IT201600076302A1 - Dispositivo di giunzione migliorato per parti di mobili e complementi di arredo - Google Patents

Description

“DISPOSITIVO DI GIUNZIONE MIGLIORATO PER PARTI DI MOBILI E COMPLEMENTI DI ARREDO”

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce a un dispositivo di giunzione perfezionato per parti di mobili e complementi di arredo.

Più in particolare, la presente invenzione si riferisce a un dispositivo idoneo ad assemblare mobili e/o complementi di arredo del tipo scaffali, librerie, cassettiere, strutture letto, sedute e simili.

Come è noto, mobili e complementi d’arredo sono realizzati sempre più frequentemente unendo stabilmente e in modo amovibile parti singole che andranno a definire l’assieme complessivo rappresentato, ad esempio, da una libreria o da uno scaffale, da una sedia o da ogni altro complemento d’arredo non realizzato in pezzo unico ma definito da un assieme di singole parti.

Una tale struttura a “kit” comporta considerevoli vantaggi legati, ad esempio, a una facilità di trasporto di strutture anche ingombranti, alla possibilità di un montaggio del mobile direttamente in loco o, altresì, alla possibilità di trasporto e montaggio anche da parte di utenti non esperti.

Gli elementi di ritegno utilizzati per unire tra loro i differenti componenti o parti singole del mobilio sono definiti, ad esempio, da tiranti o boccole, eccentrici e similari mezzi.

Facendo esemplificativamente riferimento a un mobile del tipo libreria o a uno scaffale, esso comprende tipicamente due montati verticali tra loro tendenzialmente paralleli tra i quali sono interposti, secondo un piano perpendicolare al piano di sviluppo longitudinale dei montanti, uno o più ripiani aventi la funzione di definire un piano di appoggio e supporto per libri, riviste, vasi e/o altri molteplici e differenti oggetti.

L’assemblaggio della struttura del telaio e dei ripiani rispetto a detto telaio può essere effettuato utilizzando mezzi di ritegno rappresentati da bussole o eccentrici inseriti nello spessore dei ripiani (o dei montanti) e cooperanti in serraggio con corrispondenti perni o viti inseriti nei montanti (o nei ripiani) e che azionati a mezzo di un opportuno utensile (cacciavite o chiave a brugola o simile) determinano la rotazione della bussola o dell’eccentrico così da realizzare il vincolo di detto perno o vite rispetto a detta bussola o eccentrico.

Tuttavia, questi mezzi di serraggio o vincolo comportano alcuni inconvenienti di rilievo legati alla necessità di realizzare cave per l’alloggiamento dei componenti in cooperazione (bussola e vite o perno) nello spessore delle parti in accoppiamento reciproco (sia nei ripiani che nei montanti).

Inoltre, detti mezzi di serraggio comportano tempi più lunghi di montaggio, poiché l’operatore deve inserire la bussola o l’eccentrico e la vite o perno nelle rispettive sedi e, successivamente, agire sulla vite o perno per realizzare il serraggio.

Per risolvere tali inconvenienti sono state sviluppate altre modalità di giunzione amovibile che prevedono l’utilizzo di giunti a espansione atti ad essere inseriti nello spessore dei montanti o dei ripiani, con detti giunti che comprendono una bussola a espansione tipicamente realizzata in materiale plastico e una vite inserita coassialmente a detta bussola e, altresì, una bussola eccentrica inserita in una cava realizzata nello spessore di una delle parti da collegare e atta ad accoppiarsi con la vite o perno del giunto a espansione; il serraggio reciproco tra i due componenti del mobile avviene agendo con un utensile che agisce sulla bussola eccentrica la quale, ruotando, impone uno spostamento in retrocessione del perno rispetto alla bussola in cui il perno è inserito con una conseguente espansione radiale della bussola stessa.

Tuttavia, anche questi tradizionali giunti a espansione comportano alcuni inconvenienti di rilievo legati al fatto di comprendere elementi da inserire in entrambe le parti da assemblare con la conseguente necessità di realizzare sedi e cave idonee in dette parti dei mobili.

