IT202100014456A1 - Procedimento ed apparato di trattamento di oggetti - Google Patents

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"PROCEDIMENTO ED APPARATO DI TRATTAMENTO DI OGGETTI"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un procedimento e ad un apparato di trattamento di oggetti, in particolare per lavare e sanificare ed eventualmente sterilizzare oggetti, come ad esempio oggetti e parti di oggetti utilizzati in ambito farmaceutico, cosmetico, ospedaliero, odontoiatrico, dellindustria biomedicale, alimentare ed altri.

STATO DELLA TECNICA

Generalmente, le aziende farmaceutiche e/o le strutture ospedaliere hanno uno o pi? impianti, che comprendono macchine per effettuare trattamenti di pulizia, sanif?cazione o decontaminazione, e sterilizzazione di oggetti, come ad esempio utensili utilizzati nella produzione farmaceutica, dispositivi medici e simili, prima di poterli utilizzare nuovamente.

Tipicamente tali macchine si trovano in locali isolati gli uni dagli altri per ragioni igieniche e di contaminazione, e sono interposte tra due settori denominati, rispettivamente, settore di carico, o ?sporco?, e settore di scarico, o ?pulito?.

In particolare, nel settore di carico gli oggetti giungono sporchi, predisposti per essere sottoposti ai vari trattamenti di sanificazione. Una volta sanificati, gli oggetti passano nel settore di scarico in cui possono essere o meno imbustati e, da qui, eventualmente trasportati verso macchine di sterilizzazione, che eseguono la sterilizzazione generalmente in un?autoclave. Alternativamente, qualora gli oggetti non necessitino della successiva sterilizzazione, dal settore di scarico possono essere prelevati direttamente per poter essere riutilizzati.

Gli impianti noti comprendono almeno una macchina di lavaggio, pi? frequentemente una pluralit? di macchine di lavaggio disposte in serie, o in parallelo, lungo una determinata linea di lavorazione, ed atte ad effettuare uno o pi? dei suddetti trattamenti.

I trattamenti di cui si discute possono contemplare l?uso, anche combinato, di sostanze chimiche, detergenti e/o vapore acqueo, ed operano spesso a condizioni di temperatura e pressione elevate, secondo periodi di tempo definiti. Tali condizioni operative possono essere eventualmente soggette a specifiche prescrizioni normative.

In particolare, i trattamenti di sanificazione possono includere, un prelavaggio con acqua, un lavaggio con acqua ed eventuali detergenti e/o agenti chimici, sia a caldo sia a freddo, termodisinfezione ed asciugatura. I trattamenti di sterilizzazione sono spesso eseguiti a caldo, ad esempio con l?impiego di vapore acqueo a temperatura e pressione elevate, e prevedono anch?essi l?asciugatura finale.

Generalmente, ciascuna macchina di lavaggio ? configurata per effettuare almeno uno dei trattamenti di pe -lavaggio, lavaggio, sanificazione ed asciugatura degli oggetti. Inoltre, ogni macchina ha una camera interna in cui avviene un ciclo di lavaggio, che ? provvista di un?apertura di ingresso, da cui sono fatti entrare gli oggetti da trattare, e un?apertura di uscita, da cui sono fatti uscire gli oggetti trattati e che, ad esempio, pu? essere allineata all?apertura di ingresso.

Le macchine, o gli impianti, noti nello stato della tecnica comprendono normalmente una pluralit? di contenitori porta-oggetti, anche chiamati ?cesti?, che hanno la funzione di supportare temporaneamente gli oggetti, durante almeno uno o pi? dei suddetti trattamenti.

I contenitori porta-oggetti prevedono una pluralit? di organi di supporto degli oggetti che sono opportunamente sagomati in funzione della forma e delle dimensioni degli oggetti da trattare. Infatti, i contenitori porta-oggetti sono conformati in modo da lasciare gli oggetti esposti ai getti dei fluidi di trattamento con i quali vengono trattati nel corso dei vari trattamenti sopra elencati. Pertanto, anche la disposizione degli organi di supporto nel contenitore porta-oggetti non ? casuale ed ? tale da far s? che tutti gli oggetti siano correttamente esposti ai suddetti getti, evitando che un?oggetto, o alcuni oggetti, impediscano che i fluidi di trattamento raggiungano altri oggetti retrostanti.

