IT201700017873A1 - Unità e metodo per disporre oggetti entro scatole. - Google Patents

Description

UNITÀ E METODO PER DISPORRE OGGETTI ENTRO SCATOLE

La presente invenzione riguarda una unità ed un metodo per inscatolare (ovvero disporre entro scatole) oggetti, in particolare prodotti alimentari confezionati, quali capsule monouso (contenenti prodotti da infusione e/o estrazione quali ad esempio caffè, tè, ecc., oppure prodotti solubili, oppure prodotti alimentari in genere, quali marmellate, creme) o confezioni monouso di formaggio fuso, ecc.).

Si osservi che con l’espressione “prodotti alimentari confezionati” è da intendersi nella presente descrizione, qui e nel seguito, prodotti destinati al consumo alimentare disposti all’interno di opportune confezioni (cosiddetto packaging primario), di varia natura e tipologia.

Ad esempio, nel caso di prodotti del tipo formaggio confezionato, la confezione è costituita da una porzione di foglio (compatibile con prodotti alimentari) avvolgente e racchiudente il prodotto alimentare.

Invece, per prodotti del tipo caffè confezionato, la confezione è costituita da un involucro racchiudente al suo interno la polvere di caffè (cosiddetta capsula).

Le capsule monouso note contenenti prodotti da infusione e/o estrazione, utilizzate in macchine di produzione di bevande.

Nel settore in questione, ovvero quello della produzione di capsule, sono note macchine cosiddette “astucciatrici” di tipo orizzontale.

Una macchina astucciatrice di tipo orizzontale comprende tipicamente un nastro di convogliamento di astucci su un piano orizzontale, già messi a volume e preincollati, ed un dispositivo di carico di capsule disposto a fianco del nastro di convogliamento. Dispositivi spintori opportunamente sincronizzati e fasati con il nastro di convogliamento di astucci spingono le capsule all’interno degli astucci lungo una direzione parallela alla direzione longitudinale dell’astuccio. Tali macchine astucciatrici di tipo orizzontale risultano generalmente molto lunghe ed ingombranti.

Sono anche note macchine astucciatrici di tipo verticale, comprendenti un dispositivo di movimentazione che movimenta le scatole già messe a volume e preincollate disposte in verticale, ed un dispositivo di inserimento in verticale. Tali macchine di tipo verticale non sono generalmente utilizzate per inserire le capsule all’interno delle scatole, in quanto risulta difficile gestire pile di capsule, o oggetti in generale, disposte in verticale.

Una esigenza particolarmente sentita ad oggi è quella di disporre di una macchina astucciatrice che sia in grado di operare l’inserimento contemporaneo di una pluralità di oggetti, per esempio prodotti alimentari confezionati, in modo particolarmente semplice e veloce e che sia in grado altresì di operare con scatole ricavate e formate a partire da sbozzati piani, che sono più economici rispetto a sbozzati preincollati.

In particolare, una esigenza particolarmente sentita è quella di disporre di una macchina astucciatrice che sia in grado di operare l’inserimento contemporaneo di una pluralità di oggetti provenienti da differenti linee di alimentazione, che abbia ingombri particolarmente ridotti. Scopo della presente invenzione è pertanto quello di rendere disponibile una unità ed un metodo di inscatolamento che siano in grado di operare l’inserimento di prodotti del tipo capsula monodose all’interno di scatole in modo particolarmente semplice e veloce.

Ulteriore scopo della presente invenzione è pertanto quello di rendere disponibile una unità ed un metodo di inscatolamento che sia in grado di operare l’inserimento contemporaneo di una pluralità di oggetti provenienti da differenti linee di alimentazione avendo al contempo ingombri particolarmente ridotti.

Ancora un altro scopo della presente invenzione è pertanto quello di rendere disponibile una unità ed un metodo di inscatolamento che siano in grado di operare l’inserimento di oggetti, preferibilmente prodotti alimentari confezionati (ancora più preferibilmente del tipo capsula monodose) all’interno di scatole ricavate a partire da sbozzati spiani.

Ancora un altro scopo della presente invenzione è pertanto quello di rendere disponibile una unità di inscatolamento che possa costituire una valida ed efficace alternativa alle macchine astucciatrici di tipo esistente.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di rendere disponibile una unità di inscatolamento di ridotto ingombro.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

- le figure da 1 a 2 illustrano rispettive viste schematiche, in pianta ed in alzata laterale, di una unità di inscatolamento di capsule monouso secondo l’invenzione in differenti configurazioni operative secondo una prima forma di realizzazione;

- le figure da 3 a 4 illustrano rispettive viste frontali schematiche di un particolare di una unità di inscatolamento di capsule monouso secondo l’invenzione in differenti configurazioni operative;

- le figure da 5 a 6 illustrano viste schematiche rispettivamente di un particolare dell’ unità di inscatolamento di cui alle precedenti figure e di uno sbozzato SB ;

- le figure da 7, 8 e 9 illustrano viste schematiche di un particolare dell’unità di inscatolamento di cui alle figure 1, 2 e 3, rispettivamente la figura 7 è parzialmente sezionata; - le figure da 10 a 16 illustrano viste schematiche rispettivamente di uno sbozzato SB, impiegato nell’unità oggetto dell’invenzione, in differenti fasi operative.

- le figure da 17 a 19 illustrano rispettive viste frontali schematiche, parzialmente in sezione secondo un piano verticale, di una unità di inscatolamento di capsule monouso secondo l’invenzione in differenti configurazioni operative ed in accordo con una seconda forma di realizzazione;

- le figure da 20 a 24 illustrano rispettive fasi operative di un particolare della unità di inscatolamento di cui alle precedenti figure da 17 a 19.

Conformemente ai disegni allegati, è stata indicata con 1 un’unità di inscatolamento di oggetti, preferibilmente una pluralità di prodotti PR alimentari confezionati e ancora più preferibilmente capsule monouso (contenenti preferibilmente prodotti da infusione o estrazione quali ad esempio caffè, tè, tisane, etc., oppure prodotti alimentari solubili, oppure prodotti alimentari quali creme, marmellate, ecc.), cioè una unità per inserire uno o più oggetti all’interno di una scatola S formata a partire da uno sbozzato SB piano (vantaggiosamente in materiale cartaceo). Nel seguito della descrizione si farà riferimento a capsule monouso, ma resta inteso che l’invenzione non è limitata a tali capsule, ma trova vantaggiosa applicazione per qualunque altro oggetto atto ad essere confezionato in scatole, quali ad esempio prodotti alimentari confezionati, per esempio confezionati in un packaging primario, quali confezioni singole di formaggio fuso, prodotti dolciari ed alimentari in genere, ecc.

Tale unità 1 è atta a mettere a volume (ovvero formare) uno sbozzato SB, per definire una scatola S, ad inserire prodotti del tipo capsule monouso all’interno di detto sbozzato SB, ed a chiudere detto sbozzato SB.

Lo sbozzato SB (fig. 10) comprende una parete di base o inferiore SB1, pareti laterali (SB2, SB3, SB6, SB7, SB8, SB9, SB10, SB11, SB12, SB13), ed almeno una parete superiore ovvero parete di chiusura (SB4,SB5).

Le pareti laterali (SB2, SB3, SB6, SB7, SB8, SB9, SB10, SB11, SB12, SB13), in combinazione con la parete di base SB1, definiscono un vano di contenimento di capsule.

Secondo l’invenzione, l’unità 1 di inscatolamento di capsule monouso comprende un primo organo 2 di trasporto rotante (nel seguito indicato anche solo come “primo organo” o “primo organo ruotante”), ruotante attorno ad un primo asse X1 di rotazione (fig. 2).

L'organo rotante 2 comprende almeno una prima sede S1 di ricezione di uno sbozzato SB ed è atto a portare in rotazione la citata almeno una prima sede S1 di ricezione in una pluralità di posizioni angolari di rotazione.

Il primo organo rotante 2 comprende un corpo (o albero) rotante di supporto 18.

Il primo organo rotante 2 è azionato in rotazione preferibilmente mediante un attuatore; ancora più preferibilmente mediante una motorizzazione.

Più preferibilmente, come illustrato, il primo organo rotante 2 comprendente una pluralità di prime sedi S1 di ricezione, disposte in posizioni angolari differenti (sfalsate) del primo organo rotante 2, con ciascuna di dette prime sedi S1 di ricezione atta a ricevere, nell’uso, uno sbozzato SB.

Secondo un altro aspetto, ciascuna prima sede S1 di ricezione è definita da una pluralità di sporgenze 5 (radiali), disposte sostanzialmente allineate lungo una direzione parallela al primo asse X1, le quali definiscono fra loro rispettive cavità 6.

Si osservi che, preferibilmente, la pluralità di sporgenze 5 (radiali), disposte sostanzialmente allineate lungo una direzione parallela al primo asse X1 è sostenuta da uno o più bracci sporgenti radialmente rispetto al corpo rotante di supporto 18.