Un ulteriore inconveniente è legato ai maggiori tempi di assemblaggio, in quanto l’utente deve inserire gli elementi del giunto a espansione nelle sedi delle parti da collegare e, successivamente deve agire sulla bussola eccentrica per imporre lo spostamento del perno e la conseguente espansione della bussola nella propria sede.

Un ulteriore inconveniente è rappresentato dal fatto che un eventuale allentamento della bussola eccentrica comporta un conseguente spostamento del perno e un ritorno in posizione non espansa della bussola del perno e, ciò può causare un inevitabile allentamento del vincolo di serraggio tra le parti del mobile.

Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra riportati.

In particolare, uno scopo dell’invenzione è quello di fornire un dispositivo di giunzione per parti di mobili e complementi di arredo che consenta un contemporaneo fissaggio alle due parti del mobile da collegare.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di giunzione per parti di mobili e complementi di arredo che quando assemblato sia monopezzo e comprenda un ridotto numero di componenti, tale da risultare altamente economico.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di giunzione che consenta la riduzione del numero di lavorazioni da effettuare sulle parti da assemblare reciprocamente.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di giunzione che garantisca un ottimo serraggio tra le parti assemblate e non comporti eventuali rischi di allentamento di tale serraggio.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di giunzione che consenta una riduzione dei tempi di assemblaggio unitamente a un facile, agevole e rapido montaggio e smontaggio degli elementi costitutivi del mobile (ad esempio, il montaggio dei ripiani in una libreria).

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un dispositivo di giunzione per parti di mobili o complementi di arredo atto a garantire un elevato valore di resistenza e affidabilità nel tempo e tale, inoltre, da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.

Questi e altri scopi sono raggiunti dal dispositivo secondo l’invenzione che presenta le caratteristiche di cui alla rivendicazione 1.

Sostanzialmente, il dispositivo di giunzione per parti di mobili e complementi di arredo, del tipo scaffali, librerie, cassettiere, strutture letto, sedute e simili, secondo l’invenzione, comprende un involucro o corpo contenitore atto a essere inserito in una sede realizzata in uno dei componenti del mobile da giuntare e provvisto di una bussola a espansione esternamente sporgente rispetto a una prima estremità o estremità anteriore di detto involucro o corpo contenitore e atta a impegnarsi con un’ulteriore sede di un ulteriore componente del mobile da collegare al componente in cui è inserito l’involucro o corpo contenitore, in cui detto dispositivo di giunzione comprendere un meccanismo a camma per una movimentazione lineare di mezzi di azionamento cooperanti in un movimento di deformazione in espansione e retrazione della bussola a espansione e contemporanea espansione di almeno una porzione di detto involucro o corpo contenitore, con detti meccanismo a camma e mezzi di azionamento alloggiati nell’involucro o corpo contenitore e azionati da un utensile.

Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche costruttive e funzionali del dispositivo di giunzione per parti di mobili o complementi di arredo della presente invenzione potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue nella quale si fa riferimento alle allegate tavole di disegno che ne illustrano una forma di realizzazione data solo a scopo esemplificativo e non limitativo e in cui:

la figura 1 rappresenta schematicamente una vista in assonometria di un esploso del dispositivo di giunzione di parti di mobili o complementi di arredo della presente invenzione;

la figura 2 rappresenta schematicamente una vista in assonometria del dispositivo dell’invenzione assemblato;

la figura 3 è una vista in pianta dall’alto del dispositivo di figura 2;

la figura 4 è una vista dal lato sinistro di figura 3;

le figure 5, 6 e 7 sono viste in assonometria, parzialmente in spaccato, del dispositivo di figura 2 mostrato in fasi successive di azionamento e comprensivo dell’utensile di azionamento;

la figura 8 rappresenta schematicamente una vista assonometrica di un mobile assemblato utilizzando dispositivi di giunzione dell’invenzione, con detto mobile parzialmente sezionato per illustrare la disposizione di uno di detti dispositivi di giunzione;

le figure 9 e 10 illustrano schematicamente due dettagli ingranditi del dispositivo di giunzione dell’invenzione, detti dettagli ingranditi rappresentando due fasi di serraggio tra le parti del mobile della figura 8 dopo l’accoppiamento di dette parti.

