CH615991A5 - Dryer with separate drying chambers, with indirect heating, in particular for bricks - Google Patents

Dryer with separate drying chambers, with indirect heating, in particular for bricks Download PDF

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CH615991A5
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drying chamber
hot air
collector
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Gianni Carra
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Carra Officine Meccaniche Spa
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Description

Il presente trovato concerne un essiccatoio a camere di essiccazione separate, a riscaldamento indiretto, utilizzabile in generale per tutti quei prodotti o sostanze che necessitano di una essiccazione totale o parziale, ed in particolare per 15 laterizi.
E' noto che per ottenere un essiccamento ottimale dei laterizi è necessario che l'umidità e la temperatura siano regolate secondo valori fissati a priori e determinati secondo considerazioni teoriche e pratiche.
20 Sono noti essiccatoio di vario genere (a camere, a tunnel e altri ancora) nei quali è previsto un collettore principale attraversato da un fluido riscaldato con mezzi noti.
Dal suddetto collettore si dipartono le canalizzazioni che portano calore a ciascun nucleo o a ciascuna zona di essicca-25 zione a seconda del tipo di essiccatoio considerato; detto calore viene ceduto direttamente (allora) il fluido è un gas) o indirettamente (in questo caso il fluido può essere acqua, vapore, o altri gas ancora) mediante scambiatori di calore di tipo noto..
30 In entrambe le soluzioni il contenuto in calore del fluido in uscita dalla zona di essiccazione o dallo scambiatore di calore che riscalda una zona di essiccazione ed espulso, è molto elevato ed incide negativamente sul rendimento termico dell'essiccatoio e ciò rappresenta un notevole inconveniente 35 che il presente trovato intende superare.
Sono noti ulteriori essiccatoio nei quali l'ultima camera di essiccazione, quella a temperatura più elevata rispetto alle restanti camere, viene riscaldata mediante mezzi di tipo noto.
Il miscuglio aria calda-vapor d'acqua calda che si forma 40 nella suddetta camera, viene inviato agli scambiatori di calore (posti in serie) delle camere che precedono a temperature ordinatamente inferiori; con i suddetti scambiatori di calore viene ceduto calore alle camere di essiccazione sfruttando anche il calore latente di condensazione del vapor d'acqua con-45 tenuto nell'aria calda saturatasi nel raffreddamento avvenuto attraverso gli stessi scambiatori.
La superficie di scambio di ciascun scambiatore di calore viene determinata in modo da far evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi disposti nella 50 camera di essiccazione ove è previsto lo stesso scambiatore; l'aria calda umida che si ha nella suddetta camera viene e-vacuata di continuo (per le ragioni sopra viste) e ciò rappresenta un notevole inconveniente per la notevole quantità di calore trasportata dal suddetto miscuglio.
55 Alcuni dei suddetti inconvenienti sono stati superati nel brevetto depositato a nome della stessa Richiedente al numero di domanda di brevetto italiano 3487A/76 in cui si è difeso un essiccatoio del tipo comprendente almeno due camere di essiccazione separate non comunicanti con l'esterno 60 e mantenute a diverse temperature caratterizzato dal fatto di comprendere: primi mezzi scambiatori di calore, comunicanti con una prima camera di essiccazione a temperatura più elevata, alimentati dall'aria calda umida non satura di vapor d'acqua contenuta all'interno della stessa prima came-65 ra, detti mezzi scambiatori di calore essendo previsti per abbassare la temperatura dell'aria calda umida almeno sino alla saturazione di vapor d'acqua della stesse aria calda umida; secondi mezzi scambiatori di calore, situati all'interno della
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seconda camera di essiccazione, posti in serie ai suddetti primi mezzi scambiatori di calore e alimentati dall'aria calda satura di vapor d'acqua proveniente dai primi mezzi scambiatori di calore, detti secondi mezzi scambiatori di calore, provvisti di mezzi per lo scarico del vapor d'acqua in essi condensato, sfociando nella prima camera di essiccazione per rimandare in essa l'aria satura di vapor d'acqua che li alimenta.
