IT201700015547A1 - Dispositivo automatico di sanificazione della superficie esterna di singoli colli quali bagagli, scatole, pacchi, etc. - Google Patents

Dispositivo automatico di sanificazione della superficie esterna di singoli colli quali bagagli, scatole, pacchi, etc.

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IT201700015547A1
IT201700015547A1 IT102017000015547A IT201700015547A IT201700015547A1 IT 201700015547 A1 IT201700015547 A1 IT 201700015547A1 IT 102017000015547 A IT102017000015547 A IT 102017000015547A IT 201700015547 A IT201700015547 A IT 201700015547A IT 201700015547 A1 IT201700015547 A1 IT 201700015547A1
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IT
Italy
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treatment
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treated
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IT102017000015547A
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Inventor
Massimo Mendia
Original Assignee
Mendia Freya Margaretha
Mendia Gustavo
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    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
    • B08B9/00Cleaning hollow articles by methods or apparatus specially adapted thereto 
    • B08B9/08Cleaning containers, e.g. tanks
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B08CLEANING
    • B08BCLEANING IN GENERAL; PREVENTION OF FOULING IN GENERAL
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Description

DISPOSITIVO AUTOMATICO DI SANIFICAZIONE DELLA SUPERFICIE ESTERNA DI SINGOLI COLLI QUALI BAGAGLI, SCATOLE, PACCHI, ETC.,
DESCRIZIONE
La superficie esterna di un collo del tipo di borse, sacche, valigie, bauli, pacchi e scatole industriali, etc. può essere contaminata da microrganismi per contatto con persone che le maneggiano ovvero con luoghi nei quali viene a trovarsi durante il suo trasporto, a maggior ragione in presenza di patologie endemiche in certi territori .
Il problema può porsi per i sacchi, i pallets, i colli industriali che contengono le materie prime e i componenti necessari per le produzioni ad esempio alimentari, ma anche per la borsa del computer appoggiata al suolo in metropolitana, in strada, etc. ovvero per le valigie che escono dal nastro trasportatore alla riconsegna dei bagagli all'aeroporto, dopo un lungo viaggio ed alcuni scali, maneggiate da molti addetti, stoccate in depositi, stive, etc. insieme ad altri colli che a loro volta provengono da luoghi dalle condizioni igieniche a volte critiche e al meglio sconosciute ovvero per le quali sono richieste stringenti condizioni igieniche.
Al fine di evitare tali possibili contaminazioni ed i relativi rischi igienici derivanti dai contatto ovvero dall'introduzione di tali colli in luoghi di lavoro o di abitazione, il dispositivo per cui si chiede il brevetto provvede alla sanificazione di tali colli.
Al momento la sanificazione dei colli individuali del tipo di borse e bagagli viene effettuata molto di rado, solo dopo che essi sono stati portati nei propri luoghi dì abitazione e/o lavoro, e viene eseguita in modo essenzialmente manuale, utilizzando le stesse pratiche in uso per la sanificazione di altri oggetti di uso domestico, ovvero tramite panni, spugnette, etc. intrise di agenti detergenti e/o disinfettanti.
In termini igienici, i limiti di tali modi operativi, sono:
· espongono gli utenti alle criticità igieniche correlate ai microrganismi che su di essi si vengono a trovare;
• effettuando la sanifreazione in modo sporadico e non controllato non si ha alcuna certezza dell'effetto germicida ottenuto;
* la manualità dell'operazione la rende faticosa, farraginosa e, quindi, episodica e poco frequente .
In altri casi, invece, per colli industriali quali scatoloni, pallets, etc. vengono impiegati sistemi di disinfezione del tipo di tunnel di processo all'interno dei quali i colli vengono trasportati da sistemi a nastri e/o a rulli posti in linea di processi industriali.
Ma in soluzioni di questo tipo realizzate con le tecnologìe finora note non vi sono controlli sugli accessi e sulle uscite dai nastri per cui non è possibile usare i sistemi a tunnel per singoli utenti/colli in modalità " a domanda", i trattamenti non tengono conto delle caratteristiche tecniche del collo da trattare né delle caratteristiche amministrative dell'evento di trattamento. Inoltre, con le presenti tecnologie dei tunnel di trattamento vengono trattate le superfici del collo essenzialmente parallele alla direzione di trasporto ma non quelle essenzialmente ortogonali a detta direzione per cui non vengono trattate allo stesso modo tutte le superfici, ad esempio le sei facce componenti un parallelepipedo.
In sintesi, la presente pratica operativa di sanificazione dei colli è molto poco efficace nel limitare la loro criticità igienica, ovvero nell'adattarsi alla situazione della specìfica utenza.
Il trovato di cui si chiede il brevetto, invece, risolve in modo completo, semplice ed economico il problema della sanificazione dei colli attraverso le sue specifiche caratteristiche funzionali e tecniche.
1.Il trovato può essere realizzato in varie configurazioni, che, però, contengono, comunque, tutti i rilevanti elementi funzionali e realizzativi riportati nel seguito.
2.Nel trovato vengono installate le apparecchiature per uno o più processi di disinfezione i quali, a loro volta possono operare uno per volta ovvero integrati fra loro.
3.La disinfezione viene effettuata tramite uno o più trattamenti superficiali come ad esempio irradiazioni con raggi ultravioletti in banda germicida e/o aspersione con soluzioni nebulizzate di uno o più agenti chimico-fisici adeguati, etc,
4. In aggiunta alla disinfezione il processo di sanificazione effettuato dal trovato può comprendere ulteriori trattamenti quali, a solo titolo di esempio, depolverazione, profumazione , copertura con involucri flessibili, marcature, codifìche di vari tipi, etc .
5.In alcune delle specifiche configurazioni descritte in dettaglio nel seguito il trattamento comprende una prima fase di rimozione della polvere dalle superfici esterne dei colli (depolverazione), con la possibilità di aggiungere accorgimenti particolari per il trattamento di manici, rotelle, etc. La depolverazione è utile quando si temano possibili mascheramenti o interferenze con i successivi trattamenti di disinfezione.
6.Tale depolverazione può essere effettuata tramite flussi d'aria forzati, iniettati e/o aspirati, con apposite caratteristiche di forma del getto, portata, velocità, etc. In altri casi la depolverazione può essere effettuata tramite contatto con superfici atte alla rimozione delle particelle indesiderate, del tipo di rulli, spazzole, tamponi, etc.
Ί .Nel caso di pulizia tramite contatto fisico con elementi quali spazzole, tamponi, etc. tali elementi saranno provvisti di sistemi di pulizia delle superfici che vengono a contatto con i colli in trattamento ovvero di componenti "usa e getta" al fine, comunque, di evitare il trasferimento di potenziali contaminanti fra un collo trattato ed i successivi.