Con riferimento alle citate figure, il dispositivo di giunzione per parti di mobili o complementi d’arredo della presente invenzione, indicato complessivamente con 10 nelle citate figure, comprende un involucro o corpo contenitore 11 di forma sostanzialmente cilindrica, definito da un elemento superiore 12 e da un elemento inferiore 14, che nel seguito per comodità verranno chiamati anche semi-gusci, sebbene la loro conformazione sia sostanzialmente diversa, come si vedrà nel seguito. I semi-gusci 12 e 14 sono realizzati preferibilmente in materiale plastico o in altro adatto materiale e hanno una diversa durezza. In particolare, il semi-guscio inferiore 14 è in una plastica che ha una certa flessibilità, mentre il semi-guscio superiore 12 è in plastica dura, per gli scopi che saranno detti.

Il due semi-gusci sono uniti tra loro a mezzo di un collegamento del tipo snap-fit ottenuto prevedendo una coppia di pioli 80 nel semi-guscio superiore 12 che si accoppiano a scatto con una corrispondente coppia di elementi tubolari 80’ previsti nel semi-guscio inferiore 14. Naturalmente possono essere previsti altri sistemi di fissaggio tra i due semi-gusci, ad esempio una vite o grano, per incollaggio o con altra nota e idonea modalità di collegamento.

A seguito dell’accoppiamento tra i suddetti semi-gusci 12 e 14, il corpo contenitore 11 presenta in corrispondenza di una prima estremità o estremità anteriore 90 un cuneo 13 che sporge inferiormente dal semi-guscio superiore 12 e si dispone oltre il profilo anteriore 19 del semi -guscio inferiore 14, mentre in corrispondenza di una seconda estremità o estremità posteriore 91 presenta una feritoia verticale 92 ricavata nel semi-guscio inferiore 14, delimitata da contrapposte porzioni esternamente seghettate 15, determinanti una zona di espansione. Internamente al semi-guscio inferiore 14 sono previste pareti contrapposte inclinate 93 di raccordo o di imbocco a detta feritoia 92 per gli scopi che saranno detti in seguito.

Il semi-guscio superiore 12 e il semi-guscio inferiore 14 presentano, rispettivamente, un foro o apertura passante 18 e 18’, nella realizzazione mostrata di diverse dimensioni, la cui funzione apparirà più chiara in seguito.

Per completare la descrizione del corpo contenitore 11, come si evince dai disegni, il semi-guscio inferiore 14 presenta ampie sfinestrature 16 sulle sue contrapposte pareti laterali a conformazione cilindrica 17, in corrispondenza di detto foro 18’. Inoltre le dette pareti laterali 17 non arrivano all’ estremità anteriore 19 del semi-guscio inferiore 14, determinando in tale zona aperture laterali 6 del corpo contenitore 11, una volta che il semi-guscio superiore 12, che fùnge da coperchio, è stato assemblato sul semi-guscio inferiore 14.

Internamente all’involucro o corpo contenitore 11 sono alloggiati gli altri componenti atti alla realizzazione del serraggio tra le parti dei mobili come di seguito descritto e comprendenti:

- un cursore 20;

- una bussola a espansione 30; e

- un meccanismo a camma 40.

Il cursore 20 ha una forma a stelo cilindrico, tale da alloggiare internamente e coassialmente al semi-guscio inferiore 14 dell’involucro o corpo contenitore 11. Esso presenta una prima asola 21 posta all’ incirca centralmente e coassialmente ai suddetti fori 18, 18’ dei semi-gusci 12, 14, e una seconda asola 22, atta ad accogliere una di dette coppie di collegamento piolo 80 / elemento tubolare 80’ disposta nella parte posteriore del corpo contenitore (11). Entrambe le asole 21 e 22 hanno uno sviluppo longitudinale o assiale, in modo da consentire uno scorrimento del cursore 20 all’ interno del corpo contenitore 11, come meglio sarà detto nel seguito.

