IT201600087944A1 - Mescolatore per macchine per la lavorazione della semola e macchina comprendente il mescolatore - Google Patents

Description

MESCOLATORE PER MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DELLA SEMOLA E MACCHINA COMPRENDENTE IL MESCOLATORE

Descrizione

Campo di applicazione

La presente invenzione trova applicazione nel settore degli apparati per la preparazione di alimenti ed ha per oggetto un mescolatore applicabile ad una macchina per la lavorazione della semola, in particolare per la preparazione di cous cous.

L’invenzione ha anche per oggetto una macchina per la preparazione di cous cous o altri prodotti alimentari a base di semola o di farine vegetali in genere e comprendente tale mescolatore.

Stato della tecnica

Il cous cous è un alimento ottenuto a partire da una particolare lavorazione della semola di grano duro, definita comunemente incocciatura, che consente di avere grani di semola di opportune dimensioni destinati ad essere sottoposti a cottura al fine di avere la nota pietanza.

In particolare, la fase di incocciatura consiste nell’idratare e mescolare gradualmente la semola al fine di legarne i grani elementari ed ottenere grani aggregati (cocci) di giuste dimensioni.

Gli impianti per la produzione industriale di cous cous, generalmente atti a fornire un prodotto precotto, prevedono l’utilizzo di cestelli rotanti di grandi dimensioni con pareti configurate a setaccio in cui il prodotto è posto in rotazione e mescolato mediante pale circolari atte a lambire le pareti del cestello.

Al contrario, le modalità di incocciatura per produzioni casalinghe o nel settore della ristorazione sono generalmente di tipo manuale, secondo una tecnica che richiede elevata perizia e lunghi tempi di esecuzione e che quindi non sempre conduce a risultati accettabili se non si dispone della giusta esperienza.

Appare quindi evidente che tali tecniche non permettono lavorazioni continue e con quantitativi relativamente elevati, con la conseguenza che si fa sempre più ricorso a prodotti industriali precotti aventi minore qualità rispetto ad un prodotto ottenuto in maniera tradizionale.

Un ulteriore limite delle tecniche di incocciatura tradizionali è rappresentato dal fatto che non sempre si riesce a garantire un mescolamento corretto ed omogeneo con la conseguenza che è frequente avere zone con grani non correttamente incocciati e zone in cui la semola si agglomera senza sgranarsi.

Presentazione dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti sopra indicati, realizzando un mescolatore per macchine per la lavorazione della semola, in particolare per la preparazione del cous cous, che sia caratterizzato da elevate efficienza ed affidabilità.

Uno scopo particolare è quello di realizzare un mescolatore per macchine per la lavorazione della semola che permetta un mescolamento continuo ed efficace dell’impasto e tale da garantire la creazione dei legami necessari per la giusta incocciatura della semola, evitando anche l’autoagglomerazione dei grani di farina. Ancora altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina per la lavorazione della semola che permetta di eseguire in maniera automatica le varie fasi di lavorazione, incluso il dosaggio graduale di acqua, permettendo anche di utilizzare un minor quantitativo di acqua.

Ancora altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina per la lavorazione della semola che permetta di ridurre i tempi di lavorazione.

Ancora altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina per la lavorazione della semola che consenta anche l’utilizzo di acqua ghiacciata al fine di ridurre il rilascio di amido da parte della semola.

Uno scopo ulteriore è quello di realizzare una macchina per la lavorazione della semola che consenta di variare la velocità di rotazione del mescolatore al fine di adeguarla al carico meccanico opposto dall’impasto, variabile in funzione del quantitativo di liquido introdotto.

