IT201600088205A1 - Espositore refrigerato e relativo metodo di refrigerazione - Google Patents

Espositore refrigerato e relativo metodo di refrigerazione

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IT201600088205A1
IT201600088205A1 IT102016000088205A IT201600088205A IT201600088205A1 IT 201600088205 A1 IT201600088205 A1 IT 201600088205A1 IT 102016000088205 A IT102016000088205 A IT 102016000088205A IT 201600088205 A IT201600088205 A IT 201600088205A IT 201600088205 A1 IT201600088205 A1 IT 201600088205A1
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IT
Italy
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evaporator
compartment
duct
air
circuit
Prior art date
Application number
IT102016000088205A
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English (en)
Inventor
Stefano Carloni
Giovanni Piersigilli
Original Assignee
Ind Frigoriferi Italiana S P A
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D16/00Devices using a combination of a cooling mode associated with refrigerating machinery with a cooling mode not associated with refrigerating machinery
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47FSPECIAL FURNITURE, FITTINGS, OR ACCESSORIES FOR SHOPS, STOREHOUSES, BARS, RESTAURANTS OR THE LIKE; PAYING COUNTERS
    • A47F3/00Show cases or show cabinets
    • A47F3/04Show cases or show cabinets air-conditioned, refrigerated
    • A47F3/0404Cases or cabinets of the closed type
    • A47F3/0408Cases or cabinets of the closed type with forced air circulation
    • A47F3/0413Cases or cabinets of the counter type
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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Description

"ESPOSITORE REFRIGERATO E RELATIVO METODO DI REFRIGERAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un espositore refrigerato per l’esposizione e la conservazione di prodotti alimentari, come gelati, e simili. Il presente trovato può essere applicato anche ad altri beni che richiedono genericamente l’esposizione e la conservazione ad una temperatura controllata.
STATO DELLA TECNICA
È noto che l’umidità d’aria tende a depositarsi sulla superficie del corpo che presenta una temperatura minore rispetto a quella dell’ aria. La deposizione di umidità sui prodotti alimentari forma uno strato di condensa che, alle temperature considerate, può dare luogo alla formazione di brina, o ghiaccio. Tale formazione può provocare una perdita delle proprietà organolettiche e/o una diminuzione del pregio estetico, ovvero un deterioramento dei prodotti alimentari.
I prodotti alimentari, almeno quelli che richiedono la conservazione a bassa temperatura, ovvero a temperatura inferiore a 0°C, e l’esposizione all’aria, sono generalmente esposti e conservati in un espositore refrigerato, che evita la formazione di brina su di essi.
L’espositore refrigerato comprende almeno due vani: un primo vano, o vano di esposizione, in cui sono collocati ed esposti i prodotti alimentari, ed un secondo vano, o vano tecnico, generalmente disposto al di sotto del primo vano.
Il vano di esposizione è generalmente composto da un piano di appoggio sul quale vengono posizionati i prodotti alimentari e da una vetrina realizzata con un materiale trasparente per permettere la visibilità degli alimenti all’intemo del vano di esposizione.
La vetrina può essere provvista, a sua volta, di una porta, solitamente scorrevole per permettere l’accesso a, ed il prelievo di prodotti alimentari dal vano di esposizione.
Il vano tecnico è provvisto di un impianto frigorifero, che genera e mette in circolo un flusso di aria refrigerata nell’espositore refrigerato. Il flusso d’aria mantiene i prodotti alimentari alla temperatura desiderata. L’impianto frigorifero è provvisto di almeno un evaporatore che raffredda l’aria. L’espositore refrigerato comprende inoltre un ventilatore installato solitamente nel vano tecnico e configurato per generare un flusso d’aria attraverso l’evaporatore e lungo un circuito di passaggio dell’aria compreso fra l’evaporatore sopra i prodotti alimentari e di nuovo attraverso l’evaporatore.
L’evaporatore, per la sua bassa temperatura, cattura l’umidità d’aria che si deposita su di esso, formando condensa.
La condensa si trasforma in brina o ghiaccio, che riduce l’efficienza di funzionamento dell’evaporatore con conseguenze negative sia per la conservazione dei prodotti alimentari, sia per il rendimento dell’impianto frigorifero.