Con il suddetto essiccatoio, a regime, in qualunque camera di essiccazione il calore necessario per far evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi posti ad essiccare nella stessa camera, viene quasi totalmente recuperato e ceduto, in modo indiretto, alla camera di essiccazione che precede; inoltre, e ciò concorre a migliorare notevolmente il rendimento termico dell'essiccatoio, siccome il calore ceduto ad una qualsiasi camera, esclusa l'ultima, è prevalentemente dovuto al calore latente di condensazione del vapor d'acqua, la temperatura dell'aria calda satura di vapor d'acqua in uscita dagli scambiatori di calore interni alla suddetto camera non è di molto inferiore rispetto all'aria calda della camera che segue (a più alta temperatura) ed in cui sfocia. Con il suddetto essiccatoio non viene recuperata alcuna parte del calore trasportato dall'aria calda in uscita dagli scambiatori di calore dell'ultima camera di essiccazione (quella a temperatura più elevata riscaldata indirettamente con scambiatori di calore noti), né alcuna parte del calore contenuto nell'aria calda in uscita dalla camera di raffreddamento dei laterizi posta in linea con l'ultima camera di essiccazione e ciò rappresenta un inconveniente superato dal presente trovato.
Altro inconveniente, pure superato dal presente trovato, consiste nel fatto che nel suddetto essiccatoio non viene recuperata alcuna parte del calore trasportato dall'aria riscaldatasi nel raffreddamento dei suddetti primi mezzi scambiatori di calore.
Scopo principale del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti sopra lamentati ed in particolare è quello di fornire un essiccatoio strutturato in modo da permettere sia il recupero del calore trasportato dall'aria calda riscaldatasi nel raffreddamento dei laterizi e dall'aria calda in uscita dagli scambiatori di calore dell'ultima camera di essiccazione sia la cessione in modo indiretto del suddetto calore alle camere di essiccazione.
Altro scopo del presente trovato è quello di fornire un essiccatoio che soddisfi lo scopo precedente e che permetta inoltre il recupero del calore dell'aria riscaldatasi nel raffreddamento dei già citati primi mezzi scambiatori di calore.
Detti scopi ed altri ancora, vengono tutti raggiunti dall'essiccatoio di cui al trovato, comprendente una pluralità di camere di essiccazione adiacenti ed in linea, separate, termicamente isolate tra loro, e con l'esterno, e comprendente inoltre almeno una camera di raffreddamento dei laterizi in linea ed adiacente con l'ultima camera di essiccazione, dette camere di essiccazione essendo mantenute a diverse temperature ordinatamente crescenti dalla prima all'ultima camera di essiccazione, di cui l'ultima camera di essiccazione, quella a temperatura più elevata, è riscaldata indirettamente mediante scambiatori di calore, caratterizzato dal fatto di comprendere: una pluralità di intercapedini atte ad avvolgere almeno parzialmente ciascuna camera di essiccazione, essendo ciascuna di dette intercapedini provvista di almeno due bocche rispettivamente di afflusso e deflusso per aria calda; un primo collettore, originantesi dalla detta camera di raffreddamento dei laterizi e sfociante all'esterno con la parte terminale, detto primo collettore comunicando con le bocche di deflusso delle suddette intercapedini e con le bocche di afflusso di una parte delle suddette intercapedini disposte consecutivamente a partire dalla prima camera di essiccazione; un secondo collettore comunicante con una estremità con l'uscita degli scambiatori di calore dell'ultima camera di essiccazione e sfociante, con la restante estremità, nel primo collettore, detto secondo collettore comunicando inoltre con le bocche di afflusso non comunicanti con il suddetto primo collettore ed essendo alimentato con aria calda proveniente dai detti scambiatori di calore dell'ultima camera di essiccazione, ed alimentando a sua volta, con aria calda, le dette bocche di afflusso comunicanti con esso e il primo collettore; detto primo collettore essendo inoltre alimentato dall'aria calda proveniente dalla detta camera di raffreddamento dei laterizi e dalle bocche di deflusso delle suddette intercapedini, ed alimentando a sua volta le bocche di afflusso comunicanti con esso.