8,Nel caso la depolverazione dei colli sia effettuata tramite getti d'aria, ovvero quando fra i trattamenti dì disinfezione siano previsti processi di aspersione dei colli con soluzioni nebulizzate o simili, un aspiratore a tecnologìa nota rimuove l'aria dai volumi di trattamento, e la purifica al fine di catturare polveri, particelle, germi, goccioline, etc, che possono provenire e dai colli in trattamento ovvero generati dal trattamento stesso.
9.Il collo introdotto nel vano di sanificazione riceve trattamento su di una parte o sull' intera superficie, comprese, in particolare, le parti sottostanti, tramite un'adeguata combinazione di piattaforma di appoggio, ganasce di presa, ganci che inforcano manici o maniglie, etc. La possibilità di trattare le parti inferiori dei colli viene risolta nel seguito facendo appoggiare il collo da trattare su di una superficie perforata realizzata in maniera che sia capace di sorreggere il collo da trattare senza ostacolare i flussi di raggi, di getti d'aria, di disinfettante, etc., connessi alle varie operazioni richieste dal trattamento da eseguire.
10. Specifici accorgimenti possono essere disposti nel caso di colli che abbiano parti che richiedono un trattamento di tipo e/o intensità differente. Questo può essere il caso, ad esempio, delle valigie che hanno giunzioni lungo il perimetro laterale, manici, serrature, rotelle, etc.
11. In maniera analoga la realizzazione del trovato potrà comprendere soluzioni costruttive e/o funzionali che comprendano adattamenti del trattamento in funzione delle caratteristiche costruttive dei colli, dei materiali con cui sono realizzate le loro superfici esterne, quali tessuti, vari tipi di plastiche, cartoni, etc.
12. I processi di trattamento sono scelti, attivati e regolati secondo vari criteri che comprendono, a solo titolo di esempio: a) un modo uguale per tutti i colli trattati da quella configurazione del dispositivo; b) un modo funzione del prezzo pagato; c) un modo indicato dall'utente attraverso un dispositivo di inserimento di informazioni; d) un modo rilevato automaticamente dalla macchina in funzione della posizione e/o della dinamica del collo all'avvicinarsi agli elementi attuatori del trattamento, e/o della geometria del collo, dei materiali di cui il collo è costituito ovvero in funzione dì eventuali specifiche etichette che indichino le modalità di trattamento consigliate per quel collo, etc.
13. Gli elementi attuatori del processo operano in un volume di trattamento confinato da pareti che hanno fra i propri scopi certamente anche quello di limitare al massimo l'impatto sull'ambiente ovvero sulle persone circostanti sìa degli elementi usati per la disinfezione, sìa dei germi e/o dei residui provenienti dal trattamento dei colli stessi. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso; a) l'adeguata configurazione dell'involucro e delle superfici che ne controllano l'accesso e che vengono in contatto con i colli durante il loro trattamento; b) l'utilizzo per l'involucro e relativi elementi quali porte, tende, paratie etc. di materiali non permeabili agli agenti disinfettanti e/o ad altri residui del trattamento; c} utilizzo dì sistemi di aspirazione e trattamento dell'aria proveniente dal volume dì trattamento nei casi in cui vengano, ad esempio, applicati trattamenti che prevedono immissioni di aeriformi, siano aria e/o aerosol di soluzioni attive nel processo di trattamento; d) il controllo e la regolazione del processo in funzione degli input espressi dagli utenti ovvero rilevati dalle apparecchiature automatiche per un definito contesto operativo e/o per un dato gruppo di informazioni associate al singolo collo in trattamento.
14. Le superfici che compongono il volume all'interno del quale avviene il trattamento desiderato possono essere rigide oppure flessibili, in tutto o in parte, e possono assumere configurazioni e/o posizioni differenti nelle varie fasi di trattamento, le quali, a loro volta, possono comprendere le fasi di stand by, arresto, pre- e posttrattamento, indirizzamento finale, etc. A mero tìtolo di esempio, l'involucro potrà assumere la forma di un soffietto plissettato, ovvero svolgersi con un telo arrotolato, etc.
15. L'involucro può essere realizzato con accorgimenti tali da consentire di ricevere all'esterno di esso immagini e/o suoni relativi ai trattamenti ai quali i colli vengono sottoposti. Per ottenere tali risultati l'involucro può essere realizzato, in tutto o in parte, con materiali trasparenti alla luce visibile pur se capaci di bloccare l'indesiderata trasmissione verso l'esterno di agenti del trattamento, ovvero si potranno installare appositi sistemi a tecnologia nota di videoriprese e videoriproduzione.
16. La parte interna delle superfici che costituiscono l'involucro esterno del volume di trattamento del trovato, qualunque sia la loro configurazione, possono essere realizzate in modo da poter contribuire al trattamento stesso. Ad esempio, nel caso la disinfezione venga effettuata con raggi ultravioletti, esse saranno capaci di riflettere e ridistribuire sulle superfici dei colli detti raggi secondo schemi efficaci per il trattamento.
17. Dette superfici interne, inoltre, sono realizzate con materiali ed accorgimenti tali da rendere possibili i trattamenti necessari per mantenerle a loro volta in condizioni igieniche eccellenti e comunque tali da evitare contaminazioni dei colli in trattamento e pericoli o fastidi agli utenti.
18, Gli elementi di trattamento interni al volume di trattamento sono costituiti, tipicamente, da tubi ed ugelli che emettono fluidi e/o da elementi ottici quali lampade, LED, etc. che emettono raggi luminosi nella banda ultravioletta germicida.
19. La posizione e l'orientamento di tali elementi sono impostati a livello costruttivo in funzione dell'applicazione e della configurazione, ma possono essere poi ulteriormente mossi nello spazio tramite il sistema di controllo, in funzione delle caratteristiche del trattamento richiesto. Il sistema di controllo potrà essere di tipo solo meccanico, ad esempio per orientare gli elementi di trattamento in funzione della presenza e/o posizione di un collo, ovvero di tipo elettromeccanico se le modifiche dei parametri operativi vengono indotte da una unità logica elettronica sulla base dei valori riscontrati caso per caso di una serie di parametri applicativi specifici, anche variabili collo per collo.
20, Il collo da trattare viene trasferito dall'esterno all'interno del volume di trattamento tramite una combinazione di azioni manuali e/o automatiche, con gradi di automatismo che dipendono dalla configurazione specifica del trovato.
21. 1/ attraversamento del varco di accesso in entrata e/o in uscita e la deposizione sul piano di fondo del volume di trattamento ovvero sul sistema di trasporto che conduce ad esso possono essere compiuti dall'utente individuale utilizzando servomeccanismi che operano su ciascun collo da trattare eseguendo una o più azioni meccaniche, quali sollevamento/ abbassamento, inclinazione, rotazione, etc.