Lateralmente alla prima asola o asola centrale 21 sono previste rispettive sporgenze contrapposte 23, atte a disporsi nelle suddette finestrature 16 delle pareti laterali 17 del semi-guscio inferiore 14. La lunghezza delle sporgenze 23 è inferiore alla larghezza delle finestrature 16, in modo da consentire uno scorrimento assiale guidato dal cursore 20 del corpo contenitore 11.

Il cursore 20 presenta un’estremità anteriore (ovvero dalla parte rivolta verso l’estremità anteriore 90 del corpo contenitore 11) 24 appiattita, da cui sporge verso l’alto un risalto 25. L’estremità opposta posteriore 26 del cursore 20 è invece cuneiforme.

La bussola ad espansione 30 presenta un codolo cilindrico 31, inferiormente appiattito, presentante un’asola longitudinale o assiale 32, atta a ricevere la suddetta sporgenza 25 del cursore 20, tale che, in condizione montata, il cursore 20 e la bussola ad espansione 30 rimangono solidali tra loro, come se fossero un pezzo unico.

Dal codolo 31 sporgono anteriormente una coppia di ali laterali contrapposte 33, tra le quali si determina una spazio vuoto 34 longitudinalmente esteso atto ad alloggiare l’altra coppia di collegamento piolo 80 / elemento tubolare 80’ disposta in prossimità della parte anteriore del corpo contenitore 11.

Le dette ali contrapposte 33 terminano frontalmente con rispettive porzioni ispessite 35, separate da una feritoia 36 e provviste esternamente di dentellature 37, sviluppantisi in direzione radiale.

In corrispondenza della base di raccordo delle ali 33 al codolo cilindrico 31 sono previste rispettive linguette flessibili 38 leggermente divergenti verso l’estremità anteriore del dispositivo.

Come detto, il cursore 20 e la bussola ad espansione 30, in condizione montata di utilizzo, sono solidali tra loro e potrebbero quindi essere realizzati in pezzo unico.

Tuttavia, per semplificare la produzione e per i diversi compiti svolti dai due componenti, risulta vantaggioso realizzarli in pezzi separati. In particolare, il cursore 20, che deve avere una certa rigidezza, è realizzato in materiale metallico, quale ad esempio zama, o in plastica dura, mentre la bussola ad espansione 30 è realizzata convenientemente in plastica morbida o elastica.

Il meccanismo a camma 40 presenta un tratto cilindrico inferiore 41, un tratto cilindrico superiore 42 di maggior diametro e minore altezza, e un tratto centrale 43 sporgente radialmente, determinante un profilo a camma.

Il tratto inferiore 41 è atto ad attraversare l’asola centrale 21 del cursore 20 e ad inserirsi nel foro 18’ previsto sulla parete di fondo del semi-guscio inferiore 14, mentre il tratto cilindrico superiore 42 va ad alloggiare nel foro 18 di maggior diametro previsto nel semi-guscio superiore o coperchio 12. Il tratto centrale con profilo a camma 43 si dispone invece in una sede incavata 27 del cursore 20, in piano con dette sporgenze laterali contrapposte 23, delimitata longitudinalmente da spallamenti contrapposti 28, 29, contro i quali agisce il profilo a camma 43.

Nel tratto cilindrico superiore 44 è prevista una sede sagomata 44 atta ad accogliere un utensile 50 (non mostrato in figura 1) per Γ azionamento del meccanismo a camma come sarà descritto in seguito.

La sede sagomata 44 potrebbe eventualmente essere sostituita da un foro sagomato passante per consentire l’azionamento della camma sia dall’alto che dal basso.

A tal proposito, si fa notare che i termini inferiore e superiore utilizzati in questa descrizione sono riferiti alla disposizione mostrata nelle figure, potendo il dispositivo di giunzione essere montato capovolto nelle parti di mobili da giuntare rispetto a come illustrato, per consentire un azionamento della camma dal di sotto, e quindi in una posizione meno visibile.

