IT201600081090A1 - Impianto antigrandine o di copertura per colture agricole a filari paralleli - Google Patents

Description

IMPIANTO ANTIGRANDINE O DI COPERTURA PER COLTURE AGRICOLE A FILARI PARALLELI

DESCRIZIONE

L’invenzione concerne un impianto antigrandine, antipioggia, rispettivamente di protezione, per colture agricole del tipo a reti o teli, predisposto a passare da una posizione di protezione tesa a falda leggermente inclinata verso la zona mediana dei filari, ad una posizione rilasciata più inclinata, rispettivamente pendente liberamente verso terra.

Dalla EP2625950 A1 depositata a nome dello stesso richiedente è noto un sistema di azionamento per reti antigrandine o teli di protezione per colture agricole con una delle cimose longitudinali di ciascuna rete vincolata sul filo metallico teso passante sopra alle estremità alte dei singoli pali verticali di sostegno di un filare e la seconda cimosa longitudinale di ciascuna rete tirata tramite una serie di cavetti tenditori fissati ad un unico cavo di azionamento tenditore supportato scorrevole longitudinalmente sulle estremità alte dei pali di sostegno del filare attiguo, essendo deviati detti cavetti tenditori dalla direzione di scorrimento del cavo di azionamento tenditore verticalmente verso il basso passando per asole o carrucole previste su ciascuna sommità dei singoli pali di sostegno e per asole o carrucole applicate ad un filo teso della struttura di sostegno fissato alle sommità dei pali per essere deviati successivamente tramite asole o carrucole applicate in posizione inferiore sugli stessi pali, rispettivamente applicate, in posizione verticalmente inferiore alle suddette asole o carrucole, su un filo teso orizzontale per essere fissati con l’estremità alla cimosa longitudinale di ciascuna rete ed essendo ciascuna delle reti raccoglibile a pacchetto in posizione corrispondente alla sommità dei pali di sostegno tramite un cavo di azionamento scorrevole in asole o su carrucole supportate sulla sommità dei pali provvisti lungo la sua estensione longitudinale di una serie di cavetti a laccio cingenti la rete in senso trasversale.

Detto sistema di disposizione delle reti e di azionamento delle stesse, da risultati soddisfacenti quando è richiesta una protezione delle piante con reti disposte a falda di tetto o orizzontalmente con le reti o i teli di protezione tesi per tutta la loro larghezza.

In particolare in caso dell’uso di teli di protezione contro la pioggia, per esempio per impianti di ciliegi, gli impianti con sistemi noti di apertura e chiusura piuttosto complicati sono eccessivamente costosi offrendo delle comodità di apertura e chiusura non richieste in caso di teli di protezione i quali rimangono in posizione aperta per periodi più lunghi rispetto alle reti antigrandine, ed i quali offrono la protezione richiesta anche se sono disposte con uno dei lati longitudinali pendenti liberamente verso terra o appoggiati in parte sui rami delle piante sottostanti ed in parte pendenti verso terra, garantendo sempre il deflusso della pioggia verso terra.

L’invenzione si pone il compito di realizzare un sistema semplice, conveniente e di funzionamento sicuro per la manovra di reti antigrandine o teli di protezione, per esempio antipioggia, del tipo sopra indicato, di istallazione agevole, di funzionamento affidabile ed automatico, adatto a resistere anche a grandinate o nevicate senza subire danni.

Per adempiere a questo compito l’invenzione propone di tendere i singoli teli o reti, applicati fissi con una delle cimose longitudinali (cimosa di colmo) ai fili tesi longitudinali sopra le estremità dei pali di sostegno di ciascun filare, verso la zona mediana dei passaggi fra i filari e con la cimosa longitudinale opposta (cimosa di gronda) in posizione più bassa rispetto alla cimosa di colmo. I teli o le reti tese in questo modo sono quindi disposti a falde inclinate verso la zona mediana di ciascun passaggio fra i filari scaricando la grandine, la neve, rispettivamente l’acqua piovana verso detta zona senza caricare eccessivamente l'impianto.

Secondo l’invenzione questo è ottenibile o tramite l’uso di tenditori elastici applicati alia cimosa di gronda, oppure tramite cavi di azionamento provvisti di cavetti di collegamento applicati a detta cimosa di gronda oppure tramite un sistema combinato con tenditori elastici e cavi di azionamento..