Secondo l’invenzione, l’unità 1 comprende una prima stazione ST1 di trasferimento di uno sbozzato SB da un magazzino 4 di alimentazione sbozzati SB a detta sede S1 di ricezione, operativamente attiva in corrispondenza di una prima prestabilita posizione angolare PA1 di rotazione di detta prima sede S1.

Con l’espressione “operativamente attiva in corrispondenza di una prima prestabilita posizione angolare PA1 di rotazione di detta prima sede S1” si intende che la prima stazione ST1 di trasferimento è disposta in una prestabilita posizione spaziale (fissa), e risulta essere operativa nei confronti di una prima sede S1 quando la prima sede S1, in virtù della rotazione del primo organo rotante 2, viene a trovarsi in una prima prestabilita posizione angolare PA1 di rotazione (corrispondente ad una prestabilita posizione spaziale).

Il magazzino 4 di alimentazione è atto a contenere una pluralità di sbozzati SB (anche detti “fustelle”) in configurazione piana, aperta e non pre-incollata.

La figura 10 illustra uno sbozzato SB in configurazione piana, aperta e non preincollata.

Nel seguito verrà descritto lo sbozzato SB, senza che ciò sia limitativo per la portata dell’invenzione.

Lo sbozzato SB presenta una faccia inferiore SB1 o faccia di base, una prima faccia laterale SB2, una seconda faccia laterale SB3.

Inoltre, lo sbozzato SB presenta una prima faccia superiore SB4 ed una seconda faccia superiore SB5.

Lo sbozzato SB presenta inoltre una terza faccia laterale (o prima laterale superiore) SB12 ed una quarta faccia laterale (o seconda laterale superiore) SB13, le quali sono collegate rispettivamente ad estremità opposte della seconda faccia superiore SB5.

Lo sbozzato SB comprende una quinta faccia laterale SB8 ed una sesta faccia laterale SB9, le quali sono collegate rispettivamente ad estremità opposte della faccia inferiore SB1.

Lo sbozzato SB comprende una settima faccia laterale SB10 ed una ottava faccia laterale SB11, le quali sono collegate rispettivamente ad estremità opposte della prima faccia laterale SB2. Lo sbozzato SB comprende una nona faccia laterale SB6 ed una decima faccia laterale SB7, le quali sono collegate rispettivamente ad estremità opposte della seconda faccia laterale SB3. Lo sbozzato SB presenta, nella sua configurazione planare, due rispettive superfici opposte (le quali sono definite dalle facce menzionate in precedenza): una superficie cosiddetta “esterna”, che nell’uso finale (a scatola chiusa) si presenta almeno in parte affacciata verso l’esterno ovvero verso l’utente, ed una superficie interna, che nell’uso finale si presenta affacciata verso l’interno.

Si osservi che, all’interno del magazzino 4 di alimentazione, gli sbozzati SB sono disposti in configurazione piana sostanzialmente allineati fra loro in contatto.

Si osservi che, preferibilmente, le superficie cosiddette “interne” sono disposte rivolte verso il primo organo rotante 2 ovvero verso le prime sedi S1 quando esse sono disposte in corrispondenza della stazione ST1 di trasferimento.

Secondo l’invenzione, l’unità 1 comprende una stazione ST2 di piegatura, a volume, di detto sbozzato SB disposto su detta prima sede S1 di ricezione, operativamente attiva in una seconda prestabilita posizione angolare PA2 di rotazione di detta prima sede S1.

La stazione ST2 di piegatura è atta a mettere, almeno parzialmente, a volume lo sbozzato SB. Si osservi che la seconda prestabilita posizione angolare PA2 di rotazione è preferibilmente successiva alla prima posizione angolare PA1.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’unità 1 comprende altresì un secondo organo 3 di trasporto (nel seguito indicato anche solo come “secondo organo 3”) comprendente almeno una seconda sede S2 di ricezione di detto sbozzato SB piegato a volume ed un elemento 50 di trasporto, a cui è fissata detta almeno una seconda sede S2 di ricezione, sviluppantesi per definire un percorso di movimentazione della seconda sede S2 di ricezione ad anello chiuso, con detto percorso di movimentazione avente almeno una prima porzione 51 rettilinea.

Più precisamente il percorso di movimentazione comprende, oltre alla prima porzione 51 rettilinea, una prima porzione curvilinea 52, una seconda porzione rettilinea 53 ed una seconda porzione curvilinea 54.

Si osservi che la prima porzione curvilinea 52 e la seconda porzione curvilinea 54 collegano, ad opposte estremità, la prima e la seconda porzione rettilinea (51, 53).

Il percorso di movimentazione è un percorso di movimentazione ad anello chiuso.

Si osservi che l’elemento di trasporto comprende, preferibilmente, una coppia di ruote (55,56) su cui risultano avvolte una o più cinghie 57 (o catene).Almeno una di dette ruote (55,56) è azionata da un attuatore, per consentire la movimentazione lungo il percorso di movimentazione della una o più cinghie 57 (o catene).

Preferibilmente, il secondo organo 3 comprende una pluralità di seconde sedi S2 di ricezione, disposte in posizioni angolari differenti, con ciascuna di dette seconde sedi S2 atta a ricevere, nell’uso, uno sbozzato SB.Si osservi che le seconde sedi S2 sono solidalmente associate a detta una o più cinghie 57 (o catene) dell’elemento 50 di trasporto.

In alterativa è possibile prevedere un elemento di trasporto realizzato con carrelli motorizzati indipendenti.

Preferibilmente, ciascuna seconda sede S2 risulta definita dalla combinazione di una prima serie di sporgenze 23 (fra loro allineate lungo una direzione parallela al primo asse X1) e da una seconda serie di sporgenze 24 (fra loro allineate lungo la direzione parallela al primo asse X1), e disposte rispetto alla sporgenze della prima serie in posizioni differenti ed adiacenti.

In altre parole, la seconda sede S2 è definita da pareti laterali della prima serie e seconda serie di sporgenze radiali (23,24) - fra loro contraffacciate - e da una parete di fondo 25 (sviluppantesi sostanzialmente lungo una direzione parallela al primoasse X1).

Si osservi che dette pareti laterali della prima serie e seconda serie di sporgenze radiali (23,24) e la parete di fondo 25 sono, preferibilmente, provviste di ventose 27, attivabili per trattenere lo sbozzato SB all’interno della seconda sede S2 stessa.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’unità 1 comprende una seconda stazione ST3 di trasferimento dello sbozzato SB piegato a volume dalla prima sede S1 di ricezione alla seconda sede S2 di ricezione, operativamente attiva in una terza prestabilita posizione angolare PA3 di rotazione di detta prima sede S1 di ricezione e in una prima prestabilita posizione PA4 lungo il percorso di movimentazione di detta seconda sede S2 di ricezione.

Con riferimento alla seconda stazione ST3 di trasferimento dello sbozzato SB, è da rilevarsi che - quando lo sbozzato è disposto sulla prima sede S1 - la parte, ovvero superficie, interna (con riferimento all’uso finale) dello sbozzato SB è in contatto con le pareti della prima sede S1 e la parte, ovvero superficie, esterna (con riferimento all’uso finale) dello sbozzato SB è affacciata verso la periferia radiale esterna dell’organo 2 rotante.

Una porzione della parte, ovvero superficie, esterna dello sbozzato SB è, invece, in contatto con le pareti che definiscono la seconda sede S2.

Secondo un altro aspetto, l’unità 1 comprende una stazione ST10 di apertura dei lembi superiori della scatola (pareti SB4, SB5 dello sbozzato) operativamente attiva in corrispondenza di una posizione del percorso di movimentazione della seconda sede S2 (a valle della posizione in cui lo sbozzato è stato trasferito dalla prima sede S1 alla seconda sede S2).

Si osservi che tale stazione ST10 di apertura dei lembi superiori della scatola comprende almeno un elemento 57 mobile fra una posizione di riscontro ed una posizione di non interferenza con i lembi superiori della scatola (pareti SB4, SB5 dello sbozzato).

Si osservi che tale almeno un elemento 57 mobile contatta i lembi superiori della scatola (pareti SB4, SB5 dello sbozzato) e li spinge verso l’esterno verso una posizione di apertura del vano interno della scatola stessa.

Preferibilmente, tale stazione ST10 di apertura dei lembi superiori della scatola comprende una coppia di elementi mobili 57A, 57B, ciascuno operativamente attivo su una parete superiore (SB4, SB5 dello sbozzato) dello sbozzato.

In particolare, la stazione ST10 di apertura dei lembi superiori della scatola comprende un primo elemento mobile 57A operativamente attivo sulla parete superiore SB4 ed un secondo elemento mobile 57B operativamente attivo sulla parete superiore SB5.

Secondo ancora un altro aspetto dell’invenzione, l’unità 1 comprende una stazione ST4 di inserimento di capsule monouso all’interno di detto sbozzato SB piegato a volume disposto sulla seconda sede S2 di ricezione, operativamente attiva in una seconda prestabilita posizione PA5 di detta seconda sede S2 di ricezione.

