IT201600074480A1

IT201600074480A1 - Macchina automatica per l’inscatolamento di capsule di caffè e relative stazioni

Info

Publication number: IT201600074480A1
Application number: IT102016000074480A
Authority: IT
Inventors: Eugenio Tinarelli
Original assignee: Tinarelli S R L
Priority date: 2016-07-15
Filing date: 2016-07-15
Publication date: 2018-01-15

Description

Titolo

Macchina automatica per l'inscatolamento di capsule di caffè e relative stazioni “Macchina automatica per l’inscatolamento di capsule di caffè e relative stazioni”

La presente invenzione ha per oggetto una stazione automatica per l’allineamento di capsule di caffè, una stazione automatica di inserimento di tali capsule in almeno una scatola, e una macchina automatica per l’inscatolamento di capsule per il caffè che comprende almeno una di tali stazioni.

Le macchine attualmente esistenti per l’inscatolamento di capsule per il caffè sono in grado di definire una sola configurazione di inscatolamento delle capsule, nel senso che mediante la macchina stessa è possibile inscatolare gruppi di capsule in una sola disposizione predefinita e ciascuno comprendente un numero predefinito di capsule, all’interno di rispettive scatole ciascuna di forma e dimensioni opportune per ricevere tale numero di capsule in tale disposizione predefinita.

Con tali macchine non è possibile, in tempi ragionevoli, effettuare dei cambiamenti alla macchina stessa mediante i quali la stessa si trovi predisposta per effettuare l’inscatolamento di un numero diverso di capsule e/o con le capsule in una disposizione differente.

Inoltre le macchine esistenti permettono di inscatolare le capsule nella scatola in modo che le stesse si trovino posizionate nella scatola tutte con la medesima orientazione rispetto ai rispettivi assi longitudinali. L’asse longitudinale della capsula è qui considerato come l’asse che attraversa sia il fondo del rispettivo bicchiere, il quale riceve la polvere di caffè, che il coperchio che chiude il bicchiere.

Scopo della presente descrizione è quello di mettere a disposizione una macchina automatica per l’inscatolamento di capsule di caffè che permetta di inscatolare capsule secondo una pluralità di configurazioni di inscatolamento.

In particolare è scopo della presente descrizione mettere a disposizione una macchina automatica per l’inscatolamento di capsule di caffè mediante la quale l’utente possa selezionare velocemente la configurazione di inscatolamento, fra tale pluralità di configurazioni, secondo la quale lo stesso utente desidera che la macchina funzioni.

Altro scopo della presente invenzione è quello di fornire una stazione di allineamento di almeno due file di capsule e/o una stazione di inserimento di una pluralità di capsule in una scatola, che sia utilizzabile in tale macchina e che consenta alla stessa macchina di raggiungere i predetti vantaggi.

Tali scopi sono ottenuti mediante una stazione di allineamento, una stazione di inserimento, e una macchina avente le caratteristiche risultanti da una qualsiasi combinazione delle rivendicazioni allegate alla presente domanda e relative rispettivamente a tali stazione di allineamento, stazione di inserimento e macchina.

Secondo un primo aspetto la presente descrizione concerne una stazione automatica di allineamento di almeno una prima fila e una seconda fila di capsule per il caffè, ciascuna di dette capsule comprendendo un bicchiere ed un coperchio e definendo un asse longitudinale della capsula passante attraverso il fondo del rispettivo bicchiere e il rispettivo coperchio.

La stazione di allineamento comprende almeno un convogliatore configurato per traslare contemporaneamente lungo una prima linea di sviluppo e una seconda linea di sviluppo e in detta stazione.

Tali prima linea e seconda linea sono distanziate trasversalmente e affiancate l’una rispetto all’altra.

Mediante la sua traslazione il convogliatore è adatto a causare la traslazione di ciascuna delle capsule della prima fila lungo detta prima linea di sviluppo e di ciascuna delle capsule della seconda fila lungo detta seconda linea di sviluppo.

La stazione di allineamento comprende un gruppo distanziatore delle capsule di ciascuna di tali file. Il gruppo distanziatore è configurato per assumere una condizione operativa in cui interferisce con la traslazione della prima fila lungo la prima linea e la traslazione della seconda fila lungo la seconda linea.

Mediante l’interferenza fra il gruppo distanziatore e ciascuna fila traslante lungo la rispettiva linea, il gruppo distanziatore è configurato per definire, lungo e su tale rispettiva linea di sviluppo, zone di arresto delle capsule della rispettiva fila e zone libere intercalate a dette zone di arresto.

Le zone libere definite sulla seconda linea di sviluppo sono adatte a ricevere rispettive capsule della prima fila.

La stazione di allineamento comprende un gruppo di movimentazione configurato per trasferire rispettive capsule di detta prima fila da rispettive zone di arresto posizionate su detta prima linea a rispettive zone libere posizionate su detta seconda linea.

Il gruppo di movimentazione è configurato per contemporaneamente ribaltare ciascuna di dette rispettive capsule della prima fila rispetto al rispettivo asse longitudinale della capsula. In tal modo il gruppo di movimentazione è configurato per definire, lungo la seconda linea, una fila di uscita comprendente capsule della prima fila orientate in un primo verso rispetto ai rispettivi assi longitudinali, alternate a capsule della seconda fila orientate in un secondo verso rispetto ai rispetti assi longitudinali, detto secondo verso essendo opposto al primo verso.

In accordo ad un secondo aspetto, la presente descrizione concerne una stazione automatica di inserimento di capsule per il caffè in una scatola, comprendente:

- almeno un trasportatore adatto a traslare, lungo una linea di traslazione, una pluralità di capsule verso una sezione di inserimento di detta pluralità di capsule in una scatola;

- almeno un primo gruppo di bloccaggio ed un secondo gruppo di bloccaggio configurati per assumere una condizione operativa in cui definiscono fra loro una regione di raggruppamento delle capsule posizionata su detto almeno un trasportatore.

In accordo ad un ulteriore aspetto la presente descrizione concerne una macchina automatica per l’inscatolamento di capsule di caffè comprendente detta stazione di allineamento o detta stazione di inserimento o entrambe detta stazione di allineamento e stazione di inserimento.

In quest’ultimo caso la macchina è preferibilmente configurata affinché la stazione di inserimento possa ricevere in automatico le capsule in uscita dalla stazione di allineamento.

Le caratteristiche di tali stazione di allineamento, stazione di inserimento e macchina saranno chiarite dalla lettura della descrizione dettagliata seguente relativa a rispettive possibili realizzazioni di una stazione di allineamento, di una stazione di inserimento e di una macchina, offerte a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento alle tavole allegate, in cui:

- le figure 1a-1d mostrano di lato, da sopra, in prospettiva e da sotto un esempio di capsula di caffè;

- la figura 1 illustra in prospettiva una possibile realizzazione di una stazione automatica di allineamento secondo la presente descrizione in una sua prima fase operativa, in cui le capsule di una prima fila stanno traslando lungo una prima linea di sviluppo e le capsule della seconda fila stanno traslando lungo una seconda linea di sviluppo, per effetto della traslazione di un convogliatore che trasla lungo entrambe le linee di sviluppo;

- la figura 2 illustra in prospettiva tale realizzazione in una sua seconda fase operativa, in cui le capsule di tale prima fila sono distribuite lungo tale prima linea di sviluppo e distanziate fra loro e le capsule di tale seconda fila sono distribuite lungo tale seconda linea di sviluppo e distanziate fra loro, per effetto di un gruppo distanziatore che assume una sua condizione operativa;

- la figura 3 mostra frontalmente tale possibile realizzazione della stazione automatica di allineamento secondo la presente descrizione;

- la figura 4 è una vista parziale in prospettiva di tale realizzazione che mostra una parte di un gruppo di movimentazione delle capsule, un primo canale per la traslazione delle capsule della prima fila lungo una prima linea di sviluppo e un secondo canale per la traslazione delle capsule della seconda fila lungo una seconda linea di sviluppo;

- la figura 5 mostra lateralmente i componenti mostrati in figura 4;

- la figura 6 è una figura che schematizza l’effetto di tale condizione operativa di tale gruppo distanziatore;

- la figura 7 è una figura che mostra dall’alto tale seconda fase operativa di tale realizzazione della stazione di allineamento;

- la figura 8 è una figura che mostra dall’alto le capsule della prima fila e le capsule della seconda fila in una terza fase operativa di tale realizzazione della stazione di allineamento, in cui le capsule della prima fila sono state trasferite dalla prima linea alla seconda linea di sviluppo e in cui le capsule della prima fila e della seconda fila formano quindi e sono distribuite lungo una fila di uscita disposta lungo la seconda linea;

- la figura 9 è una figura che mostra dall’alto tale fila di uscita in un quarta fase operativa di tale realizzazione della stazione di allineamento, tale quarta fase operativa corrispondendo alla terza fase operativa con la differenza che il gruppo distanziatore si trova in una sua condizione non operativa;

- la figura 10 mostra di lato la fila di uscita di figura 8 o 9;

- le figure 11 a-11 f mostrano rispettive fasi di funzionamento di tale gruppo di movimentazione delle capsule, atte a far passare tale realizzazione della stazione dalla seconda fase operativa di figura 7 alla terza fase operativa di figura 8;

- le figure 12 e 13 mostrano un elemento di bloccaggio mediante il quale la stazione di allineamento definisce detti primo canale e secondo canale, ed un gruppo di attuazione configurato per far passare tale elemento fra una sua condizione di bloccaggio, di cui alla figura 12, ed una sua condizione di sbloccaggio, di cui alla figura 13;

- la figura 12a è una vista di dettaglio di una parte della figura 12;

- la figura 14 mostra in prospettiva una possibile realizzazione di una stazione automatica di inserimento secondo la presente descrizione;

- la figura 15 mostra la stazione di inserimento di figura 14 di lato;

- la figura 16 mostra la stazione di inserimento di figura 14 da dietro;

- le figure 17-20 mostrano da sopra la stazione di inserimento di figura 14 in rispettive fasi operative della stessa mediante le quali la stazione di inserimento opera per inscatolare una pluralità di capsule secondo una prima configurazione di inscatolamento;

- la figura 21 mostra la stazione di inserimento di figura 14 mentre opera per inserire in una scatola le capsule in una scatola secondo una possibile seconda configurazione di inscatolamento diversa rispetto a quella di cui alle figure 14-20;

- la figura 22 illustra un esempio di macchina automatica per inscatolamento di capsule di caffè secondo la presente descrizione.

