IT201700007242A1 - Metodo di formatura di un elemento sagomato e sistema per l’esecuzione di tale metodo - Google Patents

Metodo di formatura di un elemento sagomato e sistema per l’esecuzione di tale metodo

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IT201700007242A1
IT201700007242A1 IT102017000007242A IT201700007242A IT201700007242A1 IT 201700007242 A1 IT201700007242 A1 IT 201700007242A1 IT 102017000007242 A IT102017000007242 A IT 102017000007242A IT 201700007242 A IT201700007242 A IT 201700007242A IT 201700007242 A1 IT201700007242 A1 IT 201700007242A1
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Fabio Zorzanello
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Rekreo Srls
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Description

METODO DI FORMATURA DI UN ELEMENTO SAGOMATO E SISTEMA PER L’ESECUZIONE DI TALE METODO.
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un metodo per realizzare un elemento sagomato tramite solidificazione di un materiale colabile a contatto con uno stampo.
La presente invenzione concerne altresì un sistema di formatura per la realizzazione di un elemento sagomato impiegante il suddetto metodo.
In molti settori della tecnica è noto realizzare elementi sagomati facendo solidificare un materiale colabile a contatto con uno stampo, il quale è provvisto di una configurazione superficiale che riproduce in negativo la forma desiderata per l’elemento sagomato.
A titolo di esempio non limitativo, il procedimento suddetto viene usato nel settore dell’edilizia per realizzare pannelli prefabbricati provvisti di particolari conformazioni superficiali, tali ad esempio da riprodurre l’aspetto del legno, dei sassi, eccetera. In generale, un pannello del tipo suddetto viene realizzato impiegando uno stampo, il quale è provvisto di una superficie che riporta in negativo la forma che si vuole conferire alla superficie del pannello.
Il suddetto stampo viene riempito con un materiale colabile, ad esempio calcestruzzo o altro materiale idoneo, che assume la forma dello stampo e che, una volta solidificato, dà origine al pannello.
Un primo inconveniente della suddetta tecnica nota è quello di richiedere uno stampo diverso per ciascuna forma di pannello che si intende realizzare, con i conseguenti costi che insorgono in capo al produttore dei pannelli, i quali si ripercuotono sul costo unitario dei pannelli stessi.
Un ulteriore inconveniente della suddetta tecnica è legato alla necessità di trasportare lo stampo dallo stampista al produttore di pannelli, che raramente coincidono. Il relativo costo di trasporto, generalmente elevato a causa delle elevate dimensioni degli stampi, contribuisce ad aumentare il costo di ciascun pannello.
L’impiego di materiali colabili che vengono fatti solidificare a contatto con uno stampo è noto in altri settori della tecnica, come ad esempio il settore alimentare.
La presente invenzione si prefigge di superare tutti gli inconvenienti sopra menzionati appartenenti alle tecniche di realizzazione di elementi sagomati di tipo noto.
In particolare, è scopo dell’invenzione realizzare elementi sagomati con conformazioni superficiali tra loro diverse impiegando un unico stampo, modificabile all’occorrenza.
È altresì scopo dell’invenzione che la modifica dello stampo per passare da una forma all’altra possa avvenire in modo semplice e rapido.
È anche scopo dell’invenzione che lo stampo possa venire modificato senza necessità di alcun intervento diretto sullo stampo da parte del produttore dello stesso.
I suddetti scopi vengono raggiunti da un metodo di formatura di un elemento sagomato secondo la rivendicazione 1.
I suddetti scopi vengono altresì raggiunti da un sistema di formatura di un elemento sagomato secondo la rivendicazione 6.
Vantaggiosamente, la possibilità di impiegare un unico stampo per realizzare elementi sagomati di forme diverse consente di ripartire i costi di realizzazione e di trasporto dello stampo su un numero maggiore di elementi sagomati, consentendo di ridurre il costo unitario di ciascun elemento.
Ancora vantaggiosamente, la versatilità dello stampo consente al produttore di pannelli di gestire la produzione senza necessità di rivolgersi al produttore dello stampo ogni qual volta è necessario modificare la forma dei pannelli prodotti.
