IT201900009756A1 - Erogatore di un gruppo erogatore per macchine da caffè - Google Patents

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IT
Italy
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dispenser
way valve
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boiler
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IT102019000009756A
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Lucia Michele De
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“EROGATORE DI UN GRUPPO EROGATORE PER MACCHINE DA CAFFÈ”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda il settore delle macchine per l’erogazione di bevande, ed in particolare le macchine per l’erogazione di caffè, tè o tisane.
L’invenzione è stata sviluppata con particolare riguardo ad un erogatore di un gruppo erogatore per macchine da caffè.
TECNICA PREESISTENTE
Sono note macchine per l’erogazione di bevande provviste di gruppi erogatori automatici che comprendono due parti relativamente mobili una rispetta all’altra ed in grado di formare una camera di infusione quando accoppiate. Una prima parte della camera di infusione è collegata ad una caldaia o riscaldatore contenente l’acqua di infusione, un vano o alloggiamento per il contenimento di una capsula cartuccia di caffè, ed è solidale ad un corpo cavo fisso. Una seconda parte della camera di infusione comprende un corpo cavo mobile rispetto al corpo cavo fisso ed una testa erogatrice a sua volta mobile rispetto al corpo cavo mobile.
Nell’uso, l’immissione di acqua in pressione all’interno di un circuito idraulico realizzato all’interno del corpo cavo fisso consente lo spostamento della seconda parte della camera fino contattare a tenuta la prima parte della camera e formare la camera di infusione. Una volta formata la camera di infusione, l’immissione di acqua calda di infusione al suo interno consente l’erogazione della bevanda attraverso la testa erogatrice.
Numerose sperimentazioni condotte dalla Titolare hanno evidenziato come il quantitativo di acqua necessario per l’azionamento della gruppo erogatore comportasse la necessità di una caldaia con una elevata capienza. Questa soluzione necessitava pertanto intervalli di tempo di riscaldamento dell’acqua più elevati con un conseguente ritardo nei tempi complessivi di erogazione della bevanda.
Inoltre, una caldaia di elevata capienza incrementava la sedimentazione del calcare al suo interno rendendo necessaria una manutenzione più assidua.
È sorta pertanto l’esigenza di rendere disponibile un gruppo erogatore in grado di diminuire i tempi complessivi di erogazione e di semplificare la manutenzione.
Uno scopo della presente invenzione è quello di soddisfare tale esigenza.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di rendere disponibile un gruppo di erogazione per macchine da caffè che risulti di economica costruzione, facile installazione e rapido montaggio.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente 1. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
In accordi con i suddetti scopi la presente invenzione rende disponibile un erogatore di un gruppo erogatore per macchine da caffe comprendente:
- un corpo principale allungato secondo una prima direzione assiale longitudinale, e comprendente un condotto di erogazione di acqua calda allungato secondo una seconda direzione assiale trasversale a detta prima direzione assiale, caratterizzato dal fatto che detto corpo principale comprende inoltre:
- una cavità di caldaia allungata secondo detta direzione assiale longitudinale, comprendente una estremità aperta e affacciata su una parete del corpo principale e particolarmente adatta ad essere collegata ad una sorgente di acqua esterna al corpo principale,
- detta cavità di caldaia essendo collegata a detto condotto di erogazione, - una cavità di riscaldamento allungata secondo detta direzione assiale longitudinale e disposta in prossimità di detta cavità di caldaia,
- un elemento riscaldante disposto all’interno di detto cavità di riscaldamento. Grazie a tale soluzione è possibile riscaldare solo il quantitativo di acqua strettamente necessario all’erogazione del caffè, riducendo il consumo energetico ed i tempi di riscaldamento.
Un altro aspetto della presente invenzione prevede che l’erogatore comprenda una valvola unidirezionale connessa al condotto di erogazione di acqua calda.
Grazie a tale soluzione è possibile regolare selettivamente l’erogazione di acqua calda dalla cavità di riscaldamento.