Nella figura 1 è illustrata in prospettiva una possibile realizzazione di una stazione automatica di allineamento secondo la presente descrizione, indicata con 1a.

La stazione di allineamento 1a comprende preferibilmente un sistema di controllo configurato per far avvenire tutti i movimenti e le operazioni che verranno descritti in seguito. Tale sistema di controllo, che può comprendere una unità di controllo, è configurato per controllare e/o comandare tali movimenti e/o operazioni in modo che tali movimenti e/o operazioni avvengano nella maniera e nella successione temporale descritta, mediante il controllo dei componenti della stazione 1a di volta in volta interessati dal rispettivo movimento e/o dalla rispettiva operazione. Tale stazione automatica di allineamento 1a è configurata per allineare in automatico almeno una prima fila F1 e una seconda fila F2 di capsule per il caffè, in modo da creare una fila di uscita F3, visibile nelle figure 8-10, che comprende capsule C1 della prima fila F1 e capsule C2 della seconda fila F2.

Per ragioni di chiarezza delle figure 1 e 2, in esse soltanto alcune della capsule della prima fila F1 sono indicate con C1 , e soltanto alcune delle capsule della seconda fila F2 sono indicate con C2.

La stazione automatica di allineamento 1a è configurata per emettere in uscita dalla stazione di allineamento 1a stessa una fila di uscita F3 comprendente capsule C1 della prima fila e capsule C2 della seconda fila F2. Tale fila di uscita F3 è mostrata da sopra nelle figure 8 e 9, e di lato in figura 10.

Come mostrato nelle figure 1a-1d, ciascuna delle capsule C1 o C2 comprende un bicchiere A ed un coperchio B, e definisce un asse longitudinale FI della capsula C passante attraverso il fondo del rispettivo bicchiere A e attraverso il rispettivo coperchio B.

La stazione di allineamento 1a è vantaggiosamente configurata affinché nella fila di uscita F3, le capsule C1 derivanti dalla prima fila F1 siano orientate in un primo verso rispetto ai rispettivi assi longitudinali H, e siano alternate e/o intercalate a capsule C2 della seconda fila F2, lungo la direzione definita da tale fila di uscita F3. La stazione 1a è configurata affinché le capsule C2 derivanti dalla seconda fila F2, nella fila di uscita F3, siano orientate in un secondo verso rispetto ai rispettivi assi longitudinali H, detto secondo verso essendo opposto al primo verso secondo il quale sono orientate le capsule C1 derivanti dalla prima fila F1.

In figura 10 per ragioni di chiarezza sono indicati solo l’asse longitudinale H di una delle capsule C1 derivanti dalla prima fila F1 , e solo l’asse longitudinale H di una delle capsule C2 derivanti dalla seconda fila F2. La stazione di allineamento 1a comprende almeno un convogliatore 2 configurato per traslare contemporaneamente lungo una prima linea di sviluppo L1 e una seconda linea di sviluppo L2.

Tali prima linea L1 e seconda linea L2 sono distanziate trasversalmente e affiancate l’una rispetto all’altra, come visibile nelle figure 1 , 7, 8 e 9.

Mediante la traslazione del convogliatore 2 la stazione di allineamento 1a è configurata per causare la traslazione di ciascuna delle capsule C1 della prima fila F1 lungo la prima linea di sviluppo L1 , e di ciascuna delle capsule C2 della seconda fila F2 lungo la seconda linea di sviluppo L2. La stazione di allineamento 1a è configurata affinché il convogliatore 2 possa traslare in entrata nella stazione di allineamento 1a, per far entrare le capsule C1 della prima fila F1 e le capsule C2 della seconda fila F2 in detta stazione 1 , come mostrato nella figura 1 che illustra una prima fase operativa della stazione di allineamento 1a.

Nella figura 1 le capsule C1 della prima fila F1 e le capsule C2 della seconda fila F2 stanno entrando nella stazione di allineamento 1a traslando, mediante la traslazione del convogliatore 2, lungo la prima linea di sviluppo L1 e la seconda linea di sviluppo L2 rispettivamente.

Le figure 2 e 7 illustrano una seconda fase operativa della stazione 1 in cui la prima fila F1 di capsule C1 e la seconda fila F2 di capsule C2 sono dentro la stazione di allineamento 1a e ferme rispetto alla stessa. In tale seconda fase operativa, le capsule C1 della prima fila F1 sono distribuite lungo la prima linea di sviluppo L1 e distanziate una dall’altra, e le capsule C2 della seconda fila F2 sono distribuite lungo la seconda linea di sviluppo L2 e distanziate una dall’altra.

Per passare dalla prima fase operativa di cui alla figura 1 alla seconda fase operativa di cui alla figura 2 o alla figura 7, le capsule C1 della prima fila F1 e le capsule C2 della seconda fila F2 sono traslate attraverso almeno una parte della stazione di allineamento 1a, quindi si può evincere che il convogliatore 2 è adatto a traslare dentro e/o attraverso la stazione di allineamento 1 a stessa.

In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, la stessa comprende un primo canale 3 per incanalare la traslazione delle capsule C1 della prima fila F1 lungo la prima linea L1.

In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, la stessa comprende un secondo canale 4 per incanalare la traslazione delle capsule C2 della seconda fila F2 lungo la seconda linea L2.

Per definire il primo canale 3, la stazione di allineamento 1a comprende almeno un primo elemento di guida 3a, preferibilmente allungato.

Per definire il secondo canale 4, la stazione di allineamento 1a comprende almeno un secondo elemento di guida 4a, preferibilmente allungato.

Il primo elemento di guida 3a è situato su un bordo del primo canale 3, detto bordo del primo canale 3 essendo quello situato dalla parte del primo canale 3 opposta al secondo canale 4.

Il secondo elemento di guida 4a è situato su un bordo del secondo canale 4, detto bordo del secondo canale 4 essendo quello situato dalla parte del secondo canale 4 opposta al primo canale 3.

II convogliatore 2 comprende una prima porzione superficiale S1 per causare la traslazione lungo detto primo canale 3 delle capsule C1 di detta prima fila F1 , operativamente supportate da detta prima porzione superficiale S1. La stazione di allineamento 1a è configurata affinché la traslazione delle capsule C1 della prima fila F1 lungo la prima linea di sviluppo L1 avvenga con i rispettivi coperchi B appoggiati sulla stessa prima porzione superficiale S1 , come si evince per esempio dalla figura 1 , anche se i coperchi non sono indicati nella stessa figura 1.

Il convogliatore 2 comprende una seconda porzione superficiale S2 per causare la traslazione lungo detto secondo canale 4 delle capsule C2 di detta seconda fila F2, operativamente supportate da detta seconda porzione superficiale S2. La stazione di allineamento 1a è configurata affinché la traslazione delle capsule C2 della seconda fila F2 lungo la seconda linea di sviluppo L2 avvenga con i rispettivi coperchi B appoggiati sulla stessa seconda porzione superficiale S2, come si evince per esempio dalla figura 1, anche se i coperchi non sono indicati nella stessa figura i.

In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, la stessa comprende almeno un elemento di bloccaggio 5, indicato nelle figure 1-5 e nelle figure 12 e 13.

L’elemento di bloccaggio 5 è preferibilmente allungato. L’elemento di bloccaggio 5 si sviluppa sia lungo detto primo canale 3 che lungo detto secondo canale 4. L’elemento di bloccaggio 5 è interposto fra il primo canale 3 e il secondo canale 4. L’elemento di bloccaggio 5 è posizionato sopra il convogliatore 2.

Tale elemento di bloccaggio 5 contribuisce a definire da una parte il primo canale 3 e dall’altra il secondo canale 4, e quindi funge anch’esso da elemento di guida atto a definire entrambi il primo canale 3 e il secondo canale 4.

Tale almeno un elemento di bloccaggio 5 potrebbe comprendere anche più parti atte complessivamente a svolgere la sua funzione di guida e la sua funzione di bloccaggio/sbloccaggio descritta in seguito.

Come indicato nelle figure 1a-1d, il coperchio B di ciascuna di dette capsule C1o C2 comprende un collare periferico B’ sporgente rispetto al rispettivo bicchiere A.

Mediante almeno tale elemento di bloccaggio 5, la stazione di allineamento 1 è configurata per stabilizzare il posizionamento di ciascuna della capsule C1 della prima fila F1 su detta prima porzione superficiale S1 , durante la sua traslazione lungo la prima linea di sviluppo L1.

In particolare, la stazione di allineamento 1a, mediante l’elemento di bloccaggio 5, è configurata per contrastare la rotazione di ciascuna delle capsule C1 della prima fila F1 intorno ad un asse tangente localmente alla traslazione della capsula C1 stessa lungo la prima linea di sviluppo L1.

