ITVR20130173A1 - Umidificatore a caldo - Google Patents

Umidificatore a caldo

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Publication number
ITVR20130173A1
ITVR20130173A1 IT000173A ITVR20130173A ITVR20130173A1 IT VR20130173 A1 ITVR20130173 A1 IT VR20130173A1 IT 000173 A IT000173 A IT 000173A IT VR20130173 A ITVR20130173 A IT VR20130173A IT VR20130173 A1 ITVR20130173 A1 IT VR20130173A1
Authority
IT
Italy
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boiler
volume
humidifier
steam
outlet hole
Prior art date
Application number
IT000173A
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English (en)
Inventor
Renato Chiarini
Original Assignee
Elettroplastica S P A
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24FAIR-CONDITIONING; AIR-HUMIDIFICATION; VENTILATION; USE OF AIR CURRENTS FOR SCREENING
    • F24F6/00Air-humidification, e.g. cooling by humidification
    • F24F6/02Air-humidification, e.g. cooling by humidification by evaporation of water in the air
    • F24F6/025Air-humidification, e.g. cooling by humidification by evaporation of water in the air using electrical heating means
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24FAIR-CONDITIONING; AIR-HUMIDIFICATION; VENTILATION; USE OF AIR CURRENTS FOR SCREENING
    • F24F6/00Air-humidification, e.g. cooling by humidification
    • F24F6/18Air-humidification, e.g. cooling by humidification by injection of steam into the air

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Air Humidification (AREA)
  • Devices That Are Associated With Refrigeration Equipment (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“UMIDIFICATORE A CALDO”
La presente invenzione ha per oggetto un umidificatore a caldo. In altre parole, la presente invenzione rientra nel settore dei dispositivi preposti a generare vapore per umidificare ambienti.
In particolare, la generazione del calore avviene per continua ebollizione di un liquido di umidificazione. Con il termine “liquido di umidificazione” si intende un liquido preposto a generare umidità. Solitamente, tale liquido di umificazione è costituito da acqua o acqua con sostanze/essenze (di solito profumatrici) in essa diluite.
In accordo alla tecnica nota, un umidificatore comprende un serbatoio per contenere il liquido di umidificazione ed un bollitore disposto in collegamento di fluido con il serbatoio. In particolare, solitamente il serbatoio ed il bollitore sono affiancati tra loro o, in altre forme realizzative note dalla domanda di brevetto EP2278232, il serbatoio circonda il bollitore. In aggiunta, il bollitore è solitamente isolato termicamente dal serbatoio ad esempio tramite un’intercapedine d’aria.
In particolare, il bollitore definisce internamente un volume di contenimento il quale definisce, a sua volta, un primo volume di raccolta del liquido da bollire e un secondo volume di formazione del vapore sovrapposto rispetto al primo volume e in collegamento di fluido con esso. Il volume di contenimento è disposto in comunicazione di fluido con il serbatoio in modo da ricevere il liquido di umidificazione da quest’ultimo.
In altre parole, il serbatoio alimenta il liquido al bollitore in modo da mantenere tale liquido ad un livello pari al livello di liquido presente nel serbatoio.
Il bollitore comprende dei mezzi di riscaldamento operativamente associati volume di contenimento per riscaldare il liquido di umidificazione in esso presente in modo da generare vapore. Solitamente, tali mezzi di riscaldamento comprendono delle resistenze corazzate alimentate elettricamente ed immerse nel liquido contenuto nel primo volume.
Inoltre, l’umidificatore comprende un coperchio di chiusura che normalmente copre sia il serbatoio che il bollitore, sul quale coperchio è praticato un foro di uscita affacciato al bollitore in modo da far uscire verso l’esterno il vapore generato.
Questa tecnica nota presenta però alcuni inconvenienti.
Infatti, essendo che spesso l’utente introduce nel serbatoio o nel bollitore delle sostanze profumanti (come ad esempio essenze o oli balsamici o altro ancora qui non espressamente citato), queste ultime determinano una variazione della temperatura di ebollizione del liquido di umificazione. In altri casi, essendo che le sostanze oleose tendono a raggrupparsi in zone predefinite del liquido, quest’ultimo presenta zone aventi punti di ebollizione tra loro diversificati.