Un atro aspetto della presente invenzione prevede che la valvola unidirezionale comprenda un elemento resiliente di contrasto particolarmente adatto a mantenere la valvola unidirezionale chiusa in configurazione di riposo.
Grazie a tale soluzione è possibile impostare una predeterminato valore di pressione dell’acqua necessario per contrastare la forza esercitata dall’elemento resiliente ed aprire la valvola unidirezionale per consentire l’erogazione di acqua calda.
Un ulteriore aspetto della presente invenzione prevede che la valvola unidirezionale comprenda un otturatore mobile, detto elemento resiliente di contrasto insistendo su detto otturatore mobile.
Un altro aspetto della presente invenzione prevede che l’erogatore comprenda una camera di erogazione ricavata in una parete laterale del corpo principale, detta camera di erogazione essendo in connessione fluida con il condotto di erogazione di acqua calda, detta valvola unidirezionale essendo disposta all’interno della camera di erogazione.
Un ulteriore aspetto della presente invenzione prevede che l’erogatore comprenda un regolatore di temperatura dell’elemento riscaldante.
Grazie a tale soluzione è possibile controllare il funzionamento dell’elemento riscaldante disattivandolo quando il quantitativo di acqua contenuto nel condotto di caldaia raggiunge una temperatura predeterminata.
Un altro aspetto della presente invenzione prevede che il regolatore di temperatura comprenda un primo termostato disposto in un primo alloggiamento ricavato sul corpo principale in prossimità dell’estremità aperta della cavità di caldaia.
Grazie a tale soluzione è possibile garantire che tutto il quantitativo di acqua contenuta all’interno del condotto di caldaia abbia raggiunto una temperatura superiore ad una predeterminata temperatura.
Un ulteriore aspetto della presente invenzione prevede che il regolatore di temperatura comprenda un secondo termostato disposto in un secondo alloggiamento ricavato sul corpo principale in prossimità della estremità opposta all’estremità aperta della cavità di caldaia.
Grazie a tale soluzione è possibile evitare per ragioni di sicurezza che la temperatura dell’acqua contenuta nel condotto di caldaia, ed in particolare dell’acqua contenuta all’estremità opposto all’ingresso del condotto di caldaia, superi una temperatura critica.
Ancora un altro aspetto della presente invenzione prevede che il regolatore di temperatura comprenda almeno un primo sensore disposto in un primo alloggiamento ricavato sul corpo principale in prossimità dell’estremità aperta della cavità di caldaia ed un circuito elettronico connesso a detto sensore.
Grazie a tale soluzione è possibile modificare selettivamente le soglie di temperatura di accensione e spegnimento dell’elemento riscaldante per modificare la temperatura del caffè erogato.
La presente invenzione rende inoltre disponibile gruppo erogatore per macchine da caffè comprendente un gruppo pressore, una testina particolarmente adatta ad alloggiare una capsula o cialda di caffè, una slitta di introduzione della capsula o cialda di caffè all’interno del gruppo erogatore, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un erogatore come sopra indicato.
Grazie a tale soluzione è possibile sfruttare l’intervallo tempo necessario al gruppo pressore per raggiungere, e pressare, la capsula o cialda di caffè per riscaldare l’acqua contenuta nel condotto di caldaia e, di conseguenza, ridurre i tempi di erogazione del caffè dal momento dell’accensione del gruppo erogatore.
Un ulteriore aspetto della presente invenzione prevede un circuito d’acqua in pressione comprendente un serbatoio di acqua, una pompa di servizio, una valvola a due vie ed una pluralità di tubazioni, il gruppo pressore e l’erogatore essendo connessi alla valvola a due vie.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più̀ evidenti dalla seguente descrizione, fatta a titolo di esempio con riferimento alle figure allegate in cui:
- la figura 1 è una vista assonometrica di un gruppo erogatore per macchine da caffè secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista assonometrica di un erogatore del gruppo erogatore di Figura 1;
- la figura 3 è una vista frontale dell’erogatore di Figura 2;
- la figura 4 è una vista in sezione dell’erogatore secondo la linea IV-IV di Figura 3;
- la figura 5 è una laterale dell’erogatore di Figura 2; e
- la figura 6 è una vista in sezione dell’erogatore secondo la linea VI-VI di Figura 5.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a mero titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche tecniche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di attuazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di attuazione per produrre una ulteriore forma di attuazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Si ribadisce inoltre che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nel seguito utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di attuazione ed essere realizzata o messa in pratica con altre caratteristiche tecnicamente equivalenti. I termini utilizzati nel seguito hanno mero scopo descrittivo e non devono essere considerati come limitanti.
