ITBO20070420A1 - Gruppo perfezionato per macchine per caffe' espresso - Google Patents

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ITBO20070420A1
ITBO20070420A1 ITBO20070420A ITBO20070420A1 IT BO20070420 A1 ITBO20070420 A1 IT BO20070420A1 IT BO20070420 A ITBO20070420 A IT BO20070420A IT BO20070420 A1 ITBO20070420 A1 IT BO20070420A1
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infusion
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Francesco Bonanno
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B F Gaggio Di Bonanno Francesc
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    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
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Description

“GRUPPO CALDAIA PERFEZIONATO PER MACCHINE DA CAFFÈ’ ESPRESSO”
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico relativo alla produzione di macchine da eaITè automatiche.
In particolare l'invenzione riguarda un gruppo caldaia perfezionato, destinalo all’ utilizzo nelle tipologie dì macelli Jie da calle automatiche ad infii stono, ohe usano cialde o capsule di materiale plastico contenenti dosi predeterminate di caffè macinato per preparare il caffè espresso.
Ff noto che le macchine da caffè automatiche convenzionali di tale tipo comprendono un gruppo caldaia, racchiuso in un corpo scatolare, destinato a riscaldare in continuo acqua per la preparazione del caffè.
11 gruppo caldaia comprende solitamente un blocco lisca) dante di materiale metallico ad elevata inerzia termica, riscaldato da una resistenza elettrica e percorso internamente da un condotto, sufficientemente lungo da consentire all’acqua che lo percorre di raggiungere una temperatura ottimale per [a preparazione del caffe.
L’ acqua viene alimentala al condotto da una pompa elettrica, clic pesca in un serbatoio appositamente previsto, e fuoriesce dal blocco riscaldante in COTTI spondenza di una camera di infusione, atta ad accogliere una capsula o cialda contenente caffè macinato, a temperatura e pressione predefiniti. Il caffè espresso cosi ottenuto inori esce dalla camera di infusione c viene convogliato verso un ugello di uscita,
l,a predetta camera di in Iasione deve presentare un hi ili ma tenuta ai liquidi, per evitare trafilamcnti durante il funzionamento della macchina, c deve consentire al contempo una agevole accessibilità per il carico e la rimozione delle capsule o delle cialde.
Per raggiungere tali obiettivi sono ad esempio note soluzioni che prevedono un gruppo contenente la camera di infusione e Γ ugello, o gii ugelii, di erogazione del caffè, completamente smontabile. Il gruppo è associato al resto della macchina per mezzo di un innesto a baionetta, e viene rimosso c nuovamente rimontato con una nuova cialda ogni volta che sì deve preparare una dose di caffè.
In aline soluzioni note c una camera di infusione fissa, provvista di un sistema di apertura corredato di idonee guarnizioni. In questi casi la cialda o la capsula vengono introdotti nella camera di infusione, che viene quindi chiusa a tenuta prima di avviare l 'infusione.
Il primo sistema risulta alquanto scomodo da utilizzare, soprattutto so la macchina da caffè si trova in un ufficio, o comunque in un ambiento dove essa viene usata da molte persone. In questi casi vi è inoltre il rischio che le condizioni igieniche minime non vengano sempre rispettate, o che vadano smarrito parti del gruppo di erogazione.
TI secondo sistema è di complessa realizzazione, in quanto devono essere previsti meccanismi por l<'>espulsione o la rimozione della cialda o della capsula usate, ed inoltre le guarnizioni previste per rendere stagna la camera di infusione possono tendere col tempo a deformarsi ed a indebolirsi, causando ira filamenti di liquido ad alta temperatura o perdite di pressione durante fin fusione.
Uno scopo della presente invenzione è quello di proporre un blocco caldaia perfezionato per macchine da caffè espresso, del tipo utilizzante cialde o capsule monouso, in grado di superare i sopra citali inconvenienti, proponendo un meccanismo di infusione ed erogazione privo di guarnizioni e di semplice realizzazione.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di proporne un gruppo caldaia particolarmente adatto ad operare in ambienti nei quali non sia prevista la corrente elettrica di rete a 2.10 Volt, quali le barche, 1 camper, o comunque in ogni particolare situazione nella quale sia esclusivamente disponibile la bassa tensione.
