CH670001A5 - - Google Patents

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CH670001A5
CH670001A5 CH1029/87A CH102987A CH670001A5 CH 670001 A5 CH670001 A5 CH 670001A5 CH 1029/87 A CH1029/87 A CH 1029/87A CH 102987 A CH102987 A CH 102987A CH 670001 A5 CH670001 A5 CH 670001A5
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screw
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small pitch
pitch
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CH1029/87A
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Alfred Ernst
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Alfred Ernst
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16HGEARING
    • F16H25/00Gearings comprising primarily only cams, cam-followers and screw-and-nut mechanisms
    • F16H25/18Gearings comprising primarily only cams, cam-followers and screw-and-nut mechanisms for conveying or interconverting oscillating or reciprocating motions
    • F16H25/20Screw mechanisms
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01NINVESTIGATING OR ANALYSING MATERIALS BY DETERMINING THEIR CHEMICAL OR PHYSICAL PROPERTIES
    • G01N3/00Investigating strength properties of solid materials by application of mechanical stress
    • G01N3/40Investigating hardness or rebound hardness
    • G01N3/42Investigating hardness or rebound hardness by performing impressions under a steady load by indentors, e.g. sphere, pyramid
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
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    • F16H25/18Gearings comprising primarily only cams, cam-followers and screw-and-nut mechanisms for conveying or interconverting oscillating or reciprocating motions
    • F16H25/20Screw mechanisms
    • F16H2025/2062Arrangements for driving the actuator
    • F16H2025/2075Coaxial drive motors
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
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    • G01N2203/0098Tests specified by its name, e.g. Charpy, Brinnel, Mullen

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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di azionamento per misuratori di durezza del tipo comportanti una struttura fissa sulla cui base poggia stabile il pezzo da controllare e un gruppo mobile comprendente lo strumento di misura propriamente detto, azionato, durante un ciclo di misura, da un mezzo motore per essere inizialmente avvicinato al pezzo da controllare e successivamente assoggettato al carico di misura.
In questi misuratori di durezza è preferibile che lo strumento di misura venga avvicinato rapidamente e senza particolare forza al pezzo da controllare, e poi premuto lentamente ma con notevole forza contro il pezzo, al fine di ottenere delle misure affidabili.
Raggiunto il carico previsto, lo strumento viene arrestato e rimane premuto con tale carico per il tempo voluto, dipendente in particolare dal materiale costituente il pezzo da controllare.
Questi misuratori di durezza vengono normalmente azionati idraulicamente e presentano un'eccessiva complessità strutturale, senza essere esenti da inconvenienti.
Così, ad esempio, risulta difficile ottenere il tipo di movimentazione prima descritto e, poiché l'arresto dello strumento non è mai istantaneo, a causa dell'inerzia dei mezzi di azionamento, la misura può essere falsata.
Scopo dell'invenzione è quello di eliminare gli inconvenienti anzidetti, proponendo un dispositivo di azionamento per misuratori di durezza di concezione estremamente semplice e che consente di effettuare delle misure molto affidabili.
Il dispositivo secondo l'invenzione è definito nella rivendicazione 1. Le realizzazioni preferite sono definite nelle rivendicazioni 2 a 13. Un'utilizzazione è definita nella rivendicazione 14.
Secondo una realizzazione preferita dell'invenzione, le due viti coassiali sono solidali tra loro, poste una sul prolungamento dell'altra e impanano rispettive madreviti, la madrevite che coopera con la vite a piccolo passo essendo azionata dal mezzo motore, mentre la madrevite che coopera con la vite a grande passo essendo solidale alla parte mobile del misuratore.
Secondo un'altra realizzazione dell'invenzione le due viti coassiali sono poste una all'interno dell'altra, la vite a piccolo passo essendo azionata dal mezzo motore, mentre la vite a grande passo impanando una madrevite solidale alla parte mobile del misuratore.
Quale mezzo motore viene utilizzato un moto-riduttore con o senza freno, un motore sincrono, o simili altri mezzi.
Uno dei vantaggi della disposizione in accordo all'invenzione sta nell'avere due velocità di traslazione dello strumento di misura senza cambiamento di velocità del motore, con possibi5
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lità di esercitare una notevole forza sul pezzo da controllare anche con una piccola coppia.
