CH626164A5 - - Google Patents

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Publication number
CH626164A5
CH626164A5 CH870677A CH870677A CH626164A5 CH 626164 A5 CH626164 A5 CH 626164A5 CH 870677 A CH870677 A CH 870677A CH 870677 A CH870677 A CH 870677A CH 626164 A5 CH626164 A5 CH 626164A5
Authority
CH
Switzerland
Prior art keywords
lens
projector
missile
mirror
pseudo
Prior art date
Application number
CH870677A
Other languages
English (en)
Inventor
Philip M Johnson
John D Kuppenheimer
Original Assignee
Sanders Associates Inc
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Sanders Associates Inc filed Critical Sanders Associates Inc
Publication of CH626164A5 publication Critical patent/CH626164A5/it

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Classifications

    • GPHYSICS
    • G02OPTICS
    • G02BOPTICAL ELEMENTS, SYSTEMS OR APPARATUS
    • G02B27/00Optical systems or apparatus not provided for by any of the groups G02B1/00 - G02B26/00, G02B30/00
    • G02B27/18Optical systems or apparatus not provided for by any of the groups G02B1/00 - G02B26/00, G02B30/00 for optical projection, e.g. combination of mirror and condenser and objective
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F41WEAPONS
    • F41GWEAPON SIGHTS; AIMING
    • F41G7/00Direction control systems for self-propelled missiles
    • F41G7/20Direction control systems for self-propelled missiles based on continuous observation of target position
    • F41G7/24Beam riding guidance systems
    • F41G7/26Optical guidance systems
    • F41G7/263Means for producing guidance beams

Description

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RIVENDICAZIONI
1. Proiettore a fascio destinato a proiettare un fascio su un oggetto mobile, caratterizzato dal fatto che esso comprende:
una sorgente di radiazione (34);
una pluralità di reticoli codificati separati (29);
mezzi (30, 32) per spostare in sequenza detti reticoli codificati separati nel percorso del fascio di detta sorgente di radiazione, e mezzi ausiliari (36, 38, 40, 60) per mantenere sostanzialmente costante il diametro del fascio rispetto all'oggetto, nonostante che la distanza fra il proiettore e l'oggetto vari.
2. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ausiliari includono un complesso ad obiettivo pseudo-zoom (36, 38) intermedio fra detta sorgente di radiazione (34) e detti reticoli codificati separati (29).
3. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto complesso ad obiettivo pseu-do-zoom include almeno una prima lente condensatrice (38) disposta fra detta sorgente di radiazione (34) e detti reticoli codificati separati (29).
4. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto complesso ad obiettivo pseudo-zoom include una lente collimatrice (36) disposta fra detta sorgente di radiazioni (34) e detta prima lente condensatrice (38).
5. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto complesso ad obiettivo pseudo-zoom include mezzi per spostare detta prima lente condensatrice (38) rispetto a detta sorgente di radiazione (34).
6. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto complesso ad obiettivo pseudo-zoom include mezzi per spostare detta sorgente di radiazione (34) e detta prima lente condensatrice (38).
7. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta lente collimatrice (36) è fissa e che il complesso ad obiettivo pseudo-zoom comprende inoltre mezzi per spostare detta prima lente condensatrice (38) rispetto a detta lente collimatrice (36).
8. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta lente collimatrice (36) è assialmente allineata rispetto a detta prima lente condensatrice mobile (38).
9. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per spostare detta prima lente condensatrice (38) rispetto a detta lente collimatrice (36) includono un motore elettrico (43).
10. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto complesso ad obiettivo pseudo-zoom include una prima custodia (31) in cui è disposta detta lente collimatrice (36), ed una seconda custodia (35), concentrica con detta prima custodia, in cui è disposta detta lente condensatrice mobile (38).
11. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta seconda custodia (35) presenta una pluralità di fenditure (37); e che detti mezzi per spostare detta prima lente condensatrice rispetto a detta lente collima ;rice includono inoltre un ingranaggio (39) accoppiato a detto motore (43) e ingranante in dette fenditure (37).
12. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ausiliari includono:
uno specchio (40) disposto in posizione intermedia fra detto complesso ad obiettivo pseudo-zoom (36, 38) e detti reticoli codificati (29) sul percorso del fascio della sorgente di radiazione (34); e congegni (60) per spostare detto specchio (40) fuori dal percorso del fascio di detta sorgente di radiazione (34) fornendo perciò un differente percorso ottico fra detto complesso ad obiettivo pseudo-zoom (36, 38) e detti reticoli codificati (29) di modo che venga alterata la lunghezza focale del proiettore.
5 13. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti congegni per spostare detto specchio (40) includono un solenoide rotante (60) accoppiato a detto specchio (40) e mezzi per eccitare detto solenoide rotante.
io 14. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprenda congegni (10, 18, 20, 26, 24, 22, 21) per il puntamento del proiettore.
15. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti congegni di puntamento in-
15 eludono:
un oculare (10) e organi (21, 22, 24, 26, 20, 18) per proiettare la radiazione ricevuta dall'esterno di detto proiettore a detto oculare (10), includenti un obiettivo (24).
20 16. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che esso include:
una piastra di ribaltamento (66) délai linea di puntamento disposta in posizione intermedia fra detti reticoli codificati (29) e detto obiettivo (24) e;
25 mezzi (88) per ribaltare detta piastra di ribaltamento.
17. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che esso include:
mezzi (74, 76, 78) per accertare un qualsiasi disallineamento della linea di puntamento in elevazione fra un fascio
30 emesso dal proiettore (70) dovuto a detta sorgente di radiazione (34) ed un fascio visivo attraverso detto oculare (10) e;
mezzi (88) per ribaltare detta piastra di ribaltamento (66) in misura proporzionale a detto disallineamento della linea di puntamento in elevazione.
35 18. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detta sorgente di radiazione (34) include un laser ad impulsi.
19. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che esso include inoltre mezzi (74,
40 76, 78), per accertare un qualsiasi disallineamento di puntamento azimutale fra un fascio emesso dal proiettore dovuto a detta sorgente di radiazione ed un fascio visivo attraverso detto oculare (10) e;
mezzi (78, 84) per variare la sincronizzazione di detto la-
45 ser ad impulsi in misura proporzionale a detto disallineamento di puntamento anzimutale.
20. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che esso include inoltre mezzi (90, 92) per accertare l'istante in cui un reticolo (29) si trova sulla so linea di puntamento; e mezzi (94) per variare la sincronizzazione di detto laser ad impulsi in misura proporzionale a qualsiasi asincronismo accertato.
21. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 2, ca-
55 ratterizzato da ciò che detti mezzi ausiliari comprendono una sezione di condensazione ed una sezione di formazione dell'immagine dell'oggetto mobile; il complesso ad obiettivo pseudo-zoom essendo disposto in detta sezione di condensazione per mantenere l'apertura numerica dell'obiettivo nella
60 sezione di formazione dell'immagine, sostanzialmente costante durante Io zoom.
22. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che detto complesso ad obiettivo pseu-do-zoom include una lente collimatrice fissa (36) ed una lente
65 condensatrice mobile (38) assialmente allineata rispetto a detta lente collimatrice fissa e mobile rispetto ad essa.
23. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che detto complesso ad obiettivo pseu
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do-zoom include una lente collimatrice (36) una lente condensatrice (38) e mezzi per spostare simultaneamente dette lenti e detta sorgente di radiazione (34).
24. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (30, 32) per spostare in sequenza detti reticoli codificati separati (29) comprendono un disco (30) sul quale sono disposti detti reticoli, ed un motore (32) atto ad azionare in rotazione detto disco.
25. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto complesso ad obiettivo pseudo-zoom (36, 38) include mezzi per variare l'area di detti reticoli codificati separati illuminati da detta sorgente di radiazione (34) senza focalizzare continuamente detta sorgente di radiazione su detti reticoli codificati separati.
26. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che esso comprende:
mezzi per variare il percorso compiuto dal fascio emesso dalla sorgente di radiazione (34) in uscita dal proiettore, di modo che la lunghezza focale del proiettore venga perciò alterata.