Tali scopi, nonché altri che risulteranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un mescolatore per macchine per la lavorazione della semola, in particolare per cous cous, del tipo aventi un contenitore per la lavorazione della semola e mezzi motori aventi un perno sporgente dalla parete di fondo del contenitore all’interno dello stesso per definire un asse di rotazione centrale, il quale mescolatore, in accordo alla rivendicazione 1, comprende un albero di trascinamento longitudinale avente una estremità inferiore atta ad essere collegata al perno motore per essere trascinato in rotazione intorno all’asse di rotazione centrale, una pluralità di bracci trasversali sporgenti dall’estremità superiore di detto albero, ortogonalmente al suo asse di sviluppo longitudinale, una prima serie di aste longitudinali che si estendono verso il basso da rispettivi bracci trasversali parallelamente a detto albero per essere trascinati in rotazione solidalmente allo stesso, detta aste longitudinali avendo distanze radiali da detto asse longitudinale tra loro differenziate per definire nella loro rotazione rispettive circonferenze di raggio differenziato e determinare il mescolamento dell’impasto.

Il mescolatore così configurato permetterà di simulare il movimento della mano, con le aste che svolgeranno la funzione delle dita, ottenendo il mescolamento ottimale dell’impasto in maniera del tutto simile alle tecniche tradizionali e creando un movimento di continuo rimescolamento e separazione dei singoli grani, con conseguente omogeneità del mescolamento e dell’idratazione dei grani.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione è prevista una macchina per la lavorazione della semola, in particolare per cous cous, in accordo alla rivendicazione 8.

Forme vantaggiose di realizzazione dell’invenzione sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma preferita ma non limitativa di realizzazione di una macchina in accordo alla presente invenzione, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 è una vista laterale sezionata di una macchina secondo l’invenzione; la FIG. 2 è una vista laterale sezionata ed esplosa della macchina della Fig. 1;

la FIG. 3 è una vista ingrandita di un particolare della Fig. 2;

la FIG. 4 è una vista dall’alto della macchina di Fig. 1 priva del coperchio per poter visionare il suo interno;

la FIG. 5 è una vista dall’alto della macchina di Fig. 1 priva del coperchio per poter visionare il suo interno in cui è schematizzato il percorso compiuto dalle aste durante la rotazione.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure allegate è illustrata una configurazione preferita ma non esclusiva di una macchina per la lavorazione di semola che sarà particolarmente adatta alla lavorazione della semola di grano duro.

Più precisamente la macchina sarà destinata ad eseguire il tipico mescolamento di semola ed acqua necessario per la cosiddetta incocciatura del cous cous.

Tuttavia, la macchina potrà trovare applicazione in altre lavorazioni che prevedono la miscelazione di semola o altre farine vegetali, anche di grano tenero, mais o di altra natura, con acqua o altro liquido aggregante, ottenendo il vantaggio di un mescolamento costante, omogeneo ed in assenza di adesione del prodotto alle pareti interne del contenitore.

Come si osserva da Fig. 1, la macchina, indicata genericamente con 1, comprende essenzialmente un telaio di base 2 che alloggia al suo interno un motore elettrico 3 provvisto di un albero motore 4 definente un asse di rotazione centrale X ed avente un perno di trasmissione 5 associato ad un motoriduttore 6.

Superiormente al telaio 2 è posizionato un contenitore 7 per gli alimenti avente una parete laterale cilindrica 8 con un bordo superiore aperto 9 ed inferiormente chiusa da una parete di fondo 10 avente un foro centrale 11 dalla quale sporge il perno di trasmissione 5.

Il contenitore 7 sarà sostanzialmente configurato come una comune pentola, provvisto anche di un coperchio di chiusura 12, e sarà posizionato sulla superficie superiore del telaio di base 2, con opportuni mezzi di fissaggio che ne impediranno la rotazione. In maniera esemplificativa e non illustrata, dalla parete di fondo 10 potranno estendersi esternamente verso il basso uno o più perni di blocco che andranno ad inserirsi in corrispondenti alloggiamenti del telaio 2 oppure che saranno provvisti di ventose od organi di fissaggio similari.