La stazione ST4 comprende, preferibilmente, almeno un dispositivo 28 di inserimento capsule all’interno dello sbozzato SB messo a volume e contenuto nella seconda sede S2.

Più preferibilmente, come illustrato, la stazione ST4 di inserimento comprende una pluralità di dispositivi 28 di inserimento di capsule all’interno dello sbozzato SB messo a volume e contenuto nella seconda sede S2.

Si osservi che uno di tali dispositivi 28 di inserimento capsule comprende un elemento 29 mobile (ben visibile nella figura 2), configurato per trattenere le capsule e movimentare (verticalmente oppure con movimento orizzontale seguito da un movimento verticale) le stesse capsule da una posizione di prelievo di dette capsule ad una posizione di rilascio di dette capsule all’interno della seconda sede S2.

Ciascun dispositivo 28 di inserimento capsule è atto a trattenere e movimentare un gruppo di capsule, atte ad essere inserite all’interno della medesima scatola.

La figura 2 mostra quattro dispositivi 28 di inserimento capsule, atti quindi ad inserire gruppi di capsule in rispettive scatole.

Si osservi che, preferibilmente, la pluralità di dispositivi 28 di inserimento capsule è supportata da (agganciata a) un medesimo elemento 58 di supporto; pertanto, preferibilmente, essi vengono movimentati (verticalmente oppure con movimento orizzontale seguito da un movimento verticale) in contemporanea.

In alternativa, ciascun dispositivo 28 di inserimento può essere azionato in maniera autonoma. Si osservi che, in questo modo, viene operata la movimentazione in contemporanea di più gruppi di prodotti (che andranno a riempire differenti scatole, in particolare ogni gruppo di prodotti prelevati da un dispositivo 28 di riempimento riempirà una scatola).

Preferibilmente, ciascun elemento 29 mobile di ciascun dispositivo 28 di inserimento è dotato di una pinza o di una o più ventose, configurate per trattenere (e movimentare) le capsule. Con riferimento ad un altro aspetto dell’invenzione, l’unità 1 comprende, altresì, una stazione ST5 di chiusura di detto sbozzato SB piegato a volume disposto sulla seconda sede S2 di ricezione e contenente dette capsule a definire una scatola S.

Preferibilmente, la stazione ST5 di chiusura comprende un elemento 30 di riscontro (delle facce superiori dello sbozzato SB) fisso ed un elemento 31 di riscontro mobile (delle facce superiori dello sbozzato SB), schematizzati nella figura 2.

La stazione ST5 di chiusura è operativamente attiva in una terza prestabilita posizione angolare PA6 di detta seconda sede S2 di ricezione lungo il percorso di movimentazione della seconda sede S2, a valle della stazione ST4 di inserimento.

Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’unità 1 comprende altresì una prima stazione ST6 di incollaggio di prime porzioni di detto sbozzato SB piegato a volume disposto sulla seconda sede S2 di ricezione e contenente dette capsule, operativamente attiva in una prestabilita quarta posizione di detta seconda sede S2 di ricezione lungo il percorso di movimentazione (preferibilmente detta prestabilita quarta posizione lungo il percorso di movimentazione è successiva, o parzialmente coincidente, con la terza posizione in cui viene operata la chiusura dello sbozzato ovvero a quella in cui è operativa la stazione ST5 di chiusura).

Si osservi che, preferibilmente, detta prima stazione ST6 di incollaggio provvede all’incollaggio fra loro della prima e della seconda faccia superiore SB4 ed SB5.

Pertanto, preferibilmente, la prima stazione ST6 di incollaggio comprende un primo dispositivo 33 di distribuzione (ovvero rilascio) di colla.

Preferibilmente il primo dispositivo di distribuzione (rilascio) di colla è mobile (preferibilmente lungo una direzione parallela al primo asse X1).

Preferibilmente, l’unità 1 comprende una seconda stazione ST7 di incollaggio di seconde porzioni di detto sbozzato SB piegato a volume disposto sulla seconda sede S2 di ricezione e contenente dette capsule.

Preferibilmente, la seconda stazione ST7 di incollaggio è disposta a valle della prima stazione ST6 di incollaggio.

Preferibilmente, la seconda stazione ST7 di incollaggio è operativamente attiva in una prestabilita posizione angolare di rotazione di detta seconda sede S2 di ricezione successiva ad una posizione angolare della seconda sede S2 in cui risulta attiva la prima stazione ST6 di incollaggio. Alternativamente, la seconda stazione ST7 di incollaggio può essere integrata, e disposta insieme, alla prima stazione ST6 di incollaggio.

Si osservi che la seconda stazione ST7 di incollaggio comprende preferibilmente un secondo dispositivo 34 di distribuzione (rilascio) di colla.

Detto secondo dispositivo 34 di rilascio di colla è atto a distribuire (rilasciare) colla in corrispondenza delle terze e quarte facce laterali, indicate con SB12 ed SB13.

Secondo un altro aspetto, la stazione ST1 di trasferimento di uno sbozzato SB da un magazzino 4 di alimentazione sbozzati SB a detta prima sede S1 di ricezione comprende un braccio 10 di trasferimento.

Il braccio 10 di trasferimento comprende, preferibilmente, una pluralità di rebbi 11.

Detti rebbi 11 sono configurati (dimensionati e sagomati) per risultare passanti attraverso le citate cavità 6 definite dalle sporgenze 5.

Il braccio 10 di trasferimento risulta mobile fra una posizione di prelievo dello sbozzato SB dal magazzino 4 di alimentazione ed una posizione di rilascio dello sbozzato SB su detta prima sede S1 di ricezione (illustrata nella figura 2), in cui detti rebbi 11 risultano disposti internamente alle citate cavità 6.

Secondo un altro aspetto, detti rebbi 11 comprendono una pluralità di ventose 12, disposte affacciate verso detto magazzino 4 di alimentazione per prelevare detto sbozzato SB.

Preferibilmente, ciascuno di detti rebbi 11 porta una pluralità di ventose 12.

Preferibilmente, dette sporgenze 5 (definenti le prime sedi 5) comprendono una pluralità di ventose 13, configurate per trattenere detto sbozzato SB in una prestabilita posizione.

Preferibilmente, ciascuna sporgenza 5 comprende una prima ventosa 13A disposta sulla periferia radiale esterna ed una coppia di ventose (13B,13C) disposte bilateralmente rispetto ad una traiettoria circonferenziale di detta prima sede S1 di ricezione, ovvero su due facce laterali contrapposte delle sporgenze 5.

Si osservi che ciascuna prima ventosa 13A viene sostanzialmente attivata, in corrispondenza della stazione ST1 di trasferimento, in relazione di fase con le ventose 12 del braccio 10 di trasferimento: in particolare la prima ventosa 13A viene attivata quando le ventose 12 del braccio vengono ad essere disattivate ed i rebbi 11 si sono inseriti all’interno delle cavità 6, così da consentire il trasferimento dello sbozzato SB dal braccio 10 alla prima sede S1.

Durante il trasferimento dello sbozzato SB dal braccio 10 alla prima sede S1 le prime ventose 13A delle sporgenze 5 risultano allineate alle ventose 12 del braccio 10.

Secondo un altro aspetto, la stazione ST2 di piegatura comprende una matrice 14, mobile radialmente fra una posizione inoperativa allontanata dalla prima sede S1 (illustrata con tratteggio nella figura 2) ed una posizione operativa (illustrata con tratto pieno nella figura 2) avvicinata alla prima sede S1 in cui riscontra le facce dello sbozzato SB per operarne una piegatura.

Si osservi che tale matrice 14 è configurata per operare sostanzialmente in cooperazione con le sporgenze 5, così da provocare una pre-formatura dello sbozzato (ovvero una messa a volume dello sbozzato SB, in una configurazione pressoché definitiva).

Tale matrice 14 è portata da un braccio 19, movimentato a mezzo di un attuatore.

Preferibilmente, il braccio 19 è guidato lungo una prestabilita traiettoria rettilinea.

Inoltre, preferibilmente, il braccio 19 è un braccio articolato.

La matrice 14 è ben illustrata nelle figure da 3 a 5.

Si osservi che, preferibilmente, la matrice 14 comprende un primo elemento 14A, atto a riscontrare la prima faccia laterale SB2 per operarne una piegatura (a 90°) ed un secondo elemento 14B atto a riscontrare la seconda faccia laterale SB3 per operarne una piegatura (a 90°).

Inoltre, preferibilmente, la matrice 14 comprende ulteriori elementi di riscontro (ad esempio gli elementi illustrati nelle figure da 3 a 5 ed indicati con 14C, 14D, 14E), preferibilmente disposti in due differenti posizioni lungo una direzione parallela al primo asse X1 di rotazione (da lati opposti dello sbozzato SB), per consentire di piegare le facce laterali SB10, SB11, SB8, SB9, SB6 ed SB7, rispettivamente.

