IT201800001695A1 - Dispositivo di misurazione - Google Patents

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IT201800001695A1
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IT
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Antonio Brivio
Marco Brivio
Paolo Brivio
Mauro Testa
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Studio A I P S R L
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per BREVETTO D’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“Dispositivo di misurazione”
Campo del trovato
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di misurazione. La presente invenzione si colloca preferibilmente ma non necessariamente nel campo delle misurazioni del corpo umano, preferibilmente al fine di eseguire valutazioni antropometriche o biomeccaniche, ad esempio in ambito medico e/o sportivo.
Background del trovato
In ergometria ciclistica, si richiedono le misure spaziali di alcuni punti salienti del corpo dell’atleta e della sua bicicletta. L’insieme di queste misure non è universalmente condiviso, ma si basa di frequente su scelte frutto dell’esperienza di ciascun biomeccanico. Il principio di base è quello di misurare tutte le parti meccanicamente coinvolte nell’esecuzione della pedalata. Tali parti nell’uomo sono gli arti e le relative inter-distanze. Nella bicicletta sono i punti a contatto con l’uomo. Qualunque sia l’insieme di questi punti, una volta acquisito, viene elaborato al fine di valutare e determinare le posizioni di sella e manubrio ritenute più corrette per lo specifico atleta. Infine, la bicicletta viene configurata secondo queste nuove misure, tenendo conto dei vincoli meccanici dello specifico mezzo. Ad esempio, l’altezza della sella è vincolata dall’altezza del telaio e dalla lunghezza del tubo della sella. Analogamente, la distanza sella dal manubrio è vincolata dalla lunghezza del tubo orizzontale e così via.
A tale proposito, è nota la domanda di brevetto Italiano n. MI2014A001154, a nome della stessa Richiedente, che illustra un apparato per regolare il telaio di una bicicletta, comprendente: una base appoggiabile al suolo; mezzi per vincolare una bicicletta alla base; un’asta incernierata alla base attorno ad un asse di rotazione; un primo sensore configurato per misurare un’inclinazione dell’asta; un cursore montato scorrevolmente sull’asta e recante un puntatore orientato in una direzione parallela all’asse di rotazione; un secondo sensore configurato per misurare una distanza del puntatore da un punto di riferimento lungo lo sviluppo longitudinale dell’asta; una unità di controllo operativamente collegata al primo sensore ed al secondo sensore e configurata almeno per: ricevere dal primo sensore primi segnali correlati a misure di inclinazione relative a punti di riferimento posti di fronte all’asta; ricevere dal secondo sensore secondi segnali correlati a misure di distanza relativi a tali punti di riferimento. L’apparato permette di rilevare e convalidare una pluralità di punti di riferimento di un ciclista posto di fronte all’asta incernierata e di rilevare e convalidare una pluralità di punti di riferimento di una bicicletta vincolata alla base.
Sommario
In tale ambito, la Richiedente ha osservato che i sistemi di misurazione di tipo noto sono migliorabili sotto diversi aspetti, in particolar modo con riferimento alla facilità ed intuitività d’uso ed alla precisione e completezza delle misure rilevate e quindi alla quantità di dati raccolti ed alla successive eventuali valutazioni antropometriche e/o biomeccaniche.
E’ pertanto obiettivo della presente invenzione proporre un dispositivo di misurazione che permetta di rilevare con precisione la posizione di punti nello spazio 3D in modo semplice ed intuitivo.
E’ in particolare obiettivo della presente invenzione proporre un dispositivo di misurazione che agevoli il rilevamento delle posizioni in 3D di apofisi, relative distanze, rotazioni e rapporti corporei di un individuo.
E’ anche obiettivo della presente invenzione proporre un dispositivo di misurazione che possa essere trasportato con relativa facilità.
La Richiedente ha trovato che gli obiettivi indicati ed altri ancora possono essere raggiunti per mezzo di un dispositivo di misurazione di tipo polare, ovvero in cui un puntatore atto a puntare/traguardare i vari punti di riferimento è montato scorrevolmente su un’asta infulcrata per ruotare su un piano e che è in grado di rilevare la posizione nello spazio tridimensionale di tali punti.