In ogni caso, la presenza delle sostanze profumanti, modifica le proprietà chimico-fisiche del liquido originariamente previsto per l’umidificatore. Di conseguenza, durante il riscaldamento operato dal bollitore, si possono verificare delle fuoriuscite incontrollate di liquido in ebollizione dal foro di uscita causate dal fatto che il liquido reagisce diversamente a seconda dalle proprietà fisico-chimiche acquisite. In alcuni casi, le fuoriuscite di liquido sono sotto forma di veri e propri getti di vapore e liquido noti anche come “effetti geyser”. Tali getti di vapore e liquido comprendono (come suggeriscono i termini stessi) sia vapore che gocce di liquido a temperatura di ebollizione.
Chiaramente, le fuoriuscite di liquido (specialmente nel caso di “effetti geyser”) risultano essere molto pericolose per gli utenti (e anche per animali e oggetti) che si trovano nei dintorni dell’umidificatore.
Pertanto, in questa situazione lo scopo della presente invenzione è di realizzare un umidificatore a caldo che rimedi agli inconvenienti citati. È in particolare scopo della presente invenzione realizzare un umidificatore a caldo che sia maggiormente sicuro in caso di dell’introduzione di sostanze profumatrici o altro nel liquido di umidificazione.
È ancora scopo della presente invenzione realizzare un umidificatore a caldo che consenta di evitare le fuoriuscite incontrollate di liquido in ebollizione dal foro di uscita a seguito dell’introduzione nello stesso di sostanze profumatrici o altro.
Gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da un umidificatore a caldo secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un umidificatore a caldo illustrata negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra, in vista laterale, una sezione ortogonale dell’umidificatore a caldo secondo la presente invenzione durante una condizione di funzionamento normale;
- la figura 2 mostra, in vista laterale, l’umidificatore a caldo di figura 1 durante una condizione di funzionamento eccezionale;
- la figura 3 mostra, in vista assonometrica, un primo particolare dell’umidificatore a caldo illustrato in figura 1;
- la figura 4 mostra, in vista assonometrica, un secondo particolare dell’umidificatore a caldo illustrato in figura 1;
- la figura 5 mostra, in vista assonometrica, un terzo particolare dell’umidificatore a caldo illustrato in figura 1;
- la figura 6 mostra, in vista assonometrica, l’umidificatore a caldo di figura 1 parzialmente sezionato; e
- la figura 7 mostra, in vista assonometrica, un ingrandimento di un quarto particolare dell’umidificatore a caldo illustrato in figura 6.
Con riferimento alle figure citate è stato globalmente indicato con il numero di riferimento 1 un umidificatore 1 a caldo secondo la presente invenzione.
In particolare, l’umidificatore 1 comprende principalmente un serbatoio 2 per un liquido 3 di umidificazione e un bollitore 4 (figura 3). Come già anticipato, il liquido 3 di umidificazione comprende solamente acqua o acqua con l’aggiunta di altre sostanze come, ad esempio, sostanze profumatrici (oli balsamici, essenze, …) o quant’altro qui non espressamente identificato.
Il bollitore 4 presenta internamente un volume di contenimento disposto in comunicazione di fluido con il serbatoio 2 in modo da ricevere il liquido 3 di umidificazione da quest’ultimo. In tal modo, il serbatoio 2 alimenta il liquido 3 di umidificazione al bollitore 4 in modo da generare un continuo riempimento di quest’ultimo. In aggiunta, il volume di contenimento è operativamente (preferibilmente non fisicamente) suddiviso in un primo volume 5 di raccolta del liquido 3 da bollire e in un secondo volume 6 di formazione del vapore sovrapposto rispetto al primo volume 5 e in collegamento di fluido con esso. In altre parole, il primo volume 5 è compreso tra una parete di fondo del bollitore 4 ed il livello del liquido 3 di umidificazione, mentre il secondo volume 6 è compreso tra il livello del liquido 3 di umidificazione e la parte superiore del bollitore 4. Preferibilmente, la parte superiore del bollitore 4 è aperta in modo che il secondo volume 6 sia superiormente aperto.