Preferibilmente, il contenitore 7 sarà rimovibile dal telaio di base 2 per consentire lo svuotamento agevole del prodotto nonché il lavaggio anche se secondo una configurazione alternativa il contenitore 7 potrà essere fisso sul telaio 2.

All’interno del contenitore 7 è posizionato un mescolatore 13 avente un albero di trascinamento longitudinale 14 con un’estremità inferiore 15 collegata al perno 5 dell’albero motore 4 in modo che l’asse di sviluppo longitudinale L dell’albero di trascinamento 14 risulti parallelo e coincidente all’asse di rotazione X dell’albero motore 4 per permetterne il trascinamento in rotazione intorno allo stesso.

Come si osserva più chiaramente da Fig.2, il perno 5 dell’albero motore 4 sarà tubolare e dimensionato per accogliere a misura l’albero di trasmissione 14.

Quest’ultimo avrà un’estremità inferiore 15 scanalata per l’accoppiamento meccanico con una sede controsagomata 16 interna al perno 5.

Il mescolatore 13 comprende anche una pluralità di bracci trasversali 17 sporgenti dall’estremità superiore 18 dell’albero di trascinamento 14 oppure ad una quota predeterminata, ortogonalmente al suo asse di sviluppo longitudinale L.

Ogni braccio 17 presenta uno o più aste longitudinali, indicate genericamente con 19, che si estendono verso il basso parallelamente all’albero di trascinamento 14 per essere trascinate in rotazione solidalmente allo stesso.

Le aste longitudinali 19 hanno distanze radiali dall’asse longitudinale L tra loro differenziate per definire nella loro rotazione rispettive circonferenze di raggio differenziato e determinare il conseguente mescolamento dell’impasto.

Come più chiaramente visibile da Fig. 4, il mescolatore 13 comprenderà preferibilmente tre bracci trasversali 17 angolarmente equispaziati e collegati tra loro da una flangia circolare centrale 20 opportunamente forata per il fissaggio all’estremità superiore 18 dell’albero di trascinamento 14.

La lunghezza dei bracci 17 potrà variare in funzione delle dimensioni del contenitore 7 e preferibilmente sarà tale da portare le estremità libere più esterne dei bracci 17 quanto più in prossimità della parete laterale 8 in modo da poter mescolare anche la massa più esterna.

Le aste 19 avranno preferibilmente facce 21 piatte ed ortogonali all’asse trasversale di sviluppo Y dei rispettivi bracci 17 in modo che durante la rotazione non trascinino l’impasto ma provvedano esclusivamente alla sua rottura.

Il loro spessore sarà preferibilmente prossimo a 3mm, ossia corrispondente allo spessore medio del cosiddetto coccio.

La loro lunghezza varierà in funzione dell’altezza del contenitore 7 ed in linea generale sarà leggermente superiore ai 2/3 della stessa in modo da tener conto dell’incremento di volume della semola in seguito alla sua idratazione e per lasciare libero un volume di aria superiore necessario per il mescolamento dell’impasto con l’aria.

Opportunamente, il mescolatore 13 sarà posizionato nel contenitore 7 in modo che l’estremità inferiore delle aste 19 sia prossima alla parete di fondo 10, con una distanza di circa 2mm.

Il mescolatore 13 potrà essere montato sul perno 5 con l’interposizione di una boccola 22 in materiale polimerico di grado alimentare che oltre a ridurre gli attriti ed a garantire la pulizia del foro di innesto della flangia 20, sarà facilmente sostituibile una volta che il suo spessore si sarà ridotto in seguito all’usura, evitando che le aste 19 possano venire in contatto con la parete di fondo 10 del contenitore 7.

Anche il contenitore 7 sarà dimensionato in funzione del volume massimo di semola o farina lavorabile ed in particolare la sua altezza sarà dimensionata in modo che circa un terzo del volume sia occupato dalla massa a secco, circa un terzo compensi l’incremento di volume della semola in condizione di saturazione idrica ed un terzo rimanga libero per permettere il rimescolamento dell’impasto con l’aria umida presente nel contenitore 7.

