ITVR930020A1 - Struttura di visualizzazione per pannelli policromi a messaggio variabile - Google Patents

Description

"STRUTTURA DI VISUALIZZAZIONE PER PANNELLI POLICROMI A MESSAGGIO VARIABILE"

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato riguarda una struttura di visualizzazione per pannelli policromi a messaggio variabile.

Come ? noto, i pannelli informativi, pubblicitari o meno, solitamente presentano un unico messaggio informativo che viene all'occorrenza sostituito da personale specializzato. Recentemente hanno trovato diffusione pannelli costituiti da prismi ruotanti, dove ciascun prisma supporta una fetta, verticale oppure orizzontale, del pannello, e nel medesimo spazio di un singolo pannello sono cos? accessibili almeno due messaggi diversi.

Questa realizzazione ad elementi prismatici, pur permettendo di realizzare visualizzazione multiple, necessita di personale specializzato per la sostituzione e la messa a punto dell'immagine o messaggio che si desidera installare sul pannello.

Sono altres? noti, soprattutto in campo pubblicitario sportivo, pannelli informativi a nastro, presentanti immagini di solito connesse direttamente con altre immagini. Anche in questo caso ciascuna porzione di pannello contiene un'immagine completa e non modificabile, che, quindi, deve essere completamente sostituita in caso di cambiamento del messaggio o parte di esso.

Nello stato della tecnica ? noto dal brevetto U.S.A. n. 4,733,487 un sistema di illustrazione di messaggi che prevede una serie di stringhe di caratteri predeterminati disposte secondo righe e colonne fra loro perpendicolari, con slitte di selezione a scorrimento in grado di definire un messaggio da visualizzare.

Nel brevetto U.S.A. n.4,986,487 viene descritto un sistema di illustrazione di messaggi che, presenta un nastro supportante elementi a croce definenti un ripiano di appoggio per porzioni di pannelli che possono essere accostati su una opportuna superficie di visualizzazione.

In ambedue i casi si tratta di soluzioni per pannelli pubblicitari, che per? presentano seri problemi di funzionalit? per quanto concerne una rapida adattabilit? alle esigenze di comunicazione, l'impiego in loco di manodopera specializzata e gli elevati costi di investimento.

Compito del presente trovato ? quello di eliminare o sostanzialmente ridurre gli inconvenienti sopra lamentati escogitando una struttura di visualizzazione per pannelli policromi a messaggio variabile, la quale sia in grado di eliminare qualsiasi vincolo fisico permanente o semipermanente fra immagine da visualizzare e superficie del pannello .

Nell'ambito del compito accennato uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare una struttura di visualizzazione la quale permetta da un lato la formazione di un elevatissimo numero di immagini predisposte e dall'altro la visualizzazione delle stesse in tempi rapidi anche in conformit? ad esigenze repentine ed occasionali senza alcun intervento di personale nel luogo di installazione della struttura di visualizzazione.

Non ultimo scopo del presente trovato ? quello di realizzare una struttura di visualizzazione per pannelli policromi a messaggio variabile di realizzazione relativamente facile ed a costi competitivi.

Il compito sopra esposto, nonch? gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito vengono raggiunti, secondo il trovato, da una struttura di visualizzazione per pannelli policromi a messaggio variabile, comprendente un'intelaiatura portante, e si caratterizza per il fatto di presentare una molteplicit? di superfici modulari che possono essere spostate a programma in un piano di visualizzazione a guisa di tessere di un mosaico, ogni superficie modulare recando una porzione digitalizzata monocroma per formare immagini composite ottenute dall'insieme di un numero predeterminato di superfici modulari, nonch? mezzi di azionamen delle superfici modulari e mezzi di controllo a programma per i mezzi di azionamento.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di un esempio di esecuzione preferito, ma non esclusivo, di una struttura di visualizzazione per pannelli policromi a messaggio variabile, illustrata a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, nei quali:

la FIGURA 1 ? una vista prospettica di un pannello di visualizzazione secondo il trovato;

la FIGURA 2 ? una vista prospettica di un particolare ingrandito della struttura di visualizzazione di Figura 1; la FIGURA 3 ? una vista prospettica di un'unit? di base sottoforma di nastro senza fine montato su supporti di scorrimento;

la FIGURA 4 ? una vista in pianta con parti in sezione della unit? di base di Figura 3;