In particolare, gli obiettivi indicati ed altri ancora sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di misurazione secondo una o più delle unite rivendicazioni e/o in accordo con uno o più dei seguenti aspetti.
Più specificamente, secondo un aspetto, la presente invenzione riguarda un dispositivo di misurazione, comprendente:
una base appoggiabile al suolo;
un’asta incernierata alla base attorno ad un asse di rotazione;
un primo sensore configurato per misurare inclinazioni dell’asta;
un cursore montato scorrevolmente sull’asta e recante un puntatore orientato in una direzione parallela all’asse di rotazione;
un secondo sensore configurato per misurare prime distanze del puntatore da un punto di riferimento posto lungo lo sviluppo longitudinale dell’asta;
un terzo sensore montato sul cursore e configurato per misurare seconde distanze parallele all’asse di rotazione;
una unità di controllo operativamente collegata al primo sensore, al secondo sensore ed al terzo sensore e configurata almeno per:
ricevere dal primo sensore primi segnali correlati alle inclinazioni relative a punti di riferimento posti di fronte all’asta;
ricevere dal secondo sensore secondi segnali correlati alle prime distanze relative a detti punti di riferimento;
ricevere dal terzo sensore terzi segnali relativi alle seconde distanze relative a detti punti di riferimento.
La Richiedente ha verificato che la struttura secondo l’invenzione rende molto agevole rilevare i punti di riferimento tramite una semplice rotazione dell’asta e la contemporanea traslazione del cursore attuate manualmente fino a puntare con il puntatore uno alla volta tutti i punti di riferimento. Il primo ed il secondo sensore sono in grado di rilevare due coordinate di un punto di riferimento in un piano, ad esempio in quello in cui giace e ruota l’asta. Il terzo sensore fornisce la terza coordinata spaziale, ovvero una misura di profondità.
La Richiedente ha in particolare verificato che la presente invenzione permette di rilevare con precisione punti di riferimento di una persona posta di fronte al dispositivo di misurazione.
La Richiedente ha verificato che la presente invenzione permette di rilevare tali punti di riferimento di una persona posizionando liberamente il dispositivo di misura, ovvero senza dover necessariamente allineare fisicamente la persona con il dispositivo di misura, come invece avviene nel dispositivo illustrato nel documento MI2014A001154 sopra citato. Ad esempio, a tale scopo, si prevede di misurare punti noti di un sistema di riferimento dell’oggetto/persona da misurare (e.g. un eventuale parete a cui è appoggiata la persona) e da questi risalire alla rotazione.
In particolare, la Richiedente ha verificato che, grazie alle misurazioni fornite dal terzo sensore, è possibile effettuare: misure della persona (generalmente apofisi o punti marcati da un operatore) in posizione eretta; misure della persona in altre posizioni (e.g. flessa) per valutazioni di capacità di mobilità; misure dell'assetto torsionale (spalle, bacino, etc.) della persona. Ad esempio, è possibile calcolare la rotazione del corpo/scheletro (o sue parti) misurando la profondità dei punti laterali dello stesso (ovvero di punti posti ai lati del piano sagittale mediano) e calcolarne la rotazione rispetto a detto asse sagittale mediano.
Le citate misure sono ad esempio utili ai biomeccanici/medici per determinare i parametri di crescita delle persone, asimmetrie e predisposizioni a determinati movimenti/sport. Inoltre, conoscendo la "configurazione" del corpo umano (i.e. dimensioni corporee e/o proporzioni corporee), lo strumento rende possibile valutare le differenze nel tempo (e.g. sviluppo corporeo, conseguenze di traumi, ecc.) da parte di medici e/o esperti in scienze motorie.
Benché, l’invenzione sia applicabile preferibilmente alle misurazioni del corpo umano (per le citate valutazioni antropometriche e/o biomeccaniche) ad esempio in ambito medico e/o sportivo (come all’ergonomia ciclistica per l’impostazione delle misure di un telaio per bicicletta, in modo simile ma più accurato a quanto illustrato nel documento MI2014A001154 sopra citato), essa è impiegabile anche in altri campi in cui è richiesta la misurazione di punti di riferimento di oggetti e/o corpi.