Secondo una delle forme di attuazione della presente invenzione, un gruppo erogatore per macchine da caffè, illustrato nelle figure annesse ed indicato genericamente con il numero 1, comprende un gruppo pressore 10 ed un erogatore 100.
Il gruppo pressore 10 comprende una piastra fissa 12 che sostiene due steli portanti 14 che sostengono un gruppo premente 20. Gli steli 14 portano ciascuno una molla a compressione 16.
Il gruppo premente 20, di tipo noto, è già descritto in IT 1321007, della medesima Titolare, che viene qui incorporato per riferimento, e quindi non illustrato in dettaglio nelle figure annesse. Il gruppo premente 20 comprende un corpo cavo fisso provvisto di una cavità interna cilindrica nella quale scorre a tenuta un corpo cavo mobile, o pistone. La cavità cilindrica è in connessione fluida con un condotto radiale 22 collegato ad un circuito di acqua in pressione.
Il circuito d’acqua in pressione comprende un serbatoio di acqua, una pompa di servizio, una valvola a due o tre vie ed una serie di tubazioni in plastica alimentare a cui è collegato il condotto radiale 22.
Il gruppo erogatore 1 comprende una testina poggia-cialda, o poggia-capsula 3, particolarmente adatto nell’uso ad alloggiare, anche parzialmente, la cialda o la capsula di caffè, e disposta in corrispondenza del corpo cavo mobile del gruppo pressore.
Il gruppo erogatore 1 comprende anche una piastra o slitta 30 associata agli steli portanti 14 comprendente una scanalatura centrale 32, i cui bordi presentano una pluralità di costolature parallele 34 in rilievo e particolarmente adatte, nell’uso, a sostenere e guidare una cialda o una capsula contenente caffè o altro materiale da infondere. Dette costolature 34 sono interrotte in prossimità di una apertura 36 disposta assialmente allineata con la testina poggia-capsula.
Il gruppo erogatore 1 comprende inoltre un erogatore 100 anch’esso associato agli steli portanti 14 e disposto a contatto con la slitta 30.
L’erogatore 100 del gruppo erogatore 1 comprende un corpo principale 110 allungato secondo una prima direzione assiale longitudinale X-X. Ad esempio, ma non limitativamente, il corpo principale 110 è realizzato in alluminio per uso alimentare ed ha ed ha una lunghezza pari a 120 mm, una larghezza pari a 50 mm ed una profondità pari a 25 mm.
Il corpo principale 110 comprende un condotto di erogazione di acqua calda 112, allungato secondo una seconda direzione assiale Y-Y trasversale alla prima direzione assiale X-X di sviluppo del corpo principale 110. Secondo la forma di attuazione illustrata in figura, il condotto di erogazione di acqua 112 è ricavato in una posizione centrale del corpo principale 110. Quando il corpo principale 110 è montato sugli steli 14 in battuta contro la slitta 30, come illustrato in Figura 1, il condotto di erogazione di acqua 112 è disposto in corrispondenza dell’apertura 36 della slitta 30 e della testina poggia-cialda o poggia-capsula.
Il corpo principale 110 dell’erogatore 100 comprende una cavità di caldaia 120 allungata secondo la prima direzione assiale longitudinale X-X, che comprende una estremità aperta 122 affacciata su una della pareti 114 del corpo principale 100. Preferibilmente, anche se non limitativamente, un elemento di raccordo 124 è inserito nell’estremità aperta 122 della cavità di caldaia 120 in modo da facilitare, nell’uso, il collegamento della cavità di caldaia 120 al circuito d’acqua in pressione del gruppo erogatore, ed in particolare alla valvola a due o tre vie mediante una o più tubazioni in plastica alimentare.