la FIGURA 5 ? una vista prospettica di una pila di unit? di base di Figura 3 supportate entro pareti di contenimento ;

la FIGURA 6 ? una vista prospettica di un modulo da una pluralit? di pile di Figura 5 affiancate;

la FIGURA 7 ? una vista in alzato frontale di una porzione di una struttura di sostegno di una pluralit? di moduli di Figura 6;

la FIGURA 8 ? una vista in pianta della struttura di Figura 7;

la FIGURA 9 ? una vista laterale della struttura di Figura 7;

la FIGURA 10 ? uno schema di una centrale operativa o di servizio per l'elaborazione e la trasmissione delle immagini da visualizzare sul pannello di Figura 1; e

la FIGURA 11 ? uno schema di impianto di controllo di una molteplicit? di pannelli di Figura 1.

Con riferimento alle Figure sopra elencate, una struttura di visualizzazione per pannelli policromi a messaggio variabile 1 comprende un'intelaiatura portante 2 sostenuta, ad esempio, da un piedestallo 3.

L'intelaiatura 2 supporta una molteplicit? di unit? di base 4 dotate di superfici modulari 4a che sono disposte accostate cos? da definire un piano di visualizzazione a guisa di tessere di un mosaico. Vantaggiosamente il piano di visualizzazione pu? essere protetto da una parete di materiale trasparente 4b. Ogni superficie modulare 4a reca o ? costituita da una porzione monocroma, ossia una tonalit? predeterminata di un colore prescelto. L'immagine da visualizzare ? data dall'insieme delle singole porzioni monocrome che formano la superficie di visualizzazione.

Ciascuna superficie modulare 4a fa parte di una molteplicit? sequenziale di moduli monocromi previsti su un spettivo nastro di trasporto 5. I vari nastri di trasporto 5 sono dotati di un numero prestabilito di superfici modulari 4a che pu? variare da un minimo di due a sedici e pi?.

Nell'esempio illustrato nei disegni il numero dei colori e quindi delle superfici modulari 4a ? pari a sedici.

L'ordine nella disposizione dei vari colori su ciascun nastro 5 non ? vincolante, ma ? lo stesso su tutti i nastri 5 delle unit? di base di una stessa struttura di visualizzazione. Volendo, le varie superfici modulari 4a possono essere disposte sequenzialmente uno dopo l'altra su tutta la lunghezza del rispettivo nastro 5, come si ? illustrato in Figura 3.

Un numero predeterminato di nastri sovrapposti 5 e quindi di unit? di base 4, ad esempio otto, ciascuno dotato di propri mezzi di trascinamento e di controllo, come sar? spiegato in seguito, ? disposto fra una coppia di pareti laterali 6 e 7, ad esempio in lamierino di acciaio inossidabile, per costituire un sottomodulo o pila a sviluppo verticale. In ciascun sottomodulo resta delimitato un fronte libero di superfici modulari utili 4a, Figura 5, ed un fronte posteriore scatolare, entro cui ? inseribile una scheda elettronica 8 di controllo del posizionamento dei vari nastri 5 presenti nel sottomodulo. Il controllo viene eseguito memorizzando l'istante in cui davanti a rivelatori (non mostrati) , ad esempio rilevatori o lettori ottici o magnetici reperibili in commercio, installati sulle schede 8 passa una banda di riferimento 14, ad esempio una banda magnetica oppure una banda riflettente per una particolare radiazione elettromagnetica e simili. Fissando come punto zero di riferimento il punto in cui la banda 14 viene letta dalla scheda 8 risulta possibile selezionare una predeterminata superficie modulare 4a e posizionarla sul fronte del sottomodulo.

Un numero predeterminato di sottomoduli, ad esempio otto, fra loro accostati in senso orizzontale, costituisce un modulo, Figura 6, sostanzialmente parallelepipedo, che accostato con altri moduli uguali nell'intelaiatura 2 viene a costituire un pannello 1. Il montaggio dei vari moduli nell'intelaiatura 2 pu? essere previsto a sbalzo e a tale scopo si prevedono per ciacun modulo una piastra posteriore di supporto 15, a cui vengono fissati, ad esempio imbullonati, i sottomoduli ed orecchiette laterali 16, ad esempio facenti corpo unico o fissate alla piastra 15, in corrispondenza di ciascun fianco di ogni modulo.