In particolare, un primo gruppo di ulteriori elementi di riscontro della matrice 14 risulta attivo in corrispondenza delle facce SB10, SB8 ed SB6 dello sbozzato SB, per operarne sostanzialmente una piegatura a 90° mentre un secondo gruppo di ulteriori elementi di riscontro risulta attivo in corrispondenza delle facce SB11, SB7 ed SB9 dello sbozzato SB, per operarne sostanzialmente una piegatura a 90°.

Si osservi che preferibilmente alcune sporgenze 5, in particolare quelle di estremità, possono essere dotate di un elemento 32 di trattenimento (si vedano figure 3 e 4): tale elemento 32 è atto a trattenere in posizione rispettivamente la faccia SB8 o la faccia SB9 una volta che la stessa sia stata piegata a seguito del movimento della matrice 14.

Si osservi in particolare che, in corrispondenza della stazione ST2 di piegatura, lo sbozzato viene sostanzialmente piegato per risultare configurato come illustrato nella figura 12: in particolare le facce SB2 ed SB3 risultano disposte sostanzialmente a 90° rispetto alla faccia SB1 mentre le facce SB10 ed SB6 vengono ripiegate sostanzialmente a 90° così da risultare disposte internamente alla faccia SB8 e le facce SB11 ed SB7 vengono ripiegate a 90° così da risultare disposte internamente alla faccia SB9 (vedasi figura 12).

Per quanto concerne le facce SB8 ed SB9, le stesse sono piegate di un angolo inferiore a 90° e risultano agganciate all’elemento 32 di trattenimento.

Secondo un altro aspetto, l’unità 1 comprende una stazione ST8 di deformazione (ovvero di snervatura), operativamente attiva in corrispondenza di una prestabilita posizione angolare di detta prima sede S1 di ricezione.

Tale stazione ST8 di deformazione è operativamente attiva sulla prima faccia superiore SB4 e sulla seconda faccia superiore SB5, così da snervare cerniere di collegamento tra la stessa prima faccia superiore SB4 e la seconda faccia laterale SB3, e tra la stessa seconda faccia superiore SB5 e la prima faccia laterale SB2. (come illustrato in figura 2).

Più precisamente, vantaggiosamente, la stazione ST8 di deformazione facilita la successiva fase di chiusura finale..

Si osservi che, secondo un altro aspetto, per essere certi che lo sbozzato SB preformato sia perfettamente aperto in corrispondenza della stazione ST4 di riempimento, l’unità 1 comprende la stazione ST10 di apertura dei lembi superiori della scatola già descritta in precedenza. Si osservi che, preferibilmente, le ventose 13B e 13C vengono attivate (per trattenere lo sbozzato SB) in corrispondenza della stazione ST2 di piegatura, così da trattenere (contro le sporgenze 5) le facce laterali SB2 ed SB3 dello sbozzato (spinte dalla matrice 14 contro le facce laterali delle sporgenze 5).

La suddetta posizione angolare di rotazione di detta prima sede S1 di ricezione in cui risulta operativamente attiva la stazione ST8 di deformazione è preferibilmente successiva (o coincidente in una variante non illustrata) alla seconda posizione angolare PA2 di rotazione in cui risulta operativa la stazione ST2 di piegatura.

Preferibilmente, come illustrato, la stazione ST8 di deformazione comprende almeno un primo ed un secondo elemento di riscontro (20,21), mobili fra una posizione inoperativa allontanata da detta prima sede S1 (2) ed una posizione operativa avvicinata a detta prima sede S1 in cui detti elementi di riscontro (20,21) riscontrano la prima e la seconda faccia superiore SB4 e SB5 dello sbozzato SB per snervare le cerniere di collegamento con la seconda superficie laterale SB3 e la prima superficie laterale SB2, rispettivamente.

Secondo un altro aspetto, la citata stazione ST3 di trasferimento dello sbozzato SB piegato a volume dalla prima sede S1 di ricezione alla seconda sede S2 di ricezione comprende un gruppo 15 di trasferimento, mobile fra una posizione di riscontro e prelievo dello sbozzato SB piegato a volume in corrispondenza dalla prima sede S1 di ricezione ed una posizione di rilascio dello sbozzato SB piegato a volume in corrispondenza della seconda sede S2 di ricezione.

Preferibilmente, il gruppo 15 di trasferimento comprende un organo di trasferimento provvisto di una pluralità di rebbi 22.

I rebbi 22 sono dotati di rispettive ventose 26, attivabili per trattenere lo sbozzato SB.

I rebbi 22 sono configurati per inserirsi in cavità ricavate fra le seconde sedi S2 di ricezione. Più precisamente, si osservi che sia le sporgenze 23 che le sporgenze 24 definiscono fra loro una pluralità di cavità circonferenziali, nei quali possono inserirsi i rebbi 22.

Pertanto, i rebbi 22 sono inseriti nelle cavità ricavate fra le seconde sedi S2 di ricezione, con le ventose 26 alternate alle ventose 27 della parete di fondo 25 della seconda sede S2 di ricezione. In particolare, una volta che i rebbi 22 sono stati inseriti nelle cavità, le ventose 27 delle sporgenze 23,24 e della parete di fondo 25 della seconda sede S2 vengono attivate per consentire di trattenere lo sbozzato S2 all’interno della seconda sede S2 (e le ventose 26 dei rebbi 22 vengono disattivate).

Si osservi che la superficie cosiddetta esterna dello sbozzato SB è in appoggio su pareti laterali delle sporgenze 23 e 24 e sulla parete 25 di fondo le quali definiscono in combinazione la seconda sede S2 di ricezione.

Secondo ancora un altro aspetto, l’unità 1 comprende ulteriormente una stazione ST9 di rilascio della scatola S, formata a partire dallo sbozzato SB e contenente i prodotti, operativamente attiva in corrispondenza di una prestabilita posizione angolare della seconda sede S2 (successiva alla posizione della prima stazione ST6 di incollaggio e preferibilmente successiva alla seconda stazione ST7 di incollaggio).

La stazione ST9 di rilascio comprende un braccio di prelievo 40 della scatola S contente i prodotti, atto a trasferire la scatola S in una successiva linea, o magazzino, ovvero contenitore (non illustrati).

Si osservi che, preferibilmente, il primo organo rotante 2 è azionato a passo.

Inoltre, preferibilmente, il secondo organo 3 è azionato a passo.

In presenza di carrelli motorizzati in maniera indipendenti, non è necessario l’azionamento a passo costante del secondo organo 3.

Si osservi che il primo organo rotante 2 ed il secondo organo 3 sono azionati in opportuna relazione di fase.

Verrà ora meglio descritta l’invenzione, con riferimento all’inserimento di un gruppo di capsule all’interno di una scatola formata a partire da uno sbozzato SB.

Il braccio 10, in corrispondenza della stazione ST1 di trasferimento, preleva uno sbozzato SB dal magazzino 4 di alimentazione: si osservi che le ventose 12 dei rebbi 11 sono operative sulla superficie cosiddetta “interna” dello sbozzato SB.

Il braccio 10, dopo aver prelevato uno sbozzato SB, viene movimentato, vantaggiosamente linearmente, verso la prima sede S1.

Più precisamente, i rebbi 11 del braccio 10 vengono ad inserirsi fra sporgenza 5 e sporgenza 5 (ovvero fra le sporgenze 5 definite lungo una direzione parallela al primo asse X1 di rotazione), vale a dire nelle cavità 6.

Si osservi che, in questa fase, vengono attivate le ventose 13A delle sporgenze 5 e disattivate le ventose 12 del braccio 10: in questo modo lo sbozzato SB risulta trattenuto dalle sole ventose 13A delle sporgenze 5.

A questo punto, ultimato il trasferimento dello sbozzato sulla prima sede S1, l’organo rotante 2 viene movimentato, preferibilmente di un passo, in modo da portare la sede S1 che trattiene lo sbozzato SB in corrispondenza della stazione ST2 di piegatura (anche detta stazione di preformatura della scatola).

In corrispondenza della stazione ST2 di piegatura, la prima e la seconda faccia laterale SB2 ed SB3 vengono sostanzialmente piegate a 90° per effetto della movimentazione della matrice 14 e del riscontro fra la matrice 14 e dette facce (SB2 / SB3).

Più precisamente, gli elementi 14A e 14B della matrice riscontrano, piegano e portano la prima e la seconda faccia laterale SB2 / SB3in contatto con pareti laterali delle sporgenze 5 ovvero in contatto con le ventose 13B e 13C (le quali vengono attivate per trattenere la prima faccia laterale SB2 e la seconda faccia laterale SB3, rispettivamente).

Si osservi inoltre che gli ulteriori elementi di riscontro 14C, 14D e 14E provvedono alla piegatura delle facce SB6, SB7, SB8, SB9, SB10 ed SB11, rispettivamente.

