IT201600105409A1 - Dispositivo di controllo degli accessi - Google Patents
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Description
Titolo: DISPOSITIVO DI CONTROLLO DEGLI ACCESSI
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo di controllo degli accessi: in particolare si specifica che il dispositivo secondo il trovato è indicato per il controllo degli accessi (inteso come salita, discesa e circolazione sul veicolo) su mezzi di trasporto pubblico di qualsiasi tipologia, quali, ad esempio, autobus, treni, tram e simili.
Per controllo degli accessi si intende una qualsiasi funzionalità che garantisca una maggiore e migliore fruibilità dei mezzi di trasporto (o dei generici ambienti per i quali si controllano i varchi di acceso e/o uscita) per l'utenza, il monitoraggio di varchi di ingresso e/o uscita, la dissuasione nei confronti di comportamenti contrari a regolamenti e/o leggi vigenti, l'acquisizione e l'utilizzo di dati relativi al flusso di utenza attraverso i varchi controllati, il supporto all'attività svolta dal personale di controllo e vigilanza e simili.
Tali dispositivi sono generalmente disposti in corrispondenza di rispettivi varchi di accesso e di uscita e consentono di disciplinare il flusso degli utenti in funzione delle logiche previste dal gestore del servizio di trasporto, ovvero facilitando, attraverso una combinazione di segnali acustici e visivi collegati ai sistemi di bordo, la corretta fruizione degli accessi e degli spazi interni da parte dell’utenza.
E' noto l'utilizzo di tornelli e bracci mobili, disposti in corrispondenza di ciascun varco di accesso/uscita.
L'adozione di tornelli e bracci mobili comporta comunque problemi in relazione all'esigenza di mantenere sempre libere le vie di esodo: un completo controllo degli accessi renderebbe necessario impedire il libero esodo dei passeggeri, ma ciò è in completo contrasto alle vigenti normative di sicurezza.
Per tali ragioni si ricorre a tornelli e bracci mobili che possono essere agevolmente forzati, consentendo un funzionamento di tipo denominato "antipanico".
Il problema di questi dispositivi è che comunque devono essere installati in prossimità dei varchi di accesso/uscita e quindi determinano un ingombro (tale caratteristica, su un mezzo di trasporto, implica la riduzione del numero massimo di passeggeri trasportabili) e possono ostacolare l'esodo (in quanto, pur essendo cedevoli, limitano l'ampiezza degli accessi alle vie di esodo).
I dispositivi di tipo noto, conformati come bracci mobili o tornelli implicano anche l'esecuzione di attività di carattere amministrativo sui veicoli su cui sono installati, destinate a certificarne la presenza e le caratteristiche. Con particolare riferimento alla normativa italiana si rende necessario procedere ad una nuova immatricolazione del veicolo comprendenti i tornelli (o i bracci mobili) con conseguenti dispendi economici e di risorse da parte del gestore/proprietario del veicolo stesso.
Compito principale del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, proponendo un dispositivo di controllo degli accessi che non ostacoli l'esodo degli utenti in caso di necessità, favorendo una migliore comprensione, da parte dell’utenza, delle regole di accesso e circolazione sui mezzi di trasporto.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di proporre un dispositivo di controllo degli accessi che non riduca il numero di passeggeri trasportabili dal veicolo sul quale è installato.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre un dispositivo di controllo degli accessi di tipo intuitivo e di facile interpretazione da parte dell'utenza, in grado di orientare una corretta fruizione in fase di accesso, circolazione e discesa dai mezzi di trasporto.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre un dispositivo di controllo degli accessi che non richiesta di avviare complesse procedura amministrative sui veicoli sui quali sarà installato.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di controllo degli accessi di costi contenuti relativamente semplice realizzazione pratica e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un dispositivo di controllo degli accessi, del tipo installato in prossimità di un varco di ingresso/uscita, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una unità di controllo e gestione e, in corrispondenza di un rispettivo varco, almeno un sensore di movimento ed almeno un segnalatore luminoso idoneo all'emissione di uno specifico fascio di luce corrispondente ad un rispettivo messaggio per l'utenza, il segnale in uscita da detto almeno un sensore, corrispondente al flusso dell'utenza, essendo inviato alla detta unità di controllo e gestione preposta all'attivazione del detto almeno segnalatore luminoso per l'emissione dell'idoneo messaggio luminoso per l'utenza in transito.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo di controllo degli accessi secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la fig.1 rappresenta, in vista laterale un pullman provvisto del dispositivo secondo il trovato;
la fig.2 rappresenta, in vista dall'alto, il pullman di figura 1;
la fig.3 rappresenta, in vista laterale, una persona accedente ad un varco di accesso al pullman di figura 1 nella condizione antecedente alla obliterazione del biglietto;
la fig.4 rappresenta, in vista laterale, la persona di figura 3 nella condizione successiva alla obliterazione del biglietto;
la fig.5 rappresenta, in vista laterale, una persona accedente ad un varco di accesso al pullman di figura 1 non intenzionata ad obliterare il biglietto;
la fig.6 rappresenta, in vista laterale, la persona di figura 6 dopo essere entrata nel pullman senza obliterare il biglietto.