22. I colli vengono immessi nel sistema di trattamento tramite uno o più varchi di ingresso dotati di dispositivi che consentono ovvero impediscono l'accesso del collo in funzione del risultato di adeguati algoritmi e delle rilevazioni di specifici dispositivi automatici- Ad esempio, il sistema di controllo dell'accesso al varco si aprirà se l'utente presenta ai rilevatori automatici un titolo di pagamento. Detto tìtolo potrà anche contenere indicazioni automatiche sul tipo di trattamento al quale sottoporre il collo, il numero di ripetizioni e/o l'intensità di detto trattamento, etc. In altra soluzione, ad ulteriore titolo di esempio, il collo è dotato di un elemento del tipo di un'etichetta o simili, caratterizzato da un codice riconosciuto, anche a distanza, tramite lettore ottico e/o elettronico. Il codice, a sua volta, può contenere in modo diretto l'informazione che autorizza il passaggio, ovvero il sistema rileva il codice posto sul collo e poi verifica, interrogando un proprio elenco locale o remoto, se tale codice risulta autorizzato o meno .
23. Anche il prelievo del collo dopo il trattamento può essere sottoposto a controllo. Ad esempio, il sistema di controllo potrà aprire il varco attraverso il quale il collo può essere prelevato solo dopo aver verificato che l'identità della persona che intende effettuare detto prelievo coincida con quella di chi ha conferito il collo all'apparecchiatura di trattamento. Una applicazione di tale principio, ad esempio, consente di evitare che terzi non autorizzati possano prelevare i colli dopo il trattamento.
24 . Il trovato può inoltre adattarsi a specifiche e stringenti esigenze di sicurezza e quindi includere funzioni quale verifica dell'identità dell'utente che immette ovvero preleva i colli tramite documenti di identità, parametri antropometrici, etc. ovvero attivazione di sensori e procedure di verifica della presenza di sostanze quali esplosivi o droghe proibite, etc. Le informazioni sull'identità degli utenti, insieme a immagini, video, etc. relativi a detti utenti e ai colli da loro depositati possono essere gestiti in vario modo dal sistema di controllo, includendo la memorizzazione di dette informazioni, immediato invio delle stesse a punti di ispezione e controllo locali e/o remoti, confronto con analoghe informazioni contenute in specifici database, etc.
25. In talune configurazioni, i colli possono accedere al volume di trattamento associati ad elementi logistici del tipo di vaschette, carrelli, etc. L'uso di vaschette, ad esempio, può risultare utile nei sistemi di trasporto veloci e multidirezionali presenti in alcuni grandi aeroporti, al fine di proteggere i bagagli durante i trasporti, caratterizzati da elevate velocità ed accelerazioni. L'utilizzo di carrelli, invece, potrà applicarsi nei casi in cui gli utenti utilizzano già detti carrelli per cui potrebbe rivelarsi conveniente trattare i colli posti sui carrelli, senza la necessità di scaricarli/rìcaricarli da essi. Tali elementi logistici dovranno quindi essere realizzati in modo da poter sia svolgere le proprie intrinseche funzioni di contenimento, movimento, protezione, etc., sia consentire l'efficacia dei trattamenti dì sanificazione a cui i colli devono essere sottoposti. Tale problematica viene risolta nel seguito realizzando detti elementi logistici con materiali e strutture tali da sorreggere i colli in trattamento senza ostacolare i flussi di raggi, di getti d'aria, di disinfettante, etc., connessi alle varie operazioni dì sanificazione richieste dal trattamento da eseguire. Un tipico esempio applicativo potrà utilizzare superfici perforate, reti, etc.
realizzate in materiali metallici e/o polimerici. Si noti che, allo stato attuale della tecnologia, materiali quali vetro, policarbonato e metilmetacrilato, pur se trasparenti alla luce in banda visibile non sono trasparenti agli ultravioletti in banda germicida. Al momento sembra che solo il quarzo sia un materiale che in forma di oggetto a struttura continua sia trasparente alla luce sia in banda visibile che in banda ultravioletta e, infatti, viene correntemente utilizzato per ì piccoli contenitori (detti cuvette) di strumenti automatici di analisi chimica con uso di luce in varie bande.
26. (Jna peculiarità di questo trovato, al riguardo, è la possibilità che nel caso si impieghino sistemi di trasporto continuo del tipo dei nastri trasportatori e/o rulli, uno o più di detti rulli siano realizzati in materiali permeabili agli agenti di trattamento, in modo che essi non ostacolino gli agenti di trattamento nel percorso verso la superficie esterna dei colli da trattare.
27. Una ulteriore e peculiare configurazione del trovato prevede che gli elementi attuatori del trovato siano posti all'interno di detti rulli. Un esempio realizzatìvo di questa peculiarità del trovato prevede che l'elemento attuatore, del tipo di una lampada emittente raggi ultravioletti in banda germicida venga installata all·'interno di un rullo realizzato in modo da presentare sia adeguate caratteristiche meccaniche che la capacità di far passare adeguate quantità di agenti di trattamento {raggi, getti di fluidi, etc.) desiderati .
28. In termini di movimentazione dei colli, il trattamento di sanificazione può avvenire secondo due schemi:
29. Volume di trattamento in cui ciascun collo entra, un pezzo alla volta, attraverso una data sezione di ingresso, viene sanificato e quindi esce dal volume di trattamento attraverso la stessa sezione attraversata all'ingresso, per poi ripetere il ciclo con il collo successivo, ovvero
30. Volume di trattamento in cui i colli da trattare entrano da una data sezione ed escono, invece, da una sezione diversa, uno dopo l'altro, nella stessa sequenza con cui sono entrati.
31. Lo schema di movimentazione A) sezione unica è particolarmente adatto all'inserimento, un pezzo alla volta, da parte di un utente singolo, attraversando sia all'ingresso che all'uscita un varco dotato di sistema che controlla e verifica l'autorizzazione, rispettivamente, sia all'inserimento del collo da trattare sia al prelievo del collo trattato, secondo le varie procedure proprie delle possibili applicazioni.
32. Il metodo di movimentazione B}, "sezioni diverse", si può applicare sia nel caso di inserimento manuale dei colli, anche da parte di uno o più singoli utenti, nella sezione di ricezione colli ed ingresso del sistema di trattamento, a monte del volume di trattamento vero e proprio, sia nel caso il trovato venga applicato ad un processo di trasporto e smistamento di colli a valle di sistemi di produzione industriale, ovvero in Centrali di logistica, terminali di trasporti, etc.