Aspetti preferiti dell’invenzione sono qui di seguito elencati.
In un aspetto, in uso, la base è fissa e l’asta ruota in un piano.
In un aspetto, il primo sensore è un sensore angolare configurato per misurare la rotazione dell’asta attorno all’asse di rotazione. In un aspetto, il sensore angolare è di tipo magnetico, encoder o altri, ad esempio ad effetto Hall.
In un aspetto, il primo sensore è integrato in un fulcro dell’asta.
In un aspetto, il secondo sensore è un sensore ottico, preferibilmente è un distanziometro laser.
In un aspetto, il secondo sensore comprende un emettitore ed un ricevitore montati sull’asta o sul cursore.
In un aspetto, il terzo sensore è un sensore ottico, preferibilmente optoelettronico. In un aspetto, il terzo sensore è un distanziometro laser.
In un aspetto, il puntatore è un puntatore laser ed il terzo sensore sfrutta il puntatore come sorgente. Il puntatore emette un raggio luminoso orientato in una direzione parallela all’asse di rotazione, ovvero perpendicolare al piano in cui l’asta ruota.
In un aspetto, il puntatore è parte del terzo sensore.
In un aspetto, il terzo sensore comprende il puntatore ed un ricevitore montato sul cursore e preferibilmente affiancato al puntatore.
Il raggio laser del puntatore serve sia a fornire una indicazione visiva all’utilizzatore che sposta il cursore fino a far puntare il laser sul punto di riferimento che a misurare la profondità di detto punto di riferimento.
In un aspetto, la base comprende un montante traverse vincolabili in modo removibile al montante, in cui le traverse, quando sono vincolate al montante, sono configurate per poggiare al suolo e mantenere il montante in una posizione verticale o sostanzialmente verticale.
In un aspetto, il montante è un tubo configurato per contenere le traverse quando queste sono svincolate dal montante.
In un aspetto, il dispositivo è dunque formato da una unità principale comprendente il montante, l’asta ed il cursore, che sono preferibilmente forniti preassemblati, e dalle traverse che possono essere trasportate all’interno del montante.
Un pregio di questo dispositivo è il suo limitato ingombro, peso ridotto e la facilità di montaggio e smontaggio. Il dispositivo secondo l’invenzione può pertanto essere agevolmente trasportato.
In un aspetto, l’asta comprende due bacchette affiancate definenti guide lineari sulle quali è montato e scorre il cursore.
In un aspetto, le due bacchette sono collegate ad una alimentazione elettrica e conducono tensione/corrente al cursore.
In un aspetto, il dispositivo di misurazione comprende dispositivi per comandare la rilevazione di misure di distanza e di inclinazione, preferibilmente ogni volta che il puntatore indica un punto di riferimento.
In un aspetto, i dispositivi di comando comprendono un telecomando.
In un aspetto, detti dispositivi di comando comprendono almeno un pulsante (fisico o mostrato su uno schermo, preferibilmente un “touch screen”) operativamente collegato all’unità di controllo.
In un aspetto, l’unità di controllo riceve i segnali e memorizza le misure di distanza e di inclinazione misurate.
In un aspetto, l’unità di controllo comprende dispositivi per la trasmissione di dati, del tipo via cavo o wireless (ad es. Wi-Fi o Bluetooth), configurati per trasmettere i segnali ad un computer.
In un aspetto, l’unità di controllo è montata sulla base o sull’asta oppure è integrata nel cursore.
In un aspetto, il dispositivo di misurazione comprende una unità di ricezione dati, preferibilmente integrata in una chiavetta USB, collegabile fisicamente al computer per ricevere i segnali trasmessi a detto computer dall’unità di controllo.
In un aspetto, il dispositivo di misurazione comprende un software installato o installabile in una memoria dell’unità di controllo o in una memoria del computer e configurato per elaborare i segnali dei sensori e/o i segnali trasmessi a detto computer dall’unità di controllo.
