ITVR20100237A1 - Materasso gonfiabile - Google Patents

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ITVR20100237A1
ITVR20100237A1 IT000237A ITVR20100237A ITVR20100237A1 IT VR20100237 A1 ITVR20100237 A1 IT VR20100237A1 IT 000237 A IT000237 A IT 000237A IT VR20100237 A ITVR20100237 A IT VR20100237A IT VR20100237 A1 ITVR20100237 A1 IT VR20100237A1
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IT
Italy
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cells
series
manifold
chamber
mattress
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IT000237A
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English (en)
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Nicola Gelmetti
Fabio Martinelli
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Mks Innovatech Srl
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61GTRANSPORT, PERSONAL CONVEYANCES, OR ACCOMMODATION SPECIALLY ADAPTED FOR PATIENTS OR DISABLED PERSONS; OPERATING TABLES OR CHAIRS; CHAIRS FOR DENTISTRY; FUNERAL DEVICES
    • A61G7/00Beds specially adapted for nursing; Devices for lifting patients or disabled persons
    • A61G7/05Parts, details or accessories of beds
    • A61G7/057Arrangements for preventing bed-sores or for supporting patients with burns, e.g. mattresses specially adapted therefor
    • A61G7/05769Arrangements for preventing bed-sores or for supporting patients with burns, e.g. mattresses specially adapted therefor with inflatable chambers
    • A61G7/05776Arrangements for preventing bed-sores or for supporting patients with burns, e.g. mattresses specially adapted therefor with inflatable chambers with at least two groups of alternately inflated chambers

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Description

Descrizione
“MATERASSO GONFIABILEâ€
La presente invenzione si riferisce in generale ad un materasso gonfiabile ad aria. Più in particolare si tratta di un materasso antidecubito per il sostentamento di un paziente.
Come noto, esistono svariate tipologie di materassi antidecubito, presentanti almeno due serie di celle, alternativamente gonfiate e sgonfiate secondo cicli temporali predefiniti, in modo da variare nel tempo la posizione delle zone di appoggio del paziente che giace sul materasso.
I materassi antidecubito sono gonfiati da uno o più compressori, il cui funzionamento à ̈ governato da un opportuno sistema di gestione e controllo, regolando così il gonfiaggio e lo sgonfiaggio di ciascuna delle due serie di celle presenti nel materasso. I compressori possono essere utilizzati alternatamente durante il normale funzionamento o contemporaneamente per le situazioni in cui à ̈ richiesta una maggiore potenza o velocità di gonfiaggio.
Questi sistemi di gestione e controllo devono, in particolare, garantire il mantenimento di una adeguata pressione nel materasso.
Per rilevare la pressione che esercita l’utente sul materasso stesso, i materassi secondo la tecnica nota prevedono che dell’aria in uscita dal materasso fluisca in un materassino sensore disposto inferiormente al materasso.
A causa di un sistema così configurato, il materasso deve essere continuamente alimentato, in quanto l’aria, seppure in quantità variabile, fluisce all’esterno del materasso verso il materassino e da questo all’ambiente esterno. Di conseguenza, nei sistemi noti almeno uno dei compressori presenti deve essere perennemente in funzione.
Un’ulteriore problematica presente nei materassi di tipologia nota à ̈ relativa ai condotti di alimentazione delle celle. Infatti, nei materassi di tipologia nota à ̈ presente un collettore laterale connesso al tubo di alimentazione che convoglia l’aria in uscita dal compressore. Il collettore laterale comunicante con le celle del materasso, realizzato secondo la tecnica nota, non garantisce una distribuzione delle pressioni uniforme all’interno del materasso stesso.
Un’altra problematica dei materassi antidecubito noti à ̈ relativa alla conformazione delle celle del materasso che sono solitamente di forma sostanzialmente parallelepipeda, con sezione rettangolare, fissate ad un fondo del materasso mediante semplici ganci vincolati alle estremità della cella stessa.
Questa modalità di fissaggio delle celle non consente un comportamento ottimale del materasso. Infatti, in un materasso completamente sgonfio le celle sono adagiate sul lato lungo, mentre durante l’operazione di gonfiaggio successiva alcune celle possono assumere posizioni e orientamenti diversi da quelli desiderati in origine, restando ad esempio orizzontali. Si ottiene così una superficie non uniforme del materasso o un affossamento dovuto ad un allontanamento eccessivo tra una cella e l’altra.
Un’ulteriore problematica dei materassi antidecubito secondo la tecnica nota à ̈ relativa ai dispositivi presenti per rilevare l’inclinazione di una porzione del materasso, dovuta ad esempio all’inclinazione dello schienale del letto sul quale poggia il paziente.
Questi dispositivi risultano inseriti all’interno del materasso antidecubito solitamente in prossimità della testa del paziente.
Sono noti, ad esempio, dispositivi comprendenti un contenitore a forma sferica, all’interno del quale à ̈ inserita una sfera di mercurio, dotato di contatti elettrici disposti lungo la sua circonferenza; il contenitore può rilevare lo spostamento della sfera di mercurio al suo interno, spostamento che può essere causato dall’inclinazione dello schienale del letto.
Altri sistemi noti utilizzano bilancieri o altri meccanismi atti a consentire o impedire la fuoriuscita di aria da opportuni fori, modificando meccanicamente la quantità di aria immessa nel materasso, disperdendo inevitabilmente aria in pressione all’esterno.
