IT201800003156A1 - Dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura - Google Patents

Dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura Download PDF

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Gianfranco Biffignandi
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Officina Mecc Bibo Srl
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    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14BMECHANICAL TREATMENT OR PROCESSING OF SKINS, HIDES OR LEATHER IN GENERAL; PELT-SHEARING MACHINES; INTESTINE-SPLITTING MACHINES
    • C14B5/00Clicking, perforating, or cutting leather
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B30PRESSES
    • B30BPRESSES IN GENERAL
    • B30B1/00Presses, using a press ram, characterised by the features of the drive therefor, pressure being transmitted directly, or through simple thrust or tension members only, to the press ram or platen
    • B30B1/40Presses, using a press ram, characterised by the features of the drive therefor, pressure being transmitted directly, or through simple thrust or tension members only, to the press ram or platen by wedge means

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Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: “Dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura”.
Descrizione
La presente invenzione si riferisce a un dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura.
Più in particolare, la presente invenzione si riferisce a un dispositivo per la regolazione automatica e precisa della corsa degli utensili che effettuano operazioni di pressatura, fustellatura e recisione su semilavorati in pelle, cuoio e materiali sintetici.
Il dispositivo della presente invenzione è specialmente ma non esclusivamente adatto a essere utilizzato sulle macchine timbratrici, che realizzano marcature su semilavorati di pelletteria come ad esempio cinture, tracolle, borse, portachiavi, portafogli e simili; a tali macchine si farà esemplificativamente riferimento nel prosieguo della descrizione, tenendo peraltro presente la possibilità che lo stesso dispositivo possa equipaggiare macchine diverse come fustellatrici, apparecchiature di taglio e tranciatura e simili.
È noto che su molteplici prodotti del tipo sopra indicato vengono effettuate operazioni localizzate di timbratura o marcatura, per mezzo delle quali si incide su di essi il marchio o un grafismo identificativo dell’azienda produttrice. Gli interventi di questo genere producono sul semilavorato un’incisione più o meno profonda, talvolta accompagnata dall’applicazione di una pellicola che sormonta l’incisione stessa per porre in maggior risalto la marcatura. Allo scopo sono utilizzate specifiche apparecchiature, descritte ad esempio nei brevetti italiani n. 1.393.101 e n. 1.426.038 della stessa richiedente, provviste di uno stampo di timbratura generalmente riscaldato atto a esercitare sul materiale una determinata compressione, variabile in funzione della presenza o meno della pellicola. In queste note apparecchiature, la regolazione della corsa in abbassamento dello stampo di timbratura si effettua manualmente, intervenendo su una ghiera collegata allo stelo di un cilindro pneumatico; quest’ultimo presiede alla movimentazione in abbassamento e sollevamento del supporto dello stampo, nella specie costituito dall’utensile di timbratura. La timbratura o marcatura dei semilavorati di pelletteria costituisce un intervento che richiede notevole precisione e che comporta una accurata regolazione della corsa dell’utensile per evitare il rischio che il materiale venga inciso in misura eccessiva o, al contrario, troppo superficiale. Considerato che i materiali di volta in volta utilizzati sono diversi, con caratteristiche specifiche e variabili di morbidezza e consistenza, si comprende che una regolazione precisa della corsa è determinante per ottenere un risultato adeguato; considerato, inoltre, che i materiali variano con frequenza in funzione del tipo di prodotto e delle scelte commerciali del produttore, tale regolazione della corsa può essere ripetuta svariate volte nel corso di una giornata lavorativa. L’operatore addetto deve quindi intervenire ripetutamente e con perizia, in modo da ottenere sempre una timbratura precisa. Tuttavia, gli interventi effettuati manualmente sulla ghiera non consentono di ottenere regolazioni di grande precisione, che sarebbero invece auspicabili considerato che le timbrature sono talvolta realizzate su semilavorati dai quali si ottengono prodotti di notevole pregio e griffati.
Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.
Più in particolare, lo scopo della presente invenzione è quello di provvedere un dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura che consenta di disporre con estrema precisione gli utensili stessi a una quota preordinata rispetto alla superficie del semilavorato, sulla quale deve essere realizzata la marcatura.
Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di provvedere un dispositivo di regolazione come sopra definito in grado di effettuare tale regolazione precisa in relazione a qualsivoglia materiale utilizzato e alle sue variabili caratteristiche di consistenza e spessore. Non ultimo scopo dell’invenzione è quello di provvedere un dispositivo in cui la regolazione precisa dell’altezza dell’utensile possa essere effettuata da chiunque con una semplice operazione di impostazione, non essendo conseguentemente richiesta all’operatore addetto una particolare perizia.
Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura, specialmente e non criticamente adatto per macchine atte alla timbratura o marcatura di semilavorati, in grado di garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal dispositivo di regolazione della presente invenzione in accordo con la rivendicazione principale.
Le caratteristiche costruttive e funzionali del dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura della presente invenzione potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma di realizzazione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente il dispositivo per la regolazione automatica della presente invenzione, esemplificativamente abbinato a una macchina per la timbratura o marcatura, ad evidenziarne la possibilità di aumentare o diminuire la corsa dell’utensile di timbratura o marcatura;
la figura 2 è una vista esplosa dello stesso dispositivo dell’invenzione, abbinato a detta macchina per la timbratura o marcatura;
la figura 3 rappresenta schematicamente un ingrandimento parziale della figura 2;
la figura 4 rappresenta schematicamente in vista laterale detta macchina per la timbratura o marcatura, in cui il dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura è regolato al punto “zero” e il relativo stampo riscontra il piano di lavoro, senza peraltro esercitare su di esso alcuna compressione; la figura 5 rappresenta schematicamente in vista laterale detta macchina per la timbratura o marcatura, in cui il dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura è regolato per consentire allo stampo di effettuare una predeterminata corsa superiore rispetto al livello del piano di lavoro;
la figura 6 rappresenta schematicamente in vista laterale detta macchina per la timbratura o marcatura, in cui il dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura è regolato per consentire allo stampo di effettuare una predeterminata corsa inferiore rispetto al livello del piano di lavoro;
la figura 7 rappresenta schematicamente in vista laterale detta macchina per la timbratura o marcatura, provvista e completamente delimitata da un carter protettivo atto a proteggere da possibili infortuni l’operatore che presiede alla sua movimentazione.
Con riferimento alle citate figure, il dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura della presente invenzione è vantaggiosamente ancorché non criticamente applicabile a una nota macchina indicata nel complesso con 10 a figura 7, atta a effettuare interventi di timbratura o marcatura su semilavorati di pelletteria come ad esempio cinture, tracolle, borse, portachiavi, portafogli e simili. Detto dispositivo, in particolare, è collegato allo stelo 12 di un cilindro pneumatico 14, il quale è fissato a due contrapposte e parallele spalle 16 e 18 della macchina 10; lo stelo 12 si collega all’estremità inferiore a un supporto piastriforme 20, comprendente una o più sedi alternative per il bloccaggio dello stampo di timbratura 22. Quest’ultimo interviene sui manufatti posti sul sottostante piano di lavoro 26 per effetto dell’attivazione del cilindro pneumatico 14 che movimenta il relativo stelo 12 in abbassamento e sollevamento. Il cilindro 14 è fissato alle spalle 16 e 18 della macchina 10 con viti 24 e con una o più traverse 24’.
Secondo l’invenzione, con riferimento particolare alle figure 2 e 3, al fronte superiore del cilindro pneumatico 14 è fissata una piastra 28, preferibilmente quadrangolare, con foro centrale 30 dal quale sporge detto stelo 12; la piastra 28 è provvista di almeno due fori passanti 32 per il suo fissaggio con viti o equivalenti mezzi al cilindro 14. Le spalle 16 e 18 della macchina 10 sono ulteriormente collegate da una piastrina sagomata 34, fissata con viti 36 al bordo superiore delle spalle medesime. La piastra 28 è provvista di altri fori passanti 38, preferibilmente quattro disposti a 90°, per il passaggio di altrettanti perni 40 che vengono inseriti a partire dal fronte inferiore della piastra stessa; i perni 40 sono provvisti di una testa 40’ che ne impedisce lo sfilamento dai fori 38 e, all’estremità opposta comprendono una porzione filettata 42. Sulla piastra 28 è altresì ricavato un ribasso centrale 44, esteso longitudinalmente, che comprende il foro 30 di passaggio dello stelo 12; il ribasso 44 definisce opposti cordoli 50 di contenimento per un corpo cuneiforme 46, la cui base inferiore piana 48 ha la possibilità di scorrere guidata lungo il ribasso stesso attraverso i mezzi di movimentazione di cui si dirà in seguito.