L’elemento di bloccaggio 5 definisce, in cooperazione con detto convogliatore 2, una guida 6 che si sviluppa lungo il primo canale 3 ed è contigua allo stesso. Tale guida 6 è adatta a ricevere rispettive parti di rispettivi collari B’ di rispettive capsule C1 di detta prima fila F1 operativamente in traslazione lungo il primo canale 3, come si può notare nella figura 12 e soprattutto nella figura 12a, nella quale si può notare una parte di un collare periferico B’ di una capsula C1 della prima fila F1. Tale parte del collare B’ è inserita all’interno nella guida 6 definita fra l’elemento di bloccaggio 5 e il convogliatore 2, e trasla lungo tale guida 6 durante la traslazione della rispettiva capsula C1 nella stazione di allineamento 1a e lungo la prima linea di sviluppo L1 e/o lungo il primo canale 3.

La stazione di allineamento 1a comprende un gruppo distanziatore 7 per distanziare le capsule C1 della prima fila F1 fra loro e le capsule C2 della seconda fila F2 fra loro.

II gruppo distanziatore 7 è configurato per assumere una condizione operativa in cui interferisce con la traslazione delle capsule C1 della prima fila F1 e con la traslazione delle capsule C2 della seconda fila F2.

L’effetto correlato all’interferenza fra il gruppo distanziatore 7, ed entrambe la traslazione delle capsule C1 della prima fila F1 e la traslazione delle capsule C2 della seconda fila F2, è schematizzato in figura 6 e visibile nella figura 7.

Con riferimento alla figura 6, interferendo con la traslazione delle capsule C1 della prima fila F1 lungo la prima linea di sviluppo L1 , il gruppo distanziatore 7 definisce rispettive zone di arresto K1 delle capsule C1 della prima fila F1 , che sono le zone grigie di figura 6 posizionate sulla prima linea L1.

Le zone di arresto K1 delle capsule C1 della prima fila F1 sono disposte sulla prima linea L1 , distribuite lungo la stessa prima linea L1 e distanziate fra loro lungo la stessa prima linea L1.

Interferendo con la traslazione delle capsule C2 della seconda fila F2 lungo la seconda linea di sviluppo L2, il gruppo distanziatore 7 definisce rispettive zone di arresto K2 delle capsule C2 della seconda fila F2, che sono le zone grigie di figura 6 posizionate sulla seconda linea L2.

Le zone di arresto K2 delle capsule C2 della seconda fila F2 sono disposte sulla seconda linea L2, distribuite lungo la stessa seconda linea L2, e distanziate fra loro lungo la stessa seconda linea L2.

Interferendo con la traslazione delle capsule C1 della prima fila F1 lungo la prima linea di sviluppo L1 , il gruppo distanziatore 7 definisce lungo la prima linea L1 anche delle zone libere J1 disposte sulla prima linea L1 stessa, che sono le zone bianche di figura 6 posizionate sulla prima linea L1.

Interferendo con la traslazione delle capsule C2 della seconda fila F2 lungo la seconda linea di sviluppo L2, il gruppo distanziatore 7 definisce lungo la seconda linea L2 anche delle zone libere J2 disposte sulla seconda linea L2, che sono le zone bianche di figura 6 posizionate sulla seconda linea L2.

Le zone libere J1 disposte sulla prima linea L1 sono intercalate alle zone di arresto K1 disposte sulla stessa prima linea L1. In questo modo per ciascuna rispettiva coppia di capsule C1 comprendente due rispettive capsule C1 consecutive lungo la prima linea L1 e arrestate in due rispettive zone di arresto K1 consecutive lungo tale prima linea L1 , tali due rispettive capsule C1 siano separate fra loro, lungo tale prima linea L1 , mediante un rispettivo spazio che comprende almeno una rispettiva zone libera J1 corrispondente.

Le zone libere J2 disposte sulla seconda linea L2 sono intercalate alle zone di arresto K2 disposte sulla stessa seconda linea L2. In questo modo per ciascuna rispettiva coppia di capsule C2 comprendente due rispettive capsule C2 consecutive lungo la seconda linea L2 e arrestate in due rispettive zone di arresto K2 consecutive lungo tale seconda linea L2, tali due rispettive capsule C2 siano separate fra loro, lungo tale seconda linea L2, mediante un rispettivo spazio che comprende almeno una rispettiva zone libera J2 corrispondente.

Le zone libere J2 disposte sulla seconda linea L2 sono adatte a ricevere rispettive capsule C1 della prima fila F1, nel senso che sono adatte al posizionamento di rispettive capsule C1 della prima fila F1 su rispettive zone libere J2 disposte sulla seconda linea L2.

Anche le zone libere J1 disposte sulla prima linea L1 potrebbero essere adatte a ricevere rispettive capsule C2 della seconda fila F2, ma nell’esempio operativo di cui alle figure allegate tali zone libere J1 disposte sulla prima linea L1 non servono a ricevere capsule, e sono mostrate solo in quanto derivano dalla distanza che il gruppo distanziatore 7 crea fra le capsule C1 della prima fila F1.

In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, il gruppo distanziatore 7 comprende un primo gruppo di elementi di arresto 7a per arrestare capsule e un secondo gruppo di elementi di arresto 7b per arrestare capsule.

II gruppo distanziatore 7 è configurato in modo che ciascuno degli stessi elementi di arresto 7a del primo gruppo possa agire sulla prima linea di sviluppo L1 e/o sulla prima porzione superficiale S1 e/o sporgendo all’interno del primo canale 3. Ciò significa che il gruppo distanziatore 7 è configurato affinché ciascun elemento di arresto 7a del primo gruppo può assumere una condizione operativa in cui è adatto ad arrestare la traslazione di almeno una rispettiva capsula C1 della prima fila F1 in una rispettiva zona di arresto K1 disposta sulla prima linea L1. La condizione operativa di ciascun elemento di arresto 7a del primo gruppo corrisponde ad una condizione in cui il rispettivo elemento di arresto 7a ostruisce una rispettiva sezione di passaggio delle capsule trasversale alla prima linea di sviluppo L1.

In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, ciascuna sezione di passaggio associata ad un rispettivo elemento di arresto 7a del primo gruppo è una sezione trasversale del primo canale 3.

II gruppo distanziatore 7 è configurato in modo che ciascuno degli stessi elementi di arresto 7b del secondo gruppo possa agire sulla seconda linea di sviluppo L2 e/o sulla seconda porzione superficiale S2 e/o sporgendo all’interno del secondo canale 4. Ciò significa che il gruppo distanziatore 7 è configurato affinché ciascun elemento di arresto 7b del secondo gruppo può assumere una condizione operativa in cui è adatto ad arrestare la traslazione di almeno una rispettiva capsula C2 della seconda fila F2 in una rispettiva zona di arresto K2 disposta sulla seconda linea L2.

La condizione operativa di ciascun elemento di arresto 7b del secondo gruppo corrisponde ad una condizione in cui il rispettivo elemento di arresto 7b ostruisce una rispettiva sezione di passaggio delle capsule trasversale alla seconda linea di sviluppo L2.

In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, ciascuna sezione di passaggio associata ad un rispettivo elemento di arresto 7b del secondo gruppo è una sezione trasversale del secondo canale 4.

Il gruppo distanziatore 7 è configurato affinché gli elementi di arresto 7a del primo gruppo possano assumere le rispettive condizioni operative in rispettive posizioni operative distribuite lungo la prima linea L1 e distanziate fra loro lungo tale prima linea L1 , per distanziare fra loro le capsule C1 della prima fila F1.

Il gruppo distanziatore 7 è configurato affinché gli elementi di arresto 7b del secondo gruppo possano assumere le rispettive condizioni operative in rispettive posizioni operative distribuite lungo la seconda linea L2 e distanziate fra loro lungo tale seconda linea L2, per distanziare fra loro le capsule C2 della seconda fila F2.

La condizione operativa del gruppo distanziatore 7 corrisponde alla condizione operativa di almeno una parte degli elementi di arresto 7a del primo gruppo e di almeno una parte degli elementi di arresto 7b del secondo gruppo.

La condizione operativa del gruppo distanziatore 7 è mostrata nelle figure 6, 7 e 8.

La condizione operativa del gruppo distanziatore 7 è mostrata anche in figura 2, anche se visibile meno chiaramente. Si può derivare che il gruppo distanziatore 7 si trova nella sua condizione operativa, in figura 2, se si considera il fatto che in figura 2 le capsule C1 della prima fila e le capsule C2 della seconda fila F2 sono mostrate nella stazione di allineamento 1a e in condizione arrestata, detta condizione arrestata essendo ottenuta tramite il gruppo di stanziatore 7 stesso.

Il gruppo distanziatore 7 è configurato affinché ciascun elemento di arresto 7a o 7b possa assumere una condizione non operativa in cui non interferisce con alcuna traslazione delle capsule C1 o C2.

La condizione non operativa del gruppo distanziatore 7 corrisponde alla condizione non operativa di tutti gli elementi di arresto del primo gruppo 7a e di tutti quelli del secondo gruppo 7b.

La stazione di allineamento 1a è configurata affinché l’utilizzatore o operatore possa impostare il numero di elementi di arresto 7a del primo gruppo e il numero di elementi di arresto 7b del secondo gruppo che, al passaggio di almeno una prima fila di capsule F1 e di una seconda fila di capsule F2 nella stazione di allineamento 1a, passano in automatico dalla condizione non operativa alla condizione operativa.

Tale scelta viene impostata preferibilmente selezionando la tipologia di configurazione di inscatolamento, per esempio il numero di capsule e la loro disposizione nella scatola, che può essere per esempio la fila di uscita F3.

