CH633647A5 - Dispositivo per il comando programmato di sequenze operative in un giranastro a cassetta. - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per il comando programmato di sequenze operative in un gira-nastro a cassetta secondo il preambolo della rivendicazione 1.

In un giranastri del tipo a cassetta, per automatizzare le manovre di predisposizione al funzionamento e di espulsione della cassetta, è necessario impiegare un dispositivo in cui siano state immagazzinate o memorizzate le sequenze operative relative ad alcune o a tutte le seguenti manovre, da eseguire nella giusta sequenza temporale:

risucchio della cassetta verso l'interno dell'apparecchio; discesa della cassetta fino al piano di lavoro, in cui le bobine della cassetta vengono impegnate da un meccanismo di trasporto del nastro;

entrata delle testine e del rullo pressore, disposti su un adatto supporto, nelle apposite aperture della cassetta;

abilitazione al funzionamento del tasto di manovra dei movimenti rapidi del nastro in entrambi i versi.

Mentre la sequenza di manovre deve avvenire nella sopra descritta successione diretta quando si predispone al fun-5 zionamento il giranastri, le stesse manovre devono poi aver luogo in successione inversa quando si desidera interrompere il funzionamento dell'apparecchio ed estrarre la cassetta.

In generale si desidera che una delle due sequenze operative, cioè la sequenza in successione diretta oppure la se-io quenza in successione inversa, avvenga sotto il comando di un elemento elastico, mentre l'altra sequenza può essere realizzata mediante un comando manuale oppure con l'impiego di un servomotore.

Nella progettazione di tali dispositivi per il comando 15 programmato di sequenze operative si presentano due problemi principali.

Il primo problema riguarda la centralizzazione del comando dei dispositivi attuatori delle manovre in un unico elemento per garantire la sequenza operativa richiesta. 20 Tale centralizzazione è ostacolata in primo luogo dal fatto che alcuni dei movimenti richiesti devono essere lineari, mentre altri devono essere angolari; e in secondo luogo dal fatto che i dispositivi attuatori sono disposti in generale su piani diversi e sono diversamente angolati tra loro. Un ulte-25 riore ostacolo alla centralizzazione è costituito dalle distanze reciproche dei vari dispositivi attuatori dei movimenti.

Un altro problema è quello di ridurre il più possibile la differenza tra gli allungamenti percentuali dell'elemento elastico ad inizio e a fine carica per avere una forza sensibil-3q mente costante durante tutta la sequenza operativa da esso comandata. In altre parole la forza finale esercitata dall'elemento elastico quasi scarico deve essere poco più piccola della forza iniziale esercitata dall'elemento elastico completamente carico.

35 La riduzione della differenza tra gli allungamenti percentuali dall'elemento elastico è ostacolata dalla limitazione degli ingombri dell'apparecchio, requisito sempre richiesto, in contrasto con il fatto che l'elemento elastico deve avere dimensioni sufficienti per poter fornire la forza necessaria al 4o funzionamento del dispositivo.

Nei brevetti italiani n. 848 887 e 1 004 253 sono stati descritti due dispositivi di questo tipo, nel primo dei quali sia la successione diretta che la successione inversa vengono realizzate manualmente. II dispositivo descritto nel brevetto 45 italiano 1 004 253 comprende un elemento elastico che esegue la successione diretta o di predisposizione in modo automatico all'atto dell'introduzione della cassetta, mentre un comando manuale provvede all'esecuzione della successione inversa per espellere la cassetta al termine dell'ascolto. In so entrambi i dispositivi noti un elemento programmatore viene mosso linearmente per realizzare la giusta seqeunza operativa.

Nel brevetto tedesco n. 27 04 354 è inoltre descritto un dispositivo del tipo in oggetto, in cui l'elemento program-55 matore viene mosso linearmente da un ruotismo collegato al motore del giranastri, durante l'esecuzione della sequenza diretta. Durante questa fase il motore provvede anche alla carica di un elemento elastico lineare, la scarica del quale elemento elastico viene in seguito utilizzata per ese-60 guire la sequenza inversa nelle manovre quando si desidera interrompere il funzionamento dell'apparecchio o anche semplicemente quando si verifica una mancanza di alimentazione dell' apparecchio.