Questo dimensionamento eviterà anche che sulle aste 19 possano gravare masse troppo alte con carichi eccessivi che possano condurle a rottura e possano provocare lo svergolamento dei bracci 17.

Inoltre, masse di impasto troppo alte possono provocare lo schiacciamento degli strati inferiori anche a causa delle basse velocità di rotazione.

Come schematizzato in Fig. 5, le aste 19 della prima serie sono distribuite lungo una prima spirale logaritmica, illustrata con linea continua, avente spire con passo incrementale compreso tra 3cm e 10cm e preferibilmente prossimo a 5cm.

Il posizionamento delle aste 19 perpendicolare rispetto ai rispettivi bracci 17 ed alla parete di fondo 10 del contenitore 7, nonché la loro distribuzione a spirale logaritmica, con passo che aumenta verso l’esterno, permette di compensare l’aumento della massa all’aumentare del raggio ed evitare il problema dell’autoagglomerazione della semola, che si verificherebbe se le aste 19 fossero poste troppo vicine e più strette e che porterebbe alla formatura di una palla di impasto che non si sgranerebbe.

La stessa distribuzione a spirale serve per aumentare le statistiche di impatto di ogni singolo grano di semola, contro il profilo di ogni asta 19, così da ottenere una incocciatura più omogenea.

L’asta 19’ posta in prossimità dell’albero centrale 14 sarà opportunamente inclinata con angolo α prossimo a 15° verso l’interno rispetto all’asse trasversale Y del rispettivo braccio 17 e posto ad una distanza di circa 1mm rispetto alla superfice esterna del perno 5 per poterne raschiare la superfice esterna.

Allo stesso modo la prima serie di aste 19 comprenderà un’asta più esterna 19’’ anch’essa inclinata con angolo β compreso tra 10° e 30° e preferibilmente prossimo a 15° rispetto all’asse trasversale Y del rispettivo braccio 17, con un bordo a distanza massima di circa 1mm dalla parete laterale 8 del contenitore 7 per raschiarne la superficie interna.

Opportunamente, l’asta 19’ più interna e l’asta 19’’ più esterna non saranno sullo stesso braccio per evitare condizioni di squilibrio.

La distanza di 1mm è stata scelta in quanto corrispondente sostanzialmente al diametro medio di un grano di semola ma potrà essere opportunamente variata in funzione delle esigenze e della tipologia di semola o farina in lavorazione.

Nel caso in cui le dimensioni del contenitore 7 non permettano di posizionare l’asta 19’’ più esterna contemporaneamente sulla spirale logaritmica ed alla suddetta distanza di circa 1mm, sarà comunque preferibile disporre tale asta 19’’ in modo che la sua distanza dalla parete laterale 8 del contenitore 7 sia di circa 1mm pe ottenere l’effetto di raschiamento.

Appare evidente, poi, che il numero totale di aste 19 potrà variare in funzione del diametro interno del contenitore 7, con i bracci 17 che potranno avere anche un numero differente di aste 19.

Il mescolatore 13 potrà anche comprendere una seconda serie di aste longitudinali 23, che si estenderanno sempre verso il basso da rispettivi bracci trasversali 17 parallelamente all’albero di trascinamento 14.

Preferibilmente, le seconde aste 23 sono disposte lungo una seconda spirale logaritmica sostanzialmente identica alla prima e disegnata con tratteggio in Fig. 5. Le seconde aste 23 avranno principalmente il compito di produrre una maggiore rottura dell’impasto ed andranno a lavorare nella zona più esterna in cui è presente una maggiore massa di prodotto, ma potranno essere anche assenti.

Le aste 19, 23 hanno bordi arrotondati o comunque non a spigolo vivo, sia per rendere sicura la manipolazione del mescolatore che per ridurre gli attriti con la massa di prodotto in lavorazione.

