IT201800001753A1 - Dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo:

“DISPOSITIVO A TRAPPOLA DI CATTURA E IDENTIFICAZIONE IN SITU DI INSETTI INFESTANTI”.

DESCRIZIONE

CAMPO DELLA TECNICA

La presente invenzione si riferisce a un dispositivo a trappola di cattura e di identificazione in situ di insetti infestanti.

Più in particolare, la presente invenzione si riferisce a un dispositivo o contenitore atto alla cattura e l’identificazione statistica in situ sulle coltivazioni di insetti, generalmente alati, infestanti delle colture, particolarmente per l’identificazione della mosca olearia, infestante tipico degli oliveti, ma anche per la mosca della frutta o tignola della vite, infestanti di colture quali viti e frutteti.

STATO DELLA TECNICA PREESISTENTE

Nel settore agricolo e agro-zootecnico sono da sempre particolarmente ricercati mezzi atti a contrastare e debellare insetti, parassiti e altri agenti infestanti, individuandone tempestivamente la presenza prima che arrechino danni alle colture.

Al fine di agire in maniera mirata e selettiva contro gli agenti infestanti, senza recare danno o inquinare l’ambiente circostante, si sono affermati anche nel settore agricolo sistemi integrati basati sull’elettronica e l’elaborazione computerizzata atti a individuare e monitorare localmente la presenza di specifici agenti infestanti in maniera tale da poter utilizzare a livello statistico i dati rilevati in diverse aree o zone e poter agire selettivamente ed efficacemente laddove necessario.

Caso particolare e tipicamente noto di agente infestante è quello della mosca olearia (Bactrocera oleae), insetto parassita la cui larva attacca il frutto o drupa dell’albero dell’olivo (Olea europaea) causando ingentissimi danni al settore della produzione di olio. Altrettanto dannosi sono gli insetti tipo la mosca della frutta (Ceratitis capitata) e la tignola della vite (Eupoecilia ambiguella), le quali larve attaccano e si nutrono dei frutti o degli acini delle viti (Vitis vinifera).

Per poter identificare selettivamente le specie dannose per le colture, sono andati via via sviluppandosi metodi di rilevamento e controllo degli stesso infestanti basati sull’utilizzo locale di sostanze chimiche come feromoni, con lo scopo di attirare selettivamente una specie infestante particolare di insetti, tipicamente insetti alati, per poterne rilevare e monitorare la comparsa, o per la cattura massiva seguita dalla successiva eliminazione degli stessi per mezzo ad esempio di sostanze chimiche, resistenze elettriche etc., al fine di limitarne la riproduzione.

I feromoni agiscono come segnali chimici che regolano la vita relazionale degli insetti e vengono generalmente utilizzati nei sistemi anti-infestanti come trappola di richiamo sessuale che attira l’insetto nel luogo desiderato riproducendo la presenza della femmina. Detti feromoni sessuali, anche se diversi per ogni specie d’insetto, sono tipicamente sostanze chimiche organiche a catena lunga e tendenti a formare vantaggiosamente delle lunghe scie chimiche che possono essere agevolmente seguite dall’insetto alato fino nel luogo di ubicazione del contenitore o trappola al fine di essere rilevato o catturato.

Un esempio realizzativo di questi noti tipi di contenitore o trappola utilizzato per attirare e catturare insetti infestanti e descritto nella domanda internazionale WO 2014/037936 A1, che riguarda un sistema per la cattura e il conteggio automatico di insetti volanti. Il sistema attira gli insetti volanti in una camera principale dove vengono uccisi o storditi da una tossina. Gli insetti uccisi cadono davanti a un sensore ottico che conta il numero di insetti morti. Il numero di insetti morti viene trasmesso a una stazione di monitoraggio centrale che può ricevere dati di conteggio da più sistemi di rilevamento sparsi in un’area determinata. Analizzando il numero di insetti pervenuto da diversi sistemi per la cattura e il conteggio la stazione di monitoraggio centrale può avviare la diffusione di insetticidi in tempo reale.