La cavità di caldaia 120 è in connessione fluida con il condotto di erogazione di acqua calda 112 in modo tale da consentire, nell’uso, il passaggio di acqua dalla cavità di caldaia 120 al condotto di erogazione di acqua calda 112.
Secondo la forma di attuazione illustrata in figura 4, il corpo principale 110 comprende un ulteriore condotto di collegamento 116, estendentesi lungo una direzione assiale Z-Z ortogonale alle direzioni assiali X-X e Y-Y e disposto in connessione fluida tra la cavità di caldaia 120 ed il condotto di erogazione di acqua calda 112. Il condotto di collegamento 116 comprende una estremità aperta sfociante sulla parete superiore del corpo principale 110. Un tappo 118 è disposto all’interno dell’estremità aperta del condotto di collegamento 116 per consentire, nell’uso, l’apertura selettiva del condotto di collegamento 116.
Naturalmente, è possibile prevedere differenti conformazioni e disposizioni della cavità di caldaia 120 e del condotto di erogazione di acqua calda 112, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione. Ad esempio, secondo una ulteriore forma di attuazione, non illustrata, il corpo principale 110 è privo del condotto di collegamento 116 e la cavità di caldaia 120 è in connessione fluida diretta con il condotto di erogazione di acqua calda 112.
Come illustrato in Figura 6, la cavità di caldaia 120 presenta una estremità chiusa, si estende per la quasi totalità del corpo principale 110 ed è ricavata nella porzione superiore del corpo principale 110.
Naturalmente, è possibile prevedere differenti conformazioni e disposizioni della cavità di caldaia 120 all’interno del corpo principale 110 senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione, e fintanto che il corpo principale 110 consenta di alloggiare una predeterminata quantità di acqua da erogare.
Il corpo principale 110 comprende inoltre una cavità di riscaldamento 130 allungata secondo la prima direzione assiale longitudinale X-X e disposta parallela in prossimità della cavità di caldaia 120.
All’interno della cavità di riscaldamento 130 è disposto un elemento riscaldante 133, ad esempio, ma non limitativamente, una resistenza a cartuccia collegata al circuito elettrico della macchina per caffè. La cavità di riscaldamento 130 si estende per la quasi totalità del corpo principale 110 o, comunque, per la medesima estensione della cavità di caldaia 120.
Secondo la forma di attuazione illustrata nelle Figure 3 e 6, la cavità di riscaldamento 130 è una cavità passante, aperta su entrambe le estremità, ed è selettivamente chiudibile a tali estremità mediante una coppia di elementi di chiusura, o tappi 134. Il corpo principale 110 comprende inoltre una camera di erogazione 140 che è in connessione fluida con il condotto di erogazione di acqua calda 112.La camera di erogazione 140 è ricavata in prossimità di una porzione laterale del corpo principale 110 ed in posizione centrale. Quando il corpo principale 110 è montato sugli steli 14 in battuta contro la slitta 30, come illustrato in Figura 1, la camera di erogazione 140 è disposta assialmente allineata con l’apertura 36 della slitta 30 e, di conseguenza, con la testina poggia-capsula.
Una valvola unidirezionale 142 è disposta all’interno della camera di erogazione 140 e connessa al condotto di erogazione acqua calda 112. Secondo una delle possibili forme di attuazione, la valvola unidirezionale 142 comprende un otturatore mobile, ad esempio un funghetto di tenuta 144, ed un elemento resiliente di contrasto, ad esempio una molla 146, che insiste sul funghetto di tenuta 144 e consente di mantenere in pressione il funghetto di tenuta 144 contro il condotto di erogazione 112, e quindi di mantenere chiusa la valvola unidirezionale 142 in configurazione di riposo. Un coperchio di chiusura 148 impegnato a tenuta, con interposta guarnizione 143, alla camera di erogazione 140 consente di mantenere in pressione la molla 146. Il coperchio di chiusura 128 comprende una apertura centrale 149 che consente, nell’uso, il passaggio dell’acqua calda dal condotto erogazione 112 verso la capsula disposta nella testina poggia-capsula.
