IT201700006610A1 - Pompa a pistoni - Google Patents

Pompa a pistoni

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IT201700006610A1
IT201700006610A1 IT102017000006610A IT201700006610A IT201700006610A1 IT 201700006610 A1 IT201700006610 A1 IT 201700006610A1 IT 102017000006610 A IT102017000006610 A IT 102017000006610A IT 201700006610 A IT201700006610 A IT 201700006610A IT 201700006610 A1 IT201700006610 A1 IT 201700006610A1
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IT
Italy
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cylinder
pump
bush
cover
intake valve
Prior art date
Application number
IT102017000006610A
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English (en)
Inventor
Fulvio Montipo'
Original Assignee
Interpump Group S P A
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Publication date
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F04POSITIVE - DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS FOR LIQUIDS OR ELASTIC FLUIDS
    • F04BPOSITIVE-DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS
    • F04B1/00Multi-cylinder machines or pumps characterised by number or arrangement of cylinders
    • F04B1/04Multi-cylinder machines or pumps characterised by number or arrangement of cylinders having cylinders in star- or fan-arrangement
    • F04B1/0404Details or component parts
    • F04B1/0421Cylinders
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F04POSITIVE - DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS FOR LIQUIDS OR ELASTIC FLUIDS
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    • F04B1/04Multi-cylinder machines or pumps characterised by number or arrangement of cylinders having cylinders in star- or fan-arrangement
    • F04B1/0404Details or component parts
    • F04B1/0448Sealing means, e.g. for shafts or housings
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F04POSITIVE - DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS FOR LIQUIDS OR ELASTIC FLUIDS
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    • F04B53/14Pistons, piston-rods or piston-rod connections
    • F04B53/143Sealing provided on the piston

Description

“POMPA A PISTONI”
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda una pompa a pistoni, in particolare una pompa a pistoni per pompare fluidi ad alta pressione, ad esempio ad una pressione di circa 1500 bar.
Stato della tecnica
Come è noto le pompe a pistoni ad alta pressione comprendono generalmente una pluralità di gruppi pompanti.
Ciascuno di questi gruppi pompanti comprende una camicia definente un cilindro, il quale presenta una prima estremità che è chiusa da un coperchio ed una seconda estremità che è posta in comunicazione con una valvola di aspirazione del fluido a bassa pressione e con una valvola di mandata del fluido ad alta pressione.
Nel cilindro è coassialmente inserita una bussola cilindrica, la quale è normalmente realizzata in materiale plastico ed è assialmente bloccata all’interno del cilindro per interferenza.
Questa bussola cilindrica accoglie e guida uno stantuffo tuffante, il quale sporge all’esterno del gruppo pompante attraverso un’apertura realizzata nel coperchio, in modo tale da poter essere collegato ad un sistema di azionamento, ad esempio un classico manovellismo di spinta, atto ad imprimere allo stantuffo un movimento alternativo.
Grazie a questo movimento alternativo, lo stantuffo compie ciclicamente una corsa di aspirazione, in cui tende a sfilarsi dal cilindro riducendo la pressione interna e quindi consentendo al fluido a bassa pressione di entrare attraverso la valvola di aspirazione, seguita da una corsa di mandata, in cui viceversa lo stantuffo tende a penetrare nel cilindro comprimendo il fluido fino a raggiungere la pressione di apertura della valvola di mandata.
Per garantire la tenuta della pompa, ogni gruppo pompante comprende normalmente una guarnizione anulare di tenuta, denominata guarnizione di alta pressione, la quale è infilata coassialmente sullo stantuffo ed è posizionata all’interno del cilindro.
In particolare, questa guarnizione anulare di tenuta è assialmente bloccata e opportunamente compressa a pacco tra il coperchio e la bussola cilindrica in cui scorre lo stantuffo.
Alla luce di quanto esposto, le funzioni principali della bussola cilindrica sono quelle di guidare lo scorrimento dello stantuffo e di trattenere e fungere da riscontro per le guarnizioni di tenuta.
Altre funzioni della bussola cilindrica sono quelle di fungere da finecorsa per la valvola di aspirazione posta alla seconda estremità del cilindro e di ridurre gli spazi nocivi all’interno del cilindro, migliorando in questo modo l’efficienza del gruppo pompante.