Con particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 un dispositivo di controllo degli accessi installato su un pullman A.
Il dispositivo 1 dovrà essere installato in prossimità di un varco di ingresso/uscita B, C e D da controllare: con particolare riferimento alle allegate figure il dispositivo 1 potrà essere installato in corrispondenza di almeno uno dei passaggi di ingresso ed uscita di un pullman A, un autobus, un tram e simili.
Il dispositivo 1 comprende almeno una unità di controllo e gestione (non rappresentata nelle allegate figure ed eventualmente integrabile in corrispondenza della postazione di guida, comprendendo opzionalmente eventuali display, tastiere ad uso esclusivo dell'autista) e, in corrispondenza di un rispettivo varco B, C, D, almeno un sensore di movimento 2 ed almeno un segnalatore luminoso 3 idoneo all'emissione di uno specifico fascio di luce corrispondente ad un rispettivo messaggio per l'utenza P.
Il sensore di movimento 2 emetterà un segnale in uscita in corrispondenza di ogni rilievo del passaggio di utenti P durante il servizio.
Il segnale in uscita del sensore 2, corrispondente quindi al flusso dell'utenza, potrà essere validamente inviato all'unità di controllo e gestione, la quale sarà preposta all'attivazione del almeno segnalatore luminoso 3 per l'emissione dell'idoneo messaggio luminoso per l'utenza in transito.
In pratica l'utente P si troverà ad attraversare un portale virtuale in cui è il fascio luminoso generato dal segnalatore 3 a definire una sorta di porta che disciplinerà l'accesso.
Ad esempio in corrispondenza di una illuminazione della porta (del varco B, C, D) a luce fissa si potrebbe prevedere l'autorizzazione all'accesso ed attribuendo invece ad una luce intermittente il messaggio corrispondente ad un divieto di transito.
Più semplicemente (anche per facilitare l'interpretazione dell'utente P) si potrà prevedere che il segnalatore luminoso 3 possa emettere luce rossa o luce verde, in modo che lo stesso possa svolgere un controllo semaforico degli accessi.
La luce sarà quindi sempre rossa nel caso si tenti di salire da una uscita D (in senso opposto alla sola direzione di transito prevista), mentre quando si salga sul pullman A da un ingresso B, C la luce sarà inizialmente rossa, fino a quando non si proceda a vidimare il biglietto T su una apposita obliteratrice 4 posta in prossimità del segnalatore 3 stesso.
Si specifica che il dispositivo 1 secondo il trovato potrà convenientemente anche comprendere anche un segnalatore acustico per l'emissione di suoni di allarme, messaggi pre-registrati, messaggi generati da un sintetizzatore vocale e simili.
In questo modo, oltre alla segnalazione visiva (l'utente P sarà investito da un fascio di luce del colore corrispondente al messaggio che si intende trasmettergli), l'utente P riceverà anche un comunicazione sonora.
In particolare è previsto un cicalino o una sirena di allarme in corrispondenza di ogni comportamento errato da parte dell'utilizzatore P (transito nella direzione sbagliata, accesso senza vidimazione del biglietto T, ecc).
E' prevista anche la possibilità di disporre di messaggi registrati che specifichino esattamente la tipologia di infrazione commessa, comunicandolo ad un volume tale da informare i presenti dell'infrazione in corso.
Si può anche prevedere l'adozione di un sintetizzatore vocale opportunamente asservito all'unità di controllo e gestione, in modo che possano essere trasmessi messaggi personalizzati: si potranno dare informazioni all'utente P circa la validità o meno del biglietto T immesso nell'obliteratrice 4, oppure si potrà segnalare che il pullman A è già pieno e quindi non è possibile fare salire altre persone, ecc.
In relazione ad una possibile soluzione realizzativa di indubbio interesse pratico ed applicativo, il segnalatore luminoso 3 può positivamente comprendere almeno un diodo LED per l'emissione di un fascio di luce concentrato lungo un piano sostanzialmente affacciato e prossimo al rispettivo varco di ingresso/uscita B, C, D.
