IT201700019474A1 - Pattino a rotelle - Google Patents

Pattino a rotelle

Info

Publication number
IT201700019474A1
IT201700019474A1 IT102017000019474A IT201700019474A IT201700019474A1 IT 201700019474 A1 IT201700019474 A1 IT 201700019474A1 IT 102017000019474 A IT102017000019474 A IT 102017000019474A IT 201700019474 A IT201700019474 A IT 201700019474A IT 201700019474 A1 IT201700019474 A1 IT 201700019474A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
planar
steering
carriages
shoe
plate
Prior art date
Application number
IT102017000019474A
Other languages
English (en)
Inventor
Nicola Scuor
Original Assignee
Nicola Scuor
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Nicola Scuor filed Critical Nicola Scuor
Priority to IT102017000019474A priority Critical patent/IT201700019474A1/it
Publication of IT201700019474A1 publication Critical patent/IT201700019474A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63CSKATES; SKIS; ROLLER SKATES; DESIGN OR LAYOUT OF COURTS, RINKS OR THE LIKE
    • A63C17/00Roller skates; Skate-boards
    • A63C17/0093Mechanisms transforming leaning into steering through an inclined geometrical axis, e.g. truck
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63CSKATES; SKIS; ROLLER SKATES; DESIGN OR LAYOUT OF COURTS, RINKS OR THE LIKE
    • A63C17/00Roller skates; Skate-boards
    • A63C17/01Skateboards
    • A63C17/011Skateboards with steering mechanisms
    • A63C17/012Skateboards with steering mechanisms with a truck, i.e. with steering mechanism comprising an inclined geometrical axis to convert lateral tilting of the board in steering of the wheel axis
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63CSKATES; SKIS; ROLLER SKATES; DESIGN OR LAYOUT OF COURTS, RINKS OR THE LIKE
    • A63C17/00Roller skates; Skate-boards
    • A63C17/02Roller skates; Skate-boards with wheels arranged in two pairs

Landscapes

  • Braking Arrangements (AREA)
  • Vehicle Body Suspensions (AREA)