Sul corpo cuneiforme 46 è formata un’asola 52, che si estende lungo una direzione parallela al ribasso 44; in prossimità dalla parte terminale di altezza maggiore dello stesso corpo cuneiforme 46 è formato un gradino di battuta 54, esteso trasversalmente rispetto all’asola 52. Una contropiastra 56, avente forma e dimensioni analoghe a quelle della piastra 28 e come essa provvista di un foro centrale passante 56’, è predisposta per sormontare la base superiore inclinata 58 del corpo cuneiforme 46; la contropiastra 56 definisce una base inferiore 60 a sviluppo inclinato con la stessa inclinazione della base superiore 58 del corpo cuneiforme 46, mentre l’opposta base superiore 62 della stessa contropiastra è piana. Come la piastra 28, anche la contropiastra 56 è provvista di fori passanti, indicati con 64 alle figure 2 e 3; detti fori 64 sono allineati ai fori 38 della piastra 28 per consentire il passaggio dei perni 40. Detti ultimi sono destinati a sporgere dalla base superiore 62 della contropiastra 56 e sul loro tratto filettato di estremità 42 sono avvitate altrettante bussole, rivetti 66 a filettatura interna o simili; prima dell’avvitamento di detti ultimi è calzata su ciascuno dei perni 40 una molla elicoidale 68, che ad assemblaggio effettuato si trova a essere disposta e stabilizzata tra la base superiore piana 62 della contropiastra 56 e la testa dei rivetti 66, avvitati sul tratto filettato 42 dei perni medesimi. Per garantire la completa stabilità di serraggio dei rivetti 66 sui perni 40, anche al riparo da accidentali allentamenti, è vantaggiosamente previsto l’utilizzo di un grano di sicurezza 70, avvitato nella testa di ognuno dei rivetti 66.
Lo stelo 12 del cilindro pneumatico 14, ad assemblaggio effettuato, attraversa il foro 30 della piastra 28, l’asola 52 del corpo cuneiforme 46, il foro centrale 56’ della contropiastra 56 e sporge superiormente da essa con la sua estremità filettata 14’, che si impegna in avvitamento con una ghiera 72; detta ultima è provvista all’estremità superiore di una sede filettata per l’avvitamento di un grano di sicurezza 74.
Come si rileva in particolare dalle figure da 4 a 6, il corpo cuneiforme 46, la piastra 28 e la contropiastra 56 sono destinati a cooperare tra loro; il corpo cuneiforme 46 è infatti condotto a scorrere in avanzamento e in arretramento tra la piastra 28 e la contropiastra 56. L’estensione dell’asola 52, attraversata dallo stelo 12 del cilindro 14, determina la quota della possibile movimentazione in avanzamento e in arretramento del corpo cuneiforme 46. In particolare, detto corpo cuneiforme 46 scivola con la propria base piana 48 lungo il ribasso della piastra 28, guidato dai cordoli 50; al contempo, la base superiore inclinata 58 del medesimo corpo cuneiforme 46 scivola lungo la base inferiore inclinata 60 della contropiastra 56, determinandone il sollevamento o l’abbassamento in funzione delle molle 68, calzate sulla parte dei perni 40 che sporge dalla base superiore piana 62 della contropiastra stessa. La movimentazione in avanzamento e in arretramento del corpo cuneiforme 46 determina l’aumento o la diminuzione della corsa dello stelo 12, quindi dello stampo 22 rispetto al piano di lavoro 26; tale movimentazione è affidata a un motore passo-passo o brushless 76 abbinato a un encoder 78, posti al di sopra delle spalle 16, 18 e a essi vincolati attraverso la piastrina sagomata 34. In particolare, a detta ultima è collegata una piastra forata 80, dalla quale sporge l’albero 82 del motore passo passo o brushless 76; la piastra forata 80 si collega ortogonalmente a un piattello 92, orientato in direzione del corpo cuneiforme 46. Detto albero 82 si impegna in un giunto 84, dal quale sporge un secondo e allineato albero 86 che ne costituisce il prolungamento. Il secondo albero 86 è provvisto almeno in parte di una filettatura di impegno in una flangia 88 prolungata nel corpo cuneiforme 46; la flangia 88 è fissata alla parete verticale di altezza maggiore del medesimo corpo cuneiforme 46. Lo stesso albero 86 è vantaggiosamente supportato da una piastrina intermedia e forata 90, posta tra il giunto 84 e il corpo cuneiforme 46 e sbalzata verso l’alto a partire dal piattello 92. Il dispositivo della presente invenzione, abbinato alla macchina 10 secondo le specifiche sopra riportate, richiede la preventiva regolazione del punto zero, ossia della quota a partire dalla quale avviene l’escursione in avanzamento o in arretramento del corpo cuneiforme 46 per aumentare o ridurre la corsa dello stampo 22; tale regolazione si effettua stabilendo la quota della corsa da impostare, sia essa ad esempio pari a 40 millimetri, disponendo un distanziale avente tale spessore tra la base inferiore della ghiera 72 e la contropiastra 56 e regolando manualmente la discesa dello stelo 12 attraverso la ghiera 72 sino al punto in cui la ghiera stessa riscontra detto distanziale. A questo punto la ghiera 72 viene bloccata dal grano di sicurezza 74. Tale regolazione è schematizzata a figura 4, in cui la stessa quota esemplificativa impostata di 40 millimetri è rilevabile sia tra la base inferiore della ghiera 72 e la contropiastra 56, sia tra lo stampo 22 e il piano di lavoro 26.
