IT201800002265A1

IT201800002265A1 - Impianto dentale monofasico

Info

Publication number: IT201800002265A1
Application number: IT201800002265A
Authority: IT
Inventors: Bella Olivio Della; Romolo Micheletti; Oscar Barilani; Matteo Bianchi
Original assignee: Biomec Srl
Priority date: 2018-01-31
Filing date: 2018-01-31
Publication date: 2019-07-31
Also published as: WO2019150232A1; PL3745988T3; EP3745988A1; HRP20220484T1; ES2911750T3; EP3745988B1

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per BREVETTO D’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

“Impianto dentale monofasico”

Campo del trovato

La presente invenzione ha per oggetto un impianto dentale monofasico, preferibilmente per chirurgia guidata. La presente invenzione si colloca nell'ambito degli impianti dentali fissi in cui un perno endo-osseo viene inserito e fissato nell’osso alveolare della mascella/mandibola ed una protesi (dente artificiale) è montata sulla porzione del perno che sporge dalla gengiva.

Background del trovato

Sono noti impianti bifasici ed impianti monofasici.

Un impianto bifasico (due fasi chirurgiche - più componenti assemblati) comprende un perno endo-osseo inserito in una prima fase chirurgica e da un moncone, applicato sull'impianto in una seconda fase chirurgica, che funge da supporto per la corona del dente artificiale. I due componenti - perno endo-osseo e moncone -sono in genere vincolati da un terzo elemento costituito da una vite. Tra le due citate fasi chirurgiche è previsto un intervallo di tempo, di circa 3-6 mesi, necessario per una completa osteo-integrazione del perno endo-osseo. Durante questo periodo si utilizzano viti tappo chirurgiche che si avvitano sul perno endo-osseo al termine della prima fase chirurgica per chiudere il perno endo-osseo dopo che è stato inserito nell'osso alveolare. Sopra la vite tappo viene richiusa la gengiva. Avvenuta l’osteo-integrazione, la gengiva viene riaperta, la vite tappo viene tolta e sul perno endo-osseo viene applicata una vite di guarigione che ha la funzione di favorire la guarigione della mucosa. Dopo questa fase, si può procedere alla protesizzazione dell'impianto. Viene tolta la vite di guarigione e viene scelto ed applicato il moncone, che ha la funzione di connessione tra il perno endo-osseo e la corona del dente artificiale.

Ad esempio, il documento WO 2008/157137 illustra un impianto dentale multicomponente che comprende un corpo impiantabile (perno endo-osseo) atto ad essere inserito nell'osso di un paziente ed un supporto (moncone) di metallo che viene a sua volta meccanicamente accoppiato ad un’estremità superiore del perno filettato. Una protesi, nella forma di un dente ceramico, è quindi fissata al supporto. Il corpo impiantabile è provvisto di un foro interno filettato il cui asse è inclinato rispetto ad un asse centrale deirimpianto.

Un impianto monofasico (una sola fase chirurgica - un unico componente) è costituito da un unico elemento che presenta una porzione filettata, configurata per essere inserita nell'osso, una porzione intra-mucosa ed una porzione extra-mucosa che funge da supporto per la corona del dente artificiale. L'impianto viene inserito in un’unica fase chirurgica. In un primo momento, sopra la porzione extra-mucosa viene realizzata una protesi provvisoria che ha la funzione di limitare i carichi durante il periodo di osteo-integrazione. Trascorso il periodo di guarigione tissutale (circa 3-6 mesi) sarà possibile caricare l'impianto togliendo la protesi provvisoria ed applicando la corona del dente artificiale.

Ad esempio, il documento WO 2007/010345 illustra un impianto endo-osseo costituito da un solo componente comprendente una porzione di radice filettata (porzione intra-mucosa), destinata ad essere impegnata in un foro formato nell’osso, ed una porzione di supporto (porzione extra-mucosa) configurata per supportare una protesi dentale. La porzione di supporto e la porzione di radice sono costituite da un pezzo unico. La porzione di supporto, destinata a portare il dente artificiale, presenta un proprio asse centrale inclinato rispetto ad un asse centrale della porzione di radice e ciò permette di ottenere migliori risultati estetici.

Sono inoltre note due tecniche per l'inserimento deirimpianto nell'osso del paziente: chirurgia software guidata e chirurgia libera.