I dispositivi che utilizzano corrente elettrica risultano potenzialmente pericolosi, mentre i sistemi pneumatico-meccanici sono spesso pesanti e ingombranti.
Scopo dell’invenzione à ̈ dunque quello di realizzare un materasso antidecubito che superi le problematiche della tecnica nota.
Ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di offrire un materasso dai consumi contenuti e di semplice funzionamento.
Tali scopi e vantaggi vengono tutti raggiunti da un materasso gonfiabile, collegabile ad un sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio, ed atto a sollevare un paziente nella terapia antidecubito, e comprendente:
- una prima serie di celle gonfiabili;
- una seconda serie di celle gonfiabili;
- almeno un tubo di alimentazione collegabile al sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio;
- un primo collettore collegato alla prima serie di celle e all’almeno un tubo di alimentazione;
in cui la prima serie di celle e la seconda serie di celle sono disposte adiacenti tra loro così da definire nel loro insieme un’unica struttura con un primo bordo laterale ed un secondo bordo laterale, ed in cui il primo collettore à ̈ disposto lungo il primo bordo laterale.
In particolare, il materasso secondo l’invenzione, si caratterizza per il fatto di comprendere un secondo collettore collegato alla seconda serie di celle e all’almeno un tubo di alimentazione, e disposto lungo il secondo bordo laterale.
Grazie alla presenza di due collettori alimentati dal medesimo tubo di alimentazione, ma disposti separati tra loro e posizionati sui lati opposti del materasso, per alimentare ciascuno una rispettiva serie di celle, si ottiene un gonfiaggio più bilanciato delle celle; in altre parole, una serie di celle può essere alimentata da un collettore disposto a sinistra del materasso, mentre l’altra serie di celle à ̈ alimentata da un collettore disposto a destra. In questo modo, le due serie di celle del materasso secondo l’invenzione, che si gonfiano in modo alternato, non subiscono un gonfiaggio sbilanciato rispetto ad un unico lato, come può invece accadere nei materassi secondo la tecnica nota in cui à ̈ presente un unico collettore disposto lungo un unico lato.
Il materasso gonfiabile secondo l’invenzione, può prevedere che una o più celle comprendano due distinte camere; in particolare una cella della prima serie di celle può comprendere due camere, di cui una, eventualmente disposta superiormente, collegata al primo collettore; allo stesso modo, anche (o in alternativa) almeno una cella della seconda serie di celle può comprendere due camere, di cui una collegata al secondo collettore. La seconda camera delle celle, ossia quella non collegata al rispettivo collettore, può essere gonfiata ad una pressione predefinita e non essere collegata ad alcun condotto di alimentazione, così che il materasso, indipendentemente dal gonfiaggio delle camere opportunamente collegate ai collettori, abbia comunque un gonfiaggio minimo, non diminuibile, dovuto alla camera già gonfia delle celle.
Vantaggiosamente, la seconda camera della cella della prima serie di celle e/o la seconda camera della cella della seconda serie di celle possono accogliere internamente un cuscino. In questo modo, viene ulteriormente garantito uno strato morbido di base, anche se le camere collegate ai collettori sono totalmente sgonfie. Inoltre, grazie a questa disposizione, il cuscino non può essere danneggiato o contaminato.
Per mantenere sempre massima la pressione nelle seconde camere, il materasso gonfiabile secondo l’invenzione può prevedere che la prima camera e la seconda camera della prima e/o della seconda serie siano tra loro collegate attraverso una valvola di non ritorno, così che l’aria in ciascuna delle seconde camere abbia una pressione maggiore o uguale rispetto all’aria contenuta nella rispettiva prima camera a cui sono collegate.
Vantaggiosamente il primo collettore può comprendere un primo condotto ed un secondo condotto ed analogamente il secondo collettore può comprendere un primo condotto ed un secondo condotto. La prima camera e la seconda camera della prima serie di celle possono essere collegate rispettivamente al primo condotto e al secondo condotto del primo collettore, ed, analogamente la prima camera e la seconda camera della seconda serie di celle possono essere collegate rispettivamente al primo condotto e al secondo condotto del secondo collettore. In questo modo l’aria presente sia nella prima camera che nella seconda camera di ciascuna cella può avere una pressione controllata.
Inoltre, il materasso gonfiabile secondo l’invenzione può comprendere una terza e quarta serie di celle; la terza serie di celle può comprendere una prima camera collegata ad un terzo condotto compreso nel primo collettore, ed una seconda camera collegata al secondo condotto del primo collettore; la quarta serie di celle può comprendere una prima camera collegata ad un terzo condotto compreso nel secondo collettore, ed una seconda camera collegata al secondo condotto del secondo collettore; le celle della prima serie di celle e della seconda serie di celle possono essere disposte adiacenti tra loro e ad una prima porzione del corpo del paziente, mentre le celle della terza serie di celle e della quarta serie di celle possono essere disposte adiacenti tra loro e ad una seconda porzione del corpo del paziente.
Grazie a questa caratteristica, diverse porzioni del corpo del paziente possono ricevere un trattamento diverso, essendo possibile controllare la pressione in quattro, ma anche più, serie di celle.
Vantaggiosamente, il secondo condotto del primo collettore ed il secondo condotto del secondo collettore possono essere tra loro collegati, così da ottenere la medesima pressione nelle seconde camere di tutte le serie di celle.