Va notato che il bollitore 4 si sviluppa secondo una direzione di evaporazione 7 estendentesi dal primo volume 5 verso il secondo volume 6. Preferibilmente, tale direzione di evaporazione 7 è verticale.
Inoltre, il bollitore 4 comprende mezzi di riscaldamento 8 operativamente associati al volume di contenimento per riscaldare il liquido 3 di umidificazione in esso presente in modo da generare vapore. Nella forma realizzativa preferita visibile nelle allegate figure, i mezzi di riscaldamento 8 sono operativamente associati al primo volume 5. Precisamente, i mezzi di riscaldamento 8 sono disposti in corrispondenza della parete di fondo 9 del bollitore 4.
Preferibilmente, i mezzi di riscaldamento 8 comprendono almeno una resistenza ohmica corazzata posizionata nel primo volume 5 del bollitore 4 in modo che, durante l’uso, sia immersa dal liquido 3 di umidificazione. Tale resistenza è alimentata elettricamente da opportuni mezzi di alimentazione. Tali mezzi di alimentazione sono, almeno in parte, disposti in un vano tecnico 10 dell’umidificatore 1. Preferibilmente, tale vano tecnico 10 è disposto in posizione sottostante il bollitore 4.
Come già parzialmente esposto, il bollitore 4 è disposto in comunicazione di fluido con il serbatoio 2 attraverso un condotto di alimentazione 11. In altre parole, l’umidificatore 1 comprende un condotto di alimentazione 11 disposto tra il serbatoio 2 e il bollitore 4. In particolare, come è possibile vedere nelle figure 6 e 7, il condotto di alimentazione 11 è posizionato in corrispondenza del primo volume 5 del bollitore 4. Ancor più in particolare, il condotto di alimentazione 11 è posizionato in corrispondenza della parete di fondo 9 del bollitore 4.
Vantaggiosamente, il liquido 3 di umidificazione (man mano che viene consumato per ebollizione) si alimenta autonomamente dal serbatoio 2 verso il bollitore 4 tramite il condotto di alimentazione 11 in modo che il livello del liquido 3 nel bollitore 4 sia sostanzialmente lo stesso che nel serbatoio 2 secondo quanto previsto dal principio dei vasi comunicanti. Per di più, il serbatoio 2 presenta una propria superficie inferiore 12 disposta sostanzialmente alla stessa altezza della parete di fondo 9 del bollitore 4.
Preferibilmente, il serbatoio 2 è almeno in parte affiancato al bollitore 4. Nella forma realizzativa preferita, il serbatoio 2 è disposto intorno al bollitore 4 in modo da circondarlo almeno parzialmente (preferibilmente completamente).
Inoltre, l’umidificatore 1 comprende dei mezzi 13 di isolamento termico disposti tra il bollitore 4 ed il serbatoio 2 per evitare che la temperatura del liquido 3 di umidificazione presente nel serbatoio 2 raggiunga valori elevati che possono risultare pericolosi per gli utilizzatori.
Preferibilmente, i mezzi 13 di isolamento termico comprendono un’intercapedine 14 d’aria disposta tra il bollitore 4 ed il serbatoio 2. Tale intercapedine 14 è preferibilmente superiormente aperta come mostrato, ad esempio, nelle figure 1 e 2.
Inoltre, l’umidificatore 1 presenta un foro di uscita 15 del vapore che collega il secondo volume 6 con l’ambiente esterno per far uscire il vapore generato durante una condizione di funzionamento normale (figura 1). Con l’espressione “condizione di funzionamento normale” si intende una condizione di funzionamento in cui il bollitore 4 genera vapore che viene espulso nell’ambiente esterno tramite il foro di uscita 15 in modo da umidificare l’ambiente.
Nella forma realizzativa preferita, il foro di uscita 15 è distanziato dal bollitore 4 secondo la direzione di evaporazione 7. In altre parole, il foro di uscita 15 è disposto superiormente rispetto al bollitore 4 e affacciato al secondo volume 6. Preferibilmente, il foro di uscita 15 è allineato al bollitore 4 secondo la direzione di evaporazione 7. Tuttavia, in altre forme realizzative non illustrate nelle allegate figure, il foro di uscita 15 potrebbe essere disposto in una posizione decentrata rispetto al bollitore 4, ma collegato a quest’ultimo tramite opportune strutture di deviazione (condotti, convogliatori, …).