Pertanto, è necessaria una fase di sbrinamento dell’evaporatore mediante un dispositivo di sbrinamento, il quale riscalda periodicamente e per alcuni minuti l’evaporatore, portandolo a temperature di circa 10°-15°C e rimuovendo così la brina o il ghiaccio.
E noto che l’aria che circola nell’impianto frigorifero ha una temperatura molto bassa, che può arrivare anche a circa -20°C e che ostacola il riscaldamento dell’evaporatore e la rimozione della brina, o ghiaccio.
La tecnica nota prevede di interrompere il flusso d’aria nel circuito mediante il blocco del ventilatore, per periodi di tempo brevi e regolari, ed agevolare così il riscaldamento dell’evaporatore. Inoltre, l’arresto del ventilatore consente di non immettere nel circuito d’aria l’umidità generata dallo scioglimento della brina, o ghiaccio, presente sull’evaporatore.
Quando il flusso d’aria viene interrotto, l’aria nel vano di esposizione può essere riscaldata dall’aria dell’ambiente esterno, caricandosi di umidità. L’umidità d’aria presente nel vano di esposizione può poi depositarsi sui prodotti alimentari, determinando gli inconvenienti sopra esposti.
Una soluzione realizzativa nota prevede di installare nel vano tecnico almeno due evaporatori, che vengono fatti funzionare in modo alternato, ovvero mentre uno è in funzione l’altro viene spento per permettere il suo riscaldamento e pertanto lo sbrinamento del ghiaccio formato. Tale soluzione garantisce una continua circolazione del flusso d’aria sopra i prodotti alimentari, ma è molto costosa essendo prevista l’installazione di due evaporatori, e risulta particolarmente complessa da gestire.
Un'altra soluzione realizzativa prevede la suddivisione dell’evaporatore in due o più parti, in modo che, quando almeno una delle sue parti è attivata, le altre una o più parti vengono sottoposte allo sbrinamento.
Un inconveniente di questa soluzione realizzativa è la complessità di realizzazione e gestione dell’impianto frigorifero.
Esiste pertanto la necessità di realizzare un espositore refrigerato che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
Uno scopo del presente trovato è realizzare un espositore refrigerato che sia estremamente efficace nella conservazione degli alimenti, evitando un loro deterioramento.
È anche uno scopo del presente trovato realizzare un espositore refrigerato che sia economico da realizzare.
È pure uno scopo del presente trovato realizzare un espositore refrigerato che abbia un’elevata efficienza di funzionamento.
È pure uno scopo del presente trovato realizzare un espositore refrigerato che sia semplice da gestire.
E anche uno scopo del presente trovato permettere di modificare, in modo semplice, economico, e con poche operazioni di manutenzione, espositori refrigerati già esistenti e installati in determinati luoghi di lavoro.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un espositore refrigerato, in accordo con il presente trovato, comprende un vano di esposizione, nel quale prodotti alimentari o altri beni sono esposti in vassoi o vaschette, ed un vano tecnico, distinto rispetto al vano di esposizione e posto in comunicazione fluidica con quest’ultimo, ad esempio per mezzo di canali di alimentazione dell’aria, ed in cui è installato almeno un evaporatore di un impianto frigorifero.
L’evaporatore è associato ad un dispositivo di sbrinamento configurato per sbrinare l’evaporatore.
Il vano tecnico comprende almeno un primo condotto nel quale è installato l’evaporatore e definente con il vano di esposizione un primo circuito di passaggio dell’ aria.
In accordo con il presente trovato, il vano tecnico comprende anche un secondo condotto nel quale è installato un accumulatore termico e definente con il vano di esposizione un secondo circuito di passaggio dell’aria.
L’espositore refrigerato comprende inoltre almeno un ventilatore, installato nel vano tecnico e configurato per generare selettivamente un flusso d’aria attraverso il primo circuito di passaggio dell’aria o attraverso il secondo circuito di passaggio dell’aria.
In questo modo, quando l’evaporatore è attivo, il ventilatore genera un flusso d’aria che passa attraverso l’evaporatore ed il vano di esposizione, effettuando in modo classico la refrigerazione degli alimenti.