Description

"PATTINO A ROTELLE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un pattino a rotelle di tipo tradizionale, anche denominato “quad”, previsto sia per uso personale, ad esempio a scopo ricreativo, sia in ambito agonistico, ad esempio a scopo sportivo e/o professionale.
STATO DELLA TECNICA
E noto che i pattini tradizionali, o “quad”, sono provvisti di quattro ruote, dette anche rotelle, disposte due a due parallele, ai vertici di un rettangolo.
A solo titolo di esempio, le figure 1 e 2 allegate alla presente descrizione rappresentano schematicamente un pattino a rotelle di tipo tradizionale 20 solitamente impiegato nello stato della tecnica.
II pattino 20 è composto principalmente da una piastra 22 di spessore rilevante, che ne costituisce la struttura portante e che è, pertanto, particolarmente massiccia.
La piastra 22 può essere realizzata in lega di alluminio, ad esempio mediante lavorazioni ad asportazione di truciolo o per stampaggio, o in materiali plastici o compositi, ad esempio mediante stampaggio a iniezione.
In particolare, le piastre 22 realizzate mediante stampaggio richiedono stampi complessi e specifici per ogni singola taglia del pattino.
Sulla piastra 22 sono normalmente fissati due carrelli 24, ciascuno comprendente una pluralità di componenti, posizionati in posizione speculare rispetto ad un piano normale all’asse maggiore della piastra 22 e passante approssimativamente per il punto medio dell’asse stesso.
I carrelli 24 consentono di trasmettere carichi meccanici, dovuti alla forza peso esercitata dall’ utilizzatore, dalla piastra 22 alle ruote, che a loro volta li scaricano al suolo.
Ciascun carrello 24 è provvisto di una struttura di supporto rotelle a forma essenzialmente di croce o di “T”, denominata crociera 26, generalmente realizzata in alluminio, comprendente un corpo tubolare 28, un’estensione 34 e un anello 52.
II corpo tubolare 28 è allineato lungo un asse e prevede al suo interno un foro passante che costituisce una sede 30 per l’inserimento di un albero 32.
L’albero 32 è un elemento a forma di asta ed è provvisto, in corrispondenza delle sue estremità, di filettature per consentire il fissaggio delle ruote.
L’estensione 34 è angolata rispetto al corpo tubolare 28 ed all’anello 52 verso il pattino 20, ed è configurata per consentire l’installazione di un puntalino 36.
Inoltre, l’estensione 34 forma generalmente un angolo β compreso tra 100° e 150° con il piano individuato dall’anello 52/η
Il puntalino 36 è provvisto di una parte sferoidale 38 e di un codolo filettato 40.
Il codolo filettato 40 del puntalino 36 è inseribile in una sede 42 ricavata alfintemo dell’estensione 34.
La lunghezza del puntalino 36 è regolabile e può essere impostata avvitandolo più o meno a fondo nella sede filettate 42. Il puntalino 36 può essere bloccato in posizione serrando un dado 44.
La parte sferoidale 38 del puntalino 36 è configurata per inserirsi in un alloggiamento 48.
L’alloggiamento 48 è realizzato in materiale polimerico, soggetto ad usura, ed è posto in una sede 50 prevista sulla piastra 22.
L’anello 52 di ciascun carrello 24 è associato ad uno sterzo 54, e quest’ultimo funge da sostegno per i componenti sopracitati.
Ciascuno sterzo 54 comprende un codolo 56, associato, mediante un collegamento filettato, in una sede 58 ricavata nella piastra 22.
Ciascuno sterzo 54 prevede due elementi elastomerici 60 posti in posizioni opposte rispetto al piano individuato dall’anello 52 della crociera 26.
Gli elementi elastomerici 60 presentano ciascuno una rondella 62 di copertura a protezione dell’elemento elastomerico 60.
Gli elementi elastomerici 60 fungono da ammortizzatori dei carichi meccanici derivanti dalle evoluzioni compiute dall’atleta, in modo da ridurre l’entità delle forze trasmesse all’utilizzatore.
L’assieme della parte sferoidale 38 del puntalino 36 e dell’ alloggiamento 48 rappresenta un giunto sferico cchhee,, ccoonnggiiuunntteamente al vincolo cedevole costituito dagli elementi elastomerici 60, permette, spostando la direzione di applicazione di una forza, ovvero la forza peso di un utilizzatore dei pattini, di ottenere una rotazione della piastra 22 attorno all’asse longitudinale dell’attrezzo ed una rotazione, in versi opposti, degli assi 32 attorno ad un asse ortogonale alla piastra 22, consentendo all’utilizzatore di sterzare. L’angolo di rotazione della piastra 22 attorno all’asse longitudinale è anche detto angolo di banking. L’angolo di rotazione di ciascun asse 32 rispetto alla rispettiva posizione di riposo è anche detto angolo di sterzata.
Nei pattini tradizionali, il legame tra angolo di banking e angolo di sterzata non è biunivoco, essendo funzione anche del grado di compressione degli elementi elastomerici 60 e, conseguentemente, delle componenti di forza verticali applicate all’attrezzo. Queste ultime possono variare in funzione delle condizioni dinamiche di utilizzo, rendendo difficoltoso il mantenimento di una traiettoria curva a raggio di curvatura costante.
Gli elementi elastomerici 60, le rondelle 62 e la crociera 26 sono mantenute in posizione nello sterzo 54 da un dado 64 e da una coniugata vite di sicurezza 66, inserita in un’apposita sede dello sterzo (non visibile nelle figure 1 e 2).
Un pattino 20 tradizionale di tipo noto può comprendere anche un freno 68, costituito da una testa 70 e da un codolo 72.
Il codolo 72 è associabile alla piastra 22 in corrispondenza di una sede 74, la quale è generalmente provvista di una vite di regolazione 76, prevista per bloccare il freno 68 in una posizione voluta.
La piastra 22 della tecnica nota comprende inoltre fori di fissaggio 78 per l’installazione del pattino 20 ad una calzatura, o stivaletto.
Il cinematismo sopra esplicitato non permette di inclinare tra loro gli assi dei due alberi 32 di un angolo superiore a 20°-25°, il che non consente di ottenere un raggio di sterzata soddisfacente.