Lo sbozzato SB risulta, al termine del movimento della matrice 14, configurato come da figura 12.

Si osservi che, nella stazione ST2 di piegatura, la settima faccia laterale SB10 e la nona faccia laterale SB6 risultano disposte internamente alla quinta faccia laterale SB8, così come l’ottava faccia laterale SB11 e la decima faccia laterale SB7 risultano disposte internamente alla sesta faccia laterale SB9.

Si osservi altresì che la movimentazione della matrice 14 provoca l’aggancio della quinta faccia laterale SB8 e della sesta faccia laterale SB9 ai due rispettivi elementi di trattenimento 32, così da mantenere la configurazione di piegatura illustrata in figura 12.

Si osservi quindi che la quinta, settima e nona faccia laterale SB10, SB8, SB6 (e, in ugual modo, la sesta, ottava e decima faccia laterale SB11, SB9 ed SB7) vengono preferibilmente trattenute in posizione mediante l’elemento 32 di trattenimento.

Ultimata la suddetta fase in corrispondenza della stazione ST2 di piegatura, viene eseguito l’avanzamento di un passo e lo sbozzato SB viene portato nella successiva stazione ST8 di deformazione (o snervamento) della prima e della seconda faccia laterale SB4 ed SB5.

Si osservi che, in corrispondenza della stazione ST8 di deformazione, gli elementi di riscontro (20,21) vengono movimentati dalla posizione inoperativa allontanata da detta prima sede S1 di ricezione alla posizione operativa avvicinata a detta prima sede S1 di ricezione, in cui gli elementi (20,21) di riscontro riscontrano la prima e la seconda faccia superiore SB4 ed SB5 (come visibile nella figura 2).

Successivamente, l’organo 2 rotante viene ruotato per portare la sede S1 con lo sbozzato SB piegato a volume in corrispondenza della seconda stazione ST3 di trasferimento dello sbozzato SB.

Si osservi che, in tale seconda stazione ST3 di trasferimento dello sbozzato SB, il gruppo 15 di trasferimento viene movimentato dalla posizione di riscontro e prelievo dello sbozzato SB piegato a volume in corrispondenza dalla prima sede S1 di ricezione alla posizione di rilascio dello sbozzato SB piegato a volume in corrispondenza della seconda sede S2 di ricezione. In questo modo, il gruppo 15 di trasferimento trasferisce lo sbozzato SB dalla prima sede S1 di ricezione alla seconda sede S2 di ricezione.

L’attivazione delle ventose 27 della seconda sede S2 di ricezione fa sì che lo sbozzato SB venga trattenuto all’interno della seconda sede S2 di ricezione.

Si osservi che il secondo organo 3 movimenta la seconda sede S2, contenente lo sbozzato SB, dalla posizione (cosiddetta “prima prestabilita posizione PA4”) in cui ha ricevuto lo sbozzato SB dal primo organo 2 alla posizione in cui è operativamente attiva la stazione ST10 di apertura dei lembi superiori della scatola (pareti SB4, SB5 dello sbozzato).

In corrispondenza di tale stazione ST10 di apertura dei lembi superiori della scatola (pareti SB4, SB5 dello sbozzato), le pareti superiori della scatola ovvero dello sbozzato SB vengono riscontrate ed aperte (in questo modo si ha la certezza che il vano interno della scatola di carico capsule sia completamente aperto in corrispondenza della successiva stazione ST4 di inserimento capsule).

Si osservi che la stazione ST10 di apertura è disposta tra la stazione ST3 di trasferimento dello sbozzato SB e la stazione ST4 di inserimento; nell’esempio illustrato la stazione ST10 di apertura si trova fra la seconda porzione 54 curvilinea e la prima porzione rettilinea 51.

L’organo 2, continuando a far avanzare la sede S2 lungo il percorso di movimentazione, fa giungere la sede S2 in corrispondenza della stazione ST4 di inserimento capsule. In corrispondenza della stazione ST4 di inserimento capsule il dispositivo 28 di inserimento di capsule viene attivato per rilasciare una fila di capsule all’interno della scatola.

Più precisamente, viene movimentato verticalmente l’elemento 58 di supporto il quale determina la movimentazione verticale, in contemporanea, di tutti i dispositivi 28 di inserimento.

Si osservi quindi che, in corrispondenza della stazione ST4 di riempimento, viene operato il riempimento in simultanea di una pluralità di scatole, disposte ciascuna al di sotto di un dispositivo 28 di inserimento all’interno di rispettive seconde sedi S2.

Vantaggiosamente, il dispositivo 28 di inserimento , è atto ad inserire le capsule all’interno dello sbozzato SB secondo una direzione (verticale) di inserimento che è perpendicolare ad una direzione longitudinale della scatola S. Ciò consente di avere corse estremamente ridotte, quindi tempi di inserimento ridotti.

Si osservi pertanto che lo sbozzato SB viene caricato con un numero prestabilito di capsule. Successivamente, il secondo organo 3 viene mantenuto ulteriormente attivo per far avanzare, lungo il percorso di movimentazione, lo sbozzato SB fino alla stazione ST5 di chiusura.

In corrispondenza di tale stazione ST5 di chiusura vengono ripiegate la prima e la seconda faccia superiore SB5 ed SB4.

Si osservi che la piegatura della prima e la seconda faccia superiore SB5 ed SB4. può avvenire anche in differenti posizioni del percorso di movimentazione della seconda sede S2.

In particolare, si osservi che la seconda faccia superiore SB5 viene ripiegata mediante l’elemento 30 di tipo fisso, mentre la prima faccia superiore SB4 viene ripiegata mediante l’elemento 31 mobile di riscontro.

Preferibilmente, la prima faccia superiore SB4 viene ripiegata mediante l’elemento 31 mobile di riscontro in una posizione della seconda sede S2 lungo il percorso di movimentazione più a monte (con riferimento alla movimentazione della seconda sede S2) rispetto alla posizione in cui la seconda faccia superiore SB5 viene ripiegata mediante l’elemento 30 di tipo fisso.

Si osservi che l’elemento 31 mobile di riscontro risulta mobile fra una posizione inoperativa di non interferenza con la prima faccia superiore SB4 ed una posizione operativa di interferenza con la (e riscontro della) prima faccia superiore SB4.

In una posizione angolare successiva (o secondo una differente variante, nella medesima posizione angolare in cui è operativa la stazione ST5 di chiusura), viene sostanzialmente eseguito l’incollaggio della prima e seconda faccia superiore SB5 ed SB4 fra loro.

Più precisamente, come illustrato nella figura 2, il primo dispositivo 33 di incollaggio distribuisce uno strato di colla sulla prima faccia superiore SB4, ancora più precisamente su una superficie esterna della prima faccia superiore SB4.

Il primo dispositivo 33 è preferibilmente mobile (preferibilmente parallelamente alla direzione del primo asse X1 di rotazione) per distribuire uno strato di colla in una pluralità di punti (continui o discontinui) della superficie esterna della prima faccia superiore SB4.

In alternativa, il primo dispositivo 33 può essere fisso, ad esempio con una pluralità di punti di erogazione colla.

Si osservi che la terza e quarta faccia laterale SB12 ed SB13 vengono inserite internamente rispettivamente alla quinta SB8 e sesta SB9 faccia laterale.

Si osservi che, preferibilmente, l’unità 1 comprende altresì un dispositivo 35 di riscontro della prima SB5 e della seconda SB4 faccia superiore, operativo a valle della prima stazione ST6 di incollaggio.

Tale dispositivo 35 è preferibilmente mobile fra una posizione di non interferenza con la prima SB4 e la seconda SB5 faccia superiore ed una posizione operativa, in cui riscontra la seconda faccia superiore SB5 per spingerla a contatto con la prima faccia superiore SB4, nella posizione finale di chiusura.

Si osservi che l’unità 1 può comprende altresì un elemento (non illustrato) ovvero guida di riscontro, opportunamente sagomato, configurato per mantenere la seconda faccia superiore SB5 a contatto con la prima faccia superiore SB4 nella posizione finale di chiusura, disposto ed operativo a valle del dispositivo 35 mobile di riscontro.

Preferibilmente, detto elemento ovvero guida di riscontro è operativo sulla seconda faccia superiore SB5 durante la rotazione del secondo organo 3 verso la stazione di rilascio.

Al passo successivo, lo sbozzato SB viene portato in corrispondenza della seconda stazione ST7 di incollaggio.

In corrispondenza di tale seconda stazione ST7 di incollaggio, il secondo dispositivo 34 di rilascio di colla provvede ad incollare la quarta faccia laterale SB13 sulla sesta faccia laterale SB9 e la terza faccia laterale SB12 sulla quinta faccia laterale SB8.

Si osservi che l’unità 1 comprende, preferibilmente, altresì una coppia di elementi di riscontro, agenti sulla quinta e sulla sesta faccia laterale SB8 ed SB9 successivamente all’incollaggio da parte del secondo dispositivo 34 di incollaggio, per mantenere la quinta e la sesta faccia laterale SB8 ed SB9 premute rispettivamente contro la terza faccia laterale SB12 e la quarta faccia laterale SB13 (al fine di consentire l’adesione da parte della colla).