Detti tenditori elastici e detti cavi di azionamento sono muniti di dispositivo di sgancio automatico tarabile in base alla forza di tensione inferiore alla sollecitazione limite sopportabile dal telo, rispettivamente dalla rete in modo che non vengano danneggiati in seguito all’eventuale tensione aumentata per la grandine, la neve, rispettivamente l’acqua, trattenuta dai teli, rispettivamente dalle reti, per il malfunzionamento delle reti o teli e/o della relativa struttura di sostegno. I dispositivi di sgancio automatico possono essere per esempio del tipo a spinotto o elemento a rottura predestinata determinante lo sgancio, rispettivamente il rilascio dei teli o delle reti in modo che queste si possano disporre pendenti verso il suolo ad ambo i lati delle piante di ciascun filare.

I tenditori convenientemente sono formati da un cavetto o una cordicella

anelastica che ad una estremità è dotata di dispositivo di aggancio o

fissaggio sulla struttura, mentre all’estremità opposta è dotata di un anello

per l’applicazione di almeno un elastico munito all’estremità di un gancio o

morsetto per l’applicazione alla cimosa di gronda della rete o del telo da

tendere. Il dispositivo di sgancio automatico può essere previsto dalla

parte del dispositivo di aggancio o fissaggio sulla struttura, sul dispositivo

di aggancio o fissaggio alla rete o all’anello per l’applicazione degli elastici.

Non si esclude l’uso di cordicelle dimensionate in modo che queste si

spezzino se sottoposte ad un determinato carico di trazione provocando il

rilascio della rete sottoposta a carico limite. Convenientemente vengono

usati due elastici passanti per detto anello, in modo da poter essere

applicato ciascuno degli elastici con ambo le estremità munite di gancio o

morsetto alla cimosa di gronda, ottenendo la compensazione della forza

elastica fra i due tratti di ciascun elastico essendo questo libero di scorrere

ed adattarsi scorrendo attraverso l’anello.

Per ottenere che la rete, rispettivamente il telo si disponga a falda

inclinata, l’estremità dei tenditori munita di dispositivo di sgancio

automatico tarabile può essere fissata:

- ai pali del filare parallelo, opposto a quello protetto dal telo o dalla

rete, in posizione più bassa rispetto all’estremità alta dei pali,

a fili tesi fissati ai pali del filare, in posizione opposta a quello

\ protetto dal telo o dalla rete, in posizione più bassa rispetto

all’estremità alta dei pali,

a fili tesi fissati, in posizione più bassa rispetto alle sommità dei pali, ai pali dello stesso filare protetto dalla rete, facendo passare la cordicella anelastica per un anello, eventualmente provvisto di dispositivo di sgancio automatico e fissato ad un filo teso longitudinale in zona mediana fra i filari ed in posizione più bassa rispetto alle sommità dei pali,

ad un filo teso lungo una linea mediana fra i filari in un piano più basso rispetto all'estremità alta dei pali,

ad elementi con asole supportati, distanziati verso il basso, sui fili tesi trasversali rispetto ai filari,

ad elementi con asole supportati su fili tesi lungo una linea mediana fra i filari.

Gli stessi elementi con asole possono essere sfruttati per il passaggio di cavi di azionamento muniti di cavetti di collegamento fissati alla cimosa di gronda della rete o del telo per mettere in tensione il telo o la rete per predisporlo in posizione di protezione a falda inclinata. Detti cavi di azionamento permettono rapido cambiamento della disposizione delle reti e possono essere anch’essi dotati di dispositivi di sgancio automatico in corrispondenza dell’estremità di azionamento e/o in corrispondenza di ciascuna zona di collegamento dei cavetti di collegamento e/o di aggancio alla cimosa di gronda.

Il sistema proposto dall’invenzione è adatto anche in caso di teli più stretti i quali in corrispondenza delle cimose di gronda non combaciano ma rimangono distanziati anche in posizione di massima tensione allo scopo di garantire una migliore aerazione, importante per certe coltivazioni.

L’invenzione viene spiegata più da vicino in base a qualche esempio di esecuzione preferenziale di un impianto antigrandine o di copertura per coltivazioni agricole a filari paralleli illustrato schematicamente nei disegni allegati i quali hanno carattere esplicativo e non limitativo.