Inoltre, l’usura deH’alloggiamento 48 del puntalino 36 e degli elementi elastomerici 60 dello sterzo 54 costringe l’utilizzatore a effettuare regolazioni periodiche sui dadi 44 e 64.
In aggiunta, la regolazione di questi componenti richiede attrezzature e competenze specifiche, per cui spesso Γ utilizzatore non è in grado di eseguirle correttamente, o non le esegue affatto, con una conseguente riduzione di prestazione e/o un rischio per l’incolumità dell’utilizzatore.
Un ulteriore inconveniente del pattino 20 della tecnica nota è che, per ottenere un raggio di sterzata congruo con le richieste degli utilizzatori, sono richieste dimensioni cospicue degli elementi elastomerici 60.
Un altro inconveniente dei pattini 20 della tecnica nota è che richiedono una piastra 22 avente uno spessore notevole, soprattutto in corrispondenza del centro della piastra 22, in modo da poter alloggiare le varie sedi 50 e 58 di ciascun carrello 24. La naturale conformazione del piede, invece, non prevede la trasmissione delle forze nella parte centrale della piastra 22, pertanto la piastra 22 per un pattino tradizionale risulta essere inutilmente pesante e costosa.
Ancora, il pattino 20 presenta un ingombro considerevole che non consente di variare agevolmente l’altezza del pattino da terra. Il pattino 20, inoltre, in virtù dello spessore e della conformazione ingombrante della piastra 22, dovuti principalmente alla necessità di alloggiare i sistemi di fissaggio e collegamento del puntalino 36 e del codolo filettato 56, risulta eccessivamente pesante e concretizza uno spreco di materiale. Un ulteriore inconveniente del pattino 20 della tecnica nota è che tutti i componenti sono dimensionati in relazione alla taglia del piede dell’utilizzatore, per cui un cambiamento della taglia del piede comporta la completa sostituzione del pattino 20.
Inoltre, la necessità di pattini 20 diversi per taglie del piede diverse richiede che un venditore mantenga in magazzino un vasto assortimento di pattini 20 diversi, il che rappresenta un costo sia in termini economici, sia in termini di spazio e tempo impiegati per lo stoccaggio.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare un pattino che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
In particolare, uno scopo del presente trovato è realizzare un pattino che sia di semplice e rapida realizzazione.
Un altro scopo del presente trovato è realizzare un pattino che sia leggero ed economico.
Un altro scopo del presente trovato è realizzare un pattino che sia durevole e resistente.
Un ulteriore scopo del presente trovato è realizzare o un pattino che permetta una semplice e rapida sostituzione e/o manutenzione di uno o più dei suoi componenti, anche per una persona non esperta.
Un ulteriore scopo del presente trovato è realizzare o un pattino che presenti un ingombro ridotto, sia in uso sia durante lo stoccaggio.
Un altro scopo del presente trovato è realizé^re o un pattino che permetta di migliorare le prestazioni di un utilizzatore.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, il Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un pattino a rotelle per un attrezzo per il pattinaggio a rotelle comprende: una piastra planare avente una prima superficie superiore planare su cui fissare una calzatura atta a ricevere un piede di un utilizzatore; e due carrelli di supporto rotelle.
In accordo con una forma di realizzazione, la piastra planare comprende, inoltre, una seconda superficie inferiore planare contrapposta alla prima superficie superiore planare, direttamente dalla quale aggettano i due carrelli di supporto rotelle, in cui i due carrelli sono inclinati in modo convergente verso il basso di un voluto angolo di inclinazione rispetto alla seconda superficie inferiore planare in modo da consentire un effetto sterzante dei due carrelli.
Secondo possibili forme realizzative, ciascun carrello comprende un corpo di sostegno collegato direttamente alla seconda superficie inferiore planare e provvisto di un perno di sterzo, ed una crociera di supporto rotelle collegata esclusivamente al corpo di sostegno e girevolmente imperniata attorno al perno a definire un gruppo di sterzo di ciascun carrello.
Secondo ulteriori possibili forme realizzative, tra il perno e la crociera sono tangenzialmente interposti mezzi elastici in modo da consentire un effetto autocentrante del gruppo di sterzo.
In accordo con ancora ulteriori possibili forme realizzative, tra il corpo di sostegno e la crociera del gruppo di sterzo sono trasversalmente interposti mezzi a basso attrito.
In accordo con ulteriori forme realizzative, i due carrelli sono tra loro collegati unicamente a mezzo della piastra.
In accordo con possibili forme realizzative, i due carrelli prevedono un primo carrello frontale in una posizione approssimativamente corrispondente alla posizione del centro metatarsale del piede dell’utilizzatore, e un secondo carrello posteriore in una posizione approssimativamente corrispondente alla posizione del calcagno del piede dell’utilizzatore.
Secondo possibili forme realizzative, tra i due carrelli non sono previsti ulteriori componenti ad eccezione della piastra planare.
Secondo ulteriori possibili forme realizzative, ciascun carrello comprende un proprio gruppo di sterzo formato dal collegamento girevole della crociera di supporto rotelle esclusivamente al perno di sterzo del corpo di sostegno.
Secondo ancora ulteriori possibili forme realizzative, il gruppo di sterzo comprende il perno di sterzo del corpo di sostegno e il corpo di sostegno presenta una superficie di battuta su cui è disposta la crociera imperniata al perno di sterzo ed una superficie di base per il collegamento alla seconda superficie inferiorél planare della piastra planare, in cui la superficie di battuta e la superficie di base sono reciprocamente inclinate a definire tra loro l’angolo di inclinazione, in modo che la crociera risulti inclinata rispetto alla seconda superficie inferiore planare della piastra planare per ottenere il voluto effetto sterzante.