Un altro vantaggio sta nel fatto che se l'arresto del motore non è istantaneo, a causa dell'inerzia, l'imprecisione della posizione di arresto e quindi del carico trasmesso è piccola, dato il passo molto piccolo della vite a piccolo passo.
Suddette caratteristiche dell'invenzione risulteranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita ad una sua forma puramente esemplificativa e quindi non limitativa di realizzazione, illustrata nei disegni annessi, in cui:
la figura 1 mostra in sezione mediana un dispositivo di azionamento secondo una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, montato su un misuratore di durezza del quale ne è rappresentata parzialmente e schematicamente la parte superiore;
le figure 2 e 3 sono viste parziali in sezione mostranti il dispositivo di azionamento del gruppo mobile del misuratore di figura 1, in diverse posizioni assunte durante il ciclo di misura;
le figure 4 e 5 sono viste parziali in sezione, in scala maggiore, degli organi del dispositivo di azionamento riportati nelle figure 1, 2 e 3, corrispondenti rispettivamente alle posizioni delle figure 1 e 3;
le figure 6, 7 e 8 mostrano in sezione tre diverse posizioni assunte durante il ciclo di misura degli organi del dispositivo di azionamento del gruppo mobile del misuratore, secondo una variante di realizzazione dell'invenzione.
Con riferimento per ora alla figura 1, con il numero di riferimento 1 è stato indicato nel suo complesso un misuratore di durezza presentante un dispositivo di azionamento secondo una forma preferita di realizzazione dell'invenzione.
Il misuratore 1 è stato raffigurato ad asse verticale, in quanto la posizione verticale corrisponde alla sua posizione di normale utilizzazione, sebbene esso possa essere utilizzato anche in altre posizioni, come sarà detto in seguito.
Nella figura 1 è stata riportata schematicamente a grandi linee solo la parte superiore del misuratore 1, in quanto tale parte contiene gli elementi fondamentali dell'invenzione.
Il misuratore 1 si compone di una struttura fissa sulla cui base inferiore (non mostrata in figura) poggia stabile il pezzo da controllare, e di un gruppo mobile rispetto alla struttura fissa recante lo strumento di misura.
In figura 1 fanno parte della struttura fissa del misuratore una guida verticale 2, una piastra orizzontale 3, prevista alla sommità della guida 2, una seconda piastra orizzontale 4, delle colonnette verticali 5, elevantesi dalla piastra 4 e sormontate da un mezzo motore 6 che può essere ad esempio un moto-riduttore o un motore sincrono. Tutti gli elementi 2, 3, 4, 5 e 6 sono quindi solidali tra loro.
Il gruppo mobile del misuratore 1 comprende invece una slitta 7 che può scorrere verticalmente con poco attrito sulla guida 2 e recante un braccio orizzontale 8 che porta superiormente una madrevite 9 che verrà meglio descritta in seguito e inferiormente lo strumento di misura vero e proprio 10, del quale è rappresentata solo la parte superiore, in quanto non formante oggetto specifico dell'invenzione. Gli elementi 7, 8, 9 e 10 sono quindi tutti solidali tra loro.
Nella madrevite 9, il cui asse coincide con l'asse dello strumento, è impanata una vite a grande passo 11. La lunghezza effettiva della madrevite 9, cioè la lunghezza del suo tratto interno filettato 12, deve essere di preferenza uguale almeno al passo della filettatura della vite 11, nel caso questa sia ad un solo filetto.
Al di sopra della vite a grande passo 11, assialmente e solidalmente ad essa, è prevista una vite a piccolo passo 13, impanante in una madrevite 14 e recante superiormente un arresto 15, atto ad impedire eventuali svitamenti. L'arresto 15 non svolge alcun ruolo durante il funzionamento del dispositivo ed ha solo una funzione di sicurezza, atta ad impedire la caduta del gruppo mobile 7, 8, 9 e 10, nell'ipotesi alquanto inverosimile che la vite 13 si sviti completamente dalla corrispondente madrevite 14.
La madrevite 14 è resa solidale, mediante una ghiera 16, alla ralla interna 17, di un cuscinetto a sfere 18, destinato a sopportare anche carichi assiali, e poggiante con la sua ralla esterna 19 su un labbro 20 ricavato nella piastra 3.