Nella chirurgia software guidata, la progettazione virtuale dell'intervento è realizzata con l’ausilio di uno specifico software. Una dima chirurgica è progettata via software e poi realizzata in concreto. La dima chirurgica serve da guida per le frese durante la realizzazione dell'alveolo e per l'inserimento dell'impianto nell'osso. La dima chirurgica consiste in una maschera con uno o più fori in corrispondenza delle posizioni in cui vanno inseriti gli impianti. L'impianto viene successivamente inserito nell'alveolo chirurgico passando attraverso la dima, guidato da un dispositivo denominato "mounter", avvitato sull'impianto stesso. Una volta collocato l'impianto nell'osso, il "mounter" viene svitato e rimosso e successivamente viene rimossa anche la dima dalla bocca del paziente.

Documenti che illustrano guide chirurgiche sono ad esempio US9283057 e US2015272704. Inoltre, il documento US 2009/0239197 illustra un metodo per realizzare una guida chirurgica ed un metodo per fissare un impianto dentale in un osso. In particolare, tale documento si riferisce agli impianti dentali zigomatici e in alcune forme realizzative illustra un perno filettato con un foro inclinato rispetto all'asse del perno.

Nella chirurgia libera non si usa alcuna dima. L’alveolo è realizzato ed il perno è inserito nell’osso dal dentista grazie solo alla propria esperienza ed abilità. Non è utilizzato alcuno strumento per guidare la fresa durante la foratura dell’osso.

Sommario

In tale ambito, la Richiedente ha percepito la necessità di migliorare gli impianti dentali monofasici di tipo noto in modo da rendere più semplice, veloce, precisa e sicura l'installazione degli stessi nella bocca del paziente e dunque da migliorare la protesi nel suo complesso.

La Richiedente ha in particolare percepito la necessità di rendere agevole l'installazione degli impianti monofasici tramite chirurgia guidata, ovvero con l'ausilio di una dima chirurgica, anche quando detti impianti presentano una porzione extramucosa inclinata.

In particolare la Richiedente ha osservato che risulta quasi impossibile applicare gli impianti monofasici con testa inclinata di tipo noto per mezzo di una dima chirurgica poiché è impossibile o comunque molto difficile inserirli attraverso il foro della dima chirurgica e quindi togliere il “mounter” utilizzato per inserirli.

In particolare, la Richiedente si è posta i seguenti obiettivi:

■ ideare un impianto dentale monofasico che permetta di realizzare protesi più sicure;

■ ideare un impianto dentale monofasico che permetta di rendere le operazioni di applicazione sul paziente meno traumatiche per il paziente stesso e più semplici e veloci per il dentista;

■ ideare un impianto dentale monofasico che possa essere facilmente installato anche tramite chirurgia guidata, ovvero tramite l’utilizzo di una dima chirurgica;

■ ideare un apparato per implantologia dentale guidata che permetta l’agevole installazione di impianti dentali, in particolare di impianti dentali monofasici con testa inclinata.

Gli obiettivi indicati ed altri ancora sono sostanzialmente raggiunti da un impianto dentale monofasico e da un apparato per implantologia dentale guidata rivendicati nelle annesse rivendicazioni e/o descritti nei seguenti aspetti,

In un aspetto indipendente, la presente invenzione riguarda un impianto dentale monofasico comprendente un perno formato da un solo pezzo e presentante una porzione filettata, configurata per essere inserita nell'osso di un paziente, ed una porzione extra-mucosa disposta ad un’estremità della porzione filettata.

Preferibilmente, la porzione extra-mucosa presenta una porzione sostanzialmente conica, una piattaforma di supporto posta alla base della e almeno parzialmente attorno alla porzione sostanzialmente conica.

Preferibilmente, un foro filettato configurato per ricevere una vite di montaggio è ricavato nella porzione sostanzialmente conica.

Preferibilmente, la porzione sostanzialmente conica ed il foro filettato presentano un asse comune ortogonale alla piattaforma di supporto.

Preferibilmente, la porzione filettata presenta un asse centrale.

Preferibilmente, l’asse comune è inclinato rispetto all’asse centrale.

In un aspetto indipendente, la presente invenzione riguarda anche un apparato per implantologia dentale guidata, comprendente: una dima chirurgica presentante almeno un foro ed almeno una cannula di guida alloggiata in detto almeno un foro ed almeno un impianto dentale, preferibilmente ma non necessariamente monofasico, preferibilmente ma non necessariamente realizzato in accordo con una o più delle rivendicazioni allegate e/o degli aspetti descritti, inseribile attraverso la cannula di guida.

Preferibilmente, la cannula di guida presenta uno scasso laterale sviluppantesi da un proprio bordo superiore e configurato per permettere l’accesso ad una vite di montaggio alloggiata nel foro filettato dell’impianto dentale monofasico. La vite di montaggio serve, tra le varie funzioni, ad applicare alla porzione conica del perno un elemento di montaggio (mounter) utilizzato per essere afferrato da un utensile di montaggio (driver) ed inserito assieme al perno attraverso la dima per disporre detto perno nell’osso alveolare. Lo scasso laterale permette dunque l'installazione e la disinstallazione dell’elemento di montaggio quando l’asse foro filettato e della vite sono inclinati rispetto all’asse del perno.