Inoltre, la loro estremità inferiore è opportunamente raggiata per favorire lo scorrimento della massa, oltre che sempre per ragioni di sicurezza.

Secondo un altro aspetto particolarmente vantaggioso, le aste 19 hanno uno dei bordi longitudinali opportunamente smussati, preferibilmente a 45° e per una profondità di 2.5mm, così da avere una lama non tagliente per la sicurezza ma che durante la rotazione sposti piccole quantità di impasto oltre a rompere eventuali grumi.

In particolare il bordo longitudinale smussato sarà quello definente il fronte battente dell’asta 19, ossia quello che andrà ad impattare la massa, in modo da ridurre l’attrito ed il carico trasmesso al gruppo di trasmissione del moto.

Lo smusso sarà rivolto verso il perno 5 in modo che durante la rotazione in senso orario produca un movimento ad onda verso l’interno del mescolatore 13, rallentando così il moto dinamico verso l’esterno.

Il movimento delle aste 19 genererà così un movimento ad onda della massa di prodotto che farà urtare tra loro i grani di semola, uniformando in maniera completa la superfice a contatto con l’acqua, che, combinata all’azione meccanica di separazione dei grani tramite i profili smussati, alle velocità di rotazione e all’idrolisi controllata per tempo e quantità tale da gestire l’amido della semola, renderà possibile gestire l’incocciatura con varie dimensioni.

Inoltre, le smussature saranno inclinate con direzione alternativamente destrorsa e sinistrorse lungo la prima spirale rispetto all’asse longitudinale L così da creare durante la rotazione delle onde microscopiche che cambiano di continuo la loro cresta. Secondo un ulteriore aspetto particolarmente vantaggioso l’inserimento di acqua all’interno del contenitore 7 potrà avvenire attraverso il coperchio 12 in maniera automatica.

In maniera esemplificativa, il telaio di base 2 alloggia al suo interno un serbatoio 24 per l’acqua collegato ad una pompa di sollevamento 25 che provvederà ad inviare l’acqua verso il coperchio 12 attraverso un tubo di raccordo 26 che si svilupperà esternamente al contenitore 7.

Come più chiaramente visibile da Fig. 3, il tubo di raccordo 26 è collegato ad un manicotto 27 previsto centralmente nel coperchio 12 e che si innesterà con l’estremità superiore 18 dell’albero di trascinamento 14 del mescolatore 13.

Quest’ultimo presenta un foro assiale di estremità 28 che permetterà l’ingresso di acqua al suo interno ed uno o più fori laterali 29, inclinati rispetto all’asse longitudinale L, che permetteranno l’erogazione di acqua nel contenitore 7.

In maniera esemplificativa e non limitativa, il foro assiale di estremità 28 potrà avere diametro di 6mm e profondità di 25mm, mentre i fori laterali 29 potranno avere diametro di 5mm ed intercettano il foro assiale 28 alla sua massima profondità.

L’introduzione di acqua in corrispondenza dell’asse centrale L e quindi al centro del contenitore 7 permetterà di bagnare una piccola quantità di semola, in quanto per effetto della forza centripeta la quantità di semola aumenta con il raggio.

In questo modo si avrà una graduale bagnatura del prodotto senza creare accumuli, evitando che vi sia una bagnatura eccessiva che potrebbe favorire un eccessivo rilascio di amido che tende ad incollare la massa della semola con sgradevoli risultati.

La presenza del coperchio 12 consentirà di effettuare il mescolamento a contenitore 7 chiuso, così da creare un ambiente saturo di umidità ed utilizzare un minor quantitativo d’acqua.

Inoltre, la presenza del serbatoio 24 e dei mezzi di pompaggio 25 permetterà di utilizzare anche acqua molto fredda o anche ghiacciata, così da ridurre ulteriormente il rilascio di amido da parte della semola.

I mezzi motori 3 ed i mezzi di pompaggio 25 sono controllati da mezzi di controllo aventi una scheda elettronica 30 alloggiata nel telaio 2 ed opportunamente programmata per controllare i cicli di lavoro della macchina.

