IT201600083045A1 - Articolo indossabile di protezione - Google Patents

Articolo indossabile di protezione

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IT201600083045A1
IT201600083045A1 IT102016000083045A IT201600083045A IT201600083045A1 IT 201600083045 A1 IT201600083045 A1 IT 201600083045A1 IT 102016000083045 A IT102016000083045 A IT 102016000083045A IT 201600083045 A IT201600083045 A IT 201600083045A IT 201600083045 A1 IT201600083045 A1 IT 201600083045A1
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Description

ARTICOLO INDOSSABILE DI PROTEZIONE
DESCRIZIONE
La presente divulgazione si riferisce ad un articolo indossabile di protezione, quale un indumento protettivo, vale a dire una giacca o tuta da motociclista, un accessorio, quale un guanto, o un altro articolo indossabile. Un tale articolo indossabile di protezione è realizzato prevalentemente e preferibilmente in un materiale idoneo per garantire una protezione da abrasione, come per esempio pelle, finta pelle, o kevlar, o altro tessuto tecnico adeguato. L’articolo indossabile è atto a proteggere un utente, per esempio da abrasioni, in caso di impatti e/o da cadute, durante un'attività sportiva e/o lavorativa e/o una qualsiasi attività. L’utente è per esempio un passeggero e/o un pilota di motoveicolo, uno sciatore, un cavallerizzo, o un simile utilizzatore.
E’ noto un articolo indossabile quale una tuta da motociclista, la quale è realizzata prevalentemente in pelle o altro materiale idoneo a garantire una protezione da abrasione. La tuta è anche provvista di inserti in materiale elastico o strutture elasticizzate che consentono di adattare l’indumento alla anatomia del corpo umano e garantire una massima aderenza dello stesso. Al fine di ottenere una massima aderenza, gli inserti in materiale elastico includono una pluralità di pezze unite fra loro mediante cuciture. L’impiego di una pluralità di pezze consente di realizzare l’inserto secondo una sagoma tridimensionale adeguata che può seguire, il più possibile, la curvatura e anatomia del corpo umano.
Alla base della presente divulgazione, vi è un riconoscimento che un inserto così realizzato incide sull’aerodinamicità e comfort del motociclista. Infatti, la presenza di cuciture determina un disagio per un utente, soprattutto nelle zone di articolazione del corpo, per esempio dietro le ginocchia o nella zona di interno gomito, dove, per esempio in posizione di guida della moto, la tuta viene piegata e tenderebbe a formare delle pieghe.
Le pieghe e le cuciture possono creare spessori localizzati indesiderati che oltre a creare un disagio per un pilota, soprattutto ad alta velocità, sono sfavorevoli in termini di aerodinamicità. Inoltre, le cuciture sono un punto di debolezza. In caso di caduta, la cucitura rischia di rompersi.
Ne consegue che un inconveniente dell’articolo indossabile noto è quello che l’inserto può creare un disagio per un utente che indossa l’articolo per la sensazione di spessori maggiori nelle zone di piegatura, e per il fatto che tali cuciture possono incidere negativamente sulla aerodinamicità dell’articolo indossabile, in quanto creano delle discontinuità o irregolarità superficiali che incidono sui flussi di aria che lambiscono il corpo dell’utente, soprattutto ad alte velocità.
Un problema tecnico alla base della presente divulgazione risiede nel mettere a disposizione un articolo indossabile di protezione per la protezione di un utente in grado di superare detto inconveniente e/o di conseguire ulteriori vantaggi.
Tale problema viene risolto da un articolo indossabile di protezione per la protezione di un utilizzatore come definito nella rivendicazione 1. Caratteristiche secondarie dell’oggetto della presente divulgazione sono definite nelle rispettive rivendicazioni dipendenti.
L’articolo indossabile di protezione secondo la presente divulgazione si caratterizza per il fatto di includere un primo materiale o primo strato in materiale adatto per una protezione, per esempio da abrasione, ed un inserto in un secondo materiale differente da detto primo materiale, in cui detto inserto è un corpo unico lavorato a maglia. In altre parole, l’articolo indossabile di protezione secondo la presente divulgazione include un inserto che è realizzato in corpo unico mediante una lavorazione a maglia.
