoiatra, assistente alla poltrona, radiologo, tecnico di radiologia, ecc.) di dispositivi contenenti un tag RFID che permetta di identificare in modo univoco l’utilizzatore professionale di un dispositivo medico. Detto tag RFID può essere previsto ad esempio in forma di una smart card che l’utilizzatore conserva nella tasca del camice oppure nella forma di un dispositivo indossabile, ad esempio un braccialetto. Detto tag RFID può essere un tag attivo o passivo.
[0049] Quando l’utilizzatore fa uso del dispositivo medico, ad esempio quando l’assistente alla poltrona carica un vassoio di strumenti da sterilizzare nella camera di sterilizzazione dell’autoclave, il collegamento tra il tag RFID e l’antenna Wi-Fi del dispositivo medico permette di salvare nella memoria del dispositivo medico il giorno e l’ora in cui uno specifico utilizzatore ha utilizzato il dispositivo medico.
[0050] In una forma realizzativa preferita, il collegamento tra tag RFID e dispositivo medico è realizzato in modo tale che non sia necessario avvicinare il tag RFID al dispositivo medico entro il limite di trasmissione dell’antenna, ma sia sufficiente che l’utilizzatore finale lo porti su di sé. In questa forma realizzativa preferita il corpo dell’utilizzatore finale fa da trasmettitore, per cui quando ad esempio l’utilizzatore impugna la maniglia che serve ad aprire/chiudere la porta dell’autoclave, il suo nome, l’ora e il giorno vengono registrati nella memoria del dispositivo medico. Tale tecnologia è proposta dal Gruppo Filippetti sotto la denominazione commerciale Evolvea.
1 unità di trattamento odontoiatrico o riunito odontoiatrico
2 poltrona
3 idrico
4 tavoletta strumenti o tavoletta odontoiatra
5 tavoletta assistente
6 schermo
7 radiografico endorale
8 consolle
9 comando a piede
10 lampada scialitica
11 fontanella
12 strumenti in tavoletta strumenti
13 bacinella
14 cannula di aspirazione
15 tubi di aspirazione
21 scheda allacciamenti main
22 scheda tavoletta medico
23 scheda consolle
24 scheda tavoletta assistente
25 scheda idrico
26 scheda lampada scialitica
27 scheda comando a piede (differenti opzioni)
28 scheda inverter (opzionale)
29 scheda igiene (WHE e Bioster) (opzionale)
210 scheda alimentatore per monitor multimedia (opzionale)
211 scheda multimedia nell’idrico (opzionale)
212 scheda per il controllo dell’aspirazione (differenti opzioni)
213 scheda movimentazione sliding della poltrona (opzionale)

Claims (13)

  1. Rivendicazioni 1) Dispositivo medico per odontoiatria comprendente una pluralità di schede elettroniche (21, … 213) dotate di firmware per il pilotaggio delle varie parti del dispositivo medico stesso, in cui dette schede elettroniche (21, … 213) sono ciascuna dotata di una propria memoria interna, e sono collegate tra loro, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un modulo wireless che permette di eseguire in modo wireless almeno una delle operazioni seguenti: Per odontoiatra/assistente: − Tracciabilità cicli igiene e sterilizzazione; − Monitoraggio del funzionamento macchina; − Tutorial e Troubleshooting; − Dashboard Dentista; Per dealer / installatori / fabbricante: − Gestione Installazione (verbale di installazione, messa in rete, …); − Aggiornamento firmware da remoto; − Tracciabilità continua Libretto Macchina; − Telemetria; − Statistiche, gestione manutenzione programmata; − Notifiche all’Utente finale; − Dashboard Tecnica; − Log degli errori di ciascuna scheda elettronica.
  2. 2) Dispositivo medico per odontoiatria secondo la rivendicazione 1 in cui il detto modulo wireless è un modulo Wi-Fi oppure un modulo Bluetooth.
  3. 3) Dispositivo medico per odontoiatria secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui le operazioni di scarico del log e di aggiornamento del firmware vengono eseguite da un tecnico presente nello studio odontoiatrico che si trova nel raggio di trasmissione dell’antenna Wi-Fi o Bluetooth contenuta in detto modulo Wi-Fi o Bluetooth, realizzando un collegamento punto-punto tramite uno smartphone/PC portatile/tablet.
  4. 4) Dispositivo medico per odontoiatria secondo le rivendicazioni 1-3, in cui le operazioni di scarico del log e di aggiornamento del firmware vengono eseguite in remoto utilizzando un collegamento punto-punto tra unità di trattamento dentale (1) e server del dealer/della casa madre.
  5. 5) Dispositivo medico per odontoiatria secondo la rivendicazioni 1-3, in cui le operazioni di scarico del log e di aggiornamento del firmware vengono eseguite in remoto utilizzando un collegamento in cloud tra unità di trattamento dentale (1) e server del dealer/della casa madre.
  6. 6) Dispositivo medico per odontoiatria secondo la rivendicazioni 1-3, in cui le operazioni di scarico del log e di aggiornamento del firmware vengono eseguite all’interno di una rete locale.
  7. 7) Dispositivo medico per odontoiatria secondo la rivendicazione 1-3 in cui le operazioni di scarico del log e di aggiornamento del firmware vengono eseguite da un tecnico presente nello studio odontoiatrico utilizzando un collegamento via cavo tra unità (1) e smartphone/PC portatile/tablet del tecnico che si trova nello studio.
  8. 8) Dispositivo medico per odontoiatria secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui dette schede elettroniche sono collegate tra loro tramite un collegamento misto CAN-bus - LIN-bus.
  9. 9) Dispositivo medico per odontoiatria secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è presente almeno un display touch screen per l’input dei comandi da parte dell’odontoiatra, collocato sulla tavoletta strumenti (4); nel caso di una unità di trattamento odontoiatrico (1) preferibilmente anche un secondo display touch screen collocato sulla tavoletta assistente (5).
  10. 10) Dispositivo medico per odontoiatria secondo la rivendicazione 9, in cui il tecnico manutentore può controllare la versione del firmware presente su ciascuna scheda elettronica (21, … 213) visualizzandola sul display touch screen.
  11. 11) Dispositivo medico per odontoiatria secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo medico è scelto nel gruppo consistente in: unità di trattamento odontoiatrico, autoclavi, termodisinfettori, apparecchi radiografici per la produzione di radiografie intraorali, apparecchi radiografici per la produzione di radiografie extraorali panoramiche e/o volumetriche tridimensionali.
  12. 12) Dispositivo medico secondo una o più delle precedenti rivendicazioni che comprende una Blockchain di registrazione e validazione dei dati e degli eventi di log e delle relative attività di scarico.
  13. 13) Dispositivo medico secondo una o più delle precedenti rivendicazioni che comprende l'identificazione dell'operatore tramite dispositivi RFID (tessere, dispositivi indossabili) al fine per esempio di abilitare funzionalità legate al ruolo e/o sincronizzare le operazioni con l'agenda dello studio, in cui preferibilmente il corpo dell’utilizzatore umano fa da trasmettitore di detti dispositivi RFID.
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