33- Anche secondo lo schema "B) sezioni diverse per entrata e uscita" il trovato viene realizzato in modo da poter verificare se un dato collo può essere, o meno, ammesso al volume di trattamento, ovvero se un dato collo, comunque entrante nel volume di trattamento, deve o meno essere sottoposto al trattamento e, nel caso, a che tipo di trattamento.
34. Un modo di realizzare il trovato prevede una sezione di ingresso al volume di trattamento dotata di uno o più varchi presso i quali sia possibile verificare l'autorizzazione all'inserimento di quel collo, ad esempio rilevando la presenza di un valido titolo di pagamento.
35. Il passaggio del collo attraverso tali varchi può essere eseguito dall'utente in modo diretto e del tutto manuale ovvero tali varchi possono essere dotati di servomeccanismi dì presa dei colli da trattare capaci di depositarli, poi, nel volume di trattamento o sul sistema di trasporto che conduce ad esso sul sistema di trasporto, operando con la massima sicurezza e comodità per l'utente.
36- Tali servomeccanismi avranno, poi, posizioni di riposo tali da non costituire impaccio per i colli in trasporto e/o in trattamento .
37. Nel seguito vengono descritte in dettaglio alcune applicazioni relative a possibili configurazioni di principio del trovato:
36. Configurazione I)
Il collo viene trattato sull'intera superficie attraverso un insieme di elementi attuativi che si muovono intorno ad esso, montati su di un telaio operativo che scorre lungo il collo secondo un'asse orizzontale, come nelle figure, oppure lungo altre direzioni, lungo un percorso circolare, etc. Il telaio operativo avvolge per quattro lati il collo, che sarà stato sollevato all'altezza necessaria da una piastra perforata perché anche la parte inferiore possa essere trattata.
I due lati corti vengono poi trattati da un braccio girevole, imperniato sul telaio stesso, quando il telaio viene a trovarsi nella parte rispettivamente iniziale e terminale del suo percorso. In tal modo l'intera superficie laterale del collo viene trattata essenzialmente allo stesso modo.
Al fine di privilegiare semplicità e sicurezza operativa l'introduzione del collo da trattare e la successiva rimozione, dopo il trattamento, vengono effettuate in modo essenzialmente manuale, nel caso con assistenza di specifici servomeccanismi, nel caso anche attivati direttamente dall'utente, in modalità self Service.
Il collo viene trattato sull'intera superficie muovendosi all'interno di un involucro in cui sono posti, in modo fisso, gli elementi operativi. In un'altra esecuzione riportata dalle Tavole, ad esempio, il collo viene posto su di una piattaforma girevole in un materiale che, come nel caso di una rete metallica, abbia ampie aperture mentre gli elementi operatori sono posti su di uno o più strutture fisse a forma di grande "C", all'interno del quale il collo viene fatto girare
39. Configurazione II)Come in A e/o in B, ma il sistema di trattamento viene posto su di un carrello, anche di tipo impilabile, affinché la sanificazione venga effettuata mentre il collo viene trasportato dal carrello stesso, in modo che il trattamento non richieda tempo aggiuntivo rispetto al trasporto.
40. Configurazione III) Il collo viene posto su di un sistema mobile, tipicamente un nastro trasportatore, una rulliera, ovvero un "treno" di carrelli su ruote, delle vaschette di contenimento e protezione che scivolano su rulli, binari, lastre, etc. che scorre all'interno di una
all'interno del quale sono poste una o più sezioni di trattamento che possono assumere la forma dei telai di trattamento delle Configurazioni I) o II). Al tunnel i colli possono accedere o provenendo incanalati da un precedente sistema di trasporto collettivo, ovvero anche inseriti uno per volta dagli utenti, attraversando varchi di accesso in cui può essere effettuata la verifica di autorizzazione per il singolo collo, ad esempio nel caso in cui si debba verificare se per un dato collo è stato pagato un titolo di accesso. Nel caso di inserimento tramite accesso controllato, la sezione di accesso può essere dotata di dispositivi automatici di controllo all'accesso ovvero di servomeccanismi che rendono più comoda e sicuro il caricamento del collo attraverso la sezione di controllo dell'accesso e fino alla deposizione sul sistema di trasporto interno al tunnel. Si noti che, alimentando l'accesso alle zone di trattamento un collo per volta è possibile definire in modo automatico se effettuare il trattamento e, nel caso, che tipo dì trattamento effettuare collo per collo, implementando dei sistemi di identificazione ottica e/o elettronica del singolo collo. Il trovato presenta, ancora, alcune altre peculiarità che lo caratterizzano quale il fatto che può comprendere rulli di scorrimento ovvero piastre fisse su cui strisciano nastri di trasporto perforati, realizzati in modo che tali rulli e/o lastre sono perforate ovvero che all'interno di detti rulli ovvero al disotto di dette piastre sono inseriti gli agenti attuatori del trattamento. Ancora, le sezioni di trattamento possono comprendere elementi di trattamento orientati in modo da trattare anche la faccia che si presenta per prima e quella che invece lascia per ultima la sezione di trattamento, emettendo agenti di trattamento in direzione essenzialmente ortogonale alla direzione con cui il collo sì avvicina /si allontana rispetto al piano su cui insiste la sezione di trattamento. L'indicato orientamento degli elementi di trattamento può essere ottenuto sia attraverso elementi fissi che orientando in modo adeguato gli elementi attuatori posti nelle varie zone di trattamento. In tal caso, l'orientamento può essere anche variabile e correlato alla posizione che il collo assume via via rispetto agli elementi di trattamento ad orientamento variabile presenti nel volume di trattamento. 41. Configurazione IV) Il collo viene inserito in un involucro sulle pareti del quale sono posti, in modo fisso gli elementi attuatori del trattamento desiderato che, se desiderato, può comprendere solo alcune facce come, ad esempio, solo la parte inferiore e superiore. In questo caso, ad esempio, il trovato avrà la forma di un involucro all'interno del quale il collo viene inserito e posto in modo che la parte inferiore poggia su di una superficie in rete metallica al di sotto del quale sono posti gli elementi operativi mentre un altro blocco di elementi operativi è posto nella parte superiore: in tal modo viene trattato sia il fondo che la parte superiore del collo, che può comprendere manici, serrature etc.
Per meglio descrivere alcune possibili configurazioni del trovato vengono accluse le seguenti tavole:
La tav. 1/12 che rappresenta una possibile configurazione dì moduli operativi del tipo Configurazione I).
La tav. 2/12 che rappresenta le due posizioni, chiusa ed aperta di un modulo del tipo Configurazione 1} durante la fase, rispettivamente, di a) attesa/operazione e di b) inserimento/estrazione del collo, nella configurazione di chiusura, tramite serranda scorrevole.