Preferibilmente ma non necessariamente, rimpianto dentale monofasico secondo l’invenzione è dunque utilizzato in abbinamento alla dima chirurgica per eseguire operazioni chirurgiche guidate.

La Richiedente ha verificato che la presente invenzione permette di facilitare e velocizzare le operazioni di applicazione della protesi al paziente riducendo lo stress per il paziente stesso, agevolando il lavoro del dentista e garantendo la realizzazione di impianti sicuri.

In particolare, la Richiedente ha verificato che la presente invenzione permette di applicare il perno nell'osso alveolare anche tramite chirurgia guidata, ovvero con l’utilizzo della dima.

La presente invenzione, in almeno uno dei suddetti aspetti, può presentare uno o più degli ulteriori aspetti preferiti che qui di seguito sono descritti.

In un aspetto, la porzione sostanzialmente conica presenta una sagoma sostanzialmente a tronco di cono.

In un aspetto, il foro filettato si apre su una estremità terminale della porzione sostanzialmente conica.

In un aspetto, la porzione sostanzialmente conica presenta un angolo di apertura. In un aspetto, un angolo della piattaforma di supporto formato con un piano ortogonale all’asse centrale è minore o uguale alla metà dell’angolo di apertura della porzione sostanzialmente conica. Questo permette di applicare alla porzione sostanzialmente conica del perno l’elemento di montaggio (mounter) mantenendo l’asse di tale elemento di montaggio parallelo/coincidente con l’asse del perno e con l’asse della cannula della dima. Questa soluzione permette di agevolare il montaggio di impianti monofasici con piattaforma inclinata anche tramite chirurgia guidata, ovvero attraverso la dima.

In altre parole, la relazione tra l’angolo di apertura della porzione sostanzialmente conica e l'inclinazione della piattaforma di supporto è tale per cui una superficie laterale della porzione sostanzialmente conica non forma sottosquadri con una superficie laterale della porzione filettata.

In un aspetto, l’angolo di apertura è compreso tra 40° e 90°

In un aspetto preferito, l’angolo di apertura è di 60° e l’angolo della piattaforma di supporto formato con un piano ortogonale all’asse centrale è maggiore di 0° e minore di o uguale a 30°.

In un aspetto, la porzione sostanzialmente conica presenta due superfici laterali fra loro parallele ed ortogonali alla piattaforma di supporto. In altre parole, la porzione sostanzialmente conica non definisce una superficie conica completa ma presenta due fresature laterali che permettono di trasmettere la coppia dall’elemento di montaggio al perno con un ingombro ridotto.

In un aspetto, una distanza tra le due superfici laterali è compresa tra 2 mm e 3 mm. In un aspetto, la piattaforma di supporto presenta un bordo periferico circolare. In un aspetto, un diametro della piattaforma di supporto è compreso tra 4 mm e 5 In un aspetto, la piattaforma di supporto presenta una superficie di supporto delimitata tra una base della porzione sostanzialmente conica e detto bordo periferico circolare.

In un aspetto, la superficie di supporto presenta forma anulare con porzioni maggiorate in corrispondenza delle due superfici laterali della porzione sostanzialmente conica.

In un aspetto, rimpianto comprende una porzione cilindrica non filettata (o collo cilindrico) interposta tra la porzione filettata e la piattaforma di supporto e formante un solo pezzo con dette porzione filettata e piattaforma di supporto.

In un aspetto, l’impianto comprende una porzione conica ausiliaria (calice) interposta tra la porzione cilindrica non filettata e la piattaforma di supporto, in cui la porzione conica ausiliaria diverge verso la piattaforma di supporto e forma un solo pezzo con dette porzione filettata, piattaforma di supporto e porzione cilindrica non filettata.

In un aspetto, la porzione cilindrica non filettata e la porzione conica ausiliaria presentano una superficie con finitura lucida, ovvero con una rugosità minore di 0.8 Ra.

In un aspetto, una base della porzione conica ausiliaria porta la porzione sostanzialmente conica e definisce la piattaforma di supporto.

In un aspetto, la porzione filettata presenta una singola spira tagliente, preferibilmente con un’inclinazione compresa tra 30° e 50°, più preferibilmente a 40°, preferibilmente con un passo compreso tra 0,5 e 1 mm, più preferibilmente pari a 0,9 mm.

