IT201800002403U1 - Modulo flessibile per drenaggio del terreno con giunzione maschio femmina a scomparsa - Google Patents

Description

MODULO FLESSIBILE PER DRENAGGIO DEL

TERRENO CON GIUNZIONE MASCHIO FEMMINA A SCOMPARSA

DESCRIZIONE

Il trovato oggetto della presente domanda di brevetto attiene al drenaggio dei terreni per la stabilizzazione delle aree in frana e la bonifica in generale di terreni saturi di acqua tramite sistemi di drenaggio superficiali, come ad esempio nei vigneti, dove si raggiungono profondità massime di 1-2 metri da piano campagna, o relativamente profondi.

I sistemi tradizionali per la realizzazione delle trincee drenanti prevedono lo scavo con idonei mezzi meccanici, ad esempio escavatori a braccio rovescio, di fossi di sezione trapezoidale nel terreno, i quali vengono successivamente riempiti di materiale inerte, quali la ghiaia o lo spezzato di cava, e prevedono spesso la posa sul fondo dello scavo di una tubazione microfessurata con funzione di raccolta e smaltimento delle acque infiltratesi nella ghiaia soprastante.

Come noto la ghiaia è un materiale ad elevato peso di volume, difficile da trasportare in cantiere, specie in zone impervie, dove è difficile l’accesso di mezzi pesanti.

Oltre a questo, le operazioni di posa in opera della ghiaia in trincea sono di complessa e pericolosa esecuzione, specie per gli operatori di cantiere, a causa del franamento delle pareti dello scavo, che può travolgere gli operatori mentre posano le tubazioni sul fondo dello scavo.

Nel brevetto n. PD 2008 U 61, presentato dallo scrivente, si era descritto un sistema costituito da un modulo per drenaggio in grado di garantire le stesse prestazioni della ghiaia nelle trincee drenanti, superandone i problemi di trasporto in cantiere e posa in opera.

Uno dei problemi riscontrati nel precedente trovato e nei sistemi similari presenti oggi sul mercato, risiede nella difficoltà di eseguire la giunzione tra i singoli moduli drenanti, operazione che viene realizzata con filo di ferro ai quattro spigoli, oppure con sistemi di giunzione che non proteggono il giunto tra i moduli drenanti, che viene quindi sottoposto al carico del terreno sovrastante con rischio di rottura per schiacciamento del giunto stesso e conseguente interruzione della continuità idraulica tra i moduli drenanti.

Con il presente trovato (7) si è risolto il problema della giunzione sia dal punto di vista meccanico sia dal punto di vista idraulico.

In fig.1 viene descritto il nuovo trovato (7), nel quale il problema suddetto è stato risolto inserendo una tubazione drenante (3) all’interno di ogni modulo (7), sul fondo di esso, per tutta la lunghezza del trovato (7), sopra lo strato tubolare in geotessile (1) e al di sotto del riempimento (2). Per giuntare i moduli drenanti (7) tra loro e dare continuità idraulica al sistema di drenaggio, la giunzione tra i moduli (7) avviene per il tramite di un giunto maschio (5)-femmina (4) presente alle estremità del tubo interno (3) in ogni modulo drenante (7), come illustrato in dettaglio in fig.3.

L’accorgimento tecnico inventivo consiste nel fatto che il manicotto femmina (4) è posizionato a filo del modulo drenante (7), in modo tale che il maschio (5) del modulo drenante successivo, una volta inserito nella femmina (4), porta i moduli drenanti (7) a stretto contatto tra loro, creando una struttura drenante idraulicamente continua, la quale garantisce inoltre una protezione completa, dagli urti e dal carico del terreno, sia alla tubazione interna (3), sia al giunto maschio (5), (fig.3), che scompare all’interno della femmina (4) una volta uniti tra di loro i moduli (7) a formare la struttura drenante completa (fig.4).

Il trovato (7) è costituito da un sacco di forma tubolare (1) cilindrica realizzato in geotessile non tessuto di idonea grammatura e porometria, di diametro variabile tra i 200 e gli 800 mm, al cui interno sono posizionati dei corpi sciolti piccoli e relativamente leggeri (2), realizzati preferibilmente in polistirolo espanso, con granulometria media tra i 10 e i 50 mm e permeabilità dell’ordine di K=10-2/10-3 m/s; una tubazione microfessurata (3) è collocata dentro il modulo (7), posizionata sul fondo dello stesso (fig.1) per la raccolta delle acque captate dal tubolare (1) e dal riempimento (2)

Una sezione mediana (fig.2) del modulo (7) indica in dettaglio le varie funzioni delle parti che compongono il trovato (7).

Il tubolare (1) in tessuto non tessuto agisce come uno strato filtro che trattiene le particelle di terreno e fa transitare l’acqua all’interno del modulo (7), garantisce un ottimale funzionamento di tutto il sistema di drenaggio (7) ed evita l’intasamento del dreno nel tempo ad opera delle particelle fini di terreno presenti in sospensione nell’acqua.

