ITVR940004A1 - Serbatoio interrato a doppia parete, misto lamiera-vetroresina, per carburanti, combustibili e simili, predisposto per sistema di - Google Patents

Abstract

Lo scambiatore di calore secondo il trovato comprende un pacco di scambio costituito da una pluralità di piastre in lamiera, ciascuna delle quali presenta una coppia di bordi adiacenti ripiegati allo scopo di formare i circuiti di scambio termico.Secondo una caratteristica del trovato, un tale pacco di piastre viene in opera inserito in una posizione predeterminata all'interno di un cassone e coopera con una coppia di elementi in materiale generalmente sintetico, solidali con il detto cassone, allo scopo di formare delle superfici di guida dei rispettivi flussi di aria circolanti nei due circuiti previsti nello scambiatore.L'assemblaggio dello scambiatore risulta così semplificato, e si ottengono notevoli risparmi di materiale e di manodopera rispetto alle soluzioni note nella tecnica.

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"SERBATOIO INTERRATO A DOPPIA PARETE, MISTO LAMIERA-VETRORESINA, PER CARBURANTI, COMBUSTIBILI E SIMILI, PREDISPOSTO PER SISTEMA DI MONITORAGGIO DELL ' INTERCAPEDINE "

CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un serbatoio interrato per carburanti, combustibili e simili.

Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad una struttura di serbatoio per carburanti, combustibili e simili atta ad essere posta in esecuzione interrata, e dotata di un rivestimento esterno di protezione, prevenzione e controllo di eventuali perdite.

L'invenzione trova principale applicazione nell'ambito dell'industria petrolifera.

STATO DELLA TECNICA

I moderni serbatoio per carburanti, combustibili e simili, destinati a posa interrata, sono generalmente costituiti da una struttura metallica esterna, avente uno spessore predeterminato, all'interno della quale è disposta una seconda struttura metallica, formante il serbatoio vero e proprio di contenimento carburante.

Le dette due strutture sono normalmente disposte a breve distanza una dall'altra in modo tale da formare tra di esse una intercapedine che viene normalmente riempita, allo scopo di effettuare un monitoraggio di eventuali perdite, con glicoli atossici posti in comunicazione con una tanica di controllo situata in prossimità del pozzetto di ispezione e carico del serbatoio, oppure con opportuni gas sotto leggera pressione o depressione controllata a mezzo di manometri.

Questi tipi di serbatoio risultano essere notevolmente costosi e pesanti.

Inoltre, qualora di verifichi una perdita, se essa interessa la parete interna del serbatoio questa può essere risanata mediante bonifica e vetrofusione interna; se invece essa interessa la parete esterna, la riparazione risulta essere complessa ed economicamente gravosa.

Secondo un'altra forma di realizzazione nota nella tecnica, la doppia parete interna del serbatoio viene realizzata disponendo all’interno della struttura metallica formante il serbatoio propriamente detto un involucro formato da un foglio in materiale sintetico che viene trattenuto contro la parete interna della detta struttura mediante una serie di anelli.

Nell'intercapedine formata viene creata una depressione atta, oltre che ad effettuare il monitoraggio di eventuali perdite, a facilitare il montaggio dell'involucro sintetico. Tuttavia, a causa dei continui riempimenti e svuotamenti del serbatoio, l'involucro in materiale sintetico è sottoposto a continue sollecitazioni che conducono in molti casi a rotture e danneggiamenti.

Il brevetto italiano n. 1205683 descrive un serbatoio per prodotti infiammabili dotato di una intercapedine periferica interna per evitare e controllare eventuali perdite.

Secondo tale brevetto, l’intercapedine è riempita con un materiale schiumoso a contatto diretto con una parete interna formata da un foglio in materiale plastico collegato al passo uomo del serbatoio, il detto materiale schiumoso essendo inizialmente trattenuto, durante la posa in opera, da piccoli magneti permanenti accostati alla parete metallica del serbatoio All'interno dell'intercapedine viene in opera creata una depressione il cui valore è sufficiente a comprimere il materiale schiumoso ed a mantenere stabilmente in posizione il foglio plastico senza ulteriori mezzi di trattenimento.