In un aspetto, la porzione filettata presenta almeno un taglio apicale elicoidale, preferibilmente una pluralità di tagli apicali elicoidali, più preferibilmente tre tagli apicali elicoidali.

In un aspetto, la porzione filettata presenta un apice, posizionato su un’estremità assialmente opposta alla porzione sostanzialmente conica, arrotondato,

In un aspetto, un diametro della porzione filettata (misurato sulla cresta della filettatura) è compreso tra 3 mm e 5 mm

In un aspetto, una lunghezza dell'impianto è compresa tra 7 mm e 15 mm.

In un aspetto, la cannula di guida presenta piani laterali per assicurare un orientamento corretto di detta cannula di guida nella dima chirurgica.

In un aspetto, la cannula guida presenta una superficie esterna provvista di detti piani laterali.

In un aspetto, la cannula guida presenta un diametro interno compreso tra 4 mm e 6 mm, preferibilmente di 5 mm.

In un aspetto, la cannula guida presenta almeno un bordo radiale in rilievo.

In un aspetto, lo scasso laterale presenta un’altezza massima, misurata lungo un asse della cannula guida, compresa tra 2 mm e 3 mm.

In un aspetto, detto almeno un bordo radiale in rilievo è posto in corrispondenza dello scasso laterale.

In un aspetto, l’apparato comprende un elemento di montaggio (mounter) montato in modo removibile sull'impianto dentale monofasico tramite la vite di montaggio, in cui l’elemento di montaggio presenta una estremità configurata per essere impegnata da un utensile di montaggio.

In un aspetto, l’elemento di montaggio presenta una sede, preferibilmente sostanzialmente conica, configurata per impegnarsi sulla porzione sostanzialmente conica del perno.

In un aspetto, la sede presenta due superfici piane e parallele configurate per accoppiarsi alle due superfici laterali della porzione sostanzialmente conica.

In un aspetto, l’elemento di montaggio presenta un’apertura passante comunicante con detta sede sostanzialmente conica e configurata per alloggiare almeno una testa della vite di montaggio.

In un aspetto, la sede sostanzialmente conica e l’apertura passante presentano un asse inclinato rispetto ad un asse centrale dell’elemento di montaggio.

In un aspetto, un’estremità dell’elemento di montaggio sulla quale si apre la sede presenta una superficie di accoppiamento con la piattaforma di supporto.

In un aspetto, la superficie di accoppiamento è inclinata rispetto ad un piano ortogonale all’asse centrale dell’elemento di montaggio,

In un aspetto, quando è montato sull'impianto dentale monofasico, l’elemento di montaggio presenta un proprio asse centrale coincidente con l’asse centrale della porzione filettata di detto impianto dentale monofasico.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma d’esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un impianto dentale monofasico e di un apparato per implantologia dentale guidata, in accordo con la presente invenzione.

Descrizione dei disegni

Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:

■ la figura 1 illustra un impianto dentale monofasico secondo l’invenzione; ■ la figura 2 illustra un assieme esploso comprendente l'impianto di figura 1 ; ■ la figura 3 illustra alcuni elementi dell’assieme di figura 2 fra loro assemblati; ■ la figura 4 illustra tutti gli elementi dell’assieme di figura 2 fra loro assemblati; ■ la figura 5 illustra una sezione dell’assieme di figura 4;

■ la figura 6 illustra uno degli elementi dell’assieme di figure 2 e 4;

■ la figura 7 illustra una dima chirurgica inglobante più elementi, ciascuno come quello di figura 6;

■ le figure 8 - 13 illustrano rispettive fasi operative di installazione di impianti secondo l’invenzione.

Descrizione dettagliata

Con riferimento alle figure citate, con il numero di riferimento 1 è stato complessivamente indicato un impianto dentale monofasico secondo l'invenzione. L’impianto 1 è formato da un corpo unico definito da un perno realizzato preferibilmente in lega di titanio e presentante un asse centrale Ύ-Υ”.

Il perno presenta una porzione filettata 2 che si estende fino ad una estremità terminale del perno stesso 1 ed è configurata per essere fissata saldamente nell’osso di un paziente. La porzione filettata 2 presenta preferibilmente una singola spira tagliente, ad esempio a 40° e con un passo ad esempio di 0,9 mm. La porzione filettata 2 presenta tre tagli apicali elicoidali disposti presso l’estremità terminale, ed un apice, posizionato sull’estremità terminale, arrotondato.