Ulteriore esempio realizzativo di questi noti tipi di contenitore o trappola è descritto nella domanda internazionale WO 2012/054990 A1, che riguarda il monitoraggio in situ di insetti, e in particolare un cilindro di ispezione di insetti con una trappola atta a facilitare il monitoraggio. La trappola comprende mezzi per intercettare gli insetti volanti e indirizzarli verso un cilindro di ispezione che è collegato ad una presa dagli stessi mezzi di intercettazione. Un rilevatore è associato al cilindro per poter rilevare gli insetti al suo interno e una telecamera è associata al cilindro e al rilevatore per l’acquisizione delle immagini degli insetti all’interno del cilindro di ispezione, le cui dimensioni di sezione sono dimensionate per impedire che gli insetti, oggetto dell’osservazione, possano volare attraverso sezione del cilindro facendoli invece camminare attraverso di essa.

Detti noti dispositivi di contenitori o trappole per il rilevamento e la cattura di insetti volanti, presentano tuttavia degli inconvenienti e dei limiti di funzionamento.

Un limite dei citati dispositivi o contenitori per il rilevamento e la cattura di insetti infestanti alati secondo l’arte nota, particolarmente sui dispositivi che devono operare per mezzo di un rilevamento ottico dell’insetto, è quello di non riuscire a guidare e attirare l’insetto con precisione nel luogo dove sono disposti i mezzi di rilevamento ottico. Ulteriore limite e inconveniente di questi noti dispositivi è dovuto anche al fatto che l’apertura (o le aperture) di ingresso nel dispositivo è tipicamente posta in direzione orizzontale rispetto alla direzione di azione della gravità, ad esempio sulle superfici laterali del dispositivo. Queste disposizioni delle aperture di ingresso dei dispositivi noti presentano lo svantaggio di non agevolare e non rendere semplice l’ingresso degli insetti attirati verso il dispositivo, i quali solitamente volano seguendo traiettorie variabili nello spazio tridimensionale da specie a specie, traiettorie che presentano solitamente delle componenti sia in direzione verticale sia in direzione orizzontale nello spazio tridimensionale.

Ulteriore limite delle aperture di ingresso poste in direzione orizzontale è quello di non consentire al feromone di diffondersi liberamente nell’ambiente esterno al dispositivo, le lunghe catene organiche dei feromoni agevolano infatti la diffusione della sostanza sotto forma di lunghi filamenti sottili che dispiegandosi e liberandosi nell’ambiente funzionano da linea guida direzionale per gli insetti in volo.

Ulteriore limite di funzionamento delle aperture di ingresso poste in direzione orizzontale è quello di essere particolarmente soggette a consentire l’ingresso e l’accumulo di polveri foglie e sporco che possono limitare o impedire il funzionamento della fotocamera o videocamera digitale e delle componenti elettroniche nonché deteriorare il supporto appiccicoso di cattura dell’insetto.

Non ultimo limite e inconveniente di funzionamento di questi noti dispositivi è dovuto anche al fatto che per poter acquisire un immagine ottica a fuoco con una qualità tale da poter elaborare successivamente l’immagine, i mezzi di rilevamento ottico tipo fotocamere digitali o videocamere devono necessariamente essere ad una distanza fissa dal piano o dal luogo dove è catturato l’insetto. Gli interventi di manutenzione e di ispezione, poco agevoli, del dispositivo posto in ambiente esterno direttamente sugli alberi o le piante delle colture, possono pertanto modificare la corretta distanza di messa a fuoco della videocamera digitale; anche le oscillazioni e gli urti causati dal vento e dagli agenti atmosferici possono essere tali da deformare il dispositivo modificando la corretta distanza di messa a fuoco della fotocamera o videocamera digitale.

Ulteriore limite di funzionamento ancora di questi noti dispositivi è dovuto al fatto che generalmente l’illuminazione all’interno del dispositivo è scarsa e non permette l’acquisizione di immagini con un’adeguata definizione e qualità ed è inoltre tale da rendere il dispositivo utilizzabile esclusivamente nelle ore diurne con l’illuminazione naturale. SCOPI DELL’INVENZIONE

Scopo della presente invenzione è quello di superare ed ovviare, almeno in parte, agli inconvenienti e ai limiti di funzionamento sopra citati.

Più in particolare, scopo della presente invenzione è quello di provvedere un dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti con una migliore efficienza sia in termini di quantità massiva degli insetti infestanti attirati sia in termini di selettività di attrazione per una determinata specie.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione dell’utilizzatore un dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti in grado di favorire ed agevolare l’ingresso dell’insetto anche selettivamente in funzione delle caratteristiche peculiari del modo di volare di una determinata specie di insetti e di favorire la diffusione delle sostanze chimiche o feromoni di richiamo sessuale dell’insetto.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di provvedere un dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti di facile ed agevole ispezione e manutenzione, tale da garantire una adeguata protezione delle parti elettroniche interne e dei mezzi di rilevamento ottico dell’immagine mantenendone la precisone e la messa a fuoco.