Forme realizzative del presente trovato si riferiscono anche ad un attrezzo per il pattinaggio a rotelle comprendente un pattino come sopra descritto.
Forme realizzative del presente trovato si riferiscono inoltre ad un metodo di realizzazione di un pattino come sopra descritto. In una forma di realizzazione, il suddetto metodo prevede:
- la realizzazione di una piastra avente una prima superficie superiore planare su cui fissare una calzatura atta a ricevere un piede di un utilizzatore e una seconda superficie inferiore planare contrapposta a detta prima superficie superiore planare;
- il collegamento di due carrelli di supporto rotelle aggettanti direttamente dalla seconda superficie inferiore planare della piastra, un primo carrello posto in una posizione approssimativamente corrispondente alla posizione del centro dell’asse metatarsale del piede di un utilizzatore e un secondo carrello posto in una posizione sostanzialmente corrispondente alla posizione del calcagno di un utilizzatore, in cui i due carrelli sono inclinati in modo convergente verso il basso di un voluto angolo di inclinazione rispetto alla seconda superficie inferiore planare in modo da consentire un effetto sterzante dei due carrelli.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista in assonometria di un pattino appartenente allo stato della tecnica, e come tale non facente parte del trovato qui descritto;
- la fig. 2 è una vista laterale del pattino appartenente allo stato della tecnica di fig. 1 ;
- la fig. 3 è una vista laterale di un attrezzo per il pattinaggio a rotelle comprendente un pattino in accordo con il presente trovato;
- la fig. 4 è una vista in pianta dal basso di un pattino in accordo con il presente trovato;
- la fig. 5 è una vista laterale del pattino della fig. 4;
- la fig. 6 è una vista in assonometria del pattino della fig. 4;
- la fig. 7 è una vista laterale di un componente del pattino in accordo con il presente trovato in uno stato non assemblato;
- la fig. 8 è una vista in assonometria del componente di fig. 7;
- la fig. 9 è una vista in assonometria di un altro componente del pattino in accordo con il presente trovato;
- la fig. 10 è una vista in assonometria di un ulteriore componente del pattino in accordo con il presente trovato;
- la fig. 11 è una vista in pianta dall’alto di una pluralità di componenti del pattino in accordo con il presente trovato in condizione parzialmente assemblata.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Forme di realizzazione qui descritte utilizzando le figure allegate si riferiscono ad un pattino 82 per un attrezzo per il pattinaggio a rotelle.
In possibili forme realizzative, il pattino 82 comprende:
- una piastra planare 92 avente una prima superficie superiore planare 9 1 su cui ricevere e posizionare stabilmente un piede di un utilizzatore;
- due carrelli 94a, 94b di supporto rotelle.
La suddetta piastra planare 92 comprende, inoltre, una seconda superficie inferiore planare 93 contrapposta a detta prima superficie superiore planare 91, direttamente dalla quale aggettano detti due carrelli 94a, 94b di supporto rotelle. I suddetti due carrelli 94a, 94b sono inclinati in modo convergente verso il basso di un voluto angolo di inclinazione a rispetto alla suddetta seconda superficie inferiore planare 93, in modo da consentire un effetto sterzante di detti due carrelli 94a, 94b.
Vantaggiosamente, il legame tra Γ inclinazione laterale della piastra 92, o angolo di banking, e l’angolo di sterzata è determinato univocamente dall’angolo di inclinazione a, ovvero senza dipendere da altri fattori quali ad esempio il grado di compressione degli elementi elastomerici 60 come nello stato della tecnica.
Pertanto, forme di realizzazione del presente trovato permettono all’ utilizzatore di compiere facilmente traiettorie caratterizzate da raggi di curvatura costanti, indipendentemente dal carico verticale applicato alla piastra 92.
In forme di realizzazione il pattino 82, ai fini di ricevere e posizionare stabilmente il piede dell’ utilizzatore (si veda ad esempio fig. 3) è associabile ad una calzatura, o stivaletto, 84 atta a ricevere un piede di un utilizzatore per formare un attrezzo per il pattinaggio a rotelle 200.
Ad esempio, il pattino 82 può essere ad una calzatura 84 mediante apposite viti di fissaggio 86.
Secondo possibili forme realizzative, le viti di fissaggio 86 sono inseribili in appositi fori 88 (si vedano le figure 4-6).
Vantaggiosamente, le viti di fissaggio 86 possono essere coadiuvabili da relativi dadi autobloccanti 90.
In altre varianti, è possibile prevedere mezzi di fissaggio, tipo fasce, cavigliere, eventualmente anche regolabili.
I fori 88 possono essere provvisti di borchie metalliche o altri accessori, non illustrati, per evitare o quantomeno limitare il danneggiamento del pattino 82.
II pattino 82 comprende la suddetta piastra 92, sostanzialmente planare e avente uno spessore inferiore rispetto alla piastra 22 della tecnica nota (si confrontino ad esempio le figure 2 e 5), ad esempio può avere uno spessore compreso indicativamente tra 3 e 10 mm.
In particolare, lo spessore ridotto della piastra 92 permette di semplificare le operazioni di realizzazione e di alleggerire il peso complessivo del pattino.
A solo titolo esemplificativo, non limitativo, la piastra 92 può essere realizzata a partire da una lastra piana.
Secondo possibili forme realizzative, la piastra 92 in accordo con il presente trovato può essere realizzata da un materiale composito a matrice polimerica rinforzato con fibre di carbonio.