Il serbatoio è completato da mezzi di monitoraggio e segnalazione atti ad emettere un opportuno segnale in caso di eventuali falle nelle pareti.

La struttura generale e la posa in opera di un tale serbatoio risultano essere rispettivamente complicata e costosa, e vengono inoltre richieste pompe aspiranti di notevole potenza per porre in .depressione l'intercapedine all'atto della posa dell'involucro interno.

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

La presente invenzione si propone di ovviare agli inconvenienti e svantaggi tipici della tecnica nota, e di fornire quindi un serbatoio per carburanti, combustibili e simili a posa interrata che sia di struttura semplice, ed allo stesso tempo economico e che sia dotato di mezzi atti ad individuare prontamente sia eventuali falle nel serbatoio, che perdite di liquidi nella zona nelle immediate vicinanze del serbatoio stesso.

Ciò è ottenuto mediante un serbatoio avente le caratteristiche descritte alla rivendicazione principale.

Le rivendicazioni dipendenti delineano forme di realizzazione particolarmente vantaggiose dell'invenzione.

Il serbatoio per carburanti, combustibili e simili a posa interrata secondo la presente invenzione è dotato di una struttura metallica di tipo tradizionale, destinata a contenere al proprio interno un dato liquido.

Conformemente ad una caratteristica essenziale dell'invenzione, tale struttura metallica è interamente rivestita nella sua parte esterna da un materiale composito formato da lana di vetro impregnata con resina; secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, il rivestimento del serbatoio è realizzato in un tessuto multistrato tridimensionale, con matrice in resina poliestere, oppure vinilestere oppure epossidica, tale materiale essendo denominato commercialmente come "PARABEAM 3D"®.

Un tale materiale, normalmente utilizzato in una gamma di spessori tra 3 e 18 mm, costituisce un sandwich comprendente uno strato esterno, uno strato interno ed una intercapedine disposta tra i detti due strati.

Adottando tale materiale per rivestire esternamente il serbatoio metallico, possono quindi essere utilizzati metodi tradizionali di monitoraggio di eventuali perdite, come ad esempio disporre nell'intercapedine dei glicoli atossici il livello dei quali è sorvegliato mediante una tanica di controllo posta in prossimità del passo uomo del serbatoio, oppure ponendo leggermente sotto pressione oppure in depressione l'intercapedine e sorvegliando il livello di pressione a mezzo di opportuni manometri.

Una tale soluzione risulta essere particolarmente vantaggiosa rispetto alle soluzioni note nella tecnica in quanto essa è relativamente economica, di facile posa in opera e, oltretutto, protegge compiutamente ed attivamente il serbatoio da qualsiasi agente corrosivo esterno.

Inoltre, nel caso di corrosione interna, la manutenzione e la riparazione della struttura metallica non richiedono immediati interventi, grazie alla presenza esterna dei due ulteriori strati di materiale formanti il sandwich, tra i quali è presente la intercapedine.

Conformemente ad una forma di realizzazione preferenziale dell'invenzione, il serbatoio è inoltre dotato di mezzi di sorveglianza che permettono di rilevare eventuali perdite verso l'esterno a partire dal serbatoio oppure eventuali infiltrazioni di liquidi o vapori nella zona nella quale è interrato il serbatoio stesso, tali infiltrazioni essendo eventualmente dovute a perdite nel terreno a partire dal pozzetto a passo d'uomo.

Tali mezzi di sorveglianza sono generalmente costituiti da una serie di tubi del tipo normalmente utilizzato per ricerche e sperimentazioni in ambito geologico, che si dipartono dal pozzetto a passo d'uomo e che attorniano almeno in parte la struttura esterna del serbatoio per terminare in corrispondenza della porzione inferiore esterna dello stesso.