Gli scopi ed i vantaggi suddetti, assieme ad altri che verranno menzionati in seguito, appariranno evidenti durante la seguente descrizione di alcune preferite forme esecutive dell’invenzione, che vengono date a titolo indicativo e non limitativo con riferimento alle tavole di disegno allegate, in cui:
- la figura 1 rappresenta schematicamente il sistema dell’invenzione, in vista laterale sezionata;
- le figure da 2 a 4 rappresentano il sistema di figura 1 in diverse configurazioni operative durante l’applicazione del metodo dell’invenzione;
- la figura 5 rappresenta un dettaglio ingrandito del sistema di figura 1;
- le figure da 6 a 8 rappresentano il dettaglio di figura 5 secondo rispettive varianti esecutive dell’invenzione.
La presente invenzione viene descritta con riferimento ad un sistema di formatura di un elemento sagomato 2 indicato in fig. 1 complessivamente con il riferimento 1.
Il metodo dell’invenzione, ed il relativo sistema, sono particolarmente adatti all’impiego per la realizzazione di pannelli prefabbricati per il settore edile. Tuttavia, apparirà immediatamente evidente che l’invenzione è immediatamente estendibile alla realizzazione di qualsiasi elemento sagomato 2 in campi della tecnica diversi da quello edile.
Il suddetto sistema 1 comprende un corpo deformabile 4 che definisce una superficie di riferimento 5, che preferibilmente è liscia e, preferibilmente ma non necessariamente, piana.
Preferibilmente, il corpo deformabile 4 è un corpo laminare di spessore sostanzialmente costante.
Il metodo dell’invenzione prevede di disporre un materiale colabile 16 atto a solidificare in modo da originare l’elemento sagomato 2 a contatto con la superficie di riferimento 5, come si osserva in fig. 2. Se l’invenzione viene applicata in campo edile, il suddetto materiale colabile 16 può essere ad esempio calcestruzzo, il quale è particolarmente adatto a realizzare pannelli prefabbricati per applicazioni edilizie, o qualsivoglia altro materiale idoneo per l’edilizia, purché colabile e solidificabile.
È tuttavia evidente che il metodo può venire realizzato in altri campi della tecnica, impiegando qualsivoglia materiale colabile 16 e solidificabile adatto all’uso che si intende fare per l’elemento sagomato 2 così ottenuto.
Ad esempio, il metodo può venire applicato per lo stampaggio di qualsivoglia prodotti, anche di consumo, provvisti di particolari sagomature superficiali.
In ogni caso, il metodo prevede di sollecitare il suddetto corpo deformabile 4 con un campo di forze atto ad imprimere alla superficie di riferimento 5 una predefinita configurazione deformata, rappresentata in forma volutamente esagerata in fig. 3 al fine di porla in evidenza.
La suddetta configurazione deformata riporta in negativo la configurazione superficiale del pannello da realizzare, che ad esempio può riprodurre l’aspetto di un materiale naturale, come il legno, oppure una pluralità di sassi accostati, eccetera, oppure ancora un disegno predefinito, un particolare effetto estetico, una particolare rugosità, o quant’altro.
Il materiale colabile 16 viene fatto solidificare a contatto con la superficie di riferimento 5 disposta nella suddetta configurazione deformata, così da ottenere un elemento sagomato 2 che può venire separato dal corpo deformabile 4, come illustrato in fig. 4. La superficie dell’elemento sagomato 2 riporta in negativo la forma della superficie di riferimento 5.
Si comprende che il metodo sopra descritto ed il sistema 1 al quale tale metodo è applicabile consentono di ottenere un elemento sagomato 2 di forma superficiale qualsivoglia a partire da uno stesso corpo deformabile 4, modificandone opportunamente la superficie di quest’ultimo. Di conseguenza, è raggiunto lo scopo di ottenere uno stampo per elementi sagomati 2 atto a venire modificato all’occorrenza.
Preferibilmente, la sollecitazione del corpo deformabile 4 avviene prima che inizi la solidificazione del materiale colabile 16. Ancora preferibilmente, la sollecitazione viene mantenuta durante almeno una parte del processo di solidificazione e, ancor più preferibilmente, viene protratta per l’intera durata del processo di solidificazione stesso.
Ancora preferibilmente, la superficie di riferimento 5 definisce, in tutto o in parte, il fondo 14 di un contenitore 13, il contenitore 13 comprendendo altresì pareti laterali 15 per delimitare il fondo 14 le quali, vantaggiosamente, contengono il materiale colabile 16 durante la fase di solidificazione di quest’ultimo.