I mezzi di trascinamento di ogni singolo nastro 5 nelle varie unit? di base possono essere costituiti da un motore 18 (Figure 3, 4 e 5) di preferenza disposto entro il nastro 5, un gruppo di riduzione e trasmissione comprendente treno di ingranaggi 19, preposti ad azionare un tamburo dentato 25, ad esempio un tamburo in materiale plastico, che funge da elemento di rinvio e trascinamento del nastro 5. Il nastro 5, infatti, in corrispondenza dell'estremit? posteriore della rispettiva unit? di base si avvolge sul tamburo 25, mentre in corrispondenza della sua estremit? frontale ? rinviato da due rullini 26 e 27, come si ? illustrato pi? dettagliatamente in Figura 3.

Volendo, il motore 18 ed il gruppo di riduzione 19 possono essere sistemati anche all'esterno del rispettivo nastro 5, ad esempio in corrispondenza della parte posteriore scatolata di ciascun sottomodulo.

Il tamburo 25 di ciascun nastro 5 ed i rullini 26 e 27 sono di preferenza supportati in corrispondenza dei rispettivi perni, rispettivamente 2o e 21 in appositi fori 22 ricavati nelle pareti 6 e 7. Vantaggiosamente tra i perni 20 e 21 ed i fori 22 si possono prevedere anelli in plastica autolubrificante oppure dei cuscinetti di riduzione dell'attrito .

Vantaggiosamente, il motore 18 ed il treno di ingranaggi 19 sono supportati da un telaio 17, ad esempio in materiale plastico fissabile a scatto in fori ad aperture nelle pareti 6 e 7 (Figura 4).

Come si vede meglio nelle Figure 7, 8 e 9, i diversi moduli, genericamente indicati con le lettere A, B, C, D, E, F, in Figura 7, sono dotati ognuno di una scheda 23 di gestione fissabile alla rispettiva piastra 15. Ciascuna piastra 15 ? fissabile, tramite le proprie orecchiette 16 e l'impiego di bulloni, alle quattro piastre dei moduli adiacenti. Fra le orecchiette 16 dei vari moduli si prevede l'impiego di un adatto spessore 31 per assicurare un distanziamento uniforme tra i vari moduli.

Per irrobustire la struttura e consentire allo stesso tempo la possibilit? di sfilare singoli moduli, ad esempio per eseguire operazioni di manutenzione, si prevede una pluralit? di montanti a doppia cerniera 30, ognuno dei quali si estende per tutta l'altezza dell'intelaiatura 2 e corre tra due colonne adiacenti di moduli. Ciascun modulo ? fissabile lateralmente a due montanti 30 mediante bulloni 32. Vantaggiosamente, ciascun montante 30 ? formato da una doppia cerniera ad assi verticali e paralleli dotata di alette laterali ad L 33 che in corrispondenza delle schede 23 dei vari moduli pu? presentare un incavo 34 per consentire l'apertura delle cerniere senza interferire con le schede di comando 23 ad esse adiacenti.

Le schede 8 dei sottomoduli sono elettricamente collegate alle schede 23 che a loro volta si collegano con una comunicazione seriale, ad un elaboratore locale 40, localizzato all'interno del rispettivo pannello 1. Quest'ultimo ? collegabile attraverso un modulatore/demodulatore 41 e linea telefonica 42 ad una centrale operativa 43, dotata di proprio modulatore/demodulatore 44, da cui riceve la codifica delle immagini da visualizzare con la sequenza ed i tempi diversi di visualizzazione per ogni singola immagine (Figura 11).

La centrale operativa 43 collegabile ad un numero predeterminato di pannelli 1 o meglio di elaboratori remati 40, presenta uno scanner 46 (Figura 10) che acquisisce, da un qualsiasi supporto, l'immagine da visualizzare, ed una stampante 45 per la stampa di bozze di quanto ottenuto mediante lo scanner stesso, bozze necessarie per stabilire la qualit? dell'immagine acquisita ed elaborata. Le modifiche possono essere eseguite sia su immagini nuove che su immagini gi? in memoria, migliorandone la qualit? oppure aggiornandone la grafica.

La struttura di visualizzazione sopra descritta permette di mutare in un tempo relativamente breve (dell'ordine di qualche secondo) la configurazione dell'immagine visualizzata. Si noter? che per fare ci? non ? necessario alcun intervento manuale sul pannello o pannelli 1.