27. Proiettore a fascio secondo la rivendicazione 26, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per variare il percorso includono una superficie riflettente intermedia fra detta sorgente di radiazione e detti reticoli e mezzi per variare la posizione di detta superficie riflettente in modo che in una prima posizione essa intercetti il fascio e in una seconda posizione essa sia fuori dal percorso del fascio.
Tale proiettore può trovare tra l'altro, particolare applicazione per guidare missili. Correntemente missili guidati otticamente sono condotti da segnali elettrici di controllo alimentati tramite un conduttore elettrico, che è accoppiato fra il dispositivo di lancio ed il missile durante il suo volo. A causa delle evidenti manchevolezze in questo tipo di sistema di guida, è desiderabile fornire una guida per missile guidato otticamente senza nessun collegamento fisico fra il dispositivo di lancio ed il missile, durante il volo. Convenzionali missili ad autoguida terminale sono inadatti per questo scopo, dato il loro costo relativamente elevato e la loro complessità.
Missili guidati a fascio direttore riducono tale complessità.
Tipiche tecniche di guida a fascio fanno mutare od oscillare le immagini di laser multipli e le proiettano attraverso un obiettivo «zoom» od obiettivo a focale variabile. Codificare lo spazio in questo modo è poco efficiente, in quanto richiede una eccessiva quantità di impulsi laser per ogni campione di posizione del ricevitore.
Inoltre gli obiettivi «zoom» a più elementi sono soggetti ad urto e vibrazione rendendo necessaria l'adozione di modifiche del sistema molto complesse e costose per correggere le variazioni della linea di puntamento nella porzione critica di immagine del proiettore a fascio.
Scopo della presente invenzione è di provvedere un proiettore a fascio capace di proiettare un fascio di diametro sostanzialmente costante in corrispondenza di un oggetto, la cui distanza varia rispetto al proiettore.
Il proiettore oggetto dell'invenzione è definito dalla rivendicazione 1.
Nel caso dell'applicazione alla guida di un missile, il proiettore in oggetto fa preferibilmente uso di un obiettivo pseudo-zoom che semplifica notevolmente tutti i congegni che lo compongono, benché non si escluda, in alcuni casi particolari, anche la possibilità di impiego di un obiettivo zoom. Ad esempio nel caso in cui gli urti e le vibrazioni non costituiscano un problema, l'obiettivo zoom può essere impiegato anche col proiettore in oggetto.
Analogamente quando il costo degli obiettivi zoom convenzionali, che è elevato, non costituisca un fattore importante, allora essi potranno anche essere impiegati invece degli obiettivi pseudo-zoom, più economici.
Il proiettore in oggetto differisce da quelli secondo i brevetti USA n. 3 662 180; 3 704 070; 3 799 675 che prevedono apparecchiature molto più complesse, usano obiettivi zoom e non prevedono l'uso di reticoli codificati separati.
Nel caso di un'utilizzazione per la guida di un missile, il proiettore in oggetto emette un fascio di guida codificata spazialmente lungo una linea di mira o di vista fra un mitragliere del missile ed un bersaglio. Il missile porta sensori o rivelatori, che segnalano la sua deviazione angolare della linea di mira fra il mitragliere ed il bersaglio e vengono apportate correzioni alla traiettoria di volo del missile a seconda della deviazione angolare rivelata.
Il fascio di guida codificato spazialmente viene prodotto mediante un proiettore per diapositive illuminato a laser, in cui una pluralità di reticolati codificati o «diapositive» sono montati su un disco codificatore rotante. Il disco rotante presenta riferimenti di posizione in modo che un laser emette impulsi ogni volta che un modello di reticolo risulta collocato in modo appropriato sull'asse ottico della lente di proiezione. Una sequenza di differenti modelli viene proiettata nello stesso spazio ad ogni giro del disco sodificatore. Il ricevitore sul missile riceverà una sequenza di lampi del laser, che è diversa per ciascuna pluralità di posizioni nello spazio.
Onde mantenere relativamente bassi il costo e la complessità del ricevitore del missile, consentire la cattura iniziale del missile ed evitare una preventiva segnalazione del bersaglio, una caratteristica del proiettore in oggetto consiste nel mantenere il diametro del fascio e la densità di flusso radiante in corrispondenza al missile sostanzialmente costanti malgrado il fatto che stia variando la distanza fra il proiettore ed il missile. Se la densità di flusso radiante in corrispondenza al missile è mantenuta relativamente costante, la portata dinamica del ricevitore del missile può essere mantenuta relativamente piccola, e perciò esso è meno costoso e più semplice.
I vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiari con riferimento alla descrizione che segue presa assieme agli annessi disegni, in cui:
fig. 1 è una vista in pianta del sistema ottico di un proiettore a fascio;
fig. 2 è uno schema a blocchi del proiettore di fig. 1; fig. 3 è una vista prospettica del gruppo a disco codificatore ed a motore di comando del proiettore delle figg. 1 e 2;
fig. 4 è una vista prospettica del complesso ad obiettivo pseudo-zoom del proiettore delle figg. 1 e 2;
fig. 5 è una vista prospettica del complesso a specchio commutato del proiettore delle figg. 1 e 2; e fig. 6 è una vista prospettica del complesso a piastra inclinabile del proiettore delle figg. 1 e 2.
Facendo ora riferimento alla fig. 1 dei disegni viene illustrata una realizzazione del sistema ottico di un proiettore a laser per missile guidato a fascio direttore, che è pure rappresentato schematicamente in fig. 2. Il proiettore a laser per missile guidato a fascio direttore include un oculare 10, che viene utilizzato da un mitragliere 12 del missile per mettere in posizione una serie di fili di reticoli su un bersaglio. I fili di reticolo o fili incrociati sono disposti su un crocifilo o reticolo di puntamento 14 applicato su una superficie di un complesso a prisma 16. Il prisma 16 può essere un prisma Porro-Abbe modificato od altro convenzionale sistema a prisma di reversione ed inversione onde fornire al mitragliere una immagine orientata in modo appropriato pur usando
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Io stesso sistema di lenti per la proiezione e per la visione. Alternativamente può essere adottata un'ottica separata di visione e di proiezione. Un reticolo 14 a fili incrociati viene preferibilmente inciso su una superficie del prisma 16, oppure, alternativamente, può essere applicato su un elemento di vetro e cementato o comunque fissato al prisma 16. Il prisma 16 racchiude nel suo corpo una coppia di separatori di fascio dicroici 18 e 20. Il mitragliere 12 del missile vede i fili incrociati dal reticolo 14 nel fuoco sul bersaglio.
L'immagine del bersaglio entra nel proiettore attraverso una finestra di uscita 21 e viene riflessa da uno specchio 22. Essa passa poi attraverso un obiettivo 24. L'immagine che ha oltrepassato l'obiettivo 24 viene riflessa da uno specchio 26, e successivamente viene riflessa dai separatori di fascio dicroici 20 e 18, rispettivamente, all'oculare 10. Preferibilmente, lo specchio 22 viene stabilizzato mediante un servosistema includente giroscopi (non illustrati) per mantenere l'immagine del bersaglio stabilizzata sui fili incrociati del reticolo 14. L'uso dei giroscopi assieme ad un sistema a servomeccanismo per tenere a posto uno specchio di stabilizzazione costituisce una tecnica normalizzata o standard e non rientra nella presente invenzione.
Il proiettore viene impiegato per proiettare un fascio laser codificato lungo la linea di mira o puntamento del mitragliere o deviato dalla linea di mira del mitragliere di un qualche prefissato valore angolare. La codificazione del fascio laser è provocata da una pluralità di reticoli codice grigio 29 disposti su un disco codificatore 30, che è montato sull'albero di un motore 32 per essere ruotato da questo (vedere fig. 3).
Modelli tipici di codice per proiettare nello spazio un codice dipendente da un angolo, che, quando viene ricevuto, viene usato per determinare la deviazione angolare dal fascio proiettato sono enunciati nel brevetto U. S. n. 3 662 180 relativo ad un «Faro di Navigazione Codificante un Angolo» (Angle Coding Navigation Beacon) e nel brevetto U. S. n. 3 799 675 relativo ad un «Sistema per Determinare una Direzione» (Direction Determining System), entrambi i brevetti essendo stati concessi alla stessa titolare del presente brevetto ed essendo incorporati a titolo indicativo. La disposizione angolare del ricevitore rispetto all'asse del fascio è determinata dal tipo, numero e sequenza di impulsi di energia ricevuti durante un prefissato intervallo di tempo.
