ITVR20120244A1 - Dispositivo di gonfiaggio - Google Patents

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ITVR20120244A1
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Angiolino Marangoni
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Angiolino Marangoni
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Description

“DISPOSITIVO DI GONFIAGGIO”
La presente invenzione si riferisce in generale ad un dispositivo di gonfiaggio. Più in particolare si tratta di un dispositivo di gonfiaggio utilizzabile in ambito sportivo o ricreativo per il gonfiaggio e/o lo sgonfiaggio di palloni o altri elementi gonfiabili.
Un pallone, o altro elemento gonfiabile utilizzabile per la pratica sportiva, comprende solitamente una camera d’aria rivestita di cuoio o di altro materiale. Tramite una valvola la camera d’aria può essere gonfiata e riempita di aria in pressione, conferendo in questo modo al pallone la forma e le caratteristiche di elasticità di cui ha bisogno per svolgere la sua funzione.
Un pallone deve soddisfare ad alcune caratteristiche, che sono solitamente imposte dalle regole del gioco o dello sport per il quale viene utilizzato. Ad esempio, un pallone da calcio deve essere di forma sferica, con circonferenza compresa tra i 68 e i 70 centimetri, presentare un peso compreso tra i 410 e i 450 grammi all'inizio di ogni gara ed avere una pressione aria, contenuta al suo interno, compresa tra 0,6 e 1 ,1 atmosfere al livello del mare. Inoltre per cominciare una partita di calcio dovrebbero essere disponibili dodici palloni di riserva correttamente gonfiati e pronti ad essere utilizzati. Inoltre, all'inizio di ogni stagione calcistica, si devono gonfiare tutti i palloni disponibili, che possono essere anche centinaia.
Per predisporre i palloni con le caratteristiche sopraelencate, vengono in genere utilizzati aghi di gonfiaggio montati su pistole di compressori o su pompe manuali, aghi che, per un corretto gonfiaggio, dovrebbero essere lubrificati prima di ogni inserimento nella valvola del pallone da gonfiare.
Tipicamente prima di ciascuna partita o evento, i palloni devono essere gonfiati correttamente e questa operazione viene effettuata da operatori specializzati, dai giocatori stessi o addirittura da ragazzi o bambini.
L’operazione di gonfiaggio attuata secondo la tecnica nota prevede le seguenti fasi. Dapprima il pallone viene posizionato a terra, orientando la valvola verso l’alto così che sia visibile all’operatore. Successivamente viene impugnata la pistola o l’impugnatura a cui è fissato l’ago, per inserirlo nella valvola del pallone.
Solitamente l’ago non viene lubrificato e questo porta a renderne più difficoltoso l’inserimento nella valvola del pallone, rischiando spesso di danneggiare la valvola stessa, portandola gradualmente alla rottura e rendendo così inservibile il pallone.
Quando vengono utilizzati dei compressori motorizzati, l’utilizzo di questi mezzi da parte di ragazzi o bambini dovrebbe prevedere la presenza di un adulto per risolvere eventuali malfunzionamenti e per garantire la sicurezza in presenza di un compressore con serbatoio in pressione e motore.
I compressori standard sono inoltre ingombranti e pericolosi, mentre l’alternativa di utilizzare pompe manuali è scomoda e poco efficiente, richiedendo almeno due operatori per gonfiare ciascun pallone, in quanto il primo mantiene il pallone in posizione con l’ago inserito e il secondo aziona la pompa manuale.
Uno scopo dell'invenzione è quello di poter realizzare un dispositivo di gonfiaggio che migliori e semplifichi il gonfiaggio di palloni.
Altro scopo dell'invenzione è quello di migliorare le condizioni di utilizzo degli aghi e dei palloni che vengono gonfiati, evitando che si verifichino rotture delle valvole dei palloni.
Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di rendere possibile il gonfiaggio di una pluralità di palloni da parte di un singolo operatore.
Altro scopo è quello di velocizzare il gonfiaggio di palloni,
Un ulteriore scopo è quello di ottenere un dispositivo di gonfiaggio che possa essere utilizzato anche da personale non esperto.