Un inconveniente di questi gruppi pompanti consiste tuttavia nel fatto che la bussola cilindrica tende talvolta a spostarsi dalla sua posizione originale scorrendo assialmente verso la seconda estremità del cilindro.
Questo fenomeno si manifesta perché, all’inizio di ogni corsa di aspirazione dello stantuffo, la pressione in corrispondenza della seconda estremità del cilindro, ossia in corrispondenza della valvola di aspirazione, cala più rapidamente che in corrispondenza della prima estremità del cilindro, ossia in corrispondenza del coperchio e delle guarnizioni di tenuta.
Per un certo periodo di tempo dopo l’inizio di ogni corsa di aspirazione, le due estremità assiali della bussola cilindrica sono perciò sottoposte ad una significativa differenza di pressione, la cui risultante agisce nel senso di spingere la bussola cilindrica verso la valvola di aspirazione e quindi verso la seconda estremità del cilindro.
Normalmente questa forza risultante è efficacemente contrastata dall’attrito dovuto all’accoppiamento per interferenza tra la bussola ed il cilindro ma talvolta questo attrito non è sufficiente e la bussola può effettivamente spostarsi di una piccola quantità.
Tale spostamento della bussola cilindrica comporta alcuni effetti negativi, uno dei più rilevanti dei quali consiste nel fatto che viene ridotto il precarico assiale cui è sottoposta la guarnizione di alta pressione.
In questo modo, la guarnizione di alta pressione risulta meno efficiente, pregiudicando il corretto funzionamento del gruppo pompante, ed è inoltre parzialmente libera di muoversi assialmente, deteriorandosi rapidamente e rischiando di danneggiare il cilindro.
Un altro effetto negativo dello spostamento della bussola cilindrica consiste nel fatto che viene ridotta la corsa disponibile per la valvola di aspirazione, la quale non è più in grado di aprirsi completamente, riducendo il rendimento del gruppo pompante e causando talvolta degli inopportuni effetti di cavitazione nel fluido in ingresso al cilindro.
Esposizione dell’invenzione
Alla luce di quanto sopra esposto, uno scopo della presente invenzione è quello di fornire una soluzione che garantisca il bloccaggio assiale delle guarnizioni di alta pressione.
Un scopo ulteriore è quello di fornire una soluzione che consenta sempre una corretta apertura della valvola di aspirazione.
Tali ed altri scopi sono raggiunti grazie alle caratteristiche dell’invenzione come riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In particolare, una forma di attuazione della presente invenzione rende disponibile una pompa, particolarmente una pompa ad alta pressione, la quale comprende:
- un camicia definente un cilindro,
- un coperchio fissato a detta camicia per chiudere una prima estremità assiale del cilindro,
- una bussola coassialmente inserita all’interno del cilindro,
- uno stantuffo passante attraverso una apertura del coperchio e coassialmente inserito all’interno della bussola, ed
- una guarnizione anulare di tenuta posta coassialmente a contatto con lo stantuffo in uno spazio assialmente compreso tra la bussola ed il coperchio, ed
- un corpo intermedio assialmente interposto e fissato tra la camicia ed il coperchio, il quale comprende una apertura in cui passa lo stantuffo ed una spalla anulare atta bloccare assialmente la guarnizione anulare contro il coperchio.
Grazie a questa soluzione, la guarnizione di tenuta non è più trattenuta dalla bussola ma dal corpo intermedio che, essendo saldamente bloccato a pacco tra la camicia ed il coperchio, non può in nessun modo spostarsi per effetto delle pressioni interne al cilindro, con ciò garantendo che la guarnizione rimanga sempre bloccata e compressa con il necessario precarico.
Un aspetto dell’invenzione prevede in particolare che il corpo intermedio possa comprendere uno o più fori passanti in ciascuno dei quali è accolta una vite di fissaggio del coperchio alla camicia.
In questo modo, il corpo intermedio risulta imprigionato tra la camicia ed il cilindro senza alcuna possibilità di movimento assiale né laterale.
Secondo un preferito aspetto dell’invenzione, la bussola può essere realizzata in corpo unico con il corpo intermedio.
Grazie a questa soluzione, la bussola non può più muoversi assialmente per effetto delle differenze di pressione che nascono durante le corse di aspirazione dello stantuffo, con il risultato di poter sempre garantire un finecorsa affidabile per la valvola di aspirazione, riducendo così i fenomeni di cavitazione ed i problemi legati al riempimento del cilindro.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la bussola può essere realizzata in materiale metallico, ad esempio in acciaio.