In un aspetto, il software è configurato e/o strutturato per eseguire la seguente procedura di acquisizione:
- generare su una interfaccia grafica (es. schermo) una sagoma corporea modello con i punti di riferimento in evidenza;
- evidenziare sull’interfaccia grafica, ad esempio facendolo lampeggiare, un punto di interesse alla volta;
- attendere la ricezione di un primo, secondo e terzo segnale relativi a detto punto di riferimento evidenziato (segnali preferibilmente generati tramite l’attuazione del pulsante sopra citato da parte dell’operatore);
- memorizzare le misure di distanza e di inclinazione misurate per ognuno dei punti di riferimento.
In un aspetto, l’unità di controllo e/o il computer e/o il software è/sono configurato/i e/o strutturato per calcolare distanze, rotazioni, rapporti tra misure e/o distanze, preferibilmente rapporti antropometrici significativi quali, ad esempio, il rapporto busto/braccia e busto/gambe, nonché la rotazione di spalle e bacino.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma d’esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo di misurazione in accordo con la presente invenzione.
Descrizione dei disegni
Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
� la figura 1 illustra una vista tridimensionale di un dispositivo di misurazione in accordo con la presente invenzione associato ad una figura umana; � la figura 2 illustra dispositivo di misurazione in una diversa posizione operativa;
� la figura 2A è una porzione ingrandita del dispositivo di figura 2;
� la figura 3 illustra il dispositivo di misurazione parzialmente disassemblato.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alle figure citate, con il numero di riferimento 1 è stato complessivamente indicato un dispositivo di misurazione secondo l’invenzione. Il dispositivo di misurazione 1 permette di rilevare la posizione di una pluralità di punti di riferimento “q” nello spazio tridimensionale, ad esempio punti di riferimento di una persona “P”.
Tale dispositivo 1 comprende una base 2 che viene appoggiata al suolo. La base 2 comprende un montante 3 definito da un corpo tubolare, ovvero cavo, e da tre traverse 4, 5, 6 definite da bacchette. Le tre traverse 4, 5, 6 sono vincolabili in modo removibile al montante 3. Nella forma realizzativa illustrata, una prima traversa 4 è lunga circa il doppio di una seconda traversa 5 e di una terza traversa 6.
La prima traversa 4 è impegnabile in un sede 7 ricavata nella prima estremità del montante 3 in modo da sporgere da lati opposti del montante 3 stesso. A tale scopo, una porzione mediana della prima traversa 4 è collocata nella sede 7. La seconda traversa 5 è inseribile attraverso un foro 8 posto alla prima estremità del montante 3 in modo da sporgere quasi totalmente da un solo lato anteriore del montante 3 e perpendicolarmente ad un asse longitudinale dello stesso ed anche alla prima traversa 4. Un’estremità della seconda traversa 5 è impegnata in fori passanti 9 ricavati nella porzione mediana della prima traversa 4 ed è assicurata sia alla prima traversa che al montante 3 tramite la terza traversa 6 che viene avvitata ad un’estremità della seconda traversa 5 sporgente dalla porzione mediana della prima traversa 4.
In questo modo, le traverse 4, 5, 6 sono configurate per poggiare al suolo e mantenere il montante 3 in una posizione verticale.
A ciascuna delle estremità libere della seconda e terza traversa 5, 6 ed ad entrambe le estremità libere della prima traversa 4 sono installati piedini 10 che possono essere ruotati attorno a rispettivi assi coincidenti con assi longitudinali delle traverse 4, 5, 6. Ciascun piedino 10 presenta una forma eccentrica in modo da definire una camma e da permettere di regolare l’inclinazione “α” del montante 3.
Le dimensioni delle traverse 4, 5, 6 e le dimensioni del montante 3 cavo sono tali da permettere di riporre le traverse 4, 5, 6 all’interno del montante 3 una volta smontate e da richiuderle tramite un elemento di chiusura, ad esempio una spina di chiusura che può essere costituita dalla terza traversa 6 (come in figura 3).