Gii scopi sopra citati vengono interamente ottenuti, in accordo con il contenuto delle rivendicazioni, da un gruppo caldaia perfezionato comprendente: un elemento riscaldante ad elevata capacità termica: un condotto di alimentazione di acqua in pressione per la preparazione del fin fuso caffè, previsto al f interno dell’ elemento riscaldante e sfociante in corrispondenza di una zona di infusione; mezzi di bloccaggio di una capsula o cialda, disposti in corrispondenza della zona di infusione ed atti a consentire il passaggio di acqua dall’uscita del condotto di alimentazione verso la capsula o cialda, e di convogliare altresì il caffè in uscita da queste ultime verso un condotto dì uscita e quindi verso un gruppo erogatore,
11 gruppo caldaia prevede che i mezzi di bloccaggio siano resi almeno parzialmente mobili fra una posizione di riposo A. Al nella quale essi consentono l’introduzione di una capsula o cialda, ed una posizione operativa B.ftl nella quale essi racchiudono a tenuta e bloccano la menzionala capsula o cialda. Il predetto movimento viene ottenuto per razione della medesima acqua in pressione utilizzata per la preparazione del caffè.
T,e caratteristiche del l'invenzione, cosi come risulteranno dalle rivendicazioni, sono evidenziate nella seguente descrizione dettagliata, con riferimento alle tavole di disegno allegate, nelle quali:
la figura I illustra schematicamente lina vi sia schematica in prospettiva di un gruppo caldaia per macchine per caffè espresso realizzato secondo una prima forma di realizzazione delia presente invenzione;
la figura 2 illustra una vista in sezione laterale del gruppo caldaia di figura 1;
la lìgura 3a illustra una vista del gruppo caldaia di figura 2 lungo il piano di sezione NI- III, in una prima variante;
la figura 3b illustra una vista del gruppo caldaia di figura 2 lungo il piano di sezione li 1-1 II, in una seconda variante;
la figura 4 illustra una vista del gruppo caldaia di figura 2 lungo il piano di sezione IV-1V;
la figura 5 a illustra una vista dall’alto in sezione del gruppo caldaia di figura 1, in una fase operativa di preparazione all<'>infusione: la figura Sb illustra una vista come iti figura Sa, durante la fase operativa di infusione;
la lìgura 6 illustra schematicamente una vista laterale di un gruppo caldaia realizzato secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione, in una fase di riposo;
la figura 7 illustra una vista del medesimo gruppo caldaia secondo il pifino di sezione VII-VII di figura 6, in una fase di infusione.
Con riferimento alla figura 1 , e ad una prima forma di realizzazione dell’ invenzione, si indica con 100, nel suo complesso, un gruppo caldaia destinato ad operare in una macchina per caffè espresso per capsule preconfezionate monouso 1. Queste ultime sono generalmente monodosc, ma possono altresì contenere calie macinato su Ili ci ente per preparare due o più tazzine di caftè.
Il gruppo caldaia 100 comprende, in particolare, un elemento riscaldante 10 ad elevata capacità termica, preferibilmente realizzato con una idonea lega metallica. La dimensione e la sagoma esterna dell’elemento riscaldante 10 sono studiate per l’installazione e l'uso in una determinata tipologia di macchine per caffè espresso.
L’ elemento riscaldante 10 è provvisto, nella propria parte posteriore, di una sede atta ad accogliere mozzi generatori di calore 11 , convenzionalmente costituiti da un resi s ione lineare conformato a "LT (vedasi ligure 4, 5 a c 5b).
Il resistere lineare 11 è alimentato con la tensione di rete a 230 Volt, ed ha una potenza sufficiente a portare c mantenere ad una idonea temperatura operativa pnedefinita l'elemento riscaldante 10. Tale potenza è solitamente di circa 700-800 Walt, ma può essere maggiore per gruppi caldaia di dimensioni maggiori.