Questi e altri scopi vengono tutti raggiunti, secondo l’invenzione, da un dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio atto a gonfiare e/o sgonfiare uno o più elementi gonfiabili e ad essere connesso ad una sorgente di aria compressa mediante mezzi di connessione. La sorgente di aria compressa fornisce aria compressa ad una prima pressione.
Il dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio comprende uno o più aghi fluidodinamicamente connessi a detti mezzi di connessione e accoppiabile con l’uno o più elementi gonfiabili per gonfiarli e/o sgonfiarli.
II dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi di accumulo di aria compressa ad una seconda pressione, detta seconda pressione essendo pari alla pressione desiderata all’interno dell’uno o più elementi gonfiabili, essendo detti mezzi di accumulo collegati a monte ai mezzi di connessione e a valle all’uno o più aghi.
Grazie alla presenza dei mezzi di accumulo di aria compressa alla pressione desiderata all’interno degli elementi gonfiabili, è possibile collegare gli elementi gonfiabili con i mezzi di accumulo e attendere che si equilibrino le rispettive pressioni interne allo scopo di ottenere gli elementi gonfiabili con all'interno aria alla pressione desiderata.
Vantaggiosamente il dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio può comprendere un limitatore di pressione interposto tra i mezzi di connessione e i mezzi di accumulo, detto limitatore di pressione mantenendo all’interno dei mezzi di accumulo la pressione de aria minore o uguale alla seconda pressione.
Grazie al limitatore di pressione, che agisce come da valvola di non ritorno, è possibile collegare i mezzi di accumulo con sorgenti di aria compressa che forniscano aria ad una qualsiasi prima pressione, maggiore della seconda pressione. Il limitatore di pressione consentirà il passaggio di aria compressa all’interno dei mezzi di accumulo soltanto quando questi conterranno aria ad una pressione minore alla seconda pressione o alla pressione desiderata.
Inoltre il limitatore di pressione può essere regolabile per mezzo di una manopola di regolazione consentendo di regolare la seconda pressione, così che i mezzi di accumulo possano contenere aria avente pressione uguale o inferiore alla seconda pressione, ma non superiore alla seconda pressione stessa.
Grazie alla presenza della manopola di regolazione un operatore potrà facilmente regolare la seconda pressione a seconda degli elementi gonfiabili che si troverà a dover gonfiare, così che il limitatore di pressione possa disporre i mezzi di accumulo alla seconda pressione.
Vantaggiosamente il dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio può comprendere un manometro connesso ai mezzi di accumulo, così da indicarne la rispettiva pressione interna.
Il manometro, oltre a indicare la pressione interna ai mezzi di accumulo in condizioni statiche, permette all’operatore di valutare la velocità di scambio di aria compressa in condizioni transitorie. Inoltre quando i mezzi di accumulo sono connessi con uno o più elementi gonfiabili, l’operatore può attendere che il manometro indichi la seconda pressione, così da avere una conferma deavvenuto equilibrio di pressione tra i mezzi di accumulo e l’uno o più elementi gonfiabili.
Vantaggiosamente il dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio può comprendere una o più sedi atte ad accogliere l’uno o più aghi quando non siano inseriti nell’uno o più elementi gonfiabili. Le una o più sedi possono comprendere un elemento spugnoso atto ad essere imbevuto di lubrificante così che l’uno o più aghi accolti nell’una o più sedi siano lubrificati.
Ogni sede protegge uno o più aghi, così da salvaguardarne il funzionamento. Inoltre la presenza di lubrificante all’interno di ciascuna sede consente di mantenere gli aghi sempre correttamente lubrificati. L’elemento spugnoso consente inoltre di utilizzare lubrificanti liquidi evitando pericolose fuoriuscite dalla sede e aumentando notevolmente il volume occupato dal lubrificante, garantendo che lo stesso lubrificante raggiunga l’ago quando questo è inserito nella rispettiva sede.
Ancor più vantaggiosamente, un dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio può comprendere un piatto disposto ad una prima altezza predeterminata rispetto al suolo ed atto a sostenere l’uno o più elementi gonfiabili, così da consentire ad un operatore di poggiare l’elemento gonfiabile ad un’altezza per lui comoda ai fini del gonfiaggio e/o sgonfiaggio e al tempo stesso mantenere le mani libere per altre operazioni.