Ulteriore scopo ancora della presente invenzione è quello di provvedere un dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti in grado di garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo e tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzabile.

Questi e altri scopi sono raggiunti dal dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione in accordo con la rivendicazione indipendente.

Le caratteristiche costruttive e funzionali del dispositivo a trappola potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue, nella quale si fa riferimento alle allegate tavole di disegno che ne rappresentano alcune forme di realizzazione preferite e non limitative, in cui:

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

la figura 1 è una rappresentazione schematica di una vista assonometrica esplosa e parzialmente sezionata di una forma di realizzazione del dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione;

la figura 2 è una rappresentazione schematica di una vista assonometrica parzialmente sezionata di una forma di realizzazione del dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione;

la figura 3 è una rappresentazione schematica di una vista laterale in sezione longitudinale lungo la direzione verticale di una forma di realizzazione del dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione; la figura 4 è una rappresentazione schematica di una vista assonometrica parzialmente sezionata di una forma di realizzazione alternativa del dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione;

le figure 5 e 6 sono delle rappresentazioni schematiche di viste laterali in sezione longitudinale lungo la direzione verticale con delle varianti costruttive del dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione;

la figura 7 è una rappresentazione schematica del funzionamento del dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione in una forma di realizzazione preferita;

la figura 8 è una rappresentazione schematica del funzionamento del dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione in una forma di realizzazione alternativa;

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE

Con riferimento inziale alle figure da 1 e 2, e in particolare alla figura 3, è di seguito descritto in una forma di realizzazione preferita il dispositivo a trappola di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione studiata per l’identificazione della mosca olearia infestante tipico degli oliveti. Dalla seguente descrizione risulterà chiaro alla persona esperta del ramo come con opportune varianti la presente può essere adattata ad altre specie infestanti come ad esempio la mosca della frutta o la tignola della vite, insetti volanti infestanti di colture quali viti e frutteti.

Nella descrizione con le parole direzione verticale e direzione orizzontale sono intese, rispettivamente:

la direzione verticale sostanzialmente parallela alla retta d’azione della forza di gravità e sostanzialmente perpendicolare al suolo;

la direzione orizzontale sostanzialmente ortogonale alla direzione verticale e sostanzialmente parallela al suolo.

Il dispositivo a trappola indicato nel complesso delle figure con 10, comprende:

- una camera interna 11 provvista di almeno un’apertura 12 verso l’ambiente esterno, detta camera interna 11 essendo parzialmente delimitata da un involucro esterno 20 preferibilmente realizzato in materiale termopolimerico termoformato o altro idoneo materiale;

- noti mezzi per la cattura e immobilizzazione 30 di un insetto, come ad esempio supporti collosi o appiccicosi tipo carta moschicida atti ad immobilizzare l’insetto su di una superficie appiccicosa 31;

- noti mezzi per il rilevamento ottico 40 fotografico di un insetto come ad esempio fotocamere e videocamera digitali anche ad alta risoluzione o equivalenti;

- noti mezzi per il rilascio di sostanze chimiche 50, atti ad rilasciare, gradualmente nell’ambiente esterno e per un tempo prolungato, una sostanza chimica atta ad attirare un insetto.

Detto dispositivo a trappola 10 presenta la caratteristica innovativa dovuta al fatto che detta apertura 12 definisce un corridoio d’ingresso 14 direzionale, diversamente inclinato in funzione della specie di insetto volante, sviluppato in modo da risultare inclinato rispetto alla direzione verticale e alla direzione orizzontale, delimitato su almeno un lato da pareti laterali e atto a porre in collegamento detta camera interna 11 e l’ambiente esterno , detto corridoio di ingresso 14 essendo atto ad agevolare e facilitare l’ingresso di una specie di insetto in funzione del suo modo di volare e ad agevolare la dispersione di una sostanza chimica nell’ambiente esterno.