Con il termine “inserto” si intende un corpo che è originariamente indipendente dal rimanente primo materiale o primo strato e viene unito, al momento del confezionamento del capo di abbigliamento o dell’accessorio indossabile, al primo materiale o primo strato in modo convenzionale, per esempio mediante cucitura. L’inserto è tale da creare una discontinuità superficiale rispetto alla rimanente porzione dell’articolo indossabile in modo che l’articolo indossabile sia prevalentemente realizzato in un materiale adatto per la protezione, per esempio da abrasione, quale per esempio pelle, oppure un materiale sintetico, ed includa localmente uno o più inserti, aventi una funzione differente dal primo materiale o primo strato. L’inserto è preferibilmente privo di cuciture interne, vale a dire è preferibilmente privo di pezzi tra loro cuciti.
L’inserto preferibilmente è un inserto disposto in una zona dell’articolo indossabile destinata ad una piegatura. Solitamente le zone con maggiore piegatura sono in corrispondenza dell’articolazione, ancora più in particolare all’interno della zona di articolazione, nella zona concava, dove a seguito di una piegatura del corpo umano, le due parti che formano l’articolazione si piegano, e formano un angolo più piccolo. Per esempio, la zona di articolazione definisce una curva e detto articolo indossabile di protezione presenta un lato di intradosso ed un lato di estradosso in corrispondenza di detta zona di articolazione. L’inserto può posto su un lato di intradosso di detta zona di articolazione, oppure può anche essere posto su un lato di estradosso. Alternativamente, o in combinazione con tali disposizioni, l’inserto può essere posto su un lato della zona di articolazione in modo da seguire la curvatura dei articolazione.
La tecnica di lavorazione a maglia in corpo unico consente di superare l’inconveniente di un elevato numero di cuciture, dal momento che l’intero inserto viene realizzato a maglia, ed è quindi un corpo unico lavorato a maglia.
Secondo un altro aspetto della presente divulgazione, il corpo lavorato a maglia è un corpo disomogeneo, cioè non è tutto uguale o non presenta una medesima struttura per tutta la sua estensione superficiale. Il corpo lavorato a maglia presenta almeno una prima zona o regione avente caratteristiche differenti da una seconda zona o regione. Ancora più preferibilmente, il corpo lavorato a maglia presenta una pluralità di regioni o zone, che pur essendo legate tra loro in un corpo unico, presentano caratteristiche strutturali, proprietà o comportamento differenti. Ciò significa che la maglia non è uguale per tutta l’estensione superficiale del corpo lavorato a maglia.
Per esempio, le zone o regioni possono differire tra loro per materiale, per elasticità, per spessore, per colore, o per altre caratteristiche, come, per esempio, l’apertura di maglia.
Ne consegue che una zona del corpo lavorato a maglia può essere realizzata in un materiale diverso dal materiale e meno resistente e meno rigido di una altra zona, o in un materiale con minore resistenza a abrasione. Questa differenziazione tra le zone consente di adattare le caratteristiche dell’inserto alla parte del corpo a cui ciascuna zona è associata, o la parte del corpo coperta dal relativo inserto. L’inserto può adattarsi in modo il più preciso possibile al corpo umano. Alcune zone del corpo lavorato a maglia possono essere realizzate in un filato più morbido come cotone o in lana con un filo di determinato titolo, vale a dire in filati di consistenza molto morbida e adatti per l’inserimento in un capo di abbigliamento con minimo impatto sul comfort. Altre zone dell’inserto possono essere realizzate con un filo avente elevata resistenza a trazione, o alta resistenza ad abrasione. Alternativamente, o in combinazione con detto esempio di realizzazione, una zona dell’inserto può presentare uno spessore complessivo più elevato rispetto ad una altra zona, per esempio rispetto ad una zona più prossima alla piegatura. Tale zona più prossima alla piegatura dovrebbe infatti essere realizzata nello spessore minore possibile al fine di ridurre il più possibile un disagio per un utente.