I reticoli montati entro il disco codificatore 30 sono illuminati da una sorgente di radiazione 34. Nella presente realizzazione, la sorgente di radiazione 34 comprende una pluralità di giunzioni diodo laser (una fila) ed un'asta integratrice accoppiata otticamente ad essa. L'asta integratrice altera la radiazione proveniente dalla pluralità di diodi laser. Tuttavia la sua funzione può essere ottenuta defocalizzando l'immagine della fila di laser. Sorgenti alternative di radiazioni possono includere qualsiasi laser od anche una sorgente di radiazione incoerente. Attualmente potrebbe essere usata qualsiasi lunghezza d'onda di radiazione trasformabile in immagine, incluse le sorgenti di microonde.
La radiazione dalla sorgente a diodi laser 34 è spinta a dirigersi ai reticoli sul disco codificatore 30 mediante un collimatore 36 e una lente condensatrice 38 che costituiscono un obiettivo pseudo-zoom ed uno specchio 40. La radiazione riflessa dallo specchio 40 passa attraverso un sistema di lenti condensatrici di ritrasmissione 42, viene riflessa da un altro specchio 44 e forma l'immagine in corrispondenza di un punto 46 oltre il disco codificatore 30. Il punto 46 è stato scelto in modo che, al lancio del missile, i raggi provenienti dalla lente di ritrasmissione 42 illuminino un intero modello di reticolo 29 disposto sul disco codificatore 30. In una realizzazione tipica, ciascuno dei reticoli disposti sul disco codificatore 30 ha un diametro di 0,15 pollici (circa 3,95 mm).
Per facilitare la spiegazione della fig. 2, i modelli di reticolo vengono ritrasmessi mediante una lente 48 ed uno specchio 50 ad un punto 52. Dopo riflessione da parte di uno specchio 56, una lente 54 invia l'immagine proveniente dal punto 52 nello spazio tramite lo specchio 22 per produrre il fascio proiettato 58. Nella fig. 1, un prisma 50/56 fornisce in effetti la funzione precedente.
Una delle caratteristiche principali del proiettore è di produrre un fascio lineare di diametro sostanzialmente costante in corrispondenza al missile durante il suo volo. L'obiettivo pseudo-zoom 36-38 coopera a questa funzione. Nella presente realizzazione, l'obiettivo pseudo-zoom 36-38 è capace di variare l'immagine del fascio laser su un reticolo di codice grigio dalla massima grandezza del reticolo, ossia in una realizzazione tipica di 0,15 pollici (circa 3,95 mm), alla immagine minima del diodo laser, ossia in una realizzazione tipica di 0,015 pollici (circa 0,395 mm), quindi in un rapporto 10 a 1. Però si desidera che il diametro del fascio venga mantenuto costante per un campo molto maggiore, di circa 80 a 1. Ciò viene ottenuto mediante commutazione fra due lunghezze focali dell'ottica del proiettore, come verrà descritto in seguito.
Al crescere della distanza del missile dal proiettore, l'obiettivo pseudo-zoom 36-38 viene spostato verso la sorgente a diodi laser 34, di modo che diminuisce la porzione illuminata dei reticoli sul disco codificatore 30. Questo, naturalmente, aumenta la densità di potenza del fascio sul reticolo del disco codificatore e mantiene un diametro effettivo costante del fascio in corrispondenza al missile. Poiché l'obiettivo pseudo-zoom 36-38 costituisce il percorso condensatore del sistema e non la porzione critica della formazione di immagine come nei sistemi convenzionali ad obiettivo zoom, la posizione dell'obiettivo pseudo-zoom non influisce per niente sulla linea di mira o di puntamento.
Un tipico complesso ad obiettivo pseudo-zoom è rappresentato nella fig. 4 dei disegni. In questa realizzazione una lente collimatrice 36 è montata fissamente in una custodia 31 circondata perifericamente da una gabbia o bussola a sfere 33. La lente di condensazione ad effetto zoom ossia a distanza focale variabile mobile 38 è montata in una custodia 35 concentrica rispetto alla custodia 31. La custodia 35 presenta una pluralità di fenditure 37, che cooperano con un ingranaggio di comando 39 per consentire una traslazione della custodia 35 rispetto alla custodia fissa 31. L'ingranaggio di comando 39 è calettato sull'albero 41 di un motore a corrente continua 43.