Inoltre, come è possibile vedere nelle allegate figure, l’umidificatore 1 comprende un coperchio di chiusura 16 soprastante il bollitore 4 e presentante detto foro di uscita 15 (figura 4). Preferibilmente, il coperchio di chiusura 16 si estende sia sul serbatoio 2 che sul bollitore 4 in modo da chiuderli entrambi superiormente. In altre parole, il coperchio di chiusura 16 copre serbatoio 2 e bollitore 4. Tuttavia, in altre forme realizzative non illustrate nelle allegate figure, il coperchio potrebbe estendersi solamente sopra al bollitore 4 in modo da coprire quest’ultimo.
In aggiunta, nelle figure 1 e 2, è possibile vedere che il coperchio di chiusura 16 è sovrapposto al bollitore 4 e distanziato da quest’ultimo secondo la direzione di ebollizione. In tal modo, quanto il vapore esce dal bollitore 4 sale verso il foro di uscita 15 in modo da uscire verso l’ambiente esterno.
In accordo alla presente invenzione, l’umidificatore 1 presenta un’apertura di scarico 17 di getti di vapore e acqua calda (preferibilmente il vapore è in pressione in modo da creare l’effetto geyser) disposta tra il secondo volume 6 ed un vano di raccolta. Preferibilmente, tale vano di raccolta è isolato rispetto all’ambiente esterno in modo che i getti di vapore possano scaricarsi in tale vano di raccolta senza arrecare danno all’esterno.
Nella forma realizzativa preferita, il vano di raccolta è definito dal serbatoio 2.
Pertanto, l’apertura di scarico 17 di getti di vapore e acqua calda è disposta tra il secondo volume 6 ed il serbatoio 2 ed è configurata per scaricare nel serbatoio 2 tali getti di vapore e acqua calda durante una condizione di funzionamento eccezionale (figura 2). Va notato che l’espressione “condizione di funzionamento eccezionale” indica una condizione di funzionamento in cui si creano dei getti di vapore e acqua calda che fuoriescono dal foro di uscita 15. Come già esposto precedentemente, tali getti di vapore si vengono a creare a causa della differenziazione dei punti di ebollizione del liquido 3 di umidificazione presente all’interno del bollitore 4.
In particolare, l’apertura di scarico 17 definisce una propria sezione di scarico ed il foro di uscita 15 definisce una propria sezione di uscita. In altre parole, le sezioni dell’apertura di scarico 17 e del foro di uscita 15 rappresentano l’area di passaggio da essi delineata.
Va notato che la sezione di scarico è maggiore rispetto alla sezione di uscita secondo un rapporto dimensionale fluidodinamico predefinito. In tal modo, infatti, nel momento in cui la pressione del vapore aumenta all’interno del bollitore 4 (nell’istante in cui sta avvenendo il passaggio tra la condizione di funzionamento normale e la condizione di funzionamento eccezionale) il getto che si viene a creare fuoriesce principalmente dall’apertura di scarico 17. Vantaggiosamente, tale accorgimento, consente lo sfogo dei getti di vapore e acqua calda in un luogo distinto dal foro di uscita 15 in modo da non interferire con l’utente. In particolare, i getti di vapore e acqua calda vengono scaricati nel serbatoio 2 evitando di uscire all’esterno dell’umidificatore 1 e di entrare a contatto con l’utente. In tal modo, viene salvaguardata al sicurezza dell’utente (anche di animali e cose) posizionato in prossimità dell’umidificatore 1.
Inoltre, la sezione di scarico è opportunamente bilanciata da un punto di vista dimensionale rispetto alla sezione di uscita in modo da non creare perdite di vapore attraverso le aperture di scarico 17 durante la condizione di funzionamento normale.