Come si osserva nel dettaglio di fig. 5, il corpo deformabile 4 comprende una pluralità di elementi attuatori 6. Per semplicità, le figure riportano il riferimento numerico soltanto per uno di essi. Ciascuno dei suddetti elementi attuatori 6 è azionabile indipendentemente dagli altri mediante l’applicazione di un segnale elettrico, magnetico o elettromagnetico per sollecitare meccanicamente una corrispondente zona del corpo deformabile 4 così da causarne una deformazione.
Si comprende che le deformazioni delle varie zone del corpo deformabile 4, nel loro insieme, permettono di imprimere la predefinita configurazione deformata alla superficie di riferimento 5. In particolare, la suddetta deformazione comporta lo spostamento di una o più zone della superficie di riferimento 5 secondo direzioni perpendicolari alla superficie di riferimento 5 stessa.
Nel caso che la superficie di riferimento 5 nella sua configurazione indeformata sia liscia, la suddetta deformazione comporta, sulla superficie di riferimento 5, la formazione di rilievi e cavità che, combinate opportunamente, danno origine alla configurazione deformata.
La sollecitazione del corpo deformabile 4 viene ottenuta azionando selettivamente i suddetti elementi attuatori 6 mediante un gruppo di comando 7 in modo tale da causare la deformazione del corpo deformabile 4 stesso e, quindi, della superficie di riferimento 5.
Preferibilmente, gli elementi attuatori 6 sono distribuiti nel corpo deformabile 4 in modo tale da definire una griglia bidimensionale estesa parallelamente alla superficie di riferimento 5. Ancora preferibilmente, gli elementi attuatori 6 sono disposti in corrispondenza delle intersezioni di due gruppi di linee reciprocamente ortogonali e parallele alla superficie di riferimento 5. Preferibilmente, le caratteristiche geometriche della suddetta griglia ed in particolare la densità degli elementi attuatori 6 vengono definite in base ad un compromesso tra la precisione della deformazione che si vuole ottenere sul corpo deformabile 4 e la complessità costruttiva accettabile per gli elementi attuatori 6 e per il relativo gruppo di controllo 7, tenendo conto che entrambe crescono all’aumentare della densità della griglia.
Le figure da 5 a 8 rappresentano rispettive forme esecutive del corpo deformabile 4, che differiscono tra loro essenzialmente per la costruzione degli elementi attuatori 6.
Nelle forme esecutive delle figure da 5 a 7, il corpo deformabile 4 è realizzato in un materiale elettricamente isolante e ciascun elemento attuatore 6 comprende una coppia di elettrodi 8a, 8b. Per semplicità, le figure riportano i riferimenti numerici soltanto per una coppia di elettrodi. I due elettrodi 8a, 8b di ciascuna coppia sono reciprocamente affacciati e separati da una corrispondente porzione intermedia del corpo deformabile 4.
Si comprende che l’applicazione di una tensione alla suddetta coppia di elettrodi 8a, 8b comporta la polarizzazione di questi ultimi con cariche contrapposte, le quali generano una corrispondente forza di attrazione tra gli elettrodi 8a, 8b stessi che agisce sulla suddetta porzione del corpo deformabile 4 in modo da comprimerla. Evidentemente, l’entità della compressione dipende dalla tensione applicata ai due elettrodi 8a, 8b. Pertanto, modificando la suddetta tensione è vantaggiosamente possibile modificare anche il grado di compressione della porzione intermedia del corpo deformabile 4.
Preferibilmente, il suddetto materiale elettricamente isolante è un materiale dielettrico, che vantaggiosamente accentua l’effetto di attrazione tra i due elettrodi 8a, 8b di ciascuna coppia e, di conseguenza, riduce la tensione necessaria ad ottenere una predefinita compressione.
In particolare, nella forma esecutiva rappresentata in fig. 5, i due elettrodi 8a, 8b di ciascuna coppia sono disposti in corrispondenza di due rispettive facce contrapposte del corpo deformabile 4, una delle quali definisce la superficie di riferimento 5. L’alimentazione dei due elettrodi 8a, 8b causa una compressione della relativa porzione intermedia secondo una direzione perpendicolare allo spessore del corpo deformabile 4 e, quindi, causa direttamente una deformazione della superficie di riferimento 5 secondo la suddetta direzione.
