ITVR20100176A1 - Dispositivo di connessione tra gancio di traino di un autoveicolo ed un telaio portaoggetti - Google Patents
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Description
DISPOSITIVO DI CONNESSIONE TRA GANCIO DI TRAINO DI UN AUTOVEICOLO ED UN TELAIO PORTAOGGETTI
La presente invenzione riguarda un dispositivo di connessione tra un gancio di traino montabile su di un autoveicolo ed un telaio portaoggetti, particolarmente adatto al trasporto di biciclette, nonché un telaio portaoggetti per tale dispositivo di connessione.
II “gancio di traino” di un autoveicolo, come è risaputo, è di norma formato da un gambo in tondino sostanzialmente configurato a L recante su una sua estremità una testa sostanzialmente sferica con diametro grossomodo doppio di quello del gambo ed avente l’altra sua estremità ancorabile a sbalzo in un modo adatto qualsiasi al retro del telaio dell’autoveicolo, al di sotto del paraurti posteriore, ed orientato in modo tale che la sua testa risulti rivolta verso l’alto. La testa sferica viene utilizzata come zona di ancoraggio per un telaio portaoggetti “posteriore” dotato di un dispositivo di connessione o attacco amovibile.
I dispositivi di connessione tradizionali per telai portaoggetti posteriori presentano diversi inconvenienti.
Innanzitutto, date le loro dimensioni ingombranti, una volta montati sull’autoveicolo i telai portaoggetti posteriori non consentono l’accesso o comunque un facile accesso al vano portabagagli. Si rende quindi necessario, quantomeno per i portaoggetti posteriori di tipo non ribaltabile, poter effettuare il loro montaggio-smontaggio sul gancio di traino in modo facile e rapido agendo sul proprio dispositivo di connessione od attacco.
I dispositivi di connessione dei telai portaoggetti posteriori vengono ancorati prevalentemente alla testa del gancio di traino. L’ancoraggio ad una testa sferica per quanto accurato costituisce comunque una connessione a snodo con tre gradi di libertà nel montaggio, che tenuto conto che la superficie sferica costituisce in ogni caso un’area piuttosto modesta di contatto tra gancio e dispositivo di connessione, può venir compromesso dalle sollecitazioni ad esso impartite in ogni direzione. Inoltre, i dispositivi di connessione tradizionali sono piuttosto scomodi e laboriosi da connettere e svincolare dal gancio di traino.
Scopo principale, quindi, della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di connessione tra un gancio di traino ed un telaio portaoggetti posteriore facilmente e rapidamente agganciabile-sganciabile.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di connessione tra gancio di traino di un autoveicolo ed un telaio portaoggetti posteriore che sia in grado di garantire un assetto stabile al telaio portaoggetti posteriore.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di connessione tra un gancio di traino ed un telaio portaoggetti posteriore che consenta, all’occorrenza, un facile e rapido svincolo del telaio portaoggetti, mentre esso rimane in impegno con il gancio di traino.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di connessione tra un gancio di traino ed un telaio portaoggetti posteriore ottenibile a costi di produzione competitivi.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di fornire un’estremità di attacco per un telaio portaoggetti posteriore configurata per l’impegno con un dispositivo di connessione secondo la presente invenzione.
Questi ed altri scopi, che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di connessione tra un gancio di traino di un autoveicolo formato da un gambo di attacco all’autoveicolo terminante con una testa sostanzialmente sferica, ed un telaio portaoggetti posteriore, comprendente:
- una coppia di elementi a ganascia spostabili tra una posizione di chiusura, nella quale impegnano almeno parzialmente un tratto o collare di detto gambo di attacco, ed una posizione di apertura o disimpegno di detto gambo di attacco; e
- mezzi di serraggio per serrare e bloccare amovibilmente in posizione di chiusura detti elementi a ganascia.
