CH704832A2 - Procedimento per la confezione di capi d'abbigliamento a maglia. - Google Patents

Procedimento per la confezione di capi d'abbigliamento a maglia. Download PDF

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CH704832A2
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Roberta Redaelli
Maria Giuseppa Merenda
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Roberta Redaelli Impresa Individuale
Maria Giuseppina Merenda Impresa Individuale
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  • Textile Engineering (AREA)
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Abstract

La presente invenzione concerne un procedimento per la confezione di capi d’abbigliamento a maglia che comprende le fasi di: a) effettuare una tessitura del filato, ottenendo un tessuto a maglia a metraggio di altezza predefinita, b) sottoporre detto tessuto a maglia a finissaggio, detto finissaggio comprendendo almeno un’operazione per conferire stabilità dimensionale a detto tessuto a maglia comprendente il trattamento di detto tessuto a maglia con vapore acqueo (decatissaggio) o mediante passaggio di detto tessuto a maglia in almeno un bagno contenente acqua o una miscela acquosa avente almeno un additivo funzionale per conferire detta stabilità dimensionale, c) tagliare il tessuto a maglia ottenuto dopo finissaggio con l’utilizzo di cartamodello così da ottenere una pluralità di ritagli costituenti parti del capo di abbigliamento da realizzare, d) assemblare detti ritagli su manichino scolpendo ed ottenendo detto capo di abbigliamento a maglia. Tale procedimento risulta essere innovativo e consente di conferire «stabilità» ad un materiale, quale il tessuto a maglia, instabile per natura ma duttile e dinamico, permettendo con ciò di realizzare anche i capi più costruiti e scolpiti mantenendo inalterate le qualità di comfort, praticità e stile.

Description

Campo di applicazione
[0001] Nel suo aspetto più generale, la presente invenzione riguarda il settore dell’abbigliamento’.
[0002] In particolare, la presente invenzione riguarda un nuovo procedimento di lavorazione della maglia in particolare per quanto riguarda il finissaggio e la confezione, tale procedimento proponendosi come alternativo rispetto ai procedimenti attuali di lavorazione della maglia.
Arte nota
[0003] Come è noto la realizzazione di capi d’abbigliamento a maglia prevede l’effettuazione di diverse fasi di lavorazione per arrivare a confezionare il capo finale.
[0004] In sintesi, le fasi principali di lavorazione prevedono innanzitutto la tessitura del filo mediante un processo di smacchinatura allo scopo di ottenere teli calati, cioè predefiniti. Ad esempio per realizzare una maglietta si «smacchinano» 1 busto e 2 maniche preformati: le componenti del capo sono definite nelle forme e nelle dimensioni già in fase di tessitura. Oppure si realizza un pannello di tessuto a maglia che viene successivamente tagliato secondo le forme stabilite.
[0005] Quindi le componenti vengono assemblate fra loro mediante cucitura secondo la tecnica di lavorazione del rimaglio. In sintesi, la tecnica del rimaglio consiste nell’assemblare le componenti di un capo, con l’ausilio di una speciale macchina detta «rimagliatrice» la quale intreccia le estremità delle componenti già predisposte in fase di tessitura rendendo tali singole parti un unico prodotto. Alternativamente, le componenti di un capo possono essere assemblate con cucitura tramite macchina taglia cuci.
[0006] Una- volta assemblato il capo d’abbigliamento, quest’ultimo viene rifinito, solitamente a mano e talvolta sottoposto a «follatura» la quale consiste principalmente in una operazione di lavaggio che permette di conferire al capo adeguate caratteristiche di morbidezza e tenerezza al tatto.
[0007] Infine, possono essere previste fasi accessorie di lavorazione sul capo finito quali ad esempio passaggio in pressa e/o ripasso con ferro al vapore in funzione di esigenze specifiche di lavorazione e/o di caratteristiche sul prodotto finale.