Tuttavia, tali dispositivi noti presentano lo svantaggio 65 di una cattiva centralizzazione e di una grande differenza tra l'elongazione percentuale della molla all'inizio e alla fine della carica.

Per eliminare gli svantaggi dei dispositivi noti, secondo

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la presente inflizione viene fornito un dispositivo per il comando programmato di sequenze operative del tipo anzi citato, il quale dispositivo è definito nella parte caratterizzante della rivendicazione 1.

Mediante l'impiego dell'albero di comando, cioè mediante l'impiego di un organo di comando mobile angolare mente anziché linearmente, è ora possibile una migliore centralizzazione, in un unico elemento, delle manovre sia dei movimenti lineari che di quelli angolari, e ciò preferibilmente con attuatori disposti su piani diversi.

L'uso di una molla per sollecitare in rotazione detto albero permette di mantenere entro pochi percento la differenza tra gli allungamenti percentuali della molla e quindi di avere una forza sensibilmente costante durante tutta la fase operativa eseguita sotto il comando della molla stessa.

Una realizzazione di un dispositivo secondo la presente invenzione verrà ora descritta, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:

la fig. 1 è uno schema di principio di un dispositivo secondo l'invenzione;

la fig. 2 è una vista dall'alto di un giranastri incorporante il dispositivo dell'invenzione;

la fig. 3 è una vista dal basso del giranastri della fig. 2; e le figg. 4 e 5 sono viste laterali parzialmente in sezione fatta lungo la linea IV-IV della fig. 3, e mostrano rispettivamente il giranastri nella posizione di riposo e in quella di funzionamento.

Con riferimento allo schema di principio della fig. 1, il dispositivo di comando programmato dell'invenzione comprende un albero 1, girevole su cuscinetti non mostrati e solidali al telaio dell'apparecchio giranastri.

L'albero 1 può essere azionato in rotazione tramite un ingranaggio 2 e presenta mezzi di comando per poter agire sui vari dispositivi attuatori, nonché un elemento elastico, sotto forma di una molla elicoidale 3, lavorante a torsione, e avente una sua estremità 4 solidale al telaio e l'altra sua estremità 5 fissata all'albero 1.

La molla 3 funge da organo di accumulo del lavoro richiesto.

I mezzi di comando che agiscono sui vari attuatori sono rappresentati, in questa realizzazione, da due camme 6

e 7 e da due bottoni 8 e 9 di manovella, che, con i loro profili e rispettivamente con le loro angolazioni, fissano il programma operativo o la sequenza operativa.

II gruppo di avviamento del motore del giranastri e di introduzione ed espulsione della cassetta comprende una leva 10, incernierata al telaio in 11 e una seconda leva 12, incernierata anch'essa in 11 al telaio e munita di un glifo 13 entro cui agisce il bottone 8 di manovella. Le due leve 10 e 12 sono mantenute l'una vicina all'altra da una molla 14.

La leva 10 presenta inoltre un'appendice 15 ad una sua estremità e un arpione 16 all'altra sua estremità. L'arpione 16 è vincolato alla leva 10 in modo girevole attorno ad un perno 17 ed è munito di un'appendice 18 e di una estremità 19 ad uncino.

L'arpione 16 presenta anche una protuberanza 20, mentre un cursore 21 è mobile in andirivieni rispetto al telaio tra una posizione inoperativa rientrata nell'apparecchio e una posizione operativa estratta, in cui un tasto (non mostrato), spostabile traversalmente rispetto al cursore 21, risulta sporgente dall'apparecchio e può essere manovrato manualmente per l'esecuzione dei movimenti rapidi del nastro. Il cursore 21 presenta un incavo 22 entro il quale può impegnarsi la protuberanza 20, come verrà spiegato meglio in seguito.

Il gruppo di abbassamento e di sollevamento della cassetta comprende una leva 23 a bilico, girevole attorno ad un asse 24 e munita di un braccio 25. L'estremità del braccio 25 coopera con la camma 6 per far ruotare la leva 23 a bilico e quindi per fare abbassare o alzare l'estremità 26 di un secondo braccio 27 ad esso solidale.