Preferibilmente, gli elettrodi 8a, 8b collocati in corrispondenza della superficie di riferimento 5 sono disposti in modo tale che la loro faccia rivolta verso l’esterno del corpo deformabile 4 formi, assieme alla superficie adiacente del corpo deformabile 4 stesso, un’unica superficie continua e priva di irregolarità. Questo, vantaggiosamente, evita la formazione di segni antiestetici sulla superficie dell’elemento sagomato 2.
Il sistema 17 secondo la variante esecutiva rappresentata nella fig. 6 differisce dal precedente per il fatto che uno degli elettrodi 8a, 8b di ciascuna coppia, anziché essere disposto in corrispondenza della superficie di riferimento 5, è disposto interamente all’interno del corpo deformabile 4. Vantaggiosamente, questa variante esecutiva evita possibili discontinuità superficiali tra le superfici degli elettrodi 8a, 8b e la rimanente superficie del corpo deformabile 4 in corrispondenza della superficie di riferimento 5.
Nella variante appena descritta, l’alimentazione di una coppia di elettrodi 8a, 8b causa la compressione della porzione del corpo deformabile 4 interposta tra i due elettrodi 8a, 8b della coppia, provocando lo spostamento di una corrispondente zona della superficie di riferimento 5 verso l’interno del corpo deformabile 4.
Nelle due forme esecutive sopra descritte, il materiale elettricamente isolante può essere un materiale incomprimibile, vale a dire un materiale il cui volume rimane costante nel corso di una deformazione, in modo che la sua compressione secondo una data direzione comporti la sua espansione in una direzione diversa, ad esempio ortogonale alla prima. Un materiale incomprimibile del tipo suddetto può essere elastico o elastomerico, ad esempio una gomma naturale o un elastomero a base di silicone o di poliuretano, o quant’altro.
In alternativa al suddetto materiale incomprimibile può venire impiegato un materiale comprimibile, vale a dire un materiale il cui volume può variare nel corso di una deformazione. Il suddetto materiale comprimibile può essere un materiale poroso, cioè provvisto di una pluralità di cavità interne, connesse o non connesse tra loro, come ad esempio poliuretano espanso o un altro materiale espanso, o più in generale un qualsiasi materiale a base polimerica assoggettato ad un processo di schiumatura.
Nel caso che il materiale elettricamente isolante sia un elastomero, il relativo corpo deformabile 4 rientra nella classe di materiali denominati in gergo “elastomeri dielettrici”.
Il sistema 18 secondo l’ulteriore variante esecutiva rappresentata in fig. 7 si differenzia dai due precedentemente descritti per il fatto che gli elettrodi 8a, 8b di ciascuna coppia sono disposti in modo tale da comprimere la relativa porzione intermedia del corpo deformabile 4 secondo una direzione parallela alla superficie di riferimento 5.
In questa variante esecutiva, il corpo deformabile 4 è realizzato in un materiale incomprimibile, nel senso sopra descritto, in modo tale che ad una compressione della porzione intermedia tra ciascuna coppia di elettrodi 8a, 8b corrisponda una rispettiva espansione di tale porzione intermedia in direzione incidente alla superficie di riferimento 5, ad esempio ortogonale ad essa, così da ottenere indirettamente una deformazione di quest’ultima.
In ciascuna delle forme esecutive sopra descritte, il gruppo di comando 7 comprende preferibilmente un dispositivo di alimentazione 9 per alimentare ciascuna coppia di elettrodi 8a, 8b con una tensione elettrica indipendentemente dalle altre coppie di elettrodi 8a, 8b.
Preferibilmente, il dispositivo di alimentazione 9 comprende una molteplicità di conduttori elettrici 20 per collegare ciascun elettrodo 8a, 8b al gruppo di comando 7. Per semplicità di rappresentazione, le figure rappresentano soltanto due dei suddetti conduttori elettrici 20, essendo evidente che analoghi conduttori verranno impiegati per collegare i rimanenti elettrodi. Peraltro, varianti esecutive dell’invenzione possono prevedere che l’alimentazione degli elettrodi 8a, 8b avvenga, anziché per mezzo di conduttori, tramite qualsivoglia altra tecnica di alimentazione nota.
In ogni caso, preferibilmente, il dispositivo di alimentazione 9 è controllabile in modo tale da poter alimentare ciascuna coppia di elettrodi 8a, 8b con una tensione elettrica regolabile, in modo da poter ottenere deformazioni variabili secondo quanto accennato in precedenza.