Va notato che il rapporto dimensionale fluidodinamico predefinito tra la sezione di scarico e la sezione di uscita è funzione di una soglia di pressione predefinita del vapore presente nel bollitore 4 sotto la quale il vapore fuoriesce, per la maggior parte, dal foro di uscita 15 secondo la condizione di funzionamento normale, e sopra la quale il vapore fuoriesce, per la maggior parte, dall’apertura di scarico 17 secondo la condizione di funzionamento eccezionale. Inoltre, il rapporto dimensionale fluidodinamico predefinito tra la sezione di scarico e la sezione di uscita è funzione della potenza termica e delle prestazioni dell’umidificatore 1 stesso.
A titolo di esempio, il rapporto dimensionale fluidodinamico predefinito tra la sezione di scarico e la sezione di uscita è compreso tra 0.9 e 1.2.
Nella forma realizzativa preferita illustrata, ad esempio, in figura 3, il bollitore 4 comprende una parete di contenimento 18 del primo volume 5 e del secondo volume 6. L’apertura di scarico 17 è ricavata sulla parete di contenimento 18 in corrispondenza del secondo volume 6. Preferibilmente, l’apertura di scarico 17 è disposta in prossimità del foro di uscita 15.
In una forma realizzativa alternativa non illustrata nelle allegate figure, l’apertura di scarico 17 è ricavata tra il bollitore 4 ed il coperchio di chiusura 16 (nel caso in cui siano tra loro distanziati secondo quanto precedentemente esposto). In tal caso, l’apertura di scarico 17 è definita dalla distanza tra il bollitore 4 ed il coperchio.
Inoltre, come è possibile vedere dalle figure allegate, l’umidificatore 1 comprende presenta una pluralità di aperture di scarico 17 ricavate sulla parete di contenimento 18 in corrispondenza del secondo volume 6 del bollitore 4. Preferibilmente, le aperture di scarico 17 sono tra loro distribuite uniformemente lungo il perimetro esterno della parete di contenimento 18.
Va notato che nel caso in cui siano presenti una pluralità di aperture di scarico 17, la somma delle sezioni di scarico (ciascuna associata ad una rispettiva apertura di scarico 17) è maggiore della sezione di uscita del foro di uscita 15 in modo da rispettare il rapporto fluidodinamico precedentemente esposto.
In aggiunta, l’umidificatore 1 comprende una struttura di convogliamento 19 (figura 5) disposta tra il bollitore 4 ed il foro d’uscita per convogliare il vapore verso il foro d’uscita durante la condizione di funzionamento normale. Preferibilmente, la struttura di convogliamento 19 è sagomata a cappello e presenta una superficie di convogliamento disposta intorno alla direzione di evaporazione 7 e inclinata rispetto ad essa in modo da favorire l’ascesa del vapore verso il foro di uscita 15. Va notato che la struttura di convogliamento 19 presenta un foro di raccordo 20 allineato al foro di uscita 15. In altre parole, la superficie di convogliamento è disposta intorno al foro di raccordo 20.
Inoltre, come è possibile vedere dalle figure 1 e 2, la struttura di convogliamento 19 è inferiormente collegata al bollitore 4 in modo da raccogliere il vapore in uscita dal bollitore 4 e da indirizzarlo verso il foro di uscita 15. Preferibilmente, la struttura di convogliamento 19 comprende organi di aggancio 21 al bordo del bollitore 4 per realizzare detto collegamento tra i due.
Vantaggiosamente, la struttura di convogliamento 19 consente di separare termicamente il passaggio del vapore dal coperchio di chiusura 16. In altre parole, la struttura di convogliamento 19 evita che il vapore uscente da bollitore 4 e diretto verso il foro di uscita 15 vada a scontrarsi direttamente contro il coperchio di chiusura 16. Infatti, la struttura di convogliamento 19 è interposta tra il bollitore 4 ed il coperchio di chiusura 16 secondo la direzione di evaporazione 7.
In tal modo, è possibile evitare che l’utente si scotti andando a toccare il coperchio di chiusura 16 dall’esterno.