In accordo con la presente invenzione, è prevista una variante dei predetti mezzi generatori di calore, utilizzabile in alternativa alla sopra citata resistenza lineare 1 1. Secondo tale variante (vedansi figure 1 e 4), i suddetti mezzi generatori di calore 21 sono costituiti da una o più lampadine ad incandescenza a bassa tensione, di tipo comunemente usato per l’illuminazione di ambienti. Nell’elemento riscaldante sono previste una o più corrispondenti sedi 2 la, destinate ad accogliere le predette lampadine 21 . Poiché la potenza elettrica assorbita dalle lampadine 2 1, e quindi la potenza termica \J erogata dalle stesse, è solitamente intcriore a quella erogata dal resistere lineare 11. il tempo che esse impiegano a portare l’elemento riscaldante 10 alla temperatura operativa è senz'altro maggiore. Tuttavìa, si ottengono in questo modo i considerevoli vantaggi di poter utilizzare la macchina per cafìfc in ambienti nei quali non è disponibile la tensione dì rete, ma solo bassa tensione continua a 12 o 24 Volt, come ad esempio nelle barche, nei cani per, nelle roulotte o addirittura in auto.
Λ1Γ interno dell elemento riscaldante 10 è previsto un condotto di alimentazione 12 di acqua in pressione per la preparazione del calle espresso, che sfocia nella parte superiore della parete Ifontale dello stesso elemento riscaldante 10, in corrispondenza di una zona di infusione 15 atta ad accogliere la capsula 1. In particolare, la parte iniziale 12a dì tale condotto di alimentazione 12 presenta conf orinazione elicoidale (vedasi figure 1 e 2). allo scopo di aumentare il percorso del I<n>acqua da riscaldare al Γ i nterno dell ' ciemen t<> ri scal dante 10.
Più precisamente, la parte iniziale I2adcl condotto di alimentazione 12 è ricavata in forma di gola scavata sulla su per ilei e laterale di un cilindri) 1 fi, amovibilmente inserito in un relativo vano cilindrico 17 ricavato nella parte inferiore dell’ elemento riscaldante 10,
Il cilindro 16 è fissato all’elemento riscaldante 10 per leggera interferenza o mediante accoppiamento filettato in corrispondenza della porzione in ieri ore degli stessi, c la tenuta ai liquidi dello stesso è garantita da una guarnizione anulare 18 prevista in un proprio alloggiamento realizzato nella parte inferiore del cilindro 16, All'interno dell<'>elemento riscaldante 10, se richiesto, può essere vantaggiosamente previsto un secondo condotto passante, atto a consentire il passaggio dì un secondo liquido, ad esempio latte, da riscaldare indi pendentemente dal l'acqua in pressione, e da erogare indipendentemente dai caffè da essa ottenuto.
Allo scopo di portare in pressione l'acqua ed eventualmente il latte necessari al suo funzionamento, la jnacchina per caffè espresso prevede inoltre una o più pompe, di tipo nolo, non il hi strato, che non verranno descri tte in quanto non attinenti al Γ invenzione.
Il gruppo caldaia 100 prevede inoltre mezzi di bloccaggio 30 della capsula 1 (figure 1,2, 5 a e 5b). previsti in corrispondenza della predetta arca di infusione 15 e destinati ad accogliere a tenuta la capsula 1 stessa, a consentire il passaggio attraverso di essa dell’acqua calda in pressione, necessaria ad ottenere l'infusione, proveniente dai condotto di alimentazione 12, ed a convogliare il caffè così ottenuto verso un erogatore, non illustrato.
Nella predetta prima forma dì realizzazione deil<T>invenzione ì mezzi di bloccaggio 30 comprendono un pi sitine 31, alloggiato scorre voi mente a tenuta, fra una posizione di riposo A (ligure 2 e 5a) ed una posizione operativa 13 (figura 5b), in una cavità 2 realizzata nell' elemento riscaldante 10 in corrispondenza dell<’>uscita del condotto dì alimentazione 12. La tenuta è garantita da una idonea guarnizione 3 alloggiata in un’apposita sede, realizzata nella cavità 2. Il pistone 31 è destinato ad essere portato dalla predella posizione di riposo Λ alla posizione di riposo B per razione dell'acqua in pressione che fuoriesce dal condotto di alimentazione 12. secondo modalità che verranno meglio dettagliate nel seguito.