La Fig. 1 illustra in vista frontale un impianto secondo l’invenzione, rappresentando, in corrispondenza del passaggio sinistro fra due filari, l’aggancio dei tenditori per i teli su elementi con asole supportati in zona mediana in posizione più bassa rispetto alle estremità alte dei pali di sostegno ed, in corrispondenza del passaggio destro fra due filari, l'aggancio dei tenditori su fili tesi assicurati ai pali di sostegno in posizione più bassa rispetto alle estremità alte dei pali di sostegno.

La Fig. 2 illustra in vista prospettica un impianto secondo l’invenzione con un telo teso tramite tenditori come nel passaggio destro in Fig. 1 , con elementi con asole supportati tramite distanziali su un filo teso in zona mediana fra i filari e fissato ai fili tesi trasversali della struttura e con un cavo di azionamento munito di cavetti di collegamento agganciati alla cimosa di gronda del telo per l’azionamento agevole e veloce .

La Fig. 3 illustra in vista prospettica un impianto secondo l’invenzione con due passaggi fra tre filari, nel passaggio sinistro il telo destro è dotato di tenditore agente come quello indicato in Fig. 2 mentre il telo sinistro è dotato di tenditore agganciato al filo teso in zona mediana in posizione più bassa rispetto alle estremità alte dei pali di sostegno; nel passaggio destro invece sono illustrati i cavi di azionamento per ambo i teli (privi di tenditori) del tipo indicato in Fig 2 ma con l’elemento con asole supportato sul filo teso in zona mediana in posizione abbassata rispetto alle estremità alte dei pali di sostegno e su un filo trasversale fissato ai pali in posizione piò bassa rispetto alla sommità dei pali.

L’impianto secondo l’invenzione consiste in una struttura fissa ed in elementi mobili supportati su detta struttura fissa.

La struttura fissa è formata da:

- pali di sostegno 1 verticali disposti distanziati fra di loro lungo i filari A delle piante,

- fili tesi longitudinali 3 fissati alle estremità alte dei pali di sostegno 1 ed ancorati con le loro estremità nel suolo,

- fili tesi trasversali 2 fissati alle estremità alte dei pali di sostegno 1 ed ancorati con le loro estremità nel suolo,

- eventuali fili tesi longitudinali 3b fissati ai pali di sostegno 1 in posizione più bassa rispetto ai fili 2, 3 in posizione sottostante i fili longitudinali 3,

- eventuali fili trasversali (3c) fissati ai pali di sostegno 1 in posizione più bassa rispetto ai fili 2, 3,

- eventuali fili tesi longitudinali 3a in posizione mediana fra i filari fissati direttamente ai fili tesi trasversali 2 e disposti nello stesso piano o fissati tramite distanziali 6a a detti fili trasversali 2 e disposti in un piano inferiore ai detti fili trasversali 2,

- eventuali elementi 6 con asole supportati sui fili tesi 3a in posizione mediana fra i filari ole sui fili trasversali 2 con o senza l’uso di distanziali verticali 6 e crocette di fissaggio 6b (Figg. 1 , 2),

- eventuali elementi 6 con asole fissati al filo mediano 3a ed a fili trasversali 3c (Fig. 3, passaggio destro).

Gli elementi mobili sono:

- teli o reti 4 vincolati con la cimosa di colmo 4a ai fili tesi longitudinali 3 passanti sopra le estremità alte dei pali di sostegno 1 ,

- elementi di tensione agenti sulla cimosa di gronda 4b dei singoli teli o reti 4 che possono essere di due tipi:

a. o tenditori elastici 7x formati da almeno un dispositivo di aggancio o fissaggio 7d, da un cavetto o una cordicella anelastica 7, da un anello 7a, da elastici 7b con ganci o morsetti 7c applicabili alla cimosa di gronda 4b del telo o della rete 4 e da almeno un dispositivo di sgancio o distacco automatico,

b. oppure, in alternativa o in combinazione con i suddetti tenditori 7x, cavi di azionamento 5 con cavetti di collegamento 5a, dotati di almeno un dispositivo automatico di sgancio, vincolati distanziati fra di loro, con una estremità ai cavi 5, e fissati con l’estremità opposta alla cimosa di gronda 4b dei teli o delle reti 4.