Poiché il metallo è un materiale molto più rigido della plastica, questa soluzione garantisce che, durante il funzionamento della pompa, la bussola risulti sottoposta a minori deformazioni rispetto alle bussole tradizionali, con ciò aumentando l’efficienza della pompa.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che la superficie esterna della bussola e la superficie interna del cilindro possano essere separate da una intercapedine anulare, preferibilmente una intercapedine piuttosto stretta.
Grazie a questa soluzione si garantisce che la pressione agente sulla superficie interna della bussola sia sempre uguale alla pressione che agisce sulla superficie esterna della bussola stessa.
In questo modo, nonostante il valore assoluto di tale pressione vari significativamente e ciclicamente durante il funzionamento della pompa, il valore della pressione differenziale tra le due superfici rimane sempre sostanzialmente nullo, riducendo così gli sforzi a fatica cui la bussola è sottoposta.
Secondo una preferita forma di attuazione dell’invenzione, la valvola di aspirazione può essere associata alla seconda estremità assiale del cilindro dove può essere mobile parallelamente all’asse del cilindro tra una posizione di apertura, in cui apre una luce di aspirazione atta a porre in comunicazione il volume interno del cilindro con un condotto di ingresso del fluido a bassa pressione, ed una posizione di chiusura, in cui chiude detta luce di aspirazione.
Una molla può essere posta all’interno del cilindro, compressa tra la valvola di aspirazione e la bussola, per spingere la valvola di aspirazione verso la posizione di chiusura.
Conformemente ad un aspetto dell’invenzione, la pompa comprende anche una valvola di mandata mobile tra una posizione di apertura, in cui apre una luce di mandata atta a porre in comunicazione il volume interno del cilindro con un condotto di uscita del fluido ad alta pressione, ed una posizione di chiusura, in cui chiude detta luce di mandata.
Preferibilmente, la valvola di aspirazione può comprendere un foro centrale atto a porre in comunicazione il volume interno del cilindro con la luce di mandata quando la valvola di aspirazione è in posizione di chiusura.
La luce di aspirazione e la luce di mandata possono essere entrambe ricavate in un unico corpo di raccordo fissato alla seconda estremità del cilindro.
Grazie agli aspetti sopra esposti è vantaggiosamente possibile ottenere una pompa molto compatta, affidabile e di relativamente facile realizzazione e manutenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 mostra una sezione trasversale di una pompa conforme alla presente effettuata secondo un piano di sezione contenente l’asse del cilindro.
Le figure 2 e 3 mostrano due dettagli ingranditi di figura 1.
Descrizione dettagliata
La pompa 100 illustrata in figura 1 è una pompa a pistoni, in particolare una pompa a pistoni ad alta pressione per pompare un liquido (ad esempio acqua) fino a pressioni di circa 1500 bar e oltre.
La pompa 100 comprende almeno un gruppo pompante 105 o, più preferibilmente, una pluralità di gruppi pompanti 105 sostanzialmente identici e allineati tra loro (uno solo dei quali è illustrato in figura).
Ciascun gruppo pompante 105 comprende una camicia 110 definente un cilindro 115, il quale comprende una prima estremità assiale 120 ed una seconda estremità assiale 125.
La prima estremità assiale 120 è chiusa da un coperchio 130, il quale è saldamente fissato alla camicia 110, ad esempio mediante una o più viti prigioniere 135.
Tra il coperchio 130 e la camicia 110 è assialmente interposto un corpo intermedio 140, conformato sostanzialmente come una flangia, il quale può comprendere uno o più fori passanti in cui si infilano liberamente le viti prigioniere 135.
In questo modo, il corpo intermedio 140 risulta saldamente serrato a pacco tra la camicia 110 ed il coperchio 130.
Il corpo intermedio 140 presenta un foro passante centrale 145 disposto coassialmente rispetto al cilindro 115, il quale si estende con diametro sostanzialmente costante a partire dalla superficie del corpo intermedio 140 che si trova a contatto con il coperchio 130.
Il diametro del foro centrale 145 può essere sostanzialmente uguale al diametro del cilindro 115.
Per migliorare il centraggio tra le parti, il foro centrale 145 del corpo intermedio 140 può essere atto ad accogliere coassialmente un piccolo codolo cilindrico 150 che si deriva a sbalzo dal coperchio 130 (v. fig.3).