Le suddette caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di una preferita ma non esclusiva forma di realizzazione dell'essiccatoio in questione, illustrata a titolo puramente indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui: la fig. 1 mostra la vista dall'alto di una sezione orizzontale, secondo il piano A-A delle figg. 4a e 4b considerate assieme, della porzione finale dell'essiccatoio in questione; nella stessa figura è pure illustrata la vista della sezione orizzontale della porzione iniziale dello stesso essiccatoio, ottenuta con un piano (non illustrato) coincidente con il piano A-A;
la fig. 2 mostra la vista dall'alto di una sezione orizzontale, secondo il piano B-B delle figg. 4a e 4b considerate assieme, della porzione finale dell'essiccatoio in questione; nella stessa figura è pure illustrata la vista della sezione orizzontale della porzione iniziale dello stesso essiccatoio, ottenuta con un piano (non illustrato) coincidente con il piano B-B;
la fig. 3 mostra la vista dall'alto, secondo il piano G-G delle figg. 4a e 4b considerate assieme, della porzione finale dell'essiccatoio; in detta fig. 3 è pure visibile parte della terz'ultima camera di essiccazione (non ricavabile dalle figg. 4a, 4b) la quale strutturalmente è identica alla penultima camera di essiccazione;
la fig. 4a mostra la vista laterale di una sezione verticale dell'ultima camera di essiccazione dell'essiccatoio e dell'adiacente camera di raffreddamento dei laterizi, ottenuta con i due piani C-C di fig. 3;
la fig. 4b mostra la vista laterale di una sezione verticale, secondo il piano F-F di fig. 3, della penultima e dell'ultima camera di essiccazione dell'essiccatoio;
la fig. 5 mostra la vista laterale di una sezione verticale, secondo il piano H-H di fig. 2, di due camere dell'essiccatoio non comprendenti né la prima né l'ultima;
la fig. 6 mostra la vista trasversale di una sezione verticale, secondo il piano D-D di fig. 2, dell'ultima camera di essiccazione dell'essiccatoio;
la fig. 7 mostra la vista trasversale di una sezione verticale, secondo il piano E-E di fig. 3, della penultima camera di essiccazione dell'essiccatoio.
Nelle suindicate figure sono stati indicati i flussi di aria calda interessanti l'essiccatoio in questione; più precisamente:
con R è stato indicato il flusso di aria calda proveniente dalla camera 54 di raffreddamento dei laterizi e confluente nel collettore 47;
con T il flusso di aria calda che dopo aver interessato gli scambiatori di calore 7 della camera di essiccazione 12, va a sfociare, attraverso le bocche 40, nel collettore 41;
con Z il flusso di aria calda proveniente dalla camera 12 il quale, dopo aver interessato gli scambiatori esterni 21 ed
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interni 26 associati alla camera 11, ritorna nuovamente nella camera 12;
con V il flusso di aria calda il quale viene prelevato dall'esterno e dopo aver lambito gli scambiatori di calore 21 sfocia, mediante le bocche 46, nel collettore 47;
con S il flusso di aria che interessa ciascuna intercapedine 50 entra infatti nella stessa intercapedine attraverso le bocche 51 per poi sfociare, mediante le bocche 52, nel collettore 47.
Nelle suddette figure è illustrato un essiccatoio per laterizi, costituito da una pluralità di camere di essiccazione separate tra loro da due porte 2 e non comunicanti con l'esterno; per la comprensione del presente trovato sono state indicate con 10, 11, 12 e 54 rispettivamente la prima camera di essiccazione (quella a temperatura minore), la penultima, l'ultima camera di essiccazione (quella a temperatura più elevata) e la camera di raffreddamento dei laterizi.