Si osservi che lo sbozzato SB messo a volume, contenente le capsule e chiuso mediante l’incollaggio (definente quindi una confezione o scatola S) viene portato in corrispondenza della stazione ST9 di rilascio.

Il braccio di prelievo 40, in tale stazione ST9 di rilascio, provvede ad afferrare la scatola S e a distaccarla dalla seconda sede S2 (in corrispondenza di tale operazione di afferramento, le ventose 27 operative sulla seconda sede S2 vengono disattivate).

Preferibilmente, in corrispondenza della stazione ST9 di rilascio, è previsto almeno un sensore 59 atto a verificare uno o più parametri inerenti la scatola.

Preferibilmente, detto sensore 59 è una telecamera.

Preferibilmente, detta telecamera consente di rilevare la chiusura e/o il corretto incollaggio e/o verificare l’apposizione della marchiatura e/o la presenza e/o la forma della scatola.

Con riferimento alle figure da 10 a 16 si osservi che tali figure rappresentano le fasi di piegatura, chiusura, incollatura eseguita nelle differenti stazioni dell’unità 1.

Vantaggiosamente, l’unità 1 di inscatolamento di prodotti alimentari confezionati consente di inserire, all’interno di differenti scatole, prodotti provenienti da più linee (L1,L2,L3,L4) di alimentazione (tali prodotti possono essere i medesimi o differenti).

Si osservi infatti che, preferibilmente, i dispositivi 28 di inserimento sono operativamente attivi per il rilascio di capsule in contemporanea su più scatole sottostanti.

In questo modo, laddove si dispongano di più linee (L1,L2,L3,L4) di alimentazione di prodotti confezionati, è possibile confezionare gli stessi mediante una sola unità 1 di inscatolamento di prodotti come descritta in precedenza.

Si osservi che, in questo modo, vengono ridotti gli spazi in pianta ed inoltre la flessibilità operativa della macchina risulta incrementata, in quanto è possibile riempire, in contemporanea, scatole con prodotti differenti (ad esempio alcune scatole con prodotti della prima linea, altre scatole con prodotti della seconda linea di alimentazione, e così via).

Si osservi che, secondo l’invenzione resta altresì definita una macchina per la realizzazione di scatole contenenti capsule monouso contenenti prodotto, preferibilmente capsule monouso contenenti prodotto da infusione o estrazione, comprendente una pluralità di stazioni configurate per operare in fase, tra cui almeno:

- una stazione di alimentazione di corpi rigidi all'interno di corrispondenti sedi di un elemento di trasporto;

- una stazione di riempimento dei corpi rigidi con una prestabilita quantità di prodotto; - una stazione di chiusura dei corpi rigidi, in particolare di una bocca superiore del corpo rigido, con uno spezzone di foglio di chiusura per formare capsule;

- una stazione di uscita che preleva le capsule dalle rispettive sedi dell'elemento di trasporto; e

- l’unità 1 di inscatolamento descritta in precedenza.

Oltre alle stazioni elencate in precedenza, la macchina per la realizzazione di scatole di capsule può comprendere ulteriori stazioni, quali ad esempio, una o più stazioni di pesatura, una o più stazioni di pulizia, una o più stazioni di controllo, e, in funzione del tipo di capsule da confezionare, una o più stazioni di applicazione di elementi filtranti.

Si osservi che, vantaggiosamente, come illustrato nella figura 2, ciascuna seconda sede S2 è definita da elementi 100A e 100B fra loro lateralmente affacciati.

Tali elementi 100A e 100B, secondo una forma realizzativa non limitativa, sono mobili in reciproco allontanamento / avvicinamento, così da poter consentire di scaricare in modo più agevole e sicuro la scatola disposta fra di essi.

Con riferimento alla figura 2, si osservi che le linee L1, L2, L3, L4, L5 di alimentazione del prodotto terminano, in corrispondenza dei dispositivi 28 di inserimento, in una regione di rilascio del prodotto (al di sotto dell’ elemento 58 di supporto).

L’unità 1 di inscatolamento comprende, in corrispondenza di detta regione di rilascio del prodotto, un pluralità di canali (ciascuno associato ad una linea L1, L2, L3, L4, L5), apribili e chiudibili inferiormente ovvero con un fondo apribile e chiudibile.

Si osservi che i dispositivi 28 di inserimento sono attivi in corrispondenza di detti canali. Più precisamente, detti canali sono definiti da sponde laterali 44 (definenti una superficie di contenimento laterale degli articoli PR) e da uno o più elementi 43 di fondo (definenti una superficie inferiore di supporto degli articoli PR).

Preferibilmente, detti elementi 43 di fondo sono mobili fra una posizione di chiusura del fondo del canale, in cui sostengono gli articoli PR presenti nel canale, ed una posizione di apertura del fondo del canale, in cui consentono ai dispositivi 28 di inserimento di movimentare verticalmente gli articoli PR (passando attraverso la regione in cui sono disposti gli elementi 43 di fondo nella posizione di chiusura).

Più precisamente, quando gli elementi 43 di fondo sono nella posizione di chiusura del fondo, gli articoli PR provenienti dalle linee di alimentazione vengono inseriti all’interno del canale ed i dispositivi 28 di inserimento operano successivamente il loro prelievo, a mezzo delle ventose 29.

Invece, quando gli elementi 43 di fondo sono nella posizione di apertura del fondo del canale, i dispositivi 28 di inserimento, che hanno già prelevato gli articoli PR mediante le ventose 29, vengono movimentati verticalmente per rilasciare gli articoli PR nelle sottostanti seconde sedi S2 in transito nel tratto rettilineo 51 dell’elemento 50 di trasporto.

Nella figura 2 sono illustrati, per ciascun canale, due elementi 43 di fondo.

Preferibilmente, detti elementi 43 di cui alla figura 2 sono mobili orizzontalmente, in reciproco avvicinamento (posizione di chiusura del fondo del canale) o allontanamento (posizione di apertura del canale).

Un vantaggio della presente invenzione consiste nell’aver reso disponibile un’unità 1 di inscatolamento che sia particolarmente semplice da utilizzare e che possa costituire una valida alternativa alle macchine / unità di inscatolamento di tipo esistente.

Un ulteriore vantaggio della presente invenzione è quello di rendere disponibile una macchina 1 che sia particolarmente veloce, in grado di funzionare a velocità operative particolarmente elevate, e di ridotto ingombro.

Resta altresì definito un metodo di inscatolamento di prodotti alimentari confezionati (in particolare di capsule contenenti prodotti da estrazione ed infusione) comprendente le seguenti fasi:

predisporre uno sbozzato SB planare provvisto di una pluralità di facce laterali (SB2,SB3,SB6,SB7,SB8,SB9,SB10,SB11,SB12,SB13), di almeno una faccia superiore (SB4,SB5) e di una faccia inferiore ovvero di fondo (SB1);

predisporre un primo organo rotante 2 dotato di almeno una sporgenza 5 (definente una prima sede S1 di ricezione);

predisporre un secondo organo 3 dotato di almeno una seconda sede S2 di ricezione (preferibilmente definita da una coppia di sporgenze (23,24) e da una parete 25 di fondo interposta fra dette sporgenze (23,24)) e di un elemento 50 di trasporto a cui è fissata detta almeno una seconda sede S2 di ricezione, detto elemento 50 di trasporto sviluppantesi per definire un percorso di movimentazione della seconda sede S2 di ricezione ad anello chiuso avente almeno una prima porzione 51 rettilinea;

accoppiare detto sbozzato SB, preferibilmente in configurazione planare, alla sporgenza 5 in una prima prestabilita posizione angolare di rotazione della prima sede S1 di ricezione ; piegare almeno una faccia laterale (SB2,SB3,SB6,SB7,SB8,SB9,SB10,SB11,SB12,SB13) in una seconda posizione angolare di rotazione della prima sede S1 di ricezione mediante una matrice 14;

trasferire detto sbozzato SB dal primo organo rotante 2 al secondo organo 3, in corrispondenza di una terza posizione angolare di rotazione PA3 della prima sede S1 di ricezione e di una prima posizione angolare di rotazione PA4 della seconda sede S2 di ricezione ;

inserire detti prodotti alimentari confezionati all’interno dello sbozzato SB con lo sbozzato (SB) trattenuto nella seconda sede S2;

chiudere, vantaggiosamente per incollaggio, lo sbozzato SB a definire una scatola S.

Vantaggiosamente, la fase di chiudere lo sbozzato SB comprende la fase di piegare una prima e una seconda faccia superiore (SB4,SB5), ed eventualmente altre facce laterali, ed incollare le stesse, così da chiudere lo sbozzato contenente i prodotti alimentari confezionati e definire una scatola S.