Di conseguenza, negli impianti noti nella tecnica sono previsti una pluralit? di contenitori porta-oggetti diversi, ciascuno integrante un set di organi di supporto differenti, idonei a supportare diversi gruppi di oggetti da trattare, ed eventualmente distribuiti sul rispettivo contenitore in modo peculiare.

I contenitori porta-oggetti noti nella tecnica possono essere movimentati fra i vari settori, e quindi fra le diverse macchine dell?impianto, da un idoneo sistema di movimentazione automatizzato, comprendente ad esempio nastri, tappeti o rulli trasportatori, o organi di convogliamento similari.

Tipicamente, nel settore sporco un operatore dispone opportunamente gli oggetti all? interno dei contenitori porta-oggetti. Successivamente, i contenitori porta-oggetti recanti gli oggetti da trattare entrano nella macchina di lavaggio attraverso l?apertura di ingresso e fuoriescono dalla macchina stessa attraverso l?apertura di uscita. Cos? facendo, gli oggetti passano dal settore ?sporco? al settore ?pulito?, ove un operatore pu? prelevarli dai contenitori porta-oggetti.

Poich? ogni contenitore supporta molti oggetti, i cicli di lavaggio e sanificazione degli impianti noti nella tecnica prevedono una sequenza operativa dei fluidi di trattamento, e una durata del trattamento con tali fluidi, che deve essere prolungata e adeguata a far s? che tutti gli oggetti disposti sul contenitore porta-oggetti siano stati correttamente lavati e sanificati al termine del ciclo di lavaggio e sanificazione.

Un inconveniente degli apparati di trattamento noti ? che per eseguire un procedimento di sanificazione completa, comprendente ad esempio fasi di lavaggio, sanificazione e sterilizzazione, ? necessario trasferire gli oggetti da trattare attraverso pi? macchine di trattamento, ad esempio una macchina di lavaggio, una macchina di asciugatura e quindi una macchina di sterilizzazione, collocate normalmente in diversi ambienti, ad esempio in diverse stanze.

Gli oggetti vengono quindi trasferiti da una macchina all?altra da addetti preposti a tale operazione, per cui tali oggetti spesso vengono portati da un ambiente ad un altro determinato apparato di trattamento, e questo pu? generare contaminazione degli oggetti durante il trattamento, anche se questi ultimi possono essere trasferiti da una macchina all?altra utilizzando contenitori quali buste in polietilene o cellulosa. Di fatto quindi, gli oggetti sono a rischio di contaminazioni durante il processo e la qualit? finale degli oggetti trattati, in termini di lavaggio e sanificazione, spesso non ? ottimale.

Gli impianti noti, inoltre, data la presenza di diverse macchine di trattamento collocate in diversi vani o ambienti, si rivelano complessi, ingombranti e presentano costi di realizzazione e gestione elevati, dovuti ad esempio al loro elevato consumo energetico, l?approvvigionamento di tali contenitori di protezione, ai costi legati al personale che deve intervenire per imbustare e spostare gli oggetti ed altri. Inoltre, gli impianti noti devono essere mantenuti decontaminati, quindi i costi di gestione sono ulteriormente elevati.

Inoltre, data la presenza di varie macchine e vari siti dove gli oggetti vengono trattati, spesso l?operazione di identificazione dell?oggetto e quindi del suo stato di avanzamento nel trattamento a cui deve essere sottoposto pu? essere difficoltosa.

Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un procedimento ed un apparato di trattamento di oggetti che possano superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.