In corrispondenza dell'asse del pistone 31 è realizzato un condotto di passaggio 32 per l’acqua in pressione, disposto sostanzialmente in asse con l'uscita del condotto di alimentazione 2. 11 pistone 31 ha spessore tale che. quando esso si trova nella posizione dì riposo A, la sua l<’>accia esterna risulta allineata con la parete laterale dell’ elemento riscaldante IO,
Nella faccia esterna del pistone .31 è inoltre ricavala una cavità 4. destinata ad accogliere una valvola a sfera 32, di tipo normalmente chiuso, in corrispondenza dell’ uscita del condotto di passaggio 32. La valvola a sfera 32a c mantenuta in posizione chiusa da una molla assiale a compressione, che è tarala in modo tale da consentire il passaggio di acqua in pressione dal condotto dì passaggio 32 all’area di infusione 15 successivamente all'arrivo del pistone 31 nella posizione operativa 13.
Alla l<’>accia esterna del pistone 31 è rissata una guida laterale 37 (vedasi anche figura 3 A), atta a guidare l<’>ingresso della capsula 1 nella zona dì infusione 15 ed a convogliarne la successiva uscita verso un canale 37a sottostante, e quindi verso un cassetto di scarico.
All'elemento riscaldante 10 è inoltre fissala una piastra esterna 34 sagomata, in posizione contraffacciala con ia l<'>accia laterale dello stesso elemento riscaldante 10 e ad opportuna distanza dallo stesso, l<’>ale disianza è definita da una coppia di steli fi Iellati 35 e da etimi spondenti distanziali 3 5 a.
Alla piastra esterna 34 è inoltre fissato un elemento di riscontro posteriore 36, avente conformazione cilindrica, disposto sostanzialmente in asse con il pi sin ne 31. Quest<'>ultimo ed il riscontro posteriore 36, unitamente alla parte superiore della guida laterale 37, definiscono pertanto la sopra citata zona di infusione 15 .
T] riscontro posteriore 36 presenta una porzione mie ma 3óa di diametro leggermente minore, die accoglie scorrevolmente c coassialmente un elemento tubolare 39. Quest’ultimo è montato esternamente ai riscontro posteriore 36, è scorrevole in contrasto con l’azione di molic di richiamo 40 fra una posizione di riposo C, nella quale l’elemento tubolare 39 è completamente sovrapposto alla porzione interna 36a, ed una posizione operativa D, nella quale lo stesso è avanzato fino a coprire la porzione di arca di infusione 15 occupata dalla capsula 1.
Sull<'>asse dei riscontro posteriore 36 è realizzato un condotto di uscita 13 passante, destinato ad accogliere il caffè fuoriuscente dalla camera di infusione 15 ed a convogliarlo verso un gruppo erogatore, non illustrato.
Il pistone 3 1 è mantenuto nella propria posizione di riposo Λ per mezzo di primi mezzi elastici 33, costituiti in sostanza da una coppia di molle elicoidali, montate coassiali su rispettivi steli guida 33 a, un’estremità dei quali c fissata al pistone 31 lateralmente rispetto alla zona di infusione 15, e la cui estremità opposta è libera di scorrere entro relativi fori praticati nella piastra esterna 34. Le molle 33 riscontrano la parete interna della piastra 34 e una coppia di distanziai! 33b di lunghezza idonea a consentire al pistone 31 l’escursione necessaria.
Fra la zona di infusione 15 ed il canale 37a è disposta una coppia di molle 38 rientranti, de stirate fi sostenere temporaneamente la capsula l in posizione di infusione, vale a dire sostanzialmente in asse con il pistone 31 e con il riscontro posteriore 36.
In una prima variante, illustrata in figura 3A, tali molle sono fissate al pistone 31, e penetrano nei la guida laterale 37, In una seconda variante, ii lustrata in figura 3B, sono previste molle 38a fissate alle pareti interne della medesima guida laterale 37.