L’erogatore 100 comprende inoltre un regolatore di temperatura dell’elemento riscaldante. Secondo la forma di attuazione illustrata nelle figure, il regolatore di temperatura dell’elemento riscaldante comprende un primo termostato 150 disposto in un primo alloggiamento 111 ricavato sul corpo principale 110 in prossimità dell’estremità aperta 122 della cavità di caldaia 120, ed un secondo termostato 152 disposto in un secondo alloggiamento 113 ricavato in prossimità della estremità opposta all’estremità aperta 122 della cavità di caldaia 120.
I termostati 150, 152 sono collegati all’elemento riscaldante 132 e, nell’uso, sono in grado di rilevare la temperatura all’interno della cavità di caldaia 120 e di regolare il funzionamento dell’elemento riscaldante 132, come apparirà più chiaro nel seguito. Secondo una forma di attuazione alternativa (non illustrata), il regolatore di temperatura dell’elemento riscaldante comprende un primo sensore disposto nel primo alloggiamento 111 ricavato sul corpo principale 110 in prossimità dell’estremità aperta 122 della cavità di caldaia 120, un secondo sensore disposto nel secondo alloggiamento 113 ricavato in prossimità della estremità opposta all’estremità aperta 122 della cavità di caldaia 120, ed un circuito elettronico connesso a detti due sensori. Nell’uso, quando si desidera erogare un caffè si può inserire una capsula di caffè all’interno della slitta 30 in modo che possa scorrere fino all’apertura 36. Quindi si attiva la pompa di servizio che preleva acqua da un serbatoio della macchina da caffè e la immette nel circuito d’acqua in pressione del gruppo erogatore. L’acqua così prelevata viene inviata, tramite le tubazioni in plastica alimentare e l’elettrovalvola a due o tre vie, all’erogatore 100, ed in particolare alla cavità di caldaia 120, ed al gruppo premente 20, ed in particolare al condotto radiale 22.
In questa fase, l’acqua in ingresso alla cavità di caldaia 120 non esce dalla camera di erogazione 140 in quanto la pressione dell’acqua non è sufficiente a vincere la resistenza della molla 146 e quindi il funghetto di tenuta 144 mantiene chiusa la valvola unidirezionale 142.
Contemporaneamente viene attivato l’elemento riscaldante in modo tale che la temperatura dell’acqua presente all’interno della cavità di caldaia 120 si innalzi.
Il primo termostato 150 rileva la temperatura dell’acqua presente all’interno della cavità di caldaia. Quando la temperatura dell’acqua raggiunge una predeterminata soglia di temperatura, ad esempio ma non limitativamente, dai 90 °C ai 98 °C, il termostato 150 provvede a disattivare l’elemento riscaldante.
Il secondo termostato 152 viene utilizzato come controllo di sicurezza ed è impostato per disattivare l’elemento riscaldante se la temperatura dell’acqua presente nella cavità di caldaia 120 supera un valore maggiore della predeterminata soglia di temperatura del primo termostato 150, ad esempio, ma non limitativamente, 145 °C . Fin tanto che la pressione dell’acqua non è sufficiente a vincere la resistenza della molla 146 e quindi la valvola unidirezionale 142 è chiusa, la pressione esercitata dalla pompa viene distribuita, tramite l’elettrovalvola, verso il gruppo pressore ed in particolare verso la cavità cilindrica facendo sì che il pistone possa scorrere portando la testina poggia-capsula in battuta contro la capsula alloggiata nell’apertura 36 della slitta 30 premendola contro il coperchio di chiusura 148 della camera di erogazione Una volta che la testina poggia-capsula contro la capsula alloggiata nella slitta 30, la pressione dell'acqua che prima era concentrata sul gruppo premente, viene a confluire verso la cavità di caldaia 120. L’incremento di pressione dell’acqua consente di vincere la resistenza della molla 146 che, contraendosi, consente al funghetto di tenuta 144 di spostarsi e quindi di aprire la valvola unidirezionale 142 permettendo l’erogazione dell’acqua calda verso la capsula di caffè.