Il dispositivo di misurazione 1 comprende un’asta 11 incernierata ad una seconda estremità del montante 3, opposta alla prima estremità, in modo da poter ruotare attorno ad un asse di rotazione “X-X” perpendicolare ad un asse del montante 3, ovvero parallelo al suolo quando la base 2 è correttamente posizionata con il montante 3 perpendicolare al suolo.
Nella forma realizzativa illustrata, l’asta 11 comprende due bacchette affiancate 12 definenti guide lineari sulle quali è montato e scorre un cursore 13. Le due bacchette 12 sono reciprocamente vincolate tramite un primo elemento di collegamento 14 posto ad un’estremità distale dell’asta 11 (lontana dall’asse di rotazione “X-X”) e da un secondo elemento di collegamento 15 prossimale (vicino all’asse di rotazione “X-X”). Il secondo elemento di collegamento presenta forma scatolare ed è montato solidalmente su una piastra allungata 16 a sua volta imperniata alla seconda estremità del montante 3 e attorno ad un asse di rotazione “X-X”. La piastra allungata 16 si estende in allontanamento dall’asse di rotazione “X-X” in un verso. L’asta 11, che è montata sulla piastra allungata 16 tramite il secondo elemento 15, si estende prevalentemente in un verso opposto, in modo che detto secondo elemento 15 funge anche da contrappeso per il cursore che è libero di scorrere tra detto secondo elemento 15 ed il primo elemento 14.
Un primo sensore 17, illustrato solo in modo simbolico e schematico in figura 1, è configurato per misurare inclinazioni “α” dell’asta 11 rispetto ad esempio al montante 3. Il primo sensore 17 è ad esempio di tipo magnetico, ad esempio a effetto Hall, ed è ad esempio montato su un perno di rotazione che collega l’asta 11 al montante 3 ed interagisce con uno o più elementi di riferimento solidali al montante 3 e/o all’asta 11 per fornire un segnale funzione dell’angolo di rotazione dell’asta 11 attorno all’asse di rotazione “X-X” (rispetto ad una posizione angolare di riferimento, ad esempio quella verticale dell’asta 11 con il primo elemento 14 rivolto verso l’alto). Il primo sensore 17 è dunque un sensore angolare configurato per misurare la rotazione dell’asta 11 attorno all’asse di rotazione “X-X”.
Un secondo sensore 18 è in grado di rilevare lo spostamento lineare del cursore 13 sull’asta 11 e di fornire un segnale funzione della distanza del cursore 13 da un punto di riferimento, ad esempio dall’asse di rotazione “X-X”. Ad esempio, il secondo sensore 18 è un distanziometro laser che comprende un emettitore 18A ed un ricevitore 18B, visibili in figura 2A, montati nel cursore 13 e rivolti verso il secondo elemento 15. Il secondo sensore 18 è configurato per misurare prime distanze “d1” tra il cursore 13 ed il secondo elemento 15.
Un terzo sensore 19 è montato sul cursore 13 ed è configurato per misurare seconde distanze “d2”, parallele all’asse di rotazione “X-X”, tra il cursore 13 e corpi/elementi posti di fronte al dispositivo 1. Il terzo sensore 19 è un distanziometro laser e comprende un emettitore laser 19A ed un ricevitore 19B fra loro affiancati (figura 2A). L’emettitore 19A funge anche da puntatore poiché genera un raggio laser “LB” (orientato in una direzione parallela all’asse di rotazione “X-X”) visibile ad occhio nudo che serve ad un operatore per puntare/traguardare i punti di riferimento “q” dei corpi/elementi posti di fronte al dispositivo 1. Il raggio laser riflesso è captato dal ricevitore 19B per misurare dette seconde distanze “d2”.
Le due bacchette 12 dell’asta 11 sono collegate ad una alimentazione elettrica del dispositivo 1 e conducono corrente/tensione al cursore 13, in modo da alimentare il secondo sensore 18 ed il terzo sensore 19.