Inoltre, la struttura di convogliamento 19 sporge all’esterno del bollitore 4 secondo una direzione trasversale rispetto alla direzione di evaporazione 7. In pratica, la struttura di convogliamento 19 sporge all’esterno del bollitore 4 in direzione del serbatoio 2 quando quest’ultimo è affiancato al bollitore 4. In altre parole, la struttura di convogliamento 19 si estende radialmente dal foro di raccordo 20 verso il serbatoio 2. In altre parole ancora, la superficie di convogliamento si estende radialmente dal foro di raccordo 20 verso il serbatoio 2. In particolare, tale caratteristica viene abbinata alla presenza del serbatoio 2 in posizione affiancata al bollitore 4. Ancor più in particolare, tale caratteristica viene abbinata alla disposizione del serbatoio 2 intorno al bollitore 4 come rappresentato nelle figure 1 e 2. In aggiunta, la struttura di convogliamento 19 è disposta in posizione soprastante all’apertura di scarico 17 in modo da favorire lo scarico del vapore e acqua calda verso il serbatoio 2 durante la condizione di funzionamento eccezionale. In altre parole, l’apertura di scarico 17 (o le aperture di scarico 17 nel caso in cui ne siano presenti più di una) è disposta in posizione sottostante alla struttura di convogliamento 19 in modo che il gas in pressione (vapore) uscente dalle aperture di scarico 17 (durante la condizione di funzionamento eccezionale) si imbatta contro la struttura di convogliamento 19 e venga deviato dalla stessa verso il serbatoio 2.
Preferibilmente, la struttura di convogliamento 19 presenta un bordo esterno 23 sporgente a sbalzo sul serbatoio 2 e avente una conformazione parzialmente ricurva verso il serbatoio 2 stesso. In altre parole, il bordo esterno 23 avvolge lateralmente il bollitore 4 ed è distanziato da esso in modo da lasciare lo spazio per lo scaricamento del vapore e acqua calda nel serbatoio 2. Infatti, la conformazione ricurva favorisce vantaggiosamente lo scaricamento del vapore e acqua calda verso il serbatoio 2.
In una forma realizzativa alternativa non illustrata nelle allegate figure, la struttura di convogliamento 19 è un corpo unico con il coperchio di chiusura 16. In altre parole, la struttura di convogliamento 19 è definita da una sagomatura della superficie inferiore (rivolta verso il bollitore 4) del coperchio di chiusura 16.
Inoltre, l’umidificatore 1 è definito esternamente da una parete inferiore 24, da una parete laterale 25 e dal coperchio di chiusura 16. Nella forma realizzativa preferita, la parete laterale 25 definisce lateralmente il serbatoio 2.
In particolare, l’umidificatore 1 presenta una fessura 26 per il tiraggio d’aria dall’esterno disposta tra il serbatoio 2 e l’ambiente esterno in modo da favorire l’uscita del vapore verso l’esterno durante la condizione di funzionamento normale. Precisamente, la fessura 26 è praticata attraverso la parete laterale 25. Preferibilmente, la fessura 26 è posizionata in corrispondenza del coperchio di chiusura 16.
Vantaggiosamente la fessura 26 consente il passaggio dell’aria dall’ambiente esterno verso l’interno del serbatoio 2 e, in seguito, verso la parte superiore del bollitore 4 attraverso le aperture di scarico 17. Infatti, durante il funzionamento normale, il vapore formatosi nel bollitore 4 sale verso il foro di uscita 15 attirando aria dall’esterno del bollitore 4 (funzionamento simile ad un caminetto). Pertanto, la presenza delle aperture di scarico 17 favorisce la risalita del vapore durante la condizione di funzionamento normale.
Inoltre, l’umidificatore 1 comprende un contenitore 27 di recupero disposto tra il primo volume 5 del bollitore 4 ed il foro d’uscita e affacciato al foro di uscita 15 stesso per recuperare eventuali essenze introdotte nel bollitore 4 attraverso il foro di uscita 15. Precisamente, il contenitore 27 è disposto nel secondo volume 6 in prossimità del foro di uscita 15 e presenta una parte concava rivolta verso il foro di uscita 15 per contenere eventuali essenze introdotte nell’umidificatore 1 attraverso il foro di uscita 15. Va notato che la parte concava del contenitore 27 definisce una bocca avente apertura paragonabile al foro di uscita 15. Preferibilmente, tale bocca ha apertura uguale a quella definita dal foro di uscita 15.