Il gruppo pompante 105 comprende inoltre una bussola cilindrica 155, la quale è preferibilmente realizzata in corpo unico con il corpo intermedio 140 dal quale si protende e si estende coassialmente all’interno del cilindro 115.
Il corpo intermedio 140 e la bussola cilindrica 155 sono preferibilmente realizzati in materiale metallico, ad esempio in acciaio.
La bussola cilindrica 155 può presentare una prima porzione, prossimale al corpo intermedio 140, avente diametro esterno sostanzialmente uguale al diametro del cilindro 115 al fine di migliorare il centraggio tra le parti (v. fig.3).
A prescindere da questa prima porzione, il diametro esterno della bussola cilindrica 155 è tuttavia almeno leggermente inferiore rispetto al diametro interno del cilindro 115, in modo tale che tra la superficie interna del cilindro 115 e la superficie esterna della bussola cilindrica 155 rimanga definita una stretta intercapedine anulare 160 (v. fig.2).
Il diametro interno della bussola cilindrica 155 è preferibilmente costante lungo tutta l’estensione assiale della stessa ed è inferiore rispetto al diametro del foro centrale 145 del corpo intermedio 140.
In questo modo, tra il corpo intermedio 140 e la bussola cilindrica 155 rimane definita una spalla anulare 165, la quale causa un restringimento della sezione del foro centrale 145 ed è rivolta verso il coperchio 130.
All’interno della bussola cilindrica 155 è coassialmente e scorrevolmente accolto uno stantuffo 170, il quale sporge all’esterno del gruppo pompante 105 passando attraverso il foro centrale 145 del corpo intermedio 140 ed un foro passante 175 realizzato nel coperchio 130.
Il diametro del foro passante 175 può essere sostanzialmente uguale al diametro interno della bussola cilindrica 155, ed entrambi possono essere sostanzialmente uguali o di poco superiori del diametro dello stantuffo 170.
La porzione sporgente dello stantuffo 170 può essere collegata ad un sistema di azionamento, ad esempio un classico manovellismo di spinta, atto ad imprimere allo stantuffo 170 un movimento alternativo lungo la direzione del proprio asse longitudinale.
Il sistema di azionamento dello stantuffo 170 non è qui illustrato giacché di per sé convenzionale per il settore.
Come chiaramente visibile in figura 3, tra il mantello esterno dello stantuffo 170 e la superficie interna del foro centrale 145 del corpo intermedio 140 rimane definita una cava anulare 180, la quale è chiusa assialmente tra il coperchio 130 e la spalla anulare 165 del corpo intermedio 140.
All’interno di questa cava anulare 180 è coassialmente accolta almeno una guarnizione anulare 185, la quale è a sua volta coassialmente infilata sullo stantuffo 170 per garantire la tenuta del cilindro 115.
In particolare, la guarnizione anulare 185 può comprendere un anello di tenuta 190 posto a diretto contatto con lo stantuffo 170, ed eventualmente un anello di testa 195 ed un anello anti-estrusione 200 tra cui è assialmente interposto detto anello di tenuta 190.
In ogni caso, le dimensioni della cava anulare 180 sono scelte in modo che la guarnizione anulare 185 risulti assialmente bloccata ed opportunamente compressa tra la spalla anulare 165 del corpo intermedio 140 ed il coperchio 130, oppure tra la spalla anulare 165 del corpo intermedio 140 ed una ulteriore bussola 205 che viene assialmente interposta tra la guarnizione anulare 185 ed il coperchio 130.
Il gruppo pompante 105 comprende inoltre una seconda guarnizione anulare di tenuta 210, la quale è anch’essa infilata sullo stantuffo 170 ma è accolta e bloccata all’interno di una opportuna sede ricavata nel foro passante 175 del coperchio 130.
Ulteriori guarnizioni anulari 215 e 220 sono poi previste rispettivamente tra il corpo intermedio 140 e la camicia 110 e tra il corpo intermedio 140 ed il coperchio 130.
Dalla parte opposta rispetto al coperchio 130, il gruppo pompante 105 compren de un corpo di raccordo 225, il quale è atto a chiudere la seconda estremità assiale 125 del cilindro 115.