Quando è richiesto lo sbrinamento dell’evaporatore, il ventilatore genera un secondo flusso d’aria che passa attraverso l’accumulatore termico, che nel frattempo ha accumulato energia termica di refrigerazione, per essere raffreddato ed essere inviato verso il vano di esposizione.
L’evaporatore durante questa fase viene spento e sbrinato per mezzo del dispositivo di sbrinamento. La separazione fra l’evaporatore e l’accumulatore termico, concretizzata dal primo condotto e dal secondo condotto, evita che eventuale umidità che si forma durante lo sbrinamento dell’evaporatore venga messa in circolo verso il vano di esposizione deteriorando i prodotti alimentari in esso presenti.
Il presente trovato si riferisce anche ad un metodo di refrigerazione di prodotti alimentari contenuti in un vano di esposizione che prevede:
- l’attivazione di un evaporatore di un impianto frigorifero per raffreddare un flusso d’aria circolante fra il vano di esposizione ed un vano tecnico in cui l’evaporatore è installato,
- lo sbrinamento dell’evaporatore con un dispositivo di sbrinamento. In accordo con un aspetto del metodo secondo il presente trovato, durante l’attivazione dell’evaporatore è prevista la generazione di un primo flusso d’aria attraverso un primo circuito di passaggio dell’ aria definito fra il vano di esposizione e un primo condotto del vano tecnico in cui è installato l’evaporatore.
Durante lo sbrinamento dell’evaporatore è prevista, invece, la generazione di un secondo flusso d’aria attraverso un secondo circuito di passaggio dell’aria definito fra il vano di esposizione ed un secondo condotto nel quale è installato un accumulatore termico di fornitura di energia di refrigerazione. Il primo flusso d’aria ed il secondo flusso d’aria sono generati da almeno un ventilatore installato nel vano tecnico.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una sezione trasversale di un espositore refrigerato, oggetto del trovato;
- la fig. 2 è una variante di fig. 1.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE Di FORME DI REALIZZAZIONE Un espositore refrigerato 10, in accordo con il presente trovato, comprende un vano di esposizione 11, nel quale prodotti alimentari o altri beni sono esposti in contenitori 12, quali vassoi o vaschette, ed un vano tecnico 13, disposto in luogo separato dal vano di esposizione 11, ed in cui è installato almeno parte di un impianto frigorifero 14.
Il vano di esposizione 11 può comprendere una struttura di appoggio 15 configurata per supportare i contenitori 12.
In accordo con possibili soluzioni realizzative la struttura di appoggio 15 può definire essa stessa la separazione fra il vano di esposizione 11 ed il vano tecnico 13.
Il vano di esposizione 11 può comprendere inoltre un pannello 16 realizzato in materiale trasparente per permettere la visibilità dei prodotti alimentari contenuti nei contenitori 12.
Il pannello 16 può essere opportunamente sagomato, ad esempio bombato, per conferire particolari aspetti estetici al vano di esposizione 11.
Il vano di esposizione 1 1 può essere provvisto, inoltre, di almeno un’apertura 17 per permettere l’accesso ai prodotti alimentari contenuti nel vano di esposizione 11.
All’apertura 17 può essere associata, o associabile di volta in volta, un elemento di chiusura, quale una porta o altri elementi simili od assimilabili.
In accordo con possibili varianti realizzative, all’apertura 17 possono essere associati dispositivi a lama d’aria per evitare che Taria esterna al vano di esposizione 1 1 possa entrare attraverso l’apertura 17.
Il vano di esposizione 11 è posto in comunicazione fluidica con il vano tecnico 13, cosicché l’aria generata nel vano tecnico 13, secondo le modalità descritte nel prosieguo, possa essere fatta circolare, ad anello chiuso, verso il vano di esposizione 11.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, il vano tecnico 13 ed il vano di esposizione 11 possono essere collegati fluidicamente per mezzo di un primo canale di collegamento 18 e di un secondo canale di collegamento 19.
Al primo canale di collegamento 18 e/o al secondo canale di collegamento 19 possono essere associate bocchette 20 per il passaggio dell’aria.