La posizione della custodia di carellata o zoom 35 viene variata in modo prefissato. La tensione costante applicata al motore in corrente continua 43 è stata programmata in modo da variare nel tempo per consentire uno spostamento dell'obiettivo proporzionale al reciproco della distanza del missile. La tensione al motore 43 viene alimentata da un generatore di funzione o di rampa (non rappresentato). Un sensore o rivelatore di posizione 45, quale un potenziometro, può essere impiegato per reazionare in modo convenzionale un'informazione indipendentemente dalla posizione della custodia di carellata 35, per cui, se richiesto, possono essere apportate correzioni all'alimentazione di tensione al motore 43.
Un accorgimento addizionale all'adozione dell'obiettivo pseudo-zoom consiste nello spostare in un tutto unico sia la sorgente che le lenti od obiettivi di condensazione (come unica lente di condensazione). Un'altra alternativa consiste nello spostare soltanto la sorgente. Però, in questa disposizione, si verificava una perdita di rendimento di raccolta.
Come il missile si allontana ancora di più dal luogo di lancio, per esempio quando esso raggiunge una distanza di circa 400 metri, la disposizione con obiettivo pseudo-zoom
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non può più in sè assicurare un diametro effettivo costante del fascio in corrispondenza al missile. Di conseguenza un elemento di commutazione 60, quale un solenoide rotante, che è accoppiato allo specchio 40, viene eccitato per ruotare
10 specchio 40 fuori posizione intorno ad un asse 62. Una realizzazione di ciò è illustrata in fig. 5, in cui è rappresentato uno specchio 40 calettato sull'albero di un solenoide rotante 60 per ruotare con esso. Quando la tensione applicata al motore 43 raggiunge un prefissato valore indicativo di una particolare distanza del missile, il solenoide rotante 60 viene eccitato per ruotare lo specchio 40 fuori dal percorso del fascio emesso dalla sorgente 34. Una coppia di cuscinetti 49 e 51 sostiene l'albero del solenoide 60.
Quando lo specchio viene spostato in tal modo, una immagine del fascio proveniente dall'obiettivo pseudo-zoom viene così formata in corrispondenza ad un punto 64 oltre
11 disco codificatore 30, in modo tale che l'intero diametro di un modello di reticolo viene di nuovo illuminato benché in questo istante i reticoli siano illuminati in corrispondenza al lato opposto del disco 30.1 modelli di reticolo sul disco codificatore 30 sono disposti in modo tale che modelli simili di reticolo si trovino da lati opposti del disco però invertiti nel senso da destra a sinistra e dall'alto al basso. La lente 48 precedentemente descritta effettua l'inversione sull'altro lato del disco 30. Però questa lente non è essenziale, poiché viene trasmesso al missile un segnale, che indica che è in uso la lente 54 a fuoco corto. L'elettronica del missile può allora essere controllata per fornire qualsiasi inversione necessaria.
Alternativamente, possono essere impiegati percorsi separati illuminati da sorgenti di radiazione separate.
Il modello di reticolo illuminato in corrispondenza al punto 64 viene trasmesso tramite una piastra 66 di ribaltamento della linea di mira o di puntamento ad uno specchio 68. La piastra 66 di ribaltamento della linea di puntamento fornisce piccole correzioni angolari alla posizione del fascio. Queste correzioni non erano richieste sull'altro percorso ottico poiché l'allineamento del fascio era molto meno critico dato il rapporto delle lunghezze focali uno a otto delle due lenti od obiettivi. L'immagine riflessa dallo specchio 68 viene applicata attraverso il separatore di fascio 20 allo specchio 26 e viene quindi riflessa dallo specchio 26 attraverso la lente od obiettivo 24, e riflesso dallo specchio 28 per formare il fascio 70.