Sperimentazioni condotte dalla Titolare hanno consentito di impostare ed allineare l’intervallo di tempo necessario per il raggiungimento della soglia di temperatura predeterminata dell’acqua all’interno della cavità di erogazione con l’intervallo di tempo necessario al pistone per portare in battuta la capsula contro la camera di erogazione 140.
Tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. Analogamente, i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Erogatore di un gruppo erogatore per macchine da caffe comprendente: - un corpo principale (110) allungato secondo una prima direzione assiale longitudinale (X-X), e comprendente un condotto di erogazione di acqua calda (112) allungato secondo una seconda direzione assiale (Y-Y) trasversale a detta prima direzione assiale (X-X), caratterizzato dal fatto che detto corpo principale (110) comprende inoltre: - una cavità di caldaia (120) allungata secondo detta direzione assiale longitudinale (X-X), comprendente una estremità aperta (122) e affacciata su una parete (114) del corpo principale (110) e particolarmente adatta ad essere collegata ad una sorgente di acqua esterna al corpo principale (110), - detta cavità di caldaia (120) essendo collegata a detto condotto di erogazione (112), - una cavità di riscaldamento (130) allungata secondo detta direzione assiale longitudinale (X-X) e disposta in prossimità di detta cavità di caldaia (120), - un elemento riscaldante (131) disposto all’interno di detto cavità di riscaldamento (130).
  2. 2. Erogatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una valvola unidirezionale (142) connessa al condotto di erogazione di acqua calda (112).
  3. 3. Erogatore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la valvola unidirezionale (142) comprende un elemento resiliente di contrasto (146) particolarmente adatto a mantenere la valvola unidirezionale (142) chiusa in configurazione di riposo.
  4. 4. Erogatore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la valvola unidirezionale (142) comprende un otturatore mobile (144), detto elemento resiliente di contrasto (146) insistendo su detto otturatore mobile (144).
  5. 5. Erogatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 a 4, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una camera di erogazione (140) ricavata in una parete laterale del corpo principale (110), detta camera di erogazione (140) essendo in connessione fluida con il condotto di erogazione di acqua calda (112), detta valvola unidirezionale (142) essendo disposta all’interno della camera di erogazione (140).
  6. 6. Erogatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un regolatore di temperatura dell’elemento riscaldante (150, 152).
  7. 7. Erogatore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il regolatore di temperatura comprende un primo termostato (150) disposto in un primo alloggiamento (111) ricavato sul corpo principale (110) in prossimità dell’estremità aperta (122) della cavità di caldaia (120).
  8. 8. Erogatore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il regolatore di temperatura comprende un secondo termostato (152) disposto in un secondo alloggiamento (113) ricavato sul corpo principale (110) in prossimità della estremità opposta all’estremità aperta (122) della cavità di caldaia (120).
  9. 9. Erogatore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il regolatore comprende almeno un primo sensore disposto in un primo alloggiamento (111) ricavato sul corpo principale (110) in prossimità dell’estremità aperta (122) della cavità di caldaia (120) ed un circuito elettronico connesso a detto sensore.
  10. 10. Gruppo erogatore per macchine da caffè comprendente un gruppo pressore (10), una testina (3) particolarmente adatta ad alloggiare una capsula o cialda di caffè, una slitta (30) di introduzione della capsula o cialda di caffè all’interno del gruppo erogatore, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un erogatore (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  11. 11. Gruppo erogatore secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che comprende un circuito d’acqua in pressione comprendente un serbatoio di acqua, una pompa di servizio, una valvola a due vie ed una pluralità di tubazioni, il gruppo pressore (10) e l’erogatore (100) essendo connessi alla valvola a due vie.
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