In particolare, uno scopo del presente trovato quello di mettere a punto un procedimento di trattamento di oggetti che sia rapido, efficiente, accurato e possa essere portato a termine in un unico ambiente e sostanzialmente in modo automatizzato.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di mettere a punto un procedimento di trattamento che sia in grado di limitare al massimo l?intervento umano e anche limitando il numero di contenitori portaoggetti, quali cesti, buste o simili, che normalmente vengono utilizzati negli impianti di trattamento noti.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di mettere a punto un procedimento di trattamento che consenta un notevole risparmio in termini di costi di installazione e gestione dell?apparato nel quale verr? utilizzato.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di mettere a punto un procedimento di trattamento che consenta una rapida ed inequivocabile identificazione dell?oggetto da trattare e quindi anche una sua tracciatura durante il trattamento.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare un apparato per il trattamento di oggetti che sia compatto, efficiente ed automatizzato.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi e secondo il presente trovato, un procedimento di trattamento di oggetti comprende almeno una fase di riconoscimento di un oggetto da trattare in una prima area di un unico ambiente nel quale viene effettuato l intero procedimento di trattamento ed almeno una fase di lavaggio e sanificazione dell?oggetto effettuata in una seconda area dell?ambiente posta a valle della suddetta prima area, in cui ? previsto associare un?etichetta di riconoscimento all?oggetto da trattare.

La suddetta etichetta di riconoscimento viene rilevata nella suddetta prima area mediante almeno un relativo dispositivo di rilevamento elettromagnetico che, di conseguenza, fornisce un segnale di identificazione oggetto ad un?unit? di controllo la quale, in funzione della suddetta identificazione, comanda almeno un dispositivo operatore automatico articolato che trasferisce l?oggetto identificato dalla suddetta prima area alla suddetta seconda area.

Vantaggiosamente, il presente procedimento ? rapido, efficiente, accurato e pu? essere portato a termine in un unico ambiente e sostanzialmente in modo automatizzato, grazie all?utilizzo del dispositivo operatore automatico articolato. Il presente procedimento permette di limitare al massimo l?intervento umano ed il numero di contenitori portaoggetti utilizzati, quali cesti, buste o simili, che normalmente vengono utilizzati nei procedimenti di trattamento noti. Il presente procedimento consente inoltre una rapida ed inequivocabile identificazione dell?oggetto da trattare e quindi consente anche una sua tracciatura durante il trattamento.

In accordo con un aspetto del presente trovato, ciascun oggetto da trattare pu? essere associato in modo selettivamente rilasciabile ad un relativo supporto anch?esso dotato di un?etichetta di riconoscimento. In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento pu? inoltre prevedere almeno una fase di sterilizzazione dell?oggetto effettuata in una terza area dell? ambiente posta a valle di tale seconda area.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il trasferimento dell?oggetto da tale seconda area a tale terza area pu? essere effettuato mediante almeno un dispositivo operatore automatico articolato.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento pu? prevedere l?erogazione di un flusso d?aria laminare di protezione degli oggetti nella zona di passaggio da tale seconda area a tale terza area.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento pu? prevedere un ciclo di sterilizzazione dell?oggetto in tale terza area, la cui attivazione ? effettuata mediante tale dispositivo operatore automatico articolato. Si pu? ad esempio prevedere che il dispositivo operatore automatico articolato sia in grado di comunicare con un?unit? di controllo programmabile preposta alla gestione delle varie operazioni di trattamento effettuate nell?ambiente, compreso l?avvio e l?arresto di cicli di sterilizzazione.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento pu? anche comprendere una fase di immagazzinamento degli oggetti trattati in un?ulteriore area posta a valle di tale terza di sterilizzazione. In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il trasferimento degli oggetti da tale terza area a tale ulteriore area viene effettuato mediante almeno un dispositivo operatore automatico articolato.

In accordo con un altro aspetto del presente trovato, il procedimento pu? prevedere l?erogazione di un flusso d?aria laminare di protezione degli oggetti nella zona di passaggio da tale seconda area a tale ulteriore area.