Per irrobustire la struttura delle celle, la prima camera di una o più celle possono comprendere internamente un diaframma forato.
Vantaggiosamente, il materasso gonfiabile può comprendere una copertura atta a contenere i vari componenti, in particolare le serie di celle, il primo collettore, il secondo collettore. In questo modo, il materasso gonfiabile si presenta come una struttura unica da cui esce un tubo di alimentazione.
Inoltre, il materasso gonfiabile secondo l’invenzione può comprendere un dispositivo di ventilazione collegato al tubo di alimentazione ed atto a ventilare internamente il materasso.
Può essere inoltre presente un tappeto sensore collegato al tubo di alimentazione.
Vantaggiosamente, nel materasso gonfiabile secondo l’invenzione può essere compreso un tubo flessibile disposto longitudinalmente nel materasso, tubo collegabile al sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio, attraversato da aria in pressione. Grazie a questo tubo flessibile, il sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio può rilevare se il materasso viene piegato, con conseguente parziale o totale ostruzione dello stesso tubo flessibile ed aumento della pressione.
Il materasso gonfiabile può inoltre comprendere un dispositivo di sgonfiaggio collegato al primo collettore ed al secondo collettore, dispositivo che permette un veloce sgonfiaggio del materasso in caso di necessità.
Ulteriori caratteristiche e particolari dell’invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, nonché dalle annesse tavole di disegno in cui:
la fig.1 à ̈ una vista in assonometria di un materasso, secondo l’invenzione;
la fig.2 mostra il materasso di figura 1 secondo una diversa vista assonometrica;
la fig.3 mostra il materasso di figura 2, con un elemento in trasparenza;
la fig.3A mostra un particolare del materasso indicato con A in figura 3;
la fig.4 à ̈ una vista in esploso di un materasso secondo l’invenzione; la fig.5 à ̈ una vista in sezione di un materasso secondo l’invenzione; le fig. da 6 a 10 mostrano un componente di un materasso secondo l’invenzione secondo rispettivamente due viste in assonometria, una dall’alto e due in sezione;
le fig.11, 12 sono rispettivamente delle viste in sezione ed in assonometria di un elemento interno di un materasso, secondo una variante dell’invenzione;
la fig.13 à ̈ una vista schematica di un altro elemento di un materasso, secondo un’ulteriore variante dell’invenzione. Con riferimento alle figure allegate, in particolare alla figura 1, con 10 viene indicato un materasso gonfiabile comprendente un telo superiore 11 e un tubo di alimentazione 12 a sette vie connesso al sistema di gestione e controllo (non visibile in figura) per mezzo di un connettore 90.
Sul telo superiore 11 à ̈ identificabile una figura 13 a forma di piedi, così da riconoscere in quale senso posizionare il materasso 10. Inoltre, dal telo superiore 11 sporge lateralmente un dispositivo di sgonfiaggio rapido 76, descritto in dettaglio in seguito.
Come visibile in figura 2, dal telo superiore 11, sul lato opposto a quello precedentemente descritto, sporge una valvola testa 73, anch’essa successivamente descritta in dettaglio.
Con riferimento alle figure 3 e 3A, il telo superiore 11 Ã ̈ unito ad un telo inferiore 15 per mezzo di una cerniera lampo 17. Tra il telo superiore 11 ed il telo inferiore 15 sono disposte venti celle indicate in figura 3 con il riferimento 21.
Le venti celle 21 sono mantenute in posizione da una coppia di fasce 23 che cingono ciascuna cella 21, da un collettore destro 14 e un collettore sinistro 16, quest’ultimo visibile in figura 4.
Ogni cella 21 à ̈ vincolata al collettore destro e sinistro 14, 16 in due punti, rispettivamente alla base e alla sommità della cella stessa, per un totale di quattro vincoli per ciascuna cella 21. Inoltre, ogni coppia di fasce 23 à ̈ saldata alla rispettiva cella 21. Grazie ai vincoli sopradescritti ogni cella 21 à ̈ guidata e mantenuta nella corretta posizione ed orientamento, impedendo alle celle di rimanere orizzontali ed evitando la formazione di affossamenti.
Con riferimento alla figura 4, il tubo di alimentazione 12 comunica con il collettore destro 14, con il collettore sinistro 16, con un tappeto sensore 20 e con un dispositivo di microcessione 19 disposto su una lamina 18.
Il tubo di alimentazione 12 à ̈ connesso ad opportuni mezzi di gonfiaggio tramite dei canali presenti su una sua faccia 22, potendo così scambiare aria in pressione con il collettore destro 14 per mezzo di una prima mandata destra 28 ed una seconda mandata destra 30. Allo stesso modo il tubo di alimentazione 12 scambia aria in pressione con il collettore sinistro 16 per mezzo di una prima mandata sinistra 24 ed una seconda mandata sinistra 26.
Il collettore destro 14 comprende tre camere distinte che si sviluppano in parallelo tra loro e sono di seguito definite primo binario destro 32, secondo binario destro 34 e terzo binario destro 36. Analogamente il collettore sinistro 16 comprende tre camere distinte di seguito definite primo binario sinistro 38, secondo binario sinistro 40 e terzo binario sinistro 42.