[0008] Sebbene il procedimento di confezione di capi d’abbigliamento a maglia sopra descritto sia sostanzialmente rispondente allo scopo, esso presenta il grave inconveniente che il materiale (tessuto a maglia) costituente le componenti del capo o i teli è difficilissimo da modellare o scolpire perché instabile nella forma e nelle dimensioni.
[0009] Ciò limita notevolmente la definizione di molte linee soprattutto se particolarmente strutturate. Ad esempio, con il procedimento noto sopra illustrato, risulta pressoché impossibile realizzare sagome precise, orli che non siano rimagliati o applicati a mano, colli statici, spalle e giromanica estensibili ma indeformabili.
[0010] Scopo principale della presente invenzione è dunque quello di mettere a disposizione un processo per la confezione di capi d’abbigliamento a maglia che consenta di ottenere capi stabili nella struttura e facilmente adattabili alle forme dell’utente finale (consumatore) che li indossa, così da superare gli inconvenienti sopra citati con riferimento all’arte nota.
Sommario dell’invenzione
[0011] L’idea alla base della presente invenzione è di integrare tecniche di lavorazione tipiche del tessuto a navetta nell’ambito della confezione dei capi d’abbigliamento a maglia così da avere nel capo finito la struttura sostanzialmente indeformabile tipica di un capo in tessuto a navetta ma la duttilità’ ed estensibilità’ tipica di un capo a maglia.
[0012] Sulla base di tale idea, il suddetto scopo viene raggiunto, secondo l’invenzione, da un procedimento per la confezione di capì d’abbigliamento a maglia che comprende le fasi di: a) effettuare una tessitura del filato, ottenendo un tessuto a maglia a metraggio di altezza predefinita, b) sottoporre detto tessuto a maglia a finissaggio, detto finissaggio comprendendo almeno un’operazione per conferire stabilità dimensionale a detto tessuto a maglia comprendente il trattamento di detto tessuto a maglia con vapore acqueo (decatissaggio) o mediante passaggio di detto tessuto a maglia in almeno un bagno contenente acqua o una miscela acquosa avente almeno un additivo funzionale per conferire detta stabilità dimensionale, c) tagliare il tessuto a maglia ottenuto dopo finissaggio con l’utilizzo di cartamodello così da ottenere una pluralità di ritagli costituenti parti del capo di abbigliamento da realizzare, d) assemblare detti ritagli su manichino scolpendo ed ottenendo detto capo di abbigliamento a maglia.
[0013] Nel procedimento secondo l’invenzione, la tessitura a metraggio del filato viene effettuata mediante apparecchiature di per sé convenzionali, preferibilmente mediante una macchina rettilinea finezza 12 o jacquard di maglieria fin. 12.
[0014] In ogni caso, è da notare che, a differenza dell’arte nota che prevede la lavorazione del filato per formare pannelli (componenti) o teli dai quali è poi confezionato il capo finito, nella presente invenzione il filato per maglia è tessuto a metraggio su telai di maglieria convenzionali, secondo procedure tipiche di lavorazione di un normale tessuto a navetta.
[0015] In altri termini, nel procedimento secondo l’invenzione, la tessitura a metraggio del filato su telai di maglieria viene ottenuta da un intreccio di fili a seguito dello scorrimento di un carrello da destra a sinistra del telaio.
[0016] Vantaggiosamente, nella presente invenzione, tale lavorazione insieme a quelle successive sopra indicate e che saranno spiegate meglio nel seguito della presente descrizione consente di ottenere manufatti (capi d’abbigliamento) che presentano l’indeformabilità nella struttura e le linee proprie di un tessuto a navetta mantenendo allo stesso tempo le caratteristiche di comfort ed estensibilità tipiche della maglia. In sostanza, i capi ottenuti con il procedimento dell’invenzione si collocano come tipologia alternativa tra le due uniche rappresentanze attuali di procedimenti di confezione ovvero procedimento per il tessuto a navetta e procedimento per la maglia costituendo una simbiosi inventiva delle due tecniche.
[0017] Preferibilmente, il tessuto a maglia ottenuto dalla tessitura a metraggio ha un’altezza compresa fra 120 cm e 160 cm.