L’espositore refrigerato 10 comprende, inoltre, un basamento di supporto 21 configurato per supportare il vano tecnico 13 ed il vano di esposizione 11 , nonché i componenti ad essi associati.
Il basamento di supporto 21 può definire almeno parte del suddetto vano tecnico 13.
Il vano tecnico 13 può essere definito da una pluralità di pareti 22 collegate fra loro a definire una conformazione concava aperta in uso verso l’alto e nella quale è posizionata almeno parte della struttura di appoggio 15.
Le pareti 22, o almeno parte di esse, possono essere realizzate con un materiale isolante termicamente per limitare le perdite di calore verso l’esterno.
Nel vano tecnico 13 è installato almeno un evaporatore 23 configurato per raffreddare un flusso di aria che viene fatto passare attraverso di esso.
L’evaporatore 23 può essere parte del suddetto impianto frigorifero 14.
In particolare, si può prevedere che l’evaporatore 23 sia del tipo aria liquido refrigerante, ovvero una batteria alettata in cui viene fatto circolare il liquido refrigerante dell’impianto frigorifero 14 mentre l’aria viene forzata contro le superfici della batteria alettata per essere raffreddata.
In accordo con un aspetto del presente trovato, l’evaporatore 23 è associato ad un dispositivo di sbrinamento 24 configurato per sbrinare il ghiaccio che si forma nell’evaporatore 23.
Il dispositivo di sbrinamento 24 può comprendere almeno uno fra una resistenza elettrica e un circuito di alimentazione di un fluido riscaldato. II dispositivo di sbrinamento 24 può essere installato all’ interno del vano tecnico 13 come illustrato nelle figg. 1 e 2, oppure esternamente ad esso.
Al dispositivo di sbrinamento 24 e/o all’evaporatore 23 possono essere inoltre associati dispositivi di scarico di liquido, non illustrati nei disegni, e derivanti dallo sbrinamento dell’evaporatore 23.
In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, il vano tecnico 13 è provvisto di un primo condotto 25 di passaggio di aria nel quale è installato l’evaporatore 23.
Il primo condotto 25 è posto in comunicazione fluidica con il vano di esposizione 1 1 definendo in questo modo un primo circuito 26 di passaggio dell’aria, schematizzato nelle figg. 1 e 2 dalle linee a tratti e punti.
Il primo condotto 25 di passaggio dell’aria può essere collegato al vano di esposizione 11 per mezzo dei suddetti primo canale di collegamento 18 e/o secondo canale di collegamento 19.
In accordo con un ulteriore aspetto del presente trovato, il vano tecnico 13 è provvisto di un secondo condotto 27, separato rispetto al primo condotto 25 e nel quale è installato almeno un accumulatore termico 28 configurato per accumulare energia termica, di raffreddamento, da rilasciare quando l’evaporatore 23 viene disattivato. Il secondo condotto 27 è posto anch’esso in comunicazione fluidica con il vano di esposizione 11 , ad esempio per mezzo dei suddetti primo canale di collegamento 18 e/o secondo canale di collegamento 19, a definire un secondo circuito 29 di passaggio dell’aria.
L’accumulatore termico 28 può essere scelto in un gruppo comprendente almeno una batteria eutettica, un blocco di materiale metallico, una batteria alettata, un dispositivo di generazione di freddo. Il primo condotto 25 ed il secondo condotto 27 possono essere definiti da almeno un pannello di separazione 30 installato nel vano tecnico 13 per separare quest’ultimo in due porzioni, ovvero nel primo condotto 25 e nel secondo condotto 27.
Il pannello di separazione 30 può essere realizzato con un materiale isolante termicamente, evitando in questo modo che l’eventuale energia termica di riscaldamento, fornita ad esempio per lo sbrinamento dell’evaporatore 23, possa riscaldare anche l’accumulatore termico 28, diminuendo la sua efficienza.
In accordo con un aspetto del presente trovato, il secondo condotto 27 è posizionato in diretta prossimità della struttura di appoggio 15, ovvero in posizione più vicina ai prodotti alimentari. Tale posizionamento permette di evitare un eccessivo raffreddamento dei prodotti alimentari durante la fase di refrigerazione, ovvero il loro riscaldamento durante la fase di sbrinamento.