In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, un apparato di trattamento oggetti comprende un unico ambiente, nel quale viene effettuato l?intero trattamento degli oggetti, provvisto di almeno una prima area di carico e riconoscimento di un oggetto da trattare ed almeno una seconda area posta a valle della suddetta prima area e comprendente almeno una macchina di lavaggio, almeno un dispositivo di rilevamento elettromagnetico posizionato nella suddetta prima area per il rilevamento di un?etichetta di riconoscimento di cui ? provvisto il suddetto oggetto, almeno un dispositivo operatore automatico articolato ed un?unit? di controllo.

Il suddetto dispositivo di rilevamento elettromagnetico essendo configurato per fornire un segnale di identificazione oggetto alla suddetta unit? di controllo in conseguenza del rilevamento della suddetta etichetta di riconoscimento, la quale unit? di controllo ? configurata per comandare, in funzione della suddetta identificazione, il suddetto dispositivo operatore automatico articolato per il trasferimento del suddetto oggetto dalla suddetta prima area alla suddetta seconda area.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di una forma di realizzazione preferita, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento all?annesso disegno, in cui la fig. 1 ? una vista schematica di un apparato di trattamento di oggetti secondo il presente trovato.

Si precisa che nella presente descrizione la fraseologia e la terminologia utilizzata, nonch? le figure dei disegni allegati anche per come descritti hanno la sola funzione di illustrare e spiegare meglio il presente trovato avendo una funzione esemplificativa non limitativa del trovato stesso, essendo l?ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE

Con riferimento a fig. 1, un procedimento di trattamento di oggetti, quali oggetti e parti di oggetti utilizzati in particolare in ambito farmaceutico, cosmetico, ospedaliero, odontoiatrico, dell? industria biomedicale o alimentare.

Prima di descrivere le forme di realizzazione e per comprendere meglio il presente trovato, qui e per tutta la presenti descrizione con il termine ?sanificazione? ci si riferisce al complesso dei processi e/o trattamenti per decontaminare, ossia rendere igienico, o igienicamente sicuro un impianto, una macchina, o un oggetto; e con il termine ?sterilizzazione? si intende il trattamento, volto ad eliminare completamente (99,9%) la carica batterica o microbica tramite agenti chimici sterilizzanti, calore e/o radiazioni che investono un impianto, una macchina, o un oggetto.

Il procedimento di trattamento comprende almeno una fase di riconoscimento di un oggetto 11 da trattare in una prima area 12, o zona di carico, di un unico ambiente 15 nel quale viene effettuato ? intero procedimento di trattamento ed almeno una fase di lavaggio e sanificazione dell?oggetto 11 effettuata in una seconda area 13 delFambiente 15 posta a valle di tale prima area 12. L?oggetto 11 da trattare ? provvisto di un?etichetta di riconoscimento 22, ad esempio un codice QR, un tag RFID, un microchip o altro, che viene rilevata in tale prima area 12 mediante un opportuno dispositivo di rilevamento elettromagnetico 28.

L?oggetto 11 da trattare viene trasferito mediante almeno un braccio articolato 16, da tale prima area 12 a tale seconda area 13.

Tali aree 12 e 13 possono essere definite da pareti esterne 32 di delimitazione dell? ambiente 15 e da pareti interne 33. Nella parete interna 33 posizionata tra tale prima area 12 a tale seconda area 13 ? ricavata un?apertura o un varco 34 di passaggio, che pu? essere eventualmente aperto e chiuso automaticamente mediante un relativo portello o simile.

? possibile prevedere che ciascun oggetto 11 da trattare sia associato in modo selettivamente rilasciabile ad un relativo supporto 23 anch?esso dotato di un?etichetta di riconoscimento 24. Tale etichetta di riconoscimento 24 pu? essere un codice QR, un tag RFID, un microchip o altro e pu? essere rilevata e riconosciuta mediante il dispositivo di rilevamento elettromagnetico 28, o altro lettore, ad esempio un lettore ottico, un lettore optoelettronico, un lettore di RFID, un lettore di microchip, una fotocamera o videocamera a seconda della tecnologia utilizzata.