Il sistema 19 secondo un’ulteriore variante esecutiva, rappresentata in fig. 8, differisce dai precedenti per il fatto che ciascun elemento attuatore 6 comprende un elemento magneto-sensibile 10, vale a dire un elemento atto ad orientarsi in base ad un campo magnetico o elettromagnetico esterno. In seguito, con il termine “campo magnetico” si intenderà indifferentemente sia un campo magnetico che elettromagnetico. Inoltre, semplicità di rappresentazione, le figure riportano i riferimenti numerici soltanto per un elemento magnetosensibile.
I suddetti elementi magneto-sensibili 10 possono venire ruotati tramite il suddetto campo magnetico esterno in modo da imprimere una corrispondente deformazione localizzata al corpo deformabile 4 e, quindi, alla superficie di riferimento 5. Evidentemente, la modulazione spaziale del campo magnetico permette di controllare gli elementi magneto-sensibili 10 in modo sostanzialmente indipendente uno dall’altro.
Preferibilmente, gli elementi magneto-sensibili 10 sono distribuiti nel corpo deformabile 4 in modo da formare una griglia, analogamente a quanto descritto per le precedenti forme esecutive.
Evidentemente, in questa variante esecutiva il materiale del corpo deformabile 4 può essere uno qualsiasi tra quelli già visti per le forme esecutive descritte in precedenza. Il materiale del corpo deformabile 4 può anche venire scelto in modo da presentare particolari proprietà magnetiche atte ad accrescere l’effetto del campo magnetico sugli elementi magneto-sensibili 10, in modo da ridurre l’entità del campo magnetico necessario a generare una predefinita deformazione.
In particolare, tra i materiali che è possibile impiegare per la realizzazione del corpo deformabile 4 di questa variante esecutiva rientrano i cosiddetti “elastomeri magnetoattivi”.
Per quanto concerne gli elementi magneto-sensibili 10, essi possono avere dimensioni e forma qualsivoglia. Ad esempio, essi possono essere corpi laminari o allungati di piccole dimensioni incorporati nel corpo deformabile 4, oppure possono essere particelle miscelate nella massa di materiale del corpo deformabile 4 stesso. Secondo un’ulteriore variante esecutiva, gli elementi magneto-sensibili 10 possono appartenere ad un elemento laminare flessibile inglobato nel corpo deformabile 4.
Preferibilmente, il direzionamento dei suddetti elementi magnetosensibili 10 viene ottenuto per mezzo di una molteplicità di generatori di campo magnetico 11, di cui per semplicità di rappresentazione la fig. 8 riporta il riferimento numerico per soltanto uno di essi. I generatori di campo magnetico 11 sono azionabili indipendentemente uno dall’altro in modo da generare corrispondenti campi magnetici localizzati, ciascuno dei quali agisce prevalentemente su una parte, o su uno soltanto, dei suddetti elementi magneto-sensibili 10, rendendo possibile controllare la deformazione del corpo deformabile 4 in modo selettivo.
Preferibilmente, ciascun generatore di campo magnetico 11 comprende un solenoide, mentre il gruppo di comando 7 comprende un dispositivo di alimentazione 9 per alimentare ciascun solenoide con una tensione elettrica, preferibilmente regolabile. L’alimentazione elettrica può venire trasmessa ai generatori di campo magnetico 11 mediante conduttori elettrici 20 o mediante qualsiasi tecnica nota a ciò idonea.
Nelle forme esecutive sopra descritte, il corpo deformabile 4 può essere realizzato in un materiale che presenta un comportamento indifferentemente elastico oppure plastico sotto l’azione delle sollecitazioni sopra descritte, intendendosi con “comportamento elastico” o con “comportamento plastico” il fatto di ritornare o, rispettivamente, di non ritornare, in una configurazione iniziale indeformata al cessare della sollecitazione di deformazione sopra descritta.
Vantaggiosamente, un corpo deformabile 4 in un materiale elastico può venire modificato più volte e, pertanto, si adatta a realizzare elementi sagomati 2 di forme diverse tra di loro.
Ancora vantaggiosamente, il suddetto corpo deformabile 4 in materiale elastico facilita la rimozione dell’elemento sagomato 2 dallo stampo, poiché il ritorno elastico del corpo deformabile 4 forza l’allontanamento, e quindi il distacco, della superficie di riferimento 5 dalla superficie del materiale colabile 16 dopo che quest’ultimo si è solidificato.