Il dispositivo 1 risulta formato da una unità principale comprendente il montante 3, l’asta 11 ed il cursore 13, che sono preferibilmente forniti pre-assemblati, e dalle traverse 4, 5, 6 che possono essere trasportate all’interno del montante 3. Inoltre, sul montante 3 è posizionato un elemento di blocco 21 che ha la funzione di bloccare l’asta 11 in posizione affiancata al montante 3 (come in figura 3) per agevolare il trasporto del dispositivo 1.
Una unità di controllo 20 di tipo elettronico, illustrata solo schematicamente in figura 2, è operativamente collegata al primo sensore 17, al secondo sensore 18 ed al terzo sensore 19 per ricevere rispettivi segnali di misura. L’unità di controllo 20 è ad esempio alloggiata nel secondo elemento di collegamento 15 e/o nel cursore 13.
Un telecomando provvisto di un pulsante, non illustrato, è operativamente collegato all’unità di controllo 20. Il pulsante serve per comandare la rilevazione delle prime e seconde distanze “d1”, “d2” e delle inclinazioni “α” eseguite dai tre sensori 17, 18, 19. A tale scopo, l’operatore sposta il cursore 13 e/o l’asta 11 facendo in modo che il raggio laser “LB” illumini il punto di riferimento “q” da misurare e poi preme il pulsante sul telecomando per eseguire la misura. L’unità di controllo 20 riceve i segnali e memorizza le due misure di distanza “d1”,”d2” e quella di inclinazione “α”.
In particolare, l’unità di controllo 20 è configurata per ricevere dal primo sensore 17 primi segnali correlati alle inclinazioni relative a punti di riferimento “q” posti di fronte all’asta 11, ricevere dal secondo sensore 18 secondi segnali correlati alle prime distanze “d1” relative a detti punti di riferimento ”q”, ricevere dal terzo sensore 19 terzi segnali relativi alle seconde distanze “d2” relative a detti punti di riferimento “q”.
L’unità di controllo 20 comprende dispositivi per la trasmissione di dati wireless (ad es. Wi-Fi o Bluetooth), configurati per trasmettere i segnali ad un computer, di tipo noto e non illustrato. A tale scopo, il dispositivo 1 comprende inoltre una unità di ricezione dati integrata in una chiavetta USB, non illustrata nei disegni, in modo da essere agevolmente collegata a qualsiasi dispositivo/PC dotato di porta USB.
Il dispositivo 1 è inoltre corredato di un software dedicato fornito, ad esempio, su un supporto fisico (CD) oppure residente in una memoria della sopra citata chiavetta USB oppure ancora scaricabile via web. Il software è strutturato/configurato per elaborare i segnali trasmessi al computer dall’unità di controllo 20, per calcolare le distanze tra i punti di riferimento e quindi, ad esempio, per calcolare rapporti antropometrici significativi quali il rapporto busto/braccia e busto/gambe, nonché la rotazione di spalle e bacino.
Il software dedicato necessita che la chiavetta USB di connessione sia sempre inserita in una porta USB del PC e che il dispositivo 1 sia acceso/alimentato. Al primo avvio, vengono richiesti il numero di serie e il “product key”. L’inserimento corretto consente di collegare automaticamente il dispositivo 1 al software.
Il software genera sullo schermo del computer una sagoma corporea modello con i punti di riferimento “q” da misurare in evidenza (ad esempio: testa, spalle, mani, bacino ecc.). Tramite funzioni di “edit” è possibile modificare tali punti e/o modificare le misure derivate che si vogliono calcolare per tutte le nuove acquisizioni.
I dati acquisiti possono essere associati ad un utente e memorizzati per effettuare confronti nel tempo. Digitando il nome completo di un individuo, viene elencato lo storico di tutte le campagne di acquisizione relative a quell’individuo. Inoltre, indipendentemente dal fatto che un tale nome sia già presente, è possibile aggiungere una nuova campagna di acquisizione riportante la data odierna. Tutti i nuovi dati vengono salvati in automatico.