La prima mandata destra 28 Ã ̈ connessa al primo binario destro 32 del collettore destro 14, mentre la seconda mandata destra 30 Ã ̈ connessa al secondo binario destro 34 dello stesso collettore destro 14. Allo stesso modo la prima mandata sinistra 24 Ã ̈ connessa al primo binario sinistro 38 del collettore sinistro 16, mentre la seconda mandata sinistra 26 Ã ̈ connessa al secondo binario sinistro 40 dello stesso collettore sinistro 16.
Il terzo binario sinistro 42 e il terzo binario destro 36, sono disposti a cornice, circondando i primi e secondi binari, ottenendo così un migliore comportamento del rispettivo collettore, così da favorire il contenimento e la compattezza dell’intero materasso gonfiabile 10.
Il terzo binario destro 36 comunica con il terzo binario sinistro 42 per mezzo di un condotto 37. Il primo binario sinistro 38 trasmette aria in pressione ad una prima serie di celle 44 per mezzo di una prima connessione 46, mentre il primo binario destro 32 trasmette aria in pressione ad una seconda serie di celle 48 per mezzo di una seconda connessione 50.
Al fine di favorire la comprensione del materasso 10 secondo l’invenzione, la prima serie di celle 44 e la seconda serie di celle 48 sono state rappresentate in figura 4 con un’unica cella per ciascuna serie. Naturalmente le celle di ciascuna serie sono in numero maggiore e alternate l'una all'altra consecutivamente, come visibile in figura 3.
Allo stesso modo il secondo binario sinistro 40 trasmette aria in pressione ad una terza serie di celle 52 per mezzo di una terza connessione 54, mentre il secondo binario destro 34 trasmette aria in pressione ad una quarta serie di celle 56 per mezzo di una quarta connessione 58. In merito al numero di celle visibili nella figura 4, valgono le medesime considerazioni relative alla prima serie di celle 44 e alla seconda serie di celle 48.
La prima serie di celle 44 comprende una porzione dinamica 60, alimentata direttamente dalla prima connessione 46, ed una porzione statica 62 comunicante con il terzo binario sinistro 42 del collettore sinistro 16 per mezzo di una connessione statica 64. Allo stesso modo la seconda serie di celle 48 comprende una porzione dinamica 66, alimentata direttamente dalla seconda connessione 50, ed una porzione statica 68 comunicante con il terzo binario destro 36 del collettore destro 14 per mezzo di una connessione statica 70.
Anche la terza serie di celle 52 comprende una porzione dinamica 61, alimentata direttamente dalla terza connessione 54, ed una porzione statica 63 comunicante con il terzo binario sinistro 42 del collettore sinistro 16 per mezzo di una connessione statica 64. Allo stesso modo la quarta serie di celle 56 comprende una porzione dinamica 67, alimentata direttamente dalla quarta connessione 58, ed una porzione statica 69 comunicante con il terzo binario destro 36 del collettore destro 14 per mezzo di una connessione statica 71.
Il terzo binario destro 36 comunica anche con una valvola testa 73 per mezzo di una conduttura 74. La valvola testa 73 regola la mandata d’aria ad una quinta serie di celle 72. La quinta serie di celle 72 comprende una unica porzione 75 non suddividendosi, dunque, in porzione dinamica e porzione statica. Anche per la quinta serie di celle 72 valgono le considerazioni relative al numero di elementi rappresentato in figura 4.
Il materasso gonfiabile 10 comprende venti celle (indicate in figura 3 genericamente con il riferimento numerico 21), di cui dodici configurate come la prima e seconda serie di celle 44, 48, cinque come la terza e quarta serie di celle 52, 56 e tre configurate come la quinta serie di celle 72.
Come da figura 4, al collettore destro 14 e al collettore sinistro 16 à ̈ connesso un dispositivo di sgonfiaggio rapido 76, visibile anche in figura 1, per mezzo di quattro canali 78, rispettivamente connessi al primo binario destro 32, al primo binario sinistro 38, al terzo binario destro 36 e al terzo binario sinistro 42, permettendone così un repentino sgonfiaggio quando necessario.
Al tubo di alimentazione 12 sono, inoltre, connessi il dispositivo di microcessione d’aria 19 per mezzo di una mandata 80 e il tappeto sensore 20 per mezzo di due mandate 82, 84.
Al dispositivo di microcessione 19 à ̈ connessa direttamente la mandata 80, che presenta una serie di fori di dimensioni molto piccole, atti ad introdurre aria all’interno del materasso gonfiabile 10 tra i vari elementi di cui à ̈ composto. Si migliora così il comportamento del materasso imponendo un ricircolo di aria, ad esempio abbattendo l’umidità presente al suo interno e facilitando l’allontanamento del vapore.
Il tappeto sensore 20 comprende un tubo di controllo 25 che copre gran parte della superficie del tappeto sensore 20 stesso.
Il tubo di controllo 25 ha una prima estremità connessa alla mandata 82 ed una seconda estremità connessa alla mandata 84.
Il tappeto sensore 20 comprende una serie di strati, in particolare un primo strato di base rigido, un secondo strato comprendente il tubo di controllo 25 ed un terzo strato a densità calibrata. I tre strati precedentemente descritti sono convenientemente inseriti in una copertura sigillata.
Inoltre, il tappeto sensore 20 Ã ̈ posizionato tra il collettore destro e sinistro 14, 16, al di sotto della lamina 18.