Ulteriori aspetti e vantaggi della presente invenzione appariranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcuni suoi esempi di realizzazione attualmente preferiti, illustrati a titolo puramente esemplificativo e non limitativo negli uniti disegni, nei quali:
la Figura 1 è una vista prospettica leggermente dall’alto di un primo esempio di realizzazione del dispositivo di connessione secondo la presente invenzione;
la Figura 2 illustra una vista in esploso leggermente dall’alto del dispositivo di connessione di Figura 1 ;
la Figura 3 mostra una vista prospettica leggermente dall’alto di un dispositivo di connessione secondo una variante di realizzazione della presente invenzione;
la Figura 4 è una vista in esploso leggermente dall’alto del dispositivo di connessione di Figura 3;
la Figura 5 illustra una vista in alzato laterale ed in scala ridotta di un dispositivo di connessione delle Figg. 1 e 3 in posizione sarrata di lavoro su un gancio di traino;
la Figura 6 mostra una vista dal basso ed in esploso con parti omesse presa lungo la traccia VI-VI di Fig. 5;
la Figura 7 è una vista in alzato laterale con parti in trasparenza di del dispositivo di connessione di Fig. 5 con un elemento a ganascia in posizione di apertura o disimpegno;
la Figura 8 illustra una vista in sezione trasversale del dispositivo di connessione (con parti omesse) e del gancio di traino, presa lungo la traccia VIII-VIII di Figura 7;
la Figura 8a mostra un particolare ingrandito di Figura 8;
la Figura 9 è una vista prospettica leggermente dall’alto con parti in trasparenza dell’estremità di un telaio portaoggetti posteriore destinata ad impegnarsi con un dispositivo di connessione secondo la presente invenzione;
la Figura 10 illustra una vista prospettica leggermente dall’alto con parti in trasparenza presa da banda opposta rispetto a quella di Fig. 9; la Figura 11 mostra schematicamente le fasi di attacco di un dispositivo di connessione di Fig. 3 al gancio di traino di un autoveicolo e di un telaio portaoggetti posteriore al dispositivo di connessione secondo la presente invenzione;
la Figura 12 è una vista prospettica leggermente dall’alto del telaio portaoggetti posteriore di Fig. 11 e del dispositivo di connessione montati su un gancio di traino;
la Figura 13 illustra una vista laterale di una variante di un’estremità di attacco di un telaio portaoggetti posteriore recante un congegno di comando di serraggio-apertura per un dispositivo di connessione secondo la presente invenzione illustrato in posizione di apertura; e
la Figura 14 mostra il congegno di Fig. 13 in posizione di chiusura o impegno con un gancio di traino.
Negli uniti disegni, parti o componenti uguali o simili sono stati contraddistinti con gli stessi numeri di riferimento.
Con riferimento dapprima alle Figure 1 , 2 e 5, si noterà come un dispositivo di connessione ad un gancio di traino secondo la presente invenzione sia indicato con il numero di riferimento 1 e sia composto da una coppia di elementi a ganascia, uno prossimale 2 ed uno distale 3, preferibilmente realizzati in ghisa, configurati per impegnare, in uso, almeno prevalentemente un tratto o collare 5a del gambo 5 di un gancio di traino 4 per autoveicolo, di preferenza trovantesi immediatamente al di sotto della testa 6 del gancio.
Gli elementi a ganascia 2, 3 sono previsti spostabili uno rispetto all’altro tra una posizione di apertura o disimpegno del gancio di traino 4 (Figg. 1 e 2) ed una posizione di chiusura od impegno attorno al gancio 4 (Fig. 5), nella quale, oltre a serrare il tratto o collare 5a del gambo del gancio, avvolgono o racchiudono anche la testa 6 del gancio medesimo.
A tale scopo, ciascun elemento a ganascia 2, 3 è configurato in modo da presentare, un tratto, in uso, inferiore 7 destinato a serrarsi contro il tratto o collare 5a del gambo 5 del gancio di traino, ad almeno un tratto superiore 8 di alloggiamento per una rispettiva porzione di testa 6 del gancio di traino. Di preferenza, si prevede un tratto intermedio 8 di alloggiamento per una rispettiva porzione di testa 6 del gancio di traino , ed un tratto superiore 9 di articolazione con l’altro elemento a ganascia 3 o 2.