La funzione dei trucioli di riempimento (2) del modulo (7) è di:

a) proteggere la tubazione (3) interna al modulo stesso

dalla spinta del terreno di riempimento, evitandone lo schiacciamento durante il funzionamento in opera

b) garantire alto indice dei vuoti ed elevata permeabilità per favorire il flusso idrico dal terreno circostante alla tubazione (3) di raccolta delle acque.

Alla base del trovato (7) e per tutta la lunghezza del medesimo si trova una tubazione microfessurata (3) con diametro variabile tra i 100 e i 300 mm, la cui funzione è di raccogliere e trasportare le acque provenienti dal terreno e filtrate dallo strato in tessuto non tessuto (1) e dal riempimento in trucioli di polistirolo espanso (2), vedi fig.2, che rappresenta una sezione ortogonale alla lunghezza del modulo drenante (7).

Il trovato (7) presenta una cucitura longitudinale (6) per tutta la sua lunghezza, vedi fig.1, (linea tratteggiata); detta cucitura (6) è realizzata con punti metallici o cucitura a monofilo o doppio filo in materiale polimerico, ed ha la funzione di chiudere in modo efficace il tubolare (1) e trattenere i trucioli di polistirolo (2) all’interno del tubolare (1) impedendone la fuoriuscita una volta che il sistema di drenaggio (7) è stato posato in opera.

La giunzione tra i vari moduli drenanti (7) viene realizzata unendo la tubazione al fondo (3) presente su ognuno di essi, tramite un sistema maschio (5) femmina (4); la femmina è costituita da un manicotto a incastro (4) posizionato a filo del modulo drenante (7) montato ad una estremità della tubazione drenante interna (3).

Il maschio (5) è costituito dal prolungamento

della tubazione interna stessa (3) e posizionato sulla parte opposta del trovato (7), sporgente da esso.

Una volta eseguita la giunzione tra i moduli drenanti (7) per realizzare il sistema di drenaggio completo, il maschio (5) viene completamente assorbito all’interno della femmina (4); in questo modo sono state eliminate le zone di discontinuità (presenti in altri sistemi di drenaggio attualmente in commercio) che possono causare la rottura del giunto stesso e la conseguente interruzione del flusso idrico tra i moduli drenanti .

L’impiego del trovato (7) è in sintesi il seguente (fig.4): si scava una trincea nel terreno di idonea profondità, quindi l’operatore posiziona i moduli (7) all’interno di detta trincea, avendo cura di giuntare i vari moduli (7) tra di loro per mezzo del giunto maschio (5) femmina (4). Tramite l’unione di tutti i moduli drenanti (7) si realizza una unica struttura drenante continua sia idraulicamente sia meccanicamente, che ha prestazioni idrauliche almeno uguali alla trincea tradizionale in ghiaia.

Rispetto ad altri sistemi similari esistenti sul mercato tale trovato (7) offre il vantaggio della maggior protezione della tubazione al fondo (3), essendo lo strato granulare di riempimento (2) esteso per tutta la altezza del trovato (7), vedi fig.2. La presenza del giunto femmina (4) a filo del modulo drenante (7) consente la perfetta continuità idraulica del sistema e la protezione totale sia della tubazione (3) interna sia del giunto maschio(5) femmina (4), evitando interruzioni lungo il sistema di drenaggio, per schiacciamento del giunto ad opera del terreno soprastante al modulo (7) stesso una volta che questo è stato posato in opera ed interrato .

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1) Modulo per realizzare trincee drenanti nel terreno (7) comprendente: - un insieme di piccoli oggetti (2) aventi caratteristiche di permeabilità migliori o uguali a quelle della ghiaia -uno strato filtro tubolare (1) realizzato in materiale sintetico tipo geotessile non tessuto/tessuto Caratterizzato dal fatto che comprende –a) una tubazione microfessurata (3) inserita al fondo del modulo stesso (7) atta a garantire il deflusso delle acque attraverso tutto il sistema di drenaggio del terreno 2) Modulo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ha una forma esterna generale di sacco tubolare (1) con diametro tra i 200 e gli 800 mm 3) modulo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i piccoli oggetti (2) di riempimento hanno una dimensione massima di 10-50 mm e sono realizzati in resina sintetica 4) modulo secondo la rivendicazione 3) caratterizzato dal fatto che i piccoli oggetti di riempimento (2) sono realizzati in polistirolo espanso con densità tra i 5 e i 30 kg per metro cubo 5) modulo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo strato filtro costituente il tubolare (1) di contenimento è un geotessile tessuto o non tessuto 6) modulo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sulle 2 estremità opposte di ogni modulo (7) è posizionato da una parte un giunto maschio (5) sporgente dal modulo (7), costituito dal prolungamento della tubazione interna (3), e dalla parte opposta un giunto femmina a filo (4) , costituito da un manicotto in plastica unito alla tubazione interna (3); tale sistema maschio femmina consente la unione a incastro tra i moduli drenanti e garantisce la continuità idraulica in senso longitudinale di tutto il sistema di drenaggio 7) modulo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo strato filtro tubolare (1) presenta una cucitura (6) su tutta la lunghezza del trovato, realizzata con anelli metallici o cucitura a mono o doppio filo polimerico.