Tale braccio articolato 16 presente nella prima area 12 pu? essere provvisto di tale dispositivo di rilevamento ottico 28 idoneo al rilevamento e al riconoscimento delle etichette di riconoscimento 22 e 24 dell?oggetto 11 e del supporto 23. In alternativa, tale dispositivo di rilevamento ottico 28 pu? essere installato in altra posizione in tale prima area 12.

Il procedimento pu? prevedere almeno una fase di sterilizzazione dell?oggetto 11 effettuata in una terza area 14 dell? ambiente 15 posta a valle di tale seconda area 13. Il passaggio dell?oggetto 11 da tale seconda area 13 a tale terza area 14 pu? essere effettuato mediante un ulteriore braccio articolato 17. Tale terza area 14 ? definita da pareti interne 35 e presenta un?apertura o varco 36 di accesso, eventualmente aperto e chiuso mediante un portello automatico o simile.

L?apparato 10 secondo il trovato comprende pertanto tale unico ambiente 15, che pu? avere una lunghezza L variabile tra circa 10 m a circa 15 m ed una larghezza W variab dai 5 a 10 m, quindi un ingombro piuttosto contenuto. In tale apparato 10 sono posizionate in sequenza tali aree 12 e 13. La seconda area 13 dove vengono effettuati il lavaggio e la sanificazione comprende almeno una macchina di lavaggio 19.

Ogni oggetto 11 ? quindi associato in modo selettivamente rilasciabile ad un relativo supporto 23 mediante il braccio articolato 16 o eventualmente da un operatore. La prima area 12 presenta in questo esempio un?apertura o un varco 25 di ingresso ed un?apertura o un varco 26 di uscita.

Le fasi essenziali del procedimento sopra sintetizzato, ovvero sostanzialmente di lavaggio e sanificazione avvengono in continuo ed in automatico lungo l?apparato 10 dalla prima area 12 alla seconda area 13. La macchina di lavaggio 19 pu? essere ad esempio come descritta nella Domanda di Brevetto n. IT102020000011146. La macchina di lavaggio 19 pu? pertanto comprendere una camera di lavaggio entro la quale gli oggetti vengono trattati e isolabile a tenuta verso l?ambiente esterno. La camera di lavaggio pu? comprendere un?apertura di ingresso ed un?apertura di uscita per gli oggetti. L?apertura di ingresso degli oggetti ? rivolta verso una zona di carico degli oggetti, configurata per ricevere gli oggetti da trattare prima dell?ingresso nella camera di lavaggio. L?apertura di uscita degli oggetti ? rivolta, invece, verso una zona di scarico, configurata per ricevere gli oggetti trattati uscenti dalla camera di lavaggio. In accordo con possibili soluzioni realizzative, l?apertura di ingresso e l?apertura di uscita possono essere chiuse a tenuta tramite rispettivi mezzi di chiusura, ad esempio a saracinesca. La macchina di lavaggio 19 pu? comprendere uno o pi? ugelli di erogazione, posti nella camera di lavaggio, e configurati per erogare idonei fluidi di trattamento atti ad effettuare sugli oggetti i trattamenti di lavaggio e sanificazione. Tali ugelli possono essere configurati come ugelli di spruzzatura idonei a erogare fluidi di trattamento degli oggetti. La macchina di lavaggio pu? comprendere uno o pi? dispositivi bracci articolati, o robot autonomi mobili, disposti allinteno della camera di lavaggio, e provvisti di un?estremit? terminale atta a sostenere e posizionare, in maniera articolata, un organo operativo interagente con gli oggetti da trattare. Tale organo operativo pu? essere configurato come uno o pi? dei suddetti ugelli di erogazione dei fluidi di trattamento, oppure come un organo di presa atto ad afferrare saldamente uno o pi? di tali oggetti alla volta, in particolare per orientarli allinteno della camera di lavaggio in accordo con orientamenti spaziali desiderati e/o per movimentarli secondo predeterminate traiettorie.