Preferibilmente e come anticipato in precedenza, il suddetto materiale elastico è un elastomero, la cui elevata deformabilità rispetto ad altri materiali elastici ha il vantaggio di ridurre le sollecitazioni necessarie ad ottenere una data deformazione della superficie di riferimento 5. Preferibilmente, il suddetto elastomero comprende poliuretano o silicone, che sono materiali particolarmente adatti alla realizzazione di stampi per edilizia.
Si comprende che gli elementi attuatori 6 realizzati in modo da rispondere ad un campo elettrico o magnetico come sopra descritto offrono un’elevata semplicità e versatilità di impiego, in quanto il suddetto campo elettrico o magnetico è generabile e controllabile in modo molto semplice e preciso tramite dispositivi elettronici, in particolare calcolatori programmabili.
Indipendentemente dal tipo di elementi attuatori 6 impiegati, il loro azionamento selettivo avviene preferibilmente previa definizione di un gruppo di dati rappresentativo della configurazione deformata che si vuole ottenere sulla superficie di riferimento 5. Il suddetto gruppo di dati viene poi convertito in segnali di controllo da un’unità logica di controllo 12 appartenente al gruppo di comando 7, i segnali di controllo essendo atti a pilotare gli elementi attuatori 6 in modo tale da ottenere la configurazione deformata per la superficie di riferimento 5.
Nel caso delle forme esecutive descritte in precedenza, la suddetta conversione comprende preferibilmente l’elaborazione del suddetto gruppo di dati per ottenere una pluralità di segnali elettrici o magnetici, che vengono utilizzati per azionare gli elementi attuatori 6. A loro volta, i segnali elettrici o magnetici vengono preferibilmente generati alimentando le suddette coppie di elettrodi 8a, 8b, oppure i suddetti generatori di campo magnetico 11, con tensioni opportune. La predisposizione del suddetto gruppo di dati rappresentativo della configurazione deformata avviene preferibilmente previa predisposizione di una superficie di base, non rappresentata nei disegni, la cui configurazione geometrica corrisponde alla configurazione deformata che si vuole ottenere sulla superficie di riferimento 5. La superficie di base viene scansionata con un dispositivo di scansione, ad esempio di tipo ottico, collegato ad un elaboratore che genera il gruppo di dati.
Per quanto concerne l’unità logica di controllo 12 che genera i segnali per pilotare gli elementi attuatori 6, essa comprende preferibilmente un dispositivo elettronico programmabile, in particolare un elaboratore elettronico. Il suddetto elaboratore elettronico può venire equipaggiato con un opportuno software atto a svolgere una o più delle operazioni sopra descritte, tra cui il rilevamento della forma della superficie di base, la conversione di tale forma nel gruppo di dati, la definizione dei segnali da applicare agli elementi attuatori 6, e l’azionamento degli elementi attuatori 6 stessi.
Per quanto sopra detto, si comprende che il metodo ed il sistema dell’invenzione raggiungono tutti gli scopi prefissati.
In particolare, l’impiego, in uno stampo per elementi sagomati, di un corpo deformabile che definisce una superficie dello stampo ed al quale sono associati elementi attuatori per deformare la superficie del corpo deformabile stesso consente di predisporre lo stampo in modo semplice e rapido per la realizzazione di elementi sagomati aventi conformazioni superficiali tra loro diverse.
Inoltre, nel caso in cui vengano impiegati elementi attuatori azionabile mediante un campo elettrico o magnetico, la configurazione del corpo deformabile è facilmente modificabile tramite la generazione di un campo elettrico o magnetico variabile.
Inoltre, uno stampo del tipo suddetto può venire modificato senza necessità di alcun intervento da parte del produttore dello stampo stesso e, quindi, senza aggravi di natura logistica, semplicemente predisponendo un gruppo di comando in grado di azionare gli elementi attuatori.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo di formatura di un elemento sagomato (2), comprendente le seguenti operazioni: - predisporre un materiale colabile (16) atto a solidificare in modo da originare detto elemento sagomato (2); - causare la solidificazione di detto materiale colabile (16) a contatto con una superficie di riferimento (5) in modo che una corrispondente superficie di detto elemento sagomato (2) riporti in negativo la forma di detta superficie di riferimento (5); caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti ulteriori operazioni: - predisporre un corpo deformabile (4) che definisce detta superficie di riferimento (5); - prima della conclusione di detta operazione di solidificazione, sollecitare detto corpo deformabile (4) con un campo di forze atto a conferire a detta superficie di riferimento (5) una predefinita configurazione deformata.