In accordo con una prima variante realizzativa, illustrata a titolo esemplificativo in fig. 1, l’espositore refrigerato 10 comprende almeno un ventilatore 31 installato nel vano tecnico 13 e configurato per generare selettivamente un primo flusso d’aria attraverso il primo circuito 26 ed un secondo flusso d’aria attraverso il secondo circuito 29. In accordo con tale soluzione realizzativa, nel vano tecnico 13 può essere installato almeno un organo ripartitore 32 di flusso configurato per permettere e/o impedire il passaggio del flusso d’aria attraverso il primo condotto 25 o attraverso il secondo condotto 27, e pertanto interrompere il primo circuito 26 e/o il secondo circuito 29.
In particolare, si può prevedere un unico organo ripartitore 32 di flusso installato in corrispondenza del primo condotto 25 e del secondo condotto 27 e configurato per permettere il passaggio delfaria attraverso il primo condotto 25 ed impedirlo attraverso il secondo condotto 27, o viceversa.
In accordo con una variante realizzativa non illustrata, sia il primo condotto 25 che il secondo condotto 27 sono provvisti di un rispettivo organo ripartitore 32.
L’organo ripartitore 32 può comprendere una valvola a lamella, o una valvola a clapet.
In accordo con la soluzione realizzativa illustrata in fig. 1, il primo condotto 25 e il secondo condotto 27 sono provvisti di un’estremità di ingresso 33 e di un’estremità di uscita 34 attraverso le quali rispettivamente il flusso d’aria viene introdotto ed evacuato.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa, illustrata ad esempio nella fig. 1, l’organo ripartitore 32 è installato in corrispondenza delle estremità di ingresso 33 del primo condotto 25 e del secondo condotto 27.
In accordo con la soluzione realizzativa illustrata in fig. 1, nel vano tecnico 13 è installato un unico ventilatore 31 cooperante con l’organo ripartitore 32 per generare selettivamente il flusso d’aria o nel primo circuito 26 o nel secondo circuito 29. Ciò permette di ridurre i costi complessivi dell’espositore refrigerato 10.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa, l’unico ventilatore 31 è installato in corrispondenza dell’estremità di uscita 34 del primo condotto 25 e del secondo condotto 27, generando in questo modo un flusso attraverso l’evaporatore 23 o attraverso l’accumulatore termico 28 per aspirazione dell’aria. Non si esclude tuttavia che il ventilatore 31 possa essere installato in corrispondenza dell’estremità di ingresso 33 del primo condotto 25 e del secondo condotto 27.
Nel normale funzionamento dell’espositore refrigerato 10, l’organo ripartitore 32 è posto a chiusura del secondo condotto 27, ovvero nel caso di specie occlude l’estremità di ingresso 33 di quest’ultimo. In questo modo è inibito il flusso d’aria attraverso l’accumulatore termico 28 e pertanto attraverso il secondo circuito 29.
L’accumulatore termico 28, durante questa fase, accumula energia termica di raffreddamento, ad esempio per convezione termica.
L’accumulo di energia termica nell’ accumulatore termico 28 può avvenire piuttosto lentamente, ad esempio in un tempo compreso fra circa 4 e 6 ore, ovvero la cadenza con cui viene effettuato lo sbrinamento. Il lento accumulo di energia evita di sovraccaricare rimpianto frigorifero 14 durante il suo normale funzionamento.
II ventilatore 31 è azionato per generare un flusso d’aria attraverso il primo circuito 26.
Quando è richiesto uno sbrinamento dell’evaporatore 23, l’organo ripartitore 32 viene posizionato a chiusura del primo condotto 25, ovvero nel caso di specie ad occlusione dell’estremità di ingresso 33 di quest’ultimo.
Il ventilatore 31 genera pertanto un flusso d’aria che passa attraverso il secondo circuito 29, mentre l’organo ripartitore 32 ne inibisce il passaggio attraverso il primo condotto 25.
In questa condizione, il dispositivo di sbrinamento 24 viene attivato per sbrinare 1 ’ evaporatore 23.
La durata dello sbrinamento è di pochi minuti, ad esempio compresi fra circa 5 e 10 minuti.