Inoltre nel piatto possono essere ricavati uno o più fori con dimensioni compatibili con l’elemento gonfiabile e presentando una sporgenza atta a sostenere l’uno o più elementi gonfiabili.
Grazie ai fori e alle loro dimensioni, gli elementi gonfiabili possono essere posati nei fori e mantenuti in posizione grazie alla forma di ciascun foro. La sporgenza consente di sostenere gli elementi gonfiabili quando questi siano molto sgonfi o presentino dimensioni inferiori rispetto alle dimensioni standard.
Vantaggiosamente il dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio può comprendere uno o più estrattori, a loro volta comprendenti uno o più rubinetti. L’uno o più estrattori collegano i mezzi di accumulo di aria compressa con l’uno o più aghi così da poter permetterne o impedirne la comunicazione di aria compressa.
Grazie alla presenza degli estrattori e dei rubinetti, è facilmente controllabile il passaggio di aria compressa tra i mezzi di accumulo e ciascun elemento gonfiabile, così che un operatore possa consentire o interrompere il passaggio quando desiderato.
Inoltre l’uno o più estrattori possono comprendere uno scarico e/o un rubinetto di scarico, così da consentire anche lo sgonfiaggio dell’elemento gonfiabile, ad esempio nel caso in cui questo si trovi ad avere una pressione superiore alla pressione desiderata.
Vantaggiosamente il dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio può comprendere un serbatoio di accumulo di aria compressa, atto ad essere temporaneamente connesso alla sorgente di aria compressa, così da essere caricato con aria compressa ad una pressione compresa tra la prima pressione e la seconda pressione.
Grazie alla presenza del serbatoio di accumulo, è possibile immagazzinare aria compressa ad una pressione superiore alla seconda pressione e poter mantenere separato il dispositivo di gonfiaggio dalle sorgenti di aria compressa, garantendo al tempo stesso di poter mantenere i mezzi di accumulo alla seconda pressione,
Ancor più vantaggiosamente, un dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio può comprendere due o più aghi per consentire il contemporaneo gonfiaggio e/o sgonfiaggio di due o più elementi gonfiabili.
L’operatore potrà quindi inserire i due o più aghi nei due o più elementi gonfiabili e successivamente metterli in comunicazione con i mezzi di accumulo, così da gonfiare due o più palloni contemporaneamente, con notevoli risparmi di tempo e potendo ottenere la pressione desiderata all'interno dei due o più elementi gonfiabili.
Ulteriori caratteristiche e particolari dell'invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, nonché dalle annesse tavole di disegno in cui:
la fig. 1 è una vista in prospettiva di un dispositivo di gonfiaggio, realizzato secondo l’invenzione;
la fig. 2 è una vista laterale, parzialmente in sezione, del dispositivo di gonfiaggio di figura 1 , con alcuni elementi sezionati;
la fig. 3 è una vista schematica di un componente del dispositivo di gonfiaggio, realizzato secondo l’invenzione;
la fig. 4 è una vista laterale, di un dispositivo di gonfiaggio disposto secondo una variante dell'invenzione;
Con riferimento alle figure allegate, in particolare alle figure 1 e 2, con 10 viene indicato un dispositivo di gonfiaggio comprendente una schiena 12 e un piatto 14, tra loro uniti a formare un angolo ottuso, da un triangolo 13.
Alla schiena 12 è vincolata una camera 16, avente forma circolare e cava all’interno, per mezzo di bracci 15, di cui soltanto uno indicato in figura 2.
Alla camera 16 è collegato un limitatore di pressione 18 per mezzo di un condotto 20. Il limitatore di pressione 18 comprende una manopola di regolazione 22.
Alla camera 16 è collegato anche un manometro 24, che indica la pressione deN'aria contenuta nella camera 16 stessa.
Alla camera 16 sono inoltre collegati un primo estrattore 26, comprendente un primo rubinetto 28, un secondo estrattore 25, un terzo estrattore 29 ed un quarto estrattore 30 comprendente un quarto rubinetto 31. Al quarto estrattore 30 è connesso uno scarico 34 con un rubinetto di scarico 32. A seconda della rotazione del primo rubinetto 28, il primo estrattore 26 pone o meno in comunicazione un primo ugello 40 con la camera 16 per mezzo di un primo tubo flessibile 27. Il primo ugello 40 comprende un primo ago 42. La particolare costruzione degli ugelli è descritta in seguito.