In accordo con queste possibili forme realizzative, le fibre di carbonio possono essere disposte orientate in modo voluto rispetto all’asse principale della piastra 92 per ottenere determinate proprietà meccaniche,
ad esempio per aumentare la rigidezza torsionale del pattino 82 e/o per aumentare lo smorzamento di vibrazioni.
La piastra 92 prevede quindi due superfici, di cui la suddetta prima superficie superiore planare 91 , e la suddetta seconda superfìcie inferiore planare 93, contrapposta alla prima superficie superiore planare 91 e direttamente dalla quale aggettano i summenzionati due carrelli 94a, 94b di supporto rotelle.
Secondo possibili forme realizzative, ciascun carrello 94a, 94b comprende un corpo di sostegno 98 collegato direttamente alla seconda superficie inferiore planare 93 e provvisto di un perno di sterzo 120, ed una crociera 130 di supporto rotelle, collegata esclusivamente al corpo di sostegno 98 e girevolmente imperniata attorno al perno 120 a definire un gruppo di sterzo 96 di ciascun carrello 94a, 94b.
Il perno di sterzo 120 definisce un asse di rotazione attorno al quale può ruotare la crociera 130.
Secondo possibili forme realizzative, tra il perno 120 e la crociera 130 sono tangenzialmente interposti mezzi elastici 146 in modo da consentire un effetto autocentrante del gruppo di sterno 96.
Secondo possibili forme realizzative, tra il corpo di sostegno 98 e la crociera 130 del gruppo di sterzo 96 sono trasversalmente interposti mezzi a basso attrito 122.
Secondo possibili forme realizzative, detti due carrelli 94a, 94b sono tra loro collegati unicamente a mezzo della piastra 92.
Secondo possibili forme realizzative, il pattino 82 può comprendere un primo carrello, o carrello anteriore 94a, posto sulla piastra 92 in una posizione approssimativamente corrispondente alla posizione del centro metatarsale del piede di un utilizzatore, e un secondo carrello, o carrello posteriore 94b, posto sulla piastra 92 in una posizione approssimativamente corrispondente alla posizione del calcagno del piede di un utilizzatore.
Secondo possibili forme realizzative, tra i due carrelli 94a, 94b non sono previsti ulteriori componenti ad eccezione della piastra planare 92. Secondo possibili forme realizzative, ciascun carrello 94a, 94b comprende un proprio gruppo di sterzo 96 formato dal collegamento girevole della crociera 130 di supporto rotelle esclusivamente al perno di sterzo 120 del corpo di sostegno 98.
Nelle figure 7-11 allegate viene descritto un singolo carrello 94, nella fattispecie il carrello posteriore 94b, ma le stesse considerazioni varranno anche per il carrello anteriore 94a, con le dovute correzioni del caso. II gruppo di sterzo 96 comprende un corpo di sostegno 98, preferibilmente realizzato in materiale metallico. A solo titolo esemplificativo, non limitativo, il corpo di sostegno 98 può essere realizzato in alluminio o sue leghe, ad esempio Ergal o Anticorodal, magnesio o sue leghe, ad esempio AZ80 o ZK60, titanio o sue leghe, ad esempio TÌ6A14V, mediante stampaggio e/o lavorazioni per asportazione di truciolo.
Il corpo di sostegno 98 è configurato per permettere l’inserimento di una o più spine di centraggio 100 (si veda fig. 5) in apposite sedi 102 previsti all’ interno del corpo di sostegno 98.
Le spine di centraggio 100 sono
installazione del corpo di sostegno 98 del gruppo di sterzo 96 nella piastra 92, mediante il loro ulteriore inserimento in apposite sedi 104 previste sulla seconda superficie della piastra 92 (si veda fig. 5).
II corpo di sostegno 98 del gruppo di sterzo 96 comprende inoltre flange laterali 106, aventi una superficie di base 107 per il collegamento alla seconda superfìcie inferiore planare 93 dalla piastra 92.
Le flange laterali 106 sono provviste di fori passanti 108 atti all’ inserimento di viti di fissaggio 110 e di relativi dadi autobloccanti 112 per permettere il fissaggio del gruppo di sterzo 96 alla seconda superficie inferiore planare 93 della piastra 92 in seguito al corretto inserimento delle spine di centraggio 100.
Le viti di fissaggio 110 sono inseribili anche in corrispondenti fori passanti 1 14 previsti nella piastra 92.
Anche i fori passanti 108 e 114 possono essere provvisti di borchie metalliche o altri accessori, non illustrati, per evitare o quantomeno ridurre un eventuale danneggiamento del pattino 82.
Le viti di fissaggio 110 sono atte a permettere il fissaggio del corpo di sostegno 98 e quindi dei carrelli 94 alla seconda superficie inferiore planare 93 della piastra 92 anche nell’eventualità in cui lo stivaletto 84 sia già associato alla prima superficie superiore planare 91 della piastra 92.
fi corpo di sostegno 98 comprende una prima porzione 116 che presenta una superfìcie di battuta 118, dalla quale sporge il perno di sterzo 120.
Secondo possibili forme realizzative, sulla superficie di battuta 118 è disposta la crociera 130 imperniata al perno di sterno 120, e la superficie di battuta 1 18 e la superficie di base 107 sono reciprocamente inclinate a definire tra loro l’angolo di inclinazione a, in modo che la crociera 130 risulti inclinata rispetto alla seconda superficie inferiore planare 93 della piastra 92 per ottenere il voluto effetto sterzante.
Secondo possibili forme realizzative, l’angolo a può essere compreso esemplativamente tra 10° e 40°, preferibilmente tra 15° e 35°.
Secondo possibili forme realizzative, l’angolo di inclinazione della superficie di battuta 118 del carrello anteriore 94a può essere diverso dall’angolo a di inclinazione della superficie di battuta 118 del carrello posteriore 94b.
Si noti inoltre che la crociera 130 non presenta un puntalino 36.
La crociera 130 del pattino 82 in accordo con il presente trovato, pertanto, è collegata unicamente al gruppo di sterzo 96, per cui l’asse di rotazione non è influenzato dal puntalino e un utilizzatore può esercitare un controllo più accurato del pattino 82.
