CH616897A5 - Metering and dispensing pump for aerosols or for liquids in atomised form - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce ad una pompetta stantuffo che può essere utilizzata per dosare ed erogare sia aerosol sia liquidi, ad esempio profumi o cosmetici, in forma nebulizzata.

In base a studi recenti glu usuali idrocarburi alogenati usati come propellenti per aerosol, risulterebbero dannosi. Un propellente alternativo, perfettamente innocuo, potrebbe essere l'anidride carbonica. Da esperienze fatte risulta però che per ottenere un accettabile effetto aerosolizzante il prodotto da aerosolizzare dovrebbe essere saturato ad una pressione di almeno 6-7 bar. A pressioni inferiori l'effetto nebulizzante è infatti praticamente trascurabile. L'uso di pressione così elevate può essere pericoloso specie se il contenitore è di vetro.

Uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare una pompetta dosatrice, particolarmente per aerosol, che, provocando in una sua parte (e quindi non nel contenitore), un aumento di pressione all'atto dell'erogazione consente di utilizzare come propellente l'anidride carbonica ad una pressione di 2-3 bar nel contenitore.

È nota una pompetta a stantuffo per la erogazione in forma nebulizzata di liquidi, come profumi cosmetici, la quale comprende uno stantuffo principale, assialmente cavo e mobile in un cilindro, ed un organo otturatore, destinato ad intercettare la cavità assiale dello stantuffo principale e limitatamente mobile rispetto ad un cilindro secondario, il quale si muove in contrasto a molla in un cilindro di sezione inferiore al primo e presenta dei mezzi valvolari unidirezionali, ad esempio una valvola a sfera o un lembo elasticamente deformabile.

Una pompetta di questo tipo presenta difficoltà d'innesto specie dopo lunghi periodi di riposo e comunque quando il cilindro principale non è sufficientemente pieno ed è di realizzazione relativamente complessa a seguito della necessità di consentire dei movimenti relativi tra l'otturatore e lo stantuffo a cui è associato.

Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una pompetta per l'erogazione di liquidi in forma nebulizzata che sia di rapido innesco e di semplice e quindi economica costruzione.

Secondo l'invenzione, la pompetta, che comprende un primo pistone cavo, mobile in un cilindro ed alloggiante un otturatore associato ad un secondo pistone mobile in contrasto a molla, si caratterizza essenzialmente per il fatto che il secondo pistone, in materiale elasticamente deformabile, è disposto radialmente distanziato nel cilindro e presenta un grembiule concentrico ad una appendice tubolare di guida, sporgente centralmente nel cilindro e lungo la quale scorre il grembiule di tale secondo pistone facendo tenuta per un tratto almeno della sua corsa.

L'invenzione sarà meglio compresa dalla seguente descrizione dettagliata, fornita a puro titolo esemplificativo e quindi non limitativo, di una sua preferita forma di realizzazione illustrata nell'annesso disegno, in cui:

la fig. 1 mostra una sezione verticale di una pompetta secondo l'invenzione in posizione inoperativa, montata su un contenitore e destinata ad erogare liquidi in forma nebulizzata;

la fig. 2 mostra sempre in sezione verticale la pompetta della fig. 1 in posizione di fine corsa;

la fig. 3 mostra in sezione verticale il dettaglio dei mezzi con cui la pompetta viene accoppiata ad un contenitore in cui è posto un prodotto saturato con C02.

Con riferimento alle figg. 1 e 2, ove è riprodotta la pompetta dell'invenzione applicata ad un recipiente in vetro 1 contenente a pressione sostanzialmente atmosferica ad esempio un profumo 2A da nebulizzare, con 2 è indicato uno scodellino metallico, che viene rebordato al disotto di un bordo 3, del contenitore e che serve a fissare la pompetta a quest'ultimo. Va però precisato che i mezzi d'accoppiamento della pompetta al contenitore possono essere qualsiasi.

Lo scodellino 2 serra sull'imboccatura del contenitore la flangia 4 di un bicchiere 5 in materiale plastico, ad esempio polietilene, attraverso una guarnizione anulare 6, il cui bordo interno sporge nel collo 7 del contenitore.

Il bicchiere 5 presenta una parete cilindrica 8 che viene utilizzata per la guida di un pulsante o tasto di comando 9. Inoltre, il bicchiere 5 comprende una parete trasversale 10 unita di un foro 11 ed al disotto di tale parete una serie di sporgenze radiali distanziate 12 a superficie inferiore inclinata 15 nonché un collare 13 a superficie esterna troncoconica 14. La faccia inferiore della parete trasversale 10 presenta per una breve estensione angolare un ribassamento 17 la cui funzione sarà meglio compresa in seguito.