Il perno presenta inoltre una porzione extra-mucosa 3 disposta ad un’estremità della porzione filettata 2 opposta all’estremità terminale. La porzione filettata 2 è collegata alla porzione extra-mucosa 3 tramite una porzione cilindrica non filettata 4 (o collo cilindrico) ed una porzione conica ausiliaria 5 (calice). La porzione cilindrica non filettata 4 e la porzione conica ausiliaria 5 presentano una superficie con finitura lucida, ovvero ad esempio con una rugosità di circa 0.8 Ra

Come già specificato, la porzione filettata 2, la porzione extra-mucosa 3, la porzione cilindrica non filettata 4 e la porzione conica ausiliaria 5 sono formate in un pezzo unico.

La porzione extra-mucosa 3 presenta una porzione sostanzialmente conica 6 ed una piattaforma di supporto 7 posta alla base della ed attorno alla porzione sostanzialmente conica 6. La porzione sostanzialmente conica 6 presenta in realtà una forma a tronco di cono con una base maggiore collegata alla piattaforma di supporto 7 ed una base minore libera. La porzione sostanzialmente conica 6 non definisce una superficie conica completa ma presenta due fresature laterali che formano rispettive due superfici laterali 8 (di cui una sola visibile in figura 1) fra loro parallele ed ortogonali alla piattaforma di supporto 7. Tali superfici laterali 8 permettono di trasmettere con efficacia una coppia di serraggio al perno, come verrà più avanti descritto, e lo fa con un ingombro ridotto. Nella forma realizzativa illustrata, la porzione sostanzialmente conica 6 presenta un angolo di apertura “β” di circa 60°.

La porzione cilindrica non filettata 4 risulta interposta tra la porzione filettata 2 e la piattaforma di supporto 7, la porzione conica ausiliaria 5 diverge verso la piattaforma di supporto 7 ed una base della porzione conica ausiliaria 5 porta la porzione sostanzialmente conica 6 e definisce la piattaforma di supporto 7.

La piattaforma di supporto 7 presenta un bordo periferico circolare ed una superficie di supporto delimitata tra una base della porzione sostanzialmente conica 6 e detto bordo periferico circolare. Come si può meglio notare dalla figura 1 , la superficie di supporto presenta forma anulare con porzioni maggiorate in corrispondenza delle due superfici laterali 8 della porzione sostanzialmente conica 6.

Un foro filettato 9 configurato per ricevere una vite di montaggio 10 è ricavato nella porzione sostanzialmente conica 6. In particolare, il foro filettato 9 si apre sulla base minore libera della porzione sostanzialmente conica 6. Inoltre, la porzione sostanzialmente conica 6 ed il foro filettato 9 presentano un asse comune “X-X” ortogonale alla piattaforma di supporto 7.

L’asse comune “X-X” è inclinato rispetto all’asse centrale Ύ-Υ” del perno. In particolare, nella forma realizzativa illustrata, l’asse comune “X-X” e l’asse centrale Ύ-Υ” delimitano tra loro un angolo acuto di circa 30°. L’asse comune “X-X” è perpendicolare alla piattaforma di supporto 7, per cui detta piattaforma di supporto 7 e la porzione sostanzialmente conica 6 risultano inclinate rispetto ad un piano ideale ortogonale all’asse centrale Ύ-Υ” dell'impianto 1. Come meglio visibile in figura 5, l’angolo “a” che la piattaforma di supporto 7 forma con il piano ortogonale all’asse centrale “Y-Y” è di circa 30°.

Benché la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure mostri l’angolo di apertura “β” di circa 60° e l’angolo “α” di circa 30°, tali specifici valori non sono limitativi. Vantaggiosamente e preferibilmente però, l’angolo “α” è minore o uguale alla metà dell’angolo di apertura “β”. In altre parole, la relazione tra l’angolo di apertura “β” e l’inclinazione della piattaforma di supporto 7 è tale per cui una superficie laterale della porzione sostanzialmente conica 6 non forma sottosquadri con una superficie laterale della porzione filettata 2 e della porzione cilindrica non filettata 4. Questa soluzione geometrica permette di agevolare il montaggio di impianti monofasici con piattaforma inclinata anche tramite chirurgia guidata, ovvero attraverso una dima, come verrà illustrato nel prosieguo.

A titolo esemplificativo, un diametro della porzione filettata 2 (misurato sul fondo della filettatura) e della porzione cilindrica non filettata 4 può essere compreso tra 3 mm e 5 mm, a seconda delle dimensioni dell'impianto 1. Una lunghezza dell'impianto 1 , misurata dall’estremità terminale del perno fino ad un piano posto in corrispondenza della porzione cilindrica non filettata 4 e distante 1 mm dalla porzione filettata, è compresa tra 10 mm e 15 mm, a seconda delle dimensioni dell’impianto 1. Inoltre, se l’angolo di apertura “β” è di 60°, l’angolo “α” è compreso tra 0° e 30°. La vite di montaggio 10 può essere ad esempio una M 1.8. Un diametro della piattaforma di supporto è ad esempio di circa 5 mm, preferibilmente 4,8 mm. Una distanza tra le due superfici laterali 8 è di circa 2,5 mm, preferibilmente di 2,6 mm.