[0018] Nel procedimento secondo l’invenzione, il trattamento di finissaggio viene effettuato a seconda della tipologia e composizione del tessuto a maglia.
[0019] In generale, con il termine «finissaggio» è da intendersi un insieme di operazioni di natura meccanica o chimica, talvolta combinate fra loro, che si fanno subire ai tessuti allo scopo di dar loro tutte quelle proprietà che sono generalmente richieste per una stoffa finita e adatta all’uso.
[0020] Il trattamento di finissaggio è di per sé noto poiché effettuato su tessuti a navetta o sui tessuti jersey.
[0021] Ad esempio, nel caso di tessuti a navetta, il finissaggio tessile comprende tutte le lavorazioni che servono a rendere commerciabile il manufatto tessile con lo scopo di conferire al tessuto un determinato aspetto oppure una particolare- «mano» (sensazione al tatto), o infine aumentare la resistenza agli agenti esterni di vario tipo.
[0022] Possono essere sommariamente distinti due procedimenti per quanto riguarda il finissaggio: trattamento meccanico (cioè senza l’ausilio di sostanze chimiche) e trattamento chimico.
[0023] I trattamenti meccanici effettuati su macchinari industriali comprendono una o più delle seguenti operazioni. 1) eventuale calandratura: normalmente è effettuata per ammorbidire il tessuto, o per avere un effetto lucido o semi-lucido permanente. 2) Smerigliatura-Spazzolatura: è un’operazione di preparazione alla garzatura e ha lo scopo di eseguire una pregarzatura e allentare, i fili. 3) Garzatura: è l’operazione che permette di ottenere un tessuto peloso su una o entrambe le facce. 4) Sanforizzaggio: è un trattamento che rende i tessuti di cotone irrestringibili; il tessuto è fatto passare su una macchina detta «Sanfor». 5) Decatissaggio o decatizzo.
[0024] In particolare, il decatissaggio ha lo scopo di conferire ai tessuti di lana e miste una mano piena e compatta, di stabilizzarne le dimensioni attraverso il rientro naturale, e di ridurne l’aspetto lucido eccessivo che deriva dall’eventuale operazione di calandratura.
[0025] Il trattamento di decatissaggio avviene facendo attraversare il tessuto in lavorazione e il telo su cui e avvolto da vapore secco. Ciò viene conseguito attraverso una apparecchiatura i cui elementi principali comprendono: - un cilindro decatitore, ovvero un cilindro di acciaio inox o rame con la superficie forata per far passare il vapore, sul quale vengono avvolti il sottopezza (telo) e il tessuto da lavorare; - un secondo cilindro più piccolo su cui si avvolge il sottopezza durante le operazioni di carico e scarico.
[0026] All’uscita della macchina vi è un cilindro di raffreddamento traforato in aspirazione o una cappa di aspirazione, per portare il tessuto a temperatura ambiente, e una serie di rulli di passaggio e cilindri centratori.
[0027] Dai fori sul cilindro decatitore esce del vapore secco che investe in maniera omogenea tutto il tessuto. In base alla mano che si desidera conferire al tessuto esistono due tipi di sottopezza: il «mollettone» utilizzato per ottenere una mano più soffice e lanosa e il «setino» per ottenere un effetto lucido ed un tessuto più compatto ma morbido.
[0028] Il trattamento chimico invece è l’operazione mediante la quale il tessuto viene impregnato con appropriati prodotti chimici e il tessuto così impregnato viene fatto passare in camere calde per coseguire una appropriata reticolazione dei prodotti chimici applicati finalizzata ad ottenere particolari caratteristiche sul tessuto trattato quali ad esempio: antipiega, morbido, antifiamma, antistatica, antigoccia.