Il funzionamento del gruppo caldaia 100 secondo ia prima forma di realizzazione dell’invenzione sopra descritta prevede che una capsula 1 monouso di calle macinato venga inserita dall<'>alto (freccia di figura 2) nella zona di infusione 15 definita dalla guida laterale 37, dal riscontro posteriore 36 e dal pistone 31, che viene mantenuto nella propria posizione di riposo A dal fazione delle molle 33.
L’elemento riscaldante 1C è stato preventivamente portato alla temperatura operativa, mediante l'attivazione del resisi ore lineare 1 1 o. nella variante sopra descritta, mediante l’accensione delle lampadine a incandescenza 21 .
A questo punto, futi lizzature che desidera preparare un calie provvede a far scorrere manualmente l’elemento tubolare 39 dalia propria posizione di riposo C alla<1>posizione operativa D, (figura 5 A) nella quale esso racchiude la capsula 1.
Successivamente l 'utilizzatore comanda L’azionamento delia pompa, che provvede a convogliare acqua in pressione verso il condotto di alimentazione 12.
Nella prima porzione elicoidale 12a dello stesso l'acqua viene riscaldata ad una temperatura utile per l’infusione, dopo dì che la stessa interessa ia porzione finale del condotto. L'azione dell’acqua che fuoriesco dal suddetto condotto vince il contrasto delle molle 33 e porta il pistone 31 a scorrere tino a sospingere ia capsula l contro il riscontro posteriore 36 (figura 513). La capsula 1 si viene pertanto a Lrovare chiusa a pacchetto fra il pistone 31 ed il riscontro posteriore 36. La superficie liscia dei suddetti elementi garantisce la tenuta dell’accoppiamento.
L’acqua in pressione, nel frattempo, è penetrata nel condono di passaggio 32 del pistone 31 , ed ha raggiunto la valvola a sfera 32a. La resi sten za delia molla presente in quest’ ultima viene vinta dalla pressione dell<'>acqua, che può quindi penetrare nella capsula 1 , Da questa fuoriesce Γ infuso di caffè, che viene quindi convoglialo verso il condotto di uscita 13 e verso il successivo erogatore.
L’interruzione dell’ azione della pompa produce, secondo modalità del tutto note, un calo della pressione dell’acqua, che provoca la chiusura della valvola a sfera 32a ed il ritorno del pistone 31 nella propria posizione di riposo A. L’ elemento cilindrico 39 viene quindi riportato manualmente nella propria posizione di riposo D, con Tausilio delle molle di richiamo 40.
La capsula 1 non viene in questo easu espulsa subito, ma viene sospìnta verso il canale 37a dall’azione della successiva capsula che viene introdotta in seguito per la preparazione di un altro calle.
Lina seconda forma di realizzazione dell’invenzione, illustrata nelle figure 6 c 7, prevede un gruppo caldaia 200 comprendente mezzi di bloccaggio 60 strutturati in modo diverso da quelli descritti per la prima forma di realizzazione.
In particolare, i predetti mezzi di bloccaggio 60 comprendono, in modo del tutto simile a quanto descritto in precedenza, un demento riscaldante 20 provvisto di un condotto di alimentazione 22, che sbocca in una area di infusione 25. Una porzione iniziale 22a del condotto 22 presenta conformazione elicoidale, ed è ricavata in forma di gola scavata sulla superficie laterale dì un cilindro 26, amovibilmente inserito in un relativo vano cilindrico 27 ricavato nella parte inferiore dell’elemento riscaldante 20.
Quest’ultimo prevede inoltre una corona 61 , sostanzialmente circolare ed aperta verso l’alto, ricavala in corrispondenza dell’area di infusione 25 per delimitarne i margini, e centrata rispetto allo sbocco del condotto di alimentazione 22. L<’>apertura superiore consente Γ introduzione di una cialda la nell<'>area di infusione 25, secondo modalità che verranno meglio chiarite nel seguito.