Detto corridoio di ingresso 14, generalmente di dimensioni minori di detta camera interna 11, può essere parzialmente e vantaggiosamente confinato e delimitato da un elemento di supporto 15, opportunamente sagomato e piegato su sé stesso in maniera tale da definire una molteplicità di superfici inclinate 15’, tali da conferire a detto corridoio di ingresso 14 uno sviluppo inclinato a rampa. Detto elemento di supporto 15 sagomato può essere generalmente una piastra curvata in lamiera metallica piegata, ad esempio in alluminio e può anche essere formato in metacrilato o altro materiale termoformato, detto elemento di supporto 15 essendo atto a operare come elemento strutturare di collegamento e di unione tra gli altri elementi del dispositivo a trappola 10.

Con riferimento particolare alle figure 1 e 2, l’involucro esterno 20 può avere una qualunque conformazione cava poliedrica o a cupola, preferibilmente una forma cubica cava con una faccia aperta e con gli spigoli vantaggiosamente smussati o arrotondati, detto involucro esterno 20 essendo atto ad essere scorrevolmente disposto su detto elemento sagomato 15, e stabilizzato ad esso preferibilmente per mezzo di due feritoie 32 all’interno delle quali sono scorrevolmente disposti uno o più tradizionali mezzi di fissaggio 22, preferibilmente tipo pomelli o manopole filettate, avvitati in detto elemento di supporto 15.

Con riferimento particolare alla figura 3, tra detto involucro esterno 20 e detto elemento sagomato 15 può essere ricavato un alloggiamento 16 all’interno del quale possono essere vantaggiosamente disposti detti mezzi di rilevamento ottico 40, affacciati a detta camera interna 11 attraverso lo stesso elemento sagomato 15, e ulteriormente una scheda elettronica di controllo 42, dei mezzi di trasmissione e ricezione 44 di segnali e di dati, una batteria elettrochimica 46 di alimentazione, comprendenti anche i cavi elettrici di collegamento dei citati dispositivi elettronici.

Il dispositivo a trappola 10 può anche essere provvisto di mezzi di analisi ed elaborazione in situ comprendenti un micro-computer autonomo (non raffigurato), disposto in detto alloggiamento 16 e collegato a una rete o cloud.

Il dispositivo a trappola 10 può anche essere ulteriormente provvisto di mezzi atti alla misurazione di dati ambientali (non raffigurati) come ad esempio temperatura, umidità relativa, pressione atmosferica, luminosità ambientale etc., quali termometri, igrometri, barometri e sensori di luminosità digitali, vantaggiosamente alloggiati in detto alloggiamento 16, detti mezzi di misurazione di dati ambientali essendo vantaggiosamente di tipo digitale e comunicanti con l’ambiente esterno attraverso l’involucro esterno 20. Detti mezzi di misurazione di dati ambientali sono anche connessi in trasmissione di dati, anche wireless, con detta scheda di controllo 42 ed alimentati elettricamente da detta batteria elettrochimica 46.

Con riferimento a tutte le figure e in particolare alla figura 3, lo spazio vuoto non occupato da dispositivi elettronici di detto alloggiamento 16 può essere vantaggiosamente riempito per mezzo di una schiuma isolante, come ad esempio del polistirolo ad alta densità, atta ad assorbire gli urti e a proteggere e mantenere in posizione detti dispositivi elettronici e detti mezzi di rilevamento ottico 40.

Sempre con riferimento alle stesse figure, detti mezzi per la cattura e immobilizzazione 30 di un insetto e detti mezzi di rilevamento ottico 40 sono disposti internamente a detta camera interna e stabilizzati alle superfici affacciate di detto elemento di supporto 15, in maniera indipendente dalla posizione scorrevole di detto involucro 20.

In possibili forme varianti realizzative, non raffigurate, sulle superfici inclinate 15’ e sulle altre superfici di detto elemento di supporto 15 possono essere ricavate delle ulteriori aperture passanti, in maniera tale da poter definire degli accessi alternativi ulteriori al corridoio di ingresso 14 o alla camera interna 11 e delle ulteriori aperture per l’espansione e la diffusione delle sostanze chimiche o del feromone.

Con riferimento particolare anche alla figura 5, in una possibile forma variante, detti mezzi per la cattura e immobilizzazione 30 possono vantaggiosamente comprendere un sistema automatizzato di sostituzione del supporto sul quale è disposta la superficie appiccicosa 31 con un nuovo supporto o porzione di supporto con una nuova porzione superficie appiccicosa 31 pulita. Questo sistema può comprendere ad esempio un apparato di avvolgimento a nastro del supporto sul quale è disposta la superficie appiccicosa 31 comprendente dei rulli 34 azionati da un servomotore elettrico (non raffigurato) collegato e comandato da detta scheda elettronica di controllo.