[0029] Un tale trattamento chimico viene effettuato tipicamente su un impianto noto come Rameuse. Tale impianto comprende una apparecchiatura per realizzare l’impregnazione del tessuto seguita da una camera di reazione dove avviene la reticolazione del prodotto chimico applicato. L’introduzione nella camera di reazione avviene tipicamente mediante catene a pinza o spilli, sui quali è agganciato il tessuto in largo. Il riscaldamento di detta camera di reazione avviene mediante olio diatermico o più frequentemente mediante riscaldamento diretto con fiamme libere, con bruciatore alimentato a metano.
[0030] Nella presente invenzione, il finissaggio notoriamente applicato ai tessuti a navetta o ai tessuti jersey può comprendere eventualmente una o più operazioni come sopra ma in ogni caso è importante che tale trattamento sia effettuato in modo da conferire «stabilità dimensionale» al materiale costituente il tessuto a maglia, vale a dire che al termine del trattamento il materiale si presenta sostanzialmente compatto, simile ad un tessuto a navetta, e dimensionalmente stabile mantenendo sostanzialmente inalterate le caratteristiche tipiche di confort e di duttilità della maglia.
[0031] Per tale motivo e in accordo con la presente invenzione, il finissaggio comprende almeno un trattamento del tessuto a maglia, secondo la sua composizione, con vapore acqueo, o mediante passaggio in un bagno contenente acqua o una miscela acquosa avente almeno un additivo funzionale per conferire stabilità dimensionale.a detto tessuto a maglia.
[0032] Nella presente invenzione, il termine «miscela acquosa» è da intendersi in senso ampio vale a dire che esso comprende qualsiasi mescolanza con acqua di uno o più additivi funzionali, fra cui almeno un additivo funzionale per la stabilità. Tale mescolanza può quindi presentarsi in forma di soluzione acquosa, sospensione, dispersione, emulsione e simili.
[0033] Il trattamento con vapore acqueo (decatissaggio o decatizzo) è indicato per composizioni lana o misto lana per ottenere un materiale con mano più piena e più compatta essendo al contempo dimensionalmente stabile. Con il trattamento su Rameuse si può inoltre praticare il finissaggio antigoccia (l’antistropiccio invece non serve sulla lana) o la preparazione del tessuto in dritto filo per il successivo procedimento di stampa (scarto angolare del tessuto).
[0034] Il trattamento su Rameuse con bagno di acqua o miscela acquosa è invece particolarmente indicato nel caso di composizione cotone o misto cotone viscosa e misto viscosa e rende il tessuto più piatto (più sottile e compatto). A seconda dell’additivo funzionale si pratica il trattamento antistropiccio, antigoccia o la preparazione del tessuto in dritto filo per il successivo procedimento di stampa. A seguito di questi trattamenti il tessuto rimane dimensionalmente stabile.
[0035] L’additivo funzionale alla stabilità può essere scelto preferibilmente dal gruppo comprendente resine, additivi antistropiccio, additivi antistatici e additivi per l’idrorepellenza (antigoccia).
[0036] Il trattamento con resine consente in particolare di aumentare la rigidità e può essere applicato su tutti i tessuti a maglia in tutte le loro composizioni.
[0037] Il trattamento antistropiccio può essere effettuato vantaggiosamente mediante una soluzione a base di silicone che nelle diverse concentrazioni rende la fibra più elastica quindi meno soggetta a stropicciatura. Tale trattamento si pratica d’abitudine su cotone e misto cotone viscosa e misto viscosa.
[0038] Il’trattamento antigoccia rende il tessuto idrorepellente e può essere applicato su tutte le fibre (lana cotone viscosa e loro misti)
[0039] Il trattamento antistatico viene praticato sui tessuti che neccessitano di scaricare elettricità statica accumulata che causa l’aderenza dei tessuti tra di loro con conseguente perdita di fluidità.
[0040] In ogni caso è da notare che i singoli additivi di’per sé noti per gli usi sopraindicati come pure le concentrazioni degli stessi nella miscela acquosa o nelle miscele acquose impiegate per il procedimento secondo l’invenzione possono essere facilmente scelti dal tecnico del ramo in funzione del risultato finale che si vuole ottenere.