Tre viti 21, delle quali solo una visibile nella sezione di figura 1, attraversano la piastra 4 e si attestano contro la faccia superiore della ralla esterna 19 del cuscinetto 18, impedendo a quest'ultimo movimenti assiali, ma senza bloccarlo, per consentirgli lievi spostamenti laterali in modo da renderne possibile l'auto-centraggio.
Nella parte superiore della madrevite 14, che è a forma di tazza, sono ricavate due tacche 22 poste in posizioni diametralmente opposte (solo una visibile nelle figure 1, 2 e 3), nelle quali si inseriscono due rispettive sporgenze 23 portate inferiormente da un anello 24, che reca superiormente due altre sporgenze 25 poste a 90° rispetto alle sporgenze inferiori 23, e atte a inserirsi in corrispondenti tacche 26 (v. figura 1) portate inferiormente da un mozzo 27, solidale all'albero 28 del motore 6.
Questi elementi così conformati determinano un giunto che consente di trasmettere il moto rotatorio dell'albero 28 alla madrevite 14 anche quando tali elementi non sono perfettamente allineati, come generalmente succede nella pratica.
Da quanto precede risulta evidente che la madrevite 14 non può compiere movimenti assiali, ma può solo ruotare con possibilità di piccoli movimenti laterali, per cui la si può considerare come facente parte della struttura fissa 2, 3, 4, 5, 6 del dispositivo.
Prima di passare ad illustrare il funzionamento del dispositivo di azionamento per misuratori di durezza in accordo all'invenzione, si fa notare che le viti 11 e 13 hanno lo stesso senso di avvitamento, ad esempio sono entrambe destrorse, e convenientemente la vite a grande passo 11 e la corrispondente madrevite
9 hanno il profilo particolare mostrato nelle figure 4 e 5, che si passa ad illustrare.
Con riferimento a tali figure si osserva che la vite 11 a grande passo presenta un'elica 29 fortemente inclinata.
Sempre con riferimento alle figure 4 e 5, il profilo superiore
30 dell'elica 29 è leggermente inclinato rispetto ad un piano perpendicolare all'asse della vite 11, mentre il suo profilo inferiore
31 risulta fortemente inclinato rispetto a tale piano.
Internamente alla madrevite 9 è ricavata un'elica incassata 32
a fondo piano, delimitata superiormente da un profilo 33, atto a sposare il profilo superiore 30 dell'elica 29 della vite 11, ed inferiormente da un profilo 34, atto ad interferire con il profilo inferiore 31 dell'elica 29.
I profili 33 e 34 terminano sulla superficie interna cilindrica 35 della madrevite, che si attesta contro il profilo esterno 36 di una seconda elica di minor diametro prevista sulla vite 11, allo scopo di tenere centrata la vite stessa che, come detto in precedenza, ha una certa libertà di assestarsi lateralmente.
Come è visibile da un confronto tra le figure 4 e 5, la madrevite 9 ha un piccolo gioco assiale rispetto alla vite 11. Così con riferimento alla figura 4, quando la madrevite 9, a causa del proprio peso e del peso della slitta 7 e dello strumento di misura
10 ad essa solidali, agisce verso il basso rispetto alla vite 11, essa poggia perfettamente col profilo 33 sul profilo 30 della vite. In questa situazione, dato il basso attrito tra le parti, per la presenza eventualmente di olii lubrificanti, e grazie alla forte inclinazione dell'elica della vite, quest'ultima non ha arresto spontaneo. Cioè, in altri termini, con riferimento alla figura 4, supponendo per un momento che la madrevite 9 possa ruotare rispetto alla vite 11 (e non il contrario come avviene nel funzionamento del dispositivo), tenendo ferma la vite 11, la madrevite 9 tenderebbe a ruotare intorno alla vite 11, per la sola azione della forza di gravità.
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Quando invece l'azione della madrevite 9 è verso l'alto (figura 5), il profilo 34 della madrevite interferisce con il profilo inclinato 31 previsto sulla vite 11, e in questo caso si ha arresto spontaneo. Cioè, supponendo di porsi nella stessa situazione immaginaria appena descritta, esercitando una forza assiale verso l'alto sulla madrevite 9, questa rimarrà comunque bloccata sulla vite 11, e per farla avanzare è necessario ruotarla.
Ciò premesso, si passa ad illustrare il funzionamento del dispositivo di azionamento per misuratori di durezza in accordo all'invenzione, con riferimento alle figure da 1 a 5.