In un’ulteriore possibile forma variante, sempre con riferimento alla figura 5, detti mezzi di rilevamento ottico 40 possono anche essere vantaggiosamente provvisti di mezzi di illuminazione 48, come ad esempio lampadine a filamento o a LED, illuminatori a raggi infrarossi e simili, atti a consentire un’illuminazione omogenea e costante della superficie appiccicosa di detti mezzi per la cattura e immobilizzazione 30 in maniera tale da poter consentire l’acquisizione di immagini definite e di qualità per le elaborazioni informatiche, anche in condizioni di scarsa illuminazione ambientale.

Con riferimento alle figure da 1 a 5 e in particolare alle figure da 6 a 8, detti mezzi per il rilascio di sostanze chimiche 50 comprendono tipicamente una o più tradizionali cartucce o dispenser all’interno delle quali è contenuta la sostanza e con delle aperture atte al rilascio prolungato della stessa sostanza nell’ambiente. Questi mezzi per il rilascio di sostanze chimiche 50 sono preferibilmente stabilizzati a detto elemento sagomato 15 in una posizione prossima a detto corridoio d’ingresso 14, in maniera tale da agevolare l’espansione e il dispiegamento verso l’ambiente esterno dei filamenti delle sostanze chimiche contenenti i feromoni; tuttavia detti mezzi per il rilascio di sostanze chimiche 50 possono essere stabilizzati a detto elemento sagomato 15 in numero e in posizioni diverse all’interno di detta camera interna 11 e del corridoio di ingresso 14, come mostrato a figura 6, in maniera tale da aumentare la concentrazione di sostanza chimica.

Con riferimento nuovamente alle figure da 1 a 3, il dispositivo a trappola 10 può anche comprendere un elemento di aggancio 25 esterno e flessibile, come ad esempio una corda, un nastro o una cinghia, detto elemento di aggancio 25 essendo stabilizzato a detto elemento di supporto 15 tramite gli stessi mezzi di fissaggio 22 in maniera indipendente dalla posizione scorrevole di detto involucro esterno 20.

L’involucro esterno 20 può anche essere vantaggiosamente colorato in un colore atto ad attirare gli insetti, tipicamente il giallo, in maniera tale da richiamare gli stessi in spazi aperti anche a lunghe distanze.

In una forma di realizzazione alternativa, con riferimento particolare alle figura 4 e 8, il dispositivo a trappola 10 può anche vantaggiosamente comprendere dei mezzi di orientamento spaziale 35, atti a consentire la rotazione dello stesso dispositivo a trappola 10 intorno a un asse disposto in direzione verticale, in maniera tale da consentire l’orientamento del corridoio di ingresso 14 di detto dispositivo a trappola 10 in una direzione concorde a quella del vento. Detti mezzi di orientamento spaziale 35 possono essere definiti da una conformazione particolare e aerodinamica dell’involucro esterno 20 o, ad esempio, da almeno un’appendice o banderuola 37 avente generalmente una forma lastriforme formata su detto involucro esterno 20 o stabilizzata ad esso in maniera sporgente in corrispondenza della sommità o delle superfici laterali di detto involucro esterno 20, detta appendice o banderuola 37 essendo sviluppata lungo la direzione di detto corridoio di ingresso 14.

Detti mezzi di orientamento spaziale 35 possono inoltre comprendere un supporto rotante 38 avente forma di boccola o manicotto e atto ad alloggiare girevolmente un perno di sostegno (non raffigurato) vantaggiosamente cooperante con detto elemento di aggancio 25, detto supporto rotante 38 essendo atto a sostenere detto dispositivo a trappola 10 consentendone la rotazione su se stesso.

Detta appendice o banderuola 37 può inoltre essere anche vantaggiosamente atta a funzionare da antenna di trasmissione/ricezione in cooperazione e in collegamento con detti mezzi di trasmissione e ricezione 44.

Dalla descrizione del dispositivo a trappola 10 di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione, si evince il funzionamento di seguito descritto.