Con riferimento alle Figure 2, 6, 8 ed 8a, si noterà che il tratto inferiore 7 di ciascun elemento a ganascia 2, 3 è configurato sostanzialmente a C in sezione trasversale, la quale delimita una sede di alloggiamento e serraggio 7a per il tratto o collare 5a del gambo 5 di un gancio di traino. La superficie di ciascuna sede di alloggiamento e serraggio 7a, di preferenza, presenta due o più tratti piani 70 e 71 contrapposti ed inclinati a convergere verso l'interno della sede di alloggiamento 7a, allo scopo, come si descriverà meglio anche in seguito, di assicurare, in uso, una presa ottimale per serraggio sul rispettivo tratto 5a del gancio di traino 4, quando il dispositivo di connessione 1 sia in posizione di chiusura.
Il tratto intermedio 8 di ciascun elemento a ganascia 2,3 presenta, in corrispondenza della propria faccia interna, ovvero quella rivolta, in uso, verso l’altro elemento a ganascia, un incavo 8a sostanzialmente semisferico e destinato ad accogliere una porzione di testa sferica 6 del gancio di traino 4.
Nel tratto superiore 9 al di sopra del tratto intermedio 8, secondo un esempio di realizzazione preferito del dispositivo di connessione 1 , gli elementi a ganascia 2,3 sono configurati in modo complementare per risultare articolabili attorno ad un perno 10. Più in particolare, nel tratto superiore 9, l’elemento a ganascia prossimale 2 delimita una sede di accoglimento 9a tra una coppia di orecchiette distanziate 9b per un rispettivo aggetto 3a del tratto superiore 9 dell’elemento a ganascia distale 3. Nelle orecchiette 9b è ricavato un rispettivo foro trasversale 92, i fori 92 essendo allineati lungo un medesimo asse x-x, mentre nell’aggetto 3a è ricavato un foro passante trasversale 93. I fori 92 sono destinati ad alloggiare le estremità del perno di articolazione 10 con interposizione di mezzi elastici, tipicamente due guarnizioni elastiche od O-ring 12.
Con una tale strutturazione, gli elementi a ganascia 2 e 3 risultano angolarmente reciprocamente spostabili attorno al perno 10 di un angolo a, tipicamente compreso tra circa 50° e 90° e più, tra una posizione di chiusura o serraggio contro il tratto o collare 5a del gambo 5 ed una posizione di apertura o disimpegno dal gambo, nella quale essi risultano angolarmente allontanati o divaricati.
Siccome sul mercato sono disponibili ganci di traino di differente diametro del collare 5a del gambo e, più precisamente, con diametri del collare compresi tra 27 e 29 mm, come previsto dalla normativa vigente, per garantire l’“universalità” di utilizzo di un dispositivo di connessione 1 secondo la presente invenzione, ovvero la possibilità di impiegarlo con qualsiasi tipo di gancio di traino reperibile sul mercato, il diametro del foro 93, come si spiegherà meglio in seguito, è previsto leggermente maggiore rispetto a quello del perno 10, onde consentire un certo gioco tra di essi.
Come si noterà, il fatto di serrare il dispositivo di connessione 1 sul gambo 5 del gancio di traino 4, invece che sulla testa 6, come accade in generale nei portaoggetti posteriori tradizionali, rende l’attacco del dispositivo di connessione più sicuro, preciso ed inalterabile nel tempo, riduce le possibilità di errore da parte dell’utente, eliminando un grado di libertà nel montaggio, ed è relativamente semplice da effettuare.