Sul pavimento 3 dell'essiccatoio e bilateralmente rispetto all'asse longitudinale dello stesso essiccatoio, sono disposte due coppie di binari 4 supporto e guida per le ruote di carrelli 42 ciascuno dei quali è caricato con una prefissata quantità di laterizi 42a.
Per limitare le dispersioni di calore delle camere di essiccazione verso l'esterno, la parete longitudinale 5 dell'essiccatoio, realizzata in muratura, è costituita di due parti tra le quali viene lasciata una intercapedine 6 di aria che, come noto, è un cattivo conduttore di calore.
La suddetta ultima camera di essiccazione 12 (quella a temperatura più elevata) è riscaldata indirettamente mediante due coppie di scambiatori di calore 7 disposti bilateralmente rispetto all'asse longitudinale dell'essiccatoio ed in prossimità delle pareti 5 della stessa camera 12. Ciascuno dei suddetti scambiatori di calore 7 è costituito da una pluralità di tubetti verticali 8 sfocianti superiormente in un collettore 9 di alimentazione, ed inferiormente in un collettore 13 di raccolta. L'alimentazione dei suddetti scambiatori 7 è effettuata con aria calda T riscaldata secondo tecniche note.
Detta aria calda T viene convogliata ai suddetti scambiatori di calore 7 mediante due condotti 14, uno per ciascun scambiatore, situati al di sopra della camera di essiccazione 12 (vedasi la fig. 2); ogni condotto è posto in comunicazione con il sottostante collettore di alimentazione 9 del corrispondente scambiatore di calore 7, mediante tre tubi 15.
Il collettore di raccolta 13 sfocia nella parte terminale inferiore di un canale verticale 16 la cui parte terminale superiore, mediante fori 40, è comunicante con un collettore 41 disposto al disopra dell'ultima e penultima camera di essiccazione 12 e 11 e la cui funzione verrà chiarita nel seguito.
La temperatura e la velocità dell'aria calda T che alimenta gli scambiatori di calore 7, unitamente alla superficie di scambio degli stessi scambiatori, vanno scelte in modo tale che la quantità di calore ceduta all'ultima camera di essiccazione 12 sia tale da permettere, per un tempo prefissato, di far evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi disposti all'interno della stessa camera 12; per migliorare lo scambio termico tra l'aria calda della camera 12 e i laterizi 42a sono stati previsti ventilatori 43 disposti all'interno della camera 12, che creano correnti d'aria dirette contro i laterizi.
L'aria Z contenuta all'interno della camera 12 (non comunicante con l'esterno) si riscalda e si umidifica.
Siccome la temperatura nella camera 12 deve essere costante, (per evitare che l'aria calda umida Z contenuta nella stessa camera si saturi di vapor d'acqua, il che impedirebbe ogni ulteriore evaporazione di acqua dai laterizi), le stessa aria calda umida Z non satura di vapor d'acqua viene convogliata in un collettore di aspirazione 19 per l'azione aspirante di un ventilatore 20 disposto nello stesso collettore 19.
Il ventilatore 20 alimenta con la suddetta aria calda umida Z non satura di vapor d'acqua uno scambiatore di calore 21, di tipo noto, disposto al di sopra dell'essiccatoio 1. 5 II suddetto scambiatore di calore 21, investito da una corrente di aria fredda V creata da un ventilatore 22, è dimensionato in modo da far diminuire la temperatura dell'aria calda umida Z sinché la stessa si saturi di vapor d'acqua.