In particolare la scheda elettronica 30 potrà essere programmata per comandare i mezzi di pompaggio 25 in modo che questi immettano acqua ad intervalli di tempo predeterminati variabili in funzione di diversi parametri, quali la tipologia di semola, il contenuto di umidità della stessa o dell’ambiente in cui si opera.

La macchina 1 disporrà anche di un pannello di controllo esterno 31 per la gestione dei parametri operativi e per la selezione dei cicli di lavoro.

La scheda elettronica 30 potrà anche controllare il regime del motore 3 al fine di variare il numero di giri del mescolatore 13 durante il processo per rompere eventuali canali sul fondo e per ricreare il caos e aumentare le statistiche di impatto.

In maniera esemplificativa, la scheda elettronica 30 potrà essere programmata per far ruotare il mescolatore 13 per un primo periodo con una velocità di 50rpm e successivamente a 70rpm, ossia a velocità che garantiscono l’integrità dei singoli grani di semola evitandone le fratture.

Tuttavia, i parametri dinamici quali velocita, tempi e quantità d’acqua sono personalizzabili dall’utilizzatore al fine di adeguarli alle caratteristiche del prodotto. Secondo una variante non illustrata, il serbatoio 24 ed i mezzi di pompaggio 25 potranno essere anche assenti e l’introduzione di acqua potrà essere manuale, ovvero il coperchio 12 potrà essere provvisto di un tubo di raccordo 26 collegabile direttamente ad un’utenza idrica, quale la stessa rete idrica per l’acqua potabile presente nel locale in cui la macchina deve operare.

I mezzi di controllo provvisti della scheda elettronica 30 potranno essere anche configurati per escludere temporaneamente i mezzi di pompaggio 25 e permettere l’esecuzione di un ciclo parzialmente manuale.

Il coperchio 12 potrà essere anche provvisto di un leverismo che ne facilita la rimozione e che potrà essere collegato ai mezzi di controllo della macchina 1 in modo che l’apertura del contenitore 7 determini automaticamente l’interruzione dei mezzi motori 3.

I materiali utilizzabili per le diverse parti della macchina 1 e del mescolatore 13 potranno variare a seconda delle esigenze.

In maniera esemplificativa il telaio 2 potrà essere in acciaio inox AISI 304 18\10 per ottenere una struttura solida ma leggera, mentre il contenitore 7 potrà essere in alluminio o acciaio inox AISI 304, con il perno 5 e la relativa boccola 22 in polimero alimentare ad alta resistenza.

Il mescolatore 13 avrà un albero centrale 14 in acciaio inox temprato che ne conferirà rigidità, evitando eventuali deformazioni nella zona di accoppiamento con il perno 5, mentre i bracci 17 e le aste 19 saranno in acciaio AISI 304.

Il coperchio 12 potrà essere in policarbonato trasparente per consentire la visione all’interno de contenitore 7 durante l’intera lavorazione.

Da quanto descritto appare evidente che il mescolatore e la macchina secondo l’invenzione raggiungono gli scopi prefissati.

Il mescolatore e la macchina sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela della presente invenzione.

Anche se il mescolatore e la macchina sono stati descritti con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza dell’invenzione e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