Con riferimento iniziale alla figura 7, il dispositivo a trappola 10 oggetto della presente invenzione, in una forma di realizzazione preferita atta in particolare al rilevamento della specie della mosca olearia 100, è provvisto di un corridoio di ingresso 14 inclinato sostanzialmente a 45° rispetto alla direzione orizzontale che agevola l’insetto volante nel suo ingresso nella camera interna 11 in funzione del suo particolare e unico modo di volare. Detto corridoio di ingresso 14 è inoltre vantaggiosamente realizzato con dimensioni minori rispetto alla camera interna 11, in maniera tale da evitare l’ingresso accidentale di altre specie d insetti nella stessa camera interna11. Questa inclinazione consente inoltre la naturale fuoriuscita e la diffusione libera dei filamenti di sostanza chimica o feromone 102 dal dispositivo a trappola 10 in senso contrario a quello d ingresso di detta mosca olearia 100, consentendo a detti filamenti di feromone di svilupparsi e dispiegarsi in direzione sostanzialmente orizzontale senza formare brusche variazioni di direzione o gomiti e senza spezzarsi, in maniera tale da poter raggiungere distanze considerevoli rispetto al dispositivo a trappola 10.

Con riferimento sempre alla figura 7, da studi scientifici è stato determinato che la specie della mosca olearia 100 tende statisticamente a seguire in volo i filamenti di feromone 102 fino al punto di origine con una traiettoria 104 sostanzialmente a sviluppo elicoidale avente come asse il filamento di feromone 102 stesso, traiettoria che tende altresì a chiudersi a spirale verso il punto di emissione del feromone 102. Quando la mosca olearia 100 giunge in prossimità del corridoio di ingresso 14 è agevolata ad entrare nel dispositivo a trappola 10 senza dover modificare le condizioni dinamiche del volo e senza bruschi cambi di direzione della traiettoria 104 che potrebbero farle perdere il contatto con il feromone e impedirne l’ingresso nel dispositivo a trappola 10. Giunta all’interno del corridoio 14 la mosca olearia 100 è condotta in prossimità dell’apertura di ingresso 12 della camera interna 11 dove rimane intrappolata una volta che giunge a contatto con la superficie appiccicosa 31 dei mezzi per la cattura e immobilizzazione 30 per poter essere rilevata e catalogata otticamente dai mezzi di rilevamento ottico 40. Successivamente l’immagine viene memorizzata e analizzata tramite un elaboratore o computer connesso in rete per il riconoscimento in situ attraverso meccanismi che possono comprendere diverse tipologie di algoritmi. Le informazioni ottenute, le misurazioni dei parametri ambientali (temperatura, umidità relativa, pressione atmosferica, luminosità etc.) e, laddove necessario anche l’immagine acquisita o le immagini acquisite, sono trasmesse in remoto o in cloud per mezzo di una rete wireless dalla scheda di controllo a una stazione centrale di controllo che riceve dati da più dispositivi trappola 10 sparsi in un’area coltivata, detta stazione centrale, in funzione dei dati ricevuti e di altre informazioni rilevanti, può decidere autonomamente l’invio di pesticidi o azioni atte ad eliminare l’infestazione.

L’inclinazione della rampa del corridoio di ingresso 14, così come le sue dimensioni di apertura, possono essere vantaggiosamente adattate anche ad altre specie di insetti e ad altri fattori ambientali, rendendo possibile la predisposizione di diversi tipi di dispositivi o trappole dedicate per ogni singola particolare specie di insetto infestante. Il corridoio di ingresso 14, infatti può essere diversamente formato e tanto più inclinato verso il suolo quanto maggiore è l’altezza dove il dispositivo a trappola è installato, ad esempio su di un albero piuttosto che sul filare di una vite, oppure per agevolare l’ingresso di insetti che tendono a volare seguendo i moti convettivi ascensionali dell’aria e quindi con una traiettoria avente una componente verticale predominante. In questo modo il dispositivo a trappola 10 oggetto della presente invenzione è in grado di catturare statisticamente una quantità maggiore di insetti e, in particolare, catturare selettivamente e principalmente quelli della specie della mosca olearia 100.

Sempre con riferimento alla figura 7, le porzioni di superficie dell’elemento di supporto 15 che delimitano il corridoio di ingresso 14, ad esempio le superfici inclinate 15’, definiscono vantaggiosamente un riparo della camera interna 11 impedendo una luce diretta della stessa con l’esterno e quindi agendo come schermo protettivo all’ingresso di polvere, foglie o sporco che può impedire o limitare l’efficienza del dispositivo a trappola 10.