La tav. 3/12 che rappresenta una realizzazione tipica del dispositivo di trattamento del tipo Configurazione I), interno all'involucro riportato nelle tavole precedenti.
La tav. 4/12 che rappresenta le posizioni principali assunte dai vari elementi del trovato del tipo Configurazione I) durante il processo di trattamento.
La tav. 5/12 che rappresenta lo schema dei processi fluidici che hanno luogo all' interno di un assemblaggio del trovato che può essere applicato in tutte le Configurazioni.
La tav. 6/12 riporta una configurazione del trovato in cui vengono trattate tutte le facce del collo, con la parte mobile è composta solo da un telaio perimetrale che scorre in direzione essenzialmente verticale, mentre il lati corti sono trattati da due segmenti operativi che restano fissi durante il trattamento.
La tav. 7/12 che riporta un esempio di configurazione piuttosto semplice, tipo IV, in cui viene trattata solo la base con un trattamento di disinfezìone che comprende solo raggi ultravioletti germicidi.
La tav. 8/12 riporta una Configurazione tipo I) in cui gli elementi operativi sono fissi mentre il collo viene posto su di una piattaforma rotante perforata la cui rotazione consente di esporre al trattamento tutte le superfici.
La tav, 9/12 riporta una soluzione del trovato del tipo Configurazione II) in cui il dispositivo è montato su di un carrello.
La tav. 10/12 riporta il trovato configurato in modalità "tunnel", tipo Configurazione III), con una sezione di ingresso nella quale i colli vengono inseriti, anche tramite servomeccanismi, a valle di una procedura automatica di accettazione,
La tav. 11/12 presenta un rullo per sistema di trasporto realizzato in maglia perforata contenente un elemento attuatore del trattamento.
La tav. 12/12 è relativa ad una configurazione che comprende il trattamento di disinfezione con una versione ripiegabile della superficie che delimita il volume di trattamento.
In tav, 1/12 è riportata una configurazione che comprende dei moduli di trattamento 1) di cui quello in posizione 2) è in fase di inserimento o ritiro della valigia.
La colonnina 3) è la colonnina di interazione con 1'utente
I moduli 1) nella tavola hanno tutti le stesse dimensioni ma potranno anche avere dimensioni differenti per poter trattare colli dì dimensioni differenti,
La colonnina 3) effettua una serie di servizi per i vari moduli aggregati.
Nella configurazione rappresentata, per esempio, la colonnina di servizio 3} è munita di monitor 4), di lettore codice a barre 5) e di stampantina 6) con cui svolge le funzioni principali di acquisizione di pagamento, sia diretto, verificando ed accettando titoli di pagamento quali monte, banconote, carte di credito e di debito, ovvero riscontrando elementi che certifichino che il pagamento è stato già effettuato presso altri siti.
In posizione retrostante alle apparecchiature di interazione con l'utente, nell'involucro 2) sono presenti ulteriori apparecchiature di servizio generale per i vari moduli aggregati nella bancata. Si riporta, ad esempio, in 7} la griglia di protezione del gruppo filtrante posto allo scarico dell'aspiratore ,
Le funzioni tecniche svolte dalla combinazione moduli e colonnina di servizio sono trattate in dettaglio nella tavola 6/12.
In tav. 2/12 le due configurazioni aperta 7) e chiusa 8} sono riportate in modo esplicito, in particolare mostrando la chiusura a serranda avvolgibile in posizione alzata 9) e abbassata 10). In tav. 3/12 è riportata una vista della macchina che opera il trattamento, in cui sono rappresentati il telaio di sostegno 11} la piattaforma elevabile 12) di sostegno del collo da trattare, composta da una lastra perforata 13) eseguita in modo da consentire la combinazione ottimale fra capacità di sostenere il peso del collo, la resistenza strutturale al sollevamento da parte dell'attuatore 14) che scorre sulle guide 15), la minima interferenza con le azioni di depolverazione a getto d'aria compressa 16), disinfezione a raggi ultravioletti in banda germicida emessi dal tratto di lampada 1Ί ) e con l'azione di disinfezione a getto di disinfettante, come effettuato dal tubo 18) posto nella parte inferiore del portale di trattamento 19).
In 20) è riportata la sezione di presa della derivazione locale del sistema di aspirazione con la valvola 21) di isolamento dello specifico modulo. Il motore 22) tramite appositi cinematismi del tipo dei sistemi di pulegge e cinghie 23) muove il portale di trattamento 19) lungo le guide 24} fissate sul telaio 10).
Il sistema mobile di trattamento 19) comprende la struttura 25) su cui sono fissati gli elementi di emissione dei raggi ultravioletti, del tipo già visto in 17), il circuito di tubazioni ed ugelli 16) per l'emissione di aria compressa ad alta velocità per la depolverazione della superficie del collo, l'analogo circuito 18) per l'emissione di getti nebulizzati di soluzioni disinfettanti.
Il motore 26) tramite 1 cinematismi del tipo di pulegge, alberi e cinghie del tipo di 27) e 28} muove l'asse orizzontale 29) che, nella configurazione rappresentata, aziona il tamburo di avvolgimento della chiusura del modulo, rappresentata da una serrandina a listelli avvolgibili.
Sulla struttura 25), tramite 1'asse rotante con supporto 30), il motore 31), per mezzo dei cinematismi pulegge/cinghie 32), fa compiere al braccio rotante 33) una rotazione che sarà comunque sufficiente a trattare i due lati corti laterali del collo tramite gli elementi di trattamento aggregati nella struttura 34).
In tav. 4/12 si rappresentano le varie posizioni assunte dai componenti mobili della parte interna del trovato durante il processo di trattamento.
In particolare le fasi presentate comprendono:
A)Posizione dì attesa; la piattaforma 12) di sostegno del collo è abbassata al suolo per offrire il minimo ostacolo al caricamento del collo, tipicamente dotato di rotelle, carrello, etc. In questa configurazione, infatti, il collo viene caricato dalla direzione frontale B) .
B)La piattaforma di sostegno 12) si solleva abbastanza per consentire alla parte inferiore del telaio di trattamento 25) di passare sotto ad essa.
C)Il telaio di trattamento 25) avanza lungo le guide 24) e la sua parte inferiore 35), passa sotto la piastra forata 13) che costituisce la base della piattaforma di sollevamento 12). Avanzando, sottopone al trattamento previsto ì due "lati lunghi laterali" del collo e i lati lunghi superiore ed inferiore.
D)La parte mobile 33) del telaio dì trattamento 25) gira in senso antiorario per sottoporre a trattamento uno dei due "lati corti laterali" del collo. In corrispondenza vi è un ingrandimento/duplìcazione di un dettaglio che mette in evidenza la posizione assunta dalla parte mobile del telaio operativo al fine di trattare un lato corto del collo.