Il montaggio dei componenti del dispositivo è abbastanza semplice e intuitivo.

Una volta alloggiati il cursore 20, la bussola ad espansione 30 e il meccanismo a camma 40 nel semi-guscio inferiore 14, come precedentemente detto, con il cursore 20 e la bussola ad espansione 30 solidali tra loro, per l’impegno della sporgenza 25 del cursore nell’asola 32 della bussola, l’assieme viene bloccato applicando il semi-guscio superiore 12 sul semi-guscio inferiore 14, con la sporgenza a cuneo 13 che va ad inserirsi nella sede o spazio libero 34 tra le ali contrapposte 33 della bussola ad espansione 30.

Viene ora illustrato il funzionamento del dispositivo di giunzione secondo l’invenzione, facendo particolare riferimento alle figure da 5 a 7.

La figura 5 mostra la configurazione di riposo del dispositivo con l’utensile 50 inserito nella sede 44 del meccanismo a camma 40.

In tale configurazione, il cursore 20, e con esso la bussola ad spansione 30, sono nella posizione più avanzata dalla parte dell’estremità anteriore 90 del corpo contenitore 11, e tenuti in tale posizione dal profilo a camma 43 che agisce con la sua parte più sporgente contro lo spallamento 29 del cursore 20.

La figura 6 mostra una configurazione intermedia di primo spostamento in azionamento del dispositivo dell’invenzione.

In particolare, come è indicato dalla freccia A, per mezzo dell’utensile 50 viene imposta una rotazione preferibilmente di 90° al meccanismo a camma 40, in conseguenza della quale il profilo a camma 43 va ad agire contro lo spallamento 28 contrapposto allo spallamento 29, provocando un arretramento del cursore 20 e della bussola ad espansione 30.

Durante tale spostamento, la parte posteriore cuneiforme 26 del cursore 20 scorre contro le pareti inclinate 93 di imbocco alla feritoia 92, provocando un allargamento della stessa e quindi l’espansione delle porzioni 15 esternamente seghettate del semi-guscio inferiore 14, che determinano il bloccaggio del dispositivo in una delle due parti di mobile da giuntare.

Contestualmente, l’arretramento del cursore 20 fa sì che la sporgenza a cuneo 13 del semi-guscio superiore 12 penetri nella fessura 36 tra le parti di estremità ispessite 35 delle ali 33, provocandone l’espansione, e quindi il bloccaggio dell’alta parte del mobile da giuntare, esercitando anche una certa trazione sulla stessa.

La figura 7 mostra una configurazione finale di un secondo movimento del dispositivo di giunzione dell’invenzione.

Come indicato dalla freccia B, a mezzo dell’utensile 50 viene imposta un’ulteriore rotazione preferibilmente ancora di 90° del meccanismo a camma 40, con la quale si produce un ulteriore scorrimento in arretramento del cursore 20, producendo un ulteriore arretramento della bussola ad espansione 30, ed eventualmente un’ulteriore espansione sia della bussola 30 che delle parti esternamente seghettate 15, determinando così un serraggio stabile delle parti del mobile da giuntare.

Le figure 8 - 10 illustrano un esempio di mobile assemblato utilizzando dispositivi di giunzione 10 secondo Γ invenzione.

La figura 8 mostra una vista assonometrica di un mobile 60 comprendente due contrapposte e parallele spalle 62, e due ripiani 64 interposti tra dette contrapposte spalle, perpendicolari ad esse e tra loro paralleli.

Nello spessore dei ripiani 64 sono formate delle cave o tasche 66 aventi la funzione di alloggiare i dispositivi di giunzione 10 dell’invenzione, inseriti in dette cave o tasche con la porzione anteriore della bussola 30 che sporge esternamente da detta tasca ed è atta ad inserirsi in una ulteriore tasca 68 formata nello spessore delle spalle 62.