Una volta che il dispositivo di connessione 1 è montato sul gancio di traino 4, ossia i suoi elementi a ganascia 2, 3 sono disposti in posizione di chiusura o impegno da banda opposta rispetto alla testa 6, esso va serrato ed amovibilmente bloccato in posizione di serraggio spinto attorno al tratto 5a del gancio di traino utilizzando mezzi di serraggio amovibile di un tipo adatto qualsiasi, tipicamente una coppia di viti o bulloni 7c.
Come si è illustrato nelle Figg. 2 e 4, in corrispondenza del tratto inferiore 7 dell’elemento a ganascia prossimale 2, di preferenza lateralmente alla sede di alloggiamento 7a, sono ricavate due sedi frontali 7b, ciascuna destinata a ricevere un dado 7e per l'avvitamento-svitamento di un rispettivo bullone o brugola 7c previamente inserito in un rispettivo foro passante 7d nell’elemento a ganascia distale 3.
Vantaggiosamente, grazie al piccolo gioco previsto tra perno 10 e foro 93 dell’elemento a ganascia 3, si consente un minimo di adattamento tra le gli elementi a ganascia 2 e 3 onde ottenere in modo semplice l’allineamento dei rispettivi fori 7b e 7b per l’inserimento in essi, rispettivamente, dei dati 7e e dei bulloni 7c, in modo da poter effettuare poi il serraggio in corrispondenza del tratto o collare 5a del gambo del gancio di traino.
Con una tale strutturazione, l’entità del serraggio attorno al collare 5a è determinata dalla coppia di avvitamento sui bulloni 7c. Inoltre, la stabilità della connessione tra dispositivo di connessione 1 e gancio di traino è ulteriormente assicurata dal fatto che l’impegno con il gancio avviene anche in corrispondenza della sua testa sferica 6, ragion per cui si crea un braccio resistente favorevole, quantomeno determinato dalla distanza h tra la mezzeria del collare 5a e l’equatore della testa sferica 6 (Fig. 5), che contrasta efficacemente sollecitazioni impartite al telaio portaoggetti posteriore supportato dal dispositivo di connessione 1 tanto in direzione x-x (o trasversale rispetto al veicolo che in direzione y-y (o longitudinale rispetto al veicolo), come genericamente indicato in Fig. 6. Per il disimpegno del dispositivo di connessione 1 dal gancio di traino si procede ad eseguire le stesse operazioni in ordine inverso. Essendo la ganascia distale 3 disposta dalla parte del telaio portaoggetti posteriore essa risulta facilmente accessibile all’utente, il quale con un semplice cacciavite o chiave può eseguire l’operazione di serraggio in modo comodo e rapido.
La particolare configurazione sfaccettata od altrimenti accidentata della superficie interna della sede di alloggiamento 7a garantisce sempre un attrito radente ottimale con il tratto 5a del gambo del gancio mantenendo così il telaio portaoggetti posteriore sempre in assetto corretto.
Naturalmente, le sedi frontali 7b possono essere previste sull’elemento a ganascia distale 3 ed i fori passanti 7c possono essere ricavati nell’elemento a ganascia prossimale 2.
Gli elementi a ganascia 2, 3 del dispositivo di connessione 1 sono di preferenza flangiati verso l’esterno in 13, in corrispondenza del loro tratto inferiore 7. La flangiatura 13 consente al dispositivo di connessione 1 , una volta montato e serrato sul gancio di traino 4, di fungere da appoggio di riscontro per l’estremità di attacco 14 di un telaio portaoggetti posteriore.
Come illustrato nelle Figure da 9 a 14, l’estremità di impegno 14 di un telaio portaoggetti posteriore delimita una sede di accoglimento 15 per un dispositivo di connessione 1 e presenta configurazione tale da disporsi attorno all’elemento a ganascia prossimale 2 e prendere appoggio sulla sua flangia 13. Più in particolare, la sede di accoglimento 15 è delimitata da due fiancate laterali convergenti 16, ciascuna avente una propria estremità prossimale 16a connessa, ad esempio saldata, in testa ad un traverso di testa 17, di preferenza piastriforme, e da un traverso o coppia di traversi 18, che connettono tra loro le fiancate laterali 16 e si estende parallelamente al traverso di testa 17. Di preferenza, l’estremità di impegno 14 del telaio portaoggetti posteriore, formata dalle due fiancate laterali convergenti 16 ed il traverso di testa 17 può essere ottenuta in un sol pezzo per piegatura.