Con il bicchiere 5 viene accoppiato il corpo 18 della pompetta pure esso stampato in materiale plastico, ad esempio polietilene. Per consentire questo accoppiamento, il contorno superiore del corpo 18 presenta una flangia 19 a contorno troncoconico 20. Previa introduzione in esso degli organi che saranno in seguito descritti, il corpo 18 viene forzato nel bicchiere fino a quando la sua flangia 19 non scotta, grazie alla sua elasticità, al di là dalle sporgenze 12. Tra ribassamento 18 e la zona corrispondente della flangia 19 rimane una intercapedine la cui funzione è quella di consentire l'ingresso nel recipiente dell'aria che compensa la quantità di prodotto che viene erogata.

Il corpo 18 presenta un tratto superiore cilindrico 20, che termina con la flangia 17 e che, congiuntamente ad un breve tratto conico 21, individua il cilindro in cui si muovono gli organi mobili ancora da descrivere della pompetta. A questi due tratti segue un breve tratto cilindrico cavo di minore sezione 22, e quindi una appendice tubolare 23 all'interno della quale

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è forzato un tubetto pescante in plastica 24. All'interno dei tratti 20,21 si estende concentricamente una appendice tubolare di guida 25 a bordo superiore troncoconico e provvista su tale bordo di uno o più passaggi radiali 26. L'altezza dell'appendice 25 è leggermente superiore alla corsa massima di un 5 primo pistone cavo 27 dj cui si parlerà in seguito.

Una molla di compressione 28 appoggia ad una estremità contro un gradino interno 29 del corpo 20 ed all'altra estremità contro la superficie di fondo di una gola anulare interna di un secondo pistone 30, montato nel corpo 18 e presentante un 10 diametro esterno massimo inferiore a quello interno del tratto 20. Il secondo pistone 30 è stampato in materiale plastico, ad esempio polietilene, la cui deformabilità elastica è maggiore di quella del materiale che costituisce il corpo 18. Il secondo pistone 30 presenta un grembiule cilindrico 31 che termina infe- 15 riormente con un tratto internamente ed esternamente troncoconico 32 il cui diametro interno minimo è inferiore a quello esterno minimo dell'appendice tubolare di guida 25.

Il secondo pistone 30 presenta uno stelo 33 ad estremità superiore troncoconico 34. Lo stelo 33 costituisca l'otturatore 20 della pompa. La superficie esterna di raccordo tra grembiule 31 e stelo 33 presenta forma corrispondente a quella affacciata del pistone principale 27 in posizione inoperativa della pompetta rimane scostata anche se di poco da quest'ultima.

Il pistone principale cavo 27 è stampato in materiale piasti- 25 co, ad esempio polietilene, e presenta una testa 34 provvista di lembi troncoconici destinati a fare tenuta contro la parete del cilindro 20. Alla testa 34 è collegato attraverso un gradino 35 uno stelo tubolare 36 provvisto di un gradino 37 contro cui aderisce a tenuta, in posizione inoperativa della pompetta, la 30 faccia conica 34 dell'otturatore 33 sotto la spinga della molla preconcata 28. In posizione inoperativa il gradino 35 aderisce contro il contorno del foro 11 il cui diametro è leggermente superiore a quello esterno dello stelo 36.

Sullo stelo 36 il pulsante o tasto 9 di azionamento della 35 pompetta, il quale comprende un canale 38 nel cui ultimo tratto, di forma anulare viene inserito un ugello nebulizzatore 39. Il pulsante comprende inoltre un grembiule inferiore 40.

Il funzionamento della pompetta è il seguente:

si supponga che la pompetta sia nella posizione inoperati- 40 va della fig. 1. L'utilizzatore preme sul pulsante 9 nel senso della freccia A. I due pistoni 27, 30 si muovono all'unisono per un primo breve tratto in contrasto alla molla 29. Durante questa fase vengono intercettati i passaggi 26 ed il liquido presente nel vano 40 tra appendice 25 e cilindro 20, 21 si sposta occu- 45 pando l'intercapedine esistente tra i due pistoni 27, 30 e tra grembiule 31 e cilindro 20. Proseguendo il movimento di abbassamento, il liquido entra in pressione deformando il tratto intermedio del grembiule 31 come indicato con linea a tratto interrotto e poi determina l'allontanamento del secondo pisto- so ne 30 dal pistone principale 27. Come conseguenza di ciò l'otturatore 33 si separa dal gradino di tenuta 27 ed il liquido par-viene all'ugello 39 da dove esce nebulizzato.