La suddetta corrente di aria fredda V viene aspirata dallo l'esterno (mediante il ventilatore 22 attraverso una bocca di aspirazione 22a prevista in un condotto 44 e convogliata (più calda) mediante due condotti 45 e 46 in un collettore 47 disposto al di sopra dell'essiccatoio 1 e la cui funzione verrà dettagliatamente spiegata nel seguito (per il mutuo colle-15 gamento tra i condotti 44 e 46 vedasi le figg. 4 e 5).
L'aria calda umida Z satura di vapor d'acqua in uscita dallo scambiatore di calore 21, sempre mediante il ventilatore 20, viene convogliata in due condotti 23 che inizialmente divergono e successivamente si dispongono paralleli tra 20 loro ed equidistanti dall'asse longitudinale dell'essiccatoio (vedasi la fig. 2); nei tratti divergenti dei condotti 23 sono previste valvole 23a per regolare la velocità e la portata di aria calda.
25 Ciascuno dei suddetti condotti 23, nel tratto parallelo all'asse dell'essiccatoio, è reso comunicante mediante tre tubi verticali 24 con il collettore di alimentazione 25 di uno scambiatore di calore 26 disposto all'interno della penultima camera di essiccazione Ile parallelamente all'asse dell'es-30 siccatoio.
Siccome l'aria calda umida Z che alimenta i due scambiatori di calore 26 è già satura di vapor d'acqua, l'ulteriore abbassamento in temperatura cui è sottoposta la stessa aria calda Z nell'attraversamento degli scambiatori di calore 26 35 (costituiti da una pluralità di tubetti verticali colleganti il collettore di alimentazione 25 con un collettore di raccolta 27) comporta una condensazione di vapor d'acqua; l'acqua prodotta dalla suddetta condensazione viene convogliata all'esterno mediante un condotto di scarico 28 previsto infe-40 riormente nel collettore di raccolta 27.
Il vapor d'acqua che si condensa all'interno degli scambiatori di calore 26 bagna le superfici interne degli stessi scambiatori aumentando considerevolmente il coefficiente di trasmissione di calore attraverso le pareti dello scambiatore 45 e ciò permette, come è noto, di limitare la superficie di scambio dello scambiatore a parità di salto termico tra le superfici di scambio e a parità di calore trasmesso attraverso le stesse superfici di scambio.
Inoltre siccome il calore ceduto dagli scambiatori di ca-50 lore 26 alla penultima camera di essiccazione 11 è dovuto prevalentemente al calore latente di condensazione del vapore d'acqua che condensa, la temperatura dell'aria calda umida Z satura di vapor d'acqua che si raccoglie nel collettore di raccolta 27 non è di molto inferiore alla temperatura dell'aria calda umida Z in uscita dall'ultima camera 12 (mediamente 8-10°C in meno); detto salto termico, ovviamente, può essere ulteriormente diminuito aumentando la velocità dell'aria calda Z attraverso gli scambiatori di calore 26 e ciò agendo sulle valvole 23a.
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Il calore ceduto alla camera 12 (dagli scambiatori di calore 7) va quasi integralmente speso per far evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi disposti nella stessa camera; l'umidità relativa non aumenta in quan-65 to l'aria calda umida Z alimenta gli scambiatori di calore 21 e 26 prima di essere rimandata nella stessa camera 12 ed in questi ultimi condensa la stessa aliquota di acqua evaporata dai laterizi disposti nella camera 12.
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Con l'essiccatoio a regime, il calore necessario per far evaporare la suddetta aliquota di acqua dal laterizi della camera 12 viene quasi integralmente ceduto (a parte il calore ceduto all'esterno dagli scambiatori 21 che si aggira mediamente su qualche percento del calore totale scambiato e le piccole ed inevitabili dispersioni verso l'esterno) alla camera 11 mediante gli scambiatori di calore 26; ne consegue che la differenza tra il calore trasportato dall'aria calda umida 7 in uscita dalla camera 12 e l'aria satura di vapor d'acqua rimandata alla stesse camera 12 è praticamente coincidente con il calore ceduto (mediante gli scambiatori di calore 26)
alla camera 11; ciò è oltremodo vantaggioso per il rendimento globale dell'essiccatoio.