In accordo con l’invenzione, la figura 2 illustra l'impianto dentale monofasico 1 sopra descritto abbinato ad un elemento di montaggio 11 (generalmente conosciuto con il termine mounter), ad un utensile di montaggio 12 (generalmente conosciuto con il termine driver) e ad una cannula guida 13 facente parte di una dima chirurgica 14, illustrata nel complesso nelle figure da 7 a 12.

La dima 14, di per sé nota tranne che per la geometria della o delle cannule di guida 13, comprende un corpo, ad esempio in resina, provvisto di fori passanti. All’interno di ciascuno dei fori sono alloggiate rispettive cannule di guida 13 (annegate nella resina) secondo l’invenzione che hanno lo scopo di guidare il dentista nel posizionamento degli impianti 1 nel punto esatto della progettazione.

Ogni cannula di guida 13 secondo l’invenzione (figure 2, 4 e 6) è realizzata, ad esempio, in acciaio AISI 303 e comprende un corpo sostanzialmente cilindrico delimitante un condotto interno dimensionato per permettere il passaggio guidato dell'impianto 1 e di almeno parte dell’elemento di montaggio 11.

In particolare, il corpo sostanzialmente cilindrico presenta una superficie interna cilindrica con un diametro interno leggermente maggiore del diametro della piattaforma di supporto 7, ovvero ad esempio di circa 5 mm se il diametro della piattaforma di supporto 7 è di 4,8 mm. Il corpo sostanzialmente cilindrico è provvisto di uno scasso laterale 15 che si sviluppa da un proprio bordo superiore (con bordo superiore si intende il bordo che nella dima chirurgica rimane disposto in prossimità della superficie di detta dima opposta a quella associata al paziente, ovvero è il bordo che rimane rivolto verso l’operatore/dentista durante le operazioni di installazione dell'impianto 1) ed è configurato per permettere l’accesso alla vite di montaggio 10 alloggiata nel foro filettato 9 dell’impianto dentale monofasico 1 quando detto impianto dentale monofasico 1 è posizionato nella cannula di guida 13 e nell’osso del paziente. Il corpo sostanzialmente cilindrico presenta una prima porzione circonferenziale con una prima altezza assiale costante ed una seconda porzione circonferenziale, posta in corrispondenza dello scasso 15, con una seconda altezza assiale ridotta rispetto alla prima altezza assiale. La seconda altezza assiale è minore della metà della prima altezza assiale. In altre parole, lo scasso laterale 15 presenta un’altezza massima, misurata lungo un asse della cannula guida 13, di circa 2 mm.

La cannula guida 13 presenta una superficie esterna prowista di due piani laterali 16 diametralmente opposti e fra loro paralleli che servono ad impedirne la rotazione rispetto alla dima chirurgica 14 e quindi ad assicurarne un orientamento corretto nella dima chirurgica 14.

Un primo bordo radiale 17 in rilievo si estende radialmente verso l’esterno ed è posto presso il bordo superiore del corpo sostanzialmente cilindrico. Un secondo bordo radiale 18 in rilievo si estende radialmente verso l’esterno ed è assialmente distanziato dal primo bordo radiale 17. Lo scasso laterale 15 interrompe il primo bordo laterale 17 in rilevo ed è delimitato dal secondo bordo radiale 18 in rilievo. L’elemento di montaggio 11 (illustrato anche nelle figure 3, 4 e 5) presenta una prima estremità provvista di una sede 19 configurata per impegnarsi sulla porzione sostanzialmente conica 6 dell’impianto 1. La sede 19 è sostanzialmente contro sagomata a detta porzione sostanzialmente conica 6 affinché una coppia generata sull’elemento di montaggio 11 possa essere trasmessa all’impianto 1. Ad esempio, la sede 19 è sostanzialmente conica e presenta due superfici piane e parallele configurate per accoppiarsi alle due superfici laterali 8 della porzione sostanzialmente conica 6.

L’elemento di montaggio 11 presenta un’apertura passante 20 comunicante con detta sede 19 e configurata per alloggiare almeno una testa della vite di montaggio 10 (si veda la figura 5). L’apertura passante 20 si apre su una porzione laterale dell’elemento di montaggio 11 ed inoltre la sede 19 e l’apertura passante 20 presentano un asse “Z-Z” inclinato rispetto all’asse centrale “K-K” dell’elemento di montaggio 11 di un angolo pari all’angolo “a”.