La stazione di allineamento 1a è configurata anche per fare in modo che l’utilizzatore o operatore possa impostare una configurazione di inscatolamento tale per cui il gruppo distanziatore 7 rimane in condizione non operativa al passaggio di capsule nella stazione di allineamento 1a, così che le capsule passino attraverso la stazione di allineamento 1a senza subire operazioni da parte della stessa stazione di allineamento 1a. La figura 9, che mostra una quarta fase operativa della stazione 1a, mostra il gruppo distanziatore 7 nella sua condizione non operativa in quanto la fila F3 di capsule in uscita, nella situazione di figura 9, è pronta per lasciare la stazione di allineamento 1a.

La condizione non operativa del gruppo distanziatore 7 è mostrata anche nella figura 1 , anche se visibile meno chiaramente che nella figura 9. Si può derivare che il gruppo distanziatore 7 è nella sua condizione non operativa, in figura 1 , in quanto nella stessa figura 1 le capsule C1 della prima fila F1 e le capsule C2 della seconda fila F2 stanno entrando nella stazione 1.

In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, la condizione operativa di ciascun elemento di arresto 7a o 7b corrisponde ad una sua posizione operativa estratta, e in particolare estratta rispetto al primo canale 3 o al secondo canale 4 rispettivamente. In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, la condizione non operativa di ciascun elemento di arresto 7a o 7b corrisponde ad una sua posizione non operativa retratta, e in particolare retratta rispetto al primo canale 3 o al secondo canale 4 rispettivamente.

II gruppo distanziatore 7 è configurato in modo che ciascuno di detti elementi di arresto 7a o 7b possa assumere selettivamente detta condizione operativa o detta condizione non operativa al variare del numero desiderato di capsule nella fila di uscita F3, e/o in generale al variare della configurazione di inscatolamento impostata dall’utilizzatore o operatore.

Ciascuno degli elementi di arresto 7a o 7b può comprendere per esempio un braccetto atto a interferire con la traslazione delle capsule.

Nell’esempio operativo di cui alle figure allegate, vengono utilizzati cinque elementi di arresto 7a del primo gruppo e cinque elementi di arresto 7b del secondo gruppo. Vengono quindi arrestate in rispettive zone di arresto K1 o K2 cinque capsule C1 della prima fila F1 e cinque capsule C2 della seconda fila F2 rispettivamente.

In un esempio di realizzazione della stazione 1 , il convogliatore 2 si sviluppa lungo un asse longitudinale X, che potrebbe anche essere almeno parzialmente curvo.

Tali prima linea L1 e seconda linea L2 si sviluppano longitudinalmente rispetto a detto asse longitudinale X.

Il gruppo distanziatore 7 è configurato affinché le posizioni operative dei rispettivi elementi di arresto 7a del primo gruppo, siano distribuite in maniera sfalsata, lungo la prima linea L1 e/o tale asse longitudinale X, rispetto alle posizioni operative degli elementi di arresto 7b del secondo gruppo lungo la seconda linea L2 e/o l’asse longitudinale X.

In questo modo il gruppo distanziatore 7 può fare in modo che, lungo detto asse longitudinale X, le zone di arresto K1 posizionate lungo detta prima linea L1 siano sfalsate rispetto alle zone di arresto K2 posizionate lungo detta seconda linea L2. In questo modo ciascuna zona di arresto K1 posizionata su detta prima linea L1 si trova, lungo detto asse longitudinale X, alla stessa quota longitudinale di una zona libera J2 posizionata lungo detta seconda linea L2.

La stazione 1 comprende vantaggiosamente un gruppo sensore di presenza.

Il gruppo sensore di presenza comprende un prima pluralità di sensori di presenza e una seconda pluralità di sensori di presenza.

Il gruppo sensore di presenza è configurato affinché ciascuno dei sensori di presenza della prima pluralità sia adatto a rilevare la presenza di una rispettiva capsula C1 della prima fila F1 su una rispettiva zona di arresto K1 posizionata sulla prima linea L1. Il gruppo sensore di presenza è configurato affinché ciascuno dei sensori di presenza della seconda pluralità sia adatto a rilevare la presenza di una rispettiva capsula C2 della seconda fila F2 su una rispettiva zona di arresto K2 posizionata sulla seconda linea L2.

In un esempio di realizzazione, la stazione 1 a comprende un primo gruppo di attuatori 7a’ per gli elementi di arresto 7a del primo gruppo e un secondo gruppo di attuatori 7b’ per gli elementi di arresto 7b del secondo gruppo. Il gruppo distanziatore 7 è configurato affinché ciascuno degli attuatori 7a’ del primo gruppo possa far passare un rispettivo degli elementi di arresto 7a del primo gruppo dalla sua condizione operativa e alla sua condizione non operativa e/o viceversa. Il gruppo distanziatore 7 è configurato affinché ciascuno degli attuatori 7b’ del secondo gruppo possa far passare un rispettivo degli elementi di arresto 7b del secondo gruppo dalla sua condizione operativa e alla sua condizione non operativa e/o viceversa.

In un esempio di realizzazione, la stazione 1a comprende un gruppo sensore di conteggio.

Il gruppo sensore di conteggio comprende una prima pluralità di sensori di conteggio associati a rispettivi elementi di arresto 7a del primo gruppo e quindi anche a rispettive sezioni di passaggio a loro volta associate ai rispettivi elementi di arresto 7a del primo gruppo.

Il gruppo sensore di conteggio comprende una seconda pluralità di sensori di conteggio associati a rispettivi elementi di arresto 7b del secondo gruppo e quindi anche a rispettive sezioni di passaggio a loro volta associate ai rispettivi elementi di arresto 7b del secondo gruppo.

Il gruppo sensore di conteggio è configurato affinché ciascuno dei sensori di conteggio sia adatto a rilevare il numero di capsule transitate attraverso la rispettiva sezione di passaggio.

II sistema di controllo della stazione di allineamento 1a è configurato per ricevere almeno i segnali provenienti dal gruppo sensore di conteggio e per comandare gli attuatori 7a’ e 7b’, in modo che la stazione di allineamento 1a possa arrivare alla seconda condizione operativa di figura 7.

Sia il numero di capsule C1 della prima fila F1 sia il numero di capsule C2 della seconda fila F2 può essere comunque differente rispetto a quello di cui all’esempio operativo mostrato nelle figure allegate.

La stazione di allineamento 1a comprende un gruppo di movimentazione 8 configurato per trasferire rispettive capsule C1 di detta prima fila F1 da rispettive zone di arresto K1 posizionate su detta prima linea L1 a rispettive zone libere J2 posizionate su detta seconda linea L2, e per contemporaneamente ribaltare ciascuna di dette rispettive capsule C1 della prima fila F1 rispetto al rispettivo asse longitudinale H della capsula C1, così da definire, lungo la seconda linea L2, una fila di uscita, che può essere quella indicata con F3 nelle figure 8-10.

II sistema di controllo della stazione di allineamento 1a è preferibilmente configurato per ricevere almeno i segnali provenienti dalla prima pluralità di sensori e dalla seconda pluralità di sensori del gruppo sensore di presenza e per comandare in funzione di essi il gruppo di movimentazione 8, in modo che si verifichi tale trasferimento di capsule della prima fila C1 dalla prima linea L1 alla seconda linea L2, e in modo che si verifichi contemporaneamente tale ribaltamento di ciascuna di tali capsule C1 della prima fila F1 intorno al rispettivo asse longitudinale FI.

Il gruppo sensore di presenza può comprendere anche una terza pluralità di presenza.

II gruppo sensore di presenza è configurato affinché ciascuno dei sensori di presenza della terza pluralità sia adatto a rilevare la presenza di una rispettiva capsula C1 della prima fila F1 su una rispettiva zona libera J2 posizionata sulla prima linea L1.

Il sistema di controllo della stazione di allineamento 1a è preferibilmente configurato per ricevere almeno i segnali provenienti dalla terza pluralità di sensori del gruppo sensore di presenza e per comandare in funzione di essi almeno una parte degli attuatori 7a’ e 7b’ del gruppo distanziatore 7, in modo che il gruppo distanziatore 7 passi dalla sua condizione operativa alla sua condizione non operativa, una volta che la fila di uscita F3 è stata formata.

La fila di uscita F3 comprende capsule C1 della prima fila F1 orientate in un primo verso rispetto ai rispettivi assi longitudinali FI, alternate a capsule C2 della seconda fila F2 orientate in un secondo verso rispetto ai rispetti assi longitudinali FI. Tale secondo verso, come si nota in figura 10, è opposto al primo verso.

Il gruppo di movimentazione 8 comprende un primo gruppo di elementi di presa 8a e un secondo gruppo di elementi di presa 8b, come derivabile dalle figure 4 e 5. La figura 5 è una vista laterale dalla parte del primo gruppo di elementi di presa 8a, anche se si riescono ad intravedere anche gli elementi di presa 8b del secondo gruppo.

Ciascuno degli elementi di presa 8a o 8b è adatto a prendere e a rilasciare una rispettiva delle capsule C1 o C2.

Il gruppo di movimentazione 8 è configurato affinché ciascun rispettivo degli elementi di presa 8a del primo gruppo possa assumere una prima orientazione in cui è rivolto verso una rispettiva zona di arresto K1 posizionata sulla prima linea L1 , e una seconda orientazione in cui è rivolto verso un corrispondente elemento degli elementi di presa 8b del secondo gruppo, per rilasciare una rispettiva capsula verso detto corrispondente elemento di presa 8b del secondo gruppo.