Il braccio articolato 16 pu? controllare che l?oggetto 11 sia correttamente posizionato sul supporto 23 e pu? trasportare l?oggetto 11 collocato sul supporto 23 verso una zona di carico della macchina di lavaggio 19.

In caso di posizionamento errato, pu? essere avviata una procedura di avviso verso un operatore che si trova nella prima area 12 o esternamente all?ambiente 15, mediante avviso su un dispositivo elaboratore in possesso dell?operatore, ad esempio uno smartphone, un tablet, un computer o altro.

La macchina di lavaggio 19, dotata di almeno un proprio braccio articolato di lavaggio, preferibilmente preleva un singolo oggetto 1 1 per volta e dall? etichetta di riconoscimento 22 sull?oggetto 11 riceve tutte le informazioni per movimentare, lavare, sanificare e/o sterilizzare ed asciugare l?oggetto 11. Prima di uscire dalla macchina di lavaggio 19, quindi dalla seconda area 13, pu? essere prevista per l?oggetto 11 una fase di controllo di qualit?, che pu? essere di tipo ottico o a peso o entrambe. Gli oggetti 11 non idonei al proseguimento verso la terza area 14 saranno scartati e depositati in una zona dedicata.

Gli oggetti all?uscita della seconda area 13 di lavaggio e sanificazione possono direttamente essere evacuati dall?ambiente 15, linea A, per gli utilizzi a cui sono preposti, ad esempio tornare in una linea di produzione se l?apparato 10 ? installato in uno stabilimento dove tali oggetti 11 vengono prodotti o utilizzati per produrre articoli pi? complessi. Il braccio articolato 17 quindi pu? portare gli oggetti all?esterno dell?ambiente 15 e porli ad esempio in un contenitore in acciaio inossidabile con coperchio, al fine di evitare ogni ulteriore rischio di contaminazione.

Qualora si renda necessario anche una fase di sterilizzazione degli oggetti 11, il braccio articolato 17 pu? portare gli oggetti 11, preferibilmente uno per volta, nella terza area 14 all? interno di una macchina di sterilizzazione 21, ad esempio in autoclave. In questo esempio sono illustrate due macchine di sterilizzazione 21 in parallelo che possono essere separate dalla macchina di lavaggio 19 o integrate nella stessa. La sterilizzazione pu? avvenire mediante utilizzo di vapore. Al termine del lavaggio e quindi in uscita dalla seconda area 13, pu? essere prevista l erogazione di un flusso d?aria laminare allo scopo di proteggere gli oggetti 11 da eventuali contaminazioni nella zona di passaggio dalla seconda area 13 alla terza area 14. Tale flusso d?aria laminare pu? essere erogato da uno o pi? dispositivi di erogazione 27. Il passaggio dalla seconda area 13 alla terza area 14 pu? avvenire in automatico mediante il braccio articolato 17. L?attivazione del ciclo di sterilizzazione tale terza area 14 e ad esempio mediante una macchina di sterilizzazione 21 pu? essere comandata mediante tale braccio articolato 17, grazie al sistema di tracciatura di cui ? provvisto l?oggetto 11 da trattare, ovvero l?etichetta di riconoscimento 22 di riconoscimento.

Un?altra possibilit? in questa fase ? che gli oggetti 11 lavati nella seconda area 13 vengano depositati in una scatola in acciaio inox con coperchio in fibre di polietilene ad alta densit?. Il coperchio pu? presentare una cornice ed il foglio di plastica pu? avere con chiusura adesiva. In questo caso ad entrare nella macchina di sterilizzazione 21 ? la scatola chiusa con all? interno uno o pi? oggetti 11. Il carico degli oggetti 11 nel contenitore pu? essere effettuato mediante il braccio articolato 17, cos? come il trasferimento del contenitore nella macchina di sterilizzazione 21.