Secondo una prima variante, sul traverso 18 è ricavata (si vedano le Figure da 1 a 12) un’apertura passante internamente filettata oppure è ad esso saldato un dado 19 per un mezzo di bloccaggio amovibile, quale un bullone o brugola 21 comandabile manualmente, la cui estremità 21 a fuoriuscente dal dado 19 si attesta contro l’elemento a ganascia distale 3, onde assicurare il fissaggio in posizione del telaio portaoggetti posteriore al dispositivo di connessione 1. Di preferenza, sul dorso dell’elemento a ganascia distale 3 si prevede un incavo di impegno 22, di preferenza di configurazione troncoconica o semisferica, per un riscontro più mirato e saldo tra estremità 21 a del bullone o brugola 21 e dispositivo di connessione 1 .
Con una tale strutturazione, il mezzo di bloccaggio 20 portato dal traverso 18 risulta anch’esso facilmente accessibile e manovrabile e consente, pertanto, all’utente di bloccare-sbloccare facilmente e rapidamente il telaio portaoggetti posteriore al/dal dispositivo di connessione 1 .
Inoltre, un dispositivo di connessione 1 secondo la presente invenzione può anche essere lasciato permanentemente montato sul gancio di traino dell’autoveicolo, mentre il telaio portaoggetti posteriore può essere di volta in volta smontato e montato a seconda delle necessità, agendo semplicemente sul mezzo di vincolo 20 ed asportando, previo sollevamento, il telaio portaoggetti posteriore, che può essere poi rapidamente ed agevolmente rimontato e fissato al dispositivo di connessione 1 . Tenuto conto che il bullone o brugola di bloccaggio 21 è in appoggio e penetra leggermente nell’elemento a ganascia distale 3 per mantenere il telaio portaoggetti posteriore saldamente ancorato al dispositivo di connessione 1 , nel caso in cui l’elemento a ganascia distale 3 fosse realizzato in lega leggera e quindi facilmente deformabile, l’incavo di impegno 22 viene vantaggiosamente ricavato in un elemento a piastrina riportata 23 in materiale resistente, per esempio un adatto acciaio (Figure 3 e 4), fissabile all’elemento a ganascia distale 3 in un modo adatto qualsiasi, ad esempio mediante una vite 25 passante in un rispettivo foro 24 nell’elemento a piastrina 23.
Secondo un’ulteriore variante, il mezzo di bloccaggio 20 è costituito da un congegno a leverismo formato da un braccio 27 avente una sua estremità articolata ad un perno 27a supportato in un modo adatto qualsiasi da una fiancata 16 dell’estremità di attacco 14 del telaio portaoggetti posteriore, e l’altra sua estremità articolata ad un fulcro 28a di una leva a maniglia 28 a sua volta avente una propria estremità 28b articolata ad un elemento a biscottino 29 fissato in un modo adatto qualsiasi al tratto, in uno, inferiore 7 dell’elemento a ganascia distale 3, e l’altra sua estremità configurata ad impugnatura di azionamento.
Vantaggiosamente, il braccio 27 è telescopicamente allungabileaccorciabile, con estensione regolabile da una vite di regolazione 30 ed è elasticamente caricato, ad esempio da una coppia di dischi elastici 31 .