Preferibilmente si adotteranno diodi LED di tipo RGB, quindi idonei ad emettere luci di colori differenti. In particolare questa tipologia di diodi LED consentirà la generazione di una soglia luminosa di colore rosso o di colore verde, rendendo evidente il tipo di messaggio luminoso riprodotto (simulando una segnalazione semaforica).
Come rappresentato a titolo esemplificativo in figura 2, il segnalatore 3 potrebbe anche emettere un fascio luminoso bicolore, percepito come un piano colorato virtuale di un primo colore dall'interno del pullman A e come un piano colorato virtuale di un secondo colore dall'esterno del pullman A.
Più specificamente, in corrispondenza della porta di uscita D, sarebbe possibile imporre una emissione luminosa tale da essere percepita dall'interno come una superficie di colore verde (che l'utenza P recepirà come un messaggio di transito in uscita dal pullman A autorizzato attraverso quel varco) e dall'esterno come una superficie di colore rosso (che l'utenza P recepirà come un messaggio di transito in ingresso sul pullman A vietato attraverso quel varco).
Al fine di ottenere un migliore risultato sul piano estetico e sul piano funzionale è possibile prevedere soluzioni realizzative in cui i segnalatori luminosi 3 siano due, affacciati e contrapposti, delimitanti un percorso di ingresso/uscita per l'utenza P in transito.
Al fine di un controllo preciso ed affidabile degli accessi è previsto che l'almeno un sensore di movimento 2 possa essere preferibilmente scelto tra fotocellule, fotodiodi, rilevatori ad infrarossi, rilevatori ad ultrasuoni, sensori del tempo di volo, detti ToF, "time of flight", videocamere, fotocamere e simili.
I sensori di movimento 2 del tipo delle fotocellule consentiranno un rilievo estremamente semplificato (presenza-assenza di un utente P nel varco B, C, D): è però possibile combinare più fotocellule lungo il percorso di ingresso/uscita in modo da dedurre dalla sequenza dei rilievi la direzione del flusso di utenti P ed anche il loro numero.
Alcuni sensori 2, quali in particolare quelli ad infrarossi e quelli ad ultrasuoni, permettono un rilievo più preciso, rispetto a quello offerto dalle più semplici fotocellule, in quanto rilevano, con buona approssimazione, anche la distanza alla quale si trovano le persone P in transito ed il rispettivo volume (dato attraverso il quale è possibile estrapolare il numero di persone P che attraversano il varco B, C o D).
I sensori del tempo di volo, detti ToF, "time of flight", sono i sensori che, attualmente, offrono un rilievo più preciso e dettagliato.
Il tempo di volo (spesso indicato con TOF, dall'inglese Time Of Flight) indica la misura del tempo impiegato da un oggetto, una particella o un'onda (acustica, elettromagnetica o di altro tipo) per percorrere una certa distanza in un mezzo determinato.
Dalla misura del tempo è possibile ricavare la distanza percorsa, la velocità e altre grandezze come l'energia cinetica.
Questi sensori offrono l'indubbio vantaggio di poter eseguire anche una scansione spaziale (tridimensionale) dell'ambiente monitorato, offrendo quindi informazioni sulla tipologia e sulle caratteristiche di quanto rilevato.
I sensori di questo tipo consentono quindi di rilevare agevolmente informazioni dettagliate sul flusso di utenti P attraverso i varchi B, C e D. Ad esempio questi sensori possono riconoscere il numero di persone P che attraversano i varchi B, C, D, identificare l'eventuale presenza di bagagli (discriminandoli dagli utenti P) ed anche la presenza di infanti e/o animali da compagnia.
La verifica eseguita con questa tipologia di sensori risulta quella attualmente più precisa e dettagliata.
Anche attraverso una vera e propria videosorveglianza (utilizzando quindi una videocamera) è possibile monitorare e controllare il flusso di utenti P attraverso i varchi B, C e D: in questo caso la corretta interpretazione del numero di persone in ingresso ed uscita e l'identificazione di bagagli, infanti, animali domestici ed altro è subordinata ad un rispettivo software preposto all'analisi dei filmati (analisi che sarà preferibilmente svolta in tempo reale). Non si esclude la possibilità di utilizzare nuove tipologie di sensori che possano garantire un migliore controllo dei varchi B, C e D.
Si ritiene utile specificare che il dispositivo 1 secondo il trovato può validamente comprendere anche almeno un sensore di luce ambientale per regolare l'intensità del fascio emesso dall'almeno un segnalatore luminoso 3.