[0041] Secondo una forma preferita di realizzazione dell’invenzione, nel caso di composizione cotone o misto cotone, il finissaggio comprende le fasi di: - prelavaggio del tessuto a maglia per ottenere il rientro naturale del tessuto, - asciugatura in essiccatore (tumbler), - passaggio di detto tessuto a maglia in un bagno contenente acqua o una miscela acquosa avente almeno un additivo funzionale per conferire stabilità dimensionale oltre a altre caratteristiche sopradescritte a detto tessuto a maglia.
[0042] Vantaggiosamente, nella fase di finissaggio, il trattamento del tessuto a maglia acqua o miscela acquosa avente almeno un additivo funzionale per conferire stabilità dimensionale a detto tessuto a maglia viene in una apparecchiatura Rameuse.
[0043] Il risultato finale delle lavorazioni sopra indicate è quindi un tessuto a maglia di struttura compatta, simile ad un tessuto a navetta, e stabile per quanto riguarda le sue dimensioni ma che mantiene le caratteristiche di estensibilità tipiche della maglia.
[0044] Vantaggiosamente, il tessuto a maglia di cui sopra, si presta anche ad operazioni di stampa di una qualsivoglia composizione grafica (fantasie di ogni tipo, disegni ad effetto fotografico) mediante l’impiego di stampanti convenzionali, in particolare mediante stampanti a getto d’inchiostro (ink-jet).
[0045] La fase di stampa del tessuto a maglia costituisce un altro aspetto altamente qualificante della presente invenzione e viene effettuata prima della operazione per conferire stabilità dimensionale al tessuto a maglia stampato ma e’ importante che sia preceduta da una fase di messa a dritto filo.
[0046] In particolare, secondo una forma preferita di realizzazione del metodo secondo l’invenzione, comprende le seguenti operazioni: - effettuazione di un’operazione di preparazione su detto tessuto a maglia senza l’impiego di additivi funzionali per la stabilità funzionale e preparazione di messa a filo dritto, - effettuazione di un’operazione di stampa e lavaggio su detto tessuto a maglia proveniente da detta prima operazione di preparazione, - effettuazione di detta operazione di finissaggio per conferire stabilità dimensionale sul tessuto stampato comprendente il trattamento di detto tessuto a maglia stampato con vapore acqueo (decatissaggio) o mediante passaggio di detto tessuto a maglia in almeno un bagno contenente acqua o una miscela acquosa.
[0047] Per quanto riguarda la confezione del capo di abbigliamento, vi è da dire che, in accordo con l’invenzione, il tessuto a maglia viene tagliato in maniera di per sé analoga alla lavorazione convenzionale del tessuto a navetta tramite l’utilizzo di cartamodello così da ottenere una pluralità di ritagli sagomati costituenti parti del capo di abbigliamento da realizzare.
[0048] Diversamente, la lavorazione tradizionale della maglia prevede l’assemblaggio di pannelli ovvero componenti prefinite o il taglio su teli di ritaglio semplici non sagomati e prefiniti.
[0049] Il taglio avviene preferibilmente a maglia stesa in pezza secondo le più affinate tecniche sartoriali rielaborate per gestire al meglio l’estrema estensibilità del materiale.
[0050] La tecnica- sartoriale è di per sè nota, ma la sua applicazione, tradizionalmente, è limitata ai tessuti a navetta mentre nella presente invenzione essa viene applicata ed adattata al tessuto a maglia che, a differenza dei tessuti a navetta (materiale statico ed indeformabile), si presenta come materiale «dinamico».
[0051] Le parti (ritagli sagomati) vengono successivamente assemblate su manichino a formare il capo finito utilizzando macchine da sartoria di per sé convenzionali.
[0052] Nell’arte nota, invece, la maglia viene confezionata tramite semplice assemblaggio utilizzando macchine per rimaglio o al più solo tagliacuci; le finiture vengono realizzate a mano senza l’ausilio di macchinari da sartoria; le estremità dei capi sono prefinite e vengono «smacchinate» contestualmente ai pannelli o teli o al più assemblate tramite rimagliatrice (esempio colli, polsini, orli ).