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta operazione di sollecitare detto corpo deformabile (4) avviene mediante l’azionamento selettivo di una pluralità di elementi attuatori (6) appartenenti a detto corpo deformabile (4) e sensibili ad un segnale elettrico, magnetico o elettromagnetico.
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta operazione di azionamento selettivo comprende le seguenti operazioni: - definire un gruppo di dati rappresentativo di detta predefinita configurazione deformata; - convertire detto gruppo di dati in una pluralità di segnali elettrici o magnetici corrispondenti a detti elementi attuatori (6); - applicare detti segnali ai corrispondenti elementi attuatori (6).
  4. 4) Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di dati viene definito mediante le seguenti operazioni: - predisporre una superficie di base provvista di una configurazione geometrica corrispondente a detta predefinita configurazione deformata; - scansionare detta superficie di base in modo da convertire detta configurazione geometrica in detto gruppo di dati.
  5. 5) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere l’operazione di predisporre un contenitore (13) avente un fondo (14) comprendente detta superficie di riferimento (5) e pareti laterali (15) che delimitano perimetralmente detto fondo (14), detta operazione di predisporre un materiale colabile (16) comprendendo l’operazione di riempire detto contenitore (13) con detto materiale colabile (16).
  6. 6) Sistema (1; 17; 18; 19) per la formatura di un elemento sagomato (2), comprendente un corpo deformabile (4) che definisce una superficie di riferimento (5), detto corpo deformabile (4) comprendendo una pluralità di elementi attuatori (6) associati a detto corpo deformabile (4), ciascuno di detti elementi attuatori (6) essendo azionabile indipendentemente dagli altri per mezzo di un segnale elettrico, magnetico o elettromagnetico per deformare una corrispondente zona di detto corpo deformabile (4) in modo da conferire a detta superficie di riferimento (5) una predefinita configurazione deformata, detto sistema (1; 17; 18; 19) comprendendo inoltre un gruppo di comando (7) per azionare detti elementi attuatori (6).
  7. 7) Sistema (1; 17; 18) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto corpo deformabile (4) è in un materiale elettricamente isolante, ciascuno di detti elementi attuatori (6) comprendendo una corrispondente coppia di elettrodi (8a, 8b) separati da una corrispondente porzione di detto corpo deformabile (4).
  8. 8) Sistema (1; 17; 18) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto materiale elettricamente isolante è un materiale dielettrico.
  9. 9) Sistema (1; 17; 18) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di comando (7) comprende un dispositivo di alimentazione (9) atto ad alimentare ciascuna di dette coppie di elettrodi (8a, 8b) con una tensione elettrica.
  10. 10) Sistema (19) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi attuatori (6) comprende un elemento magneto-sensibile (10) atto ad assumere un predefinito orientamento quando soggetto ad un campo magnetico o elettromagnetico.
  11. 11) Sistema (19) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di generatori di campo magnetico (11) azionabili indipendentemente tra loro, ciascuno atto a generare un corrispondente campo magnetico o elettromagnetico localizzato.
  12. 12) Sistema (19) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti generatori di campo magnetico (11) comprende un solenoide, detto gruppo di comando (7) comprendendo un dispositivo di alimentazione (9) atto ad alimentare ciascuno di detti solenoidi con una tensione elettrica.
  13. 13) Sistema (1; 17; 18; 19) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 12, caratterizzato dal fatto che detto corpo deformabile (4) è in materiale elastico o elastomerico.
  14. 14) Sistema (1; 17; 18; 19) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 13, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi attuatori (6) è disposto almeno in parte all’interno di detto corpo deformabile (4).
  15. 15) Sistema (1; 17; 18; 19) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 14, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di comando (7) comprende un’unità logica di controllo (12) configurata per convertire un gruppo di dati rappresentativo di detta configurazione deformata in corrispondenti segnali di controllo atti a pilotare detti elementi attuatori (6) in modo tale da generare detta configurazione deformata.
  16. 16) Sistema (1; 17; 18; 19) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 15, caratterizzato dal fatto di comprendere un contenitore (13) provvisto di un fondo (14) delimitato perimetralmente da pareti laterali (15), detto fondo (14) comprendendo detta superficie di riferimento (5).
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