Ad opportuna distanza dall' elemento riscaldante 20 è inoltre 11 s sala una piastra esterna 74 sagomata, in posizione contraffacciata con la l<’>accia laterale dello stesso elemento riscaldante 20. La distanza di lì ssaggio è definita da una coppia di steli filettati 75 e da corrispondenti distanziali 75a,
Alla faccia interna della piastra sagomata 74 è fissato un blocco di supporto 62, sostanzialmente cilindrico, in asse con la predetta corona 61. Il blocco di supporto 62 è provvisto internamente di un condotto passante 63, collegato con la pompa della macchina per caffè espresso ed atto ad accogliere acqua in pressione. Vantaggiosamente, il condotto passante 63 riceve acqua in pressione dalia medesima pompa che alimenta di acqua in pressione il sopra menzionato condotto di alimentazione 22.
Al blocco di supporto 62 è associato un elemento di chiusura 64 dell'arca di infusione 25, destinato a racchiudere la cialda la in cooperazione con la predetta corona 61 durante le operazioni di infusione, Più precisamente, l<'>elemenlo di chiusura 64 comprende una porzione mlema 65 provvista di un condotto di uscita 23 per il caffè, sfociante in corrispondenza della faccia interna 65 a delia medesima porzione interna 65, ed una porzione esterna tubolare 66. Quest<‘>ultima è disposta coassiale con il blocco di supporto 62, è montata esterna ad esso ed è scorrevole ira una posizione di riposo Al, nella quale Γ elemento di chiusura 64 consente l'introduzione di una cialda la nell’area di infusione 25, ed una posizione operativa RI, nella quale il bordo esterno della cialda la è serrato a tenuta nell· area di infusione 25 ira la parete laterale dell’elemento riscaldante 20 ed il bordo della lacci a interna 65a del l'elemento dì chiusura 64.
L’elemento di chiusura 64 prevede ino lire una coppia di fori passanti assiali 77,78, nei quali sono inseriti i sopra citati distanziali 75a degli steli filettati 75. In questo modo questi ultimi fungono da guida per stabilizzare io scorrimento del medesimo elemento di chiusura 64.
Quest'ultimo è mantenuto nella propria posizione di riposo Al da secondi mezzi di reazione elastica 67 costituiti, nella torma di realizzazione illustrata, da una coppia di molle elicoidali disposte coassiali sui predetti distanziali 75 a, fra Γ elemento di chiusura 64 e l’elemento riscaldante 20.
Fra l’uscita del condotto passante 22 e l'arca di infusione 25 è previsto un vano 122. atto ad accogliere una valvola a sfera 125 normalmente chiusa, destinata a consentire il passaggio di acqua in pressione verso l’area di infusione 25 solo dopo il raggiungimento della posizione operativa B1 da parte dei citato elemento di chiusura 64. A questo proposito la valvola a sfera 125 comprende una molla di contrasto 126, tarata in modo tale da operare successivamente rispetto alle molle 67 che agiscono sull’ elemento di chiusura 64.
Il funzionamento del gruppo caldaia 200 nella seconda forma di realizzazione dell’invenzione prevede che una cialda la monouso di caffè macinato venga inserita dall’alto (figura 6) nella zona di infusione 25 definita dalla corona 61, dalla faccia laterale dell’ elemento riscaldante 20 e dall’ elemento di chiusura 64, che viene mantenuto nella propria posizione di riposo A1 dall'azione delle molle 67.
L’elemento riscaldante 20 è stato preventivamente portato alla temperatura operativa, mediante l’attivazione dei rcsìstore lineare 1 1 o. nella variante descritta in precedenza, mediante l'accensione delle lampadine a incandescenza 21.
A questo punto, F utilizzatore che desidera preparare un calle provvede a comandare l<’>azionamento della pompa, che provvede a convogliare acqua in pressione verso il condotto di alimentazione 22, riscaldandola fino ad una tem pelatura utile per Γ infusione.
Contestualmente, l’acqua in pressione viene mandata anche verso il condotto passante 63, e da questo viene convogliata nello spazio esistente fra il blocco di supporto 62 e rdemento di chiusura 64. Per razione dclLacqua in pressione, quest’ultimo viene gradualmente sospinto verso la propria posizione operativa B 1 (figura 7). La cialda la si viene pertanto a trovare chiusa a pacchetto Ira la parete deirelemcnto di riscaldamento 20 ed il bordo dell' elemento dì chiusura 64. La superficie lìscia dei suddetti elementi garantisce la tenuta dell’ accoppiamento.