[0053] In particolare e preferibilmente nella presente invenzione: - le cuciture sono realizzate prevalentemente con macchine professionali tipiche della sartoria ma sulla maglia in alternativa al tessuto - le imbastiture sono realizzate con macchina da sartoria detta «rettilinea» la quale realizza un punto dritto a due fili, - le ribattiture su orli, fianchi, pences e anche giromanica sono realizzate con la «due aghi» di copertura tipicamente utilizzata per confezioni sartoriali; essa realizza un punto a tre fili che consente di rifinire a macchina le estremità e di «pulire» le cuciture di assemblaggio realizzate con tagliacuci.
[0054] Secondo un aspetto preferito della presente invenzione, per garantire la precisione delle cuciture, degli orli e dei punti fondamentali di un capo (pences, scolli, ecc.) si procede alla tracciatura delle impronte ed eventualmente alla realizzazione di dime in carta che fungano da guida.
[0055] Inoltre, secondo un altro aspetto preferito della presente invenzione, per conferire elasticità al girocollo e giromanica che sono parti sottoposte a stress da estensione, si inseriscono piccoli elastici in elastame di dimensioni ridotte (preferibilmente 5mm x 2mm di spessore), questi vengono applicati contestualmente alle cuciture di imbastitura tramite macchina rettilinea e fungono successivamente da guida nella fase di assemblaggio definitivo con tagliacuci.
[0056] Per evitare invece la deformazione delle spalle è preferibile utilizzare fettucce in dritto filo.
[0057] Invece, per mantenere la staticità di elementi strutturali quali paramonture, orli alti e colli, si utilizza preferibilmente uno speciale nastro adesivo a caldo che in sartoria viene tipicamente utilizzato per incollare i due strati che costituiscono ad esempio i polsini e i colli delle camicie. In accordo con la presente invenzione, tale nastro blocca i due strati degli orli o dei colli ed i raddoppi delle paramonture.
[0058] Ognuna di queste fasi può essere vantaggiosamente intervallata da passaggi allo stiro e posa su manichino, vaporizzazione e verifica delle misure.
[0059] Il principale vantaggio del metodo secondo la presente invenzione, già evidenziato in precedenza, risiede nel fatto che esso consente la realizzazione di manufatti indeformabili nella struttura e con le linee proprie di un tessuto a navetta mantenendo allo stesso tempo le caratteristiche di comfort ed estensibilità tipiche della maglia. In sostanza, i capi ottenuti con il procedimento dell’invenzione si collocano come tipologia alternativa tra le due uniche rappresentanze attuali di materiali da confezione ovvero il tessuto a navetta e la maglia.
[0060] Un ulteriore grande vantaggio della presente invenzione risiede nel fatto che viene conferita «stabilità» ad un materiale, quale il tessuto a maglia, instabile per natura, permettendo con ciò di realizzare anche i capi più costruiti mantenendo inalterate le qualità di comfort, praticità e stile.
[0061] In particolare, grazie al procedimento secondo l’invenzione, si ottiene un capo d’abbigliamento a maglia che riesce ad adeguarsi alle linee del corpo di chi lo indossa ma è al contempo indeformabile nelle forme impostate in origine dal taglio sagomato; inoltre, le cuciture così come proposte limitano l’estrema estendibilità della maglia e ne definiscono la struttura.
[0062] È da notare infatti che il capo d’abbigliamento ottenuto con il procedimento secondo l’invenzione non si sgualcisce e mantiene sostanzialmente inalterata la forma durante l’uso. Inoltre, anche se sottoposto a stress di pressione (ad esempio in un bagaglio chiuso) non necessita di essere stirato prima dell’uso essendo sufficiente appenderlo per un tempo ridotto prima di indossarlo.
[0063] Ovviamente, al procedimento dell’invenzione sopra descritto un tecnico del ramo potrà apportare numerose modifiche e varianti tutte peraltro comprese nell’ambito di protezione delle annesse rivendicazioni.