5 Una molla non mostrata serve per mantenere l'estremità del braccio 25 a contatto con la camma 6.

Il gruppo di comando del supporto per le testine e per il rullo pressore comprende una leva 28 a gomito, un cui primo braccio 29 coopera con la camma 7 e il cui altro brac-io ciò 30 porta un perno 31 destinato ad impegnare il supporto porta-testine, non mostrato per chiarezza.

Il bottone 9 di manovella comanda poi, a seconda della sua posizione, tramite un meccanismo noto, l'innesto e il disinnesto della trasmissione fra il motore del giranastri e 15 l'ingranaggio 2.

Il funzionamento del presente dispositivo è il seguente: introducendo la cassetta nell'apposito vano del frontale dell'apparecchio, essa urta l'appendice 18 dell'arpione 16 provocando dapprima la rotazione, verso sinistra guardando 20 la fig. 1, dell'arpione 16 che afferra la cassetta con la sua estremità 19 a uncino e quindi la rotazione, contro l'azione della molla 14, in senso antiorario guardando la fig. 1, della leva 10, la cui appendice 15 provoca la chiusura di un microinterruttore non mostrato. Tale microinterruttore chiude 25 così il circuito elettrico del motore del giranastri provocandone il funzionamento.

Poiché la trasmissione tra il motore e l'ingranaggio 2 è ora innestata, l'albero 1 inizierà a ruotare in senso orario caricando la molla 3.

30 Durante la rotazione dell'albero 1, il bottone 8 opera nel glifo 13 e sposta la leva 12, che dapprima recupera, tramite la molla 14, il lasco verso la leva 10 e quindi muove la leva 10 stessa in verso antiorario provocando il trascinamento della cassetta da parte dell'estremità 19 dell'arpione 16. 35 La cassetta viene in tal modo fatta entrare o risucchiata all'interno dell'apparecchio, finché l'appendice 18 dell'arpione 16 urta contro un fermo (non mostrato in fig. 1) solidale al telaio. A seguito di tale urto l'arpione 16 ruota attorno al perno 17 in senso antiorario e libera la cassetta, 40 che viene quindi fatta scendere in posizione operativa dall'impegno della camma 6 con il braccio 25, durante la successiva rotazione dell'albero 1.

Contemporaneamente la protuberanza 20 dell'arpione 16 ha impegnato l'incavo 22 del cursore 21, iniziando a trasci-45 narlo verso l'esterno poiché il perno 8 costringe ora la leva 10 a ruotare in senso orario.

Quando la cassetta è arrivata nella sua posizione abbassata, la camma 7 incomincia ad agire sul braccio 29 della leva 28 che provoca l'avvicinamento delle testine al nastro, so Quando le testine sono venute a contatto con il nastro contenuto nella cassetta, l'operazione di messa in posizione operativa della cassetta è terminata e il bottone 9 provvede ora a disinnestare la trasmissione tra il motore del giranastri e l'ingranaggio 2. Un opportuno sistema di blocco agi-55 sce a questo punto sull'albero 1 e solo la liberazione del sistema di blocco fa sì che l'albero 1 possa ruotare in senso antiorario sotto l'azione della molla 3, provocando l'esecuzione della sequenza inversa o di espulsione della cassetta, in modo esattamente contrario a quanto finora descritto. 6o Al termine della rotazione antioraria dell'albero 1, il bottone 9 provoca infine l'innesto della trasmissione tra il motore e l'ingranaggio 2.

Con riferimento alle figg. da 2 a 5, verrà ora descritta una particolare realizzazione pratica del dispositivo mostra-65 to schematicamente in fig. 1, incorporato in un giranastri avente un telaio 50 che supporta un motore 51. Il motore 51 aziona, tramite un cinghietto 52, un volano 53 e una ruota 54.