Durante l'erogazione il grembiule 31 riprende elasticamente la sua forma primitiva per l'uscita del liquido corrispondente alla sua deformazione. La corsa di descesa termina, se si continua ad esercitare la spinta nel senso A, quando la faccia inferiore 41 dell'appendice tubolare 42 del tasto 9 tocca la parete trasversale 10 del bicchiere 5 (vedi fig. 2). L'otturatore 33 si porta contro il gradino 37 sotto la spinta della molla 29 chiudendo il condotto d'erogazione.

In questa posizione una piccola quantità di liquido rimane nella intercapedine. Sotto la spinta della molla i due pistoni 27, 30 salgono all'unisono. Durante questa risalita si crea una depressione sotto i due pistoni. Quello che si crea sotto il secondo pistone 30 richiama il liquido 2 attraverso il tubetto pescante 24, il quale liquido si porta attraverso i passaggi 26 nel vano 40. Il movimento di risalita si arresta quando il gradino 35 impegna la parete trasversale 10.

Durante la risalita l'aria di compensazione entra nel recipiente 1 attraverso l'intecapedine tra parete del foro 11 e stelo 36, tra sommità della flangia 19 e ribassamento 17 e tra il bordo della guarnizione 6 (deformatasi) e superficie esterna del corpo 18.

Nel caso in cui a recipiente nuovo nell'intercapedine 40 non fosse presente del liquido e quindi non si potesse innescare la pompa, basta capovolgere il recipiente stesso perché attraverso i passaggi 26 del liquido pervenga in tale intercapedine.

Se la pompetta serve all'erogazione di aerosol da liquidi saturati con C02, il suo accoppiamento al contenitore (ad esempio bombola) viene effettuato senza ricorrere al bicchiere 5, come rappresentato nella fig. 5. In questa figura per indicare le parti della pompetta già descritte, sono stati utilizzati gli stessi numeri di riferimento. Lo scodellino metallico 50 viene strozzato sotto la flangia 19 in modo da fare aderire il bordo superiore di quest'ultima contro una guarnizione anulare di tenuta 51 appoggiata sul fondo 52 dello scodellino. Questa guarnizione aderisce contro lo stelo 36. Su di essa appoggia il gradino 35 quando la pompetta è in posizione inoperativa.

Il tasto di azionamento è indicato anche qui con 9. Il resto rimane invariato.

Come si sarà potuto comprendere dalla precedente descrizione una caratteristica importante dell'invenzione è costituita dalla presenza sul secondo pistone 30 del grembiule 31, 32 che, essendo elasticamente deformabile, svolge una dupplice funzione, cioè:

a) quella di fare tenuta sull'appendice tubolare 25;

b) e quella di deformarsi sotto pressione nella sua zona intermedia producendo un effetto accumulatore.

Per quanto sia stata descritta una sola forma di realizzazione dell'invenzione, sarà ora facile ad un esperto del ramo pervenuto qui in possesso dell'idea inventiva escogitare numerose varianti e modifiche che debbono però ritenersi tutte comprese nell'ambito dell'invenzione stessa.

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2 fogli disegni

Claims (6)

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1. Pompetta dosatrice ed erogatrice di aerosol o di liquidi in forma nebulizzata, comprendente un primo pistone cavo, mobile in un cilindro ed alloggiante un otturatore associato ad un secondo pistone mobile in contrasto a molla, caratterizzata del fatto che il secondo pistone (30), in materiale elasticamente deformabile, è disposto radialmente distanziato nel cilindro (20,21) e presenta un grembiule (31) concentrico ad una appendice tubolare di guida (25) sporgente centralmente nel cilindro (20, 21) e lungo la quale il grembiule di tale secondo pistone (30) scorre facendo tenuta per un tratto almeno della sua corsa.

2. Pompetta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'appendice tubolare di guida (25) definisce con il cilindro (20, 21) una intercapedine anulare (40) di altezza superiore alla corsa del secondo pistone (30).

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RIVENDICAZIONI

3. Pompetta secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che l'appendice tubolare di guida (25) presenta almeno un passaggio (26) intercettabile dal secondo pistone (30) e collegante l'interno del recipiente (1) con l'intercapedine anulare (40).

4. Pompetta secondo le rivendicazioni 1,2 e 3, caratterizzata dal fatto che il cilindro (20, 21) si accoppia a scatto con un bicchiere (5) che permette il collegamento della pompetta al recipiente (1).

5. Pompetta secondo le rivendicazioni 1,2, 3,4, caratterizzata dal fatto che tra bicchiere (5) e cilindro (20, 21) è presente un passaggio per l'aria di compensazione.

6. Pompetta secondo le rivendicazioni 1,2, 3,4,5, caratterizzata dal fatto che il primo pistone (27) comprende un gradino (35) di appoggio e tenuta.