E) La parte mobile 33} torna in posizione iniziale e il telaio dì trattamento 25} prosegue il suo movimento lineare lungo le guide 24) nello stesso verso seguito finora.
ET)La parte mobile 33) del telaio di trattamento 25) gira adesso in verso orario per sottoporre a trattamento l'altro "lato corto laterale" del collo. In 36) vi è un ingrandimento che mette in evidenza la posizione assunta dalla parte mobile del telaio operativo 33) al fine di trattare un lato corto del collo.
G) La parte mobile 33) torna in posizione iniziale e il telaio di trattamento 12) completa il suo movimento lineare nello stesso verso seguito finora fino a che, raggiunto il finecorsa, inverte il verso del moto e torna alla posizione iniziale. Si noti che il trattamento può essere effettuato più volte sullo stesso collo, ripetendo pertanto, nella seguenza prescelta, le operazioni fin qui descritte.
H} Al termine dei cicli di trattamento previsti la piattaforma 12) si riabbassa al suolo come nella posizione A) per consentire la rimozione del collo processato.
In tav. 5/12 viene riportata la descrizione schematica dei processi che, in questa configurazione del trovato, coinvolgono flussi d'aria.
In particolare 37) e 38) sono gli involucri esterni di due moduli operativi, mentre 39} è 1'involucro della colonnina che contiene sia la parte tecnica che la sezione 40) con le apparecchiature elettroniche ed elettromeccanìche di pagamento, interazione con l'utente, controllo dell'alimentazione elettrica alle singole apparecchiature, etc.
Il compressore 41) aspira dall'esterno aria trattata dai filtri 42) e tramite il separatore di olio e condensa 43) la invia sotto pressione nel condotto di distribuzione 44) il quale, a sua volta, alimenta le valvole 45) e 46) poste presso ciascun modulo 37) e 38).
In funzione delle opzioni tecniche e costruttive il compressore 41) potrà essere dotato di serbatoio di accumulo .
La valvola 45} alimenta con aria compressa il circuito di depolverazione 47) composto dalla adeguata combinazione di tubazioni flessibili e rigide e relativi ugelli di depolverazione a getto d'aria, mentre la valvola 46) mette sotto pressione il sistema 48) di contenimento ed erogazione pressurizzata degli agenti chimici che verranno così erogati, in forma nebulizzata, dal circuito 49) composto dalla adeguata combinazione di tubazioni flessibili, rigide e da ugelli di nebulizzazione. Il ventilatore 50), nel frattempo, aspira dai moduli in operazione 37) e/o 38) attraverso la bocca di presa 51) e la valvola 52) e la reimmette in atmosfera dopo che l'aria estratta dai moduli in servizio è stata purificata dal sistema di abbattimento 53).
In tav. 6/12 è riportata una seconda configurazione del trovato in cui vengono trattate tutte le facce del collo ma la parte mobile è composta solo da un telaio perimetrale che scorre in direzione essenzialmente verticale trattando quattro facce del collo, mentre i lati corti sono trattati da due segmenti operativi che non cambiano posizione durante il trattamento. 54) presenta l'involucro esterno del trovato, nell'esempio di un blocco di tre moduli funzionali.
Nella vista generale A) , 55) è il coperchio superiore dell'involucro che nell'esempio raffigurato si muove a compasso mentre 56) è lo sportello anteriore che nell'esempio raffigurato si muove in direzione verticale.
L'apertura del coperchio 55) e dello sportello 56) possono essere coordinati fra loro da appositi cinematismi per ridurre il tempo di accesso al modulo funzionale.
La sanifreazione viene effettuata dal telaio perimetrale 57) che scorre verticalmente intorno alle pareti laterali del collo appoggiato dall'utente sulla piastra forata 58) ed azionato dall'attuatore lineare 59).
II trattamento degli altri due lati del collo viene effettuato dai segmenti operativi 60) e 64) i quali, durante il trattamento, restano fissi.
Il segmento 60}, come rappresentato in tavola, è connesso al coperchio 55) e si muove con esso durante la fase di inserimento e rimozione del collo nel modulo, ma durante il trattamento, quando 55) e 56) sono fissi in posizione di chiusura, 60) resta in posizione fissa.
Nell'esempio riportato in tavola, il tratto 61) rappresenta sistemi di irradiamento ultravioletti, 62) sistemi di depolverazione a getto d'aria e 63) sistemi di nebulizzazione di agenti disinfettanti. Attraverso 1'intercapedine 65) avviene l'aspirazione dell'aria che può trasportare polvere, impurità, disinfettante in eccesso, etc- tramite un'apparecchiatura di aspirazione 66) a tecnologia nota posta, ad esempio, nel vano tecnico sottostante e che scarica in atmosfera tramite una batteria di filtri 67).
La vista B) presenta con maggiore dettagli il telaio perimetrale operativo 57) che scorre lungo le guide 68) mosso dall' attuatore 59) e sul quale sono fissati i quattro segmenti operativi 69) che reggono gli elementi attuativi dei trattamenti di sanificazione che avvengono nel modulo.
In tav. 7/12 si riporta una terza configurazione relativa a colli piccoli di cui si vuole trattare solo il fondo e si applica solo un trattamento di disinfezione con raggi ultravioletti.
L'involucro 70), rappresentato in posizione chiusa A) e aperta B), ha una parte superiore 71), una base di appoggio 72) che contiene le apparecchiature di servizio, elettriche, meccaniche ed elettroniche, un meccanismo di blocco automatico 73), una superficie flessibile di ingresso del collo 74), ad esempio costituita da spazzole, un coperchio 75).
Il collo, il cui fondo si vuole trattare, verrà poggiato anche manualmente sulla grata 76) appoggiata sulla base 71).
Al di sotto della grata 76) vi è la parabola 77) che concentra sulla grata 76) e sul fondo del collo che vi è poggiato i raggi ultravioletti prodotti dalla lampada 78) (a tecnologia presente rappresentata da una lampada, in futuro potranno utilizzarsi punti luce a LED al momento in sviluppo internazionale). Si noti che tutta la superficie interna 79) della parte superiore dell'involucro 71) e del coperchio 72) sono eseguite in materiale altamente riflettente ai raggi ultravioletti, per cui, di fatto, il collo poggiato sulla grata 76) viene ad essere avvolto dai raggi germicidi che, per una data potenza della lampada e durata del trattamento, possono portare al livello di disinfezione considerato accettabile per l'applicazione.
In tav. 8/12 il trovato viene configurato con un involucro composto da una parte fissa 80) ed una mobile 81).