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Il telaio 50 supporta anche un albero 55, che corrisponde all'albero 1 di fig. 1, e l'albero 55 può venire fatto ruotare, in senso antiorario guardando la fig. 3, dal motore 51 attraverso un ruotismo che termina con un ingranaggio 56, corrispondente all'ingranaggio 2 di fig. 1 e ricavato sulla periferia di una ruota 57, solidale all'albero 55.

Una trasmissione di questo tipo è meglio descritta nella domanda di brevetto tedesca esposta DE-OS 28 22 740 della Richiedente. Una molla 58, corrispondente alla molla 3 di fig. 1, serve a far ruotare l'albero 55 in senso orario guardando la fig. 3.

Nella ruota 57 sono inoltre ricavate due camme 59 e 60, corrispondenti rispettivamente alle camme 5 e 6 della fig. 1. Una manovella 61, avente un bottone 62 corrispondente al bottone 8 di fig. 1 è fissata al perno 55, mentre un bottone 63 di manovella, corrispondente al bottone 9 della fig. 1, è solidale alla ruota 57.

Come meglio descritto nella citata domanda di brevetto tedesca esposta DE-OS 28 22 740 della Richiedente, il bottone 63 di manovella aziona, attraverso un elemento bistabile 64, il portatreno 65 di un treno di ruote dentate, in modo da stabilire od interrompere una trasmissione di moto dalla ruota 54 all'ingranaggio 56.

Due leve 66 e 67, corrispondenti rispettivamente alle leve 10 e 12 di fig. 1, sono incernierate ad un perno 68 solidale al telaio 50 e le due leve formano tra loro un profilo sagomato 69, 70, corrispondente al glifo 13 della fig. 1, che viene impegnato dal bottone 62. Una molla 71, corrispondente alla molla 14, serve per sollecitare le due leve 66 e 67 a contatto tra loro.

La leva 66 presenta inoltre un'appendice 72, corrispondente all'appendice 15 della fig. 1, destinata all'azionamento di un microinterruttore non mostrato per chiarezza di disegno.

Un arpione 73, corrispondente all'arpione 16 di fig. 1, è vincolato alla leva 66 in modo girevole attorno ad un perno 74 e presenta un'appendice 75, una estremità 76 ad uncino e una protuberanza 77.

Un cursore 78 è mobile in andirivieni rispetto al telaio 50, similmente al cursore 21 di fig. 1, essendo vincolato da due perni 79, 80 liberi di scorrere in due asole 81, 82. Nella posizione di entrata, mostrata con linea continua in fig. 2, un'estremità 83 a punta del cursore .78 tocca una linguetta 84 chiudendo così un contatto elettrico verso massa, mentre nella sua posizione estratta, mostrata con linee a tratti e punti in fig. 2, il cursore 78 supporta all'esterno del telaio 50 un tasto 85, che è articolato rispetto al cursore stesso e che assume così una posizione in cui esso è atto a venire ruotato manualmente per l'esecuzione dei movimenti rapidi del nastro.

Il cursore 78 viene mosso dall'arpione 73, come verrà

meglio spiegato in seguito, in quanto la protuberanza 77 impegna un incavo 86 del cursore 78.

Una leva 87 a bilico, corrispondente alla leva 23 di fig. 1, è girevole attorno ad un asse di cerniera passante nelle gole 5 di due perni 88, ove la leva 87 è mantenuta da una molla 89. La leva 87 è munita di due bracci 90 e 91 destinati ad impegnare la cassetta per abbassarla, mentre l'estremità di un altro braccio 92 della leva 87 coopera con la camma 59 per far ruotare la leva 87 attorno al suo asse di cerniera, io La molla 89 serve anche a mantenere il braccio 92 a contatto con la camma 59.

Una leva 93 a gomito, corrispondente alla leva 28 di fig. 1, è incernierata in 94 al telaio 50 e presenta un primo braccio 95 cooperante con la camma 60 ed un secondo brac-15 ciò 96 cooperante con un perno 97 fissato al supporto 98 per le testine e il rullo pressore.

Come per lo schema di principio della fig. 1, il funzionamento ha luogo con l'inserimento della cassetta, che urta l'appendice 75 dell'arpione 73 e provoca così la rotazione 20 in senso orario guardando la fig. 2 dell'arpione 73, che afferra la cassetta con la sua estremità 76 ad uncino. Spingendo ulteriormente la cassetta, essa provoca la rotazione in senso antiorario guardando la fig. 2 della leva 66 contro l'azione della molla 71.