Il gruppo di sterzo 96 comprende anche mezzi a basso attrito 122 trasversalmente interposti tra la crociera 130 e il corpo di sostegno 98 del gruppo di sterzo 96, atto ad agevolare la rotazione della crociera 130 attorno all’asse di rotazione definito dal perno di sterzo 120.
I mezzi a basso attrito 122 comprendono un foro 124 avente una forma coniugata alla forma del perno di sterzo 120.
Secondo possibili forme realizzative, i mezzi a basso attrito 122 possono essere realizzati in un materiale polimerico avente un coefficiente di attrito ridotto, a solo titolo esem] non limitativo, polietilene a peso molecolare ultra-elevato (UHMWPE, Ultra High Molecular Weight PoliEthylené).
Secondo possibili forme realizzative, illustrate esemplificativamente in fig. 9, i mezzi a basso attrito 122 possono comprendere inoltre una spina di riferimento 126, configurata per inserirsi in una corrispondente sede 128 prevista sulla superficie di battuta 118 (si veda fig. 8).
La spina di riferimento 126 è atta a fissare i mezzi a basso attrito 122 sulla superfìcie di battuta 118 in modo da semplificare e velocizzare le operazioni di installazione e di manutenzione del gruppo di sterzo 96.
Secondo possibili forme realizzative, la spina di riferimento 126 è realizzata in materiale polimerico.
La crociera 130 del pattino 82 in accordo con il presente trovato può essere realizzata in materiale metallico, ad esempio in alluminio, magnesio, titanio o loro leghe.
La crociera 130 comprende un segmento lineare 132 che presenta al suo interno un foro passante 134, atto a permettere l’installazione di un albero 136.
L’albero 136 è un elemento a forma di asta che presente filettature in corrispondenza delle sue estremità in modo da consentire l’associazione di ruote 138, e il fissaggio di appositi dadi 140 (si veda fig. 3).
La configurazione dell’albero 136 segue gli standard di settore in modo da poter essere utilizzato con qualsiasi ruota o cuscinetto a sfera disponibile.
La crociera 130 presenta inoltre un elemento anulare 142 provvisto al suo interno di un foro passante 144, nella fattispecie un foro quadro.
Il foro 144 è atto a permettere alla crociera 130 di essere associata girevolmente al perno di sterzo 120.
In particolare, il foro 144 permette di associare, al suo interno e attorno al perno di sterzo 120, mezzi elastici 146.
Si noti che, dato l’angolo a di inclinazione della superficie di battuta 118, la crociera 130 si trova inclinata rispetto al piano definito dalla piastra 92, pertanto una parte dei carichi verticali può essere scaricata direttamente sui mezzi elastici 146, i quali fungono quindi da ammortizzatori sul gruppo di sterzo 96.
Secondo forme realizzative, i mezzi elastici 146 possono essere quattro e avere forma cilindrica, come illustrato, a solo titolo esemplificativo e non limitativo, nella figura 11 allegata.
I mezzi elastici 146 possono essere coperti da un elemento di copertura 148, in modo che non siano visibili esternamente.
Secondo possibili forme realizzative, i mezzi elastici 146 e l’elemento di copertura 148 possono essere realizzati in un pezzo unico, ad esempio per stampaggio.
Il gruppo di sterzo 96 comprende inoltre un piattello 150 atto a premere sull’elemento di copertura 148 e/o sui mezzi elastici 146.
La particolare disposizione degli elementi elastomerici 146 all’ interno del foro 144 e la protezione del piattello 150 permettono di celare i mezzi elastici 146 e l’eventuale elemento di copertura 148 alla vista, in modo da proteggerli dagli agenti esterni come, ad esempio, i raggi ultravioletti. Questo consente di ridurre l’usura dei mezzi elastici 146 e di aumentare ulteriormente il loro tempo di vita.
Il piattello 150, l’elemento di copertura 148, la crociera 130 e l’elemento reggispinta 122 sono fissati al perno 120 da un dado 152 e da una vite di regolazione e fissaggio 154. La vite di regolazione e fissaggio 154 è atta ad inserirsi in una sede 156 prevista all’interno del perno di sterzo 120.
Il dado 152 è configurato in modo da permette ad un utilizzatore di semplificare le operazioni di regolazione di ciascun carrello 94.
In accordo con un aspetto del presente trovato, l’insieme comprendente crociera 130, perno 120 e mezzi elastici 146 funge da molla di torsione del pattino 82, atta a rendere il sistema di sterzo autocentrante.
La rigidità di tale molla di torsione può essere variata a seconda della tipologia di mezzo elastico 146 scelto o agendo sul dado 152 per porre i mezzi elastici 146 in uno stato di precompressione assiale.
In questo modo, il dado 152 è configurato per permettere la regolazione della rigidezza del gruppo di sterzo 96 in modo simile a quanto accade nei pattini della tecnica nota.
In aggiunta, la combinazione del cinematismo basato sull’angolo di inclinazione a della superficie di battuta 1 18 e della molla di torsione fa sì che il comportamento del pattino 82 sia sostanzialmente equivalente a quello di un pattino tradizionale, sia dal punto di vista degli stimoli imposti, sia dal punto di vista della risposta ricevuta, quantomeno in termini di angolo di sterzata.
I mezzi elastici 146 in accordo con il presente trovato hanno pertanto il vantaggio di svolgere una doppia funzione, sia di molla di torsione, sia di ammortizzatori.
Vantaggiosamente, inoltre, il pattino 82 in accordo con il presente trovato è modulare, ovvero può essere utilizzata con piastre 92 di taglie diverse. Ciò significa che un utilizzatore potrà cambiare taglia del pattino 82 utilizzando i medesimi carrelli 94 e sostituendo la sola piastra 92, riducendo in questo modo le spese.
Similmente, inoltre, i venditori possono fornire una pluralità di pattini 82 di taglie diverse tenendo in magazzino solo una pluralità di piastre 92 di taglie diverse, invece dei più voluminosi e pesanti pattini 20 impiegati nello stato della tecnica, risparmiando in questo modo tempi, spazi e costi di immagazzinamento.