Nella camera 11, analogamente alla camera 12, sono disposti dei ventilatori 43 la cui funzione è la stessa vista per i ventilatori 43 della camera 12.
Dalla suddetta fig. 1 si può notare che l'ultima camera 12, separata dalla penultima camera 11 mediante le due porte 2, si prolunga verso la camera 11 mediante due vani 29, ciascuno dei quali è delimitato lateralmente da un lato da pareti 5a di una intercapedine 50 la cui funzione verrà chiarita nel seguito, dal lato opposto da una parete 30 che delimita pure lateralmente lo spazio 38 compreso tra le due porte 2, ed infine da una parete 31 provvista lateralmente di una apertura coassiale con il corrispondente collettore di raccolta 27; le pareti 30 e 31 di ciascun vano 29 sono realizzate con materiale termicamente isolante per evitare su di esse condensazioni di vapor d'acqua.
Ciò che è stato descritto per le camere di essiccazione 12 eli (rispettivamente l'ultima e la penultima dell'essiccatoio) avviene per la camera 11 e la terz'ultima camera di essiccazione (non visibile nelle figg. 1 e 2); cioè l'aria calda Z non satura di vapor d'acqua della camera 11 alimenta gli scambiatori di calore disposti nella terz'ultima camera di essiccazione previa alimentazione di scambiatori di calore esterni posti sul tetto dell'essiccatoio, ed aventi la stessa funzione degli scambiatori 21 visti per la camera 11.
In definitiva ciò che avviene tra le camere 12 e 11, cioè la circolazione forzata ad anello chiuso di aria calda umida tra la camera 11, gli scambiatori di calore 21, gli scambiatori di calore 26 e la camera 12, avviene tra la camera Ile la terz'ultima camera di essiccazione. Così a catena sino alla prima camera 10 in cui gli scambiatori di calore interni 26 ed esterni 21 visibili in figure 1 e 2 vengono alimentati dall'aria calda della seconda camera 32.
La temperatura e l'umidità all'interno della prima camera 10 vengono regolate al valore desiderato inviando un'opportuna quantità di aria calda umida della stessa camera 10 in circolazione forzata ad anello chiuso (mediante un ventilatore) attraverso uno scambiatore di calore 34 dimensionato in modo da cedere all'esterno una prefissata quantità di calore e di condensare una prefissata aliquota di vapor d'acqua per regolare appunto all'interno della camera 10, la temperatura e l'umidità ai valori voluti.
Dalle figg. 1, 4a, 4b, 6 e 7, si nota che ciascuna camera di essiccazione è avvolta da una intercapedine 50 che interessa il pavimento e il cielo di ciascuna camera e le pareti laterali della stessa camera parallele alle pareti 5 dell'essiccatoio; l'intercapedine di ciascuna camera di essiccazione si prolunga lateralmente sino ad interessare i due vani 29 associati a ciascuna camera.
Ciascuna intercapedine 50 (vedasi le figg. 3, 4a, 6 e 7) è provvista di due serie di bocche di afflusso 51 disposte simmetricamente rispetto all'asse dell'essiccatoio 1 e di due bocche di deflusso 52 pure simmetriche rispetto al citato asse.
Le bocche di afflusso 51 della penultima e ultima camera di essiccazione 11 e 12 comunicano con il collettore 41; le bocche di afflusso delle restanti intercapedini comunicano con un collettore 47 (vedasi la fig. 3). Le bocche di deflusso 52, situate a maggior distanza dall'asse dell'essiccatoio 1 rispetto alle bocche di afflusso 51, comunicano con il collettore 47; tra le bocche di afflusso 51 e deflusso 52 di ciascuna camera di essiccazione è disposta una valvola 53 prevista, come verrà chiarito nel seguito, per regolare la velocità e la portata di aria calda S circolante nella suddetta intercapedine.