La prima estremità dell’elemento di montaggio 11, sulla quale si apre la sede 19, presenta una superficie di accoppiamento 21 con la piattaforma di supporto 7 la quale è inclinata rispetto ad un piano ortogonale all’asse centrale “K-K” dell’elemento di montaggio 11 di un angolo pari all’angolo “α”. In altre parole, detta prima estremità è tagliata “a fetta di salame”.

L’elemento di montaggio 11 è dunque montato in modo removibile sull’impianto dentale monofasico 1 tramite la vite di montaggio 10.

Una seconda estremità dell’elemento di montaggio 11 , opposta alla prima estremità, è geometricamente sagomata per essere impegnata dall’utensile di montaggio 12 in modo che detto utensile di montaggio 12 possa trasmettere una coppia all’elemento di montaggio 11 (e da questo all’impianto 1). Ad esempio, la seconda estremità dell’elemento di montaggio 11 è provvista di un aggetto 22 configurato per essere alloggiato in un recesso 23 dell’utensile di montaggio 12.

L’utensile di montaggio 12 presenta anch’esso una struttura sostanzialmente tubolare con un proprio asse centrale “W-W” ed è dotato di una porzione radialmente esterna configurata per essere impegnata da un cricchetto dinamometrico 24 (figura 9).

Quando l’elemento di montaggio 11 è montato sull'impianto dentale monofasico 1 e l’utensile di montaggio 12 è associato all’elemento di montaggio 11 , gli assi centrali Ύ-Υ”, "W-W", “K-K" coincidono e gli assi “X-X” e “Z-Z” coincidono.

La dima chirurgica 14 sopra illustrata con una o più cannule di guida 13, assieme ad uno o più impianti dentali monofasici 1 e ad uno o più elementi di montaggio 11 e ad almeno un utensile di montaggio 12 formano un apparato per implantologia dentale guidata secondo l’invenzione.

Per eseguire l'applicazione del o degli impianti 1 al paziente, viene preventivamente progettata e realizzata la dima chirurgica 14 con le apposite cannule di guida 13 con lo scasso 15 orientato secondo la posizione finale della protesi (figura 7). La dima chirurgica 14 è posizionata e fissata temporaneamente nella bocca del paziente per mezzo di pin di fissaggio 28 passanti attraverso apposite cannule 29 per i pin di fissaggio 28 inglobate nella dima 14 (figure 7-11).

Utilizzando frese, anche del tipo noto e non descritte, inserite attraverso le cannule di guida 13 sono eseguiti i fori nell’osso alveolare del paziente.

Sono quindi estratti dalle rispettive confezioni gli assiemi formati ciascuno (come illustrato in figura 3) da un impianto 1 e da un elemento di montaggio 11 usa e getta premontato sull'impianto tramite la vite 10.

L’utensile di montaggio 12 viene posizionato sull’elemento di montaggio 11 e rimpianto è inserito attraverso la cannula di guida nel foro appena eseguito nell’osso alveolare dapprima a mano (figura 8) e poi completando l’inserzione tramite il cricchetto dinamometrico 24 (figura 9) fino a portare un bordo anulare 30 dell’elemento di montaggio 11 contro il bordo superiore della cannula guida 13 (come in figure 4 e 5) e avendo cura di orientare l’apertura passante 20 e la vite di montaggio 10 verso lo scasso laterale 15.

L’utensile di montaggio 12 ed il cricchetto dinamometrico 24 sono quindi rimossi dall’elemento di montaggio 11 e l’operazione è ripetuta per tutti gli impianti (figura 10).

Si provvede dunque a togliere tutti gli elementi di montaggio 11 svitando le viti di montaggio 10, che giacciono in vista attraverso ciascuno scasso laterale 15, tramite un cacciavite 25 (figure 11 e 12) ed estraendole attraverso detto scasso laterale 15. La dima chirurgica 13 è rimossa dalla bocca del paziente e su ciascun impianto 1 , tramite una vite moncone 27 alloggiata nel foro filettato 9, è possibile applicare un moncone 26 atto a supportare la protesi estetica vera e propria (corona artificiale). La dima chirurgica 14 descritta provvista delle cannule di guida 13 con scasso laterale 15 secondo la presente invenzione può in teoria essere utilizzata con impianti dentali differenti da quello descritto che richiedono o meno l’accesso ad una vite laterale.

L’impianto dentale monofasico 1 secondo l’invenzione sopra descritto può in teoria essere utilizzato anche indipendentemente dalla guida chirurgica 13 descritta. L’abbinamento dei due elementi (guida chirurgica 13 secondo l’invenzione e impianto dentale monofasico 1 secondo l’invenzione) garantisce la sinergia più efficace.