Come visibile in figura 5, la prima serie di celle 44, così come la seconda, terza e quarta serie di celle 48, 52 e 56 non rappresentate, comprende un diaframma di separazione 86 comprendente a sua volta una valvola di non ritorno, non rappresentata in figura, che permette il passaggio di aria dalla porzione dinamica 60 alla porzione statica 62, in un’unica direzione.
Il connettore 90, come visibile nelle figure 6, 7, comprende un corpo superiore 92 ed un corpo inferiore 108. Sul corpo superiore 92 sono ricavate una prima presa 94, una seconda presa 96, una terza presa 98, una quarta presa 100, una quinta presa 102, una sesta presa 104 e una settima presa 106.
Dal corpo inferiore 108, fissato al corpo superiore 92 mediante sette viti 110, protrudono una prima spina 112, una seconda spina 114, una terza spina 116, una quarta spina 118, una quinta spina 120, una sesta spina 122 e una settima spina 124.
Le spine che protrudono dal corpo inferiore 108, precedentemente descritte, sono connesse al tubo di alimentazione 12. La sezione delle spine à ̈ sostanzialmente rettangolare cava, per consentire l’inserimento delle stesse nei corrispondenti canali ricavati nella faccia 22 del tubo di alimentazione 12.
Il tubo di alimentazione 12 comprende convenientemente dei canali aventi sezione sostanzialmente rettangolare, ognuno separabile dal resto del tubo di alimentazione 12 per una lunghezza desiderata.
Come visibile in figura 7, nel corpo superiore 92 Ã ̈ imperniata una linguetta 126, atta a consentire il fissaggio rimovibile del connettore 90 ai sistemi di gestione e di controllo, non visibili in figura.
La sesta presa 104, visibile sezionata in figura 9, comprende un corpo sospeso 128, mantenuto in posizione da una molla 130 che poggia sulla porzione del corpo superiore 92 nel quale à ̈ ricavata la sesta presa 104. Dalla parte opposta alla molla 130, una guarnizione ad anello 132, impedisce alla molla 130 di spingere all’esterno il corpo sospeso 128 e mantiene chiusa ermeticamente la sesta presa 104, impedendo la comunicazione con la sesta spina 122. Il corpo sospeso 128 agisce come valvola autobloccante nei confronti della sesta presa 104.
La seconda presa 96, la terza presa 98 e la quinta presa 102 sono realizzate in maniera omologa alla sesta presa 104, tutte convenientemente comunicanti con le rispettive prima mandata sinistra 24, seconda mandata sinistra 26, prima mandata destra 28 e seconda mandata destra 30.
La quarta presa 100, visibile sezionata in figura 10, comunica direttamente con la quarta spina 118. La prima presa 94 e la settima presa 106 sono realizzate in maniera omologa alla quarta presa 100.
La prima presa 94, la quarta presa 100 e la settima presa 106 comunicano convenientemente con le tre mandate 80, 82, 84, rispettivamente comunicanti con il dispositivo di microcessione 19 e il tubo di controllo 25 del tappeto sensore 20.
Le rispettive comunicazioni sono realizzate per consentire al sistema di gestione e controllo di controllare la pressione dell’aria all’interno di ognuna, garantendo la corretta corrispondenza con i rispettivi elementi del materasso gonfiabile 10.
Si descrive di seguito il funzionamento del materasso gonfiabile 10 secondo l'invenzione, con riferimento alla figura 4.
Il tubo di alimentazione 12, connesso al sistema di gestione e controllo, comprendente gli opportuni mezzi di gonfiaggio che controllano la pressione dell'aria immessa in ciascuno dei sette canali ricavati nella faccia 22, scambia aria in pressione con ogni elemento precedentemente descritto del materasso gonfiabile 10, determinandone in questo modo il suo comportamento nei confronti di un paziente che sia disteso sopra il materasso gonfiabile 10 stesso.
Ad esempio, il corpo del paziente può avere il tronco disposto sopra alla prima e seconda serie di celle 44, 48, i piedi sopra la terza e quarta serie di celle 52, 56 e la testa sopra la quinta serie di celle 72.
Variando la pressione imposta nel collettore destro 14 e nel collettore sinistro 16 si ottiene un comportamento indipendente della prima serie di celle 44 rispetto alla seconda serie di celle 48, ad esempio gonfiando e sgonfiando in modo alternato l’una rispetto all’altra per costituire zone di appoggio variate con continuità per il paziente sdraiato sopra. Allo stesso modo la terza serie di celle 52 e la quarta serie di celle 56 possono essere gonfiate e sgonfiate in modo alternato o a piacimento, secondo altre modalità.
Della prima, seconda, terza e quarta serie di celle 44, 48, 52, 56 viene controllata soltanto la pressione presente nelle porzioni dinamiche 60, 61, 66, 67, delle stesse, mentre le porzioni statiche 62, 63, 68, 69 risultano rispettivamente comunicanti tra loro e alimentate dalle porzioni dinamiche 61, 67 e/o 60,66 per mezzo di valvole di non ritorno. Le porzioni statiche 62, 63, 68, 69 comunicano con il terzo binario destro e sinistro 36, 42.
Inoltre il terzo binario destro 36 à ̈ unito al terzo binario sinistro 42 dal condotto 37, ottenendo così l’effetto di avere una pressione media uniforme tra le varie porzioni statiche.