La parte mobile 81) è composta da un mantello 82) e da un piatto 83) sul quale è posto l'asse 84) che, mosso dal motore 85), fa girare la parte mobile 81)-Nella zona inferiore della parte fissa 80) è posto l'asse 86) su cui è calettato il piatto 87), in lamiera forata, sul quale viene posto il collo, nel caso fra le paratie 88) per mantenerlo in posizione durante il movimento attuato dal motore 89).
Il piatto rotante 87) sul quale è posto il collo, grazie al suo movimento rotatorio, espone le superfici del collo al sistema di trattamento 90) che in questa configurazione è a sua volta composto dai segmenti 91), 92) e 93} che effettuano le tre fasi di trattamento previste in questo caso.
In figura, la vista A) riporta il trovato in posizione aperta, in attesa dell'inserimento del prossimo collo, in B) il trovato in posizione chiusa, tipica per le fasi di svolgimento del processo di trattamento, in C) il trovato come in B) con una "finestra" 94) solo graficamente "ritagliata" sul mantello 82} al fine di poter vedere gli elementi sottostanti del sistema durante la rotazione, il che può essere dedotto dal fatto che le paratie 38) hanno un orientamento in posizione 94) modificato per rotazione rispetto alla posizione che esse avevano nella vista A).
In tav. 9/12 il trovato viene montato su di un carrello 95}, dotato di manico 96) e ruote pivotanti 97).
Nella figura sono riportate tre forme che il dispositivo viene ad assumere nella fase di attesa A), di inizio di estensione dell'involucro flessibile 98), B), di completamento dell'estensione dell'involucro mobile il quale prevede la rotazione del braccio 99) al fine di sanificare anche il lato corto 100) che a sua volta fa ruotare ed in tal modo estende la superficie protettiva curvilinea 101) In tav.10/12 il trovato è configurato come tunnel di trattamento per una specifica applicazione in cui i colli, rappresentati da valigie nell'esempio descritto, vengono inseriti lateralmente tramite dei servomeccanismi.
In particolare viene riportata in 102) la colonnina di interazione con l'utente che consente, ad esempio, di emettere dei biglietti con codice a barre che poi vengono letti da lettori elettronici del tipo 103) posti in prossimità dei varchi 104). In questo esempio si sono considerati dei varchi 104) dedicati ai colli di minore dimensione e dei varchi diversi 105) per quelli, invece, di dimensione maggiore.
Al fine di evitare possibili problemi di sicurezza ovvero di interferenza fra utenti, colli e nastro trasportatore 106) i varchi 104) e 105) sono dotati dei servomeccanismi 107) e 108).
Tali servomeccanismi hanno una posizione di riposo ed attesa, rispettivamente, 109) per il servomeccanismo 110) e 111) per il servomeccanismo 108); su chiamata dell'utente, validata dal controllo del titolo di accesso al nastro 106), i servo passano alla posizione di caricamento, rispettivamente 112) e 113), e, quindi, dopo aver richiuso le rispettive portelle 104) e 105) danno luogo all'inclinazione dei piani di appoggio 114) e 115) per far scendere il collo sul nastro 106).
A questo punto il collo in trattamento, 116) nell'esempio riportato, scorre sul nastro e si avvia verso il tunnel di trattamento 117).
Il nastro 106 scorre su dei rulli 118). Si noti che per l'ottimale efficacia di trattamento anche nelle zone inferiori dei colli, il nastro 106) viene realizzato utilizzando del materiale perforato e anche i rulli 118) possono essere eseguiti con materiali perforati, nel caso ospitando al proprio interno uno o più degli elementi attuatori degli stadi di trattamento. Superata la sezione di ingresso 119), che può essere munita di portelli mobili 120), il collo entra nel tunnel di trattamento che avrà almeno una parte della superficie laterale 121) realizzata in modo da consentire agli utenti posti all'esterno di poter guardare l'interno del tunnel e seguire il collo mentre passa passare attraverso le varie fasi di trattamento .
Tali fasi, nella configurazione rappresentata, comprendono 3 stazioni di trattamento 122 ciascuna composta da 3 arcate composte dai moduli attuatori del trattamento come in 123), disposti come i plinti di un'arcata, inclusi alcuni quali i 124) sono inclinati per sottoporre a trattamento anche i lati frontale e posteriore del collo.
In 125) è riportata la sezione di uscita con la piazzola di riconsegna 126) mentre il volume 127) racchiude il vano dell'impiantistica.
La tav. 11/12 presenta un rullo dì trasporto realizzato con due teste flangiate simmetriche speculari, 128) che tengono in posizione la superficie cilindrica laterale 129) in maglia perforata, all'interno della quale può essere posto un elemento attuatore di trattamento come, a mero titolo d'esempio, una lampada UV 130) con il proprio sistema di attivazione 131).
La posizione 132) mostra che l'estremità del rullo appoggiata sul supporto 133) è composto da un tubo 134} cavo all'interno per consentire il passaggio, nell'esempio di figura, del cavo elettrico di alimentazione.
Γ1 tubo porta lampada 134) tramite i perni e la flangia 135) viene fissato ad i supporti 133).
La tav. 12/12 riporta una realizzazione del trovato in cui l'involucro esterno è ripiegabile e la disinfezione avviene attraverso elementi di trattamento in parte fissi in parte mobili.
Nella Tavola sono raffigurate le viste da A ad E che rappresentano il trovato in varie posizioni.
In E la macchina è in posizione di attesa, e la struttura visibile è essenzialmente costituita dalla colonnina 136) sulla quale è posto un sistema 137) di interazione con l'utente oltre ai dispositivi 138) di verifica dell'identità dell'utente, effettuazione del pagamento ove applicabile, etc.
139) è la piastra di appoggio al suolo dell'elemento di trattamento 140) che nella E) viene visto in posizione sollevata méntre nella vista D) è mostrato già poggiato al suolo tramite meccanismi di sollevamento e rotazione a tecnologia nota.
In C) si vede un collo appoggiato sull'elemento 140), in parte anche alloggiato nel vano di centratura 141) posto nella parte frontale della colonnina 136).
L'elemento 140) comprende una lampada ad ultravioletti in banda germicida 142) posta entro una superficie riflettente specifica 143), coperta dal piano in lamiera perforata 144).
In B) si vede l'involucro 145) che ha assunto la sua posizione di trattamento.
All'interno del vano di trattamento costituito dall'involucro in posizione estesa sì possono rilevare l'elemento di trattamento 146) posto in verticale nella colonnina, con caratteristiche simili a quelle dell'elemento 140), l'elemento 147), 148), 149), 150), associati alle strutture di sostegno ad "U" rispettivamente 151) e 152) dell'involucro pieghevole, mosso da cìnematismì a tecnologia 153) nota che, nell'esempio di Tavola sono allocati nel vano operativo 154).