Inoltre, per poter avere la possibilità di regolare allo stesso modo sia l’avanzamento che l’arretramento del corpo cuneiforme 46, aumentando o riducendo la corsa dello stampo, è necessario che contemporaneamente alla regolazione del punto zero lo stelo 12 si trovi posizionato al centro dell’asola 52 del corpo cuneiforme 46. Per effettuare questa seconda regolazione preliminare si dispone un distanziale tra il gradino 54 del corpo cuneiforme 46 e la contropiastra 56; tenendo conto della lunghezza complessiva dell’asola, il distanziale presenterà uno spessore pari alla metà di tale quota. Una volta che il corpo cuneiforme 46 avrà riscontrato in battuta con il proprio gradino 54 detto distanziale, si procederà al montaggio del motore passo passo o brushless 76, del relativo encoder e all’avvitamento del secondo albero 86 nel corpo cuneiforme 46 tramite la flangia 88 a esso fissata, con il giunto 84 che collega l’albero 82 del motore passo passo o brushless 76 al secondo albero 86. Con questa impostazione, che permette di effettuare la regolazione della corsa attraverso detto motore e l’encoder collegato a una convenzionale tastiera, nel corso delle lavorazioni non è più necessario intervenire sulla ghiera 72; è anzi vantaggiosamente previsto che la macchina 10 sia schermata in modo pressoché completo per impedire l’accesso a detta ghiera. A titolo esemplificativo, la figura 7 illustra la macchina 10 coperta da un carter 94 che lascia accessibile solo la parte frontale di accesso allo stampo 22 e al piano di lavoro 26, quest’ultimo con eventuale possibilità di scorrimento verso l’esterno lungo guide 96.
Le figure 1, 5 e 6 illustrano invece, in modo schematico, le diverse possibilità di regolazione della corsa dello stampo 22, da un minimo a un massimo. In dettaglio, la figura 1 mostra in tratteggio la linea che definisce l’escursione del corpo cuneiforme 46 e il relativo sollevamento/abbassamento della contropiastra 56. La figura 5 illustra ad esempio una quota di punto zero pari ad esempio a 45 millimetri, a significare che ci si trova nella condizione in cui il corpo cuneiforme 46 è stato condotto ad arretrare; la conseguenza è quella di condurre lo stampo 22 a compiere una corsa effettiva superiore di 5 millimetri oltre il livello del piano di lavoro 26. Una situazione di questo tipo è utile nel caso si utilizzino stampi 22 di altezza inferiore rispetto a quello inizialmente installato, in modo da compensare opportunamente la riduzione di tale quota. La figura 6, al contrario, mostra la condizione in cui il corpo cuneiforme 46 è stato condotto ad avanzare, con la conseguenza di condurre lo stampo 22 a compiere una corsa effettiva massima inferiore di 5 millimetri rispetto al livello del piano di lavoro 26. Tra queste posizioni estreme è agevole regolare in modo preciso la corsa dello stampo 22, per fare in modo che la compressione sul materiale sia calibrata e si ottenga pertanto una marcatura avente la profondità e la visibilità desiderate. Un risultato di questo tipo si ottiene grazie alla possibilità di impostare e conseguire una regolazione fine, ad esempio con la precisione di un decimo di millimetro e oltre, grazie al motore passo passo o brushless 76 e al relativo encoder 78, regolazione che non sarebbe ottenibile tramite la ghiera 72 o attraverso dispositivi analoghi azionati manualmente.