Vantaggiosamente, il contenitore 27 è allineato rispetto al foro di uscita 15 secondo la direzione di evaporazione 7 in modo da raccogliere le eventuali essenze introdotte dall’utente. Inoltre, va notato che il contenitore 27 è distanziato dal foro di uscita 15 e dalla struttura di convogliamento 19 (se presente) in modo da consentire il passaggio del vapore in salita durante la condizione di funzionamento normale.
Va aggiunto che il contenitore 27 è vantaggiosamente utile specialmente nel caso in cui il coperchio presenti una sede di contenimento 28 di essenze disposta sulla superficie esterna del coperchio (affacciata all’ambiente esterno) in prossimità del foro di uscita 15 (figura 6). In dettaglio, tale sede di contenimento 28 è preposta ad accogliere le essenze in modo che l’uscita del vapore dal foro di uscita 15 trasporti, almeno parzialmente, con sé le essenze e le disperda nell’ambiente circostante. In tal caso, è facile che l’utente durante le operazioni di riempimento della sede di contenimento 28 con le essenze, lasci cadere un po’di queste ultime nel foro di uscita 15, e quindi nel bollitore 4. Pertanto, il contenitore 27 raccoglie le essenze erroneamente introdotte nel bollitore 4 evitando che entrino in contatto con il liquido 3 di umidificazione in ebollizione, in modo da evitare la formazione di improvvisi getti di vapore.
Per quanto concerne il funzionamento della presente invenzione, esso discende direttamente da quanto sopra esposto. In particolare, durante la condizione di funzionamento normale l’ebollizione del liquido 3 di umidificazione genera vapore che fuoriesce dal foro di uscita 15 operando l’umidificazione ambientale classica. Tuttavia, nel caso in cui il liquido 3 di umidificazione contenga delle essenze/sostanze profumanti aventi caratteristiche chimico-fisiche diverse dal resto del liquido 3 stesso, si generano dei getti di vapore e acqua calda che salgono verso il foro di uscita 15. Tuttavia, la presenza delle aperture di scarico 17 (aventi sezione di passaggio maggiore del foro di uscita 15) determinano una deviazione di tali getti di vapore verso il contenitore 27 dove il liquido 3 viene poi recuperato.
Di conseguenza, la presente invenzione consegue gli scopi preposti.
Infatti, la presenza delle aperture di scarico consente di deviare i getti di vapore e acqua calda verso il serbatoio (o verso un vano distinto) evitando che fuoriescano dal foro di uscita e che vadano a ledere l’utente. Inoltre, la presenza della struttura di convogliamento favorisce lo scarico dei getti di vapore e acqua calda verso il serbatoio (durante la condizione di funzionamento eccezionale) e, al contempo, favorisce la risalita del vapore verso il foro di uscita (durante la condizione di funzionamento normale).
Infine, la presenza del contenitore di recupero consente di raccogliere le sostanze/essenze che venissero introdotte direttamente dal foro di uscita verso il bollitore in modo da evitare la formazione di getti di vapore e acqua calda.
Va inoltre rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso all’attuazione dell’invenzione non risulta molto elevato.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Umidificatore (1) a caldo comprendente: un bollitore (4) presentante internamente un volume di contenimento il quale è operativamente suddiviso in un primo volume (5) di raccolta di un liquido (3) di umidificazione da bollire e in un secondo volume (6) di formazione del vapore sovrapposto rispetto al primo volume (5) e in collegamento di fluido con esso; detto bollitore (4) comprendendo mezzi di riscaldamento (8) operativamente associati volume di contenimento per riscaldare il liquido (3) di umidificazione in esso presente in modo da generare vapore; detto umidificatore (1) presentando un foro di uscita (15) del vapore che collega il secondo volume (6) con l’ambiente esterno per far uscire il vapore generato durante una condizione di funzionamento normale; caratterizzato dal fatto di presentare un’apertura di scarico (17) di getti di vapore e liquido disposta tra il secondo volume (6) ed un vano di raccolta disposto in comunicazione di fluido con il bollitore (4); detta apertura di scarico (17) essendo configurata per scaricare nel vano di raccolta detti getti di vapore e liquido formatisi durante una condizione di funzionamento eccezionale.