Secondo un altro aspetto, la fase di trasferire lo sbozzato dal primo organo rotante 2 al secondo organo 3 comprende una fase di disporre lo sbozzato SB all’interno della seconda sede S2 in modo che la superficie dello sbozzato SB che risulta affacciata verso l’esterno quando lo sbozzato SB è accoppiato alla sporgenza 5 della prima sede S1 di ricezione risulti affacciata verso l’interno della seconda sede S2 di ricezione .

Secondo un altro aspetto, il metodo comprende una fase di snervare almeno una cerniera di collegamento tra facce superiori e rispettive facce laterali dello sbozzato SB.

Secondo questo aspetto, preferibilmente il metodo comprende una fase di deformare cerniere di collegamento tra una prima faccia laterale SB2 e seconda faccia superiore SB5, e seconda faccia laterale SB3 e prima faccia superiore SB4.

Vantaggiosamente, la fase di inserire i prodotti alimentari confezionati all’interno dello sbozzato SB prevede di inserire i prodotti alimentari confezionati secondo una direzione di inserimento che è perpendicolare ad una direzione longitudinale della scatola S.

Verrà adesso infine descritta una ulteriore ovvero seconda forma realizzativa (illustrata nelle figure da 17 a 19), alternativa alla prima forma realizzativa.

Si osservi che, in accordo a tale seconda forma realizzativa, ciascuna prima sede S1 è mobile fra una prima ed una seconda posizione.

Preferibilmente, ciascuna prima sede S1 è mobile radialmente rispetto al primo asse X1 del primo organo rotante 2.

Preferibilmente, ciascuna sporgenza 5 che definisce la prima sede S1 è mobile lungo un braccetto 41.

Ciascun braccetto 41 è portato radialmente dal primo organo rotante 2.

Preferibilmente, ciascuna prima sede S1 è mobile radialmente rispetto al primo asse X1 del primo organo rotante 2 fra una prima posizione avvicinata all’asse di rotazione X1 del primo organo rotante 2 ed una posizione allontanata dall’ asse di rotazione X1 del primo organo rotante 2.

Come risulta evidente dalle figure da 17 a 19, la prima sede S1 risulta disposta nella posizione allontanata dall’asse di rotazione X1 del primo organo rotante 2 in corrispondenza della prima posizione PA1, laddove viene effettuato il trasferimento dello sbozzato dal magazzino 4 alla prima sede S1 stessa.

In particolare, in corrispondenza della prima posizione angolare PA1, al fine di effettuare il trasferimento dello sbozzato dal magazzino 4 alla prima sede S1 stessa, la prima sede S1 viene movimentata in modo che risulti disposta nella posizione allontanata: in tale posizione allontanata le ventose disposte sulla faccia superiore della prima sede S1 sono infatti in contatto con la superficie dello sbozzato SB, così da poter trattenere lo sbozzato stesso.

La prima sede S1 viene quindi movimentata verso la prima posizione avvicinata, prelevando quindi lo sbozzato dal magazzino 4 di alimentazione. In sostanza, nella realizzazione illustrata nelle figure 17 – 19, la prima sede S1 nella prima posizione angolare PA1 definisce la prima stazione ST1 di trasferimento.

Si osservi che, successivamente al trasferimento dello sbozzato dal magazzino 4 alla prima sede S1 stessa, la prima sede S1 viene movimentata dalla posizione allontanata a quella avvicinata al primo asse di rotazione X1.

Si osservi inoltre che, secondo la forma realizzativa illustrata nelle figure 17 – 19, gli elementi di riscontro 20 e 21 sono associati a (ovvero portati da) ciascuna prima sede S1.

In particolare, ciascuna prima sede S1 è dotata di propri elementi di riscontro 20 e 21.

Si osservi che, secondo tale forma realizzativa di cui alle figure 17 – 19, la matrice 14 può essere stazionaria, ovvero fissata al telaio, oppure può essere mobile (preferibilmente radialmente rispetto all’asse X1 di rotazione del primo organo rotante 2). Si osservi che, nel caso in cui la matrice 14 sia stazionaria, la prima sede S1 è movimentata in corrispondenza della stazione ST2 dalla posizione avvicinata verso la posizione allontanata, così da portare lo sbozzato SB in contatto con la matrice 14 stessa. Si osservi anche che in questo caso la piegatura delle facce per consentire la messa a volume dello sbozzato SB avviene secondo le medesime modalità illustrate e descritte in precedenza con riferimento alla prima forma di realizzazione. Successivamente alla messa in volume dello sbozzato SB per mezzo della matrice 14 (mobile o stazionaria) possono vantaggiosamente operare gli elementi di riscontro 20 e 21, per deformare le facce superiori SB4,SB5 dello sbozzato stesso, o in altre parole per snervare le cerniere di collegamento tra la prima faccia superiore SB4 e la seconda faccia laterale SB3, e tra la seconda faccia superiore SB5 e la prima faccia laterale SB2.

Gli elementi di riscontro 20, 21 possono operare in una qualunque posizione angolare della, ovvero lungo un qualunque arco percorso dalla, prima sede S1, a valle della stazione ST2 di piegatura e a monte della seconda stazione ST3 di trasferimento.

Nella realizzazione di figure 17 – 19, quindi, ciascuna coppia di elementi di piegatura 20, 21 definisce la stazione ST8 di deformazione.

Si osservi altresì che, preferibilmente, successivamente alla messa a volume dello sbozzato SB, la prima sede S1 viene movimentata dalla posizione allontanata a quella avvicinata.

Si osservi altresì che, in corrispondenza della seconda stazione ST3 di trasferimento, la prima sede S1 viene movimentata dalla posizione avvicinata a quella allontanata, così da rilasciare lo sbozzato SB messo a volume entro la seconda sede S2 (si vedano figure 17 – 19).

Claims (23)