Allo stesso modo, a seconda della rotazione del quarto rubinetto 31 , il quarto estrattore 30 pone o meno in comunicazione un quarto ugello 44 con la camera 16. Il rubinetto di scarico 32 pone o meno in comunicazione il quarto ugello 44 con lo scarico 34. Il quarto ugello 44 comprende un quarto ago 46.
Nel piatto 14 sono ricavati tre fori sostanzialmente circolari, di cui uno è indicato con il riferimento 50. Dal perimetro del foro 50 protende, verso l'interno, una sporgenza 52 che, nel caso illustrato, ha forma di mano aperta. Gli altri due fori sono conformati analogamente al foro 50, comprendendo anch’essi una sporgenza analoga alla sporgenza 52.
All'interno di ciascun foro può essere accolto un pallone, ad esempio un pallone da calcio 60 avente forma e circonferenza regolamentari o un pallone da calcio ridotto 62 avente forma e circonferenza ridotte rispetto alle misure regolamentari.
La sporgenza 52, come le rispettive sporgenze degli altri due fori, forniscono un supporto ai palloni contenuti nei fori, impedendo agli stessi palloni di cadere al suolo, indipendentemente dalle dimensioni del pallone.
A titolo esemplificativo il primo ago 42 è inserito nella valvola del pallone da calcio 60 e il quarto ago 46 è inserito nella valvola del pallone da calcio ridotto 62, così da poter sgonfiare o gonfiare entrambi i palloni, come verrà descritto in seguito.
Come da figura 1 , alle estremità laterali del piatto 14 possono essere vincolati rotabilmente due supporti 68, che sostengono e mantengono nella forma desiderata una rete 70. Quando un pallone si trova nelle condizioni desiderate, può essere fatto cadere, da un operatore, dai fori ricavati nel piatto 14 all'interno della stessa rete 70.
Grazie alla rete 70 si possono così mantenere agevolmente separati i palloni già conformi.
Come visibile in figura 2, la schiena 12 comprende un bordo piegato 72, per conferire maggiore rigidezza alla schiena 12 stessa. Allo stesso modo, un bordo piegato è ottenuto sul piatto 14.
Alla schiena 12 è vincolato un tubo 74, avente l'estremità libera che si sporge oltre la schiena 12, così da potersi inserire all'interno di un sostegno 76 a cui essere vincolato per mezzo di un blocco 78, come ad esempio una spina che si inserisca in fori ricavati nel tubo 74 e nel sostegno 76.
Il sostegno 76 è vincolato ad un serbatoio 80 che poggia direttamente al suolo S come in figura 2, o per mezzo di due ruote 81 e di un piede 83, come visibile in figura 1. Grazie alle ruote 81 il dispositivo di gonfiaggio 10 può essere spostato agevolmente.
Nel serbatoio 80 sono ricavate una connessione di ingresso 82 e una connessione di uscita 84. Alla connessione di uscita 84 è connesso un condotto 86 che comunica con il limitatore di pressione 18.
II serbatoio 80 può comprendere un manometro, non visibile in figura, che indichi la pressione all'interno del serbatoio 80 stesso.
Come visibile in figura 2, un ugello 90 con un ago 92 è collegato alla camera 16 per mezzo di un quinto estrattore 94 comprendente un rubinetto 96. L’ugello 90 può essere inserito in una sede 98 in cui è accolto un elemento spugnoso 100, ad esempio una spugna imbevuta di olio o lubrificante.
Il dispositivo di gonfiaggio 10 comprende una pluralità di sedi, conformate come la sede 98, in numero uguale o superiore agli aghi, in modo che ciascun ago possa essere riposto all'interno di una rispettiva sede per essere protetto e lubrificato, restando a portata di mano di un operatore che si trovi di fronte al dispositivo di gonfiaggio 10.
Come visibile in figura 3, l’ugello 90 comprende una impugnatura 104 flessibile, realizzata in materiale flessibile ed elastico, ad esempio gomma.