Il corpo lavorato a maglia è preferibilmente lavorato con una macchina da maglieria; si può anche prevedere la possibilità di tessere o lavorare a maglia cavi o fili di varia natura elettrici per sensori interni, per esempio sensori di pressione, o per il collegamento con eventuale elettronica presente nell’articolo indossabile. Un tecnico del ramo nel settore della lavorazione a maglia è in grado di realizzare un inserto in maglia variando le zone dell’inserto sulla base della apertura di maglia, o dello spessore o di altre caratteristiche, come per esempio l’impiego di fili di varia natura, o di fili composti da un vario numero di filamenti.
Un metodo per realizzare un corpo lavorato a maglia come quello sopra descritto prevede, per esempio, di utilizzare una cosiddetta macchina per una lavorazione a maglia tridimensionale e nota ad un tecnico del ramo. Preferibilmente si tratta di una macchina da maglieria a doppia frontura, o includente una prima frontura e una seconda frontura. Ne consegue che, in accordo a quest’ultima forma di realizzazione, un primo lato, o prima porzione o prima parete lavorata a maglia è un lato del corpo lavorato a maglia (lavorato su una prima frontura di una macchina da maglieria a doppia frontura) e un secondo lato, o seconda porzione o seconda parete lavorata a maglia è un lato opposto del corpo lavorato a maglia (lavorato su una seconda frontura di detta macchina da maglieria).
Preferibilmente si tratta di una macchina per maglieria rettilinea la quale è in grado di lavorare a maglia in tre dimensioni e preferibilmente anche di unire la maglia mediante un filo, per esempio un filo elastico, che passa trasversalmente all’interno della struttura dimensionale e collega pareti o zone del corpo lavorato a maglia. L’inserto lavorato a maglia può essere quindi un cosiddetto “spacer tubolare”, in cui il corpo tubolare è collassato su se stesso e due porzioni opposte del tubolare sono unite tramite un filo di unione. Al fine di realizzare zone differenti, alcune zone possono essere a maglia unica, quindi lavorata su un’unica frontura, per esempio a maglia rasata.
Ne consegue che, secondo una forma di realizzazione della presente divulgazione, il corpo lavorato a maglia può essere realizzato in modo automatico e con tempi produttivi molto rapidi mediante macchine per maglieria rettilinee note nel settore delle macchine destinate a realizzare capi di abbigliamento di tipo tridimensionale, per esempio quelle macchine da maglieria rettilinee destinate a realizzare maglie in corpo unico, come per esempio guanti o calze, e che consentono di variare lo spessore o la tipologia dei fili impiegati per la realizzazione della maglia.
Per esempio una macchina da maglieria rettilinea include almeno una coppia di fronture ed è in grado di trasferire le maglie di un tessuto lavorato a maglia tra le fronture. Tale macchina può essere configurata per effettuare una fase di lavorazione a maglia della maglia su una prima frontura, una fase di lavorazione a maglia della maglia su una seconda frontura, e una fase di eseguire la lavorazione a maglia su una frontura e sull’altra frontura in modo tale che il tessuto lavorato a maglia sulla prima frontura e il tessuto lavorato a maglia sulla seconda frontura siano uniti tra loro per mezzo di un filato di unione.
In pratica, il corpo lavorato a maglia viene realizzato lavorando alternativamente tramite un primo guidatilo un primo filo o primo gruppo di fili sugli aghi o alcuni aghi della prima frontura (a formare un rango di maglia) ed un secondo guidatilo che porta un secondo filo o secondo gruppo di fili sugli aghi o alcuni aghi della seconda frontura (a formare il rimanente rango di maglia), così da ottenere un giro completo di maglia, e quindi, dopo alcuni giri completi di maglia, una forma sostanzialmente tubolare, o di mantello tubolare del corpo lavorato a maglia.
La macchina da maglieria rettilinea può includere un terzo guidatilo che porta un terzo filo alternativamente tra la prima frontura e la seconda frontura per collegare un filo di unione tra le due porzioni opposte del corpo lavorato a maglia, ed ottenere un unico strato. In pratica due porzioni opposte del tubolare sono unite tramite il terzo filo. Il terzo filo può essere elastico.