1. Rivendicazioni 1. Un mescolatore applicabile ad una macchina per la lavorazione di semola, in particolare per cous cous, in cui una macchina (1) comprende un contenitore (7) e mezzi motori (3) aventi un perno (5) sporgente dalla parete di fondo (10) del contenitore (7) all’interno dello stesso per definire un asse di rotazione centrale (X), il quale mescolatore (13) comprende: - un albero di trascinamento longitudinale (14) avente una estremità inferiore (15) atta ad essere collegata al perno motore (5) per essere trascinato in rotazione intorno all’asse di rotazione centrale (X); - una pluralità di bracci trasversali (17) sporgenti da detto albero di trascinamento (14), ortogonalmente al suo asse di sviluppo longitudinale (L); - una prima serie di aste longitudinali (19) che si estendono verso il basso da rispettivi bracci trasversali (17) parallelamente a detto albero di trascinamento (14) per essere trascinati in rotazione solidalmente allo stesso, detta aste longitudinali (19) avendo distanze radiali da detto asse longitudinale (L) tra loro differenziate per definire nella loro rotazione rispettive circonferenze di raggio differenziato e determinare il mescolamento dell’impasto.
2. 2. Mescolatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le aste di detta prima serie (19) presentano facce (21) piatte ed ortogonali all’asse trasversale di sviluppo (Y) dei rispettivi bracci (17).
3. 3. Mescolatore secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che le aste di detta prima serie (19) sono distribuite lungo una prima spirale logaritmica avente spire con passo incrementale compreso tra 3cm e 10cm e preferibilmente prossimo a 5cm.
4. 4. Mescolatore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere una seconda serie di aste longitudinali (23) che si estendono verso il basso da rispettivi bracci trasversali (17) parallelamente a detto albero di trascinamento (14) e che sono disposte lungo una seconda spirale logaritmica.
5. 5. Mescolatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette aste (19, 23) hanno un bordo longitudinale smussato con inclinazione rivolta verso detto albero di trascinamento (14).
6. 6. Mescolatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’asta longitudinale (19’’) di detta prima serie avente distanza radiale maggiore da detto asse centrale (L) rispetto alle altre è inclinata con angolo (β) compreso tra 10° e 30° e preferibilmente prossimo a 15° rispetto all’asse trasversale (Y) del rispettivo braccio (17).
7. 7. Una macchina per la lavorazione di semola, in particolare per cous cous, comprendente: - un telaio di base (2) alloggiante mezzi motori (3) provvisti di un albero motore (4) definente un asse di rotazione (X) ed avente un perno di collegamento (5); - un contenitore (7) per la semola avente una parete di fondo (10) dalla quale sporge detto perno di collegamento (5); - un mescolatore (13) avente un albero di trascinamento longitudinale (14) con un’estremità inferiore (15) collegata a detto perno (5) per essere trascinato in rotazione intorno a detto asse di rotazione (X); in cui detto mescolatore (13) comprende una pluralità di bracci trasversali (17) sporgenti da detto albero di trascinamento (14), ortogonalmente al suo asse di sviluppo longitudinale (L), ed una prima serie di aste longitudinali (19) che si estendono verso il basso da rispettivi bracci trasversali (17) per essere trascinati in rotazione solidalmente allo stesso, detta aste longitudinali (19) avendo distanze radiali da detto asse longitudinale (L) tra loro differenziate per definire nella loro rotazione rispettive circonferenze di raggio differenziato e determinare il mescolamento dell’impasto.
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto telaio (2) comprende un serbatoio (24) per l’acqua associato a mezzi di pompaggio (25), detto contenitore (7) essendo provvisto di un coperchio superiore di chiusura (12) avente un manicotto centrale forato (27) raccordato a detto serbatoio (24) per immettere acqua in detto contenitore (7) in prossimità di detto albero di trascinamento (14).
9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzata dal fatto che una di dette aste (19’) è posta in prossimità di detto perno (5) con un bordo a distanza massima di circa 1mm dallo stesso per raschiarne la superficie esterna.
10. 10. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 7 alla 9, caratterizzata dal fatto che l’asta longitudinale (19’’) di detto mescolatore (13) avente distanza radiale maggiore da detto asse centrale (L) rispetto alle altre è inclinata con angolo (β) compreso tra 10° e 30° e preferibilmente prossimo a 15° rispetto all’asse trasversale (Y) del rispettivo braccio (17) ed è posta ad una distanza minima dalla parete laterale (8) di detto contenitore (7) non superiore a 1mm per raschiarne la superficie interna.