La costruzione della valvola testa 73 permette di regolare la stessa in due posizioni. La prima posizione pone in comunicazione diretta il terzo binario destro 36 con la quinta serie di celle 72, consentendo così il mantenimento di quest’ultima alla medesima pressione del terzo binario destro 36. La seconda posizione della valvola testa 73 interrompe la comunicazione tra il terzo binario destro 36 e la quinta serie di celle 72, ponendo queste ultime in scarico, così da liberare l’aria contenuta nella quinta serie di celle 72 nell’ambiente esterno, mantenendo allo stesso tempo il terzo binario destro 36 gonfio. Questa seconda posizione può, ad esempio, essere utilizzata per lo sgonfiaggio indipendente della quinta serie di celle 72 quando necessario, ad esempio per favorire l’intubazione del paziente ottenendo uno sgonfiaggio localizzato alla sola zona della testa.
In caso di necessità un operatore agisce sul dispositivo di sgonfiaggio rapido 76 che pone in scarico il primo binario destro e sinistro 32, 38 e il terzo binario destro e sinistro 36, 42, così da scaricare il materasso il più velocemente possibile.
Solitamente, infatti, lo sgonfiaggio rapido risulta utilizzato, ad esempio, per interventi di rianimazione d’urgenza.
In caso di necessità un operatore agisce sulla linguetta 126 del connettore 90 per estrarlo dalla sua sede, interrompendo così la comunicazione con il sistema di gestione e controllo. La particolare costruzione della seconda presa 96, terza presa 98, quinta presa 102 e sesta presa 104, impedisce lo sgonfiaggio indesiderato delle celle 21 del materasso gonfiabile 10, garantendo così il sostegno al paziente, ad esempio in caso di spostamenti.
La costruzione della prima presa 94, della quarta presa 100 e della settima presa 106, pone in comunicazione con l’esterno il dispositivo di microcessione 19 e il tubo di controllo 25 del tappeto sensore 20.
Secondo una variante dell’invenzione, la prima serie di celle e la seconda serie di celle possono comprendere un diaframma di separazione completamente stagno in modo da impedire la comunicazione tra le rispettive porzioni dinamiche e statiche. Il terzo binario destro e sinistro risulterebbero così alla medesima pressione della porzione statica della terza serie di celle e della quarta serie di celle, permettendo così di controllare la pressione delle porzioni statiche della prima serie di celle e della seconda serie di celle limitando il controllo alle sole terza e quarta serie di celle, ad esempio controllando la pressione delle porzioni statiche del materasso gonfiabile unicamente mediante il controllo delle celle adibite alla zona piedi.
Secondo un’altra variante dell’invenzione, un materasso gonfiabile può comprendere una cella tripla 144, particolarmente conformata, visibile in figura 11 e 12, comprendente una prima porzione dinamica 146, comunicante con il suo rispettivo primo o secondo binario del collettore destro o sinistro 14, 16 per mezzo di una prima porta 148. La prima porzione dinamica 146 comunica a sua volta con una seconda porzione dinamica 150 per mezzo di feritoie di passaggio 152 ricavate in un primo diaframma di separazione 154 che divide la prima porzione dinamica 146 dalla seconda porzione dinamica 150.
Una porzione statica 156, separata dalla seconda porzione dinamica 150 da un secondo diaframma di separazione 158, comunica con il suo rispettivo terzo binario del collettore destro o sinistro 14, 16 per mezzo di una seconda porta 160.
All’interno della porzione statica 156 à ̈ contenuto un cuscino 162 di materiale elastico, ad esempio poliuretano espanso. La presenza del cuscino 162 all’interno della porzione statica 156 permette di eliminare il materassino di materiale elastico utilizzato secondo la tecnica nota. La sua funzione di minimo sostegno viene infatti svolta da ciascun cuscino 162 contenuto all’interno della porzione statica 156. Si ottiene così il vantaggio di non avere lo spessore aggiuntivo del materassino durante il normale funzionamento del materasso gonfiabile 10, mentre in caso di materasso completamente sgonfio o di malfunzionamenti si ottiene comunque il minimo sostegno per il paziente.
Secondo un’ulteriore variante dell’invenzione, un materasso gonfiabile può comprendere un tubo flessibile, di diametro ridotto, disposto al di sotto del telo superiore, ad esempio sopra al collettore destro o sinistro, essendo lo stesso tubo flessibile percorso da aria in pressione. Quando il materasso gonfiabile à ̈ piegato, ad esempio nel caso in cui venga inclinato il letto su cui à ̈ adagiato il paziente, il tubo flessibile risulta schiacciato, impedendo il passaggio dell’aria. Questa interruzione del flusso di aria può così essere rilevata dal sistema di gestione e controllo del materasso gonfiabile che reagisce di conseguenza, ad esempio aumentando la pressione minima di gonfiaggio delle celle. La pressione minima di gonfiaggio viene aumentata per sostenere al meglio il peso del paziente che, in caso di letto inclinato, grava in modo diverso sulle celle rispetto alla condizione di letto completamente orizzontale.
La costruzione e il posizionamento del tubo flessibile possono essere tali da consentire il rilevamento di una inclinazione dello schienale del letto ad esempio superiore ad un angolo minimo, sotto il quale non sia ritenuto necessario aumentare la pressione di sostentamento delle celle che sostengono il paziente.