Benché l’invenzione sia stata sopra descritta con particolare riferimento a una sua forma di realizzazione, data a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti a un esperto del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. La presente invenzione, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nello spirito e nell’ambito protettivo delle rivendicazioni che seguono.

Claims (12)

  1. Rivendicazioni 1) Un dispositivo per la regolazione automatica della corsa degli utensili di pressatura, in particolare per la regolazione automatica e precisa della corsa degli utensili che effettuano operazioni di pressatura, fustellatura e recisione su semilavorati in pelle, cuoio e materiali sintetici è specialmente ma non esclusivamente adatto a essere utilizzato sulle macchine timbratrici provviste di contrapposte spalle (16, 18) che realizzano marcature su semilavorati di pelletteria come cinture, tracolle, borse, portachiavi, portafogli e simili per mezzo di stampi (22) collegati allo stelo (12) con estremità filettata (14’) di un cilindro (14) fissato con viti (24) a dette spalle (16, 18), caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo cuneiforme (46) cooperante con una sottostante piastra (28) e con una sovrastante contropiastra (56) rispetto alle quali è movimentato in scorrimento da un motore passo passo o brushless (76).
  2. 2) Il dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il corpo cuneiforme (46) scorre lungo un ribasso (44) esteso longitudinalmente sulla piastra (28), detto ribasso (44) essendo provvisto di un foro (30) per il passaggio dello stelo (12) e di opposti cordoli (50) di contenimento per detto corpo cuneiforme (46).
  3. 3) Il dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il corpo cuneiforme (46) definisce una base superiore (58) a sviluppo inclinato ed è provvisto di un’asola (52), estesa lungo una direzione parallela al ribasso (44) e attraversata dallo stelo (12), nonché di un gradino di battuta (54) formato in prossimità dalla sua parte terminale di altezza maggiore ed esteso trasversalmente rispetto alla stessa asola (52).
  4. 4) Il dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la base inferiore (60) della contropiastra (56) definisce uno sviluppo inclinato con la stessa inclinazione della base superiore (58) del corpo cuneiforme (46), mentre l’opposta base superiore (62) della stessa contropiastra definisce uno sviluppo planare, detta contropiastra (56) essendo provvista di un foro (56’) di passaggio dello stelo (12).
  5. 5) Il dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la piastra (28) è provvista di fori passanti (38) in cui altrettanti perni (40) sono inseriti a partire dal fronte inferiore della piastra stessa, detti perni (40) comprendendo una testa antisfilamento (40)’ e, all’estremità opposta una porzione filettata (42).
  6. 6) Il dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la piastra (28) è provvista di fori passanti (32) per il suo fissaggio con viti al cilindro 14.
  7. 7) Il dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i perni (40) si innestano in rispettivi fori (64) della contropiastra (56) sporgendo dalla sua base superiore piana (62) con una porzione sulla quale è calzata una molla elicoidale (68).
  8. 8) Il dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che sul tratto filettato di estremità (42) dei perni (40) sono avvitati altrettanti rivetti (66) a filettatura interna o simili, un grano di sicurezza (70) essendo avvitato nella testa di ognuno dei rivetti (66).
  9. 9) Il dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo stelo (12) del cilindro (14), sporge superiormente dalla contropiastra (56) e con la sua estremità filettata 14’ si impegna in avvitamento con una ghiera (72) provvista all’estremità superiore di una sede filettata per l’avvitamento di un grano di sicurezza (74), dette spalle (16, 18) essendo collegate tra loro da una piastrina (34) con viti (36) e da una o più traverse (24’).
  10. 10) Il dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il motore passo passo o brushless (76) è abbinato a un encoder (78) ed è collegato da una piastra forata (80) a un giunto (84) che collega l’albero (82) del motore stesso a un secondo albero (86) in parte filettato.
  11. 11) Il dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il secondo albero (86) è provvisto almeno in parte di una filettatura per l’impegno in una flangia (88), prolungata nel corpo cuneiforme (46), detta flangia essendo fissata alla parete verticale di altezza maggiore del medesimo corpo cuneiforme (46).
  12. 12) Il dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l’albero (86) è supportato da una piastrina intermedia e forata (90), posta tra il giunto (84) e il corpo cuneiforme (46).
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