Le figure 1 e 4 mostrano gli organi mobili del dispositivo al punto morto superiore, cioè all'inizio di un ciclo di misura. In questa posizione sulla base della struttura fissa del misuratore, che si suppone lavorare verticalmente verso il basso, poggia stabile il pezzo da controllare, mentre lo strumento di misura 10, facente parte del gruppo mobile del misuratore, è tenuto sollevato e quindi distanziato dalla superficie del pezzo da controllare.
In questa situazione, la madrevite a piccolo passo 14 è a fondo corsa, e la sua parte inferiore è in battuta con uno spallamelo superiore 37 della vite, a grande passo 11, il cui diametro è maggiore rispetto a quello della vite 13.
In questa situazione, per quanto detto in precedenza, la vite 11 non ha arresto spontaneo, per cui sotto il peso della corrispondente madrevite 9 e degli organi solidali a quest'ultima, tende leggermente a ruotare tenendo a fondo corsa la madrevite 14.
Si stabilisce che i sensi di rotazione sono quelli visti da un osservatore posto al di sotto dello strumento e che guarda lungo l'asse dello strumento stesso. Il senso di osservazione è indicato dalla freccia F in figura 1 ed è valido per tutte le altre figure.
Ciò premesso, nella posizione delle figure 1 e 4, per quanto detto in precedenza, la vite 11 ha una tendenza a ruotare in senso orario. In ogni caso, l'attrito proprio del moto riduttore 6, o l'effetto dei magneti permanenti, nel caso che si usi un motore sincrono 6, è sufficiente ad impedire che l'albero motore 28 si metta in rotazione.
Quando si deve effettuare una misura, l'albero motore 28 viene messo in rotazione oraria a velocità costante, trascinando in rotazione attraverso il giunto 24 la madrevite 14. Inizialmente, insieme alla madrevite 14 ruoterà anche la vite a grande passo 11, che, per quanto prima detto, si mantiene attestata contro la madrevite 14.
La rotazione della vite 11 provoca un abbassamento rapido della madrevite 9 e quindi di tutto il gruppo solidale alla slitta 7, compreso lo strumento di misura 10.
Quando lo strumento 10 scendendo viene ad appoggiare sulla superficie del pezzo da controllare (v. figura 2) la madrevite 9 si distacca dal profilo 30 della vite 11 sul quale prima poggiava, e va ad interferire con il profilo 34, sul profilo inclinato 31 della vite 11 bloccandosi (v. anche figura 5).
In questa situazione la vite 11 e la corrispondente madrevite 9 diventano solidali, per cui la madrevite 14 seguiterà a ruotare sulla corrispondente vite a piccolo passo 13, provocando il distanziamento dello spallamento 37 della vite a grande passo 11 (v. figure 3 e 5).
In questa fase, quindi, sarà la vite a piccolo passo 13, solidale alla vite 11, a spingere verso il basso tutto il gruppo mobile con una velocità più bassa ma con notevole forza.
Quando lo strumento, in modo di per sè noto, invia un segnale di arresto al mezzo motore 6, quest'ultimo si ferma e lo strumento di misura 10 rimane premuto contro il pezzo da controllare con il carico previsto e per il tempo impostato, dipendente dal tipo di materiale da controllare.
Terminato il ciclo di misura, il motore 6 viene fatto ruotare in senso antiorario. In questa fase la madrevite 14 recupera la sua posizione di fondo corsa, ruotando intorno alla vite a piccolo passo 13, portandosi dalla posizione di figura 3 a quella di figura 2, dopodiché trascina in rotazione la vite a grande passo 11, sul cui profilo 30 poggia la madrevite 9 provocando il sollevamento di tutto il gruppo mobile, compreso lo strumento di misura 10 fino alla posizione di punto morto superiore mostrata nelle figure 1 e 4, nella quale viene comandato l'arresto del mezzo motore 6.
Nel caso molto particolare in cui il misuratore 1, per effettuare la misura, deve agire orizzontalmente o addirittura dal basso verso l'alto, esso può essere ancora utilizzato, prevedendo però un mezzo che agisca in luogo della forza di gravità, dando una spinta a tutto il gruppo mobile verso la superficie da controllare. Ad esempio, può essere prevista una molla agente tra il gruppo mobile e la struttura fissa del misuratore 1, in particolare una molla elicoidale di compressione circondante la madrevite 9, agente su uno spallamento 38 del gruppo mobile e reagente contro la superficie inferiore della piastra 3 della struttura fissa (v. figura 1).