Lista elementi

1 impianto dentale monofasico

2 porzione filettata

3 porzione extra-mucosa

4 porzione cilindrica non filettata

5 porzione conica ausiliaria

6 porzione sostanzialmente conica

7 piattaforma di supporto

8 superfici laterali

9 foro filettato

10 vite di montaggio

11 elemento di montaggio

12 utensile di montaggio

13 cannula di guida

14 dima chirurgica

15 scasso laterale

16 piani laterali

17 primo bordo radiale

18 secondo bordo radiale

19 sede

20 apertura passante

21 superficie di accoppiamento

22 aggetto

23 recesso

24 cricchetto dinamometrico

25 cacciavite

26 moncone

27 vite moncone

28 pin di fissaggio

29 cannula per pin di fissaggio

30 bordo anulare

Y-Y asse centrale perno

X-X asse foro filettato

Z-Z asse apertura passante

K-K asse centrale elemento di montaggio W-W asse centrale utensile di montaggio β angolo di apertura

α angolo della piattaforma di supporto

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Impianto dentale monofasico, in particolare per implantologia dentale guidata, comprendente un perno formato da un solo pezzo e presentante una porzione filettata (2), configurata per essere inserita nell'osso di un paziente, ed una porzione extra-mucosa (3) disposta ad un’estremità della porzione filettata (2); in cui la porzione extra-mucosa (3) presenta una porzione sostanzialmente conica (6), una piattaforma di supporto (7) posta alla base della e almeno parzialmente attorno alla porzione sostanzialmente conica (6); in cui un foro filettato (9) configurato per ricevere una vite di montaggio (10) è ricavato nella porzione sostanzialmente conica (6); in cui la porzione sostanzialmente conica (6) ed il foro filettato (10) presentano un asse comune (X-X) ortogonale alla piattaforma di supporto (7); in cui la porzione filettata (2) presenta un asse centrale (Y-Y); in cui l'asse comune (X-X) è inclinato rispetto all'asse centrale (Y-Y).
2. Impianto secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione sostanzialmente conica (6) presenta un angolo di apertura (β); in cui un angolo (α) della piattaforma di supporto (7) formato con un piano ortogonale all'asse centrale (Y-Y) è minore o uguale alla metà dell'angolo di apertura (β) della porzione sostanzialmente conica (6).
3. Impianto secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la porzione sostanzialmente conica (6) presenta due superfici laterali (8) fra loro parallele ed ortogonali alla piattaforma di supporto (7).
4. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la piattaforma di supporto (7) presenta un bordo periferico circolare.
5. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente una porzione cilindrica non filettata (4) interposta tra la porzione filettata (2) e la piattaforma di supporto (7) e formante un solo pezzo con dette porzione filettata (2) e piattaforma di supporto (7).
6. Impianto secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente una porzione conica ausiliaria (5) interposta tra la porzione cilindrica non filettata (4) e la piattaforma di supporto (7), in cui la porzione conica ausiliaria (5) diverge verso la piattaforma di supporto (7) e forma un solo pezzo con dette porzione filettata (2), piattaforma di supporto (7) e porzione cilindrica non filettata (4).
7. Apparato per implantologia dentale guidata, comprendente: una dima chirurgica (14) presentante almeno un foro ed almeno una cannula di guida (13) alloggiata in detto almeno un foro; almeno un impianto dentale monofasico (1), preferibilmente realizzato in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti, inseribile attraverso la cannula di guida (13); in cui la cannula di guida (13) presenta uno scasso laterale (15) sviluppantesi da un proprio bordo superiore e configurato per permettere l’accesso ad una vite di montaggio (10) alloggiata nel foro filettato (9) dell’impianto dentale monofasico (1).
8. Apparato secondo la rivendicazione 7, in cui la cannula di guida (13) presenta piani laterali (16) per assicurare un orientamento corretto di detta cannula di guida (13) nella dima chirurgica (14).
9. Apparato secondo la rivendicazione 7 o 8, comprendente un elemento di montaggio (11) montato in modo removibile sull’impianto dentale monofasico (1) tramite la vite di montaggio (10); in cui l’elemento di montaggio (11) presenta una estremità configurata per essere impegnata da un utensile di montaggio (12).
10. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui, quando è montato sull’impianto dentale monofasico (1), l’elemento di montaggio (11) presenta un proprio asse centrale (K-K) coincidente con l’asse centrale (Y-Y) della porzione filettata (2) di detto impianto dentale monofasico (1).