Il fatto di utilizzare una macchina per maglieria per realizzare un corpo lavorato a maglia consente di calibrare secondo necessità i fili con cui viene realizzato il corpo lavorato a maglia, e di variarli, o variare lo spessore del corpo lavorato a maglia a seconda della zona dell’inserto, ma senza discontinuità superficiali.
In altre parole, tali varietà e differenziazione di materiale e/o di spessore può essere controllata mediante appropriata configurazione della macchina per lavorazione a maglia rettilinea.
Per esempio in corrispondenza di zone di piegatura del corpo lavorato a maglia, l’inserto può presentare uno spessore minore o una elasticità differente, oppure in zone più esposte a impatto, l’inserto può presentare una maggiore resistenza a abrasione. Lo spessore minore può essere ottenuto mediante una maglia realizzata su una singola frontura, come una maglia rasata.
Altri vantaggi, caratteristiche e modalità di impiego dell'oggetto della presente divulgazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, date a scopo esemplificativo e non limitativo. È comunque evidente come ciascuna forma di realizzazione possa presentare uno o più dei vantaggi sopra elencati; in ogni caso non è comunque richiesto che ciascuna forma di realizzazione presenti simultaneamente tutti i vantaggi elencati. Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
La figura 1 mostra una vista frontale di un articolo indossabile di protezione secondo una forma di realizzazione della presente divulgazione;
La figura 2 mostra una vista da dietro di un articolo indossabile di protezione secondo la forma di realizzazione di figura 1 ;
La figura 3 mostra un primo inserto dell’articolo indossabile secondo la presente divulgazione;
La figura 4 mostra un particolare dell'inserto di figura 3 dell’articolo indossabile di figura 1;
La figura 4A mostra una vista in sezione lungo la linea IV-IV di figura 4;
La figura 5 mostra un ulteriore inserto dell’articolo indossabile di figura 1 ; - La figura 5A mostra una vista in sezione lungo la linea V-V di figura 5;
Le figure 6-8 mostrano una vista di possibili zone di un corpo umano che sono sottoposte a differenti situazioni, per esempio di allungamento;
La figura 9 mostra un utente indossante un articolo indossabile di protezione secondo la presente divulgazione.
Con riferimento alle figure allegate, con il numero di riferimento 1 viene indicato un articolo indossabile di protezione secondo la presente divulgazione in accordo ad una specifica ed esemplificativa forma di realizzazione.
In particolare, l'articolo indossabile di protezione 1 è una tuta da motociclista, la quale è realizzata prevalentemente in, o include, un primo materiale, per esempio un primo materiale anti-abrasione 8, per esempio in pelle.
L’articolo indossabile di protezione 1 comprende inoltre una pluralità di inserti, 2, 3, 4, 5 posti in corrispondenza di zone di articolazione delle gambe e delle braccia. In particolare, si tratta di inserti inseriti su un lato non esposto, o lato interno, di zone di articolazione, per esempio un lato interno di un gomito oppure su un lato interno di una gamba. Si tratta di un lato che è soggetto a una pluralità di condizioni operative, quali estensione, piegatura, compressione, e altre condizioni, a seconda della posizione assunta da parte dell’utente; oppure si tratta di zone che richiedono una maggiore traspirabilità o supporto. Le zone con piegature sono visibili in modo schematico in figura 9.
Per esempio, gli inserti denominati con il numero di riferimento 2, 3 sono inserti posti su un lato interno del braccio dell’articolo indossabile di protezione, mentre gli inserti denominati con il numero di riferimento 4, 5 sono inserti posizionati dietro le ginocchia.
E’ da intendersi che gli inserti mostrati nelle figure sono inserti esemplificativi e l’articolo indossabile di protezione può includere altri inserti, aventi altre caratteristiche.
E’ da intendersi anche l’articolo indossabile di protezione può essere anche un altro tipo di articolo, quale una giacca, un Pantalone o un guanto, realizzati prevalentemente, per esempio, in un materiale anti-abrasione.
Con riferimento alle figure 6-8, si è osservato che le zone e i muscoli del corpo umano, prevalentemente le zone degli arti, sono soggette e estensioni, piegature, torsioni o altri movimenti specifici, e che tali movimenti sono dovuti prevalentemente alla posizione che il corpo assume, e alla destinazione d’uso dell’articolo indossabile di protezione.