L’impugnatura 104, avente forma tubolare, ad una sua estremità circonda un dotto 106 che comunica con il quinto estrattore 94, mentre all’estremità opposta circonda un corpo ago 108 che comprende l’ago 92.
L’ago 92 comprende due fori 110 ricavati nella superficie laterale dell’ago 92 stesso, mentre la punta 112 dell’ago 92 è chiusa e arrotondata, favorendo l'inserimento nelle valvole dei palloni, a differenza degli aghi secondo la tecnica nota, il cui foro di uscita d’aria è posizionato sulla punta.
Secondo una diversa modalità realizzativa dell’invenzione illustrata in figura 4, un dispositivo di gonfiaggio 200 è vincolato ad una parete P per mezzo di vincoli 116, senza la presenza di un serbatoio 80, come descritto in precedenza.
L’aria in pressione giunge da una generica sorgente di aria compressa, ad esempio un compressore C che comunica con un limitatore di pressione 118 per mezzo del condotto 186. Grazie a questa configurazione un operatore O può azionare il dispositivo di gonfiaggio 200 senza doversi preoccupare della sorgente di aria compressa, che comunica semplicemente con il dispositivo di gonfiaggio 200, mantenendosi a debita distanza di sicurezza e potendo essere mantenuta al sicuro.
Di seguito viene descritto, a scopo esemplificativo, il funzionamento del dispositivo di gonfiaggio 10 secondo l’invenzione.
Un operatore, manovrando il limitatore di pressione 18, imposta una pressione desiderata da ottenere all’interno della camera 16, così che il manometro 24 indichi tale pressione desiderata. Ad esempio, può essere impostata una pressione regolamentare per gli specifici elementi da gonfiare, che, nel caso di palloni da calcio, è di 0,8 atmosfere.
Il limitatore di pressione 18 agisce come una valvola di non ritorno per l’aria compressa, in modo che nella camera 16 sia sempre presente una pressione pari a quella desiderata e immessa per mezzo dello stesso limitatore di pressione 18.
In una configurazione di riposo il dispositivo di gonfiaggio 10 è disposto con i rubinetti disposti in modo da impedire il passaggio di aria attraverso gli estrattori e con tutti gli aghi inseriti nella rispettiva sede.
Come visibile in figura 2, quando un operatore deve gonfiare un pallone 60 che si trova ad una pressione inferiore a quella regolamentare, lo posiziona in uno dei fori ricavati nel piatto 14, mentre la sporgenza 52 lo sostiene.
Dopo aver estratto l’ago 42 lubrificato dalla rispettiva sede, impugnando l’ugello 40, l’operatore inserisce l’ago 42 stesso nella valvola del pallone 60.
L’operatore agisce quindi sul rubinetto 28, aprendolo in modo da consentire la comunicazione dell’interno del pallone 60 con la camera 16.
Trovandosi la camera 16 ad una pressione maggiore rispetto all'interno del pallone 60, si ha un passaggio di aria dalla camera 16 al pallone 60, mentre la pressione nella camera 16 viene mantenuta costante grazie al limitatore di pressione 18.
Durante il passaggio di aria dalla camera 16 al pallone 60, il manometro 24 indica una pressione minore a quella impostata per mezzo del limitatore di pressione 18. La differenza tra la pressione impostata e quella indicata dal manometro 24 è direttamente proporzionale alla velocità di passaggio dell’aria dalla camera 16 al pallone 60. In questo modo l’operatore, osservando il manometro 24, nota che la pressione indicata si riporta gradualmente a quella impostata con il limitatore di pressione 18.
Quando il manometro 24 indica nuovamente la pressione desiderata e precedentemente impostata con il limitatore di pressione 18 per la camera 16, l’operatore chiude il rubinetto 28, così da impedire un ulteriore passaggio di aria, e sfila l’ago 42 dalla valvola del pallone 60, inserendo lo stesso ago 42 nella rispettiva sede, così da mantenerlo protetto e lubrificato fino alla successiva operazione.