In figura 3 e nelle figure 11 a-11 f sono visibili un elemento di presa 8a del primo gruppo e un elemento di presa 8b del secondo gruppo, che cooperano per trasferire una capsula C1 della prima fila F1 da una zona di arresto K1 posizionata sulla prima linea L1 ad una zona libera J2 posizionata sulla seconda linea L2.

La prima orientazione di un elemento di presa 8a del primo gruppo è illustrata nelle figure 11 a, 11 b, 11 d, ed 11 e.

La seconda orientazione di un elemento di presa 8a del primo gruppo è illustrata nella figura 11 c.

Il gruppo di movimentazione 8 è configurato affinché ciascun rispettivo di detti elementi di presa 8a del primo gruppo possa assumere, mentre assume detta prima orientazione, una posizione ravvicinata a detta rispettiva zona di arresto K1 , per prendere una rispettiva capsula C1 che si trova in una posizione di appoggio su detta rispettiva zona di arresto K1 , e una posizione allontanata rispetto a detta rispettiva zona di arresto K1 , in modo che detta rispettiva capsula C1 di detta prima fila F1 possa trovarsi in una posizione sollevata rispetto a detta rispettiva zona di arresto K1.

La posizione ravvicinata di un elemento di presa 8a del primo gruppo è illustrata nella figura 11 b.

La posizione allontanata di un elemento di presa 8a del primo gruppo, è illustrata nelle figure 11 a, 11 c, 11 d ed 11 e.

II gruppo di movimentazione 8 è configurato affinché ciascun rispettivo di detti elementi di presa 8b di detto secondo gruppo possa assumere una prima orientazione in cui è rivolto verso una rispettiva zona libera J2 posizionata sulla seconda linea, per rilasciare una rispettiva capsula C1 verso detta rispettiva zona libera J2, e una seconda orientazione in cui è rivolto verso un corrispondente elemento degli elementi di presa 8a del primo gruppo per prendere una rispettiva capsula C1 da detto corrispondente elemento di presa 8a del primo gruppo.

La prima orientazione di un elemento di presa 8b del secondo gruppo è illustrata nelle figure 11 a, 11 b, 11 d ed 11 e.

La seconda orientazione di un elemento di presa 8b del secondo gruppo è illustrata nella figura 11 c.

Il gruppo di movimentazione 8 è configurato per causare almeno una rotazione di ciascun rispettivo di detti elementi di presa 8a o 8b per farlo passare da detta prima orientazione a detta seconda orientazione e/o viceversa.

Con rotazione di un oggetto nella presente domanda si può intendere un movimento di rotazione dell’oggetto su se stesso intorno ad un asse di rotazione o un movimento dell’oggetto lungo una traiettoria curva intorno a tale asse di rotazione, o un movimento roto traslatorio comprendente tali movimenti.

Il gruppo di movimentazione 8 è configurato per causare almeno una traslazione di ciascun rispettivo elemento di presa 8a del primo gruppo per farlo passare da detta posizione allontanata a detta posizione ravvicinata e/o viceversa.

II gruppo di movimentazione 8 comprende un primo supporto 8c al quale sono solidali e/o fissati gli elementi di presa 8a del primo gruppo. Il primo supporto 8c è preferibilmente allungato.

Il gruppo di movimentazione 8 comprende un secondo supporto 8d al quale sono solidali e/o fissati detti elementi di presa 8b del secondo gruppo. Il secondo supporto 8d è preferibilmente allungato.

II gruppo di movimentazione 8 è configurato per causare la rotazione di detto primo supporto 8c per causare la rotazione contemporanea di tutti gli elementi di presa 8a del primo gruppo, ciascuno fra la rispettiva prima orientazione e la rispettiva seconda orientazione e/o viceversa.

Il gruppo di movimentazione 8 è configurato per causare la rotazione di detto secondo supporto 8d per causare la rotazione contemporanea di tutti gli elementi di presa 8b del secondo gruppo, ciascuno fra la rispettiva prima orientazione e la rispettiva seconda orientazione e/o viceversa.

Il gruppo di movimentazione 8 è configurato per traslare detto primo supporto 8c per causare la traslazione contemporanea di tutti gli elementi di presa 8a del primo gruppo, ciascuno fra la rispettiva posizione ravvicinata e la rispettiva posizione allontanata e/o viceversa.

Il gruppo di movimentazione 8 può comprendere un primo motore 8e per causare la rotazione del primo supporto 8c.

La rotazione del primo supporto può avvenire per esempio intorno al primo asse di rotazione R1 indicato nelle figure 2 e 3. Il gruppo di movimentazione 8 può comprendere un primo perno P1 che realizza tale primo asse di rotazione R1 e attorno a cui avviene la rotazione del primo supporto 8c.

Il gruppo di movimentazione 8 può comprendere un secondo motore 8f per causare la rotazione del secondo supporto 8d.

La rotazione del secondo supporto 8d può avvenire per esempio intorno al secondo asse di rotazione R2 indicato nelle figure 2 e 3. Il gruppo di movimentazione 8 può comprendere un secondo perno P2 che realizza tale secondo asse di rotazione R2 e attorno a cui avviene la rotazione del secondo supporto 8d.

Il gruppo di movimentazione 8 può comprendere un terzo motore 8g per causare la traslazione del primo supporto 8c.

La traslazione del primo supporto 8c può avvenire per esempio lungo l’asse di traslazione Y indicato nelle figure 2 e 3. Il gruppo di movimentazione 8 può comprendere un binario o una guida che realizza tale asse di traslazione e lungo cui avviene la traslazione del primo supporto 8c.

Il gruppo di movimentazione 8 può comprendere almeno una prima struttura di collegamento operativamente interposta fra il primo motore 8e e/o il terzo motore 8g, e il primo supporto 8c, per trasmettere le azioni esercitate da tali primo motore 8e e terzo motore 8g rispettivamente, al primo supporto 8c. Tale prima struttura di collegamento, visibile nelle figure 1-3, comprende almeno il primo perno P1.

Il gruppo di movimentazione 8 può comprendere una seconda struttura di collegamento operativamente interposta fra il secondo motore 8f e il secondo supporto 8d, per trasmettere le azioni esercitate da tale secondo motore 8f a tale secondo supporto 8d. Tale seconda struttura di collegamento, visibile nelle figure 1-3, comprende almeno il secondo perno P2.

Nelle figure 11 a — 11 f sono illustrate le fasi di funzionamento mediante le quali un rispettivo degli elementi di presa 8a del primo gruppo e un rispettivo degli elementi di presa 8b del secondo gruppo, cooperano per: - trasferire una rispettiva capsula C1 della prima fila F1 da una zona di arresto K1 situata sulla prima linea L1 ad una zona libera J2 situata sulla seconda linea L2;

- contemporaneamente ribaltare detta rispettiva capsula C1 rispetto al suo asse longitudinale H.

Tali fasi di funzionamento avvengono a partire dalla situazione di figura 7, e sono atte a far passare la stazione di allineamento 1a in una sua terza fase operativa, mostrata nella figura 8.

In particolare, dalle figure 11 a-11 e si possono derivare le seguenti fasi di funzionamento relativamente a ciascuna coppia formata da un rispettivo elemento di presa 8a del primo gruppo e un rispettivo elemento di presa 8b del secondo gruppo:

- a partire dalla situazione di figura 11 a, l’elemento di presa 8a trasla secondo la freccia D1 , in modo da passare dalla sua posizione allontanata alla sua posizione ravvicinata, per prendere la capsula C1 posizionata sulla rispettiva zona di arresto K1 , come mostrato in figura 11 b;

- a partire dalla situazione di figura 11 b, l’elemento di presa 8a trasla secondo la freccia D2, in modo da passare dalla sua posizione ravvicinata alla sua posizione allontanata, così che la capsula C1 passi dalla sua posizione di appoggio alla sua posizione sollevata;

- il primo elemento di presa 8a ruota intorno al primo asse di rotazione R1 e il secondo elemento di presa 8b ruota intorno al secondo asse di rotazione R2, in modo che il primo elemento di presa 8a e il secondo elemento di presa 8b passano ciascuno dalla rispettiva prima orientazione alla rispettiva seconda orientazione, così che il secondo elemento di presa 8b prelevi la capsula C1 dall’elemento di presa 8a, come sta avvenendo in figura 11 c;

- a partire dalla situazione di figura 11 c, il primo elemento di presa 8a ruota intorno al primo asse di rotazione R1 e il secondo elemento di presa 8b ruota intorno al secondo asse di rotazione R2, in modo che il primo elemento di presa 8a e il secondo elemento di presa 8b passano ciascuno dalla rispettiva seconda orientazione alla rispettiva prima orientazione, come mostrato in figura 11 d;

- a partire dalla situazione di figura 11 d, l’elemento di presa 8b del secondo gruppo rilascia la capsula C1 verso la rispettiva zona libera J2 posizionata sulla seconda linea L2.

Ciascuno degli elementi di presa 8a o 8b può comprendere per esempio una ventosa e/o può essere per esempio un elemento di tipo “pick and place”.

Come mostrato nelle figure 12 e 13, in un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, l’elemento di bloccaggio 5 può assumere una condizione operativa di bloccaggio in cui definisce la guida 6 per la traslazione delle rispettive parti dei rispettivi collari B’ delle rispettive capsule C1 della prima fila F1. e impedisce la traslazione di ciascuna rispettiva capsula C1 da detta posizione di appoggio a detta posizione sollevata, ed una condizione operativa di sbloccaggio in cui permette la traslazione di detta rispettiva capsula C1 da detta posizione di appoggio a detta posizione sollevata.