Nel corpo di raccordo 225 sono ricavate almeno una luce di aspirazione 230 atta a porre in comunicazione il volume interno del cilindro 115 con un condotto di ingresso 235 del fluido a bassa pressione, ed almeno una luce di mandata 240 atta a porre in comunicazione il volume interno del cilindro 115 con un condotto di uscita 245 del fluido ad alta pressione.
Il condotto di ingresso 235 ed il condotto di uscita 245 possono essere realizzati all’interno di una testata 250, la quale contiene il corpo di raccordo 225 e può essere avvitata alla camicia 110.
Rispetto alle figure allegate, i condotti di ingresso 235 e di uscita 245 si estendono perpendicolarmente rispetto al piano di sezione e risultano indicati con linea tratteggiata poiché nascosti.
Nell’esempio mostrato, il corpo di raccordo 225 comprende in particolare una luce di mandata 240 sostanzialmente coassiale con il cilindro 115 ed una pluralità di luci di aspirazione 230 disposte circonferenzialmente attorno alla luce di mandata 240.
Come illustrato in figura 2, le luci di aspirazione 230 cooperano con una valvola di aspirazione 255, la quale può essere conformata come un piattello discoidale che è coassialmente inserito nel cilindro 115, compreso tra il corpo di raccordo 225 e l’estremità libera della bussola cilindrica 155.
La valvola di aspirazione 255 può scorrere all’interno del cilindro 115 in direzione parallela all’asse di quest’ultimo tra una posizione di chiusura (mostrata in figura), in cui la valvola di aspirazione 255 si trova a contatto con il corpo di raccordo 225 chiudendo tutte le luci di aspirazione 230, ed una posizione di apertura, in cui la valvola di aspirazione 255 è distanziata dal corpo di raccordo 225 aprendo tutte le luci di aspirazione 230.
In particolare, la posizione di apertura può essere definita dall’estremità libera della bussola cilindrica 155, la quale può fungere da finecorsa per lo spostamento assiale della valvola di aspirazione 255.
Una molla 260 può essere inserita all’interno del cilindro 115 tra la valvola di aspirazione 255 e la bussola cilindrica 155, in particolare tra la valvola di aspirazione 255 ed una spalla anulare ricavata sulla superficie esterna della bussola cilindrica 155, per mantenere la valvola di aspirazione 255 normalmente spinta in posizione di chiusura.
La valvola di aspirazione 255 comprende un foro centrale 265, il quale è atto a porre in comunicazione il volume interno del cilindro 115 con la luce di mandata 240 quando la valvola di aspirazione 255 è in posizione di chiusura.
Come illustrato in figura 1, la luce di mandata 240 coopera a sua volta con una valvola di mandata 270, la quale può essere conformata come un piattello discoidale che è posizionato dalla parte opposta del corpo di raccordo 225 rispetto alla valvola di aspirazione 255.
La valvola di mandata 270 può essere accolta in una apposita cavità 275 della testata 250, la quale è atta a porre in comunicazione la luce di mandata 240 con il condotto di uscita 245.
La valvola di mandata 270 può muoversi in direzione parallela all’asse del cilindro 115 tra una posizione di chiusura (mostrata in figura), in cui la valvola di mandata 270 si trova a contatto con il corpo di raccordo 225 chiudendo la luce di mandata 240, ed una posizione di apertura, in cui la valvola di mandata 270 è distanziata dal corpo di raccordo 225 aprendo la luce di mandata 240.
Una molla 280 può essere inserita all’interno della cavità 275, per mantenere la valvola di mandata 270 normalmente premuta verso la posizione di chiusura. Da quanto sopra descritto, il funzionamento della pompa 100 è di per sé evidente.
Grazie al movimento alternativo dello stantuffo 170, quest’ultimo compie ciclicamente una corsa di aspirazione, in cui lo stantuffo 170 scorre all’interno del cilindro 115 in allontanamento dalla seconda estremità assiale 125, seguita da una corsa di mandata, in cui lo stantuffo 170 scorre all’interno del cilindro 115 in direzione opposta, ossia in avvicinamento alla seconda estremità assiale 125.
Durante ciascuna corsa di aspirazione, il volume disponibile all’interno del cilindro 115 aumenta, causando una riduzione di pressione interna che consente alla valvola di aspirazione 255 di muoversi dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, vincendo la forza della molla 260.