L’acqua in pressione penetrata nel condotto di alimentazione 22 ha nel frattempo raggiunto la valvola a si era 125. La resistenza della molla 126 presente in quest<">ulti ma viene vinta dalla pressione dell’acqua, che può quindi penetrare nella cialda la. Da questa fuoriesce Γ infuso di caffè, che viene quindi convogliato verso il condotto di uscita 23 c verso il successivo crogalore.
L’ interruzione deli 'azione della pompa produce, secondo modalità del tutto note, un calo della pressione del l’acqua, che provoca la chiusura della valvola a sfera 125 ed il ritorno dell’ eie mento di chiusura 64 nella propria posizione di riposo Λ 1. La cialda 1 a può quindi essere estratta manualmente da il’ area di infusione 25.
Sì intende che quanto sopra è stato descritto a titolo puramente esemplificativo e non limitativo. Pertanto, possibili modifiche e varianti dell'invenzione si considerano rientranti nel l'ambito protettivo accordato alla presente soiuzìone tecnica, cosi come sopra descrìtta c nel seguito rivendicala.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Gruppo caldaia perfezionato per macchine per la preparazione di caffè espresso utilizzanti dosi preconfezionate monouso in lòrma di capsula 1 o cialda la, detto gruppo 100.200 comprendente; un demento ri scaldante 10.20 ad elevata capacità termica, provvisto di mezzi generatori di calore 11,22 atti a portane la temperatura di detto elemento riscaldante 10,20 ad un valore operativo prcdelinito; almeno un condotto di alimentazione 12.22 di acqua in pressione per la preparazione dì detto caffè, previsto ai Γ interno di detto elemento riscaldante 10.20 e sfociante all’esterno di quest’ultimo in corrispondenza di una zona di infusione 15.25; mezzi di bloccaggio 30,60 di una detta capsula 1 o cialda la, disposti in corrispondenza di detta zona di infusione 15.25 ed atti a consentire il passaggio di acqua dall’uscita del ci Lato condotto di alimentazione 12,22 verso detta capsula I o cialda la c di convogliare altresì il caffè in uscita da queste ultime verso un condotto di uscita 13.23 e quindi verso un gruppo erogatore; detto gruppo caldaia 100,200 essendo caratterizzato per il l<'>atto che 1 detti mezzi di bloccaggio 30.60 sono resi aimcno parzialmente mobili fra una posizione dì riposo A, Al nella quale essi consentono Γ introduzione di una capsula 1 u cialda la, ed una posizione operativa B,131 nella quale essi racchiudono a tenuta e bioccano la menzionata capsula 1 o cialda la. detto movimento essendo ottenuto per l'azione di acqua in pressione.
  2. 2. Gntppo caldaia secondo ia rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatui che aimcno una parte 12a,22a di detto condotto di alimentazione 12,22 è conformata a forma e li coi da le. ed è ricavata in corrispondenza della superficie laterale di un cilindro 16,26. amovibilmente inserito in un relativo vano ciiindrien 17,27 ricavato nel corpo del citato elemento riscaldante J 0.20.
  3. 3. Gruppo caldaia secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che all’ interno di detto elemento riscaldante 10,20 è previsto un secondo condotto passante, atto a consentire il passaggio di un secondo liquido, ad esempio latte, da riscaldare indipendentemente da detta acqua in pressione,
  4. 4. Gruppo caldaia secondo la rivendicazione J . caratteri zzato dai l<'>atto die detti mezzi di bloccaggio 30 comprendono: un pisLone 31 , alloggiato a tenuta in Lina cavità realizzata nel citato elemento riscaldante 10 in corrispondenza dell’uscita di detto condotto di alimentazione 12, c provvisto a sua volta di un condotto di passaggio 32 per l’acqua in pressione, detto pistone 31 essendo mantenuto a riposo nella citata posizione A per mezzo di primi mezzi elastici 33 operanti in contrasto coti una piastra esterna 34, lissata a detto elemento riscaldante 10 e mantenuta in posizione esterna ai citati mezzi di bloccaggio 30, ed essendo altresì portato nella citata posizione operativa B dall’ arrivo, dal condotto di alimentazione 12, di acqua in pressione; un riscontro posteriore fisso 36, fissato a detta piastra esterna 34 in asse con il citato pistone 31 , provvisto del citato condotto di uscita 13.