E possibile variare l’altezza da terra dei pattini 82 in accordo con il presente trovato sostituendo semplicemente i carrelli 94 con carrelli aventi un’altezza differente, senza che sia necessario sostituire la piastra 92.
Secondo possibili forme realizzative, il corpo di sostegno 98 del carrello 94 può comprendere anche una porzione anteriore 158 atta ad ospitare un freno 68 simile a quanto previsto nello stato della tecnica.
È chiaro che al pattino e al relativo metodo di realizzazione fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o di fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di pattino e relativo metodo di realizzazione, aventi 1<" '>’ espresse rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pattino a rotelle per un attrezzo per il pattinaggio a rotelle, comprendente: - una piastra planare (92) avente una prima superficie superiore planare (91) atta a ricevere e posizionare stabilmente un piede di un utilizzatore; - due carrelli (94a, 94b) di supporto rotelle, caratterizzato dal fatto che detta piastra planare (92) comprende, inoltre, una seconda superficie inferiore planare (93) contrapposta a detta prima superficie superiore planare (91), direttamente dalla quale aggettano detti due carrelli (94a, 94b) di supporto rotelle, essendo detti due carrelli (94a, 94b) inclinati in modo convergente verso il basso di un voluto angolo di inclinazione (a) rispetto a detta seconda superficie inferiore planare (93) in modo da consentire un effetto sterzante di detti due carrelli (94a, 94b).
  2. 2. Pattino come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti due carrelli (94a, 94b) comprende un corpo di sostegno (98) collegato direttamente a detta seconda superficie inferiore planare (93) e provvisto di un perno di sterzo (120) ed una crociera (130) di supporto rotelle collegata esclusivamente a detto corpo di sostegno (98) e girevolmente imperniata attorno a detto perno (120) a definire un gruppo di sterzo (96) di ciascuno di detti due carrelli (94a, 94b).
  3. 3. Pattino come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che mezzi elastici (146) sono tangenzialmente interposti tra detto perno (120) e detta crociera (130) in modo da consentire un effetto autocentrante di detto gruppo di sterzo (96).
  4. 4. Pattino come nella rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che mezzi a basso attrito (122) sono trasversalmente interposti tra detto corpo di sostegno (98) e detta crociera (130) del gruppo di sterzo (96).
  5. 5. Pattino come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti due carrelli (94a, 94b) sono tra loro collegati unicamente a mezzo di detta piastra planare (92).
  6. 6. Pattino come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti due carrelli (94a, 94b) prevedono un primo carrello frontale (94a) in una posizione approssimativamente corrispondente alla posizione del centro metatarsale del piede dell’utilizzatore, e un secondo carrello posteriore (94b) in una posizione approssimativamente corrispondente alla posizione del calcagno del piede dell’ utilizzatore.
  7. 7. Pattino come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra detti due carrelli (94a, 94b) non sono previsti ulteriori componenti ad eccezione di detta piastra planare (92).
  8. 8. Pattino come nella rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti carrelli (94a, 94b) comprende un proprio gruppo di sterzo (96) formato dal collegamento girevole della crociera (130) di supporto rotelle esclusivamente al perno di sterzo (120) di detto corpo di sostegno (98).
  9. 9. Pattino come nella rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di sterzo (96) comprende detto perno di sterzo (120) di detto corpo di sostegno (98), e dal fatto che detto corpo di sostegno (98) presenta una superficie di battuta (118) su cui èè//dqiissppoossttaa ddeettttaa crociera (130) imperniata a detto perno di sterzo (120) ed una superficie di base (107) per il collegamento a detta seconda superficie inferiore planare (93) di detta piastra planare (92), in cui detta superficie di battuta (118) e detta superficie di base (107) sono reciprocamente inclinate a definire tra loro detto angolo di inclinazione (a), in modo che detta crociera (130) risulti inclinata rispetto a detta seconda superficie inferiore planare (93) di detta piastra planare (92) per ottenere il voluto effetto sterzante.
  10. 10. Attrezzo per il pattinaggio a rotelle, comprendente un pattino a rotelle come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9.
  11. 11. Metodo di realizzazione di un pattino (82) come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dai fatto che prevede: - la realizzazione di una piastra (92) avente una prima superficie superiore planare (91) atta a ricevere e posizionare stabilmente un piede di un utilizzatore e una seconda superficie inferiore planare (93) contrapposta a detta prima superfìcie superiore planare (91); - l’installazione di due carrelli (94a, 94b) di supporto rotelle aggettanti direttamente dalla seconda superficie inferiore planare (93) di detta piastra (92), un primo carrello (94a) posto in una posizione approssimativamente corrispondente alla posizione del centro dell’asse metatarsale del piede di un utilizzatore e un secondo carrello (94b) posto in una posizione sostanzialmente corrispondente alla posizione del calcagno di un utilizzatore, essendo detti due carrelli (94a, 94b) inclinati in modo convergente verso il basso di un voluto angolo di inclinazione (a) rispetto a detta seconda superficie inferiore planare (93) in modo da consentire un effetto sterzante di detti due carrelli (94a, 94b).
IT102017000019474A 2017-02-21 2017-02-21 Pattino a rotelle IT201700019474A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102017000019474A IT201700019474A1 (it) 2017-02-21 2017-02-21 Pattino a rotelle