Con riferimento ora anche alle altre figure, l’elemento di supporto 15 essendo formato in un unico pezzo è tale da garantire sempre la stessa distanza tra i mezzi per la cattura e immobilizzazione 30 e i mezzi per il rilevamento ottico 40, garantendo così sempre una corretta distanza focale, anche quando l’involucro esterno 20 è aperto per le operazioni di ispezione o manutenzione.

Con riferimento particolare ora alla figura 8, il dispositivo a trappola 10 oggetto della presente invenzione, in una forma di realizzazione alternativa sempre atta al rilevamento della specie della mosca olearia 100 in spazi aperti e soggetti a moti ventosi, è ulteriormente provvisto di mezzi di orientamento spaziale 35, atti a consentire la rotazione dello stesso dispositivo a trappola 10 intorno a un asse verticale in maniera tale da disporsi in maniera concorde alla direzione del vento 110. Per chiarezza, in figura 8 è stata indicata con il riferimento numerico 110 sono una delle schematizzate linee di flusso del vento. Sempre con riferimento particolare alla figura 8, il dispositivo a trappola 10 è sostenuto in maniera girevole per mezzo del supporto rotante 38 e quando è investito dal flusso del vento, la corrente di aria agisce sulla superficie laterale esposta dell’appendice o banderuola 37 imprimendo al dispositivo stesso un momento di rotazione M intorno all’asse del supporto rotante 38. Il momento M di rotazione persiste fino a che detta appendice o banderuola 37 non presenta una superficie resistente minima lungo la direzione del vento 110, consentendo al dispositivo a trappola 10 di rimanere disposto con il corridoio di ingresso 14 in direzione concorde alla direzione del vento 110 in maniera tale da consentire una maggiore e migliore diffusione in direzione orizzontale del feromone.

Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il dispositivo a trappola 10 di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione consegue.

Il dispositivo a trappola 10 di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti oggetto della presente invenzione risulta particolarmente vantaggioso perché permette di ottenere una migliore e aumentata efficienza di rilevamento della specie di insetto infestante determinandone la presenza anche se statisticamente inferiore ad altre popolazioni di insetti presenti.

Ulteriore vantaggio dovuto al dispositivo a trappola 10 di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti è dato dal fatto di poter garantire una migliore e costante qualità delle immagini limitando l’accumulo di sporco e polvere e garantendo sempre un’ottimale messa a fuoco dei mezzi di rilevamento ottico 40.

Ulteriore vantaggio dovuto al dispositivo a trappola 10 di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti è dato dal fatto che la presenza di mezzi d’illuminazione tipo LED nella camera 11 consente di ottenere delle immagini sempre nelle stesse condizioni e quindi di ottimizzare il lavoro degli algoritmi di riconoscimento garantendo il funzionamento dello stesso in tute le condizioni d’illuminazione ambientale e anche di notte.

Ulteriore vantaggio dovuto al dispositivo a trappola 10 di cattura e identificazione in situ di insetti infestanti è dato dal fatto di consentire una diffusione migliore e a distanze maggiori del feromone di attrazione dell’insetto, grazie alla particolare conformazione del corridoio di ingresso 14 e alla possibilità dello stesso di orientarsi grazie ai mezzi di orientamento spaziale 35 in direzione del vento 110, consentendo alle lunghe catene molecolari del feromone di dispiegarsi senza rompersi e senza formare bruschi cambi di direzione.