Infatti un fascio di elevata intensità luminosa non arreca alcun fastidio all'utenza P ed all'autista X in pieno giorno (specie se in una giornata assolata). Nel caso in cui invece ci si trovi al buio (ad esempio di notte o in galleria) il fascio emesso dal segnalatore luminoso 3 dovrà essere di intensità luminosa ridotta per evitare fastidiosi riflessi che infastidirebbero l'autista e per evitare l'abbagliamento dell'utenza P.
Ai fini realizzativi si specifica che l'almeno un segnalatore luminoso 3 può convenientemente comprendere una pluralità di diodi LED ad emissione colorata per la generazione di un fascio di luce rosso, definente di un divieto di transito attraverso il rispettivo varco B, C, D, e per la generazione di un fascio di luce verde, definente l'autorizzazione all'attraversamento del rispettivo varco B, C, D.
Come già accennato in precedenza, i sensori di movimento 2 potranno anche essere almeno due, reciprocamente allineati secondo una configurazione predefinita, per il rilievo del numero delle persone in transito.
Infatti attraverso una oculata disposizione di sensori di movimento 2 di tipologia semplice (quali ad esempio le fotocellule) sarà possibile interpolare i dati rilevati dalle stesse per stimare il numero delle persone in ingresso/uscita in maniera attendibile (un numero elevato di fotocellule consente stime molto precise, ma il costo complessivo può avvicinarsi a quello di sensori più sofisticati, quindi è opportuno valutare preventivamente le performances richieste al dispositivo 1 secondo il trovato da adottare).
Si specifica inoltre che l'unità di controllo e gestione può validamente comprendere un componente di memoria per la raccolta di tutte le informazioni rilevate dai sensori 2 e del numero di infrazioni riscontrate.
In questo modo è possibile registrare un andamento temporale del flusso dell'utenza P nel corso della giornata ed in corrispondenza dell'esecuzione di un percorso predefinito.
Si potrà quindi rilevare in corrispondenza di quali soste sale (o scende) il maggior numero di utenti P, l'area del percorso in corrispondenza della quale il veicolo A trasporta più persone e gli orari di maggiore afflusso di utenza P.
Con queste informazioni è possibile calibrare il servizio di trasporto pubblico in funzione delle reali esigenze dell'utenza, nonché riconfigurarlo rapidamente in corrispondenza di variazioni delle esigenze riscontrate.
Al fine di rendere più comodi e gestibili tali dati, il dispositivo 1 comprenderà convenientemente un modulo di interfaccia per il trasferimento delle informazioni ad una centrale operativa.
Il modulo di interfaccia sarà preferibilmente scelto tra un combinatore telefonico su rete mobile, un ricetrasmettitore in radiofrequenza, un ricetrasmettitore ad infrarossi, un ricetrasmettitore Bluetooth®, un ricetrasmettitore WIFI, un connettore per un cavo di segnale e simili.
In pratica quindi i dati potranno essere inviati direttamente alla centrale operativa in tempo reale (o con cadenza predefinita) attraverso il combinatore telefonico o utilizzando ricetrasmettitori. Analogamente si potrà anche prevedere che tali dati siano trasferiti alla centrale operativa solamente in corrispondenza di soste del veicolo A (ad esempio entro depositi o aree di sosta e simili, opportunamente attrezzate).
Come segnalato in precedenza la soluzione proposta propone una serie di vantaggi particolarmente rilevanti rispetto ai tradizionali apparati di controllo degli accessi B, C, D.
Vantaggiosamente il presente trovato risolve i problemi esposti in precedenza, proponendo un dispositivo 1 di controllo degli accessi che non ostacola l'esodo degli utenti P in caso di necessità. Infatti il dispositivo 1 genera una "porta virtuale", fatta solo di luce, che può comunque essere attraversata senza che la stessa generi alcun ostacolo.
Utilmente il dispositivo 1 non riduce il numero di passeggeri trasportabili dal veicolo P sul quale è installato. Infatti generando delle "porte virtuali" fatte di luce, è evidente che le stesse non generano alcun ingombro all'interno del veicolo A stesso.
Validamente il dispositivo 1 secondo il trovato di tipo è intuitivo e di facile interpretazione da parte dell'utenza P. La segnalazione luminosa di tipo semaforico è infatti comprensibile in maniera semplice, indipendente dalla lingua parlata dall'utente P e dall'attenzione da questi prestata a quanto si stia verificando.
E' interessante segnalare che il segnalatore 3 può anche indicare il corretto senso di percorrenza per ciascun varco B, C e D, attraverso (ad esempio) l'affiancamento di due fasci luminosi di differente colore (un fascio verde visibile da chi si trova dal lato del varco B, C e D che è possibile attraversare, ed un fascio rosso per gli utenti P posti dall'altra parte del varco B, C e D).