Lo specchio 22 è meno riflettente del cento per cento, per cui una piccola percentuale dell'energia del fascio 70 passa attraverso lo specchio 22 raggiungendo un retroriflet-tore angolare cubico 72, da cui i raggi ritornano paralleli ai raggi incidenti. I raggi di ritorno dal retroriflettore angolare cubico 72 vengono fatti ripassare attraverso lo specchio parzialmente trasparente 22 restando paralleli ai raggi uscenti. Questi raggi passano attraverso la lente 24 che li fa convergere, vengono riflessi dallo specchio 26, vengono riflessi dal separatore di fascio 20 e vengono trasmessi attraverso il separatore di fascio 18 ad un foro a spillo 74 ricavato sul prisma 16. Il foro a spillo 74 o è inciso su una superficie del prisma 16 oppure è inciso su un pezzo di vetro, che è cementato o comunque fissato al prisma 16.
In corrispondenza al foro a spillo 74, i modelli di reticolo provenienti dal disco codificatore 30 forniscono immagini in sequenza quando viene fatta pulsare la sorgente a diodo laser 34. Un rivelatore 76 disposto per ricevere energia dal foro a spillo 74 e sensibile ad una radiazione alla frequenza 5 della sorgente a diodo laser 34 raccoglie la radiazione passante attraverso il foro a spillo ed emette un segnale elettrico proporzionale alla radiazione. Questo segnale è uguale all'uscita che si avrebbe ad un ricevitore montato sul missile quando il missile si trova sulla linea di puntamento e io quando il fascio laser ed il fascio visivo sono esattamente allineati. Qualsiasi disallineamento fra la linea di puntamento laser e visiva renderà i modelli di reticolo non centrati sul foro a spillo 74.
L'uscita del rivelatore 76, che «legge» i modelli di reti-15 colo viene applicata ad un decodificatore 78, che decodifica l'uscita del rivelatore 76 per indicare un qualsiasi disallineamento della linea di puntamento laser e visiva oppure un qualsiasi decentraggio dei modelli di reticolo nel foro a spillo. Di conseguenza, il decodificatore 78 fornisce all'uscita due 20 segnali: un segnale di errore delle linee di puntamento azimutale 80 ed un segnale di errore delle line di puntamnto in elevazione 82. Il segnale di errore di puntamento azimutale 80 è applicato ad un circuito a ritardo controllato 84, che fa rallentare od anticipare un generatore di impulsi laser 25 86, che in combinazione con la rotazione del disco codificatore 30 spinge a spostarsi la posizione azimutale del fascio trasmesso.
Il decodificatore 78 fornisce pure una uscita 98, che indica se esiste un qualsiasi segnale di errore e se vengono 30 trasmessi segnali appropriati.
Il segnale di errore di puntamento in elevazione 82 è applicato ad un circuito a servo-comando 88, che ruota la piastra 66 di ribaltamento della linea di puntamento tramite un motore 67 causando uno spostamento del fascio (vedere 35 fig- 6). La piastra di ribaltamento è montata su un albero 69, che è montato in cuscinetti 71. È da notare che entrambi gli errori di elevazione ed azimutale possono essere corretti mediante piastre di ribaltamento separate simili alla piastra di ribaltamento 66 oppure mediante riposizionamento dello 40 specchio 68.
Una sorgente luminosa 90 è disposta vicino al disco codificatore 30 per formare immagini assieme ad un microscopio e ad un proiettore condensatore 31 sincronizzando segni o marcature portati mediante il disco codificatore 30 su 45 un reticolo con bordo a coltello 92, che viene sentito da un rivelatore 94. Ciò fornisce una sincronizzazione tale che la sorgente laser 34 fornirà impulsi quando i modelli di reticolo del disco codificatore 30 si trovano esattamente sulla linea di mira o di puntamento. L'uscita del rivelatore 94 è so applicata per controllare il circuito di ritardo 84 tramite un circuito logico 94.
L'uscita del rivelatore 94 costituisce pure una entrata ad un gruppo PLMD di comando a blocco di fase del motore 32. L'altra entrata al gruppo PLMD è costituita dall'u-55 scita dell'oscillatore pilota MO.
Benché sia stata descritta la cooperazione visiva del fascio codificato, in una realizzazione alternativa può essere usato invece un rilevatore, quale un rilevatore all'infrarosso, un rilevatore televisivo, ecc.
v
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