In accordo con la variante realizzativa illustrata nella flg. 2, l’espositore refrigerato 10 comprende un primo ventilatore 131 installato nel primo condotto 25 ed un secondo ventilatore 135 installato nel secondo condotto 27 e configurati per generare rispettivamente un primo flusso d’aria attraverso il primo circuito 26 ed un secondo flusso d’aria attraverso il secondo circuito 29.
In accordo con questa soluzione realizzativa, si può prevedere che il primo ventilatore 131 ed il secondo ventilatore 135 siano installati in corrispondenza delle rispettive estremità di uscita 34 del primo condotto 25 e del secondo condotto 27. Tale posizionamento dei ventilatori 131, 135 permette di ottenere un efficiente scambio termico attraverso l’evaporatore 23 e rispettivamente attraverso l’accumulatore termico 28. Secondo una variante realizzativa il primo ventilatore 131 ed il secondo ventilatore 135 possono essere installati in corrispondenza dell’estremità di ingresso 33 del primo condotto 25 e/o del secondo condotto 27.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nella fig. 2, l’espositore refrigerato 10 può essere privo del suddetto organo ripartitore 32, anche se non si esclude che in possibili forme realizzative tale organo ripartitore 32 possa essere presente.
In accordo con la soluzione realizzativa illustrata nella fig. 2, durante il normale funzionamento dell’espositore refrigerato 10 si prevede che l’evaporatore 23 ed il primo ventilatore 131 siano attivati, mentre il secondo ventilatore 135 sia disattivato, permettendo in questo modo la generazione di un flusso d’aria attraverso il primo circuito 26 ed inibendolo attraverso il secondo circuito 29.
Quando viene richiesto lo sbrinamento dell’evaporatore 23, il primo ventilatore 131 viene disattivato e vengono azionati il dispositivo di sbrinamento 24 ed il secondo ventilatore 135.
In questo modo, nel secondo circuito 29 viene generato un flusso d’aria che attraversa Taccumulatore termico 28 mentre viene inibito il passaggio deH’aria attraverso l’evaporatore 23, per evitare che eventuale umidità generata durante lo sbrinamento di quest’ultimo possa essere messa in circolo verso il vano di esposizione 11.
In accordo con un ulteriore soluzione realizzativa del presente trovato, si prevede che almeno il secondo condotto 27, in cui è installato l’accumulatore termico 28, sia installato inclinato, in modo che l’estremità di uscita 34 sia in posizione più bassa rispetto all’estremità di ingresso 33. Tale posizionamento permette un’agevole deflusso dell’eventuale condensa che si che si genera nel secondo condotto 27. Secondo possibili varianti realizzative, non illustrate nei disegni, si può prevedere che anche all’accumulatore termico 28 sia associato un circuito di sbrinamento, ad esempio nel secondo condotto 27. Tale azione di sbrinamento dell’accumulatore termico 28 può essere eseguita a cadenza meno frequente di quella dell’evaporatore 23, ad esempio una volta ogni 2-3 giorni.
In accordo con ulteriori forme realizzative del presente trovato, l’espositore refrigerato 10 può essere provvisto di sensori configurati per rilevare la temperatura nel vano di esposizione 1 1 e regolare ad esempio le modalità di funzionamento dell’impianto frigorifero, e/o dei ventilatori 31, 131, 135.
In accordo con ulteriori soluzioni realizzative, l’espositore refrigerato 10 può essere provvisto di sensori di rilevamento della formazione del ghiaccio, configurati per rilevare la presenza di ghiaccio nell’evaporatore 23.
Secondo possibili soluzioni realizzative, i sensori di rilevamento della formazione del ghiaccio possono essere collegati elettricamente ad un’unità di controllo e comando configurata per gestire il funzionamento dell’evaporatore 23, dell’organo ripartitore 32 e dell’almeno un ventilatore 31, 131, 135 secondo una o l’altra delle modalità sopra indicate.