Come visto in precedenza il sensore di movimento 2 può registrare informazioni sui flussi di utenza P, a fini statistici e/o per la regolazione in tempo reale del servizio di trasporto pubblico.
E' molto importante specificare che, a veicolo A in movimento, l'illuminazione generata dai segnalatori 3 non sarà trasmessa all'esterno, in modo da non generare sulla strada fasci di luce potenzialmente fastidiosi per i veicoli in transito in prossimità del pullman A stesso.
Si specifica che il modulo di interfaccia potrà anche essere utilizzato per aggiornare il firmware del dispositivo 1 stesso (indifferentemente in remoto o a seguito di specifica connessione via cavo).
Si specifica che il segnalatore luminoso 3 potrà essere costituito (oltre che da diodi LED) anche da altre sorgenti di illuminazione differenti eventualmente associate a fibre ottiche per il loro convogliamento.
Non si esclude di adottare lenti e/o maschere per concentrare l'emissione luminosa solamente lungo il piano di interesse (rendendola meglio visibile per l'utenza P, grazie alla riduzione dell'onda luminosa dispersa nell'ambiente).
Va specificato che i segnalatori 3 potrebbero anche essere utilizzati come indicatori dell'avvenuta prenotazione della fermata del pullman A: in tal caso si potrà prevedere che tale indicazione sia fornita attraverso un particolare lampeggiamento e/o attraverso l'emissione di un fascio luminoso di colore differente da quelli in uso per disciplinare l'ingresso e l'uscita (ad esempio giallo o blu).
Efficientemente il dispositivo 1 secondo il trovato è di relativamente semplice realizzazione pratica, nonché di costi sostanzialmente contenuti: tali caratteristiche rendono l'invenzione fino ad ora descritta una innovazione di sicura applicazione.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.
Claims (1)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1.Dispositivo di controllo degli accessi, del tipo installato in prossimità di un varco (B, C, D) di ingresso/uscita, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una unità di controllo e gestione e, in corrispondenza di un rispettivo varco (B, C, D), almeno un sensore di movimento (2) ed almeno un segnalatore luminoso (3) idoneo all'emissione di uno specifico fascio di luce corrispondente ad un rispettivo messaggio per l'utenza (P), il segnale in uscita da detto almeno un sensore (2), corrispondente al flusso dell'utenza (P), essendo inviato alla detta unità di controllo e gestione preposta all'attivazione del detto almeno segnalatore luminoso (3) per l'emissione dell'idoneo messaggio luminoso per l'utenza (P) in transito. 2.Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende anche un segnalatore acustico per l'emissione di suoni di allarme, messaggi pre-registrati, messaggi generati da un sintetizzatore vocale e simili. 3.Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto segnalatore luminoso (3) comprende almeno un diodo LED per l'emissione di un fascio di luce concentrato lungo un piano sostanzialmente affacciato e prossimo al rispettivo varco (B, C, D) di ingresso/uscita. 4.Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti segnalatori (3) sono due, affacciati e contrapposti, delimitanti un percorso di ingresso/uscita per l'utenza (P) in transito. 5.Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un sensore di movimento (2) è del tipo preferibilmente scelto tra fotocellule, fotodiodi, rilevatori ad infrarossi, rilevatori ad ultrasuoni, sensori del tempo di volo, detti ToF, "time of flight", videocamere, fotocamere e simili. 6.Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un sensore di luce ambientale per regolare l'intensità del fascio emesso dall'almeno un segnalatore luminoso (3). 7.Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un segnalatore luminoso (3) comprende una pluralità di diodi LED ad emissione luminosa colorata, per la generazione di un fascio di luce rosso definente un divieto di transito attraverso il rispettivo varco (B, C, D) e per la generazione di un fascio di luce verde per l'autorizzazione all'attraversamento del rispettivo varco (B, C, D). 8.Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti sensori di movimento (2) sono almeno due reciprocamente allineati secondo una configurazione predefinita, per il rilievo del numero delle persone (P) in transito. 9.Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità di controllo e gestione comprende un componente di memoria per la raccolta di tutte le informazioni rilevate dai detti sensori (2) e del numero di infrazioni riscontrate. 10.Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un modulo di interfaccia per il trasferimento delle informazioni ad una centrale operativa, detto modulo di interfaccia essendo preferibilmente scelto tra un combinatore telefonico su rete mobile, un ricetrasmettitore in radiofrequenza, un ricetrasmettitore ad infrarossi, un ricetrasmettitore Bluetooth®, un ricetrasmettitore WIFI, un connettore per un cavo di segnale e simili.
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