Nell'esempio sopra descritto ciascuna superficie modulare 4 estendentesi tra i rullini 26 e 27 pu? essere di contorno sostanzialmente quadrato con lato di circa 25 mm. I moduli possono essere 20x12 = 240 avente ciascuno sessantaquattro superiici modulari 4.

Ovviamente al diminuire delle dimensioni del punto immagine, aumenta la definizione cromatica, ed aumenta la complessit? costruttiva del pannello stesso.

Vantaggiosamente il motore 18 ? un motore passo-passo, non ? possibile utilizzare anche un motore di altro tipo ad esempio dotato di encoder per il rilevamento della posizione del nastro 5.

Il trovato cos? concepito ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito di protezione definito dal tenore delle rivendicazioni che seguono.

In pratica i materiali impiegati nonch? le dimensioni potranno essere vari a seconda delle esigenze.

Claims (13)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Struttura di visualizzazione per pannelli policromi a messaggio variabile comprendente un'intelaiatura portante e si caratterizza per il fatto di presentare una molteplicit? di superfici modulari disposte accostate e posizionabili a programma in un piano di visualizzazione a guisa di tessere di un mosaico, ogni superficie modulare recando una porzione digitalizzata monocroma per formare immagini composite ottenute dall'insieme di un numero predeterminato di superfici modulari, nonch? mezzi di posizionamento per le superfici modulari e mezzi di controllo a programma per i mezzi di posizionamento.
2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette superfici modulari sono disposte genericamente su una pluralit? di nastri flessibili.
3. 3. Struttura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che ciascun nastro flessibile ? supportato e rinviato ad una estremit? da una coppia di rulli di visualizzazione disposta in corrispondenza del piano di visualizzazione per visualizzare una superficie modulare e da un tamburo di trascinamento in corrispondenza della sua estremit? posteriore.
4. 4. Struttura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendo un gruppo motore-riduttore per ciascun nastro preposto a far ruotare o il tamburo o almeno uno dei rulli di visualizzazione.
5. 5. Struttura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che ciascun gruppo motore-riduttore comprende un motore passo-passo ed un lettore di una posizione di riferimento del nastro, il quale ? elettricamente collegato ai mezzi di controllo.
6. 6. Struttura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che ciascun gruppo motore-riduttore comprende un motore a corrente continua ed un encoder di rilevamento della posizione del nastro, collegato ai mezzi di controllo.
7. 7. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 o da 4 a 6, caratterizzata dal fatto che detto piano di visualizzazione ? definito da sottogruppi ognuno dei quali ? formato da una pluralit? di nastri flessibili disposti uno sopra l'altro tra due pareti laterali di supporto, e da moduli formati ognuno dall'accostamento di una pluralit? di sottogruppi .
8. 8. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzata dal fatto che le pareti laterali di ciascun sottogruppo supportano una scheda di comando per i vari gruppi motore-riduttore presenti nel sottogruppo.
9. 9. Struttura secondo la rivendicazione 7 od 8, caratterizzata dal fatto che ciascun modulo ? dotato di una scheda di gestione collegata alle varie schede di comando dei gruppi motore-riduttore ed ai mezzi di controllo.
10. 10. Struttura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che ciascun modulo comprende una piastra di supporto per la rispettiva scheda di gestione, munita di orecchiette laterali di attacco.
11. 11. Struttura secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di controllo a programma comprendono un elaboratore locale per il o ciascun pannello, collegato ad ogni scheda di gestione, una centrale operativa, un modulatore/demodulatore per il collegamento del o di ciascun elaboratore locale alla centrale operativa tramite linea telefonica per ricevere la codifica delle immagini da visualizzare con la sequenza ed i tempi di visualizzazione per ogni singola immagine.
12. 12. Struttura secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che la centrale operativa comprende uno scanner, atto ad acquisire immagini da visualizzare, ed una stampante per la stampa di bozze di immagini elaborate dallo scanner .
13. 13. Struttura di visualizzazione secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 11 a 12, caratterizzata dal fatto che detta intelaiatura portante comprende una pluralit? di montanti a doppia cerniera per il fissaggio amovibile delle orecchiette di attacco delle piastre di supporto di ciascun modulo, cos? da supportare a sbalzo i singoli moduli e renderne possibile la rimozione dalla struttura in modo indipendente l'uno dall'altro,