25 La leva 76 aziona così il microinterruttore di avviamento del motore. Il funzionamento prosegue ora automaticamente dando luogo al risucchio della cassetta fino a quando l'appendice 75 urta il telaio 50 e l'arpione 73 libera la cassetta impegnando contemporaneamente con la protuberanza 77 30 l'incavo 86 del cursore 78 fino a provocarne il movimento verso l'esterno.

Nel frattempo la cassetta viene abbassata dalla leva 87 a bilico e le testine vengono avvicinate al nastro dalla leva 93 a gomito.

35 Quando le testine e il rullo pressore sono in posizione operativa avviene il disinnesto della trasmissione mediante il perno 63. L'albero 55 rimane fermo finché viene mantenuta bloccata una leva 99 del ruotismo.

Quando si spinge assialmente il tasto 85 verso l'interno 40 e quindi il cursore 78 viene mosso finché l'estremità 83 tocca la linguetta 84, facendo contatto elettrico con essa, allora la leva 99 viene liberata e l'albero 55 ruota sotto l'azione della molla 58, dando luogo all'esecuzione della sequenza inversa.

Si nota che una molla bistabile 49 serve a mantenere 45 fermo il cursore 78, dopo che esso è stato portato nella sua posizione rientrata o nella sua posizione estratta.

È ovvio che numerose e diverse varianti possono venire apportate dagli esperti della tecnica alla sopra descritta realizzazione della presente invenzione, senza scostarsi dallo so spirito di essa; si intende che tali varianti rientrano tutte nel campo dell'invenzione.

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3 fogli disegni

Claims (8)

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1. Dispositivo per il comando programmato di sequenze operative in un giranastri a cassetta, in cui su un albero (1) sono montati primi e secondi mezzi (8,7) di comando, rispettivamente per mezzi di introduzione ed espulsione (12, 10) della cassetta e per mezzi di avvicinamento ed allontanamento (28), rispetto alla cassetta, di un supporto per le testine e per il rullo pressore, ed in cui un prestabilito senso di rotazione dell'albero è contrastato da una molla (3) il quale dispositivo è caratterizzato dal fatto che esso comprende in combinazione: un ruotismo azionato da un motore e terminante con un ingranaggio (2) fissato su detto albero (1) per poter far ruotare quest'ultimo secondo detto prestabilito senso di rotazione; mezzi (23) di abbassamento e di sollevamento della cassetta, sensibili a terzi mezzi (6) di comando disposti su detto albero; e quarti mezzi (9) di comando disposti su detto albero, per l'innesto e il disinnesto di detto ruotismo.

2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta molla è una molla elicoidale (3) lavorante a torsione.

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RIVENDICAZIONI

3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che detti primi e detti quarti mezzi di comando sono costituiti da due bottoni di manovella (8, 9).

4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi (7) e detti terzi (6) mezzi di comando sono costituiti da due camme.

5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di introduzione ed espulsione della cassetta comprendono una prima leva (12) incernierata al telaio e sensibile a detti primi mezzi (8) di comando; una seconda leva (10), sollecitata elasticamente (14) verso detta prima leva (12) e avente una prima estremità imperniata sul telaio; e un arpione (16) incernierato in corrispondenza dell'altra estremità di detta seconda leva.

6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che è inoltre previsto un cursore (21) mosso in andirivieni rispetto al telaio da detto arpione (16).

7. Disositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di abbassamento e di sollevamento della cassetta comprendono una leva (23) a bilico, girevole attorno ad un asse (24) ed avente un primo braccio (27) di impegno della cassetta e un secondo braccio (25) sensibile a detti terzi mezzi di comando (6).

8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di avvicinamento e di allontanamento di detto supporto comprendono una leva (28) a gomito imperniata al telaio e avente un primo braccio (30) di impegno del supporto e un secondo braccio (29) sensibile a detti secondi mezzi di comando (7).