I teli 4 vengono mantenuti in posizione tesa tramite i tenditori 7x formando falde inclinate verso il suolo essendo le cimose longitudinali di colmo 4a vincolate ai fili tesi longitudinali 3 e le cimose longitudinali di gronda 4b tirate dai tenditori 7x, verso una zona più bassa e verso la zona mediana fra i filari A. Detti tenditori 7x sono dotati di almeno un dispositivo automatico di sgancio o distacco e sono formati da un cavetto o una cordicella anelastica 7 dotata ad una estremità di un dispositivo di aggancio o fissaggio 7d ed all’estremità opposta di un anello 7a al quale è applicato almeno un elastico 7b munito all’estremità libera di gancio o morsetto 7c applicabile alla cimosa di gronda 4b del telo 4. Il dispositivo di aggancio o fissaggio dei tenditori 7x può essere vincolato direttamente sui palo di sostegno 1 , sul filo teso longitudinale basso 3b, sull’elemento con asole 6 o sul filo teso longitudinale basso 3a in zona mediana fra i filari. Detto dispositivo di sgancio automatico può essere previsto in zona di fissaggio o aggancio alla struttura, in zona dell’anello 7a o in zona di aggancio 7c alla cimosa.4b, senza escludere che la cordicella anelastica 7 sia provvista di zona di rottura predestinata o dimensionata in modo da cedere se sottoposta ad un carico leggermente inferiore al carico limite agente sulla rete o sul telo 4.

L’invenzione non esclude che ciascuna cordicella anelastica 7 dei tenditori 7x venga fatta passare per un anello supportato sul filo teso 3a longitudinale in posizione mediana abbassata per essere agganciata con l’estremità al filo teso 3b longitudinale fissato ai pali 1 in posizione abbassata. In questo caso il dispositivo di sgancio automatico potrebbe essere applicato anche fra filo 3a ed il suddetto anello.

In caso di carico agente sui teli 4 dovuto al deposito di grandine o neve non scaricata a terra per l'inclinazione insufficiente del telo 4, per congelamento della grandine o neve o per accumulo di acqua dovuto al montaggio difettoso o errori di istallazione dei teli 4, questo determina in un primo tempo una inclinazione più pronunciata dei teli 4 per estensione elastica dei tenditori 7x ed in un secondo tempo, in caso di mancato scarico e di ulteriore aumento del carico, fa scattare i dispositivi di sgancio tarabili dei tenditori 7x, rispettivamente quelli previsti sui cavi di azionamento 5 e/o sui cavetti di collegamento 5a, prima che detto carico superi valori che potrebbero danneggiare i teli 4 o parti della struttura di sostegno.

In caso che tutti i tenditori 7x applicati ad un unico telo 4 rilasciano questo, per il fatto che tutti i dispositivi di sgancio di un filare, o la maggioranza di questi, sono scattati per sovraccarico, le piante del corrispondente filare (in caso di teli) rimangono protette comunque sommariamente dalla pioggia battente perché i teli 4 si dispongono pendenti verso terra aderenti alle chiome delle piante sottostanti; in caso di grandine invece (in caso di reti) la frutta in posizione bassa potrebbe essere danneggiata, se la grandine colpisce trasversalmente portata dal vento, - l'impianto però non subirà danni.

L’invenzione propone in alternativa o in combinazione con l’impiego di tenditori 7x sopra esposto, per ottenere la stessa disposizione dei teli o delle reti 4 tesi a falde inclinate verso la zona mediana fra i singoli filari, di prevedere un sistema di tensione tramite cavi di azionamento 5, supportati scorrevoli longitudinalmente 5s nelle asole degli elementi 6 con asole. Detti cavi di azionamento 5, disposti parallelamente rispetto la cimosa di gronda 4b di ciascuno dei teli 4 sono dotati di una serie di cavetti 5a di collegamento applicati, distanziati fra di loro, con una estremità a detto cavo 5 e con l’estremità opposta alla cimosa di gronda 4b del telo 4. Detti cavetti di collegamento 5a convenientemente sono supportati da un’asola specifica vicina a quella per il cavo di azionamento 5.