La stazione di allineamento 1 comprende un gruppo di attuazione 9 configurato per fare passare tale elemento di bloccaggio 5 da tale condizione di bloccaggio, mostrata in figura 12, a tale condizione di sbloccaggio, mostrata in figura 13, e/o viceversa. Tale gruppo di attuazione 9 comprende un quarto motore 9a e una terza struttura di collegamento 9b operativamente interposta fra tale quarto motore 9a e tale elemento di bloccaggio 5, per trasmettere le azioni di tale quarto motore 9a a tale elemento di bloccaggio 5.

Quando l’elemento di bloccaggio 5 è nella condizione di sbloccaggio di figura 13, lo stesso elemento di bloccaggio 5 permette il passaggio di ciascuna delle capsule C1 dalla rispettiva posizione di appoggio alla rispettiva posizione sollevata, per mezzo del movimento del rispettivo elemento di presa 8a secondo la freccia D2.

In un esempio di realizzazione della stazione di allineamento 1a, il movimento dell’elemento di bloccaggio 5 dalla condizione di bloccaggio alla condizione di sbloccaggio avviene secondo la freccia D3, e quindi lungo una direzione trasversale ad entrambi il primo canale 3 e il secondo canale 4.

Il passaggio dell’elemento di bloccaggio 5 dalla sua condizione di bloccaggio di figura 12 alla sua condizione di sbloccaggio di figura 13 avviene prima dell’inizio delle fasi di funzionamento di cui alle figure Hal le.

In accordo ad un secondo aspetto, la presente descrizione concerne una stazione automatica di inserimento di capsule per il caffè in una scatola. Un esempio di realizzazione di tale stazione automatica di inserimento, indicato con 1 b, è mostrato nelle figure 14-21.

La stazione di inserimento 1b comprende preferibilmente un sistema di controllo configurato per far avvenire tutti i movimenti e le operazioni che verranno descritti in seguito. Tale sistema di controllo, che può comprendere una unità di controllo, è configurato per controllare e/o comandare tali movimenti e/o operazioni in modo che tali movimenti e/o operazioni avvengano nella maniera e nella successione temporale descritta, mediante il controllo dei componenti della stazione di inserimento 1b di volta in volta interessati dal rispettivo movimento e/o dalla rispettiva operazione.

La stazione di inserimento 1b comprende almeno un trasportatore 10 adatto a traslare una pluralità di capsule C, lungo una linea di traslazione Z e verso una sezione di inserimento di detta pluralità di capsule C in una scatola, per esempio una scatola del tipo di quella indicata con W o una scatola del tipo di quella indicata con W’.

La stazione di inserimento 1b comprende almeno un primo gruppo di bloccaggio 10 ed un secondo gruppo di bloccaggio 11 , posizionati sul trasportatore T.

Il primo gruppo di bloccaggio 10 comprende almeno un primo corpo di arresto 10a.

Il secondo gruppo di bloccaggio 11 comprende almeno un secondo corpo di arresto 11 a.

La stazione di inserimento 1b è configurata per definire una regione di raggruppamento R delle capsule C.

La regione di raggruppamento R comprende almeno una superficie di raggruppamento sulla quale le capsule C raggruppate sono posizionate e che è definita, in ciascuno istante, da una porzione superficiale del trasportatore T che si trova, in tale istante, fra il primo gruppo di bloccaggio 10 e il secondo gruppo di bloccaggio 11.

In un esempio di realizzazione, il trasportatore T è adatto a traslare le capsule C supportate sul trasportatore T in entrata nella regione di raggruppamento R, attraverso una sezione di entrata E.

In un esempio di realizzazione, il trasportatore T è adatto a traslare le capsule C supportate sul trasportatore T in uscita dalla regione di raggruppamento R, attraverso una sezione di uscita U.

Il primo gruppo di bloccaggio 10 può assumere una condizione operativa in cui impedisce il passaggio delle capsule C attraverso la sezione di entrata E nella regione di raggruppamento R. Nella sua condizione operativa, il primo gruppo di bloccaggio 10 impedisce quindi l’entrata delle capsule C nella regione di raggruppamento R, nonostante le stesse siano appoggiate sul trasportatore T che trasla lungo la linea di traslazione Z. II primo gruppo di bloccaggio 10 può assumere una condizione non operativa in cui permette il passaggio delle capsule C attraverso tale sezione di entrata E che immette nella regione di raggruppamento R. Nella sua condizione non operativa, il primo gruppo di bloccaggio 10 permette l’entrata delle capsule C nella regione di raggruppamento R, traslate mediante il trasportatore T.

Il secondo gruppo di bloccaggio 11 può assumere una condizione operativa in cui impedisce il passaggio delle capsule C attraverso una sezione di uscita U dalla regione di raggruppamento R. Nella sua condizione operativa, il secondo gruppo di bloccaggio 11 impedisce l’uscita delle capsule C dalla regione di raggruppamento R, nonostante le stesse siano appoggiate sul trasportatore T che trasla lungo la linea di traslazione Z.

Tale sezione di uscita U dalla regione di raggruppamento R è adatta ad essere in comunicazione o coincidere con la sezione di inserimento delle capsule C summenzionata, per l'inserimento delle stesse in una scatola W o W’. Nella sua condizione operativa, il secondo gruppo di bloccaggio 11 impedisce quindi l’entrata e quindi l’inserimento delle capsule C nella scatola W o W’, nonostante le stesse siano appoggiate sul trasportatore T che trasla lungo la linea di traslazione Z.

Il secondo gruppo di bloccaggio 11 può assumere una condizione non operativa in cui permette il passaggio delle capsule C attraverso la sezione di uscita U dalla regione di raggruppamento R. Nella sua condizione non operativa, il secondo gruppo di bloccaggio 11 permette l’uscita delle capsule C dalla regione di raggruppamento R, traslate mediante il trasportatore T.

Nella sua condizione non operativa, il secondo gruppo di bloccaggio 11 permette quindi l’entrata e quindi l’inserimento delle capsule C nella scatola W o W’.

Quando entrambi il primo gruppo di bloccaggio 10 e secondo gruppo di bloccaggio 11 sono in condizione operativa, gli stessi definiscono fra loro la regione di raggruppamento R, che è definita mediante almeno tali gruppi di bloccaggio e la porzione superficiale del trasportatore T che si trova in uno spazio interposto, lungo la linea di traslazione Z, fra il primo gruppo di bloccaggio 10 e il secondo gruppo di bloccaggio 11.

Il primo gruppo di bloccaggio 10 è configurato in modo che il rispettivo almeno un primo corpo di arresto 10a possa agire sopra il trasportatore T. Il primo gruppo di bloccaggio 10 è configurato affinché il rispettivo almeno un primo corpo di arresto 10a possa assumere una condizione operativa in cui è adatto ad arrestare la traslazione di almeno una rispettiva capsula C, impedendo a tale almeno una capsula C di passare attraverso la sezione di entrata E e quindi di entrare nella regione di raggruppamento R.

La condizione operativa del rispettivo almeno un primo corpo di arresto 10a del primo gruppo di bloccaggio 10 corrisponde ad una condizione in cui il rispettivo almeno un primo corpo di arresto 10a ostruisce la sezione di entrata E nella regione di raggruppamento R.

Il secondo gruppo di bloccaggio 11 è configurato in modo che il rispettivo almeno un secondo corpo di arresto 11 a possa agire sopra il trasportatore T. Il secondo gruppo di bloccaggio 11 è configurato affinché il rispettivo almeno un secondo corpo di arresto 11 a possa assumere una condizione operativa in cui è adatto ad arrestare la traslazione di almeno una rispettiva capsula C, impedendo a tale almeno una capsula C di passare attraverso la sezione di uscita U e quindi di entrare nella scatola W o W’. La condizione operativa del rispettivo almeno un secondo corpo di arresto 11 a del secondo gruppo di bloccaggio 11 corrisponde ad una condizione in cui tale rispettivo almeno un secondo corpo di arresto 11 a ostruisce la sezione di uscita U.

La condizione operativa del primo gruppo di bloccaggio 10 corrisponde alla condizione operativa del rispettivo almeno un primo corpo di arresto 10a, ed è mostrata per esempio nelle figure 17, 19, 20 e 21.

Si tenga presente che la condizione operativa del primo gruppo di bloccaggio 10, nelle figure 19, 20 e 21 , è funzionale ad impedire che altre capsule, non mostrate nelle figure, entrino nella regione di raggruppamento R.

La condizione operativa del secondo gruppo di bloccaggio 11 corrisponde alla condizione operativa del rispettivo almeno un secondo corpo di arresto 11 a, ed è mostrata nelle figure 17-19 e 21.

La condizione non operativa del primo gruppo di bloccaggio 10 corrisponde alla condizione non operativa del rispettivo almeno un primo corpo di arresto 10a, ed è mostrata nella figura 18, in cui le capsule C stanno entrando nella regione di raggruppamento R traslate dal trasportatore T.

La condizione non operativa del secondo gruppo di bloccaggio 11 corrisponde alla condizione non operativa del rispettivo almeno un secondo corpo di arresto 11 a, ed è mostrata nella figura 20, in cui le capsule C stanno entrando nella scatola W traslate dal trasportatore T, in quanto il secondo gruppo di bloccaggio 11 ha liberato la sezione di uscita U.

Ciascuno di tali corpi di arresto 10a e 11 a può comprendere per esempio un braccetto atto a interferire con la traslazione delle capsule.

Nella realizzazione mostrata, il primo gruppo di bloccaggio 10 comprende due corpi di arresto 10a, e il secondo gruppo di bloccaggio 11 comprende due corpi di arresto 11 a.

Il primo gruppo di bloccaggio 10 può comprendere almeno un attuatore 10a’ per ciascuno dei suoi primi corpi di arresto 10a, atto a far passare il rispettivo primo corpo di arresto 10a dalla sua condizione operativa alla sua condizione non operativa e/o viceversa.