È chiaro che all’espositore refrigerato 10 e al relativo metodo di refrigerazione fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
Ad esempio, l’espositore refrigerato 10 può essere strutturato in modo diverso dalle forme realizzative illustrate nelle figg. 1 e 2, ad esempio può essere orientato in verticale per realizzare un espositore refrigerato a parete.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di espositore refrigerato 10 e relativo metodo di refrigerazione, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ ambito di protezione da esse definito.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Espositore refrigerato comprendente un vano di esposizione (11) per prodotti alimentari ed un vano tecnico (13), distinto rispetto a detto vano di esposizione (11) e posto in comunicazione fluidica con quest’ultimo, in detto vano tecnico (13) essendo installato almeno un evaporatore (23) di un impianto frigorifero (14), a detto evaporatore (23) essendo associato un dispositivo di sbrinamento (24) per sbrinare detto evaporatore (23), caratterizzato dal fatto che detto vano tecnico (13) comprende: - un primo condotto (25) nel quale è installato detto evaporatore (23) e definente con detto vano di esposizione (11) un primo circuito (26) di passaggio dell’aria, e - un secondo condotto (27) nel quale è installato un accumulatore termico (28) e definente con detto vano di esposizione (11) un secondo circuito (29) di passaggio dell’aria, e dal fatto che comprende almeno un ventilatore (31; 131, 135), installato in detto vano tecnico (13) e configurato per generare selettivamente un flusso d’aria attraverso detto primo circuito (26) o attraverso detto secondo circuito (29).
  2. 2. Espositore refrigerato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un primo ventilatore (131) installato in detto primo condotto (25) ed un secondo ventilatore (135) installato in detto secondo condotto (27) e configurati per generare rispettivamente un primo flusso d’aria attraverso detto primo circuito (26) ed un secondo flusso d’aria attraverso detto secondo circuito (29).
  3. 3. Espositore refrigerato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in detto vano tecnico (13) è installato almeno un organo ripartitore (32) di flusso configurato per permettere e/o impedire il passaggio del flusso d’aria attraverso detto primo condotto (25) o attraverso detto secondo condotto (27).
  4. 4. Espositore refrigerato come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che comprende un unico ventilatore (31) installato in detto vano tecnico (13) e cooperante con detto organo ripartitore (32) per generare selettivamente il flusso d’aria o in detto primo circuito (26) o in detto secondo circuito (29).
  5. 5. Espositore refrigerato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto accumulatore termico (28) è scelto in un gruppo comprendente almeno una batteria eutettica, un blocco di materiale metallico, una batteria alettata, un dispositivo di generazione di freddo.
  6. 6. Metodo di refrigerazione di prodotti alimentari contenuti in un vano di esposizione (11) che prevede - l’attivazione di un evaporatore (23) di un impianto frigorifero (14) per raffreddare un flusso d’aria circolante fra detto vano di esposizione (11) ed un vano tecnico (13), in cui detto evaporatore (23) è installato, - lo sbrinamento di detto evaporatore (23) con un dispositivo di sbrinamento (24), caratterizzato dal fatto che durante l’attivazione di detto evaporatore (23) è prevista la generazione di un primo flusso d’aria attraverso un primo circuito (26) di passaggio dell’aria definito fra detto vano di esposizione (11) e un primo condotto (25) di detto vano tecnico (13) in cui è installato detto evaporatore (23), e che durante lo sbrinamento di detto evaporatore (23) è prevista la generazione di un secondo flusso d’aria attraverso un secondo circuito (29) di passaggio dell’aria definito fra detto vano di esposizione (11) ed un secondo condotto (27) nel quale è installato un accumulatore termico (28) di fornitura di energia di refrigerazione, detto primo flusso d’aria e detto secondo flusso d’aria essendo generati da almeno un ventilatore (31; 131, 135) installato in detto vano tecnico (13).
  7. 7. Metodo come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto primo flusso d’aria è generato dall’attivazione di un primo ventilatore (131) installato in detto primo condotto (25), e che detto secondo flusso d’aria è generato d’attivazione di un secondo ventilatore (135) installato in detto secondo condotto (27).
  8. 8. Metodo come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che durante l’attivazione di detto evaporatore (23) un organo ripartitore (32) viene posto a chiusura di detto secondo condotto (27) e dal fatto che durante lo sbrinamento di detto evaporatore (23) detto organo ripartitore (32) viene posta a chiusura di detto primo condotto (25).
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