1. RIVENDICAZIONI 1. Unità (1) di inscatolamento di prodotti alimentari confezionati, comprendente: - un primo organo (2) di trasporto rotante, ruotante attorno ad un primo asse (X1) di rotazione e comprendente almeno una prima sede (S1) di ricezione di uno sbozzato (SB) ed atto a portare in rotazione detta almeno una prima sede (S1) di ricezione in una pluralità di posizioni angolari di rotazione; - una prima stazione (ST1) di trasferimento per traferire uno sbozzato (SB) da un magazzino (4) di alimentazione sbozzati a detta prima sede (S1) di ricezione, operativamente attiva in corrispondenza di una prima prestabilita posizione angolare (PA1) di rotazione di detta prima sede (S1) di ricezione; - una stazione (ST2) di piegatura per mettere, almeno parzialmente, a volume detto sbozzato (SB) disposto su detta prima sede (S1) di ricezione, operativamente attiva in una seconda prestabilita posizione angolare (PA2) di rotazione di detta prima sede (S1) di ricezione; - un secondo organo (3) di trasporto comprendente almeno una seconda sede (S2) di ricezione di detto sbozzato (SB) piegato a volume ed un elemento (50) di trasporto, a cui è fissata detta almeno una seconda sede (S2) di ricezione, sviluppantesi così da definire un percorso di movimentazione della seconda sede (S2) di ricezione ad anello chiuso, con detto percorso di movimentazione avente almeno una prima porzione (51) rettilinea; - una seconda stazione (ST3) di trasferimento per trasferire lo sbozzato (SB) piegato a volume dalla prima sede (S1) di ricezione alla seconda sede (S2) di ricezione, operativamente attiva in corrispondenza di una prestabilita terza posizione angolare (PA3) di rotazione di detta prima sede (S1) di ricezione e in corrispondenza di una prima prestabilita posizione (PA4) lungo il percorso di movimentazione di detta seconda sede (s2) di ricezione; - una stazione (ST4) di inserimento per inserire detti prodotti alimentari confezionati all’interno di detto sbozzato (SB) piegato a volume e disposto sulla seconda sede (S2) di ricezione, comprendente una pluralità di dispositivi (28) di inserimento di prodotti all’interno dello sbozzato (SB) messo a volume e contenuto nella seconda sede (S2), ed operativamente attiva in detta porzione prima (51) rettilinea del percorso di movimentazione per rilasciare prodotti all’interno dello sbozzato (SB) messo a volume e contenuto nella seconda sede (S2). - una stazione (ST5) di chiusura per chiudere detto sbozzato (SB) piegato a volume e disposto sulla seconda sede (S2) di ricezione e contente detti prodotti alimentari confezionati a definire una scatola (S), operativamente attiva in una prestabilita terza posizione (PA6) lungo il percorso di movimentazione di detta seconda sede (S2) di ricezione.
2. 2. Unità di inscatolamento secondo la rivendicazione precedente, comprendente una unità di controllo ed azionamento dei dispositivi (28) di inserimento, configurata per comandare l’attivazione di due o più dispositivi (28) di inserimento per operare un rilascio, contemporaneo da parte dei detti due o più dispositivi (28) di inserimento, dei prodotti all’interno di rispettivi sbozzati (SB) messi a volume e contenuti in rispettive seconde sedi (S2).
3. 3. Unità di inscatolamento secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente una prima stazione (ST6) di incollaggio per incollare prime porzioni di detto sbozzato (SB) piegato a volume e disposto sulla seconda sede (S2) di ricezione e contenente detti prodotti alimentari confezionati, operativamente attiva in una prestabilita quarta posizione lungo il percorso di movimentazione di detta seconda sede (S2) di ricezione.
4. 4. Unità di inscatolamento secondo la rivendicazione precedente, comprendente una seconda stazione (ST7) di incollaggio per incollare seconde porzioni di detto sbozzato (SB) piegato a volume e disposto sulla seconda sede (S2) di ricezione e contente detti prodotti alimentari confezionati, disposta a valle della prima stazione (ST6) di incollaggio.
5. 5. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, ulteriormente comprendente una stazione (ST8) di deformazione configurata per snervare cerniere di collegamento tra una prima faccia superiore (SB4) e una seconda faccia laterale (SB3) e tra una seconda faccia superiore (SB5) e una prima faccia laterale (SB2) dello sbozzato (SB), successiva a, o coincidente con, la seconda posizione angolare (PA2) di rotazione in cui risulta operativa la stazione (ST2) di piegatura.
6. 6. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo organo (2) di trasporto ruotante comprende una pluralità di prime sedi (S1) di ricezione, disposte in posizioni angolari differenti del primo organo (2) di trasporto rotante, ciascuna di dette prime sedi (S1) di ricezione essendo atta a ricevere uno sbozzato (SB).
7. 7. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il secondo organo (3) di trasporto comprende una pluralità di seconde sedi (S2) di ricezione, disposte fra loro distanziate lungo il percorso di movimentazione, ciascuna di dette seconde sedi (S2) essendo atta a ricevere uno sbozzato (SB).
8. 8. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta prima sede (S1) di ricezione è definita da una pluralità di sporgenze (5), disposte sostanzialmente allineate lungo una direzione parallela al primo asse (X1) di rotazione e definenti fra loro rispettive cavità (6).
9. 9. Unità di inscatolamento secondo la precedente rivendicazione, in cui la prima stazione (ST1) di trasferimento comprende un braccio (10) di trasferimento, avente una pluralità di rebbi (11), mobile fra una posizione di prelievo, in cui preleva lo sbozzato (SB) dal magazzino (4) di alimentazione sbozzati, ed una posizione di rilascio, in cui rilascia lo sbozzato (SB) su detta prima sede (S1) di ricezione, in cui detti rebbi (11) risultano disposti internamente a dette cavità (6).
10. 10. Unità di inscatolamento secondo la rivendicazione precedente, in cui detti rebbi (11) comprendono una pluralità di ventose (12), disposte affacciate verso detto magazzino (4) di alimentazione sbozzati per trattenere lo sbozzato (SB).
11. 11. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui ciascuna prima sede (S1) di ricezione è mobile radialmente rispetto al primo asse (X1) del primo organo (2) di trasporto rotante.
12. 12. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 10, in cui dette sporgenze (5) comprendono una pluralità di ventose (13A, 13B, 13C), configurate per trattenere detto sbozzato (SB) in una prestabilita posizione.
13. 13. Unità di inscatolamento secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuna sporgenza (5) comprende una prima ventosa (13A) disposta su una periferia radiale esterna ed una coppia di ventose (13B,13C) disposte bilateralmente rispetto ad una traiettoria circonferenziale compiuta da detta prima sede (S1) di ricezione.
14. 14. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta stazione (ST2) di piegatura comprende una matrice (14) atta a riscontrare e piegare pareti laterali (SB2, SB3, SB6, SB7, SB8, SB9, SB10, SB11) dello sbozzato (SB).
15. 15. Unità di inscatolamento secondo la precedente rivendicazione , in cui la matrice (14) è mobile radialmente fra una posizione inoperativa allontanata dalla prima sede (S1) di ricezione ed una posizione operativa avvicinata alla prima sede (S1) di ricezione in cui riscontra e piega pareti laterali (SB2, SB3, SB6, SB7, SB8, SB9, SB10, SB11) dello sbozzato (SB).
16. 16. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente una stazione (ST8) di deformazione, operativamente attiva in corrispondenza di una prestabilita quarta posizione angolare di detta prima sede (S1) di ricezione, successiva o coincidente alla seconda posizione angolare (PA2) di rotazione in cui risulta operativa la stazione (ST2) di piegatura, ed in cui stazione (ST8) di deformazione comprende almeno un primo ed un secondo elemento di riscontro (20, 21), mobili fra una posizione inoperativa allontanata da detta prima sede (S1) di ricezione ed una posizione operativa avvicinata a detta prima sede (S1) di ricezione in cui il primo ed il secondo elemento di riscontro (20, 21) riscontrano facce superiori (SB4, SB5) dello sbozzato (SB) per snervare cerniere di collegamento tra dette facce superiori (SB4, SB5) e rispettive facce laterali (SB3, SB2).
17. 17. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la seconda stazione (ST3) di trasferimento comprende un gruppo (15) di trasferimento, mobile fra una posizione di riscontro e prelievo, in cui riscontra e preleva lo sbozzato (SB) piegato a volume in corrispondenza dalla prima sede (S1) di ricezione, ed una posizione di rilascio, in cui rilascia lo sbozzato (SB) piegato a volume nella seconda sede (S2) di ricezione.
18. 18. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, ulteriormente comprendente una stazione (ST9) di rilascio atta a rilasciare la scatola (S).
19. 19. Unità di inscatolamento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascuna seconda sede (S2) di ricezione è definita da una prima serie di sporgenze (23), da una seconda serie di sporgenze (24), e da una parete di fondo (25), dette sporgenze (24) della seconda serie essendo disposte rispetto alla sporgenze (23) della prima serie in posizioni differenti ed adiacenti.
20. 20. Metodo di inscatolamento di prodotti alimentari confezionati comprendente le seguenti fasi: predisporre uno sbozzato (SB) provvisto di una pluralità di facce laterali (SB2, SB3, SB6, SB7, SB8, SB9, SB10, SB11, SB12, SB13), di almeno una faccia superiore (SB4,SB5) e di una faccia di fondo (SB1); predisporre un primo organo (2) di trasporto rotante dotato di almeno una sporgenza (5) definente una prima sede (S1) di ricezione; predisporre un secondo organo (3) di trasporto comprendente almeno una seconda sede (S2) di ricezione ed un elemento (50) di trasporto a cui è fissata detta almeno una seconda sede (S2) di ricezione, detto elemento (50) di trasporto sviluppantesi per definire un percorso di movimentazione della seconda sede (S2) di ricezione ad anello chiuso avente almeno una prima porzione (51) rettilinea; accoppiare detto sbozzato (SB) alla sporgenza (5) in una prima prestabilita posizione angolare di rotazione della prima sede (S1) di ricezione ; piegare almeno una faccia laterale (SB2, SB3, SB6, SB7, SB8, SB9, SB10, SB11, SB12, SB13) dello sbozzato (SB) in una seconda posizione angolare di rotazione della prima sede (S1) di ricezione mediante una matrice (14), con lo sbozzato (SB) accoppiato alla sporgenza (5); trasferire detto sbozzato (SB) dal primo organo di trasporto rotante (2) al secondo organo (3) di trasporto, in corrispondenza di una terza posizione angolare (PA3) di rotazione della prima sede (S1) di ricezione e di una prima posizione angolare (PA4) di rotazione della seconda sede (S2) di ricezione; inserire detti prodotti alimentari confezionati all’interno dello sbozzato (SB) trattenuto nella seconda sede (S2) di ricezione lungo la almeno una prima porzione rettilinea (51) del percorso di movimentazione della seconda sede (S2) di ricezione; chiudere detto sbozzato (SB) a definire una scatola (S).
21. 21. Metodo secondo la rivendicazione precedente, in cui la fase di trasferire lo sbozzato (SB) dal primo organo rotante (2) di trasporto al secondo organo (3) di trasporto comprende una fase di disporre lo sbozzato (SB) all’interno della seconda sede (S2) di ricezione in modo che una superficie dello sbozzato (SB) che risulta affacciata verso l’esterno quando lo sbozzato (SB) è accoppiato alla sporgenza (5) della prima sede (S1) di ricezione risulti affacciata verso l’interno della seconda sede (S2) di ricezione.
22. 22. Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 20 a 21, ulteriormente comprendente una fase di snervare almeno una cerniera di collegamento tra facce superiori (SB4,SB5) e rispettive facce laterali (SB3, SB2) dello sbozzato (SB).
23. 23. Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 20 a 22, in cui detta fase di inserire detti prodotti alimentari confezionati all’interno dello sbozzato (SB) comprende una fase di inserire i prodotti alimentari confezionati secondo una direzione di inserimento che è perpendicolare ad una direzione longitudinale della scatola (S).