Il secondo gruppo di bloccaggio 11 può comprendere almeno un attuatore 11 a’ per ciascuno dei suoi secondi corpi di arresto 11 a, atto a far passare il rispettivo secondo corpo di arresto 11 a dalla sua condizione operativa alla sua condizione non operativa e/o viceversa.

Il primo gruppo di bloccaggio 10 e il secondo gruppo di bloccaggio 11 sono configurati affinché tale almeno un primo corpo di arresto 10a del primo gruppo di bloccaggio 10 e tale almeno un secondo corpo di arresto 11 a del secondo gruppo di bloccaggio 11 possano assumere le rispettive condizioni operative in rispettive posizioni operative distanziate fra loro lungo tale linea di traslazione Z, per definire la regione di raggruppamento R.

Detto primo gruppo di bloccaggio 10 comprende un sensore di conteggio. Il primo gruppo di bloccaggio 10 è configurato affinché detto sensore di conteggio associato al primo gruppo di bloccaggio 10 possa segnalare l’avvenuta entrata di un numero prestabilito di capsule C in detta regione di raggruppamento R.

Il sistema di controllo della stazione di inserimento 1b è configurato per ricevere segnali dal sensore di conteggio del primo gruppo di bloccaggio 10, per comandare in funzione di essi il primo gruppo di bloccaggio 10 ed eventualmente anche il secondo gruppo di bloccaggio 11 , al fine di ottenere il raggruppamento di un certo numero di capsule C nella regione di raggruppamento R.

La stazione di inserimento 1b, nella realizzazione mostrata nelle figure, comprende almeno un gruppo di spinta 12 per spingere le capsule da detta regione di raggruppamento attraverso detta sezione di inserimento per introdurle in una scatola W o W’.

Tale gruppo di spinta comprende un organo di spinta 14 e un sistema di movimentazione 13 di detto organo di spinta 14.

Tale sistema di movimentazione 13 è configurato per causare la traslazione dell’organo di spinta 14, secondo per esempio la freccia F, lungo una prima direzione trasversale alla direzione di traslazione Z del trasportatore T.

Tale sistema di movimentazione 13 è configurato per causare la traslazione dell’organo di spinta 14, secondo per esempio la freccia G, lungo una seconda direzione trasversale a tale prima direzione, per spingere le capsule C raggruppate nella regione di raggruppamento R, in un scatola W o W’.

Il sistema di controllo della stazione di inserimento 1b è configurato per comandare il secondo gruppo di bloccaggio 11 e il gruppo di spinta 12, al fine di ottenere l'inserimento delle capsule C nella scatola W o W’.

Nella figure 18-20 è rappresentato un esempio operativo in cui viene raggruppata nella regione di raggruppamento R una pluralità di capsule disposte su due file F1 ed F2, tutte orientate nello stesso verso. Tali file F1 ed F2 possono essere le file F1 ed F2 ricevute dalla stazione di allineamento 1a, nel caso la stessa non abbia effettuato operazioni sulle stesse file F1 ed F2, sulla base delle impostazioni dell’operatore.

In particolare nella figura 20 il secondo gruppo di bloccaggio 11 è nella sua condizione non operativa e le capsule sono pronte a traslare secondo le frecce L per entrare nella scatola W, spinte dall’organo di spinta non mostrato nella figura 20.

Nella figura 21 è rappresentato un esempio operativo in cui viene raggruppata nella regione di raggruppamento R una fila di capsule C come la fila F3 in uscita dalla stazione di allineamento 1 a di cui sopra.

La scatola W’ è adatta al contenimento di una sola fila di capsule, mentre la scatola W è adatta al contenimento di più file di capsule C.

In un esempio di realizzazione, il sistema di movimentazione 13 comprende una prima slitta 13a.

In un esempio di realizzazione, il sistema di movimentazione 13 comprende una seconda slitta 13b.

In un esempio di realizzazione, il sistema di movimentazione 13 comprende un binario 13c.

Il sistema di movimentazione 13 è configurato affinché la prima slitta 13a possa supportare l’organo di spinta 14 e traslare lungo il binario 13c, per immettere le capsule nella scatola W o W’. Il binario 13c per esempio può essere orientato parallelamente alla seconda direzione G.

In un esempio di realizzazione, la seconda slitta 13b è adatta a supportare l’organo di spinta 14. Il sistema di movimentazione 13 è configurato affinché la seconda slitta 13b possa traslare rispetto alla prima slitta 13a e parallelamente alla prima direzione F, mediante per esempio delle guide, per potersi posizionare in una posizione opportuna per potere in seguito spingere le capsule C nella scatola W o W’.

In questo caso, la prima slitta 13a è adatta a supportare l’organo di spinta 14 mediante la seconda slitta 13b, che supporta l’organo di spinta 14 e che è a sua volta supportata dalla prima slitta 13a.

L’organo di spinta 14 può comprendere almeno due bracci 14a e 14b adatti a traslare parallelamente alla seconda direzione G in almeno due rispettivi canali differenti definiti dalla stazione di inserimento 1b e indicati nella figura 14 con 15 e 16 rispettivamente, per spingere per esempio almeno due rispettive file F1 ed F2 di capsule posizionate in tali canali rispettivamente, come si evince anche dalla figura 20.

La stazione di inserimento 1b comprende preferibilmente un separatore 17 atto a separare fra loro tali almeno due canali 15 e 16.

L’organo di spinta 14 può comprendere almeno una apertura o incavo 14c interposto fra tali almeno due bracci 14a e 14b, affinché il separatore 17 scorra nell’incavo 14c durante la traslazione dell’organo di spinta 14 parallelamente alla seconda direzione G.

L’organo di spinta 14 può comprendere per esempio una piastra che definisce tali almeno due bracci 14a e 14b.

In accordo ad un ulteriore aspetto la presente descrizione concerne una macchina per l’inscatolamento di capsule di caffè che comprende una stazione di allineamento 1a avente una o più delle caratteristiche descritte con riferimento alla stazione di allineamento 1a, e/o che comprende una stazione di inserimento 1 b avente una o più delle caratteristiche descritte con riferimento alla stazione di allineamento 1b.

La macchina, un esempio della quale è indicato con 1 in figura 22, può comprendere un sistema di controllo che può comprendere almeno uno dei sistemi di controllo descritti sopra con riferimento a quello della stazione di allineamento 1a a e con riferimento a quello della stazione di inserimento 1 b.

Nel caso la macchina 1 , come quella mostrata nella figura 22, comprenda entrambe le stazioni di allineamento 1a e di inserimento 1 b, la macchina 1 è configurata affinché la stazione di inserimento 1b possa ricevere in automatico capsule in uscita dalla stazione di allineamento, per raggrupparle nella regione di raggruppamento e inserirle nella scatola W o W.

Inoltre, il sistema di controllo della macchina 1 è configurato per sincronizzare i movimenti e/o le operazioni di tutti i componenti di entrambe le stazioni 1a e 1 b, affinché avvengano tutte le operazioni e/o i movimenti di cui sopra.

II trasportatore T e il convogliatore 2 potrebbero essere anche integrati in un unico componente.