In uscita dalla terza area 14 ? presente un ulteriore braccio articolato 18, che prende in consegna l?uno o pi? oggetti 11 trattati. Tali oggetti 11 possono essere trasferiti all?estemo dell?ambiente 15, freccia B, da tale braccio articolato 18, oppure essere inviati verso un?ulteriore area 29 di magazzino, o zona di scarico, dove gli oggetti 11 vengono mantenuti in isolamento fino al momento del loro utilizzo. La delimitazione di tale ulteriore area 29 pu? essere rappresentata da una parete interna 37, nella quale in questo caso sono ricavati due varchi 20, in corrispondenza del lato di scarico delle macchine sterilizzatrici 21, e dalle pareti esterne 32. L?ingresso degli oggetti 11 in questa area 29 pu? essere protetto mediante erogazione di un flusso d?aria laminare. Tale flusso d?aria laminare pu? essere erogato da uno o pi? dispositivi di erogazione 30. Preferibilmente, per una corretta conservazione in tale area 29, tali oggetti 11 vengono immagazzinati al buio.

L?ambiente 15 del presente apparato 10 come visto ? unico e di dimensioni contenute, pertanto tale ambiente pu? essere ricavato all? interno di una cabina isolata dall? esterno. In tale cabina vengono ricavati i varchi di ingresso e uscita degli oggetti, si vedano linee A e B, ed i varchi 25 e 26 della prima area 12. Pertanto, l?apparato 10 ? un?unica macchina di trattamento completamente automatizzata e che pu? essere realizzata anche in diverse versioni che si adattano alle diverse esigenze produttive.

In accordo con un aspetto del presente trovato, i bracci articolati 16, 17 e 18 possono essere vantaggiosamente robot autonomi mobili (Autonomous Mobile Robots, AMR), noti agli esperti del ramo.

II procedimento di trattamento pu? essere inoltre totalmente gestito da un?unit? di controllo 31 programmabile esterna, o interna, all?ambiente 15, la quale pu? consentire ad esempio di rilevare lo stato di avanzamento del trattamento di un determinato oggetto 11 lungo l?ambiente 15, la tracciatura dell?oggetto 11 grazie all?etichetta di riconoscimento 22 di cui ? provvisto o altro. Inoltre, l?unit? di controllo 31 ? configurata per comandare, in funzione della specifica identificazione degli oggetti 11, il braccio articolato 16 per il trasferimento di ciascun oggetto 11 dalla prima area 12 alla seconda area 13.

Sostanzialmente, quindi, il procedimento di trattamento di oggetti che ad oggi viene gestito in una pluralit? di ambienti separati con persone che entrano ed escono per portare e prelevare gli oggetti, pu? essere effettuato secondo il presente trovato in modo automatizzato in un unico ambiente 15. Questo comporta rilevanti vantaggi sul contenimento della contaminazione, pertanto ad un processo di trattamento di qualit? superiore e dall?assenza o per lo meno forte limitazione della presenza di personale nei luoghi del processo. Grazie al presente procedimento ed apparato vengono inoltre eliminati i contenitori in polietilene o della cellulosa, ad oggi normalmente utilizzati per proteggere da contaminazioni gli oggetti utilizzati in produzione lungo tutto il loro percorso ciclico produttivo, ovvero utilizzo, lavaggio, sanificazione, sterilizzazione, utilizzo.

Il presente procedimento ed apparato consentono inoltre un notevole risparmio in termini di costi, tempi e spazi di lavoro, maggiore flessibilit? nella gestione dei cicli produttivi. Tutti gli oggetti che sono sottoposti al procedimento di trattamento vengono tracciati, grazie all? etichetta di riconoscimento di cui sono provvisti, e se ne pu? conoscere lo stato in tempo reale. Il tipo di tecnologia utilizzata permette una gestione da remoto dell?apparato 10, massima connettivit?, intelligenza artificiale e quindi gestione di big data infine ? possibile effettuare anche diagnostica predittiva. Il presente apparato 10 pu? essere vantaggiosamente utilizzato all?interno di uno stabilimento nel quale gli oggetti 11 vengono utilizzati senza richiedere rilevanti interventi nella logistica dello stabilimento, grazie alla sua compattezza ed automazione, consente inoltre risparmi in termini energetici, di pulizia deH?ambiente, consente un controllo qualit? del trattamento molto pi? efficace ed elevata flessibilit? in termini di trattamento ed oggetti da trattare.