  2. 2. Umidificatore (1) a caldo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che l’apertura di scarico (17) definisce una propria sezione di scarico ed il foro di uscita (15) definisce una propria sezione di uscita; detta sezione di scarico essendo maggiore rispetto alla sezione di uscita secondo un rapporto dimensionale fluidodinamico predefinito funzione di una soglia di pressione predefinita del vapore presente nel bollitore (4) sotto la quale il vapore fuoriesce, per la maggior parte, dal foro di uscita (15) secondo la condizione di funzionamento normale, e sopra la quale il vapore fuorisce, per la maggior parte, dall’apertura di scarico (17) secondo la condizione di funzionamento eccezionale.
  3. 3. Umidificatore (1) a caldo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il bollitore (4) comprende una parete di contenimento (18) del primo volume (5) e del secondo volume (6); detta apertura di scarico (17) essendo ricavata in sulla parete di contenimento (18) in corrispondenza del secondo volume (6).
  4. 4. Umidificatore (1) a caldo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto di presentare una pluralità di aperture di scarico (17) ricavate sulla parete di contenimento (18) in corrispondenza del secondo volume (6) del bollitore (4).
  5. 5. Umidificatore (1) a caldo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere un serbatoio (2) di contenimento del liquido (3) di umidificazione disposto in comunicazione di fluido con il bollitore (4) in modo da alimentare liquido (3) di umidificazione a quest’ultimo.
  6. 6. Umidificatore (1) a caldo secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che il vano di raccolta è definito da detto serbatoio (2).
  7. 7. Umidificatore (1) a caldo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere un coperchio di chiusura (16) soprastante il bollitore (4) e presentante detto foro di uscita (15) disposto in corrispondenza del secondo volume (6) in modo che il vapore fuoriesca dal foro di uscita (15) durante la condizione di funzionamento normale.
  8. 8. Umidificatore (1) a caldo secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto di che l’apertura di scarico (17) è disposta tra il coperchio di chiusura (16) ed il bollitore (4).
  9. 9. Umidificatore (1) a caldo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8 caratterizzato dal fatto che il serbatoio (2) è almeno in parte affiancato al bollitore (4).
  10. 10. Umidificatore (1) a caldo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura di convogliamento (19) disposta tra il bollitore (4) ed il foro d’uscita per convogliare il vapore verso il foro d’uscita durante la condizione di funzionamento normale.
  11. 11. Umidificatore (1) a caldo secondo la rivendicazione 10 quando dipende dalla rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che la struttura di convogliamento (19) sporge all’esterno del bollitore (4) in direzione del serbatoio (2); detta struttura di convogliamento (19) essendo disposta in posizione soprastante all’apertura di scarico (17) in modo da favorire lo scarico del vapore e liquido verso il serbatoio (2) durante la condizione di funzionamento eccezionale.
  12. 12. Umidificatore (1) a caldo secondo la rivendicazione 11 caratterizzato dal fatto dal fatto di comprendere un coperchio di chiusura (16) soprastante al bollitore (4) e presentante detto foro di uscita (15) disposto in corrispondenza del secondo volume (6); detta struttura di convogliamento (19) essendo un corpo unico con il coperchio di chiusura (16).
  13. 13. Umidificatore (1) a caldo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il serbatoio (2) è almeno in parte affiancato al bollitore (4); detto umidificatore (1) comprendendo mezzi (13) di isolamento termico disposti tra il bollitore (4) ed il serbatoio (2).
  14. 14. Umidificatore (1) a caldo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere una fessura (26) per il tiraggio d’aria dall’esterno disposta tra il serbatoio (2) e l’ambiente esterno in modo da favore l’uscita del vapore verso l’esterno durante la condizione di funzionamento normale.
  15. 15. Umidificatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere un contenitore (27) di recupero disposto tra il primo volume (5) del bollitore (4) ed il foro d’uscita e affacciato al foro di uscita (15) stesso per recuperare eventuali essenze introdotte nel bollitore (4) attraverso il foro di uscita (15).
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