In vista A) si vede il trovato come in vista B), soltanto ruotato per rilevare con maggiore evidenza gli elementi attuatori associati agli elementi strutturali di supporto dell'involucro.
All'idea dì soluzione, potranno essere apportate variazioni, formali e strutturali, nell'ambito del medesimo concetto inventivo, che resta definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI I,Dispositivo per la sani ficazione automatica delle superfici esterne di colli del tipo di valigie, secchi, scatole e relativi manici, rotelle, cerniere, etc. composto da un volume all'interno del quale 1 colli vengono sottoposti al trattamento desiderato, che comprende almeno una fase di disinfezione, tramite elementi attuatoti fissi o mobili che effettuano il trattamento desiderato della superficie del collo nella sua interezza tridimensionale, nel caso anche applicando trattamenti differenti alle varie parti che compongono la superficie esterna di ciascuno. Il volume di trattamento é delimitato da un involucro di forma specifica per l'applicazione, tale forma potendo anche variare in funzione dei colli da trattare e dei trattamenti da effettuare. Detto involucro è realizzato in modo da proteggere l'ambiente esterno e le persone dalle possibili ricadute del processo di trattamento, mentre la superficie interna di esso può contribuire all'efficacia del trattamento stesso. I colli entrano ed escono dall'Involucro tramite varchi ad accesso controllato pósti alle sezioni di ingresso e di uscita del volume di trattamento, che, a loro volta, possono essere fra loro rispettivamente coincidenti e distinte l'una dall'altra,, mentre l'accesso a detti varchi è gestito in modalità essenzialmente automatica dal sistema di controllo del trovato. Il trovato viene controllato e regolato da un sistema di sensori, attuatori e logica funzionale che rilevane ed elaborano vari parametri sia definiti dall'esterno che riscontrati dai: sensori nel corso del processo stesso dei colli in trattamento, 2. Dispositivo, come alla rivendicazione , caratterizzato dal fatto che all'interno del volume di trattamento I colli possono essere sostenuti, durante il trattamento o il trasporto da elementi fisici capaci di consentire l'azione meccanica desiderata sul collo senza ostacolare l'azione efficace degli agenti attuatori del trattamento sulle parti di superfici che si intende trattare, anche se a contatto con i colli stessi. 3. Dispositivo, come alla rivendicazione 1) caratterizzato dal fatto che pud essere montato su elementi mobili che consentono l'esecuzione del trattamento anche durante la movimentazione del dispositivo. 4♦Dispositivo, come alla rivendicazione 1), caratterizzato dai fatto che il trattamento di sanificazione può comprendere processi ulteriori in aggiunta alla disinfezione. 5. Dispositivo, come alia rivendicazione 1}, caratterizzato dai fatto che sia V involucro che delimita la superficie esterna del volume di trattamento sia gli elementi attuatori del trattamento possono assumere forme posizioni diverse prima, dopo o durante il trattamento, in funzione delle specificità dell'applicazione, delle istruzioni operative degli utenti, delle caratteristiche dai colli da trattare ovvero di altri elementi elaborati dal sistema di controllo automatico. 6.Dispositivo, come alla rivendicazione 1}, caratterizzato dal fatto che 11 processo e gli elementi realizzativi saranno tali da evitare aportamenti o contaminazioni degli atri colli da trattare. 7 .Dispositivo, come alla rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che gli elementi costruttivi e gli aspetti funzionali del processo di trattamento sono realizzati in modo tale da evitare che il trattamento possa generare impatto negativo nei confronti dell'ambiente, e delle persone circostanti. 8. Dispositivo, come alla rivendicazione l), caratterizzato dal fatto che i colli da trattare possano essere introdotti ed estratti nel volume di trattamento attraversando la medesima sezione (cabina di trattamento, un pezzo in trattamento per cabina) , tramite un'adeguata combinazione di azioni manuali ed automatiche. 9. Dispositivo, come alla rivendicazione 1), caratterizzato dai fatto che i colli da trattare possono entrare e uscire dal volume di trattamento attraverso sezioni differenti (tunnel di trattamento ad uno o più corridoi, con colli uno dietro L'altro per ogni corridoio di trattamento). L'ingresso ed uscita dei colli dall'involucro del dispositivo avvengono tramiti? un'adeguata combinazione di azioni manuali ed automatiche . 10. Dispositivo copie alla rivendicazione li caratterizzato dal ratto che i colli vendono meccanicamente associati ad uri sistema di trasporto automatico che includa elementi rotanti e/c striscianti realizzati m materiali o con accorgimenti tali da non creare ostacoli agli agenti di sanificazione detti elementi possono includere al loro interno uno c più degli elementi che emettono gli agenti operativi specifici per i processi previsti. 11. Dispositivo come alla rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che l'inserimento e/o l'estrazione di ciascun collo dal trovato è sottoposto a controllo tramite elementi a tecnologia nota capaci di rilevare e comunicare al sistema di controllo informazioni relative a chi conferisce/ritira il collo, ovvero alle caratteristiche lei collo itc330, ai auol requisiti o vincoli di trattamento a11'avere espletato c meno le richieste procedure autorizzativi c-commerciale, etc. 12. Dispositive· come alla rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che i colli, durante il trattamento, possono essere associati ad elementi logistici del tipo vaschette, carrelli, etc. Tali elementi saranno realizzati in modo da consentire le loro peculiari funzioni di sostegno, contenimento, protezione, etc. senza creare ostaceli all'efficacia dei trattamenti di sanificazione a cui i colli vengono sottoposti. 13, Dispositivo, come alla rivendicazione 1}, caratterizzato dal fatto che gli elementi attuatoti del trattamento, fisa! o mobili, in presenza del singolo collo, vengono a trovarsi, per geometria costruttiva ovvero per regolazione durante il processo, in posizioni tali da effettuare i trattamenti di sanificazione desiderati sull'intera superficie esterna del collo, considerata nello spazio tridimensionale, 14, Dispositivo, come alla rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che esso può applicare processi unitari anche diversi, per tipo, intensità, orientamento, ampiezza della superficie trattata, etc, per le varie parti delle superfici che si intende sanificare, in funzione delle impostazioni della logica di base, delle istruzioni da parte dell'utente, e del parametri operativi rilevati dai sensori del dispositivo per detto collo individuale, 15, Dispositivo, come alla rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che le parti interne delle superfici che definiscono il volume di trattamento saranno realizzate in modo tale da contribuire all'efficacia del trattamento. l§. Dispositivo, come alla rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che le parti interne delle superfici che costituiscono il volume di trattamento saranno realizzate in modo tale da rendere agevole la sanificazione del trovato stesso.
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