  5. 5. Gruppo caldaia secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una guida laterale 37, fissata alla faccia esterna di detto pistone 31 e destinata a guidare l’ingresso della citata capsula 1 nella zona di in Iasione 15 e la successiva uscita della stessa da quest 'ultima zona, detta guida laterale 37 essendo altresì provvista di una coppia di molle 38 rientranti, destinale a sostenere temporaneamente detta capsula 1 in posizione di infusione, sostanzialmente in asse con i citati pistone 31 e riscontro posteriore 36.
  6. 6. Gruppo caldaia secondo la rivendicazione 4. caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un elemento tubolare 39, coassiale alla porzione interna 36a dei citato riscontro posteriore 36 e montalo esternamente allo stesso, scorrevole in contrasto con l’azione di inolle di richiamo 40 Ira ima posizione di riposo C, nella quale dello elemento tubolare 39 è completamente sovrapposto alla detta porzione interna 36a. ed una posizione operativa D, nella quale lo stesso è avanzato fino a coprire la porzione di area di in fusi or e 15 occupala dalla citata capsula 1 .
  7. 7. Gruppo caldaia secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che in detto pistone 31, in corrispondenza dell· uscita di detto condotto di passaggio 32, è prevista una valvola a sfera 32 a, di tipo normalmente chiuso, atta a consentire il passaggio di acqua in pressione dal citato condotto di passaggio 32 alla diala arca di infusione 15 successivamente all<'>arrivo dei citato pistone 31 nella citata posizione operativa 13,
  8. 8. Gruppo caldaia secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio 60 comprendono: una corona 61. ricavata nei citato elemento riscaldante 20 in corrispondenza della citata area di infusione 25, aperta superiormente per consentire Γ introduzione di detta cialda la ed atta a delimitare ì margini della medesima area di infusione 25 e a centrare la cialda la rispetto alla citata area e al citato condotto di alimentazione 22; un blocco di supporto 62, sostanzialmente cilindrico, fissato a detto elemento riscaldante 20 in asse con detta corona 61 e dal lato opposto dell<'>area di in fusione 25 ri spel lo alla stessa corona 61. in detto blocco di supporlo 62 essendo inoltre previsto un condotto passante 63; un elemento di chiusura 64 di detta arca di infusione 25. destinato a racchiudere la citata cialda la in coopcrazione con la citata corona 61, detto elemento di chiusura 64 comprendente una porzione interna 65 provvista del citato condotto dì uscita 23 slòciame in corrispondenza della faccia interna 65 a di detta porzione interna 65, c provvista altresì di una porzione esterna 66 tubolare, disposta coassiale con il citato blocco di supporto 62, atta a scorrere fra detta posizione di riposo Al e detta posizione operativa 131 per l<'>azione di acqua in pressione fornita attraverso il citato condotto passante 63, e fra dette posizioni operativa RI e di riposo Al per l’azione di secondi tnezzi di reazione elastica 67.
  9. 9, Gruppo caldaia secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che fra Γ uscita del citato condotto passante 22 e la citata arca di infusione 25 è previsto un vano 122, aito ad accogliere una valvola a sfera 125 normalmente chiusa, destinata a consentire il passaggio di acqua in pressione verso detta area di infusione 25 solo dopo il raggiungimento delia citata posizione operativa Bl da parte del citato demento di chiusura 64, 10, Gruppo caldaia secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto condotto passante 63 riceve acqua in pressione dalla medesima pompa che alimenta di acqua in pressione il citato condotto di alimentazione 22, 11 , Gruppo caldaia secondo la rivendicazione I , caratterizzato dal fatto clic in detto elemento riscaldante 10,20 è prevista almeno una ulteriore cavità 16, e che i citati mezzi riscaldatori 21 comprendono almeno una lampadina elettrica ad incandescenza a bassa tensione, atti ad inserirsi con giustezza nella citata cavità 16 per portare in temperatura detto elemento riscaldante 10,20.
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