Claims (9)

1. Procedimento per la confezione di capi d’abbigliamento a maglia che comprende le fasi di: a) effettuare una tessitura del filato, ottenendo un tessuto a maglia a - metraggio di altezza predefinita, b) sottoporre detto tessuto a maglia a finissaggio,, detto finissaggio comprendendo almeno un’operazione per conferire stabilità dimensionale a detto tessuto a maglia comprendente il trattamento di detto tessuto a màglia con vapore acqueo (decatissaggio) o mediante passaggio di detto tessuto a maglia in almeno un bagno contenente acqua o una miscela acquosa avente almeno un additivo funzionale per conferire detta stabilità dimensionale, c) tagliare il tessuto a maglia ottenuto dopo finissaggio con l’utilizzo di cartamodello così da ottenere una pluralità di ritagli costituenti parti del capo di abbigliamento da realizzare, d) assemblare detti ritagli su manichino scolpendo ed ottenendo detto capo di abbigliamento a maglia.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detto tessuto a maglia presenta una composizione lana o misto lana e detta operazione per conferire stabilità dimensionale comprende un trattamento di decatizzo con vapore acqueo.
3. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detto tessuto a maglia presenta una composizione cotone o misto cotone viscosa e misto viscosa e detta operazione per conferire stabilità dimensionale comprende il passaggio di detto tessuto in almeno un bagno di acqua o miscela acquosa contenente almeno un additivo funzionale per detta stabilità dimensionale.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, in cui detto additivo funzionale è scelto dal gruppo comprendente: resine, additivi antistropiccio, additivi antistatici e additivi per l’idrorepellenza (antigoccia).
5. Procedimento secondo la rivendicazione 4, in cui detto finissaggio nel caso di composizione cotone o misto cotone, comprende le fasi di: - prelavaggio del tessuto a maglia per ottenere il rientro naturale del tessuto, - asciugatura in essiccatore (tumbler), - passaggio di detto tessuto a maglia in un bagno contenente acqua o una miscela acquosa avente almeno un additivo funzionale per conferire stabilità dimensionale oltre a altre caratteristiche sopradescritte a detto tessuto a maglia.
6. Procedimento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente una fase di messa a dritto filo seguita da una fase di stampa su tessuto a maglia seguita da detta operazione di finissaggio per conferire stabilità dimensionale a detto tessuto a maglia.
7. Procedimento secondo la rivendicazione 6, comprendente le seguenti operazioni: - effettuazione di una operazione di preparazione su detto tessuto a maglia senza l’impiego di additivi funzionali per la stabilità funzionale e preparazione di messa a filo dritto, - effettuazione di un’operazione di stampa e lavaggio su detto tessuto a maglia proveniente da detta prima operazione di preparazione, - effettuazione di detta operazione di finissaggio per conferire stabilità dimensionale sul tessuto stampato comprendente il trattamento di detto tessuto a maglia stampato con vapore acqueo (decatissaggio) o mediante passaggio di detto tessuto a maglia in almeno un bagno contenente acqua o una miscela acquosa.
8. Procedimento secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la fase d) di assemblaggio dei ritagli comprende una o più delle seguenti operazioni: - realizzazione delle cuciture prevalentemente con macchine professionali, - realizzazione delle imbastiture con macchina da sartoria detta «rettilinea», - realizzazione delle ribattiture su orli eventualmente rifiniti con macchina industriale per punto invisibile o con rifinitura orlo piatto, fianchi, pences ed eventualmente anche su giromanica mediante la «due aghi» di copertura,
9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, comprendente ulteriormente almeno una delle seguenti operazioni: - inserimento di elastici, preferibilmente in elastame, contestualmente alle cuciture di imbastitura tramite macchina rettilinea per conferire elasticità al girocollo e giromanica, - applicazione di un nastro adesivo a caldo in corrispondenza di orli, colli e paramonture per bloccare i due strati degli orli o dei colli ed i raddoppi delle paramonture.
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