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102017000019474A IT201700019474A1 (it) 2017-02-21 2017-02-21 Pattino a rotelle

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201700019474A1 true IT201700019474A1 (it) 2018-08-21

Family

ID=59297323

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102017000019474A IT201700019474A1 (it) 2017-02-21 2017-02-21 Pattino a rotelle

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201700019474A1 (it)

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20020011713A1 (en) * 2000-01-03 2002-01-31 Kirkland Eric W. Adjustable truck assembly for skateboards with retainer
US20050012290A1 (en) * 2003-07-15 2005-01-20 Mcclain Nathan Myles Skateboard suspension system
US20100327547A1 (en) * 2009-06-25 2010-12-30 Wilson Stephen S Truck Assembly
US20140138924A1 (en) * 2011-03-31 2014-05-22 Riedell Shoes, Inc. Truck assembly

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20020011713A1 (en) * 2000-01-03 2002-01-31 Kirkland Eric W. Adjustable truck assembly for skateboards with retainer
US20050012290A1 (en) * 2003-07-15 2005-01-20 Mcclain Nathan Myles Skateboard suspension system
US20100327547A1 (en) * 2009-06-25 2010-12-30 Wilson Stephen S Truck Assembly
US20140138924A1 (en) * 2011-03-31 2014-05-22 Riedell Shoes, Inc. Truck assembly

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US8465027B2 (en) Roller skate steering and suspension mechanism
US20190091528A1 (en) Golf club head with repositionable weight
JP6440726B2 (ja) 板ばね装置
US4184693A (en) Truck for a skateboard
US10610764B2 (en) Skateboard truck assembly and wheel control structures
CN106458284A (zh) 自动式自行车踏板
WO2012165975A1 (en) A truck for a rideable board
AU2010238893B2 (en) Shoe, particularly sports shoe
IT201700019474A1 (it) Pattino a rotelle
US20100100197A1 (en) Trouble-free safety prosthesis joint
ITUA20163878A1 (it) Staffa per discipline equestri perfezionata
US20020135157A1 (en) Device for raising a ski binding
US6290242B1 (en) Double-action inline skate with wheel surface shaped for maneuverability
BR102015013299A2 (pt) união roscada do braço de direção de um braço de direção de um trem de rodagem de um veículo automotor, conexão de um eixo de arrasto e veículo comercial
US8371649B2 (en) Bicycle saddle structure and method of assembly thereof
US20210121738A1 (en) Multiple Degree of Freedom Balance Board System
IT9082587A1 (it) Dispositivo di regolazione della flessibilita&#39; particolarmente per scarponi da sci
US2502153A (en) Roller skate
US20210107784A1 (en) Ergonomic Horse Riding Stirrup
IT201900012213A1 (it) Gruppo sterzo per pattino a rotelle
IT201900002406U1 (it) Gruppo sterzo per pattino a rotelle
WO2008125716A1 (es) Trotín para calzado
US992443A (en) Combined roller and ice skate.
US648345A (en) Artificial leg.
WO2000009046A1 (en) Prosthetic ankle element and prosthesis