Abbassando, in uso, la leva a maniglia 28 (a partire dalla configurazione illustrata in Fig. 13), il braccio 27 si sposta angolarmente nel senso di abbassarsi fino a riscontrare contro un fermo 32, mentre nel contempo l’estremità 28b della leva a maniglia 28 spingerà il biscottino 29, e quindi l’elemento a ganascia distale 3 nella sua posizione di chiusura contro l’elemento a ganascia prossimale 2 che in questo esempio di realizzazione è fissato in un modo adatto qualsiasi, ad esempio mediante viti, al traverso 17 (Fig. 14).
Con una tale strutturazione, agendo manualmente sulla leva a maniglia 28 è possibile spostare angolarmente l’elemento a ganascia 3 del dispositivo di connessione 1 in posizione di chiusura o di apertura, senza l’impiego di attrezzi, quali cacciavite o chiave, ed in modo estremamente semplice e comodo.
Il dispositivo di connessione 1 sopra descritto è suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.
Così, ad esempio, invece di collegare tra loro i due elementi a ganascia 2, 3 con mezzi di articolazione 9b, 3a e 10, essi possono essere connessi amovibilmente tra loro in altro modo adatto qualsiasi, ad esempio per imbullonatura tanto in corrispondenza del loro tratto inferiore 7 che superiore 9 e/o intermedio 8.
Claims (24)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di connessione tra un gancio di traino (4) di un autoveicolo formato da un gambo di attacco (5) all’autoveicolo terminante con una testa sostanzialmente sferica (6), ed un telaio portaoggetti posteriore, comprendente: - una coppia di elementi a ganascia (2, 3) spostabili tra una posizione di chiusura, nella quale impegnano almeno parzialmente un tratto o collare (5a) di detto gambo di attacco (5), ed una posizione di apertura o disimpegno da detto gambo di attacco (5); e - mezzi di serraggio (7 b, 7c, 7d e 7e) per serrare e bloccare amovibilmente in posizione di chiusura detti elementi a ganascia (2,3).
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che ciascun elemento a ganascia (2, 3) presenta: - un tratto, in uso, inferiore (7) destinato a serrarsi contro il tratto o collare (5a) di detto gambo (5) di detto gancio di traino (4); ed - almeno un tratto superiore (8) configurato per raccoglimento in esso di almeno parte di detta testa (6) di detto gancio di traino (4).
- 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti elementi a ganascia (2,3) sono articolati tra loro in corrispondenza di un loro tratto superiore (8, 9) attorno ad un perno (10).
- 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti elementi a ganascia (2, 3) sono tra loro articolati e cooperano tra loro con interposizione di mezzi elastici (12).
- 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detti elementi a ganascia (2, 3) possono effettuare escursioni angolari attraverso un angolo di divaricazione (a).
- 6. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che ciascuno elemento a ganascia (2,3), in corrispondenza del proprio tratto inferiore (7) di connessione a detto gambo (5), delimita una porzione di sede di accoglimento ed impegno (7a) di detto tratto o collare (5a) di detto gancio di traino (4)
- 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta sede di accoglimento ed impegno (7a) presenta almeno due tratti piani (70, 71 ) contrapposti ed inclinati a convergere verso l'interno di detta sede di alloggiamento ed impegno (7a).
- 8. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che detti elementi a ganascia (2,3) comprendono una flangiatura inferiore (13).
- 9. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di serraggio su detto gambo (5) di detto gancio di traino (4) sono previsti per agire in corrispondenza di detto tratto inferiore (7) di ciascuno di detti elementi a ganascia (2, 3).
- 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di serraggio comprendono almeno una coppia di bulloni o viti (7c) estendentisi attraverso un elemento a ganascia (3, 2) ed awitabili in una rispettiva sede di accoglimento (7b) ricavata nell’altro elemento a ganascia (2, 3).
- 11. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzato dal fatto di comprendere una sede di impegno (22) ricavata in uno di detti elementi a ganascia (2, 3) per cooperare con mezzi di bloccaggio (20) portati da detto telaio portaoggetti..
- 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11 , caratterizzato dal fatto che detta sede di impegno (22) è prevista in detto elemento a ganascia (3).