Per un corretto inserimento del dispositivo 10 in una corrispondente tasca 66 del ripiano 64, frontalmente al ripiano può essere praticata una fresatura per il passaggio di dette linguette flessibili 38 della bussola espansibile 30. Le linguette 38 fungono quindi da orientamento per il dispositivo 10.

Qualora frontalmente al ripiano 64 non dovesse essere praticata la suddetta fresatura, durante l’inserimento del dispositivo 10 nella corrispondente tasca 66, le linguette flessibili 38 comunque si piegherebbero verso Γ interno sulle corrispondenti ali 33, rimanendo entro l’ingombro perimetrale massimo del dispositivo, e quindi non costituendo alcun ostacolo all’inserimento del dispositivo della tasca 66.

Come visibile in figura 8, nei ripiani 64 sono altresì previsti fori 70 realizzati perpendicolarmente all’asse delle cave o tasche 66 aventi la funzione di consentire l’inserimento dell’utensile 50 che si accoppia con la sede sagomata 44 del meccanismo a camma 20 per realizzare l’azione di serraggio.

Le figure 9 e 10 mostrano due dettagli ingranditi di una porzione di mobile 60 assemblato utilizzando il dispositivo di giunzione dell’ invenzione, e in cui il dispositivo 10, inserito in una cava o tasca 66 di un ripiano 64, è rappresentato nella configurazione di riposo con la porzione anteriore della bussola ad espansione 30 inserita nella tasca 68 della spalla 62 del mobile (dettaglio di figura 9), e nella configurazione finale di secondo movimento in cui la bussola ad espansione, a seguito dell’azione di espansione e di trazione esercitata dal cursore 20, realizza il serraggio rispetto alle pareti della tasca 68 e, conseguentemente, il collegamento rigido e stabile del ripiano 64 rispetto alla spalla 62.

Infatti, durante le due successive rotazioni del meccanismo a camma 40 si impone P espansione delle contrapposte porzioni terminali posteriori 15 esternamente seghettate con conseguente bloccaggio del dispositivo 10 della cava o tasca 66 nel ripiano 64, e la contestuale espansione e retrazione della bussola ad espansione 30, che realizza un’azione di serraggio con sollecitazione radiale rispetto alla cava o tasca 68 con contemporanea sollecitazione di trazione tra i due componenti del mobile, definendo in tal modo un serraggio stabile tra le parti senza rischio di allentamento del vincolo.

In quanto precede si è parlato di due rotazioni successive di 90° del meccanismo a camma 40 mediante l’utensile 50, ma è evidente che il movimento del meccanismo a camma 40 può essere unico e continuo su un arco di 180°, come è mostrato nelle figure annesse, o anche su un arco inferiore.

L’eventuale smontaggio del mobile può essere effettuato, imponendo, a mezzo dell’utensile 50, una rotazione in senso opposto a quella della fase di assemblaggio / serraggio, così da portare il dispositivo nella configurazione di riposo. In tal caso, volendo, si può anche estrarre il dispositivo 10 dalla cava o tasca 66 del ripiano, ove non è più vincolato per il ritorno in posizione non espansa delle contrapposte porzioni seghettate 15.

Da quanto esposto appaiono evidenti i vantaggi del dispositivo di giunzione per parti di mobili e complementi di arredo secondo l’invenzione, che non necessita di componenti ausiliari per realizzare il serraggio, e che con un movimento unidirezionale del cursore 20 produce l’espansione delle parti seghettate posteriori 15 e la contemporanea espansione e arretramento della bussola ad espansione 30.