Grazie a questa semplice serie di azioni, un operatore può gonfiare un pallone ad una pressione desiderata, ad esempio quella regolamentare, così da ottenere in breve tempo un pallone gonfio. Vengono inoltre evitati i rischi di rottura della valvola del pallone, dovuti alla mancanza di lubrificante e a posizioni scomode del pallone per il suo gonfiaggio, come avviene invece nella tecnica nota.
Inoltre, un operatore può gonfiare contemporaneamente una pluralità di palloni con il minimo sforzo. Infatti, posizionando fino a tre palloni nei fori ricavati nel piatto e inserendo in ciascuno un ago lubrificato, apre i rispettivi rubinetti e gonfia tutti i palloni alla pressione desiderata. Quando chiude i rispettivi rubinetti e ripone gli aghi nelle apposite sedi, ottiene i palloni alla corretta pressione.
Se dovesse gonfiare lo stesso numero di palloni secondo la tecnica nota, l’operatore dovrebbe operare con un pallone alla volta, rischiando di rovinarne la valvola per non aver lubrificato correttamente l’ago. Inoltre l’operatore, operando ad esempio con una pompa manuale, dovrà estrarre e reinserire più volte l’ago nello stesso pallone per verificare la pressione deN’aria interna al pallone stesso.
Come visibile in figura 1, nel caso in cui l’operatore si trovi a dover sgonfiare un pallone 62 che sia troppo gonfio, cioè con una pressione interna superiore alla pressione desiderata e impostata nella camera 16 per mezzo del limitatore di pressione 18, utilizza il quarto estrattore 30.
A partire dalla configurazione di riposo precedentemente descritta, dopo aver posizionato il pallone 62 nel piatto 14, l’operatore inserisce l’ago 46 lubrificato nella valvola del pallone 62 stesso.
Successivamente apre il rubinetto di scarico 32, così da mettere in comunicazione l'interno del pallone 62 con l’esterno, sgonfiando il pallone 62 stesso. Quando ha sgonfiato a sufficienza il pallone 62, chiude il rubinetto di scarico 32. Se l’operatore vuole ora gonfiare il pallone alla pressione della camera 16, apre il quarto rubinetto 31 fino a completo gonfiaggio, mentre se l’operatore desidera mantenere il pallone 62 sgonfio per immagazzinarlo e trasportarlo più facilmente, estrae l’ago 42 e lo ripone nella rispettiva sede.
Grazie al dispositivo di gonfiaggio 10 si ottiene così una importante riduzione delle rotture di aghi e valvole di palloni, dovuta al vantaggio di operare su un pallone che è posizionato ad un’altezza dal suolo che consente all’operatore di restare in piedi. Inoltre il pallone è mantenuto in posizione dalla particolare costruzione dei fori e delle sporgenze del piatto, lasciando così entrambe le mani libere all’operatore, al contrario della tecnica nota, in cui l’operatore deve mantenere fermo il pallone contro il suolo con almeno una mano.
Il vantaggio di avere un dispositivo di gonfiaggio 10, come visibile in figura 1 , dotato di un serbatoio 80, è quello di poter spostare il dispositivo di gonfiaggio 10 stesso dove sia necessario o addirittura trasportarlo con una squadra e i suoi palloni durante le trasferte. Riempiendo adeguatamente il serbatoio 80 di aria in pressione si possono infatti gonfiare in sicurezza e velocità anche centinaia di palloni con una singola carica di aria compressa, effettuata per mezzo della connessione di ingresso 82.
Secondo una variante dell'invenzione, un dispositivo di gonfiaggio può comprendere uno o più attacchi per aria compressa aventi caratteristiche standard, connessi a monte o a valle del limitatore di pressione 18, così da consentire l’attacco di ulteriori dispositivi ad aria compressa che operino con aria ad una pressione desiderata. Ad esempio, collegando con tali attacchi una normale pistola ad aria compressa è possibile pulire la valvola di palloni che siano sporchi di fango o effettuare altre operazioni utili che favoriscano il gonfiaggio e/o lo sgonfiaggio.