Dalle figg. 6 e 7 e più chiaramente dalla fig. 3, si nota la particolare conformazione dei sopra citati collettori 41 e 47.
Il collettore 41 si origina al disopra dell'ultim'a camera 12 in corrispondenza dei fori 40 che sfociano in esso; presenta una larghezza inferiore alla larghezza dell'essiccatoio 1 e si sviluppa in lunghezza in modo da interessare l'ultima e penultima camera per poi sfociare nel collettore 47. Il collettore 47 che presenta la stessa altezza del collettore 41 ed è lateralmente delimitato da pareti 55 in linea con la pereti dell'essiccatoio, si origina in corrispondenza della camera 54 di raffreddamento dei laterizi e si sviluppa inizialmente bilateralmente al collettore 41 per poi occupare tutta la larghezza dell'essiccatoio; la parte terminale dello stesso collettore 47 comunica con l'esterno mediante evacuatori 56.
Il collettore 41 è alimentato dall'aria calda T in uscita dagli scambiatori di calore 7 dell'ultima camera 12 ed alimenta a sua volta le bocche di afflusso 51 dell'ultima e penultima camera 12 e 11 sfociando infine nel collettore 47; il collettore 47 è inoltre alimentato dall'aria R riscaldatasi nel raffreddare i laterizi posti nella camera di raffreddamento 54, dall'aria calda S proveniente dalle bocche di deflusso 52, dall'aria calda V riscaldatasi nel raffreddamento degli scambiatori di calore 21 esterni all'essiccatoio ed alimenta a sua volta, con aria calda S, le bocche di afflusso 51 delle intercapedini 50 dalla prima alla terz'ultima camera di essiccazione.
Come sopra visto, a regime in qualunque camera di essiccazione il calore necessario per fa evaporare una prefissata aliquota di acqua contenuta nei laterizi, viene quasi integralmente ceduto, in modo indiretto, alla camera di essiccazione che precede.
Il calore perduto dagli scambiatori esterni 21 nel loro raffreddamento, il calore necessario per riscaldare i laterizi e relativi supporti, e le inevitabili dispersioni di calore attraverso le pareti delimitanti ciascuna camera di essiccazione, viene compensato, in ciascuna camera di essiccazione, dal calore ceduto in modo indiretto alla stessa camera dall'aria calda S circolante nella relativa intercapedine; la quantità del calore ceduto a ciascuna camera è regolabile agendo sulla relativa valvola 53. In definitiva agendo unicamente sulle valvole 53 e 23a, si può regolare al valore voluto la temperatura in ciascuna camera di essiccazione e ciò è ottimale per il processo di essiccazione dei laterizi.
Da quanto sopra descritto risulta evidente che il trovato in oggetto soddisfa pienamente gli scopi di cui alla premessa; infatti l'essiccatoio è strutturato in modo da permettere sia il recupero del calore trasportato dall'aria calda R riscaldatasi nel raffreddamento dei laterizi, dall'aria calda V riscaldatasi nel raffreddamento degli scambiatori esterni 21 e dall'aria calda T in uscita dagli scambiatori di calore 7 dell'ultima camera di essiccazione, sia la cessione, in modo indiretto e regolabile, del suddetto calore alle camere di essiccazione e ciò permette di elevare il rendimento termico dell'essiccatoio e di regolare al valore voluto, congiuntamente agli scambiatori di calore interni 26 ed esterni 21 di ciascuna camera di essiccazione, la temperatura in ogni camera di essiccazione.