Ne consegue che un inserto 2, 3, 4 e 5 associato all’articolo indossabile di protezione 1 può essere suddiviso, o può comprendere, varie zone destinate ciascuna ad una funzionalità differente. Per esempio, con riferimento a figura 3, può essere prevista una prima zona 10 destinata ad una massimo comfort, una seconda zona 11 che circonda la prima zona 10, e che è sempre una zona di comfort ma minore della zona 10. Tali zone di comfort si trovano nella zona di massima piegatura dell’inserto. Sono inoltre previste una terza zona, 12, una quarta zona 13 e una quinta zona 14 che richiedono una rispettiva traspirabilità dell’inserto, in quanto si trovano più vicine alle zone delle ascelle. E’ inoltre prevista una zona perimetrale 15 per il fissaggio, per esempio mediante cucitura al rimanente primo materiale 8. Vi sono inoltre zone più resistenti, quali zone di maggiore protezione da abrasione, in quanto si tratta di zone più esposte, come le zone indicate con il numero di riferimento 16 e 17, ed una zona di supporto 18, presentante quindi una maggiore rigidità. Un ulteriore zona di massimo comfort 19 è prevista in prossimità delle ascelle.
L’inserto 4, 5 presenta invece due zone differenti. Una prima zona 20 centrale di massimo comfort ed una zona circostante 21 che circonda la zona centrale 20. La prima zona 20 ha una elasticità maggiore, vale a dire presenta una forza elastica maggiore della zona circostante 21. In altre parole, la prima zona 20 quando sottoposta a estensione o deformazione, esercita una azione di contrasto maggiore alla deformazione, rispetto alla zona circostante 21, o è caratterizzata da una forza elastica più forte della zona circostante 21 per ritornare in posizione originale.
Secondo un aspetto della presente divulgazione al fine di realizzare tali zone in un corpo unico, l’inserto 2, 3, 4 e 5 è realizzato a maglia, ed è quindi un corpo lavorato a maglia.
Per ottenere zone aventi caratteristiche diverse, ciascun inserto può essere realizzato con un filo differente, con spessori differenti, oppure con fili aggiuntivi che ne conferiscono particolari proprietà strutturali e funzionali, per esempio può trattarsi di fili elastici aggiunti nella lavorazione a maglia.
Il corpo lavorato a maglia può essere realizzato con una macchina per lavorazione a maglia, o macchina da maglieria rettilinea di tipo noto la quale include due fronture, vale a dire due file di aghi destinati alla lavorazione del corpo lavorato a maglia. Una macchina da maglieria di tipo noto è una macchina per guanti come quella dal codice SWG0991N di Shima Seiki.
Le due fronture hanno un campo aghi avente una estensione o lunghezza che corrisponde ad una dimensione di sagoma, quale per esempio larghezza o lunghezza di sagoma, dell'inserto da ottenere. La macchina è provvista di un primo guidatilo supportante un primo filo destinato a formare una parte del corpo lavorato a maglia, un secondo guidatilo che porta un secondo filo destinato a formare una parte del corpo lavorato a maglia, ed un terzo guidatilo che porta un terzo filo destinato a unire le due fronture ottenute tramite il primo guidatilo ed il secondo guidatilo. La macchina può includere ulteriori guidatilo per l'inserimento di ulteriori fili.
La macchina può essere programmata in modo tale da realizzare il corpo lavorato a maglia tramite il primo guidatilo che lavora il filo sulla prima frontura di aghi e, alternativamente, il secondo guidatilo che lavora il secondo filo sulla seconda frontura di aghi.
La macchina può essere programmata in modo tale da unire due zone opposte della maglia mediante il terzo filo portato dal terzo guidatilo. Per esempio, la macchina può essere programmata per lavorare alcuni ranghi di maglia, in modo da formare alcuni giri di maglia completi, e successivamente di unire tramite il terzo guida filo, e quindi il terzo filo, determinati aghi della prima frontura con determinati aghi della seconda frontura. Successivamente, vengono nuovamente lavorati alcuni giri di maglia per poi ripetere la lavorazione a maglia con il terzo filo.