Nelle figure 6, 7 e 8 è illustrata una variante di realizzazione dei mezzi di azionamento del gruppo mobile del misuratore di durezza 1 in accordo all'invenzione.
In tali figure sono stati utilizzati gli stessi numeri di riferimento impiegati nelle figure da 1 a 5, per indicare gli stessi elementi, o elementi svlogenti la stessa funzione.
In particolare, secondo questa realizzazione, la vite a piccolo passo 13 è disposta coassialmente all'interno della vite a grande passo 11, impanando nella madrevite 14 che è ricavata in pezzo unico con la vite 11. La madrevite a grande passo 9 non subisce modifiche, e il suo profilo, nonché quello della vite a grande passo 11 sono ancora quelli mostrati nelle figure 4 e 5. In questo caso, la vite a piccolo passo 13 è azionata direttamente dal mezzo motore 6 e svolge quindi il ruolo della madrevite 14 nella realizzazione secondo le figure da 1 a 5.
L'arresto 15 della vite 13 è in questo caso posto in corrispondenza della sua estremità inferiore. Il funzionamento è perfettamente identico a quello descritto con riferimento alle figure da 1 a 5, per cui verrà solo brevemente illustrato.
La figura 6 corrisponde alla posizione di punto morto superiore di inizio ciclo. Facendo ruotare il motore 6 e quindi la vite a piccolo passo 13 in senso orario inizialmente viene trascinata in rotazione la madrevite a piccolo passo 14 e la vite a grande passo 11 ricavata in pezzo unico con essa, provocando l'abbassamento della madrevite a grande passo 9, fino alla posizione mostrata in figura 7. In questa posizione lo strumento appoggia sulla superficie del pezzo da controllare, per cui la madrevite a grande passo 9 esercita una spinta verso l'alto e si blocca sulla vite a grande passo 11. Continuando la rotazione del mezzo motore, la vite 13 ruota nella madrevite 14 (in pezzo unico con la vite 11) provocandone l'abbassamento insieme a tutto il gruppo mobile, a velocità ridotta, fino alla posizione illustrata in figura 8.
Il ritorno dello strumento in condizioni di riposo avviene allo stesso modo, invertendo il senso di rotazione del motore 6 per passare dalla posizione di figura 8 a quella di figura 7 e quindi a quella di figura 6 corrispondente al punto morto superiore.
Ovviamente, oltre a quelle illustrate, altre realizzazioni equivalenti sono possibili e quindi protette dall'invenzione.
Si è preferito dare un profilo particolare alla vite a grande passo 11 e alla corrispondente madrevite 9 in modo che la vite abbia arresto spontaneo solo quando la madrevite spinge in un senso e non nell'altro, per evitare il ricorso a mezzi ausiliari per ottenere lo stesso effetto, mezzi che sono quindi da considerare protetti dall'invenzione.
Così, ad esempio, la vite a grande passo 11 e la corrispondente madrevite 9 possono presentare dei filetti con profili del tutto tradizionali, come ad esempio quelli previsti per la vite a piccolo passo 13 e per la corrispondente madrevite 14, preve5
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dendo però un accoppiamento, ad esempio un incastro che determini la posizione di fondo corsa della madrevite 14 (figure da 1 a 5) o della vite 13 (figure da 6 a 8). Tale accoppiamento consente nella fase iniziale del ciclo di misura di trascinare in rotazione la vite a grande passo Ile, successivamente, disinne- s standosi, di far intervenire la vite a piccolo passo 13. Sebbene l'invenzione sia stata descritta con particolare riferimento ad un misuratore di durezza, è evidente che essa può essere applicata a qualsiasi macchina, dispositivo o strumento, in cui un organo debba essere assoggettato inizialmente ad un movimento rapido senza particolare forza e successivamente ad un movimento lento con notevole forza.
Naturalmente l'invenzione non è limitata alle particolari forme di realizzazione precedentemente descritte ed illustrate nei disegni annessi, ma ad essa possono essere apportate numerose modifiche di dettaglio, alla portata del tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito di protezione dell'invenzione.