Questi tubi, che vantaggiosamente possono essere resi solidali con il materiale di rivestimento esterno del serbatoio, sono dotati di aperture di vario genere e sono quindi atti a raccogliere e condurre in prossimità del pozzetto a passo d'uomo, presso il quale si trovano opportune apparecchiature di monitoraggio, qualsiasi eventuale liquido o vapore che si trovi nelle immediate vicinanze del serbatoio.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Altre caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti, alla lettura della descrizione seguente, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nella tavola allegata, in cui:

- la figura 1 mostra una vista dall'alto schematica di un serbatoio secondo l'invenzione;

- la figura 2 mostra una sezione laterale schematica del serbatoio di fig. 1; e

- la figura 3 mostra schematicamente e su scala ingrandita, un particolare del serbatoio secondo le figure 1 e 2.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE

Nelle figure, il numero di riferimento 10 indica generalmente un serbatoio per carburanti, combustibili e simili destinato a posa interrata secondo la presente invenzione.

Il serbatoio 10 comprende, in questa forma di realizzazione, una struttura metallica 11 formante il contenitore vero e proprio e dotata di un bocchettone passo uomo 12 sul quale vengono inserite le apparecchiature di carico e scarico ed attorno al quale viene costruito, in lamiera, un pozzetto 13 allo scopo di accedere al detto passo uomo 12.

Tale struttura metallica ha tipicamente uno spessore compreso tra 5 e 7 mm.

Conformemente ad una caratteristica essenziale dell'invenzione, la struttura metallica 11 è interamente rivestita, nella sua parte esterna, ad eccezione del passo uomo 12, a mezzo di un materiale composito 14 costituito da lana di vetro impregnata con resina, vantaggiosamente un tessuto multistrato tridimensionale commercialmente denominato "PARABEAM 3D"®. Un tale materiale 14 è sostanzialmente formato (vedi fig.

3) da uno strato superiore 15 ed uno strato inferiore 16, un'intercapedine 17 essendo presente tra i due strati.

Proprio grazie alla presenza di questa intercapedine 17 possono essere ottenuti grandi vantaggi rispetto alle soluzioni note nella tecnica.

Infatti, nell'intercapedine 17 può essere immesso, in modo tradizionale, ad esempio tramite tubi 22, 23, un gas sotto leggera pressione, oppure l'intercapedine può essere posta in depressione, oppure ancora dei glicoli atossici possono essere iniettati nell'intercapedine ed il loro livello può essere sorvegliato mediante osservazione di una tanica di controllo disposta nel pozzetto a passo d'uomo; la presenza dell'intercapedine 17 consente quindi di utilizzare tutti i sistemi di sorveglianza per la presenza di eventuali falle noti nella tecnica.

Di più, il materiale 14 riveste completamente la struttura metallica del serbatoio 10, che viene quindi ad essere totalmente protetto rispetto all'azione di agenti corrosivi esterni.

Ancora, per quanto riguarda eventuali fenomeni di corrosione interna della struttura metallica 11, si deve osservare che tali fenomeni non risultano avere immediate e gravi conseguenze come nel caso dei serbatoi noti nella tecnica, in quanto esternamente alla struttura metallica 11 è presente il rivestimento a doppio strato di materiale composito, che impedisce fattivamente qualsiasi fuoriuscita di liquido dal serbatoio 10 verso il terreno circostante.

Conformemente ad una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, il serbatoio 10 è dotato di mezzi di sorveglianza atti a rilevare la presenza di eventuali liquidi o vapori nella zona nelle immediate vicinanze del serbatoio stesso.

Evidentemente, la presenza di liquidi o vapori attorno al serbatoio può essere interpretata come una fonte di perdite, sia a livello del serbatoio che, ad esempio, a livello del pozzetto a passo d'uomo o delle tubazioni o dei serbatoi vicini .