E’ da intendersi che un tecnico del ramo esperto dell’utilizzo nelle macchine da maglieria rettilinee può essere in grado di programmare la macchina nel modo più ottimale per ottenere il risultato desiderato.
Si osserva inoltre che la macchina da maglieria rettilinea può essere anche programmata per variare il filo del primo guidafilo a seconda della zona dell’inserto da realizzare, per esempio per ottenere una zona a maggiore spessore, oppure con una resistenza maggiore. La macchina può essere programmata anche per inserire un ulteriore filo dell’inserto, per esempio un filo elastico. Inoltre, la macchina da maglieria rettilinea può essere anche programmata per variare l’apertura di maglia, per esempio modificando la programmazione prevedendo un cosiddetto scarto ago, oppure quando serve una maglia più fitta utilizzando un doppio filo per la realizzazione della maglia.
Un aspetto importante derivante dal fatto che il corpo lavorato a maglia è ottenuto in un’unica fase di lavorazione risiede nel fatto che non è necessario prevedere cuciture nelle maglie, e quindi l’inserto non presenta discontinuità superficiali.
L'oggetto della presente divulgazione è stato fin qui descritto con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito annesse.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Articolo indossabile di protezione (1) includente un primo materiale o primo strato (8) ed un inserto (2, 3, 4, 5) fissato al primo materiale o primo strato (8) e realizzato in un materiale differente da detto primo materiale (8), in cui detto inserto è un corpo unico lavorato a maglia, ed in cui il corpo lavorato a maglia è un corpo disomogeneo e/o include almeno una prima zona o regione (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21) ed almeno una seconda zona o regione (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21), o una pluralità di zone o regioni (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21), in cui la prima zona o regione (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21), o una zona o regione della pluralità di regioni presenta caratteristiche, proprietà o comportamento differenti rispetto alla seconda zona o regione (11 , 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21), o rispetto ad un'altra zona o regione delle pluralità di regioni (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21).
  2. 2. Articolo indossabile di protezione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la prima regione o prima zona (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21) presenta uno spessore maggiore rispetto alla seconda regione o seconda zona (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21).
  3. 3. Articolo indossabile di protezione (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la prima regione o prima zona (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21) è in un materiale più rigido e/o più resistente a trazione rispetto al materiale della seconda regione o seconda zona (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21).
  4. 4. Articolo indossabile di protezione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima regione o prima zona (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21) è in un materiale con una traspirabilità differente rispetto al materiale della seconda regione o seconda zona (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21).
  5. 5. Articolo indossabile di protezione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima regione o prima zona (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21) è in un materiale con una maggiore elasticità rispetto al materiale della seconda regione o seconda zona (11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21).
  6. 6. Articolo indossabile di protezione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l'articolo indossabile di protezione (1) è atto a occupare una zona di articolazione di un corpo di un utente, e detto inserto (2, 3, 4, 5) è atto ad essere posto a copertura di una zona di articolazione.
  7. 7. Articolo indossabile di protezione (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detta zona di articolazione definisce una curva e detto articolo indossabile di protezione (1) presenta un lato di intradosso ed un lato di estradosso in corrispondenza di detta zona di articolazione, ed in cui detto inserto (2, 3, 4, 5) è posto su un lato di intradosso di detta zona di articolazione o su un lato di estradosso di detta zona di articolazione.
  8. 8. Articolo indossabile di protezione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto inserto (2, 3, 4, 5) è posto su un lato interno di un braccio dell’articolo indossabile di protezione (1), almeno in corrispondenza di un lato interno di un gomito.
  9. 9. Articolo indossabile di protezione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto inserto (2, 3, 4, 5) è posto su un lato posteriore di un ginocchio dell’articolo indossabile di protezione (1).
  10. 10. Articolo indossabile di protezione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo strato o primo materiale (8) è un materiale resistente a abrasione.
  11. 11. Articolo indossabile di protezione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto articolo è un indumento da motociclista o una tuta da motociclista, o un indumento per attività dinamica.
  12. 12. Articolo indossabile di protezione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto inserto è privo di pezzi cuciti.
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