In questo modo, il fluido a bassa pressione proveniente dal condotto di ingresso 235, passando attraverso le luci di aspirazione 230, entra all’interno del cilindro 115.
Al termine della corsa di aspirazione, la molla 260 riporta la valvola di aspirazione 255 in posizione di chiusura, isolando il fluido precedentemente caricato nel cilindro 115.
Durante la successiva corsa di mandata, il fluido caricato all’interno del cilindro 115 viene compresso.
Quando la pressione del fluido supera un prefissato valore di soglia, definito dalla pressione nella cavità 275 e dal precarico della molla 280, la valvola di mandata 270 si muove dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, consentendo al fluido di fluire verso il condotto di uscita 245.
Durante questo funzionamento, la guarnizione anulare 185 rimane confinata nella cava anulare 180 definita tra il coperchio 130 e la spalla anulare 165 del corpo intermedio 140 che, essendo saldamente uniti tra loro, mantengono la guarnizione 185 sempre bloccata ed opportunamente precompressa.
Allo stesso tempo, poiché il corpo intermedio 140 è realizzato in corpo unico con la bussola 155, quest’ultima rimane sempre ferma e non può spostarsi lungo il cilindro 115, mantenendo costante la distanza della sua estremità libera dalla valvola di aspirazione 255 e quindi fornendo a quest’ultima un finecorsa sempre affidabile.
Ovviamente alla pompa sopra descritta un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una pompa (100) comprendente: - un camicia (110) definente un cilindro (115), - un coperchio (130) fissato a detta camicia (110) per chiudere una prima estremità assiale (120) del cilindro, - una bussola (155) coassialmente inserita all’interno del cilindro (115), - uno stantuffo (170) passante attraverso una apertura (175) del coperchio (130) e coassialmente inserito all’interno della bussola (155), ed - una guarnizione anulare di tenuta (185) posta coassialmente a contatto con lo stantuffo (170) in uno spazio assialmente compreso tra la bussola (155) ed il coperchio (130), caratterizzata dal fatto di comprendere un corpo intermedio (140) assialmente interposto e fissato tra la camicia (110) ed il coperchio (130), il quale comprende una apertura (145) in cui passa lo stantuffo (170) ed una spalla anulare (165) atta bloccare assialmente la guarnizione anulare contro il coperchio (130).
  2. 2. Una pompa (100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la bussola (155) è realizzata in corpo unico con detto corpo intermedio (140).
  3. 3. Una pompa (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto detta bussola (155) è realizzata in materiale metallico.
  4. 4. Una pompa (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la superficie esterna della bussola (155) e la superficie interna del cilindro (115) sono separate da una intercapedine anulare (160).
  5. 5. Una pompa (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il corpo intermedio (140) comprende uno o più fori passanti in ciascuno dei quali è accolta una vite di fissaggio (135) del coperchio (130) alla camicia (110).
  6. 6. Una pompa (100) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che alla seconda estremità assiale (125) del cilindro (115) è associata una valvola di aspirazione (255), la quale è mobile parallelamente all’asse del cilindro (115) tra una posizione di apertura, in cui apre una luce di aspirazione (230) atta a porre in comunicazione il volume interno del cilindro (115) con un condotto di ingresso (235) del fluido a bassa pressione, ed una posizione di chiusura, in cui chiude detta luce di aspirazione (230).
  7. 7. Una pompa (100) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere una molla (260) posta all’interno del cilindro (115) e compressa tra la valvola di aspirazione (255) e la bussola (155) per spingere la valvola di aspirazione (255) verso la posizione di chiusura.
  8. 8. Una pompa (100) secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto di comprendere una valvola di mandata (270) mobile tra una posizione di apertura, in cui apre una luce di mandata (240) atta a porre in comunicazione il volume interno del cilindro (115) con un condotto di uscita (245) del fluido ad alta pressione, ed una posizione di chiusura, in cui chiude detta luce di mandata (240).
  9. 9. Una pompa (100) secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che la valvola di aspirazione (255) comprende un foro centrale (265) atto a porre in comunicazione il volume interno del cilindro (115) con la luce di mandata (240) quando la valvola di aspirazione (255) è in posizione di chiusura.
  10. 10. Una pompa (100) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che la luce di aspirazione (230) e la luce di mandata (240) sono entrambe ricavate in un unico corpo di raccordo (225) fissato alla seconda estremità assiale (125) del cilindro (115).
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