- 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che detta sede di impegno (22) presenta configurazione sostanzialmente troncoconica.
- 14. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in ghisa.
- 15. Dispositivo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto di essere realizzato in lega leggera.
- 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detta sede di impegno (22) è ricavata in un elemento piastriforme (23) riportato su uno di detti elementi a ganascia (2, 3).
- 17. Dispositivo secondo la rivendicazione da 2 a 16, quando dipendenti dalla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di serraggio comprendono mezzi di avvitamento-svitamento eia in corrispondenza di detto tratto inferiore (7)τ·
- 18. Telaio portaoggetti posteriore quando dotato di un dispositivo di connessione (1 ) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a17, comprendente un’estremità di attacco (14) a detto dispositivo di connessione (1 ) dotata di mezzi di bloccaggio (20) a detto dispositivo di connessione (1 ).
- 19. Telaio secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detta estremità di attacco (14) delimita una sede di accoglimento (15) per detto dispositivo di connessione (1 ), che si attesta contro di essa in corrispondenza della sua flangiatura (13).
- 20. Telaio secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che detta sede di accoglimento (15) è delimitata tra due fiancate laterali convergenti (16) connesse in testa ad un elemento a traverso (17), e da un traverso (18) di connessione tra dette fiancate (16).
- 21. Telaio secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detto traverso di connessione (18) supporta detti mezzi di serraggio (20).
- 22. Telaio secondo la rivendicazione 21 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (20) comprendono un organo a vite (21) avvitabile in una sede filettata (19) ricavata o portata da detto traverso di connessione (18) ed attraverso la quale detto organo a vite (21 ) si estende per riscontrare con la propria estremità (21 a) contro un elemento a ganascia (2 o 3) di detto dispositivo di connessione (1 ).
- 23. Telaio secondo una qualunque delle rivendicazioni da 18 a 21 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (20) comprendono almeno un congegno a leverismo.
- 24. Telaio secondo la rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che detto congegno a leverismo comprende un braccio (27) avente una sua estremità articolata ad un perno (27a) supportato una fiancata (16) dell’estremità di attacco (14) e l’altra sua estremità articolata ad un fulcro (28a) di una leva a maniglia (28) a sua volta avente una propria estremità (28b) articolata ad un elemento a biscottino (29) fissato al un elemento a ganascia (2, 3), e l’altra sua estremità configurata ad impugnatura di azionamento.
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IT000176A ITVR20100176A1 (it) | 2010-09-13 | 2010-09-13 | Dispositivo di connessione tra gancio di traino di un autoveicolo ed un telaio portaoggetti |
Publications (1)
Publication Number | Publication Date |
---|---|
ITVR20100176A1 true ITVR20100176A1 (it) | 2012-03-14 |
Family
ID=43739238
Family Applications (1)
Application Number | Title | Priority Date | Filing Date |
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IT000176A ITVR20100176A1 (it) | 2010-09-13 | 2010-09-13 | Dispositivo di connessione tra gancio di traino di un autoveicolo ed un telaio portaoggetti |
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Country | Link |
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IT (1) | ITVR20100176A1 (it) |
Citations (4)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
---|---|---|---|---|
EP0665135A2 (en) * | 1994-01-26 | 1995-08-02 | Publiekrechtelijk Overheidslichaam Felua Groep | Carrier device for transporting, for example, bicycles |
DE102004013714A1 (de) * | 2004-03-18 | 2005-10-06 | Gernot Kloss | Vorrichtung zum Transport von Lasten auf Kugelkopfzughaken von Kraftfahrzeugen |
EP1884410A2 (de) * | 2006-08-04 | 2008-02-06 | EUFAB GmbH | Hecklastenträger |
WO2010086368A2 (en) * | 2009-01-30 | 2010-08-05 | Thule Sweden Ab | Coupling device |
-
2010
- 2010-09-13 IT IT000176A patent/ITVR20100176A1/it unknown
Patent Citations (4)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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