Secondo un’altra variante dell’invenzione, un materasso gonfiabile può comprendere un tappeto sensore indipendente 170 di forma sostanzialmente rettangolare, visibile in figura 13, a sua volta comprendente un tubo sensore 172 disposto a spirale a partire dal centro del tappeto sensore indipendente 170 stesso e in modo da coprire la maggior parte della sua superficie.
La spirale del tubo sensore 172, terminando sul bordo del tappeto sensore indipendente 170, si connette, mediante un condotto 174, ad una valvola 176.
La valvola 176 Ã ̈ a sua volta connessa, mediante un condotto 178, ad un sensore di pressione 180, che comunica la pressione rilevata al sistema di gestione e controllo tramite una connessione 182.
La valvola 176 può comprendere convenientemente un dispositivo che interrompa il passaggio di aria nel caso in cui venga scollegato il condotto 178, impendendo così la fuoriuscita dell’aria dal condotto 174 e dal tubo sensore 172.
Il tappeto sensore indipendente 170 può all’occorrenza sostituire il tappeto sensore 20, con il vantaggio di ottenere una misurazione della variazione di pressione in relazione al peso/posizione del paziente senza l’utilizzo di aria in pressione inviata dal sistema di gestione e controllo, garantendo così dei consumi ridotti e una indipendenza maggiore nei confronti del sistema di gestione e controllo.
L’aria contenuta nel tubo sensore 172 e nel condotto 174, inizialmente a pressione atmosferica, in caso di schiacciamento del tubo sensore 172, aumenta proporzionalmente la propria pressione, che viene conseguentemente rilevata dal sensore di pressione 180.
La variazione di pressione rilevata può essere ad esempio impiegata per stimare il peso/posizione del paziente e valutare la pressione di gonfiaggio utile ad alimentare le celle 21 per mantenere sospeso il paziente stesso in sicurezza.
La particolare costruzione del tappeto sensore indipendente 170 e del tubo sensore 172 consente di rilevare anche un’inclinazione del letto, ad esempio dello schienale, in quanto la diversa distribuzione del peso/posizione del paziente sul tubo sensore 172 si traduce in una differente pressione rilevata dal sensore di pressione 180 e conseguentemente una diversa stima del peso/posizione del paziente. Questa diversa stima del peso del paziente porterà ad esempio ad aumentare la pressione di gonfiaggio delle celle 21 in caso di inclinazione dello schienale del letto.
Secondo una variante dell’invenzione, un tappeto sensore indipendente può comprendere un tubo sensore realizzato interamente o in parte in materiale elastico, per impedirne un eccessivo schiacciamento, evitando così che una parte del tubo sensore resti isolata dal resto, rischiando di falsare la pressione rilevata dal sensore di pressione.
Il materasso gonfiabile 10 secondo l’invenzione presenta il vantaggio di comprendere i due collettori destro e sinistro 14, 16 che conferiscono al materasso gonfiabile 10 una stabilità e portata superiori rispetto ai materassi appartenenti alla tecnica nota, ad esempio garantendo il contenimento laterale delle celle 21 e del paziente. Il contenimento laterale à ̈ ulteriormente garantito dalla maggiore altezza mantenuta in esercizio dai collettori, che non subiscono lo schiacciamento delle celle.
Inoltre i due collettori destro e sinistro 14, 16, unitamente all’alternanza di connessione con le celle 21, consentono di evitare uno sbilanciamento laterale nelle fasi di gonfiaggio e di sgonfiaggio delle celle stesse, al contrario dei materassi appartenenti alla tecnica nota, presentanti un unico collettore laterale.
Il materasso gonfiabile 10, secondo l’invenzione, ha inoltre il vantaggio di presentare delle serie di celle dedicate a specifiche parti del corpo, le cui pressioni possono essere controllate indipendentemente a seconda delle esigenze, garantendo così una flessibilità di utilizzo superiore ai materassi noti. Ad esempio la zona dedicata ai piedi può essere gestita indipendentemente rispetto alle zone dedicate al tronco e alla testa, ad esempio imponendo alle celle dei piedi un funzionamento in modo alternato, secondo una tempistica predeterminata.
La particolare costruzione della cella tripla 144, secondo l’invenzione, presenta, oltre ai vantaggi sopraesposti, anche un comportamento migliore dal punto di vista della pulizia, in quanto il cuscino 162 in materiale elastico à ̈ all’interno della cella tripla 144 stessa, al contrario della tecnica nota. Inoltre l’impiego della cella tripla 144 rende il materasso antidecubito maggiormente ignifugo, migliorando di conseguenza il grado di sicurezza garantito.
Il tappeto sensore 20 non scarica direttamente all’esterno l’aria che lo attraversa, ma la restituisce al sistema di gestione e controllo, permettendo di mantenere il materasso antidecubito 10 alla pressione desiderata senza una continua alimentazione di aria in pressione, consentendo ad esempio lo spegnimento del compressore per determinati intervalli di tempo, differenziandosi così dalla tecnica nota, nella quale si deve garantire una continua alimentazione di aria in pressione al materasso.
All’interno del materasso, per garantire un ottimale mantenimento degli elementi ad esso interni, attraverso il dispositivo di microcessione 19 viene immessa dell’aria che può provenire dalle celle della zona piedi, quando sono sgonfiate, e/o direttamente dai mezzi di alimentazione d’aria, grazie ad opportune impostazioni per ottenere una ventilazione programmata.