Per evitare il sovraccarico dei teli 4, l’estremità dì ciascuno dei cavi di azionamento 5 è dotata di un dispositivo di sgancio automatico tarabile, oppure ciascuno dei cavetti di collegamento 5a è dotato, per esempio dalla parte dell’applicazione alla cimosa di gronda 4b o dalla parte dell’estremità applicata al cavo di azionamento 5, di un dispositivo di sgancio automatico tarabile del tipo indicato per i tenditori 7x. Questo sistema permette una variazione veloce dell’assetto dei teli 4, tirando 5s o sganciando le estremità dei cavi di azionamento 5, senza dover passare fra i filari per agganciare o sganciare un numero considerevole di tenditori elastici 7x.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto antigrandine o di copertura per colture agricole a filari (A) paralleli consistente in una struttura fissa di sostegno formata da pali di sostegno verticali (1), da fili tesi longitudinali (3) e fili tesi trasversali (2) con le estremità ancorate nel suolo ed in teli o reti (4) applicati con la cimosa di colmo (4a) ai fili tesi longitudinali (3), caratterizzato dal fatto che gli stessi teli o le stesse reti (4) sono tesi a falda inclinata tramite elementi di tensione (7x; 5, 5a) sganciabili, dotati di almeno un dispositivo di sgancio automatico, agenti sulla cimosa di gronda (4b) dei singoli teli o delle singole reti (4) tirandola verso una zona mediana dei singoli passaggi fra i filari (A) più bassa rispetto alle estremità alte dei pali di sostegno (1).
2. 2. Impianto antigrandine o di copertura secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che l’elemento di tensione è un tenditore elastico (7x) provvisto di un dispositivo di aggancio o fissaggio (7d) ad uno degli elementi (1,3a, 3b, 6) della struttura fissa, collegato direttamente o tramite un cavetto o una cordicella (7) anelastica ad un anello (7a) al quale è applicato almeno un elastico (7b) provvisto di gancio o morsetto per l’applicazione alla cimosa di gronda (4b) del telo o della rete (4)
3. 3. Impianto antigrandine o di copertura secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che l’aggancio dell’estremità dei tenditori elastici (7x) provvista di dispositivo di aggancio o fissaggio (7d) avviene sempre in un piano inferiore a quello contenente i fili tesi (2, 3) della struttura fissa di sostegno: - direttamente sui singoli pali di sostegno (1), - o su fili tesi (3b) distanziati dai fili tesi 3 longitudinali e paralleli a questi, fìssati ai singoli pali (1) dei filari (A), - o su fili tesi (3a) in un piano distanziato dai fili tesi (2, 3) in zona mediana dei singoli passaggi fra i filari (A), con o senza l’uso di distanziali verticali (6a) supportati pendenti dai fili tesi trasversali (2), - oppure su elementi con asole (6) applicati direttamente a fili tesi (3a, 3c ) in un piano inferiore e distanziato dai fili tesi (2, 3) o supportati sospesi tramite distanziali (6a) fissati a fili tesi (3a.) giacenti nello stesso piano dei fili tesi (2, 3).
4. 4. Impianto antigrandine o di copertura secondo le rivendicazioni 1 e 3, caratterizzato dal fatto che gli elastici (7b) applicati all'anello (7a) dei tenditori elastici sono dotati di ganci o morsetti (7c) ad entrambe le estremità e sono applicati scorrevoli liberamente in detto anello (7a).
5. 5. Impianto antigrandine o di copertura secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che l’elemento di tensione è un cavo di azionamento (5) provvisto di cavetti di collegamento (5a) applicati con una delle loro estremità distanziati fra di loro su detto cavo di azionamento (5), essendo le estremità opposte applicate distanziate fra di loro alla cimosa di gronda (4b) ed essendo detto cavo di azionamento (5) ed i singoli cavetti di collegamento (5a) supportati scorrevoli (5s) da elementi dotati di asole (6) supportati dai fili tesi trasversali (2) o fili tesi longitudinali alti (3a) tramite distanziali pendenti verticali (6a), oppure direttamente da fili tesi longitudinali (3a) giacenti in un piano inferiore a quello dei fili tesi (2, 3) passanti sopra alla sommità dei pali (1).
6. 6. Impianto antigrandine o di copertura secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i singoli tenditori elastici (7x) sono disposti con il cavetto anelastico (7) passante per un anello previsto sul filo teso longitudinale (3a) in posizione mediana e con il dispositivo di aggancio o fissaggio (7d) applicato al palo (1) o al filo longitudinale (3b) dello stesso filare coperto dal telo o dalla rete (4) sulla quale agisce il tenditore elastico (7x).