Dando avvio all’acquisizione via software tramite un apposito comando, il controllo passa al dispositivo 1 con feedback sull’interfaccia grafica: il primo punto di riferimento “q” da acquisire lampeggia sulla sagoma (tramite le frecce mostrate nell’interfaccia grafica è comunque possibile selezionare un punto diverso per l’acquisizione).
Mentre la persona “P” è posta di fronte al dispositivo 1, l’operatore afferra 13 il cursore del dispositivo 1 e lo sposta manualmente fino a che il raggio laser illumina/intercetta un primo punto di riferimento reale sulla persona “P”. L’operatore preme il pulsante sul telecomando e, come già specificato, l’unità di controllo 20 riceve i segnali e memorizza le due misure di distanza “d1”,”d2” e quella di inclinazione “α” associandole al primo punto di riferimento “q”. Il software passa dunque ad evidenziare un secondo punto di riferimento e così via fino a completare la sequenza di acquisizioni.
Elenco elementi
1 dispositivo di misurazione
2 base
3 montante
4 prima traversa
5 seconda traversa
6 terza traversa
7 sede
8 foro nel montante
9 fori passanti nella prima traversa
10 piedini
11 asta
12 bacchette
13 cursore
14 primo elemento
15 secondo elemento
16 piastra allungata
17 primo sensore
18 secondo sensore
19 terzo sensore
20 unità di controllo
21 elemento di blocco

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di misurazione, comprendente: una base (2) appoggiabile al suolo; un’asta (11) incernierata alla base (2) attorno ad un asse di rotazione (X-X); un primo sensore (17) configurato per misurare inclinazioni (α) dell’asta (11); un cursore (13) montato scorrevolmente sull’asta (11) e recante un puntatore (19A) orientato in una direzione parallela all’asse di rotazione (X-X); un secondo sensore (18) configurato per misurare prime distanze (d1) del puntatore (19A) da un punto di riferimento posto lungo lo sviluppo longitudinale dell’asta (11); un terzo sensore (19) montato sul cursore (13) e configurato per misurare seconde distanze (d2) parallele all’asse di rotazione (X-X); una unità di controllo (20) operativamente collegata al primo sensore (17), al secondo sensore (18) ed al terzo sensore (19) e configurata almeno per: ricevere dal primo sensore (17) primi segnali correlati alle inclinazioni (α) relative a punti di riferimento (q) posti di fronte all’asta (11); ricevere dal secondo sensore (18) secondi segnali correlati alle prime distanze (d1) relative a detti punti di riferimento (q); ricevere dal terzo sensore (19) terzi segnali relativi alle seconde distanze (d2) relative a detti punti di riferimento (q).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il terzo sensore (19) è un sensore ottico, preferibilmente è un distanziometro laser.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui il puntatore (19A) è un puntatore laser ed il terzo sensore (19) sfrutta il puntatore (19A) come sorgente.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui il puntatore (19A) è parte del terzo sensore (19).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, 3 o 4, in cui il terzo sensore (19) comprende il puntatore (19A) ed un ricevitore (19B) montato sul cursore (13) e preferibilmente affiancato al puntatore (19A).
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui il secondo sensore (18) è un sensore ottico, preferibilmente è un distanziometro laser.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui il secondo sensore (18) comprende un emettitore (18A) ed un ricevitore (18B) montati sull’asta (11) o sul cursore (13).
  8. 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui l’unità di controllo (20) comprende dispositivi per la trasmissione di dati, del tipo via cavo o wireless, configurati per trasmettere dati ad un computer.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, comprendente una unità di ricezione dati, preferibilmente una chiavetta USB, collegabile fisicamente al computer per ricevere i dati trasmessi a detto computer dall’unità di controllo (20).
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui la base (2) comprende un montante (3) e traverse (4, 5, 6) vincolabili in modo removibile al montante (3), in cui le traverse (4, 5, 6), quando sono vincolate al montante (3) sono configurate per poggiare al suolo e mantenere il montante (3) in una posizione sostanzialmente verticale; in cui il montante (3) è un tubo configurato per contenere le traverse (4, 5, 6) quando queste sono svincolate dal montante (3).
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