Secondo la forma di realizzazione illustrata nelle figure, i mezzi di sorveglianza sono in questo caso costituiti da una serie di tubi 18, 19, 20 del tipo normalmente utilizzato per sperimentazioni in ambito geologico, e quindi dotati di numerose aperture o fori permettenti il passaggio all'interno dei tubi stessi di eventuali vapori o liquidi.

I tubi 18, 19, 20 si dipartono dal pozzetto a passo d'uomo 13 per poi estendersi lungo la parete esterna del serbatoio 10 e terminare in corrispondenza della porzione inferiore dello stesso; si può ulteriormente notare {vedi fig. 2) che il tubo 18 termina in corrispondenza della estremità inferiore di sinistra del serbatoio, il tubo 19 termina in una zona grossomodo centrale, ed il tubo 20 termina invece in corrispondenza della estremità di destra del serbatoio.

In questo modo, collegando i tubi 18, 19, 20 ad opportune apparecchiature di rilevamento (non illustrate nelle figure), risulta possibile rilevare la presenza di eventuali perdite nella zona circostante il serbatoio 10.

Secondo una foma di realizzazione vantaggiosa dell'invenzione, i detti tubi 18, 19, 20 sono resi solidali con il materiale 14, ad esempio fissandoli puntualmente allo stesso a mezzo di una resina 21, oppure annegandoli almeno parzialmente nel materiale 14.

L'invenzione è stata precedentemente descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferenziale; appare tuttavia evidente che 1'invenzione è suscettibile di numerose varianti, soprattutto per quanto riguarda la scelta del materiale di rivestimento 14, che potrà essere selezionato da parte del tecnico esperto sulla base delle più opportune caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni meccaniche ed alla corrosione, fermo restando il fatto che tale materiale debba essere necessariamente composito e con una intercapedine formata tra lo strato superiore e quello inferiore allo scopo di inserirvi i mezzi di sorveglianza di eventuali perdite.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Serbatoio (10) interrato a doppia parete, misto lamieravetroresina per carburanti, combustibili e simili, destinato a posa in opera interrata, comprendente una struttura metallica (11) avente uno spessore predeterminato e dotata di un passo uomo (12) di carico e scarico disposto in corrispondenza della porzione superiore dello stesso, detto passo uomo (12) essendo accessibile a mezzo di un pozzetto (13), caratterizzato dal fatto che l'intera struttura metallica (11) è interamente rivestita esternamente, ad eccezione del detto passo uomo (12), con un materiale composito sintetico multistrato (14) dotato almeno di uno strato superiore (15), uno strato inferiore (16) ed una intercapedine (17) disposta tra i detti strati (15, 16), la detta intercapedine essendo atta ad essere almeno parzialmente riempita con un opportuno fluido oppure ad essere posta in depressione tramite mezzi di aspirazione collegati alla intercapedine stessa (17).
2. 2. Serbatoio (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto materiale composito è costituito da un prodotto denominato commercialmente "PARABEAM 3D"®.
3. 3. Serbatoio (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso comprende, esternamente allo stesso, mezzi (18, 19, 20) atti a rilevare la presenza di fluidi nella zona immediatamente circostante al serbatoio stesso .
4. 4. Serbatoio (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (18, 19, 20) sono costituiti da una serie di tubi che si dipartono dal pozzetto a passo d'uomo (13) e che sono dotati di aperture o fori che consentono il passaggio di fluidi all'interno dei tubi stessi (18, 19, 20).
5. 5. Serbatoio (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i detti tubi (18, 19, 20) terminano in corrispondenza della porzione inferiore del serbatoio, a distanze predeterminate gli uni dagli altri.
6. 6. Serbatoio (10) secondo una delle rivendicazioni 4 e 5, caratterizzato dal fatto che detti tubi (18, 19, 20) sono resi solidali con il detto materiale composito (14).