Naturalmente l’invenzione non è limitata alla particolare forma di realizzazione precedentemente descritta e illustrata nei disegni annessi, ma ad essa possono essere apportate numerose modifiche di dettaglio alla portata del tecnico del ramo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione stessa definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo di giunzione (10) per parti di mobili e complementi di arredo, del tipo scaffali, librerie, cassettiere, strutture letto, sedute e simili, comprendente un involucro o corpo contenitore (11) atto a essere inserito in una sede (66) realizzata in uno dei componenti del mobile da giuntare e provvisto di una bussola a espansione (30) esternamente sporgente rispetto a una prima estremità o estremità anteriore (90) di detto involucro o corpo contenitore e atta a impegnarsi con un’ulteriore sede (68) di un ulteriore componente del mobile da collegare al componente in cui è inserito l’involucro o corpo contenitore (11), detto dispositivo di giunzione caratterizzato dal fatto di comprendere un meccanismo a camma (26) per una movimentazione lineare di mezzi di azionamento cooperanti in un movimento di deformazione in espansione e retrazione della bussola a espansione (30) e contemporanea espansione di almeno una porzione (15) di detto involucro o corpo contenitore (11), con detti meccanismo a camma e mezzi di azionamento alloggiati nell’involucro o corpo contenitore (11) e azionati da un utensile (50).
2. 2. Il dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono un cursore (20), azionato in traslazione da detto meccanismo a camma (40), al quale cursore è resa solidale detta bussola ad espansione (30) cooperante con una sporgenza a cuneo (13) dell’involucro o corpo contenitore (11) per il suo contemporaneo movimento di espansione e retrazione, detto cursore (20) avendo una parte posteriore cuneiforme (26) per l’espansione di detta almeno una porzione (15) di detto involucro o corpo contenitore (1 1) a seguito del suo movimento lineare.
3. 3. Il dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il meccanismo a camma (40) comprende un tratto centrale (43) con profilo a camma, atto ad alloggiare in una sede (27) del cursore (20) e ad andare a contatto con spallamenti assialmente contrapposti (28, 29) del cursore.
4. 4. Il dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo a camma (40) comprende una sede (44), eventualmente passante e sagomata per consentire l’introduzione dell’utensile (50) atto all’azionamento in rotazione di detto meccanismo a camma (40).
5. 5. Il dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta bussola a espansione (30) presenta un codolo sostanzialmente cilindrico (31) in cui è ricavata un’asola (32) atta ad essere impegnata da una sporgenza (25) del cursore (20), dal quale codolo (31) sporgono anteriormente una coppia di ali laterali (33) distanziate in modo da determinare uno spazio vuoto (34) atto ad accogliere detta sporgenza (13) del coipo contenitore (11), frontalmente alle ali (33) essendo previste rispettive porzioni ispessite (35) con dentellature esterne (37).
6. 6. Il dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che su dette ali (33) della bussola espandibile (30) sono previste rispettive linguette flessibili (38).
7. 7. Il dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzato dal fatto che P involucro o corpo contenitore (11) comprende un primo semi-guscio (12) e un secondo semi-guscio (14), presentanti ciascuno un rispettivo foro o apertura passante (18), (18’) formati in direzione perpendicolare all’asse longitudinale di detti semi-gusci e coassiali con un’asola (21) del cursore (22) prevista in detta sede (27), detti fori (18, 18’) essendo atti ad accogliere, rispettivamente, un tratto superiore (42) e un tratto inferiore (41) del meccanismo a camma (26) e a supportare la rotazione di detto meccanismo a camma.
8. 8 II dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto secondo semi-guscio (14) presenta pareti laterali a profilo circolare (17) con una sfinestratura (16) per l’alloggiamento di sporgenze laterali contrapposte (23) previste ai lati di detta asola (21) del cursore (20).
9. 9. Metodo di giunzione di parti di mobili componibili (60) o complementi di arredo a mezzo del dispositivo di giunzione (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: inserimento del dispositivo di giunzione (10) in una cava o tasca (66) formata nello spessore di uno dei componenti da giuntare, con la porzione anteriore della bussola (30) sporgente esternamente a detta cava o tasca (66) e a inserirsi in una ulteriore tasca (68) formata nello spessore dell’altro componente da giuntare; azionamento in rotazione del meccanismo a camma (30) per esercitare un’azione di spinta sul cursore (20) e imporre un’espansione e retrazione della bussola per esercitare un’azione di pressione radiale e di trazione sulla superficie laterale di detta cava o tasca (68) e contemporanea espansione di detta almeno una porzione (15) dell’involucro o corpo contenitore (11).