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Claims (6)

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1. Essiccatoio a camere di essiccazione separate, a riscaldamento indiretto, in particolare per laterizi, comprendente una pluralità di camere di essiccazione adiacente ed in linea, separate, termicamente isolate tra loro e con l'esterno, e comprendente inoltre almeno una camera di raffreddamento (54) dei laterizi (42a) in linea ed adiacente con l'ultima camera di essiccazione (12), dette camere di essiccazione essendo mantenute a diverse temperature ordinatamente crescenti dalla prima all'ultima camera di essiccazione, di cui l'ultima camera di essiccazione (12), quella a temperatura più elevata, è riscaldata indirettamente mediante scambiatori di calore (7), caratterizzato dal fatto di comprendere: una pluralità di intercapedini (50) atte ad avvolgere almeno parzialmente ciascuna camera di essiccazione, essendo ciascuna di dette intercapedini (50) provvista di almeno due bocche rispettivamente di afflusso (51) e deflusso (52) per aria calda; un primo collettore (47), originantesi dalla detta camera di raffreddamento (54) dei laterizi e sfociante all'esterno con la parte terminale, detto primo collettore (47) comunicando con le bocche di deflusso (52) delle suddette intercapedini (50) e con le bocche di afflusso (51) di una parte delle suddette intercapedini
(50) disposte consecutivamente a partire dalla prima camera di essiccazione (10); un secondo collettore (41) comunicante con una estremità con l'uscita degli scambiatori di calore (7) dell'ultima camera di essiccazione (12) e sfociante, con la restante estremità, nel primo collettore (47), detto secondo collettore (41) comunicando inoltre con le bocche di afflusso
(51) non comunicanti con il suddetto primo collettore (47) ed essendo alimentato con aria calda proveniente dai detti scambiatori di calore (7) dell'ultima camera di essiccazione (12) ed alimentando a sua volta, con aria calda, le dette bocche di afflusso (51) comunicanti con esso e il primo collettore (47); detto primo collettore (47) essendo inoltre alimentato dall'aria calda proveniente dalla detta camera di raffreddamento (54) dei laterizi e dalle bocche di deflusso (52) delle suddette intercapedini (50), ed alimentando a sua volta le bocche di afflusso (51) comunicanti con esso.
2. Essiccatoio secondo la rivendicazione 1, comprendente, per ciascuna delle camere di essiccazione dalla prima alla penultima, primi mezzi scambiatori di calore (21) situati e-sternamente alla corrispondente camera di essiccazione e comunicanti con la camera di essiccazione adiacente a temperatura più elevata dalla quale vengono alimentati con aria calda umida non satura di vapor d'acqua contenuta nella stessa camera adiacente, detti primi mezzi scambiatori di calore (21) essendo previsti per abbassare la temperatura della detta aria calda umida almeno sino alla saturazione di vapor d'acqua della stessa aria calda, e secondi mezzi scambiatori di calore (26), situati internamente alla detta corrispondente camera di essiccazione, posti in serie ai primi mezzi scambiatori di calore (21) e alimentati dall'aria calda satura di vapor d'acqua proveniente dai detti primi mezzi scambiatori di calore (21), detti secondi mezzi scambiatori di calore (26) comunicando con la suddetta adiacente camera di essicazione a temperatura più elevata per rimandare in essa l'aria satura di vapor d'acqua che li alimenta, caratterizzato dal fatto che il suddetto primo collettore (47) viene inoltre alimentato dall' aria di raffreddamento dei suddetti primi mezzi scambiatori di calore (21).
2
RIVENDICAZIONI
3. Essiccatoio secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione (53) per regolare la velocità e la portata dell'aria calda nelle suddette intercapedini.
4. Essiccatoio secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna delle suddette intercapedini (50) avvolge almeno parzialmente non più di una camera di essiccazione.
5. Essiccatoio secondo le rivendicazioni 1, 2 e 3, caratterizzato dal fatto che i suddetti collettori (47) e (41) sono situati al disopra delle camere di essiccazione.
6. Essiccatoio secondo le rivendicazioni 1, 2 e 3, caratte-5 rizzato dal fatto che il primo collettore (47) inizialmente è
costituito di due rami uguali disposti bilateralmente al secondo collettore (41).
io
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