? chiaro che al procedimento e all?apparato di trattamento di oggetti fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di fasi o parti, senza per questo uscire dall? ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.

? anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, un esperto del ramo potr? realizzare altre forme equivalenti di procedimenti e/o apparati di trattamento di oggetti, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell? ambito di protezione da esse definito.

Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene aH?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1. Procedimento di trattamento di oggetti, comprendente almeno una fase di riconoscimento di un oggetto (11) da trattare in una prima area (12) di un unico ambiente (15) nel quale viene effettuato finter? procedimento di trattamento ed almeno una fase di lavaggio e sanificazione dell?oggetto (11) effettuata in una seconda area (13) dell?ambiente posta a valle di detta prima area (12), in cui ? previsto associare un?etichetta di riconoscimento (22) all?oggetto (11) da trattare, detta etichetta di riconoscimento (22) viene rilevata in detta prima area (12) mediante almeno un relativo dispositivo di rilevamento elettromagnetico (28) che, di conseguenza, fornisce un segnale di identificazione oggetto ad un?unit? di controllo (31) la quale, in funzione di detta identificazione, comanda almeno un dispositivo operatore automatico articolato (16) che trasferisce l?oggetto identificato da detta prima area (12) a detta seconda area (13).

2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun oggetto (11) da trattare ? associato in modo selettivamente rilasciabile ad un relativo supporto (23) anch?esso dotato di un?etichetta di riconoscimento (24).

3. Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ? prevista almeno una fase di sterilizzazione di detto oggetto (11) effettuata in una terza area (14) dell?ambiente (15) posta a valle di detta seconda area (13).

4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il trasferimento dell?oggetto (11) da detta seconda area (13) a detta terza area (14) viene effettuato mediante almeno un dispositivo operatore automatico articolato (17).

5. Procedimento secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che ? prevista l?erogazione di un flusso d?aria laminare di protezione degli oggetti nella zona di passaggio da detta seconda area (13) a detta terza area (14).

6. Procedimento secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che prevede un ciclo di sterilizzazione dell?oggetto (11) in detta terza area (14), la cui attivazione ? effettuata mediante detto dispositivo operatore automatico articolato (17).

7. Procedimento secondo una qualsivoglia delle rivendicazioni da 3 a 6, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di immagazzinamento degli oggetti trattati in un?ulteriore area (29) posta a valle di detta terza (14) di sterilizzazione.

8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il trasferimento degli oggetti da detta terza area (14) a detta ulteriore area (29) viene effettuato mediante almeno un dispositivo operatore automatico articolato (18).

9. Procedimento secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che ? prevista l?erogazione di un flusso d?aria laminare di protezione degli oggetti nella zona di passaggio da detta seconda area (13) a detta ulteriore area (29).

10. Apparato (10) di trattamento di oggetti comprendente un unico ambiente (15), nel quale viene effettuato l?intero trattamento degli oggetti, provvisto di almeno una prima area (12) di carico e riconoscimento di un oggetto (11) da trattare ed almeno una seconda area (13) posta a valle di detta prima area (12) e comprendente almeno una macchina di lavaggio (19), almeno un dispositivo di rilevamento elettromagnetico (28) posizionato in detta prima area (12) per il rilevamento di un?etichetta di riconoscimento (22) di cui ? provvisto detto oggetto (11), almeno un dispositivo operatore automatico articolato (16) ed un?unit? di controllo (31), detto dispositivo di rilevamento elettromagnetico (28) essendo configurato per fornire un segnale di identificazione oggetto a detta unit? di controllo (31) in conseguenza del rilevamento di detta etichetta di riconoscimento (22), la quale unit? di controllo (31) ? configurata per comandare, in funzione di detta identificazione, detto dispositivo operatore automatico articolato (16) per il trasferimento di detto oggetto (11) da detta prima area (12) a detta seconda area (13).