L’efficace costruzione del tubo flessibile, atto ad essere schiacciato nel caso di inclinazione del letto sul quale poggia il paziente, consente di non avere elementi meccanici in movimento e/o dispositivi percorsi da corrente elettrica all’interno del materasso antidecubito.
Sono inoltre possibili ulteriori varianti e modalità realizzative, da ritenersi comprese nell’ambito di protezione definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Materasso gonfiabile (10), collegabile ad un sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio, ed atto a sollevare un paziente nella terapia antidecubito, comprendente: - una prima serie di celle (44) gonfiabili; - una seconda serie di celle (48) gonfiabili; - almeno un tubo di alimentazione (12) collegabile al sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio; - un primo collettore (16) collegato alla prima serie di celle (44) e all’almeno un tubo di alimentazione (12); detta prima serie di celle (44) e detta seconda serie di celle (48) essendo disposte adiacenti tra loro così da definire nel loro insieme un’unica struttura con un primo bordo laterale ed un secondo bordo laterale, detto primo collettore (16) essendo disposto lungo il primo bordo laterale, caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo collettore (14) collegato alla seconda serie di celle (48) e all’almeno un tubo di alimentazione (12), e disposto lungo il secondo bordo laterale.
  2. 2) Materasso gonfiabile (10) secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una cella della prima serie di celle (44) comprende una prima camera (60; 146, 150) collegata al primo collettore (16), ed una seconda camera (62; 156) e/o in cui almeno una cella della seconda serie di celle (48) comprende una prima camera (66) collegata al secondo collettore (14), ed una seconda camera (68).
  3. 3) Materasso gonfiabile secondo la rivendicazione 2, in cui la seconda camera (156) della cella (144) della prima serie di celle e/o la seconda camera della cella della seconda serie di celle accolgono internamente un cuscino (162).
  4. 4) Materasso gonfiabile (10) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui la prima camera (60) e la seconda camera (62) dell’almeno una cella della prima serie di celle (44) sono tra loro collegate attraverso una valvola di non ritorno, e/o la prima camera (66) e la seconda camera (68) dell’almeno una cella della seconda serie di celle (48) sono tra loro collegate attraverso una valvola di non ritorno, così che l’aria in ciascuna di dette seconde camere (62, 68) abbia una pressione maggiore o uguale rispetto all’aria contenuta nella rispettiva prima camera (60, 66) a cui sono collegate.
  5. 5) Materasso gonfiabile (10) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui il primo collettore (16) comprende un primo condotto (38) ed un secondo condotto (42) ed il secondo collettore (14) comprende un primo condotto (32) ed un secondo condotto (36), ed in cui la prima camera (60; 146, 150) e la seconda camera (62; 156) della prima serie di celle (44; 144) sono collegate rispettivamente al primo condotto (38) e al secondo condotto (42) del primo collettore (16), e la prima camera (66) e la seconda camera (68) della seconda serie di celle (48) sono collegate rispettivamente al primo condotto (32) e al secondo condotto (36) del secondo collettore (14).
  6. 6) Materasso gonfiabile (10) secondo la rivendicazione 5, in cui una terza serie di celle (52) comprende una prima camera (61) collegata ad un terzo condotto (40) compreso nel primo collettore (16), ed una seconda camera (63) collegata al secondo condotto (42) del primo collettore (16), ed in cui una quarta serie di celle (56) comprende una prima camera (67) collegata ad un terzo condotto (34) compreso nel secondo collettore (14), ed una seconda camera (69) collegata al secondo condotto (36) del secondo collettore (14); le celle della prima serie di celle (44) e della seconda serie di celle (48) essendo disposte adiacenti tra loro e ad una prima porzione del corpo del paziente, le celle della terza serie di celle (52) e della quarta serie di celle (56) essendo disposte adiacenti tra loro e ad una seconda porzione del corpo del paziente.
  7. 7) Materasso gonfiabile (10) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui il secondo condotto (42) del primo collettore (16) ed il secondo condotto (36) del secondo collettore (14) sono tra loro collegati.
  8. 8) Materasso gonfiabile (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima camera dell’almeno una cella della prima serie di celle (44) e/o la prima camera dell’almeno una cella della seconda serie di celle (48) comprendono internamente un diaframma forato atto ad irrobustire la cella.
  9. 9) Materasso gonfiabile (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui à ̈ compresa una copertura (11, 15) atta a contenere le serie di celle (44, 48, 52, 56), il primo collettore (16), il secondo collettore (14).
  10. 10) Materasso gonfiabile (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui à ̈ compreso un dispositivo di ventilazione (19) collegato al tubo di alimentazione (12) ed atto a ventilare internamente il materasso (10).
  11. 11) Materasso gonfiabile (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui à ̈ compreso un tappeto sensore (20) collegato al tubo di alimentazione (12).
  12. 12) Materasso gonfiabile (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui à ̈ compreso un tubo flessibile disposto longitudinalmente nel materasso (10), essendo detto tubo flessibile collegabile al sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio ed essendo attraversato da aria in pressione.
  13. 13) Materasso gonfiabile (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui à ̈ compreso un dispositivo di sgonfiaggio (76) collegato al primo collettore (16) ed al secondo collettore (14).
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