Benché l’invenzione sia stata sopra descritta con particolare riferimento ad alcune forme di realizzazione preferite, date a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti a un tecnico esperto del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. La presente invenzione, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nello spirito e nell’ambito protettivo delle rivendicazioni che seguono.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo a trappola (10) per la cattura e identificazione in situ di insetti infestanti comprendente: - una camera interna (11) provvista di almeno un’apertura (12) verso l’ambiente esterno, detta camera interna (11) essendo parzialmente delimitata da un involucro esterno (20); - mezzi per la cattura e immobilizzazione (30) di un insetto; - mezzi per il rilevamento ottico (40) di un insetto; - mezzi per il rilascio di sostanze chimiche (50) atte ad attirare un insetto; caratterizzato dal fatto che detta apertura (12) definisce un corridoio d’ingresso (14) direzionale sviluppato in modo da risultare inclinato rispetto a una direzione verticale e a una direzione orizzontale e atto a porre in collegamento detta camera interna (11) e l’ambiente esterno, detto corridoio di ingresso (14) essendo atto a facilitare l’ingresso di una specie di insetto in funzione del suo modo di volare e ad agevolare la dispersione di una sostanza chimica nell’ambiente esterno.
2. 2. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 1, dove detto corridoio di ingresso (14) è parzialmente confinato da un elemento di supporto (15) sagomato in maniera tale da definire una molteplicità di superfici inclinate (15’) tali da conferire a detto corridoio di ingresso (14) uno sviluppo inclinato a rampa.
3. 3. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 2, dove detto elemento di supporto (15) è una piastra curvata in lamiera metallica piegata o in materiale termoformato, detto elemento di supporto (15) essendo atto a operare come elemento strutturare di collegamento.
4. 4. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 1, dove detto involucro esterno (20) ha una conformazione poliedrica cava o a cupola con una faccia aperta, detto involucro essendo atto ad essere scorrevolmente disposto su detto elemento sagomato (15) e stabilizzato ad esso.
5. 5. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 3, dove tra detto involucro esterno (20) e detto elemento sagomato (15) è ricavato un alloggiamento (16) all’interno del quale sono disposti detti mezzi di rilevamento ottico (40), una scheda elettronica di controllo (42), mezzi di trasmissione e ricezione (44) e una batteria elettrochimica (46) di alimentazione.
6. 6. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 6 dove lo spazio vuoto di detto alloggiamento (16) è riempito per mezzo di una schiuma isolante e atta ad assorbire gli urti e a proteggere e mantenere in posizione i dispositivi elettronici e detti mezzi di rilevamento ottico (40).
7. 7. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 4, dove detti mezzi per la cattura e immobilizzazione (30) e detti mezzi di rilevamento ottico (40) sono disposti internamente a detta camera interna (11) e stabilizzati a detto elemento di supporto (15), in maniera indipendente dalla posizione scorrevole di detto involucro esterno (20).
8. 8. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 1, dove detti mezzi per la cattura e immobilizzazione (30) comprendono un sistema automatizzato di sostituzione del supporto di una superficie appiccicosa (31).
9. 9. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 8, dove detto sistema automatizzato di sostituzione del supporto di una superficie appiccicosa (31) è un apparato di avvolgimento a nastro del supporto sul quale è disposta detta superficie appiccicosa (31) e comprende dei rulli (34) azionati da un servomotore.
10. 10. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 2, dove detti mezzi per il rilascio di sostanze chimiche (50) sono stabilizzati a detto elemento di supporto (15) in prossimità di detto corridoio d’ingresso (15) in maniera tale da agevolare l’espansione e il dispiegamento verso l’ambiente esterno dei filamenti di feromoni.
11. 11. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 4, comprendente un elemento di aggancio (25) esterno stabilizzato a detto elemento di supporto (15) con mezzi di fissaggio rimovibili (22), in maniera indipendente dalla posizione scorrevole di detto involucro esterno (20).
12. 12. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 2, dove sulle superfici di detto elemento di supporto (15) sono ricavate delle aperture passanti atte a definire degli accessi alternativi ulteriori a detto corridoio di ingresso (14) e detta camera interna (11).
13. 13. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 2, dove detti mezzi di rilevamento ottico (40) sono provvisti di mezzi d’illuminazione (48) di detti mezzi di cattura e immobilizzazione (30).
14. 14. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 1, comprendente dei mezzi di orientamento spaziale (35) atti a consentire la rotazione dello stesso intorno ad un asse verticale in maniera tale da consentire l’orientamento del corridoio di ingresso (14) in una direzione concorde alla direzione del vento (110).
15. 15. Il dispositivo a trappola (10) secondo la rivendicazione 1, dove detti mezzi di orientamento spaziale (35) comprendono un supporto rotante (38) avente forma di boccola o manicotto, un’appendice o banderuola (37) avente forma lastriforme formata su detto involucro esterno (20) o stabilizzata ad esso in maniera sporgente e in corrispondenza della sommità o delle superfici laterali dello stesso involucro esterno (20), detta appendice o banderuola (37) essendo sviluppata lungo la direzione di detto corridoio di ingresso (14).