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3 fogli disegni

Claims (14)

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1. Dispositivo di azionamento per misuratori di durezza del tipo comportanti una struttura fissa (2, 3, 4, 5, 6), sulla cui base poggia stabile il pezzo da controllare e un gruppo mobile (7, 8, 9, 10) comprendente lo strumento di misura propriamente detto (10), azionato, durante un ciclo di misura, da un mezzo motore (6), per essere inizialmente avvicinato al pezzo da controllare e successivamente assoggettato al carico di misura, caratterizzato dal fatto di prevedere tra il detto mezzo motore (6) e il detto gruppo mobile (7, 8, 9, 10) due viti coassiali equiverse (11, 13), una a grande passo (11) e l'altra a piccolo passo (13) comandate dal mezzo motore (6), e impananti rispettive madreviti (14, 9) la disposizione e la conformazione delle viti (11, 13) e delle madreviti (14, 9) essendo tale che durante la misura, inizialmente agisca la vite a grande passo (11) provocando un avvicinamento rapido dello strumento (10) al pezzo da controllare, e successivamente la vite a piccolo passo (13) che ne determina un avanzamento lento di potenza, l'inverso avvenendo per il ritorno dello strumento (10) alla condizione di partenza.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le due viti coassiali (13 eli) sono poste l'una all'interno dell'altra, la vite a piccolo passo (13) essendo azionata dal mezzo motore (6) e impana una madrevite (14) ricavata in pezzo unico con la vite a grande passo (11), che, a sua volta, impana una madrevite (9) solidale al gruppo mobile (7, 8, 9,
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RIVENDICAZIONI
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le due viti coassiali (11, 13) sono solidali tra loro, disposte l'una sul prolungamento dell'altra e impanano rispettive madreviti (9, 14), la madrevite (14) cooperante con la vite a piccolo passo (13) essendo azionata dal mezzo motore (6), mentre la madrevite (9) cooperante con la vite a grande passo (11) essendo solidale al detto gruppo mobile (7, 8, 9, 10).
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la vite a grande passo (11) e la corrispondente madrevite (9) presentano un profilo tale che la vite (11) abbia arresto spontaneo solo per un senso di spinta assiale della madrevite (9) e non per l'altro.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la vite a grande passo (11) presenta un'elica (29) fortemente inclinata, delimitata superiormente da un profilo (30) poco inclinato rispetto ad un piano ortogonale all'asse della vite ed inferiormente da un profilo (31) fortemente inclinato rispetto ad un tale piano, internamente alla madrevite (9) essendo previsto un profilo (33) atto a sposare perfettamente il profilo (30) della vite e un profilo (34) atto ad interferire con il profilo inclinato (31) della vite.
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che sulla vite a grande passo (11) è prevista una seconda elica (36) di minor diametro rispetto a quello dell'elica (29) contro il profilo esterno della quale si attesta una superficie interna cilindrica (35) della madrevite (9).
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto di prevedere una molla agente tra il gruppo mobile (7, 8, 9, 10) e la struttura fissa (2, 3, 4, 5, 6) del misuratore.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto di prevedere un accoppiamento svincolabile tra la vite a piccolo passo (13) e la vite a grande passo (11), o rispettivamente tra la madrevite al piccolo passo (14) e la vite a grande passo (11) atto a comandare gli interventi delle due viti (11 e 13) durante la rotazione del motore (6).
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la vite a piccolo passo (13), o rispettivamente la madrevite a piccolo passo (14), è supportata assialmente da un cuscinetto a sfere (18), vincolato assialmente alla struttura fissa (2, 3, 4, 5, 6).
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di prevedere un giunto (24) atto a trasmettere la rotazione dell'albero motore (28) alla vite a piccolo passo (13), o alla madrevite a piccolo passo (14) anche in caso di non allineamento tra tali elementi.
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11. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere un arresto (15) all'estremità libera della vite a piccolo passo (13).
12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto mezzo motore (6) è un motoriduttore o un motore sincrono.
13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui il detto motore (6) è azionato a velocità costante.
14. Utilizzazione del dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 a 13 per l'azionamento dell'organo mobile di una macchina presentante una struttura fissa e un organo mobile da assoggettare inizialmente ad un movimento rapido con forza modesta e successivamente ad un movimento lento con notevole forza.
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