Secondo una ulteriore variante dell'invenzione, un dispositivo di gonfiaggio può comprendere dei supporti conformati in modo diverso dai supporti 68 descritti in precedenza, per mantenere in posizione la rete 70. Ad esempio una serie di supporti che sporgono dal perimetro del piatto 14. Agganciando la rete 70 a tali supporti è possibile mantenere la rete 70 stessa in posizione, mantenendo la possibilità di spostarla o di sollevarla da uno o più dei supporti, così da poterci inserire i palloni già lavorati e pronti.
Un tecnico del settore può prevedere ulteriori modifiche o varianti che sono da ritenersi comprese neN’ambito di tutela della presente invenzione.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10; 200) atto a gonfiare e/o sgonfiare almeno un elemento gonfiabile (60, 62) e ad essere connesso ad una sorgente di aria compressa (80; C) mediante mezzi di connessione (84, 86), detta sorgente di aria compressa (80; C) fornendo aria compressa ad una prima pressione, detto dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10; 200) comprendente almeno un ago (42, 46, 92) fluidodinamicamente connesso a detti mezzi di connessione (84, 86) e accoppiabile con l’almeno un elemento gonfiabile (60, 62) per gonfiarlo e/o sgonfiarlo; caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di accumulo (16) di aria compressa ad una seconda pressione, detta seconda pressione essendo pari alla pressione desiderata all'interno dell'almeno un elemento gonfiabile (60, 62), essendo detti mezzi di accumulo (16) collegati a monte ai mezzi di connessione (84, 86) e a valle all'almeno un ago (42, 46, 92).
  2. 2) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10; 200) secondo la rivendicazione precedente, in cui è compreso un limitatore di pressione (18, 22) interposto tra detti mezzi di connessione (84, 86) e detti mezzi di accumulo (16), detto limitatore di pressione (18, 22) mantenendo all'interno di detti mezzi di accumulo (16) la pressione deN’aria minore o uguale alla seconda pressione.
  3. 3) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10; 200) secondo la rivendicazione precedente, in cui il limitatore di pressione (18) è regolabile per mezzo di una manopola di regolazione (22) consentendo di regolare la seconda pressione, così che detti mezzi di accumulo (16) possano contenere aria avente pressione uguale o inferiore alla seconda pressione, ma non superiore alla seconda pressione stessa.
  4. 4) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10; 200) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è compreso un manometro (24) connesso a detti mezzi di accumulo (16), così da indicarne la rispettiva pressione interna.
  5. 5) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10; 200) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è compresa almeno una sede (98) atta ad accogliere l’almeno un ago (42, 46, 92) quando non è inserito nell’almeno un elemento gonfiabile (60, 62) e comprendente un elemento spugnoso (100) atto ad essere imbevuto di lubrificante così che l’almeno un ago (42, 46, 92) accolto nell’almeno una sede (98) sia lubrificato, 6) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è compreso un piatto (14) disposto ad una prima altezza predeterminata rispetto al suolo (S) ed atto a sostenere l’almeno un elemento gonfiabile (60, 62). 7) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui nel piatto (14) è ricavato almeno un foro (50), detto almeno un foro (50) avendo dimensioni compatibili con l’elemento gonfiabile (60, 62) e presentando una sporgenza (52) atta a sostenere l’almeno un elemento gonfiabile (60, 62). 8) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è compreso almeno un estrattore (26, 30, 94), a sua volta comprendente almeno un rubinetto (28, 31 , 32, 96), detto almeno un estrattore (26, 30, 94) collegando detti mezzi di accumulo (16) di aria compressa con l’almeno un ago (42, 46, 92) così da poter permetterne o impedirne la comunicazione di aria compressa. 9) Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui almeno uno di detti estrattori (30) comprende uno scarico (34) e un rubinetto di scarico (32). 10)Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è compreso un serbatoio (80) di accumulo di aria compressa, atto ad essere temporaneamente connesso alla sorgente di aria compressa (C) così da essere caricato con aria compressa ad una pressione compresa tra la prima pressione e la seconda pressione. 11)Dispositivo di gonfiaggio e/o sgonfiaggio (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui sono compresi almeno due aghi (42, 46, 92) per consentire il contemporaneo gonfiaggio e/o sgonfiaggio di almeno due elementi gonfiabili (60, 62).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US5875810A (en) * 1997-01-27 1999-03-02 Dallas; W. Gordon Inflator
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