Claims

Inoltre il sistema di controllo della macchina 1 permette all’utente di selezionare la configurazione di inscatolamento delle capsule desiderata, fra una pluralità di configurazioni, e quindi di impostare almeno: - il numero di capsule da inscatolare per ogni scatola; - la disposizione della capsule nella scatola, e quindi per esempio il numero di file; - gli orientamenti delle capsule posizionate nella scatola rispetto ai rispettivi assi longitudinali H.A tal fine la macchina comprende preferibilmente una interfaccia che può comprendere per esempio un display e/o una pulsantiera. Le scatole W e W’ sono mostrate solo a livello esemplificativo, come le altre caratteristiche esposte nella presente descrizione. RIVENDICAZIONI 1. Stazione automatica di allineamento (1a) di almeno una prima fila (F1) e una seconda fila (F2) di capsule per il caffè, ciascuna di dette capsule comprendendo un bicchiere (A) ed un coperchio (B) e definente un asse longitudinale (FI) della capsula (C1 ; C2) passante attraverso il fondo del rispettivo bicchiere e attraverso il rispettivo coperchio, comprendente: almeno un convogliatore (2) configurato per traslare contemporaneamente lungo una prima linea di sviluppo (L1) e una seconda linea di sviluppo (L2) e in detta stazione, in modo da causare la traslazione di ciascuna delle capsule (C1) della prima fila lungo detta prima linea e di ciascuna delle capsule (C2) della seconda fila lungo detta seconda linea, dette prima linea e seconda linea essendo distanziate trasversalmente e affiancate l’una rispetto all’altra; - un gruppo distanziatore (7) delle capsule di ciascuna di dette file configurato per assumere una condizione operativa in cui interferisce con dette traslazioni delle rispettive file per definire, su e lungo ciascuna rispettiva linea di sviluppo, zone di arresto (K1 ; K2) delle capsule della rispettiva fila e zone libere (J1 ; J2) intercalate a dette zone di arresto, le zone libere (J2) disposte su detta seconda linea essendo adatte a ricevere rispettive capsule (C1) della prima fila; - un gruppo di movimentazione (8) configurato per trasferire rispettive capsule di detta prima fila da rispettive zone di arresto (K1) posizionate su detta prima linea a rispettive zone libere (J2) posizionate su detta seconda linea e per contemporaneamente ribaltare ciascuna di dette capsule della prima fila rispetto al rispettivo asse longitudinale della capsula, così da definire, lungo la seconda linea, una fila di uscita (F3) comprendente capsule della prima fila orientate in un primo verso rispetto ai rispettivi assi longitudinali, alternate a capsule della seconda fila orientate in un secondo verso rispetto ai rispetti assi longitudinali, detto secondo verso essendo opposto al primo verso.
2. Stazione di allineamento (1a) secondo la rivendicazione 1 , in cui detto gruppo distanziatore (7) comprende una pluralità di elementi di arresto (7a; 7b) ed è configurato in modo che ciascuno degli stessi elementi di arresto possa assumere una condizione operativa in cui l’elemento di arresto (7a; 7b) è adatto ad arrestare la traslazione di almeno una rispettiva capsula (C1 ; C2) in una rispettiva zona di arresto (K1 ; K2) e una condizione non operativa in cui l’elemento di arresto non interferisce con alcuna traslazione delle capsule.
3. Stazione di allineamento secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto gruppo distanziatore è configurato in modo che ciascuno di detti elementi di arresto possa assumere selettivamente detta condizione operativa o detta condizione non operativa al variare del numero di capsule desiderato in detta fila di uscita.
4. Stazione di allineamento secondo la rivendicazione 2 o 3, comprendente una pluralità di sensori di presenza della capsula per ciascuna zona di arresto ciascuno adatto a segnalare l’arrivo di una capsula nella rispettiva zona di arresto.
5. Stazione di allineamento secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 2 alla 4, in cui detto convogliatore si sviluppa lungo un asse longitudinale (X) e dette prima linea e seconda linea si sviluppano longitudinalmente rispetto a detto asse longitudinale, detto gruppo distanziatore essendo configurato in modo che, lungo detto asse longitudinale, le zone di arresto posizionate su detta prima linea siano sfalsate rispetto alle zone di arresto posizionate su detta seconda linea, in modo che ciascuna zona di arresto (K1) posizionata su detta prima linea si trovi, lungo detto asse longitudinale, alla stessa quota longitudinale di una zona libera (J2) posizionata su detta seconda linea. 6. Stazione di allineamento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto gruppo di movimentazione comprende un primo gruppo di elementi di presa (8a) e un secondo gruppo di elementi di presa (8b) ed è configurato affinché: - ciascuno di detti elementi di presa possa prendere e rilasciare una rispettiva capsula; - ciascun rispettivo degli elementi di presa (8a) del primo gruppo possa assumere una prima orientazione in cui è rivolto verso una rispettiva zona di arresto (K1) posizionata sulla prima linea, e una seconda orientazione in cui è rivolto verso un corrispondente elemento degli elementi di presa (8b) del secondo gruppo per rilasciare detta rispettiva capsula verso detto corrispondente elemento di presa del secondo gruppo; - ciascun rispettivo di detti elementi di presa del primo gruppo possa assumere, mentre assume detta prima orientazione, una posizione ravvicinata a detta rispettiva zona di arresto, per prendere detta rispettiva capsula che si trova in una posizione di appoggio su detta rispettiva zona di arresto, e una posizione allontanata rispetto a detta rispettiva zona di arresto, in modo che ciascuna rispettiva capsula di detta prima fila possa trovarsi in una posizione sollevata rispetto a detta rispettiva zona di arresto; - ciascun rispettivo di detti elementi di presa di detto secondo gruppo possa assumere una prima orientazione in cui è rivolto verso una rispettiva zona libera posizionata sulla seconda linea, per rilasciare detta rispettiva capsula verso detta rispettiva zona libera, e una seconda orientazione in cui è rivolto verso un corrispondente elemento degli elementi di presa del primo gruppo per prendere detta rispettiva capsula da detto corrispondente elemento di presa del primo gruppo; in cui detto gruppo di movimentazione è configurato per causare: - una rotazione di ciascun rispettivo elemento di presa per farlo passare dalla sua prima orientazione alla sua seconda orientazione e/o viceversa; - una traslazione di ciascun rispettivo elemento di presa del primo gruppo per farlo passare da detta posizione allontanata a detta posizione ravvicinata e/o viceversa.
6. Stazione di allineamento secondo la rivendicazione 5, in cui detto gruppo di movimentazione comprende un primo supporto (8c) al quale sono solidali gli elementi di presa (8a) del primo gruppo e un secondo supporto (8d) al quale sono solidali gli elementi di presa (8b) del secondo gruppo, detto gruppo di movimentazione (8) essendo configurato per: - causare la rotazione di detto primo supporto (8c) per ruotare contemporaneamente tutti gli elementi di presa (8a) del primo gruppo, ciascuno fra la sua prima orientazione e la sua seconda orientazione e/o viceversa; - causare la rotazione di detto secondo supporto (8c) per ruotare contemporaneamente tutti gli elementi di presa (8b) del secondo gruppo, ciascuno fra la sua prima orientazione e la sua seconda orientazione e/o viceversa; - traslare detto primo supporto (8c) per causare la traslazione contemporanea di tutti gli elementi di presa (8a) del primo gruppo, ciascuno fra la sua posizione ravvicinata e la sua posizione allontanata e/o viceversa.
7. Stazione di allineamento (1a) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente: - un primo canale (3) per incanalare la traslazione delle capsule (C1) della prima fila (F1) lungo detta prima linea (L1) e un secondo canale (4) per incanalare la traslazione delle capsule (C2) della seconda fila (F2) lungo detta seconda linea (L2); - un elemento di bloccaggio (5) allungato interposto fra detti canali (3, 4) e posizionato sopra detto convogliatore (2); in cui detto convogliatore (2) comprende: - una prima porzione superficiale (S1) adatta a causare la traslazione lungo detto primo canale (3) delle capsule (C1) di detta prima fila (F1) operativamente supportate da detta prima porzione superficiale (S1), con i rispettivi coperchi (B) appoggiati sulla stessa prima porzione (S1); - una seconda porzione superficiale (S2) adatta a causare la traslazione lungo detto secondo canale (4) delle capsule (C2) di detta seconda fila (F2) operativamente supportate da detta seconda porzione (S2), con i rispettivi coperchi (B) appoggiati sulla stessa seconda porzione (S2).
8. Stazione di allineamento (1a) secondo la rivendicazione 7, in cui in cui il coperchio (B) di ciascuna di dette capsule comprende un collare periferico (B’) sporgente rispetto al rispettivo bicchiere (A), detta stazione (1a) essendo configurata, mediante detto elemento di bloccaggio (5), per stabilizzare il posizionamento delle capsule (C1) della prima fila (F1) su detta prima porzione superficiale (S1), durante la traslazione delle stessa lungo la prima linea (L1). 9. Stazione di allineamento (1a) secondo la rivendicazione 8, in cui detto elemento di bloccaggio (5) definisce, in cooperazione con detto convogliatore (2), una guida (6) che si sviluppa lungo il primo canale (3) ed e contigua allo stesso, detta guida (6) essendo adatta a ricevere rispettive parti di rispettivi collari (B’) di rispettive capsule (C1) di detta prima fila (F1) operativamente in traslazione lungo il primo canale (3).
9. Stazione secondo la rivendicazione 8, in cui detto elemento di bloccaggio può assumere una condizione operativa di bloccaggio in cui definisce detta guida e impedisce la traslazione di dette rispettive capsule che comprendono tali rispettivi collari dalle rispettive posizioni di appoggio alle rispettive posizioni sollevate ed una condizione operativa di sbloccaggio in cui permette la traslazione di dette rispettive capsule dalle rispettive posizioni di appoggio alle rispettive posizioni sollevate.
10. Stazione secondo la rivendicazione 9, comprendente un gruppo di attuazione (9) configurato per far passare detto elemento di bloccaggio da detta condizione di bloccaggio a detta condizione di sbloccaggio e/o viceversa.
11. Stazione automatica di inserimento (1b) di capsule per il caffè (C) in una scatola (W; W’), comprendente: - almeno un trasportatore (T) adatto a traslare, lungo una linea di traslazione (Z), una pluralità di capsule verso una sezione di inserimento di detta pluralità di capsule in una scatola; - almeno un primo gruppo di bloccaggio (10) ed un secondo gruppo di bloccaggio (11) configurati per assumere una condizione operativa in cui definiscono fra loro una regione di raggruppamento (R) delle capsule posizionata su detto almeno un trasportatore (T).
12. Stazione di inserimento secondo la rivendicazione 11 , in cui il primo gruppo di bloccaggio comprende almeno un primo corpo di arresto (10a) configurato per assumere una condizione operativa nella quale interferisce con la traslazione delle capsule in entrata in detta regione di raggruppamento per impedire l’entrata di capsule in detta regione di raggruppamento, e una condizione non operativa nella quale non interferisce con detta traslazione delle capsule in entrata in detta regione di raggruppamento per permettere l’entrata di capsule in detta regione di raggruppamento.
13. Stazione di inserimento secondo la rivendicazione 12, in cui detto primo gruppo di bloccaggio comprende un sensore di conteggio, detto primo gruppo di bloccaggio essendo configurato affinché detto sensore conteggio possa segnalare l’avvenuta entrata di un numero prestabilito di capsule in detta regione di raggruppamento.
14. Stazione di inserimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 11 alla 13, in cui il secondo gruppo di bloccaggio comprende almeno un secondo corpo di arresto (11 a) configurato per assumere una condizione operativa nella quale interferisce con la traslazione delle capsule in uscita da detta regione di raggruppamento per impedire l’entrata di capsule in detta scatola, e una condizione non operativa nella quale non interferisce con detta traslazione delle capsule in uscita da detta regione di raggruppamento per permettere l’entrata di capsule in detta scatola.
15. Stazione di inserimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 11 alla 14, comprendente almeno un gruppo di spinta (12) per